Vai al contenuto
lucaf2000

cambio gomme

Post raccomandati

E' vero, per? a quel punto alcune vetture adotterebbero un setup di compromesso pur di finire ugualmente la gara risparmiando la sosta ai box, perch? un conto ? perdere 5 secondi in 50 in giri, un altro ? perdere 30 secondi per una sosta ai box che l'avversario non deve fare.

 

Tutto si uniformerebbe, e si ritornerebbe soltanto ai trenini (anzi, gi? adesso con il pit "obbligato" la minaccia esiste).

 

 

Ma anche no. Come giustamente ha detto Luca, ogni vettura consuma le gomme in maniera differente. Quindi gi? esisterebbero differenze di base. Qualcuno non potrebbe usare questa opzione a prescindere.

Se fai un setup di compromesso perdi ancor pi? in prestazione. Rispetto ad una vettura che invece privilegia la velocit?, altro che 5 secondi in 50 giri prenderesti... Abbiamo visto come, in alcuni casi, una vettura con gomme mordibe fresce rifila anche pi? di due secondi al giro ad una con gomme dure e usate. In quel caso il tempo che perdi al pit stop lo recuperi gi? in 10-15 giri...

Quindi non tutti potrebbero partire per fare un GP intero senza soste, sarebbe un opzione solo per chi ha vetture e piloti "gentili" con le gomme... Non si uniformerebbe un bel niente.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti
Visitatore Rhobar_III

Ma anche no. Come giustamente ha detto Luca, ogni vettura consuma le gomme in maniera differente. Quindi gi? esisterebbero differenze di base. Qualcuno non potrebbe usare questa opzione a prescindere.

Se fai un setup di compromesso perdi ancor pi? in prestazione. Rispetto ad una vettura che invece privilegia la velocit?, altro che 5 secondi in 50 giri prenderesti... Abbiamo visto come, in alcuni casi, una vettura con gomme mordibe fresce rifila anche pi? di due secondi al giro ad una con gomme dure e usate. In quel caso il tempo che perdi al pit stop lo recuperi gi? in 10-15 giri...

Quindi non tutti potrebbero partire per fare un GP intero senza soste, sarebbe un opzione solo per chi ha vetture e piloti "gentili" con le gomme... Non si uniformerebbe un bel niente.

 

E cosa risolvi una volta che sei arrivato alle spalle dell'avversario?

Abbiamo visto benissimo in gara che Hamilton, nonostante fosse molto pi? veloce di Sutil, non sia in pratica mia riuscito a mettersi nella condizione di passarlo.

E lui ? uno molto forte nei sorpassi.

 

E la stessa cosa sarebbe successa a Massa con Button se solo Button non avesse commesso un errore all'ultima curva, anche perch? nonostante le gomme consumate, a fine gara Button riusciva a gestire meglio la vettura grazie al serbatoio ormai vuoto.

 

Eliminando il pit obbligatorio, ? vero: qualcuno potrebbe decidere di non fermarsi ai box.

Ma tempo qualche gara e tutti ci riuscirebbero, perch? le sospensioni, il camber, gli assetti e le evoluzioni portate sulla macchina farebbero s? che tutti quanti riuscirebbero a fare l'intera corsa senza mai fermarsi ai box.

 

Nel 2005 la regola del divieto del cambio gomme dava scompiglio perch? c'erano due costruttori in competizione che portavano gomme al limite per privilegiare la prestazione alla durata (mentre oggi in monogomma ? il contrario); ma non solo: grazie ai rifornimenti, c'erano vetture che giravano scariche e altre con pi? benzina per via delle tattiche, che comportavano un consumo diverso delle gomme.

Oggi, con lo stesso peso per tutti, il consumo sarebbe uniforme per tutte le vetture, perch? l'appiattimento ? generale.

 

In sostanza quindi, in breve tempo chiunque cercherebbe di evitare il pit stop.

Senn?, per quale motivo oggi tutti quanti ne farebbero uno solo? Appunto per evitare di perdere 25/30 secondi rispetto agli altri.

E' per questo che le tattiche sono tutte standardizzate.

 

Quindi anche togliendo il pit obbligatorio, finirebbe che nessuno si fermerebbe pi? ai box.

Perch? ripeto ancora: in una gara da 60 giri, chi si ferma ai box perde complessivamente tra ingresso, pit e uscita circa 30 secondi.

Se si perdono con un assetto che salvaguarda di pi? le gomme circa due decimi al giro (che non sono pochi nella F1 di oggi), in 60 giri abbiamo una perdita di 0,2*60 = 12 secondi. Ovvero, un risparmio di 18 secondi.

In altre piste magari la perdita sarebbe di 0,3/0,4 secondi al giro.

Ma anche in questi casi si perderebbero al massimo 18/24 secondi in tutto, e come vedete la tattica di andare un p? pi? piano rispetto a quanto si potrebbe pur di non fermarsi sarebbe comunque pi? vantaggiosa.

 

In sostanza, quindi, non ? affatto la soluzione ai problemi: anzi, li amplificherebbe ulteriormente, perch? almeno col cambio gomme c'? sempre l'incognita dell'errore ai box.

Senza nemmeno quello, che razza di gare vedremmo senza qualifiche strane?

Una bella processione dalla prima curva alla bandiera a scacchi...

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Button aveva le gomme dure da praticamente inizio gara, probabilmente ? dovuto a quello il suo errore, questo conferma che con gli pneumatici consumati i piloti sbagliano, quindi rischiare di non fare soste dovrebbe essere tenuto in conto e non vedo questa regola delle due mescole obbligatorie molto sensata...

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti
Visitatore Rhobar_III

Button aveva le gomme dure da praticamente inizio gara, probabilmente è dovuto a quello il suo errore, questo conferma che con gli pneumatici consumati i piloti sbagliano, quindi rischiare di non fare soste dovrebbe essere tenuto in conto e non vedo questa regola delle due mescole obbligatorie molto sensata...

 

E' sicuramente vero che possono fare errori.

 

Però se entrambi i piloti in lotta hanno le gomme consumate, qual'è il risultato?

Semplice: la stessa cosa che si è vista in Australia, con Massa che non riusciva nemmeno ad avvicinarsi a Kubica perchè non aveva nessun margine di recupero.

 

Quindi, in quelle condizioni, con due piloti che hanno entrambi le gomme consumate (nelle stesse condizioni) non si ha nessun vantaggio e nessuna differenza.

Gli errori avvengono solo se l'avversario alle spalle va almeno due secondi al giro più forte.

 

Ma come abbiamo visto, fermarsi ai box fa perdere molti secondi, altrimenti per quale motivo una squadra non deciderebbe per una tattica di due soste sfruttando due volte le gomme tenere più veloci?

Semplicemente perchè una volta che si finisce dietro, sorpassare in pista con queste condizioni tecniche è semplicemente impossibile.

 

E attenzione: il "tilkodromo" di Sepang i sorpassi li permette.

Ma una classica che tutti vogliono come Montecarlo? Che sorpassi può permettere?

E che dire di Barcellona o Hungaroring (piste non disegnate da Tilke) ?

 

Ma il vero problema comunque non è questo, perchè con il parco chiuso, le posizioni della qualifica equivalgono ai valori della gara. Quindi in gare normali non ci possono essere i sorpassi, semplicemente perchè chi sta davanti è più veloce in gara di chi si è qualificato dietro.

Senza differenze nell'accelerazione e nella velocità di punta non è possibile tentare una manovra, e senza differenze di peso non è possibile uscire dalle curve più forte di chi sta davanti.

 

Sono questi i veri problemi, non le gomme morbide o dure o l'obbligo del pit stop o meno.

Fare 0 pit stop o 4 pit stop, non cambierebbe niente se non c'è differenza di prestazione (soprattutto in rettilineo e in accelerazione, motivo per il quale servirebbe non il kers, bensì il power to pass).

Modificato da Rhobar_III

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

A Rhobar innanzitutto dico che la F1, anche prima del 2010 o prima del 1994, ? sempre stata al 70% un trenino. La smania dello show a tutti costi, anche "dopato" (cio? artificiale), ? iniziata proprio a inizio anni '90.

 

Ma gare come la citata Germania 1992 o anche la Germania 1991, erano movimentate proprio dalla diversa scelta tra fare tutta la gara senza cambi oppure fare il pit stop. Quindi anche se c'era il dominio tecnico di una vettura, un p? di lotta di posizioni c'era lo stesso, e i sorpassi dovevi farli per forza in pista.

 

Ovviamente Rhobar ha ragione sull'aerodinamica. Ma allora ragioniamo su come ridurla drasticamente, non certo aumentando i pit stop o rendendoli obbligatori (due, tre o pi?).

 

A Hockenhem '92, come ? gi? stato ricordato, Senna fece tutta la gara senza soste, le Williams invece si fermarono. Il risultato? Mansell dovette sudare moltissimo per risorpassare Senna (facendo anche un dritto alla chicane, che gli regal? un p? di spunto di motore, oggi lo avrebbero assassinato), e Patrese invece dette vita a una grandissima lotta con Senna, ma alla fine Riccardo fece un errore e usc? di pista (regalando il podio al giovane Schumacher).

Persino i soporiferi cronisti, Poltronieri e mi pare Pirro, si esaltarono in diretta per quei due duelli: "Mansell passa!" "No! Senna ancora davanti!".. Era lotta vera, pur col dominio assoluto di una vettura sulle altre.

 

L'anno prima, a Hockenheim '91, erano sempre le Williams di Mansell e Patrese a essere fortissime, ma Alesi con la piuttosto lenta Ferrari 643 scelse di fare tutto il GP senza cambi. Gli altri si fermarono, Alesi si trov? in testa, ci rimase due giri, ma erano giri VERI, perch? lui non doveva fermarsi!! Mansell e Patrese poi lo ripresero, lo sorpassarono e fecero doppietta, ma la vittoria dovette essere guadagnata con un minimo di fatica e di sorpassi veri, in pista...

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti
Visitatore Rhobar_III

A Rhobar innanzitutto dico che la F1, anche prima del 2010 o prima del 1994, ? sempre stata al 70% un trenino. La smania dello show a tutti costi, anche "dopato" (cio? artificiale), ? iniziata proprio a inizio anni '90.

 

Ma gare come la citata Germania 1992 o anche la Germania 1991, erano movimentate proprio dalla diversa scelta tra fare tutta la gara senza cambi oppure fare il pit stop. Quindi anche se c'era il dominio tecnico di una vettura, un p? di lotta di posizioni c'era lo stesso, e i sorpassi dovevi farli per forza in pista.

 

Ovviamente Rhobar ha ragione sull'aerodinamica. Ma allora ragioniamo su come ridurla drasticamente, non certo aumentando i pit stop o rendendoli obbligatori (due, tre o pi?).

 

A Hockenhem '92, come ? gi? stato ricordato, Senna fece tutta la gara senza soste, le Williams invece si fermarono. Il risultato? Mansell dovette sudare moltissimo per risorpassare Senna (facendo anche un dritto alla chicane, che gli regal? un p? di spunto di motore, oggi lo avrebbero assassinato), e Patrese invece dette vita a una grandissima lotta con Senna, ma alla fine Riccardo fece un errore e usc? di pista (regalando il podio al giovane Schumacher).

Persino i soporiferi cronisti, Poltronieri e mi pare Pirro, si esaltarono in diretta per quei due duelli: "Mansell passa!" "No! Senna ancora davanti!".. Era lotta vera, pur col dominio assoluto di una vettura sulle altre.

 

L'anno prima, a Hockenheim '91, erano sempre le Williams di Mansell e Patrese a essere fortissime, ma Alesi con la piuttosto lenta Ferrari 643 scelse di fare tutto il GP senza cambi. Gli altri si fermarono, Alesi si trov? in testa, ci rimase due giri, ma erano giri VERI, perch? lui non doveva fermarsi!! Mansell e Patrese poi lo ripresero, lo sorpassarono e fecero doppietta, ma la vittoria dovette essere guadagnata con un minimo di fatica e di sorpassi veri, in pista...

 

Rispetto alle gare che hai citato, sono passati quasi 20 anni.

 

Allora le vetture avevano carreggiate larghe, motori 3500 cc e gomme meno performanti.

Si trattava di una F1 totalmente diversa, in cui la maggiore brutalit? dei motori 3500 consumava molto pi? le gomme rispetto a quanto potessero fare i 2400.

In pi?, le carreggiate larghe delle macchine consumavano di pi? le ruote in curva, per via della maggiore inerzia che dovevano vincere le vetture (con maggiori angoli di sterzo per giunta).

 

E in pi?, non avevano la stessa velocit? in curva delle vetture di oggi, quindi i sorpassi erano possibili.

 

Al giorno d'oggi tutto questo non sarebbe possibile, perch? ? tutto livellato.

Allora le vetture erano diverse l'una dall'altra (macchine con motori di diversa concezione, sospensioni attive e no, musi bassi/alti ecc...), oggi invece sono tutte uguali: naturale che si comportino allo stesso modo con le gomme.

 

Resto convinto che senza un cambio regolamentare vero (un vero stravolgimento tecnico e sportivo) non si sar? mai sulla buona strada, indipendentemente dal numero di pit stop.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

 

Se si perdono con un assetto che salvaguarda di pi? le gomme circa due decimi al giro (che non sono pochi nella F1 di oggi), in 60 giri abbiamo una perdita di 0,2*60 = 12 secondi. Ovvero, un risparmio di 18 secondi.

In altre piste magari la perdita sarebbe di 0,3/0,4 secondi al giro.

 

 

Direi che ? un distacco piuttosto ottimistico. Secondo me, con assetti meno performanti contro assetti pi? "veloci" il distacco sarebbe pi? appropriato misurarlo in secondi, non in decimi...

 

Per il resto, ti ha gi? risposto ***...

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti
Visitatore Rhobar_III

Direi che ? un distacco piuttosto ottimistico. Secondo me, con assetti meno performanti contro assetti pi? "veloci" il distacco sarebbe pi? appropriato misurarlo in secondi, non in decimi...

 

Per il resto, ti ha gi? risposto ***...

 

Non mi sembra che un setup diverso faccia guadagnare o perdere dei secondi.

 

Le regolazioni di fino, magari per essere pi? gentili con le gomme, fanno perdere pi? o meno la quantit? di tempo che ho stimato nel post precedente, non certo un secondo al giro o anche di pi?.

Quindi a quel punto risulta assai conveniente evitare il pit stop.

Anche perch? ripeto, se fosse cos? conveniente sostituire le gomme, allora per quale motivo oggi tutti farebbero una sola sosta e non due?

E' chiaro che quando le si cambiano si va pi? forte (anche di un secondo e mezzo a giro), ma se si perdono 30 secondi per la sosta, servono minimo 20 giri per recuperare il terreno perso, e in questi 20 giri le gomme si consumano, non ? che restano fresche... quindi anche quando si arriva alle spalle di chi ? davanti, le gomme non sono pi? comunque cos? buone da poter permettere sorpassi facili, soprattutto considerate le implicazioni delle velocit? medie attuali e i problemi di natura aerodinamica.

 

Oltretutto tenete presente che siamo in regime di monogomma, e rispetto a 20 anni fa ci sono stati anche enormi progressi sugli pneumatici sia in prestazioni che tenuta.

In monogomma, per?, sono sempre pi? resistenti di quanto invece non lo sarebbero in regime di competizione tra gommisti.

 

Inutile ripetervi che ? assurdo fare paragoni con le gare di 20 anni fa, perch? si tratta di un confronto tra monoposto del tutto diverse.

Quindi anche i consumi delle gomme non sono minimamente paragonabili.

 

Infine, se tenete conto che le differenze di prestazione oggi tra le vetture sono molto piccole a parit? di condizioni (in un secondo in qualifica abbiamo spesso anche 10 macchine), di conseguenza anche le differenze di consumo delle gomme saranno equivalenti.

Poi ? ovvio, magari cambia tra pilota e pilota per via dello stile di guida e dell'assetto.

Ma non in maniera stratosferica.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Come mai, con l'abolizione dei rifornimenti, i meccanici hanno ancora le tute-scafandri con passamontagna e casco in testa?

Boh, sarà per le polveri di carbonio...

 

Mi ricordo che dall'84 in poi, dopo la prima abolizione dei rifornimenti, i meccanici tornarono alle normali divise con pantaloni e camicetta, e così vestiti cambiavano le gomme.

 

Nella foto, Senna su McLaren-Honda, Gran Premio di Germania, Hockenheim,30 luglio 1989. Sulla destra, Jo Ramirez, mentre al centro in fondo, con il lecca lecca, c'è Ron Dennis:

 

sennamclarenpitstop1989.jpg

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Ma c'? ancora la regola del dover usare la gomma meno performante per uno stint?

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Ma c'? ancora la regola del dover usare la gomma meno performante per uno stint?

 

s? quest'idiozia c'? ancora, e a nessuno ? proprio passato per la testa di eliminarla

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Come mai, con l'abolizione dei rifornimenti, i meccanici hanno ancora le tute-scafandri con passamontagna e casco in testa?

Boh, sar? per le polveri di carbonio...

 

Mi ricordo che dall'84 in poi, dopo la prima abolizione dei rifornimenti, i meccanici tornarono alle normali divise con pantaloni e camicetta, e cos? vestiti cambiavano le gomme.

 

Nella foto, Senna su McLaren-Honda, Gran Premio di Germania, Hockenheim,30 luglio 1989. Sulla destra, Jo Ramirez, mentre al centro in fondo, con il lecca lecca, c'? Ron Dennis:

 

sennamclarenpitstop1989.jpg

 

ma Dennis non era gia il boss a quei tempi?

 

? pure imbranato, i meccanici hanno tutti finito e lui tiene ancora giu il lecca lecca :asd:

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

s? quest'idiozia c'? ancora, e a nessuno ? proprio passato per la testa di eliminarla

 

Infatti mi sembrava.... concordo con te.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

  • Navigazione Recente   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×