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Tomba, Pantani, Rossi. Chi vi ha dato di pi??

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Per me ha dato di pi? Rossi. Per i ciclisti non sappiamo mai cosa prendono, ? uno sport completamente falsato.

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Per me ha dato di pi? Rossi. Per i ciclisti non sappiamo mai cosa prendono, ? uno sport completamente falsato.

 

 

"Non ci sono segni significativi di sostanze dopanti assunte in precedenza. In altre parole possiamo escludere che Pantani abbia assunto Epo in quantit? importanti e per un tempo lungo" ha spiegato il medico legale.

- Dal giudice mi era stata posta una domanda precisa. Bisognava analizzare se l’uso continuativo e in dosi massicce di eritropoietina poteva essere stata una causa di morte.

Ci attendevamo di trovare un midollo osseo scassato, ricchissimo di cellule.

Invece non ? stato cos?. Anzi il contrario, il suo midollo osseo era assolutamente normale vuol dire che tutto questo uso di epo, come si ? sostenuto, Pantani non l’ha fatto, altrimenti i danni sarebbero stati evidenti.

Potrebbe essere che il midollo osseo si fosse normalizzato? Potrebbe essere che Pantani abbia fatto, in passato, un grande uso di epo e negli ultimi tempi abbia smesso?

No, risponde il medico legale, possiamo paragonare l’epo al fumo, se uno ha fumato molto in passato e poi ha smesso, nel suo corpo restano le tracce.

Questa perizia ? per la verit? di un grande atleta."

 

Dott. Fortuni, medico legale, Gazzetta dello Sport - 27 Luglio 2004

 

"Francamente sapendo delle sue vicissitudini giudiziarie, delle squalifiche e delle polemiche che lo hanno travolto, non mi aspettavo di trovare quello che invece ho trovato. E cio? il midollo osseo di un atleta che non aveva fatto un uso massiccio n? protratto di sostanze dopanti. Perch? se cos? fosse stato, il midollo osseo ne avrebbe portato tracce inequivocabili, alterazioni evidenti. Ma non ? cos?. Pantani era quello che era non perch? pompato dalla scienza medica, ma perch? era un campione, su questo non ci piove. Era il migliore, e se questo pu? restituirgli l’onore che lui stesso credeva di aver perduto, sono contento"

 

 

Dott. Fortuni, medico legale, Il Resto del Carlino - 27 Luglio 2004

 

 

Tra l'altro l'analisi del midollo osseo era stata "ordinata"dal signor Guariniello, che gi? da anni indagava su Marco e i suoi presunti legami col doping, e ha pensato bene di controllarlo anche da morto, nella speranza di trovare la prova definitiva per incastrare il "dopato d'Italia". Un bell'autogol, che ovviamente ? sempre stato taciuto al grande pubblico, a parte qualche trafiletto nascosto.

Modificato da Magico_Schumi

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Tra l'altro l'analisi del midollo osseo era stata "ordinata"dal signor Guariniello, che già da anni indagava su Marco e i suoi presunti legami col doping, e ha pensato bene di controllarlo anche da morto, nella speranza di trovare la prova definitiva per incastrare il "dopato d'Italia". Un bell'autogol, che ovviamente è sempre stato taciuto al grande pubblico, a parte qualche trafiletto nascosto.

 

Mah, sarebbe tutto sommato "bello" (si fa per dire) se fosse stato solo un complotto e Pantani fosse stato pulito come un fazzolettino fresco di bucato, ma sono molto scettico ...

 

Per esperienza tendo (in media) a privilegiare gli articoli e le ricostruzioni giornalistiche straniere piuttosto che quelle italiane (i giornalisti italiani sono una categoria a bassissimo tasso di serietà, IMHO e sempre intendendo in media ovviamente).

A maggior ragione quando si tratta di discutere di un "mito" popolare italiano.

 

Quindi tendo anche ad essere preventivamente "rispettoso" dell'opinione di un giornalista inglese, Matt Rendell, che ha scritto un libro (http://www.amazon.co.uk/Death-Marco-Pantani-Biography/dp/0297850962) che direbbe cose molto diverse.

 

Preciso che il libro non lo posseggo, ne ho solo letto di riporto, per esempio qui:

http://bertola.eu/nearatree/?p=700

 

Essendo stato pubblicato due anni dopo la scomparsa di Pantani, suppongo che al momento della stesura del libro (totalmente ignorato, per esempio, dalla pagina italiana di Wikipedia su Pantani e citato solo su quella inglese, sarà un caso?) Rendell fosse al corrente delle dichiarazioni dei medici che condussero l'autopsia, anche se ancora non lo poteva essere al tempo in cui scrisse questo articolo, che pare anticipare le cose poi scritte nel volume:

http://www.guardian.co.uk/sport/2004/mar/07/cycling.features

Secondo queste affermazioni, anche prima della squalifica del 1999 a Pantani erano stati rilevati valori di ematocrito altissimi, con una evoluzione clinica tale da suggerire un massiccio uso di EPO.

Poi, non lo so, magari Rendell ha sempre odiato Pantani e mente spudoratamente, però ...

 

Per quel che mi riguarda, non sono addentro alle questioni del ciclismo, nè lo seguo con assiduità. Ricordo però un incontro (casuale, a casa di amici) con un direttore (forse adesso ex direttore, non lo so) di una rivista di ciclismo italiana, pochi mesi dopo la squalifica di Pantani.

Lui parlava senza la benchè minima sorpresa del fatto che Pantani potesse essersi dopato con EPO, aggiungendo che comunque lo facevano in tantissimi e che Pantani, visto il suo ascendente, avrebbe fatto cosa utile ed onorevole ad ammettere che anche lui era dentro al giro del doping generalizzato, in questo modo facendo scoppiare il "bubbone" dalla bocca stessa del più grande campione dell'epoca, a beneficio dello sport ma soprattutto delle nuove generazioni di ciclisti.

Insomma, ne parlava come di uno che aveva perso l'occasione di dimostrarsi "uomo", prendendosi le proprie responsabilità e volgendo la sua triste vicenda in qualcosa di utile per gli altri.

Beninteso, è stata la chiacchierata di una sera, non ho avuto l'impressione che la persona conoscesse qualcosa di specifico su Pantani, quanto che non si stupisse affatto (al contrario ...) che potesse aver preso EPO.

 

Altro non so ma, ripeto, ho netto il sospetto che, in Italia, si voglia tenere in piedi un "mito" che non lo meriterebbe affatto, quantomeno per ragioni di moralità sportiva.

Ma potrei sbagliarmi.

 

 

 

Per quanto riguarda il topic, depennato Pantani anche per le ragioni dette sopra (ma quando correva mi entusiasmava e come, prima di sapere ...), vediamo gli altri due campioni.

 

Con Rossi ho un grosso, grosso problema: mi è sempre stato antipatico! XD

Ragion per cui non ho certo mai gioito delle sue vittorie, pur ritenendolo il più grande talento motoristico che io abbia visto.

Dico motoristico, non solo motociclistico: più grande anche di Schumacher e Senna, tanto per parlare chiaro. Mai visto un pilota stare per tanti anni al vertice, con una costante superiorità su tutti gli avversari, cambiando team e rimanendo sempre al top, quasi imbattibile nel corpo a corpo, uno che sbaglia pochissimo, uomo-squadra e sviluppatore, veloce ed intelligente (anche fuori dalla pista, vicende fiscali a parte). E meno male che è arrivato Stoner, perchè se dovevo sperare in Pedrosa ...

In un certo senso Rossi mi ha insegnato la "compassione", dato che mi ha fatto provare quello che hanno provato per dieci anni e rotti gli "odiatori" di Schumacher! :hihi:

 

A conti fatti, fra i tre voto Tomba.

Dal punto di vista sportivo, che da quello umano, beh ... :hihi:

Per uno che fuori dalle piste non è mai sembrato, con tutto il rispetto, un'aquila, con gli sci ai piedi gareggiava in modo molto intelligente. Ricordo certe seconde manche "controllate" al centesimo, per quanto si possa controllare mentre si sta scendendo a tutta a tre centimetri dai pali e magari andando a fare il miglior tempo di manche ...

Era un grandissimo campione, uno di quelli che nascono ogni qualche decennio e quando smettono lasciano un vuoto incolmabile.

Non a caso il miglior giornalista sportivo che io abbia mai visto, Bruno Gattai, evidentemente anche persona intelligente, decise saggiamente di tornare a fare l'avvocato una stagione dopo la fine dell'"era Tomba", ad interesse del pubblico per lo sci crollato di colpo.

Modificato da Astor

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Mah, sarebbe tutto sommato "bello" (si fa per dire) se fosse stato solo un complotto e Pantani fosse stato pulito come un fazzolettino fresco di bucato, ma sono molto scettico ...

 

Per esperienza tendo (in media) a privilegiare gli articoli e le ricostruzioni giornalistiche straniere piuttosto che quelle italiane (i giornalisti italiani sono una categoria a bassissimo tasso di serietà, IMHO e sempre intendendo in media ovviamente).

A maggior ragione quando si tratta di discutere di un "mito" popolare italiano.

 

 

 

Un paio di precisazioni:

 

Le dichiarazioni del Dott.Fortuni che ho riportato sono storia, non invenzioni giornalistiche, per cui al limite è lui che si è inventato ciò che ha detto, non i giornalisti.

Il libro di Philippe Brunel (che ho tra le mani), uno che scrive per l'equipe, che vive "nel ciclismo" da 25 anni e che Pantani lo conosceva personalmente, a differenza di questo tale Rendell, dice cose totalmente diverse, soprattutto molto argomentate e documentate. A cominciare dalla farsa di Madonna di Campiglio fino alla sua morte.

 

Questo Matt Rendell ha iniziato a interessarsi di ciclismo quando Pantani aveva già corso mezza carriera (1996), è amico personale di Lance Armstrong, cui ha anche dedicato un libro, per cui prima di preoccuparsi dei presunti e mai provati legami di Pantani col doping dovrebbe preoccuparsi di quelli accertati (anche se giustificati, non so fino a che punto, dalla malattia) del proprio amichetto.

Se sto Rendell poi ha informazioni migliori e più veritiere riguardo i risultati dell'autopsia rispetto al Dott.Fortuni, che la stessa autopsia l'ha eseguita, allora è un dio e mi inchino alla sua onniscienza.

 

 

Infine, direi, proprio in Italia il mito di Pantani viene infangato da almeno 10 anni, e nessuno ha avuto interesse a tutelarlo prima e a dargli giustizia dopo. C'ha dovuto pensare un francese a provare a restituirgli un pò della dignità che gli hanno tolto. Ciò forse vorrà dire che all'estero apprezzano molto più di noi il suo "mito", senza averne interessi per altro, vista la nazionalità dell'interessato.

Modificato da Magico_Schumi

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Sono grandi personaggi di tre sport che non seguo, quindi personalmente non mi hanno lasciato molto nessuno dei tre, per? Albertone Tomba mi ? sempre rimasto simpatico, mi ricordo che quando ero bambino mi divertivo a guardarlo.

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Magico, sono il primo a dire di non avere le basi per poter decidere chi ha ragione, men che meno decidere se qualcuno non dice la verit?, se dice la verit? che gli fa piacere dire o se la verit? non ? di cos? facile accertamento.

Rilevo comunque (semplicemente perch? ho cercato un p? in rete) che il libro di Rendell ha ottenuto giudizi molto positivi, soprattutto sull'approfondimento, compreso l'essere definito addirittura "literally forensic analysis" sul caso Pantani. E mi par anche di vedere che, tradotto (e non era scontato) da un piccolo editore italiano, adesso sia gi? fuori catalogo.

Cosa che contribuisce a farmi pensare che in Italia le tesi "colpevoliste" abbiano molta meno ospitalit? di quelle "innocentiste".

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Magico, sono il primo a dire di non avere le basi per poter decidere chi ha ragione, men che meno decidere se qualcuno non dice la verità, se dice la verità che gli fa piacere dire o se la verità non è di così facile accertamento.

Rilevo comunque (semplicemente perchè ho cercato un pò in rete) che il libro di Rendell ha ottenuto giudizi molto positivi, soprattutto sull'approfondimento, compreso l'essere definito addirittura "literally forensic analysis" sul caso Pantani. E mi par anche di vedere che, tradotto (e non era scontato) da un piccolo editore italiano, adesso sia già fuori catalogo.

Cosa che contribuisce a farmi pensare che in Italia le tesi "colpevoliste" abbiano molta meno ospitalità di quelle "innocentiste".

 

Non so su che basi ponga le proprie tesi Rendell, ma l'inchiesta giornalistica di Brunel è stata un'inchiesta coi fiocchi, tant'è che qualcosa ha smosso, nonostante la scarsa pubblicità e diffusione nelle librerie (praticamente lo trovi solo su internet).

 

Semplicemente quel libro, prima di altre cose, mette in risalto le incongruenze e la frettolosità con cui si sono svolte le indagini e i rilevamenti sulla morte, poi passa ad analizzare anche ciò che ha portato Pantani a quella fine. E le assurdità non mancano neanche lì, a cominciare dal prelievo irregolare di Madonna di Campiglio, alla farsa del limite di ematocrito alzato appena pochi mesi dopo la sua vicenda, fino alla ridicola inchiesta sulla siringa di insulina al Giro del 2001 e i vari processi-farsa (l'unico sportivo in Italia ad aver ricevuto un simile trattamento, senza mai essere stato trovato positivo ad alcuna sostanza dopante, ricordiamolo).

Poi uno può denunciare che le ferite sul corpo di Pantani non erano spiegabili con un suicidio, che il prelievo del sangue a madonna di Campiglio fu palesemente irregolare, a norma di regolamento, o che un Boeing 757 non ci passava dal buco che c'era al Pentagono, ma non pretende di possedere la verità assoluta, pone soltanto ragionevoli dubbi su una vicenda poco chiara e che troppo presto si è voluta dimenticare.

Modificato da Magico_Schumi

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