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Joeblack

l'Italia colpita da dissesti idrogeologici.

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ma pensate se domani eruttasse il vesuvio per esempio...e l? non si parla certo di 7morti e qualche sfollato...secondo voi si far? qualcosa da qui alla prossima eruzione, oppure grideremo alla catastrofe soltanto dopo? beh io gi? la conosco la risposta...

 

la tipica mentalit? italiana: prima deve succedere qualcosa di serio e poi si prendono provvedimenti.

Stiamo pagando le conseguenze di una cementificazione selvaggia e di una incuria verso fiumi, torrenti e boschi che bisognerebbe tenerli in ordine, come facevano i nostri nonni armati di badile e cariola, invece viene lasciato tutto all'abbandono.

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hai ragionissima, ma non solo oggi paghiamo la cementificazione selvaggia, il vero problema ? che domani pagheremo anche l'incuria che stiamo dando al nostro territorio oggi...se gli enti locali non cambiano atteggiamento la situazione sar? sempre peggiore...

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hai ragionissima, ma non solo oggi paghiamo la cementificazione selvaggia, il vero problema ? che domani pagheremo anche l'incuria che stiamo dando al nostro territorio oggi...se gli enti locali non cambiano atteggiamento la situazione sar? sempre peggiore...

 

Buona parte del problema ? anche il fatto che molti enti che dovrebbero occuparsi proprio di queste cose (studio, monitoraggio di ambienti naturali), sono diretti da architetti, geometri, ingegneri...nulla contro queste categorie, ma non ? che si occupino esattamente di geologia o scienze naturali. Purtroppo, la logica della scelta di tipo politico, prevale sulla logica di scelta tecnica (sinistra o destra che sia).

Modificato da Garviel Loken

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beh ma questo vale anche ai livelli pi? alti, figuriamoci se non vale a livello locale dove ci mettono cani e porci e politici falliti...rendete conto chi ci amministra!

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non ci sono i soldi neanche per i pulman per l'asilo, chi si mette a spendere soldi per simili cose che non accadono proprio tutti i giorni ? si spera sempre che non avvenga nel proprio mandato

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Ecco un bell'articolo:

 

Carlo Petrini: I carnefici del territorio

di Carlo Petrini, da Repubblica, 5 novembre 2011

 

Il 4 novembre 1966 l'Arno invase Firenze. Dopo 45 anni nulla ? cambiato. Si resta sgomenti. L'Italia non regge pi? ore e giorni di pioggia. Muoiono persone, e anche una sarebbe troppo. Muoiono bambini. Non servono pi? gli allarmi se i sindaci non mettono in atto misure di prevenzione. Se il clima ? cambiato, se a Genova in cinque minuti sono caduti 50 millimetri di acqua, dobbiamo cambiare anche noi. Altrimenti si continuer? a morire, nelle grandi citt? e nelle nostre case che crediamo sicure. A Genova il sindaco ha lasciato scuole e uffici aperti, e solo ieri sera ha proibito, per oggi, il traffico di auto. Troppo tardi.

 

Oltre alla profonda tristezza, da lacrime agli occhi, si resta increduli nonostante lo si sia detto troppe volte. Si denunciano lo scellerato consumo di suolo libero, la cementificazione selvaggia, l'incuria cui sono sottoposti i terreni demaniali in svendita, i boschi, le coste e i suoli che un'agricoltura in crisi come non mai non riesce pi? a curare. Lo Stato da anni taglia fondi e personale per la cura del territorio. Pensano alle grandi opere e non si preoccupano pi? delle piccole. Minime, ma che a volte salvano vite. Ci sono delle colpe. Gravi.

 

L'altro ieri il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ammetteva il fallimento dell'impegno principale assunto sull'ambiente. Come ha dichiarato la ministro in commissione al Senato, il miliardo di euro stanziato con la Finanziaria 2010 per la messa in sicurezza del territorio non ? mai stato reso disponibile. Con la legge di stabilit? ? stato anche ufficialmente cancellato e sostituito con un impegno del tutto generico, e non vincolante. Queste sono colpe, per cui un normale cittadino verrebbe condannato. Non c'? crisi che tenga di fronte alla cura del bene comune, il primo impegno che ogni Stato degno di questo nome dovrebbe avere.

 

Non c'? cura se non si cura la piccola agricoltura di qualit?, che in molte zone ritenute "arretrate" ha salvato dal naufragio (umano nonch? meteorologico) intere aree del Paese. Non c'? cura se si preferisce l'agricoltura dei grandi numeri, quella industriale che dicono ?competitiva?, che alla fine desertifica. Non c'? cura se c'? cemento ovunque. Non c'? cura se il soldo arriva a prevalere sul buon senso, quello che potrebbe salvare i nostri territori dalla bruttezza e dall'insicurezza pi? letale.

 

Smettiamola di dire che le alluvioni sono eventi eccezionali. Perch? le abbiamo rese normali. Di fronte a cittadini ormai disabituati alla cura, lo Stato e la politica su questo fronte hanno colpe enormi. Sono anni che non si vede tra le priorit? di un programma elettorale o di governo la difesa del territorio, nemmeno tra i riempitivi.

 

Spero che mentre si contesta questo governo, visti i drammi recenti, i partiti inizino a pensarci seriamente, a programmare, a spendere parole e impegni forti, proprio a partire dalle adunate di piazza. Spero che ascoltino quella buona parte di societ? civile che lo chiede da tempo e gi? ci lavora con passione e sacrifici. O quegli agricoltori distrutti dai debiti che nonostante tutto lo fanno ogni giorno, nel proprio podere.

 

Un poeta come Tonino Guerra un anno fa mi ha detto: ?L'Italia non ? pi? bella come una volta, ? inutile che mi rompano le scatole, perch? una volta c'era chi la curava. Non erano dieci persone messe l? e pagate dallo Stato, erano quelli che l'abitavano: i contadini. Dobbiamo riapprendere quella forza d'amore che avevano loro?.

 

Qui non ? pi? sufficiente indignarsi, bisogna tornare ad amare per davvero questa terra. Vilipesa non soltanto nei comportamenti inqualificabili di chi governa, ma nell'indifferenza di fronte a scempi che non sono pi? tollerabili. Anche se non lo erano gi? ben prima di arrendersi allo sgomento di questi tristi giorni della nostra storia.

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30anni dopo secondo voi c'? il piano delle acque in italia?

figuriamoci se ? messo in attuazione poi...

 

lasciamo perde che ? meglio va...

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:asd: si concedono permessi, condoni, si promette di non abbattere le case , prima o poi tutta questa libert? la paghi

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http://video.repubblica.it/edizione/napoli/intorno-a-napoli-l-immondizia-e-un-fiume-in-piena/80112?video=&ref=HREA-1

:wacko2::sick:

 

dove sto io ? una zona pi? "rialzata" quindi credo ci siano state conseguenze limitate, ma 10km pi? ad ovest, verso il mare

 

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2011/11/06/foto/licola_parco_sommerso-24547555/1/

Modificato da Hunaudi?res

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Mi rivolgo in particolare agli utenti napoletani,come ? a Napoli la situazione??

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:asd: si concedono permessi, condoni, si promette di non abbattere le case , prima o poi tutta questa libert? la paghi

te pensa che ad un mio amico che abita vicino all'argine del Brenta (non ? cek :asd:) il comune ha negato un'ampliamento del garage perch? appunto erano vicini ad un fiume, salvo poi a distanza di un paio di anni, costruire a 50 metri di distanza un condominio da 8 appartamenti...

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Mi rivolgo in particolare agli utenti napoletani,come ? a Napoli la situazione??

oggi eravamo al centro di napoli per l'ultimo giorno di raduno. tra le 10 e le 12 diluvio, ci siamo infognati, ma niente da causare drammi. alle 1 c'era il sole e cielo totalmente limpido

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chi se ne frega dell'elba :closedeyes:

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neppure io, tanto c'ho 2mesi prima di tornare :asd:

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Comunque davvero 2 settimane tragiche per l'Italia. Un po' di piogge pi? forti e si ? messo in luce che le infrastrutture sono da rifare, che abbiamo un dissesto idrogeologico da paese del terzo mondo. Ormai ? chiaro che l'Italia ? un paese a continuo rischio di catastrofi naturali causate dall'uomo...non so cosa aspettino i vari ministeri competenti (interno, infrastrutture e anche economia) a dare una svolta a questa situazione...

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Comunque davvero 2 settimane tragiche per l'Italia. Un po' di piogge pi? forti e si ? messo in luce che le infrastrutture sono da rifare, che abbiamo un dissesto idrogeologico da paese del terzo mondo. Ormai ? chiaro che l'Italia ? un paese a continuo rischio di catastrofi naturali causate dall'uomo...non so cosa aspettino i vari ministeri competenti (interno, infrastrutture e anche economia) a dare una svolta a questa situazione...

 

Aggiungerei anche il Ministero dell'Ambiente.

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Aggiungerei anche il Ministero dell'Ambiente.

si scusa, avevo dimenticato il pi? importante

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Non hanno soldi (almeno cosi dicono) per ripulire i fossi/canaletti che causano non pochi problemi di allagamenti dei garage, cantine, ecc, figuriamoci per risanare l'intero territorio.

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