Vai al contenuto
sundance76

La Civilt? delle Corse Automobilistiche

Post raccomandati

Nell'estate 2000 il grande Mario Donnini pubblic? su AS un racconto di fantasia, ma che, come gi? era prevedibile all'epoca, ha azzeccato perfettamente la strategia "televisiva" da "reality-show" che i Padroni (e Padrini) del Circo stavano perseguendo sin dai primi anni '70, compresa la loro "filosofia" riguardo piloti e circuiti del passato e del presente.

 

Se leggete tutto questo racconto, ma proprio tutto, fino all'ultima pagina (quella pi? "attuale"), capirete cosa intendo.

 

 

img052yl.th.jpg img053ez.th.jpg

 

img054s.th.jpg img055hd.th.jpg

 

img056.th.jpg img057j.th.jpg

Modificato da sundance76

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Bene, vista la grande quantità di commenti, trascrivo alcune delle parole del racconto:

 

"Tutti i miti e le leggende che abbiamo non servono a niente. Non serve conoscerli e amarli. E' ora di portare tutto alle estreme conseguenze.

Resterà in vita solo una Super-F1.

Basta coi tracciati mitici e poco telegenici.

Basta col culto della personalità.

Ci vogliono volti anonimi e privi di personalità.

Un campionato con venti monoposto, su cui tutti possono fare scommesse, come se fosse una corsa per cani.

Niente interviste, solo comunicati stampa insignificanti, una miriade di dati, intertempi, schede, un'orgia di immagini da dare in pasto al pubblico.

Facciamogli vedere troppo per non fargli capire niente.

Per uccidere i nostri veri, terribili Nemici: la Fantasia, il Coraggio, il Mito. Il Rischio. La Poesia.

Voglio un oceano di soldi su cui galleggino gare sempre uguali e noiose e tifosi deboli e tristi. E poi una stampa imbavagliata ma chiacchierona. Che non fa polemiche, che non indaga."

 

Non vi sembra la realtà di oggi?

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

E' una triste realtà, ma temo che sia irreversibile...è un trend progressivo e perfettamente coerente con la nostra società e la sua evoluzione.

Certi aspetti però, che se visti con gli occhi della nostalgia, appaiono dolciamari, nella realtà erano tragici: di corse si moriva, tanto, quelle piste e quelle macchine avevano e hanno un enorme fascino, ma hanno causato tanti lutti. Nell'articolo certo a questo viene data una sorta di giustificazione individualista, però nella realtà dei fatti i piloti si sono battuti per la sicurezza, hanno voluto, giustamente, correre più sicuri. Questo ha portato ad altre piste ed altre macchine. Poi oltre alla sicurezza c'è l'aspetto connaturato alle corse della ricerca delle prestazioni...e su quella strada dalle forme aereodinamiche "intuite" dei primi anni 70 siamo arrivati a quelle ipercalcolate di oggi...lo stesso vale per motori, sospensioni, telai...

Si potrebbe anche fare un regolamento che imponga di correre con delle repliche delle auto degli anni 60/70, solo più sicure...non sarebbe difficile con i materiali di oggi e le velocità di allora, ma sarebbe contrario allo spirito della F1: sempre più veloce, sempre il meglio...

Ecco io credo che queste due cose siano un po' in contrasto, perchè per cercare il meglio, la massima performance, devi avere i soldi, per avere i soldi devi avere gli sponsor, gli sponsor vengono se c'è la televisione e la televisione ha le sue regole: ti paga tanto più quanto più le fornisci un certo "pacchetto", che sì, è quello stereotipato descritto in quell'articolo, almeno in gran parte.

 

Temo però che nella realtà ci sia ben poco da fare...

Modificato da roteoctober

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Purtroppo ? molto simile alla nostra realt?!!!

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Bene, vista la grande quantit? di commenti, trascrivo alcune delle parole del racconto:

 

"Tutti i miti e le leggende che abbiamo non servono a niente. Non serve conoscerli e amarli. E' ora di portare tutto alle estreme conseguenze.

Rester? in vita solo una Super-F1.

Basta coi tracciati mitici e poco telegenici.

Basta col culto della personalit?.

Ci vogliono volti anonimi e privi di personalit?.

Un campionato con venti monoposto, su cui tutti possono fare scommesse, come se fosse una corsa per cani.

Niente interviste, solo comunicati stampa insignificanti, una miriade di dati, intertempi, schede, un'orgia di immagini da dare in pasto al pubblico.

Facciamogli vedere troppo per non fargli capire niente.

Per uccidere i nostri veri, terribili Nemici: la Fantasia, il Coraggio, il Mito. Il Rischio. La Poesia.

Voglio un oceano di soldi su cui galleggino gare sempre uguali e noiose e tifosi deboli e tristi. E poi una stampa imbavagliata ma chiacchierona. Che non fa polemiche, che non indaga."

 

Non vi sembra la realt? di oggi?

Veramente incredibile. Ha azzeccato in pieno.

Condivido tutto. Complimenti per averlo scovato, hai molta cultura. Non s? che altro dire, sono rimasto senza parole

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Boh secondo me mancano i veri circuiti, tipo il Nurburgring o Spa di molti anni fa; circuiti dove Murray Walker diceva "Sentivi le macchine a chilometri di distanza accelerare e scalare le marce durante gare lunghissime", con illivello delle corse che era comunque altissimo, ma quei tempi non ritorneranno per via di questioni legate alla sicurezza, la copertura televisiva non c'entra niente, anzi si adeguerebbe per seguire gli eventi in maniera sincrona.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Boh secondo me mancano i veri circuiti, tipo il Nurburgring o Spa di molti anni fa; circuiti dove Murray Walker diceva "Sentivi le macchine a chilometri di distanza accelerare e scalare le marce durante gare lunghissime", con il livello delle corse che era comunque altissimo, ma quei tempi non ritorneranno per via di questioni legate alla sicurezza, la copertura televisiva non c'entra niente, anzi si adeguerebbe per seguire gli eventi in maniera sincrona.

 

E invece non ti rendi conto che ? tutto il contrario.

 

Dove arriva la TV, il format della competizione viene cambiato. Prima accadevano incidenti seri, la gente le leggeva su un giornale, o al massimo ascoltava una breve notizia alla televisione o alla radio.

Se arriva la TV che trasmette in tempo reale, allora bisogna evitare la morte in diretta, altrimenti gli sponsor se ne vanno, perch? non vogliono essere associati a eventi luttuosi.

 

La gara di 350-400 km ? troppo lunga? La gente si annoia e cambia canale? Il satellite costa troppo? Bene, accorciamo la gara.

 

Tre ore di qualifica al venerd? e tre al sabato non si possono trasmettere? Bene, riduciamo le qualifiche a un'ora al venerd? e un'ora al sabato.

 

La gente guarda solo le qualifiche del sabato? Oppure guarda le qualifiche del venerd? e se ne frega del sabato perch? sta piovendo?

Bene, riduciamo le qualifiche solo al sabato.

 

La gente si rompe? Si annoia nel vedere che le macchine stanno ferme (e grazie: con la messa a punto gi? studiata al computer in fabbrica) ? Scendono in pista solo nell'ultima mezz'ora? Cambiano canale?

Bene, spezzettiamo l'ora in tre mini-qualifiche: tutti in pista, casino grandioso e tutti contenti (come scrive Donnini nell'articolo).

 

E tra poco, visto che la gente cambia canale perch? la gara di 300 km e un'ora e mezzo ? poco "televisiva", arriveremo a tre mini-gare da venti minuti ciascuno.

 

Altro che!! E' proprio la TV ad aver distrutto il tessuto sportivo dello sport automobilistico....

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Riguardo la percezione del rischio anche Agostini nelle moto diceva tanti anni fa che di gente dopo un incidente mortale ce ne era la met?, il discorso mediatico c'entra quindi relativamente, riguardo la copertura televisiva io facevo un discorso relativamente tecnico poi ? chiaro che molti telespettatori cambierebbero canale se le corse fossero lunghe, a maggior ragione noiose.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Le gare non sono solo lunghissime, ma sono noiosissime: certo motore unico, gomme uniche, telaio quasi unico ecc...

 

Se non mi fossi appassionato quando la F1 era veramente tale girerei anchio canale, adesso un gp ? una noia mortale

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

E invece non ti rendi conto che ? tutto il contrario.

 

Dove arriva la TV, il format della competizione viene cambiato. Prima accadevano incidenti seri, la gente le leggeva su un giornale, o al massimo ascoltava una breve notizia alla televisione o alla radio.

Se arriva la TV che trasmette in tempo reale, allora bisogna evitare la morte in diretta, altrimenti gli sponsor se ne vanno, perch? non vogliono essere associati a eventi luttuosi.

 

La gara di 350-400 km ? troppo lunga? La gente si annoia e cambia canale? Il satellite costa troppo? Bene, accorciamo la gara.

 

Tre ore di qualifica al venerd? e tre al sabato non si possono trasmettere? Bene, riduciamo le qualifiche a un'ora al venerd? e un'ora al sabato.

 

La gente guarda solo le qualifiche del sabato? Oppure guarda le qualifiche del venerd? e se ne frega del sabato perch? sta piovendo?

Bene, riduciamo le qualifiche solo al sabato.

 

La gente si rompe? Si annoia nel vedere che le macchine stanno ferme (e grazie: con la messa a punto gi? studiata al computer in fabbrica) ? Scendono in pista solo nell'ultima mezz'ora? Cambiano canale?

Bene, spezzettiamo l'ora in tre mini-qualifiche: tutti in pista, casino grandioso e tutti contenti (come scrive Donnini nell'articolo).

 

E tra poco, visto che la gente cambia canale perch? la gara di 300 km e un'ora e mezzo ? poco "televisiva", arriveremo a tre mini-gare da venti minuti ciascuno.

 

Altro che!! E' proprio la TV ad aver distrutto il tessuto sportivo dello sport automobilistico....

 

Una curiosit?: come ci si pu? appassionare ad uno sport come l'automobilismo senza copertura mediatica? per me ? impensabile, OGGI, nell'era dei media e del "basta apparire", amare uno sport e non poterlo vedere.Non mi importa la mentalit? dei tempi eroici, oggi la F1 (e l'automobilismo in generale) vive di due cose: media e contatto diretto. ma il secondo ? sempre pi? difficile: box blindati, piloti inarrivabili, costo dei biglietti esorbitante. E poi una cosa che, pur da tifoso, non sono mai riuscito ad apprezzare: a differenza di quasi tutti gli altri sport, l'automobilismo non si presta ad essere guardato "in diretta". Pagare qualche centinasio di euro per vedere 24 vetture passarmi davanti 50-60 volte, e non capire l'andamento della gara senza l'ausilio di maxischermi o tv portatili (e a questo punto me la vedo in TV, no?): non potrei sopportare di non vedere i sorpassi, le staccate, le traiettorie disegnate perfettamente, il via e l'arrivo (che ovviamente non si vedono se non compri un biglietto in tribuna) e tutto ci? che accade in quei 305 km infuocati mi manda ai pazzi. e una semplice radiolina o un articolo di giornale non potr? mai soddisfarmi ugualmente.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

senza l'intervento mediatico io solo mi apassionarei x la botanica, scarsa nonostante a Zaragoza

 

 

Vabeh, le gnoche non sono male, ma io adesso le tengo vietate :asd:

Modificato da mongo

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Una curiosità: come ci si può appassionare ad uno sport come l'automobilismo senza copertura mediatica? per me è impensabile, OGGI, nell'era dei media e del "basta apparire", amare uno sport e non poterlo vedere.Non mi importa la mentalità dei tempi eroici, oggi la F1 (e l'automobilismo in generale) vive di due cose: media e contatto diretto. ma il secondo è sempre più difficile: box blindati, piloti inarrivabili, costo dei biglietti esorbitante. E poi una cosa che, pur da tifoso, non sono mai riuscito ad apprezzare: a differenza di quasi tutti gli altri sport, l'automobilismo non si presta ad essere guardato "in diretta". Pagare qualche centinasio di euro per vedere 24 vetture passarmi davanti 50-60 volte, e non capire l'andamento della gara senza l'ausilio di maxischermi o tv portatili (e a questo punto me la vedo in TV, no?): non potrei sopportare di non vedere i sorpassi, le staccate, le traiettorie disegnate perfettamente, il via e l'arrivo (che ovviamente non si vedono se non compri un biglietto in tribuna) e tutto ciò che accade in quei 305 km infuocati mi manda ai pazzi. e una semplice radiolina o un articolo di giornale non potrà mai soddisfarmi ugualmente.

 

Non riesci a capirmi. O meglio, forse non mi sono spiegato.

 

Io considererei positiva la TV, se essa si limitasse a riprendere una competizione sportiva, nel nostro caso il GP, così come esso è.

 

Il guaio fondamentale, è che per raggiungere massimi ascolti, o per non perderli (con pubblicità ecc. ecc.), la TV HA DEFORMATO la competizione alle sue esigenze, la stravolge, la cambia radicalmente, rendendola un'altra cosa. Il GP non è più quello vero, ma diventa un show drogato con gli estrogeni.

 

Ti ho appena scritto tutte le varie trasformazioni sostanziali che hanno mutato la F1 da sport a reality, dove se uno perde un adesivo entra la safety car, dove le qualifiche sono diminuite da sei ore a una sola ora, per di più spezzettata per non annoiare il pubblico televisivo, ecc. ecc.

 

Capisci la differenza? Negli anni '70 e '80 la TV arrivò e fu un bene per gli appassionati, perchè si limitava a riprendere un fatto sportivo.

Dagli anni '90 in poi, la TV ha stortellato il GP, lo ha reso UNA COSA DIVERSA, e questo non c'entra una emerita min**ia con la "mentalità dei tempi eroici".

 

Il GP veniva trasmesso in tv, finiva, punto. Niente commento di un'ora in studio come il calcio, niente polemiche da moviola.

Al massimo aspettavi il TG per riascoltarne i fatti salienti, e poi ti compravi il giornale o la rivista specializzata, piena di articoli (invece oggi scrivono tre righe per non affaticare le giovani menti allenate dalla scuola e dalle varie riforme) e leggendo quei lunghi articoli, anche tecnici, ti facevi un quadro solido del contesto.

 

Oggi godiamo per la Q4, Q5 e via dicendo, e ci mettiamo a discutere tre mesi se uno sputa in pista facendo uscire la safety car e Tizio sorpassa Caio prima o dopo la linea bianca in un regolamento da delirio....

 

Capisci cosa voglio dire? Trasmettere un GP in diretta-TV è una cosa buona, ma la TV ha poi sostanzialmente stravolto il senso sportivo del GP, lo ha modificato nella sostanza, rendendolo un show e non più uno sport!! Le regole non sono fatte secondo lo sport, ma secondo le esigenze di ascolto televisivo!!!

 

Cavolo, io quando ho letto quell'articolo di Donnini, mi sono sentito preso per i fondelli quando mi sono reso conto che ci mettiamo a discutere di cose assurde, che ci hanno fatto perdere il quadro generale.

 

E vuoi scommettere che arriveremo a due-tre mini gare da venti minuti ciascuno? E quelli sarebbero Gran Premi?

Semplicemente, sono una cosa diversa, un'altra cosa. Siamo noi a credere ingenuamente che questo sia ancora "automobilismo".

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Non riesci a capirmi. O meglio, forse non mi sono spiegato.

 

Io considererei positiva la TV, se essa si limitasse a riprendere una competizione sportiva, nel nostro caso il GP, cos? come esso ?.

 

Il guaio fondamentale, ? che per raggiungere massimi ascolti, o per non perderli (con pubblicit? ecc. ecc.), la TV HA DEFORMATO la competizione alle sue esigenze, la stravolge, la cambia radicalmente, rendendola un'altra cosa. Il GP non ? pi? quello vero, ma diventa un show drogato con gli estrogeni.

 

Ti ho appena scritto tutte le varie trasformazioni sostanziali che hanno mutato la F1 da sport a reality, dove se uno perde un adesivo entra la safety car, dove le qualifiche sono diminuite da sei ore a una sola ora, per di pi? spezzettata per non annoiare il pubblico televisivo, ecc. ecc.

 

Capisci la differenza? Negli anni '70 e '80 la TV arriv? e fu un bene per gli appassionati, perch? si limitava a riprendere un fatto sportivo.

Dagli anni '90 in poi, la TV ha stortellato il GP, lo ha reso UNA COSA DIVERSA, e questo non c'entra una emerita min**ia con la "mentalit? dei tempi eroici".

 

Il GP veniva trasmesso in tv, finiva, punto. Niente commento di un'ora in studio come il calcio, niente polemiche da moviola.

Al massimo aspettavi il TG per riascoltarne i fatti salienti, e poi ti compravi il giornale o la rivista specializzata, piena di articoli (invece oggi scrivono tre righe per non affaticare le giovani menti allenate dalla scuola e dalle varie riforme) e leggendo quei lunghi articoli, anche tecnici, ti facevi un quadro solido del contesto.

 

Oggi godiamo per la Q4, Q5 e via dicendo, e ci mettiamo a discutere tre mesi se uno sputa in pista facendo uscire la safety car e Tizio sorpassa Caio prima o dopo la linea bianca in un regolamento da delirio....

 

Capisci cosa voglio dire? Trasmettere un GP in diretta-TV ? una cosa buona, ma la TV ha poi sostanzialmente stravolto il senso sportivo del GP, lo ha modificato nella sostanza, rendendolo un show e non pi? uno sport!! Le regole non sono fatte secondo lo sport, ma secondo le esigenze di ascolto televisivo!!!

 

Cavolo, io quando ho letto quell'articolo di Donnini, mi sono sentito preso per i fondelli quando mi sono reso conto che ci mettiamo a discutere di cose assurde, che ci hanno fatto perdere il quadro generale.

 

E vuoi scommettere che arriveremo a due-tre mini gare da venti minuti ciascuno? E quelli sarebbero Gran Premi?

Semplicemente, sono una cosa diversa, un'altra cosa. Siamo noi a credere ingenuamente che questo sia ancora "automobilismo".

 

colpa mia, mi ero lasciato ingannare da quella tua frase "arriva la TV che trasmette in tempo reale", ed ho pensato che ti riferissi a tutta la TV in generale (quale tv non trasmette in tempo reale ? :asd: )

 

ok, allora cancella il mio intervento precedente, e ripartiamo da qu?

 

Che dire allora? hai ragione, le esigenze televisive ci sono e sono davvero pressanti (pensa a tutto il casino all'ultimo GP perch? "? brutto vedere in tv la safety car che taglia il traguardo")

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Una curiosit?: come ci si pu? appassionare ad uno sport come l'automobilismo senza copertura mediatica? per me ? impensabile, OGGI, nell'era dei media e del "basta apparire", amare uno sport e non poterlo vedere.Non mi importa la mentalit? dei tempi eroici, oggi la F1 (e l'automobilismo in generale) vive di due cose: media e contatto diretto. ma il secondo ? sempre pi? difficile: box blindati, piloti inarrivabili, costo dei biglietti esorbitante. E poi una cosa che, pur da tifoso, non sono mai riuscito ad apprezzare: a differenza di quasi tutti gli altri sport, l'automobilismo non si presta ad essere guardato "in diretta". Pagare qualche centinasio di euro per vedere 24 vetture passarmi davanti 50-60 volte, e non capire l'andamento della gara senza l'ausilio di maxischermi o tv portatili (e a questo punto me la vedo in TV, no?): non potrei sopportare di non vedere i sorpassi, le staccate, le traiettorie disegnate perfettamente, il via e l'arrivo (che ovviamente non si vedono se non compri un biglietto in tribuna) e tutto ci? che accade in quei 305 km infuocati mi manda ai pazzi. e una semplice radiolina o un articolo di giornale non potr? mai soddisfarmi ugualmente.

Mi sembra di capire (anzi, constato) che tu fai parte delle nuove generazioni. Senza astio, n? rancore (ci mancherebbe). Il grassetto, soprattutto non capisco; ma io sono vecchio, probabilmente.

Se si parla di prezzi esorbitanti in relazione alla visione della corsa (soprattutto a Monza, pista piatta) hai pure dei buoni motivi. Ma io andavo a vedere le corse (quando "potevo") proprio per i rumori, gli odori, il batticuore e l'adrenalina (cose sconosciute sul divano). E per questi motivi ritengo piste (e dintorni) come Spa, N?rburgring, Imola, Brands Hatch molto appetibili.

 

La corsa si segue forse meglio in tv. Ma dal vivo si riesce a capire ugualmente la situazione, basta osservare. Se qualcuno non passa davanti alla tua postazione, allora ? fuori corsa. :yes:

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

senza l'intervento mediatico io solo mi apassionarei x la botanica, scarsa nonostante a Zaragoza

 

 

Vabeh, le gnoche non sono male, ma io adesso le tengo vietate :asd:

Mongo, datti al bonsai...

 

 

 

Scusate l'OT.

Modificato da crucco

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Mi sembra di capire (anzi, constato) che tu fai parte delle nuove generazioni. Senza astio, n? rancore (ci mancherebbe). Il grassetto, soprattutto non capisco; ma io sono vecchio, probabilmente.

Se si parla di prezzi esorbitanti in relazione alla visione della corsa (soprattutto a Monza, pista piatta) hai pure dei buoni motivi. Ma io andavo a vedere le corse (quando "potevo") proprio per i rumori, gli odori, il batticuore e l'adrenalina (cose sconosciute sul divano). E per questi motivi ritengo piste (e dintorni) come Spa, N?rburgring, Imola, Brands Hatch molto appetibili.

 

La corsa si segue forse meglio in tv. Ma dal vivo si riesce a capire ugualmente la situazione, basta osservare. Se qualcuno non passa davanti alla tua postazione, allora ? fuori corsa. :yes:

 

 

si, diciamo che sono della "nuova generazione"... il primo ricordo che ho ? una vettura bainco-rossa e una rossa (ferrari e mclaren? boh), e poi la raccolta punti di un distributore con le figurine di formula 1, quindi roba abbastanza "recente" (credo '93-94, avevo 4 anni :asd: ).

 

ok, mettiamo che tizio non passa pi? (e sono sprovvisto di maxischermi o tv portatili). ma come mai non passa pi?? un suo errore? un incidente? ed ? grave?

 

non resisterei due minuti, mi avventerei sulla prima tv nei paraggi a costo di dover fare a botte :asd:

 

lo s?, la mentalit? ? differente, e vedendo un paio di video su youtube posso solo lontanamente immaginare che splendida atmosfera ci deve essere sulla pista... per? non riesco a togliermi dalla testa la "comodit?" della tv

 

il problema per? in fondo ? sempre quello: prezzi esorbitanti per spettacolo "esiguo". Qu? in italia per la F1 c'? solo monza, e il costo almeno per me diventa veramente proibitivo tra viaggio, biglietti, benzina (o treno, ma lo pago comunque), pernottamento... per poi vedere uno spettacolo come gi? detto (e come da te fatto notare) non cos? comodo in un circuito come monza, a meno di non mettersi in punti migliori (e pi? costosi). Peccato che non tutti i circuiti possona essere come monaco, in cui con un'occhiata scorgi buona parte del tracciato

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

 

Oggi godiamo per la Q4, Q5 e via dicendo, e ci mettiamo a discutere tre mesi se uno sputa in pista facendo uscire la safety car e Tizio sorpassa Caio prima o dopo la linea bianca in un regolamento da delirio....

 

 

***, mi sembri un po' nostalgico.... o sbaglio ;)

 

Non vorrai mica dire che ti divertivi di pi? "prima". E la sicurezza, e la competizione tecnologica, e l'elettronica, e l'areodinamica, .... e Ecclestone

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Anche in passato comunque abbiamo seguito campionati farsa, come quello dell'88 in cui erano schierate vetture di serie A e B, motori turbo Ferrari Honda contro aspirati, non per niente gli Hondisti McLaren fecero 15/16; di certo meglio un campionato livellato che farsesco come quello citato, concordo su quanto avete detto riguardo al fatto che seguire le corse in TV a volte non dà la percezione dell'evento.

Riguardo alla Safety car io sarei anche per eventuali ripartenze e cumulo dei distacchi, ma la FIA è contro per via degli incidenti che usualmente ci sono al via, anche in questo caso la coperura mediatica non c'entra niente, anzi proietterrebbe molti telespettatori in piu' durante la ripartenza.

Modificato da tigre

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Mongo, datti al bonsai...

 

 

 

Scusate l'OT.

 

La letteratura ? al libro come la F1 ? alla TV

 

 

Non c'? ritorno

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

***, mi sembri un po' nostalgico.... o sbaglio ;)

 

Non vorrai mica dire che ti divertivi di pi? "prima". E la sicurezza, e la competizione tecnologica, e l'elettronica, e l'areodinamica, .... e Ecclestone

 

Guarda, la nostalgia conta fino a un certo punto. Io non ho nostalgia dei tanti incidenti mortali, e non ho nostalgia delle gare noiose che sono sempre esistite (anche negli anni '30 capitava che le Mercedes doppiassero tutti e facessero tripletta).

 

La F1 non ? divertimento, o meglio, non dovrebbe esserlo.

 

Dovrebbe essere una competizione, e la TV dovrebbe limitarsi a riprendere l'evento. E basta.

 

Quando gli appassionati dovevano andare a vedere le gare su un circuito, respiravano davvero cosa era la competizione. La TV non c'era. Le gare, da parte loro, continuavano a essere a volte interessanti, a volte noiosissime. Ma nessuno si lamentava, perch? semplicemente la TV non c'era, e vivere il GP dal vivo, anche una sola volta (ma anche mai, come mio padre all'epoca), era un'avventura che ti spingeva per il resto dei tuoi giorni a comprare giornali, a divorare riviste specializzate, ad appassionarti realmente per gli aspetti tecnici (oggi la maggior parte non sa com'? fatto un motore, e ha ragione: a che gli serve? ).

 

Arriva la TV, e ci si accorge che un GP a volte pu? essere davvero monotono, con una Lotus che va via in solitudine e nessuno la vede pi?. Ma lo spazio in Tv ? ancora poco e gli appassionati ringraziano quel poco che possono vedere.

 

Poi arrivano i dominii scientifici di McLaren e Williams, e allora il pubblico generalista (leggi: incompetente di auto) cambia canale, e quindi i miliardi della pubblicit? televisiva sono in pericolo. Ecclestone reagisce e spara le sue proposte: ci vuole la zavorra per chi vince la gara precedente, ci vogliono i rifornimenti obbligatori, ci vogliono le comunicazioni-radio pubbliche, ci vogliono le safety car a ogni granello di sabbia che cade in pista, ci vogliono i Grandi Costruttori, ci vogliono i motori uguali ecc. ecc. ecc.

 

Il "Gran Premio" a questo punto non ? pi? quella competizione di uomini e di squadre che era in origine.

Diventa un giocattolone colorato, totalmente staccato dalla realt? e dagli appassionati che non possono nemmeno avvicinarsi al paddock.

 

Infatti la TV NON E' REALTA', ma ? una cosa completamente diversa!! Serve a far credere che puoi capire tutto di un GP grazie alle telecamere, e a distoglierti dal fatto che tu guardi ma non vedi che ? gi? finita totalmente quella civilt? delle corse che ha reso prestigioso l'automobilismo. Esso era gi? prestigioso decenni prima della TV, anche se aveva infinitamente meno appassionati di oggi.

 

Ma vi rendete conto che oggi il fatto del giorno ? un sorpasso fatto prima o dopo il regime di safety car?

Ma ci rendiamo conto che qui si sta plaudendo al ritorno di Briatore (fango puro al 100%)?

Mosley sar? di sicuro un bastardo, ma vi assicuro che di auto ne capiva di pi? rispetto a Briatore..

 

Briatore ha assicurato che dal 2013 la F1 per sopravvivere sar? completamente diversa da come ? adesso, perch? a suo dire oggi fa schifo.

 

Ha ragione.

 

Ma prestissimo vedremo la Formula Briatore, e voglio vedere chi la plaudir?. Tanto per capire che cos'? oggi, nella mente degli "appassionati" (!), l'automobilismo.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

  • Navigazione Recente   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×