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Tomba, Pantani, Rossi. Chi vi ha dato di pi??

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Pantani ? stato preso a caprio espriatorio di un ciclismo malato che pero in quegli anni ha permesso a qualcun'altro di vincere tour a ripetezioni con innumerevoli sospetti (comunque mai comprovati) che ancora oggi non sono fugati..anzi sono aumentati. E' stato il piu grande corridore che ho visto correre in salita e questo mi basta per ricordarlo sempre con affetto immenso.

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cannavo' aveva ragione, l'avevano fatto passare da eroe nazionale ad uno che si dopava....sti giornalisti di m....

 

Cannav? ? il primo che ha fatto lo stesso, basta leggersi l'editoriale sulla Gazzetta del dopo Campiglio o ascoltarlo al processo alla tappa di quel giorno.

Quel verme ? uno di quelli che ha pi? responsabilit? sulla fine di Pantani.

 

Gira anche voce che il giorno prima di Campiglio avesse discusso con Marco di una possibile "sponsorizzazione" di un'iniziativa pseudo-benefica della Gazzetta, che non aveva convinto il Pirata il quale ci aveva visto pi? una pubblicit? al giornale che reali buone intenzioni. Ci? fece infuriare il candido Candido. Ci? che accadde il giorno dopo ? storia...

Se ritrovo l'articolo sar? pi? dettagliato.

Modificato da Magico_Schumi

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Cannav? ? il primo che ha fatto lo stesso

 

Confermo.

 

Vorrei scrivere dell'altro ma ? meglio di no, non vorrei creare problemi legali al forum.

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Non penso che Cannav? possa pi? querelarti :hihi:

 

 

Comunque questa ? la descrizione precisa di ci? che avvenne la sera del 4 Giugno '99 nel ristorante dell'Hotel di Campiglio dove alloggiava Marco:

 

Un altro piccolo tassello di verit? ? il racconto della conversazione dopo cena, la sera del 4 giugno 1999, con Candido Cannav?. Si ? sempre parlato di un?edificante chiacchierata su opere benefiche e valori morali, Toni Lo Schiavo raccoglie le testimonianze di chi quella sera era con Marco e racconta di un Pantani per niente contento dell?incontro programmato.

 

Cannav? propone a Pantani un progetto che prevede il Pirata come testimonial dello sport italiano, una grande operazione che la Gazzetta vuole lanciare con l?immagine di Marco. La mattina dopo Pantani, secondo Bicisport, commentava con Borra quell?incontro e si chiedeva se l?iniziativa fosse a favore del giornale o dello sport, chiedendosi se dovesse aderire o meno??.

 

Un'altra perla del Candido nazionale ? quella di provare assieme al suo delfino Zomegnan, a dare una spiegazione in linea con il sospetto di doping all'ematocrito alto di Marco.

 

Una prima leggenda ? quella che, da quel 5 giugno, i due giornalisti, all?epoca, pi? rappresentativi della Gazzetta, Cannav? e Zomegnan, nei loro articoli argomentano per spiegare il ?fattaccio?: la volont? megalomane di Marco di fare la grande impresa partendo sul Gavia per ricongiungersi, nell?immaginario collettivo, a Coppi, per questo, secondo questi giornalisti ( Zomegnan lo ribadir? alla TV svizzera all?indomani della morte di Marco), Pantani avrebbe ?esagerato? con le dosi.

 

A parte la perplessit? per questa visione di Marco cos? ingenuo da esagerare con le dosi proprio il giorno del controllo NON A SORPRESA e senza attendere, almeno, di averlo superato, nel racconto delle persone che vissero con lui quelle giornate emerge un?altra verit?: Marco era amareggiato, spaventato dai timori per quello che poteva accadere, triste perch? il gruppo non lo amava e, quindi, gi? nella riunione con Martinelli dopo cena e poi durante i massaggi serali con Fabrizio Borra, confida i suoi intenti per l?indomani: Domani lascio andare via Zaina e vivo di rendita, poi vediamo cosa dicono?..

 

Dice anche di non volere altro che finisca il Giro, andare a casa, aveva perso molte delle sue sicurezze proprio per quel senso di accerchiamento e di isolamento che sentiva da parte dell?ambiente .

 

 

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lui ? caduto in quel tunnel perch? aveva subito un ingiustizia, era pulito ma volevano farlo apparire per quello che non ? mai stato.

ad ogni modo, nessuno potra mai cancellare il ricordo indelebile che questo ciclista leggendario ha lasciato negli appassionati e ai suoi tifosi come lo ero io.

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A testimonianza di quanto fossero distanti da Marco tutte le pratiche tipiche (lecite e non) di un ciclista professionista dell'epoca, riporto uno stralcio di ci? che si legge nel libro di Marco Ceriani "I diari della borraccia. Ricordi, alimentazione e integrazione. Cinque anni al seguito del Pirata?.

Marco Ceriani ? un noto consulente per la nutrizione e la supplementazione di numerose aziende, oltre che di atleti e team professionistici, fra cui appunto la Carrera e la Mercatone Uno ai tempi del Pirata, di cui fu anche sponsor e fornitore con la sua azienda di integratori "Officina Alimentare".

 

Marco era una persona fantasiosa, genio e sregolatezza, fuori dagli schemi e non aveva una gran confidenza con lo show business legato agli sponsor. Leggendaria la sua risposta alle lamentele dello sponsor tecnico che forniva i caschi, che lui non ha quasi mai usato praticamente fino al Giro 2003: "Il casco mi d? fastidio, MI IMPRIGIONA I PENSIERI.."

Stesso trattamento riservato a chi gli forniva e intimava di usare il cardiofrequenzimetro, lui era l'uomo del fuori soglia, colui che andava a sensazioni: "il cardiofrequenzimetro non serve a niente, io non lo uso quasi mai, quello che conta sono le sensazioni, quello che ti dice il corpo."

 

Anche Ceriani ebbe le sue gatte da pelare col Pirata, nel suo libro illustra le abitudini alimentari non proprio ortodosse di Marco, quelle attuate durante i grandi giri e in particolar modo prima dei grandi tapponi di montagna.

 

Pantani si rivolge a lui ( che ? gi? sponsor della squadra) poco prima del mondiale di Colombia del '95, vuole capirci qualcosa sugli alimenti, gli integratori , quel cibo semiliquido da usare in corsa quando la salivazione si azzera e diventa difficile mangiare un panino.

 

Ceriani gli spiega molte cose e rimane colpito dal modo di comunicare di Marco: "parla piano, quasi sottovoce,sceglie accuratamente i termini consapevole di non poterli pi? modificare una volta pronunciati. Riflette molto anche per dire poco. E? il modo di parlare di una persona profondamente sensibile. Qualcuno ha scritto che poche parole possono anche uccidere un uomo, Pantani sembra saperlo".

 

Marco gli dice subito che lui non ha mai curato l?alimentazione : mangia soprattutto primi piatti, piadine e Nutella.

Da sempre la sua post colazione prima di una tappa in salita ? un?empirica miscela di principi nutritivi messi insieme da lui, con grande disgusto di chi lo vede mangiare in questo modo: spaghetti con il miele, mischiati a pezzetti di formaggio grana, alcune fette di prosciutto e mozzarella.

Alla perplessit? di chi lo guarda Marco ha una sola risposta:non sai quanta energia mi servir? oggi?..

Ceriani dice di non averlo mai visto, invece, mangiare spaghetti con la marmellata ,come raccontano i suoi compagni ma constata che, nonostante l?educazione alimentare che cerca di trasmettergli, Pantani mangia come vuole, a sensazioni: l?incredibile post colazione prima delle salite, quantit? industriali di uova sode, piadine, dolci a volont? e, soprattutto, ?spalma Nutella un po? ovunque?.

 

Nell?era dell?alimentazione scientifica, delle diete personalizzate Pantani mangia come vuole, chiede gli integratori da usare in corsa in base al principio che devono essere buoni e devono saziare, perch? la saziet? ? il sintomo del benessere.

 

 

 

 

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spaghetti con il miele

 

Anche con la Nutella e/o la marmellata.

 

Alle 6 di mattina :bad:

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:hihi: se andava forte con quei pasti che avrebbero ucciso una persona normale non so cosa avrebbe fatto seguendo un'alimentazione da atleta XD, o forse stava proprio in quei miscugli il segreto, chi lo sa. :hihi:

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:hihi: se andava forte con quei pasti che avrebbero ucciso una persona normale non so cosa avrebbe fatto seguendo un'alimentazione da atleta XD, o forse stava proprio in quei miscugli il segreto, chi lo sa. :hihi:

 

Comunque non era l'unico. Anche il Gaspero mangiava quella roba ed ? ancora magro da far schifo.

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Comunque non era l'unico. Anche il Gaspero mangiava quella roba ed ? ancora magro da far schifo.

 

:zrzr:

 

Comunque a proposito del Gaspero, anche Ceriani fa un riferimento interessante al Giro del 2003, confermando ci? che mi dicesti.

 

Al Giro del 2003 Ceriani, che non ? pi? sponsor di Marco, va in albergo a trovarlo. Non riesce a vederlo ma raccoglie un?interessante testimonianza del medico della Mercatone uno, Roberto Paravicini: ? Si vive alla giornata, Marco sai com??, non ? mai stato facile da decifrare: ? sempre stato molto riservato ma ora rasenta il mutismo, ? scostante e irrequieto, quando ha buone sensazioni sembra di nuovo lui, ma ? un attimo, non so neppure se finir? questo Giro. Fisicamente ? forte, pu? fare ancora quello che vuole, ma il problema ? dentro la sua testa. Sta correndo questo Giro in una condizione di depressione, UN ALTRO AL SUO POSTO NON RIUSCIREBBE NEPPURE A FINIRE UNA TAPPA?.

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Pantani ? stato preso a caprio espriatorio di un ciclismo malato che pero in quegli anni ha permesso a qualcun'altro di vincere tour a ripetezioni con innumerevoli sospetti (comunque mai comprovati) che ancora oggi non sono fugati..anzi sono aumentati. E' stato il piu grande corridore che ho visto correre in salita e questo mi basta per ricordarlo sempre con affetto immenso.

 

ti sbagli fu' provato eccome che prendeva epo.

http://www.repubblica.it/2005/h/sezioni/sp...o/ciclismo.html

? l'ennesima volta che ribadisco che l'americano f? trovato positivo ma tutti fanno finta di niente...

pantani invece a differenza sua non ? mai stato trovato positivo

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ti sbagli fu' provato eccome che prendeva epo.

http://www.repubblica.it/2005/h/sezioni/sp...o/ciclismo.html

? l'ennesima volta che ribadisco che l'americano f? trovato positivo ma tutti fanno finta di niente...

pantani invece a differenza sua non ? mai stato trovato positivo

 

Si per? prima parlano di campioni anonimi e poi dicono che Armstrong era positivo, le due cose non cozzano? Come fanno a sapere che la provetta era sua se erano tutte anonime? Poi analisi fatte a 5 anni di distanza su campioni che possono essere stati alterati in diversi modi, naturali o meno, non so quanto possano essere valide.

Serve qualcosa in pi? per dare del dopato, non bisogna usare due pesi e due misure, Pantani ? morto anche per la stessa teoria del sospetto che si ? scatenata da Campiglio, passando per la siringa del Giro 2001 ecc... tutte accuse basate sul nulla come sembrano quelle dell'Equipe.

Modificato da Magico_Schumi

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leggi bene l'articolo...

hanno pochi dubbi al riguardo e francamente, pure io

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leggi bene l'articolo...

hanno pochi dubbi al riguardo e francamente, pure io

 

"Il dottor de Ceaurriz precisa che il suo laboratorio ha lavorato su campioni d'urina anonimi, senza mai sapere a quali corridori appartenevano."

 

Pi? che dei dubbi mi meraviglio delle certezze che hanno, se il laboratorio dice che i campioni erano anonimi, come fa l'Equipe a sapere che c'erano almeno 6 provette di Lance?

A parte il fatto che le provette al Tour e in qualsiasi altra corsa non sono anonime, per cui quei campioni o le stesse intere provette sono state rese tali in seguito, e gi? questa ? una manomissione della prova. Possono averci fatto di tutto...

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perch? gliele hanno fatto analizzare numerando le provette e poi loro dopo sapevano a chi appartenevano, ma per quelli del laboratorio che hanno fatto le analisi era tutte provette qualunque senza un nome

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E allora perch? non parlano anche delle altre provette, dubito fossero "sporche" solo quelle di Armstrong, ammesso che originariamete lo fossero.

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infatti ci sono anche altre provette...

perch? gli altri non hanno fatto clamore come l'americano erano corridori da 4 soldi, lui invece era lui...

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Resta comunque il fatto che quei controlli sono stati fatti dopo 5 anni su campioni manomessi o potenzialmente tali, quindi non so che valore abbiano. In compenso basta vedere cosa fa a 38 anni dopo 3 di inattivit? senza aiutini (? quello che ha subito pi? controlli quest'anno), in salita ? secondo a 3-4 corridori, a cronometro forse al solo Contador, e con l'incognita della preparazione interrotta da un brutto infortunio. Direi che immaginarlo 8-9 anni fa nel pieno della forma ad andare molto pi? forte di chiunque altro non ? cos? improbabile, tenuto conto poi che l'unico che poteva batterlo era gi? stato fatto fuori.

 

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Su LA7, a Complotti, parlano di Marco...

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Cosa ci siamo persi....

 

Un pensiero anche per el Chava Jimenez, uno dei pi? forti scalatori degli ultimi anni, 2? a Courchevel quel giorno, morto pochi mesi prima di Marco per arresto cardiaco in una clinica, mentre lottava anch'egli contro il mal di vivere...

 

 

 

 

Lo ricordo come fosse ieri, ancche se non vinse mi diede l'impressione di essere sulla buona strada, era solo una breve illusione. Dopo la morte di Marco, Simoni dichiar? che se avesse saputo come stava lo avrebbe lasciato andare a vincere quel giorno, anzich? saltargli addosso ad ogni scatto.

Credo che anche i muri ormai sapessero cosa stesse passando Marco in quel periodo, per cui gi? dubito del suo non sapere, ma a parte questo, a Marco in primis dubito sarebbe piaciuto vincere per gentile concessione.

 

Sarebbe bastato invitarlo al Tour quell'anno, magari farlo correre con la Bianchi accanto ad Ullrich come si vociferava, e forse sarebbe ancora qui. Che rabbia.

Modificato da Magico_Schumi

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