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mammamia

Thread sull'economia e la situazione economica

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Perch? questa ? un classico esempio di teoria economica che non ha riscontri nella prassi. In una situazione del genere le aziende di distribuzione concorrenti farebbero cartello, rendendo i prezzi sostanzialmente identici.

 

beh ci dovrebbe essere l'antitrust che dovrebbe garantire proprio questo...

pensa se tutti i fornai si mettessero d'accordo e il pane costasse 10euro il chilo...

 

 

Magari c'andassi pure lui come fa lui: sarei pi? in forma, meno mal di schiena, e magari mi toglierei anche il vizio di fumare.

 

 

Perch? le compagnie petrolifere fanno una cosa che si chiama "cartello". E le autorit? preposte non sono assolutamente in grado di contrastarle.

 

Se il governo vuole veramente racimolare miliardi, ma tanti miliardi, attrarre turismo (sia italiano che estero) e abbattere un po' di criminalit?, ha una strada molto semplice: la legalizzazione della prostituzione in appositi edifici gestiti privatamente, ma con controlli sanitari periodici, pagamento delle tasse, ecc...

 

Milirdi di euro senza fare praticamente niente, se non scrivere una legge.

 

ah beh, se passasse una legge del genere sarebbe perfetto per l'economia...tra l'altro ci sono gi? locali dove spesso si arriva al sesso a pagamento, e si chiude un occhio visto che evita la prostituzione per strada...tra l'altro si darebbe anche "protezione" a tante ragazze! ma la questione morale ? troppo forte sia tra le donne sia tra i clericali/bigotti....

 

cmq si va a ritoccare la spesa per i caccia militari...si dovrebbero risparmiare 4miliardi di euro, ? gi? qualcosa...

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appunto, la colpa ? dei bigotti non della chiesa

? un cane che si morte la coda

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Legalizzare la prostituzione sarebbe una gran bella scelta, tanto non ? illegale di per se l'esercizio, solo sfruttamento, induzione e favoreggiamento. Tutte cose che si potrebbero eliminare con la completa legalizzazione, oltre al guadagno per lo stato (previa imho forma di privacy, senn? chi ci va).

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beh ci dovrebbe essere l'antitrust che dovrebbe garantire proprio questo...

pensa se tutti i fornai si mettessero d'accordo e il pane costasse 10euro il chilo...

 

B?, diciamo che ? molto pi? semplice provare che esista un cartello formato dai fornai piuttosto che uno formato da compagnie petrolifere...

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beh ci dovrebbe essere l'antitrust che dovrebbe garantire proprio questo...

pensa se tutti i fornai si mettessero d'accordo e il pane costasse 10euro il chilo...

 

 

 

 

 

Ma dove vivi, scusa? ? risaputo che, nonostante la formazione delle 7 sorelle, le compagnie petrolifere continuano ad essere una cosa sola. Non ci sarebbe modo di far calare i prezzi perch? fanno cartello come continuano a farlo ora. Sul petrolio c'? una tale speculazione che neanche immagini.

 

Per la prostituzione sono d'accordo anche io e non credo che ci sarebbe il grosso ostruzionismo dell'ala cattolica perch? qui non si tratta di questioni legate alla vita (come aborto, inseminazione artificiale). E comunque vada, sono pronto a scommetterci che un eventuale referendum porterebbe all'abolizione della legge Merlin.

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sei cos? sicuro ? quante donne andrebbero a votare ? quanti vecchi andrebbero a votare ?

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si liberalizza la benzina finalmente!!! quanti soldi avremmo risparmiato noi italiani se si fosse fatta 5-6 anni fa? <_<

 

 

In questo momento, quello che pesa di pi? sulla benzina, ? il numero considerevole di accise imposte dallo stato.

Liberalizzare servir? a poco. Tutte le compagnie vanno a rifornirsi negli stessi punti, quindi alla fonte il prezzo ? gi? deciso.

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Non c'entra assolutamente niente. Abbiamo avuto i bordelli di stato per decenni nonostante il Vaticano, e anzi, con una Chiesa molto pi? conservatrice di quella attuale. E a battersi per l'abolizione dei casini furono pi? quelli di sinistra che i democristiani e la Chiesa.

 

quoto

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sei cos? sicuro ? quante donne andrebbero a votare ? quanti vecchi andrebbero a votare ?

 

fidati quelli votano!!!

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Qualche anno fa usc? un sondaggio in merito, e gli italiani erano d'accordo con la legalizzazione. E' stato inoltre dimostrato che una legalizzazione della prostituzione, sia etero, che gay, che trans, porterebbe ad un forte abbattimento dei contagi di malattie sessualmente trasmesse.

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Ma poi ? un controsenso, non essendo di per se illegale, ? illegale solo il "giro" che eventualmente c'? intorno.

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sei cos? sicuro ? quante donne andrebbero a votare ? quanti vecchi andrebbero a votare ?

Probabilmente solo le donne non andrebbero a votare, e forse neanche tutte.

 

Comunque ? vero, sarebbe una fonte di introiti per lo stato non da poco. Chiaramente, trattandosi di un "bene di lusso", per me, sarebbero anche autorizzati a metterci su uno sproposito di tasse (come dovrebbero fare anche con le sigarette secondo me). Non dico certo che sarebbe la panacea di tutti i mali, ma una legge finanziaria che includesse la legalizzazione della prostituzione, potrebbe sanare un bel po' di problemi.

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Che lusso oh, ? un bene primario, come pane o pasta. :asd:

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Ma poi ? un controsenso, non essendo di per se illegale, ? illegale solo il "giro" che eventualmente c'? intorno.

Infatti la legge Merlin ? il frutto di tante belle menti benpensanti dell'italia ovattata del dopoguerra...e guarda caso non erano neanche cattolici i principali promotori della legge (ma di sinistra appunto). La prostituzione non si pu? rendere illegale di per s? perch? cos? ogni persona che ha rapporti sessuali potrebbe inventarsi assurde accuse contro l'altro. Comunque sia, ribadisco che io sarei d'accordo con la legalizzazione: molti (ma veramente tanti) soldi in pi? nelle casse dello stato, maggiori controlli sanitari, distruzione delle organizzazioni criminali che gestiscono la prostituzione. In pratica, in un colpo solo, si risolverebbero un sacco di problemi.

 

Che lusso oh, ? un bene primario, come pane o pasta. :asd:

:asd:

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M.Schumy ha ragione, chi di noi non mangia pane, pasta e patata? :asd:

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Dipende dai prodotti, non in tutti i settori ? cos?. Basta pensare che ci sono tanti e tanti capi d'alta moda che in realt? sono cosiddette "cineserie"...evidentemente nel tessile sono piuttosto avanti (e lo sono sempre stati rispetto agli occidentali). Lo stesso dicasi per l'alta tecnologia, ormai la Cina ? un paese all'avanguardia (il settore militare e aerospaziale lo dimostra).

Sul resto, ovvero diritti dei lavoratori e diritti civili, non posso che concordare.

 

sono piuttosto avanti perch? quelle aquile degli industriali pratesi e non, sono andati negli anni '70-80 a produrre in Cina per i bassi costi di manodopera pensando che i cinesi non ne avrebbero approfittato per imprare il know-how e fregarci successivamente. Come ha detto qualcuno gli italioti pensano sempre di essere i pi? furbi...

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sono piuttosto avanti perch? quelle aquile degli industriali pratesi e non, sono andati negli anni '70-80 a produrre in Cina per i bassi costi di manodopera pensando che i cinesi non ne avrebbero approfittato per imprare il know-how e fregarci successivamente. Come ha detto qualcuno gli italioti pensano sempre di essere i pi? furbi...

? anche vero che la Cina ha una tradizione millenaria nel tessile...la Via della Seta dice qualcosa?

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Oggi finalmente una buona notizia: collocati tutti i BTP a due anni ad un tasso di interesse crollato rispetto a dicembre. Una rondine cmq non fa primavera.

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Oggi finalmente una buona notizia: collocati tutti i BTP a due anni ad un tasso di interesse crollato rispetto a dicembre. Una rondine cmq non fa primavera.

 

magari ? il canto del cigno.....

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? anche vero che la Cina ha una tradizione millenaria nel tessile...la Via della Seta dice qualcosa?

 

a te la concorrenza della Cina sembra giusta? Leggi qua

 

Foxconn, 300 sul tetto che scotta

 

La protesta dei dipendenti dell'azienda cinese punta in alto e occupa il tetto dell'edificio, gi? protagonista di drammatici episodi che hanno per sfondo le condizioni dei lavoratori

 

Roma - Secondo un sito cinese anti-governativo, centinaia di lavoratori della Foxconn avrebbero occupato il tetto della fabbrica di Wuhan dell'azienda, minacciando di buttarsi di sotto se le promesse di un aumento salariare non fossero state mantenute.

 

? da tempo ormai che all'interno delle fabbriche vi ? fermento: sulle condizioni di lavoro vige la segretezza ma a tale proposito giungono voci inquietanti, da aggiungere alla (scarsa) normativa in materia della Cina, all'assenza di sindacati e agli eclatanti casi di suicidi che hanno costretto Foxconn a montare delle reti di salvataggio fuori dalle finestre dei suoi edifici.

 

L'azienda che ? diventata sinonimo dei mali di una delocalizzazione selvaggia e dello sfruttamento intensivo del lavoro dei dipendenti di paesi come la Cina, ha cos? visto crearsi al suo interno un fronte comune di lavoratori, addensatosi con le proteste per la decisione del management di spostare la produzione in altre zone della Cina o in altri paesi e spinto dalla volont? di ottenere un aumento di stipendio (teoricamente gi? promesso dalla dirigenza) e condizioni di lavoro migliori.

 

La protesta sarebbe sfociata, nella fabbrica di Wuhan, nell'occupazione del tetto dell'edificio lo scorso 2 gennaio e nella minaccia di lanciarsi di sotto espressa da un numero di lavoratori compreso tra 100 e 300, a seconda delle fonti che raccontano la notizia.

 

A questi lavoratori Foxconn sembra aver proposto una via di uscita: lasciare il proprio impiego godendo di una buonuscita (un mese di paga) o restare senza i promessi aumenti di stipendio. Secondo una delle fonti locali che racconta l'episodio, peraltro, una volta che i lavoratori hanno accettato di lasciare il tetto l'accordo sarebbe stato cambiato in modo tale che coloro che hanno accettato di licenziarsi non avrebbero ricevuto il compenso promesso.

 

La questione ha una rilevanza internazionale: se mediaticamente si rischia di legare la protesta dei lavoratori della fabbrica soltanto ad Apple e alla notizia sullo stipendio e premio produzione del CEO Tim Cook (molto superiore al simbolico dollaro che percepiva Steve Jobs), in quanto si appoggia per la produzione dei suoi device a Foxconn, Cupertino non ? la sola a fare affidamento sulle catene di montaggio cinesi.

 

Tant'? che una fonte cinese afferma che nella sede protagonista dello sciopero si fabbricassero componenti per le Xbox di Microsoft, che ora rischia problemi di approvvigionamento. Redmond ? stata costretta ad intervenire ribadendo il suo impegno sulle condizioni di lavoro degli impiegati dei suoi fornitori.

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