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Nino

Lauda-Regazzoni

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ragionare con i se ? sempre pericoloso. Sono d'accordo con gigi perch? Lauda non impar? tutto dal GP d'Inghilterra, infatti il peggior errore lo fece al Nurburgring pochi giorni dopo.

Cosa avrebbe vinto senza il rogo di Bergwerk. Il 76 sicuramente il 77, forse el 78 sarebbe stato equilibrato ma vrebbe resistito ancora in Ferrari, avrebbe abbandonato le corse per poi ritornare? Alla fine si ritrova con 3 titoli mondiali, uno dei quali vinto con solo 1/2 punto di vantaggio. credo che sia giusto cos? a conti fatti.

 

Le mie, cari amici, sono sensazioni e supposizioni, quindi valgono per quello che valgono: poco o nulla, la realt? ? quella che rimane, tre mondiali vinti, uno solo per un pelo, il ricordo che si ha ? sempre quello pi? fresco del Laudo costantemente pi? lento di Prost in prova, del Lauda che era attendista ad oltranza e vinceva "per rifinimento" degli avversari.

Il Nurburgring '74, a mio parere, fa storia a s?: irruenza giovanile (anche Lauda ? stato un ragazzino...) un tentativo di sorpasso dove non ci stava e tutto fin? nelle reti, a Brands hatch, invece , fu un errore di valutazione dopo un ragionamento, ben pi? grave di una staccata calcolata male.

Errori come quello del Nurburgring si possono ripetere (Schumacher insegna), ma qualcosa come Brands hatch (a mia memoria) a Lauda non accadde mai pi?.

Bergwerk lasci? molti segni non solo sul viso di Lauda.

Ne sono sempre stato convinto: quel 1? agosto 1976 fin? un campione e ne nacque un altro, diverso.

Senza il rogo, chiss?, forse ha ragione Ickx70, avrebbe vinto il Mondiale del '77 e poi sarebbe stato fermato dalla superiorit? della Lotus e del suo effetto suolo, o forse no, perch? una cosa sarebbe stato sviluppare l'effetto suolo con Reutemann e Villeneuve, un'altra con un Lauda capace di non dormire e di non far dormire nessun altro fino a quando le cose non fossero state a posto.

Sono sempre convinzioni personali, certo, nulla di pi? che sensazioni, ma io credo che se quel 1? agosto Niki fosse uscito nello stesso punto e nello stesso modo di due anni prima, senza conseguenze, forse avremmo assistito trent'anni prima all'epopea Schumacher, ovvero, aldil? dei risultati e dei Mondiali vinti in maggiore o minor numero, all'identificazione di un pilota con una marca e col marketing nascente della Fiat.

Ipotesi azzardata, senz'altro, ma avrei voluto vedere come sarebbe andata a finire...

 

 

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se ragioniamo a livello di sensazioni, dopo l'epoca Montezemolo Lauda forse non era cos? amato in Ferrari come invece ? stato (ed ?) amato schumacher

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nel titolo di autosprint si fa invece riferimento a una condotta di gara troppo spegiudicata,riferita all'episodio di brants hatch

Preciso che quel titolo non era semplicemente legato a quell'episodio ma faceva riferimento ad un appellativo ormai consolidato. Il suo modo di condurre le gare sarebbe stato il corollario e la conferma di quell'immagine ma per tutti lauda era gi? il "robot", considerando anche che allora pi? di oggi "calcolatore" era usato come sinonimo di "computer" (cosa peraltro corretta etimologicamente :P )

 

il ricordo che si ha ? sempre quello pi? fresco del Laudo costantemente pi? lento di Prost in prova, del Lauda che era attendista ad oltranza e vinceva "per rifinimento" degli avversari.

Bergwerk lasci? molti segni non solo sul viso di Lauda.

Ne sono sempre stato convinto: quel 1? agosto 1976 fin? un campione e ne nacque un altro, diverso.

Questo ? molto probabile ma tieni conto che esiste anche una naturale parabola umana nella storia di un pilota. Lo stesso Prost degli inizi era diverso da quello della maturit?, tralasciando il troppo impegantivo confronto con Senna.

 

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se ragioniamo a livello di sensazioni, dopo l'epoca Montezemolo Lauda forse non era cos? amato in Ferrari come invece ? stato (ed ?) amato schumacher

 

Credo che si tratti di due epoche molto distanti, non solo a livello temporale, per cui difficilmente paragonabili.

Il discorso marketing negli anni '70 stava appena sbocciando (ricordo le pubblicit? dell'olio Agip Sint 2000 con Lauda che teneva la latta in mano) ma non si puntava sulla valorizziazione del marchio come nell'epoca di Schumacher. Basta pensare a come Clay cerc? di pubblicizzare la sua linea di abbigliamento, cosa che peraltro contribu? a fargli perdere il posto in Ferrari.

L'immagine a cavallo tra gli anni '90 e 2000 doveva essere (e lo ? stata anche in pratica) quella di un gruppo monolitico tutto volto a raggiungere l'unico risultato possibile: primeggiare. Un gruppo dove non ci dovevano essere "superstar" che mettessero in ombra qualcun'altro e in questo modo tutti i componenti del gruppo, da Schumi, a Todt, a LCDM, a Brawn, a Byrne (Shell e Marlboro comprese) erano riconducibili alle vittorie Ferrari.

Non si poteva dire altrettanto, ad esempio, di Tomaini, Ghedini, Cuoghi e addirittura di Forghieri che era, forse, il principale artefice di tali risultati.

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ragionare con i se ? sempre pericoloso. Sono d'accordo con gigi perch? Lauda non impar? tutto dal GP d'Inghilterra, infatti il peggior errore lo fece al Nurburgring pochi giorni dopo.

Cosa avrebbe vinto senza il rogo di Bergwerk. Il 76 sicuramente il 77, forse el 78 sarebbe stato equilibrato ma vrebbe resistito ancora in Ferrari, avrebbe abbandonato le corse per poi ritornare? Alla fine si ritrova con 3 titoli mondiali, uno dei quali vinto con solo 1/2 punto di vantaggio. credo che sia giusto cos? a conti fatti.

 

io non mi riferivo ai risultati,piu' che altro mi domandavo che tipo di pilota sarebbe stato senza l'incidente.se avrebbe continuato ad essere la macchina da vittorie e da pole che era prima,senza vedere il lauda sornione e superragioniere degli ultimi anni..

 

 

indipendentemente dal fatto che fosse rimast in ferrari o meno.tanto si sa non sarebbe durato a lungo comunque,anzi vincendo pure il 76' avrebbe chiesto piu' soldi e forse se ne sarebbe andato anche prima...

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Preciso che quel titolo non era semplicemente legato a quell'episodio ma faceva riferimento ad un appellativo ormai consolidato. Il suo modo di condurre le gare sarebbe stato il corollario e la conferma di quell'immagine ma per tutti lauda era gi? il "robot", considerando anche che allora pi? di oggi "calcolatore" era usato come sinonimo di "computer" (cosa peraltro corretta etimologicamente :P )

Questo ? molto probabile ma tieni conto che esiste anche una naturale parabola umana nella storia di un pilota. Lo stesso Prost degli inizi era diverso da quello della maturit?, tralasciando il troppo impegantivo confronto con Senna.

 

guarda se prendiamo il lauda del 74' 76' e' il pilota

 

che fa piu' pole position 21,che vince di piu' (12 vittorie),che percorre piu' km e giri n testa e fa gpv (7)

 

insomma lauda fa tutto,domina le prove,conduce le gare,marca i gpv.

 

lontano anni luce dal lauda post incidente.

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La definizione di robot, pilota computer o pilota ragioniere nacquero ben prima del 1?agosto 76; dopo tale data abbiamo visto un Lauda applicare ancor pi? la tattica attendista, visto che come velocit? Niki perse qualcosa sicuramente.

 

 

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io non mi riferivo ai risultati,piu' che altro mi domandavo che tipo di pilota sarebbe stato senza l'incidente.se avrebbe continuato ad essere la macchina da vittorie e da pole che era prima,senza vedere il lauda sornione e superragioniere degli ultimi anni..

 

 

indipendentemente dal fatto che fosse rimast in ferrari o meno.tanto si sa non sarebbe durato a lungo comunque,anzi vincendo pure il 76' avrebbe chiesto piu' soldi e forse se ne sarebbe andato anche prima...

 

oK, ma ? difficile dirlo. L'incidente lo ha cambiato ma anche nel computo delle pole il 76, pre incidente, non era andato come gli altri anni, quindi Lauda, a mio avviso, stava gi? un po' cambiando prima. Stava cio? maturando come pilota, quello che succeder? a Prost, ma anche a Scheckter (all'inizio carriera il sudafricano era quasi un Villeneuve ante litteram),in parte piquet e, nel p?iccolo, piloti come Patrese.

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Tutto giusto: il marketing allora era agli albori, il team era molto meno team degli anni 2000, Prost, come Lauda ha cambiato da quando era giovane a quando era vecchio.

Nessuno pu? obiettare alle vostre osservazioni, d'altra parte qui ? un posto dove chi legge e chi scrive non ? un conoscitore superficiale delle vicende della F1.

E si vede, so apprezzare la competenza e voi ne avete moltissima, senza abbinarvi la presunzione, che ? cosa rara.

C'? per? da dire una cosa, che ? forse un OT, ma che aleggia nelle domande dei pi? giovani, e non qui soltanto:

 

aldil? delle vittorie, Lauda, senza il rogo di Bergwerk ,che pilota sarebbe stato ?

Migliore, peggiore o solo diverso ?

 

Io dico diverso, diversissimo.

Il Lauda dal '74 al '76, per chi l'ha visto, non ? paragonabile a quello del '77 e ancora meno a quello dell'84.

Attenzione, per?, io non voglio dire che fosse pi? forte o pi? vincente, pi? veloce s?.

Tanto.

Non bastassero le cifre nude e crude, basta andare a vedere le sue vittorie.

Macchina superiore ?

Forse, ma qualcosa ci aveva messo lui, oltre ad "incenier Fochieri" come lo chiamava lui nel suo fluido italiano che ? la cosa in cui pi? rassomigliava a Schumacher.

 

Chiudo qui con una considerazione dolceamara: di tutto mi sarei aspettato quando avevo diciott'anni di trovarmi una trentina d'anni dopo a magnificare Niki Lauda, io che tifavo Regazzoni !!!

E' proprio vero che tutti si nasce incendiari per diventare pompieri !

Grazie della discussione e del resto.

 

 

 

 

 

 

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aldil? delle vittorie, Lauda, senza il rogo di Bergwerk ,che pilota sarebbe stato ?

Migliore, peggiore o solo diverso ?

 

Io dico diverso, diversissimo.

Il Lauda dal '74 al '76, per chi l'ha visto, non ? paragonabile a quello del '77 e ancora meno a quello dell'84.

Attenzione, per?, io non voglio dire che fosse pi? forte o pi? vincente, pi? veloce s?.

Tanto.

 

Concordo, ma forse il rogo ha affrettato un'evoluzione che comunque ci sarebbe stata. come ha ricordato anche duvel, Lauda quel soprannome lo ebbe da prima. Quindi ? palese che era un pilota che correva con la testa, anche se lui diceva che si guidava col c*lo. avrebbe vinto di pi?? io lo penso ma in quegli anni un incidente poteva costarti la vita e tanti fenomeni non ebbero il tempo di dimostrare di esserlo. Ickx (quello vero :unsure: ) disse a fine carriera: "e' vero, potevo fare di pi? per diventare campione del mondo, ma forse non sarei stato qui a poterne parlare!"

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Il Lauda dal '74 al '76, per chi l'ha visto, non ? paragonabile a quello del '77 e ancora meno a quello dell'84.

Attenzione, per?, io non voglio dire che fosse pi? forte o pi? vincente, pi? veloce s?.

Tanto.

 

Sono d'accordo.

Credo che il Lauda pre-rogo fosse semplicemente il pilota pi? veloce e concreto al volante della migliore macchina che c'era in quel momento.

Dopo, secondo me, ha capito di aver perso un pizzico di quella velocit? (e sappiamo come sia sufficiente perdere pochissimo per farsi "stirare" dalle orde barbariche di chi vuole emergere) e allora ha fatto di necessit? virt?. L'equilibrio tecnico di quella stagione (14 piloti, 8 marche e 4 motori diversi almeno una volta sul podio) e l'affidabilit? della T2 hanno fatto s? che questo suo nuovo comportamento gli consentisse di conquistare il secondo iride.

 

Diverso per me il discorso 1984. Prost era di gran lunga il pilota pi? forte e affamato. L? Niki ha fatto valere soprattutto il suo carisma e, forse, qualcos'altro. Chi c'era mi ha raccontato che, quando esplose il TAG-Porsche di Prost a Monza al 3? giro, nei box scapp? da ridere a pi? di qualcuno: erano 4 mesi che non si rompeva un TAG-Porsche V6 in gara. Ma noi non lo sapremo mai.

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le pubblicit? dell'olio Agip Sint 2000 con Lauda che teneva la latta in mano

ti sbagli, era l'olio Agip Zint Tuemila :rotfl:

 

guarda se prendiamo il lauda del 74' 76' e' il pilota

 

che fa piu' pole position 21,che vince di piu' (12 vittorie),che percorre piu' km e giri n testa e fa gpv (7)

 

insomma lauda fa tutto,domina le prove,conduce le gare,marca i gpv.

 

lontano anni luce dal lauda post incidente.

Dal punto di vista statistico hai perfettamente ragione ma la sua immagine era fin dall'inizio quella di un pilota che basava la sua forza sul lavoro, la sensibilit? di collaudatore, la capacit? di messa a punto, la perfezione nella guida... ma agonisticamente limitato rispetto ad altri, come per esempio Regazzoni stesso. Pedro , anche se pi? giovane di me :hihi: dovrebbe ricordarlo e confermarlo.

Questo nell'immaginario degli appassionati, vero o falso che fosse, positivo o negativo si considerasse il giudizio.

Io ero un suo grande estimatore e per anni dovetti "combattere" con i non pochi suoi detrattori :zizi: , i quali spesso non avevano remore nel considerarlo un pilota solo montato e favorito dai giochetti in casa Ferrari... Nihil sub sole novi :lol:

 

Nella valutazione devi anche considerare che dopo la 312 T (ma mettiamoci anche la B3 monoscocca rivista da Forghieri) la Ferrari non riusc? pi? a produrre una monoposto parimenti competitiva.

Modificato da gigi57

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ti sbagli, era l'olio Agip Zint Tuemila :rotfl:

Dal punto di vista statistico hai perfettamente ragione ma la sua immagine era fin dall'inizio quella di un pilota che basava la sua forza sul lavoro, la sensibilit? di collaudatore, la capacit? di messa a punto, la perfezione nella guida... ma agonisticamente limitato rispetto ad altri, come per esempio Regazzoni stesso. Pedro , anche se pi? giovane di me :hihi: dovrebbe ricordarlo e confermarlo.

Questo nell'immaginario degli appassionati, vero o falso che fosse, positivo o negativo si considerasse il giudizio.

Io ero un suo grande estimatore e per anni dovetti "combattere" con i non pochi suoi detrattori :zizi: , i quali spesso non avevano remore nel considerarlo un pilota solo montato e favorito dai giochetti in casa Ferrari... Nihil sub sole novi :lol:

 

Nella valutazione devi anche considerare che dopo la 312 T (ma mettiamoci anche la B3 monoscocca rivista da Forghieri) la Ferrari non riusc? pi? a produrre una monoposto parimenti competitiva.

 

Come dice gigi57, Lauda basava molto sul lavoro, sull'applicazione continua, Regazzoni quasi niente, era un istintivo, e, mi duole ammetterlo, un discontinuo.

Tornando ad alcune osservazioni di altri amici sul fatto che Prost e Scheckter all'inizio della carriera erano molto diversi che alla fine, vorrei obiettare che entrambi all'inizio della carriera non combinarono granch? come risultati e continuit? nell'ottenerli, Lauda (mannaggia a me che mi trovo ad esaltarne le doti...) era vincente da subito e noi che parliamo di suoi errori nel '74 cosa mai dovremmo dire di quegli altri due ad inizio carriera ?

Infine, caro gigi57, mi sembra di capire che all'epoca eravamo sulle opposte sponde del tifo ferrarista ed il fatto che ora mi stia spendendo per magnificare Niki "kasino" Lauda la dice lunga su come il tempo rimescola gli spiriti bollenti col ghiaccio del distacco.

Infine qualcuno ha detto che nel "dopo Montezemolo" Lauda non era amatissimo in Ferrari.

Vero, verissimo.

Tutto si ruppe definitivamente in quel lontano agosto '76, quando la Ferrari tutta (nessuno escluso) gest? nel modo peggiore la situazione che si era trovata ad affrontare con Lauda fra la vita e la morte. Fu la reazione peggiore, quella che Lauda (e nessun altro al suo posto) avrebbe mai, umanamente, potuto accettare.

Dopo il Fuji lo confermarono, ma nessuno - mia convinzione personale - avrebbe scommesso un centesimo su un Lauda vincente, infatti la stagione '77 fu molto difficile e solo l'attento filtro delle eminenze di Maranello riusc? a non far trapelare la reale situazione fino al pirotecnico finale con abbandono.

Per me quell'anno l'amarezza pi? grossa fu la cacciata di Regazzoni sostituito da Reutemann che tutti ritenevano - chiss? perch? - migliore di Clay.

Io non ci vedevo allora e non ci vedo oggi tutta quella differenza che si leggeva allora sui giornali, e mi confortai, anni dopo, a leggere un'intervista di Lauda che la pensava come me...

 

 

 

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ti sbagli, era l'olio Agip Zint Tuemila :rotfl:

Dal punto di vista statistico hai perfettamente ragione ma la sua immagine era fin dall'inizio quella di un pilota che basava la sua forza sul lavoro, la sensibilit? di collaudatore, la capacit? di messa a punto, la perfezione nella guida... ma agonisticamente limitato rispetto ad altri, come per esempio Regazzoni stesso. Pedro , anche se pi? giovane di me :hihi: dovrebbe ricordarlo e confermarlo.

Questo nell'immaginario degli appassionati, vero o falso che fosse, positivo o negativo si considerasse il giudizio.

Io ero un suo grande estimatore e per anni dovetti "combattere" con i non pochi suoi detrattori :zizi: , i quali spesso non avevano remore nel considerarlo un pilota solo montato e favorito dai giochetti in casa Ferrari... Nihil sub sole novi :lol:

 

Nella valutazione devi anche considerare che dopo la 312 T (ma mettiamoci anche la B3 monoscocca rivista da Forghieri) la Ferrari non riusc? pi? a produrre una monoposto parimenti competitiva.

 

ma certo non volgio dire che prima del rogo lauda fosse un villeneuve.semplicemente era un pilota che pur usando sempre il cervello, le gare comunque le vinceva partendo in pole e stando in testa.

 

sicuramente non aveva le doti agonistiche di un regazzoni un peterson,pero' era molto piu' veloce e piu' dominatore in gara rispetto al lauda che vedremo dopo.

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E' proprio vero che tutti si nasce incendiari per diventare pompieri !

 

Pienamente daccordo.. a quei tempi (e anche prima) un pilota era tenuto obbligatoriamente a osservare questo passaggio... e chi non seguiva la regola raramente vinceva qualcosa di importante... e spesso non portava in salvo nemmeno la pelle...

Oggi un pilota puo' permettersi piu' uscite di pista nello stesso weekend.. gli standard di sicurezza lo permettono...paradossalmente si puo' 'osare' piu' ora con macchine ben piu' veloci che all'epoca...erano tempi in cui la pista (e la vita ) bisognava tenersela ben stretta....

Bastava un uscita innocua per procurarsi un danno serio... Piste bellissime e pericolose, guardrail affilati, vie di fuge larghe quanto marciapiedi, a volte alberi, serbatoi esterni, scocche in alluminio (a volte addirittura in magnesio )...

Abbiamo una lista incredibile di campioni mancati... scomparsi proprio per il continuare a correre nella loro istintiva bellissima maniera... ma era possibile correre sempre cosi'?

Quanti titoli avrebbe vinto un Ricardo Rodriguez se si fosse dato una calmata? chiss?? forse piu' di uno....

e quanti un Castellotti?un Ronnie Peterson?

 

Niente da fare ... nella storia della F1 hanno sempre vinto i 'pompieri' di Pedro59....

Fangio, Brabham,Stewart, Lauda, Piquet....

 

Raramente un'incendiario ? riuscito a farla franca ...

 

(anche se fo questi ultimi hanno lasciato un ricordo indelebile)

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Infine, caro gigi57, mi sembra di capire che all'epoca eravamo sulle opposte sponde del tifo ferrarista ed il fatto che ora mi stia spendendo per magnificare Niki "kasino" Lauda la dice lunga su come il tempo rimescola gli spiriti bollenti col ghiaccio del distacco.

:rotfl: sono curioso di vedere cosa accadr? tra 20 anni attorno al ricordo di Schumacher... ammesso che io sia ancora vivo :fear2:

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se ragioniamo a livello di sensazioni, dopo l'epoca Montezemolo Lauda forse non era cos? amato in Ferrari come invece ? stato (ed ?) amato schumacher

 

beh diciamo la verita',che prima che vincesse i suoi 5 mondiali non era amatissimo neppure schumacher.e il tedesco non veniva trattato sulla stampa molto meglio dell'austiaco.

 

ricordo le continue polemiche sul fatto che non parlasse italiano,su suzuka 99' e ancora le critiche nel 2000' sulle partenze sbagliate..

 

e l'impressione e' che anche schumacher fosse piu' rispettato che amato...diciamo che il tedesco in 10 anni ha avuto il tempo di vincere le diffidenze iniziali e alle fine l'atteggiamento e la percezioni che i tifosi che avevano di lui e' molto cambiata..

 

lauda e' rimasto solo 4 anni,se avesse avuto piu' tempo sono convino che alla fine la gente lo avrebbe capito meglio come persona e come uomo...

 

basta vedere come venne trattato dopo il fujii 76'...per la stampa era ormai il coniglio,il codardo...ma si puo' definire coniglio uno che rientre 40 giorni dopo un incidente del genere corre a monza e arriva' 4? con le ferite che gli si aprono e il sangue che cola?

 

esperienza poi ripetuta nel gran premio successivo?

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ricordo le continue polemiche sul fatto che non parlasse italiano,su suzuka 99' e ancora le critiche nel 2000' sulle partenze sbagliate..

 

Verissimo.

 

Tra l'altro due argomenti senza alcun appiglio: quello della lingua ? assolutamente un pretesto (Gilles parlava pochissimo l'italiano eppure era amatissimo) e il discorso partenze ? un non senso in un periodo nel quale la partenza era gestita dall'elettronica.

 

Polemic mode on.

Ma dire esplicitamente che la Ferrari aveva un pessimo sistema di partenza era vietato ai media...

Polemic mode off.

Modificato da gio66

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Tra l'altro due argomenti senza alcun appiglio: quello della lingua ? assolutamente un pretesto (Gilles parlava pochissimo l'italiano eppure era amatissimo) e il discorso partenze ? un non senso in un periodo nel quale la partenza era gestita dall'elettronica.

Ma dire esplicitamente che la Ferrari aveva un pessimo sistema di partenza era vietato ai media...

 

E cosa dire dell'italiano parlato da Scheckter Mansell e Berger. Vero che, a parte Berger, in Ferrari ci sono rimasti solo due anni ma al riguardo anche le critiche verso Schumacher non tardarono.

A Schumacher non si perdonava nulla. Cosa in parte comprensibile: non ? facile succedere a un "certo" Ayrton Senna che, oltre ad essere stato il pilota che sappiamo, sapeva anche gestire molto meglio i rapporti con i giornalisti, almeno negli anni della maturit?.

 

Rispetto a Lauda, la mia impressione ? che Schumacher, pur dividendo, sia stato amato da una maggior fetta di tifosi ferraristi. Ricordo lo striscione esposto a Monza dopo il ritiro in Gran Bretagna e il motore rotto nel giro di ricognizione a Digione: "Schumi non ci lasciare, anche se non ti meritiamo". Probabilmente troppa enfasi ma per Lauda francamente non ricordo un simile "trasporto"... ma sono passati troppi anni e forse molte cose mi sfuggono. :unsure:

 

Le simpatie personali giocano un ruolo importante . Emblematico l'esempio di Lauda quando ritorn? in pista menomato al GP di Spagna e poi a Monza nel 1976. In altri casi analoghi non si esit? nel lodare la stoica generosit? del protagonista, rispolverando le famose immagini di Nuvolari. A Lauda si riserv? soprattutto l'ironia per la sua determinazione ragionieristica nel non voler essere sopravanzato in squadra da Regazzoni (e Reutemann). Considerazioni probabilmente fondate ma quelle corse Lauda le disput? stringendo i denti e forse qualche merito gli andava riconosciuto.

Modificato da gigi57

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Visitatore Ayrton4ever
Rispetto a Lauda, la mia impressione ? che Schumacher, pur dividendo, sia stato amato da una maggior fetta di tifosi ferraristi. Ricordo lo striscione esposto a Monza dopo il ritiro in Gran Bretagna e il motore rotto nel giro di ricognizione a Digione: "Schumi non ci lasciare, anche se non ti meritiamo".

 

Gigi, stai invecchiando davvero.... ;-)

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