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lucaf2000

Moto GP 2010

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ma nessuno si ? mai sognato di mettere Massa papabile campione del mondo 2010 :asd: al contrario degl'altri 3

 

 

Lui ci credeva per?.

E anche qualcuno qua dentro. :whistle:

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Lui ci credeva per?.

E anche qualcuno qua dentro. :whistle:

 

ma anche per altri piloti.. ho messo semplicemente la graduatoria dei primi 3 :asd:

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ma anche per altri piloti.. ho messo semplicemente la graduatoria dei primi 3 :asd:

 

 

Peccato si sia ormai ritirato il vero numero 1:

http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Giancarlo_Fisichella

:asd:

 

Fine OT altrimenti ci bannano.

Modificato da 76LENO

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4123_tomizawa-lorenzo-non-scappa-vuole-capire.jpg

 

La tragedia di Shoya Tomizawa non si cancella. E' una ferita aperta per chi vive nel Motomondiale. Il silenzio prevale sulle parole. Tanti piloti del paddock, e sono la maggioranza, hanno scoperto a Misano cos'? la morte in pista.

 

Le ultime generazioni di rider sono cresciute nella cultura del rischio, ma hanno avuto la fortuna di non assistere ad incidenti tragici. Botti tremendi, quelli s?, ma per fortuna mai mortali. Quasi fossero diventati invulnerabili, anche grazie alle condizioni di sicurezza sempre pi? efficaci e tecnologicamente evolute.

 

Bisogna ritornare al 2003, a Daijiro Kato per piangere un campione. E, invece, il pericolo ? sempre l? in agguato: ce lo ha ricordato Peter Lenz a Indianapolis, il bambino tredicenne che ha fatto la stessa orrenda fine di Tomizawa solo una settimana prima.

 

Giacomo Agostini l'ha detto chiaramente che certi incidenti come quello di Tomizawa e Lenz ci saranno sempre, perch? fanno parte dell'imponderabile delle corse.

 

Ed ? forse per questo che quando si scivola su certi argomenti come la morte, i piloti preferiscono tagliare corto, quasi a esorcizzare qualcosa che c'?, ma che ? meglio tenere lontano.

 

E allora merita di essere raccontato un fatto che ? successo prorpio domenica pomeriggio. Jorge Lorenzo ? stato l'unico pilota della Moto Gp che ha voluto assistere alla conferenza stampa nella quale Federazione Internazionale, Dorna, direttore di gara, delegato alla sicurezza e medico hanno spiegato cosa ? successo a Tomizawa e perch? nella gara di Moto 2 non ? stata interrotta dalla bandiera rossa.

 

I colleghi del maiorchino hanno preferito lasciare il circuito di Misano per estraniarsi. Non Jorge. Il leader del mondiale, ancora in tuta, si ? seduto in mezzo ai giornalisti e ha ascoltato con attenzione ed interesse cosa veniva detto.

 

Un gesto importante, di chi deve aver capito che non si pu? esorcizzare la morte e quindi preferisce informarsi per essere pienamente consapevole di quali sono i rischi a cui pu? andare incontro.

 

Probabilmente l'esperienza cruda di Misano ci dar? un Lorenzo diverso, non per questo meno veloce, ma forse ancora pi? sensibile a certe problematiche legate alla sicurezza. E non ? poco...

 

Tomizawa: Lorenzo non scappa, vuole capire

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33.06 : inizia una pausa

33.11 : Meda dice : ? morto ragazzi

33.19 : Reggiani inzia a commentare mentre in sottofondo si sentono delle voci.

33.56 : Si sente : sto parlando con

34.18 : Si risente Meda appena cade Takahashi e le voci in sottofondo spariscono.

39.15 : Meda dice : esatto

39.16 : Qualcuno risponde :sono d'accordo

39.19 : Si sente un : a chi per? ?

39.24 : Si sente : no no non posso dire che ? morto, non posso dirlo perch? la voce continua fino a 39.38 ma ? sovrastata dal rombo dei motori

a me sembra che dice "perch? nessuno ce lo ha detto..."

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4123_tomizawa-lorenzo-non-scappa-vuole-capire.jpg

 

La tragedia di Shoya Tomizawa non si cancella. E' una ferita aperta per chi vive nel Motomondiale. Il silenzio prevale sulle parole. Tanti piloti del paddock, e sono la maggioranza, hanno scoperto a Misano cos'? la morte in pista.

 

Le ultime generazioni di rider sono cresciute nella cultura del rischio, ma hanno avuto la fortuna di non assistere ad incidenti tragici. Botti tremendi, quelli s?, ma per fortuna mai mortali. Quasi fossero diventati invulnerabili, anche grazie alle condizioni di sicurezza sempre pi? efficaci e tecnologicamente evolute.

 

Bisogna ritornare al 2003, a Daijiro Kato per piangere un campione. E, invece, il pericolo ? sempre l? in agguato: ce lo ha ricordato Peter Lenz a Indianapolis, il bambino tredicenne che ha fatto la stessa orrenda fine di Tomizawa solo una settimana prima.

 

Giacomo Agostini l'ha detto chiaramente che certi incidenti come quello di Tomizawa e Lenz ci saranno sempre, perch? fanno parte dell'imponderabile delle corse.

 

Ed ? forse per questo che quando si scivola su certi argomenti come la morte, i piloti preferiscono tagliare corto, quasi a esorcizzare qualcosa che c'?, ma che ? meglio tenere lontano.

 

E allora merita di essere raccontato un fatto che ? successo prorpio domenica pomeriggio. Jorge Lorenzo ? stato l'unico pilota della Moto Gp che ha voluto assistere alla conferenza stampa nella quale Federazione Internazionale, Dorna, direttore di gara, delegato alla sicurezza e medico hanno spiegato cosa ? successo a Tomizawa e perch? nella gara di Moto 2 non ? stata interrotta dalla bandiera rossa.

 

I colleghi del maiorchino hanno preferito lasciare il circuito di Misano per estraniarsi. Non Jorge. Il leader del mondiale, ancora in tuta, si ? seduto in mezzo ai giornalisti e ha ascoltato con attenzione ed interesse cosa veniva detto.

 

Un gesto importante, di chi deve aver capito che non si pu? esorcizzare la morte e quindi preferisce informarsi per essere pienamente consapevole di quali sono i rischi a cui pu? andare incontro.

 

Probabilmente l'esperienza cruda di Misano ci dar? un Lorenzo diverso, non per questo meno veloce, ma forse ancora pi? sensibile a certe problematiche legate alla sicurezza. E non ? poco...

 

Tomizawa: Lorenzo non scappa, vuole capire

 

 

Applausi per Lorenzo.

Finalmente qualcuno che ha capito che prima di essere un pilota bisogna essere un uomo.

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4123_tomizawa-lorenzo-non-scappa-vuole-capire.jpg

 

La tragedia di Shoya Tomizawa non si cancella. E' una ferita aperta per chi vive nel Motomondiale. Il silenzio prevale sulle parole. Tanti piloti del paddock, e sono la maggioranza, hanno scoperto a Misano cos'è la morte in pista.

 

Le ultime generazioni di rider sono cresciute nella cultura del rischio, ma hanno avuto la fortuna di non assistere ad incidenti tragici. Botti tremendi, quelli sì, ma per fortuna mai mortali. Quasi fossero diventati invulnerabili, anche grazie alle condizioni di sicurezza sempre più efficaci e tecnologicamente evolute.

 

Bisogna ritornare al 2003, a Daijiro Kato per piangere un campione. E, invece, il pericolo è sempre lì in agguato: ce lo ha ricordato Peter Lenz a Indianapolis, il bambino tredicenne che ha fatto la stessa orrenda fine di Tomizawa solo una settimana prima.

 

Giacomo Agostini l'ha detto chiaramente che certi incidenti come quello di Tomizawa e Lenz ci saranno sempre, perché fanno parte dell'imponderabile delle corse.

 

Ed è forse per questo che quando si scivola su certi argomenti come la morte, i piloti preferiscono tagliare corto, quasi a esorcizzare qualcosa che c'è, ma che è meglio tenere lontano.

 

E allora merita di essere raccontato un fatto che è successo prorpio domenica pomeriggio. Jorge Lorenzo è stato l'unico pilota della Moto Gp che ha voluto assistere alla conferenza stampa nella quale Federazione Internazionale, Dorna, direttore di gara, delegato alla sicurezza e medico hanno spiegato cosa è successo a Tomizawa e perché nella gara di Moto 2 non è stata interrotta dalla bandiera rossa.

 

I colleghi del maiorchino hanno preferito lasciare il circuito di Misano per estraniarsi. Non Jorge. Il leader del mondiale, ancora in tuta, si è seduto in mezzo ai giornalisti e ha ascoltato con attenzione ed interesse cosa veniva detto.

 

Un gesto importante, di chi deve aver capito che non si può esorcizzare la morte e quindi preferisce informarsi per essere pienamente consapevole di quali sono i rischi a cui può andare incontro.

 

Probabilmente l'esperienza cruda di Misano ci darà un Lorenzo diverso, non per questo meno veloce, ma forse ancora più sensibile a certe problematiche legate alla sicurezza. E non è poco...

 

Tomizawa: Lorenzo non scappa, vuole capire

 

 

 

:bravo: .

Modificato da 76LENO

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lorenzo continua a fare la voce fuori dal coro, temo per lui.....

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molto bello il gesto di Lorenzo :)

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Continua la maturazione di Lorenzo e questo ne ? un esempio, lo sto rivalutando

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Bravo Lorenzo. Ha voluto togliere il velo d'ipocrisia ripetendo 3 volte che il povero tomizawa ? morto praticamente subito, e l'hanno tenuto in vita giusto per evitare il sequestro dell'impianto e l'annullamento della gara della moto gp.

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Lo sto rivalutando anch'io. Ha rischiato, ma ha voluto far capire come stavano realmente le cose.

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Sto ragazzo a soli 23 anni mostra una maturità inaspettata, già trapelava dalle sue interviste e dall'(in)espressività "finniche" :asd:

Modificato da The King of Spa

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in questa situazione ? riuscito a togliersi di dosso l'aurea da "eroe" e sentirsi veramente coinvolto

 

? difficile perch? quando si cammina cos? in alto si rischia di passare con troppa leggerezza su queste cose

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bravo davvero ma non vorrei che questo avesse ripercussioni sulla sua carriera che non ? certo destinata ad essere quella di un capirossi o melandri qualunque

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Bel gesto di Lore.La mia stima verso di lui (che c'era gi?) cresce ancor di pi?.

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Tomizawa ? morto in ambulanza!

 

Potrebbe essere archiviato il procedimento per omicidio colposo aperto dalla Procura di Rimini sulla morte di Tomizawa al Gp di San Marino. Nel registro degli indagati figurano ancora i nomi dei piloti Alex De Angelis e Scott Redding che hanno investito il povero giapponese caduto e nulla hanno potuto per evitarlo e travolgerlo.

 

L'autopsia, per?, avrebbe rivelato che il giapponese ? morto nell'ambulanza mentre veniva trasportato in ospedale, nonostante gli svariati tentativi di rianimazione.

Stando all'autopsia, quindi, Shoya sarebbe giunto cadavere al "Ceccarini" di Riccione.

 

Ci? significa che aveva perfettamente ragione Jorge Lorenzo quando in televisione sosteneva che i piloti sapevano prima del via della Moto Gp che Tomizawa era deceduto.

 

Questa notizia non cambia il destino del povero giovane, ma apre un'ombra davvero inquietante sull'organizzazione del Motomondiale, rendendo concrete le accuse di chi evidenziava il cinismo di chi ha voluto che si corresse a tutti i costi la gara regina.

 

E quanto meno si poteva evitare la vergognosa cerimonia del podio: bandiere a mezz'asta, quello si, ma poi cori beceri e sorrisi inutili. E quella conferenza stampa con i soloni tutti schierati a spiegare la "verit?", che ora tanto vera non ? pi?.

 

Ci auguriamo che il magistrato prosciolga da ogni accusa De Angelis e Redding che non hanno alcuna responsabilit? nella tragedia per ridargli un minimo di serenit? che meritano, sar? qualcun altro ad avere, forse, degli incubi notturni...

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Kobayashi con il lutto per Tomizawa

9 settembre 2010

 

Il pilota della Sauber Kamui Kobayashi ricorder? la tragica scomparsa di Shoya Tomizawa con il lutto sulla tuta per ricordare la tragedia di Misano, al Gran Premio della Moto2 di San Marino, successo la scorsa domenica.

 

L'incidente ? capitato durante la gara quando il 19enne nipponico ? andato largo in una curva perdendo il controllo della moto e cadendo in mezzo alla pista. I concorrenti che erano pi? vicini a lui, Redding e De Angelis l'hanno investito con le loro moto, senza colpa ovviamente, provocandogli le ferite interne mortali.

 

Non solo la Moto2, ma anche la MotoGp ? rimasta scioccata da quanto successo. Shoya Tomizawa era riconosciuto come un centauro simpatico e disponibile, amato da tutti, in particolare da Valentino Rossi, molto turbato domenica.

 

http://www.gpupdate.net/it/notizie-f1/242138/kobayashi-con-il-lutto-per-tomizawa/

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morto in ambulanza pu? voler dire anche morto fuori dall'autodromo e quindi gli estremi per fermare tutto non ci sarebbero stati

 

poi stabilire se i piloti gi? sapevano prima della gara bisogna sapere a che ora ? stato constatato il decesso

io ho letto 14:21 o una cosa simile, quindi la Moto GP era gi? partita

 

 

 

 

a meno che non continuino a mentire su tutta la linea...

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