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Yellow

11/09/2001

  

29 utenti hanno votato

  1. 1. Qual'? la verit? secondo voi?

    • Attentato da parte del terrorismo islamico
    • Tutto concordato dai servizi segreti, Al Queda solo capro espiatorio
    • USA e talebani avevano un accordo
    • Gli USA sapevano ma non sono volontariamente intervenuti
    • Qualcosa non quadra, ma gli USA non c'entrano niente
    • Altro (specificare)


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Chi ha fatto pi? morti civili, Bush o Bin Laden?

Ormai "terrorista" ? diventata la parolina magica con cui giustificare gli attacchi immotivati che la NATO muove a paesi sovrani solitamente per appropriarsi delle loro ricchezze.

"Terrorismo", "Motivi umanitari", "Pulizia etnica" , "Armi di distruzione di massa" ormai hanno inventato una scusa buona per ogni intervento altrimenti infigiustificabile.

 

E ovviamente hanno anche trovato la parola magica per etichettare chi non ? d'accordo con loro: quel "comunista" che andava di moda gi? i tempi di McCarthy ma che a quanto sembra fa il suo effetto anche ai giorni nostri.

 

Proprio cos?, ? solo un problema di parole.

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Ma tu guarda le coincidenze :asd:

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Chi ha fatto pi? morti civili, Bush o Bin Laden?

Ormai "terrorista" ? diventata la parolina magica con cui giustificare gli attacchi immotivati che la NATO muove a paesi sovrani solitamente per appropriarsi delle loro ricchezze.

"Terrorismo", "Motivi umanitari", "Pulizia etnica" , "Armi di distruzione di massa" ormai hanno inventato una scusa buona per ogni intervento altrimenti infigiustificabile.

 

E ovviamente hanno anche trovato la parola magica per etichettare chi non ? d'accordo con loro: quel "comunista" che andava di moda gi? i tempi di McCarthy ma che a quanto sembra fa il suo effetto anche ai giorni nostri.

 

Su questo sono d'accordo, ? una forma di neocolonialismo, ma tu sai che in realt? c'erano anche degli accordi presi coi paesi arabi per spodestare Saddam, questo ? accaduto soprattutto dopo l'invasione del Kuwait da parte di questo, non sempre queste guerre sono state per appropiarsi delle ricchezze dei paesi che avete citato.

Inutile dire che la II? guerra all'Irak oltre ai morti ha fatto anche danni alla lotta al terrorismo, ma l'altra era giustificabili alla luce degli attacchi terroristici e quella prima del golfo lo stesso per mantenere lo status quo; riguardo al termine che ho usato non vedo perch? non avrei dovuto usarlo, molti ex-comunisti mettono sullo stesso piano Bush e Bin Laden tipo bertinotti, non ? comunista allora strano io sapevo il contrario

Modificato da tigre

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PER TIGRE E PHOEBEFOREVER e i loro testardi collegamenti tra l'Iraq, l'11/9 e Al Quaeda:

 

Si conclude senza censure al governo l'inchiesta sul ruolo dei servizi segreti britannici e del governo nella guerra in Iraq

Armi di Saddam, assolto Blair

 

"Molti errori ma non in malafede"

 

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

 

 

LONDRA - Tanti "errori", ma nessun colpevole. Tutti hanno sbagliato, ma sempre in "buona fede". La responsabilit? ? "collettiva", ma l'assoluzione ? generale. Possono riassumersi cos? le 195 pagine del rapporto Butler, l'inchiesta sul ruolo dei servizi segreti britannici e del governo Blair nella guerra in Iraq.

 

Da giorni la Gran Bretagna aspettava il verdetto col fiato sospeso. Lord Robin Butler, integerrimo ex-alto funzionario dello stato, un "mandarino" dei corridoi del potere, lo ha reso noto ieri a Londra davanti alle telecamere della tiv? e ha colto tutti di sorpresa. La sua voluminosa indagine rivela una lunga serie di "difetti, imprecisioni, leggerezze, omissioni e gravi mancanze" nel modo in cui lo spionaggio e Downing street presentarono all'opinione pubblica nazionale l'entit? della minaccia irachena per convincere paese e parlamento ad autorizzare un intervento militare.

 

Le accuse lanciate da Londra a Bagdad nei mesi precedenti la guerra vengono smontate una dopo l'altra:

"Non era vero che Saddam Hussein aveva armi di distruzione di massa pronte per l'uso,

non era vero che aveva missili in grado di essere lanciati in 45 minuti,

non era vero che aveva legami con al Qaida,

le prove citate dal governo erano pi? deboli di quanto ? stato fatto credere", afferma il rapporto.

 

Eppure, quando si tratta di assegnare responsabilit? per l'impressionante sfilza di cantonate, Butler rifiuta di puntare il dito contro chicchessia. Assolve in pieno Tony Blair: non ci sono prove che il primo ministro abbia "deliberatamente ingannato" il Paese. Assolve John Scarlett, all'epoca capo del comitato di coordinamento dei servizi segreti, che prepar? il "dossier Iraq" ed ? recentemente diventato capo dell'Mi-6, lo spionaggio esterno: "Sarebbe ingiusto licenziarlo per quanto ? avvenuto".

 

 

Assolve Jonathan Powell, Alistair Campbell e gli altri strateghi della comunicazione di Downing street, pur suggerendo che in futuro l'attivit? dei servizi sia tenuta "separata" da ingerenze politiche. Insomma, assolve tutti. O se si preferisce condanna tutti, notando che le informazioni fuorvianti sull'Iraq sono frutto di una "operazione collettiva", quindi anche la responsabilit? ? "collettiva". Ma non esige dimissioni di singoli, questo ? quello che conta.

 

? possibile, commentano i media britannici, stilare un elenco di errori e non dire chi ne ha la colpa? "Whitewash, part II" ("Insabbiamento, parte seconda"), spara in prima pagina l'Evening Standard, quotidiano della sera londinese, il primo arrivato in edicola nel pomeriggio con il verdetto di Butler.

 

Un'allusione al titolo ("Whitewash") con cui usc? qualche mese or sono l'Independent, alla pubblicazione del rapporto Hutton: l'inchiesta sulla morte di David Kelly, l'esperto di armamenti del ministero della Difesa britannico che confid? alla Bbc i dubbi sulla minaccia irachena e poi si suicid?, il 16 luglio 2003, quasi un anno fa, per lo scandalo. Il rapporto Hutton rovesci? tutte le colpe sulla Bbc, provocando dimissioni a catena nel network, mentre assolse Blair, ministri, consiglieri. Stampa e opinione pubblica, tuttavia, reagirono con sdegno, restando convinti che il governo avesse le sue colpe.

 

Pu? darsi che il rapporto Butler susciti reazioni analoghe, ma per ora Tony Blair ottiene soddisfazione. "Nessuno ha mentito, nessuno ha ingannato", dichiara il primo ministro alla camera dei Comuni, due ore dopo la pubblicazione del rapporto. "Ormai abbiamo avuto quattro inchieste sull'Iraq (contando anche due indagini parlamentari, ndr.) e tutte hanno dimostrato la nostra buona fede. Mi aspettavo di trovare armi biologiche e chimiche e ora devo ammettere che non ce n'erano, ma il rapporto Butler non esclude che verranno trovate in futuro, conferma che Saddam intendeva svilupparle e che cerc? di acquistare uranio in Nigeria. Onestamente, non mi sento di dire che essersi liberati di Saddam Hussein sia stato uno sbaglio. Oggi l'Iraq e il mondo sono pi? sicuri". Ovvero ? stata una guerra giusta, non se ne parli pi?.

 

Replica Michael Howard, leader dell'opposizione conservatrice: "Lasciamo stare le responsabilit?. Parliamo invece di credibilit?. La prossima volta che il primo ministro ci proporr? una decisione importante, gli crederemo? Potremo ancora fidarci di lui?" I bookmaker inglesi, letta l'assoluzione del premier da parte di Butler, scommettono di s?: tramonta ogni ipotesi di dimissioni, dicono, Blair sar? senza dubbio il candidato laburista alle elezioni del 2005.

E probabilmente le vincer?, a meno di brutte sorprese firmate Iraq o Osama bin Laden.

 

(15 luglio 2004)

 

TOPIC (RI)CHIUSO TEMPORANEAMENTE.

Modificato da sundance76

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