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Alesi27

Ayrton Senna - L'uomo e il campione

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mi sembra che venne restituito alla Bell qualche anno fa, quando le indagini e gli esami furono definitivamente conclusi. E la Bell lo bruci?

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Volevo ripostare un mio vecchio intervento in cui avevo dato una desrizione di quanto occorso quel giorno.

 

Le cause della morte di Senna sono, per me chiarissime. Purtroppo non sono emersi fatti incontestabili al processo per dimostrare al 100% le ipotesi pi? probanti.

 

Comunque rimane un fatto: la sequenza a dir poco irripetibile di eventi sfortunati occorrenti nel medesimo tempo. Di seguito:

 

a - rottura piantone dello sterzo

b - angolo d'incidenza sul muretto

c - braccio della sospensione che buca il casco

d - sede dell'entrata del braccetto nel casco, pi? unica che rara, essendosi conficcato proprio in una porzione di minore resistenza del casco, tra la gomma della visiera ed il casco. La mascherina ? come tagliata con una lama da bisturi tanto netto furono i margini dell'accesso. Bastava che il braccetto colpisse il casco appena al di sopra (diciamo 3-4 cm) e probabilmente il braccetto sarebbe slittato sulla curvatura della porzione anteriore dx del casco stesso, ma purtroppo il braccetto si conficca in modo ortogonale al casco, proprio sulla parte verticale della porzione immediatamente superiore dell'apertura del casco stesso, tra l'altro porzione pi? fragile dell'intero casco.

e - aspetto per me molto grave: PERCHE' in quel punto non furono mai posizionate delle barriere in pneumatici, con profondit? di 3-5 metri, larghezza 300 metri e altezza 1.5 metri ? Le gomme avrebbero ammortizzato l'impatto e soprattutto i pneumatici della monoposto con relativi bracci delle sospensioni, si sarebbero conficcati nell'impatto, all'interno del muro di gomme cos? creato. NESSUNO, e dico NESSUNO, ha mai sollevato alcuna accusa all'organizzazione della sicurezza, cosa per me gravissima. La protezione di pneumatici avrebbe salvato Senna. Secondo voi, a quanto ammontava il costo di una simile protezione ?

Soccorsi e condizioni cliniche:

 

a - Senna muore sul colpo. Sid Wadkins disse che cap? che Senna ci lasci? vedendo il suo sguardo. Frase poetizzata per dire che in quel momento le pupille di Ayrton erano midriatiche, segno inequivocabile di morte cerebrale.

b - errato parlare di danno cerebrale da anossia (cio? da mancanza di ossigeno) in quanto Senna and? in arresto respiratorio per pochissimi secondi. Fu prontamente ripreso dall'ottima equipe presente sul tracciato.

c - ferita massiva penetrante il lobo frontale di dx con frattura della base cranica comminuta. La frattura della base cranica fu causata da un duplice evento:

 

1 - impatto della monoposto sul muretto e quindi effetto colpo di frusta con urto del capo sull'aerscope

2 - effetto del punto 1 esponenzialmente aumentato con l'impatto diretto del braccetto sulla porzione frontale dx del capo di Ayrton. Vi invito a cercare di capire a che velocit? il braccetto ha impattato il capo di Ayrton e cos? capirete il perch? della frattura della base cranica.

3 - morte clinica (cio? assenza della triade vitale - respiro, battito cardiaco e funzione cerebrale) alle ore 18.00 circa.

 

Ho ripostato il mio intervento in toto perch? era troppo lungo riscriverlo. Spero sia chiara la dinamica della morte di Ayrton.

 

Dire che senza il braccetto Ayrton potesse farcela ? difficile ma altamente probabile. Infatti la frattura cranica poteva essere non mortale. Il fatto che Ayrton respirasse indicava che non c'era danno subtentoriale (insomma l'area del tronco encefalico ove ? allocato il centro del respiro era intatta). Il braccetto fece danni irreparabili, distruggendo il lobo frontale dx (se fosse sopravvissuto sarebbe rimasto un vegetale per inttenderci) e il sistema liquorale danneggiato irreversibilmente con totale assenza del liquor stesso (cio? il liquido che circola all'interne/esterno del SNC - sistema nervoso centrale - e che garantisce anche l'integrit? biochimica e biologica del sistema stesso) oltre che l'edema cerebrale post traumatico imponente che ha aiutato a peggiorare il tutto.

 

Mi sembra tutto.

 

Luke 36

 

io infatti ancora oggi mi chiedo perch? non sono mai state messe le gomme al tamburello...

ayrton sarebbe ancora tra noi

 

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mi sembra che luke abbia espsoto con definitiva chiarezza le cause della morte di senna.per quanto riguarda la mancanza delle gomme sul muretto il motivo e' molto semplice banale.i gravissimi incidenti degli anni precedenti(piquet berger alboreto ma anche villenueve) avevano portato alla convinzione che i muretti fossero la migliore soluzione per imola. si pensava che siccome tutti uscivano illesi da botti a 300 km/h,i muretti funzionavano bene e quindi la miglior cosa era lasciare tutto com'era.il che era come continuare a giocare alla rouletta russa perche' finora nessuno ci aveva lasciato le penne.

 

 

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Bh?.. per il muretto... se siamo d'accordo nel dire che ? stata la sospensione a ucciderlo, penso che siano inutili discorsi tipo "se c'erano le gomme..".

 

Perch?, se ripetiamo 100 volte quell'incidente, con Imola nelle stesse condizioni di allora, sono sicuro che Senna ne uscirebbe vivo 100 volte...

 

E magari anche con le gomme il pezzo poteva staccarsi e colpirlo..

 

Sappiamo tutti cosa DOVEVA essere fatto per impedire la morte di Senna, e non ? il muretto diverso...

 

1: Un lavoro sul piantone non fatto alla ca**o di cane.

 

2: Bh?, la gara non doveva farsi, Ratzenberger mor? sul colpo... o no?

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Bh?.. per il muretto... se siamo d'accordo nel dire che ? stata la sospensione a ucciderlo, penso che siano inutili discorsi tipo "se c'erano le gomme..".

 

Perch?, se ripetiamo 100 volte quell'incidente, con Imola nelle stesse condizioni di allora, sono sicuro che Senna ne uscirebbe vivo 100 volte...

 

E magari anche con le gomme il pezzo poteva staccarsi e colpirlo..

 

Sono d'accordissimo.

 

Le gomme sono molto utili in caso di urto su una barriera perpendicolare alla macchina... tipo a Saint Devote. Al Tamburello l'angolo di impatto in nessun caso sar? perpendicolare, quindi le gomme avrebbero impedito alla macchina di scivolare lungo il muro, e di disperdere gran parte dell'energia cinetica. La decelerazione sarebbe stata comunque brutale, anche perch? in quel punto non c'? tantissimo spazio, quindi non potevano certo metterci 10 file di pneumatici

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io invece continuo a ribadire che con le gomme probabilmente sarebbe andata diversamente, e soprattutto per ratzembreger sarebbe stato molto divero l'incidente, anche li' alla villeneuve non c'erano le gomme...

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Luke, sono d'accordo su tutto, unico dubbio, con i muri di gomma come erano all'epoca, non come sono disposte adesso, con pi? strati protettivi a contenerle, la scocca della Williams non si sarebbe sfracellata? Tipo come successe per Panis in Canada 1997?

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posso dirvi con assoluta certezza che il casco di Ayrton non fu MAI restituito alla Bell. Fu riportato in Brasile da Celso Lemos (ai tempi DG di ASF) insieme alla salma di Ayrton e l? venne bruciato dalla famiglia poco tempo dopo.

claudio

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grazie della precisazione Luke !

io la sapevo in un altro modo ma SICURAMENTE hai ragione tu !

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posso dirvi con assoluta certezza che il casco di Ayrton non fu MAI restituito alla Bell. Fu riportato in Brasile da Celso Lemos (ai tempi DG di ASF) insieme alla salma di Ayrton e l? venne bruciato dalla famiglia poco tempo dopo.

claudio

"insieme alla salma" intendi nei giorni immediatamente successivi all'incidente? Sapevo che era stato sequestrato (quindi trattenuto) dalle autorit? insieme alla macchina

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Sarebbe interessante sapere come erano i muri di gomme a quel tempo, sta di fatto che a imola in quegli anni si fece poco per la sicurezza. ieri sera stavo vedendo un pezzo di un'intervista che Renzo Pasolini rilasci? poco prima di morire a Monza nel 73 con Saarinen. Alla domanda di come reagiva alla morte di un collega disse "mi dispiace... ma quando si deve morire si muore" .Quasi identica alla risposta che diede Bandini a una domanda simile "Se ? scritto che quel giorno devi morire ti succede sia se corri in auto sia se fai un'altra cosa"

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Il muretto di cemento avrebbe funzionato se l'impatto fosse tato pi? tangenziale. Ma purtroppo non fu cos?.L'impatto fu quasi perpendicolare, anche perch? in quel punto, il muretto rientrava, offrendo al lato dx della Williams un angolo d'impatto molto pi? acuto.

 

Le gomme ? Avrebbero salvato Senna. Motivo ? L'incidenza d'impatto avrebbe fatto "insaccare" la monoposto nel muro di gomme e con essa anche i pneumatici e relativi braccetti. Insomma l'energia cinetica si sarebbe dissipata contro un muro elastico e non anelastico. Prendete una pallina da ping pong e lanciatela contro un muro. Schizza impazzita. Invece lanciamo la stessa pallina su di un muro di gomma piuma. L'effetto che si avr? sar? quello di smorzare l'energia cinetica della pallina che non rimbalzer? nemmeno.

 

Ho letto che le gomme avrebbero potuto creare una decellerazione paurosa. Ma seppur paurosa sarebbe SEMPRE inferiore e di molto a quella che ? stata contro un muro di cemento immobile ed inamovibile. Esempio: Twin Towers --> alcuni si sono lanciati dal 40? piano. Immaginate l'impatto al suolo. Direi effetto spappolamento/spiaccicamento ! Ora mettete un bel materasso alto 4 metri. Effetto decellerazione si ma distribuzione anche dell'energia cinetica su tutta la superficie d'impatto del proprio corpo sul materasso.

 

Ebbene la Williams si sarebbe insaccata come nel pongo ma almeno avrebbe:

 

a - ridotto la sua forza d'impatto distribuendola su una superficie morbida e maggiore in estensione

b - i corpi mobili (pneumatici, braccetti) si sarebbero collassati all'interno del muro di gomme

c - Ayrton avrebbe avuto un forte contraccolpo ma lo sarebbe stato ad accellerazione di ritorno NETTAMENTE inferiore rispetto a quella subita quel giorno con il cemento.

 

E sono anche convinto di una cosa: la frattura della base cranica, non ci sarebbe stata senza il braccetto. Quelst'ultimo ha funzionato a m? di maglio contro il casco di Ayrton, spostandolo violentemente contro l'airscope. Senza il braccetto, il casco avrebbe sen'altro urtato l'airscope ma non certo con la violenza con cui il bracceto ha contribuito.

 

Luke 36

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LUKE ha scritto che senza l'urto con il braccio della sospensione non vi sarebbe stata la frattura alla base del cranio:quindi, tutto sommato, il pilota sarebbe stato quasi incolume,nonostante l'urto violentissimo dato dall'altissima velocita' e dall'impossibilita' di sterzare,determinata dalla rottura del piantone.

Pertanto la vera ''fatalita''' non risiede nell'errore umano(saldatura) e nel fatto che il piantone si sia rotto proprio mentre la macchina affrontava il tamburello a quella velocita',ma piuttosto nel fatto che la sospensione abbia colpito il casco e proprio in quel punto:purtroppo una questione di millimetri!

CLAUDIO ha precedentemente scritto che se Senna avesse indossato il casco SHOEI, a differenza del BELL,il braccio della sospensione non sarebbe penetrato oltre la visiera:perche'?

Quale era la differenza tra i due caschi e da quando il pilota uso' il BELL?

Grazie a chi vuole rispondere.

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Riguardo il muretto e la sua posizione: era parallelo alla pista anche se dall'inquadratura sembra rientrare. In verit? rientra di qualche metro ma lungo qualche centinaio di metri di lunghezza. Il fatto ? che la macchina di Senna non esce tangenzialmente alla curva ma accenna una leggera virata a destra che risulta fatale.

 

Riguardo il muro di gomme: sarebbe stato peggio in questo caso, avrebbe scaritato l'intera energia cinetica sul pilota. Lo stesso Senna era contrario a queste barriere in questo tipo di curva. In fatti in Citt? del Messico nel 1991 rischi? parecchio per colpa delle gomme che hanno capotato la vettura con il rischio che il roll bar si inchiodasse sulla ghiaia uccidendo il pilota. Scivolando normalemente avrebbe preso una bella botta col retrotreno. Lui si lament? di quel punto, tralaltro teatro di diversi incidenti in quegli anni (Alliott nel 1988 e un botto pauroso di una gruppo C nel 1989). Infatti anche nel modernissimo Magny Cours fecero una piccola modifica alla via di fuga del rettilineo dopo il curvone Estoril che presenta una leggera piega: c'era una piccola via di fuga (c'? ancora) con tanto di ghiaia ma ? stata "murata" per far scivolare le macchine.

 

Pensate al recente incidente mortale di Sperafico a Interlagos, macchina che ? appena uscita dalla curva si conficca nelle gomme e ritorna in pista con una macchina che lo centra e lo uccide.

 

Solo nel 1989, Imola era decantato come l'autodromo pi? sicuro e organizzato del mondiale, il primo a sostituire tutti i guard rail con muri di cemento. Questa cosa l'ho letta su Autosprint dei primi mesi dell'anno...dopo cinque anni era tutto cambiato? Credo di no, anche se non all'avvanguardia come Magny Cours e Barcellona, era un circuito tra i pi? validi e due tragedie che potevano succedere da qualunque parte lo hanno messo al centro del mirino. Con i problemi avuti da Senna e Ratzemberger a Imola, cosa sarebbe successo all'Archibancadas di Interlagos, alla Lesmo 2 di Monza, alla 130 R e all'ultima delle S di Suzuka, alla Abbey a Silverstone, all'Eau Rouge di Spa, alla curva 2 e al curvone finale di Estoril, alla S del vecchio rettilineo principale di Montreal? Tutte curve modificate solo dopo questi due tragici eventi.

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Chatruc, la Williams conficcandosi nelle gomme se ci fossero state, non poteva disitegrarsi come ha fatto la Prost di Panis nel 1997 a Montreal?

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LUKE ha scritto che senza l'urto con il braccio della sospensione non vi sarebbe stata la frattura alla base del cranio:quindi, tutto sommato, il pilota sarebbe stato quasi incolume,nonostante l'urto violentissimo dato dall'altissima velocita' e dall'impossibilita' di sterzare,determinata dalla rottura del piantone.

Pertanto la vera ''fatalita''' non risiede nell'errore umano(saldatura) e nel fatto che il piantone si sia rotto proprio mentre la macchina affrontava il tamburello a quella velocita',ma piuttosto nel fatto che la sospensione abbia colpito il casco e proprio in quel punto:purtroppo una questione di millimetri!

CLAUDIO ha precedentemente scritto che se Senna avesse indossato il casco SHOEI, a differenza del BELL,il braccio della sospensione non sarebbe penetrato oltre la visiera:perche'?

Quale era la differenza tra i due caschi e da quando il pilota uso' il BELL?

Grazie a chi vuole rispondere.

Se il piantone non avesse ceduto non ci sarebbe stata nessuna fatalit?. ;)

 

Risolvere il problema alla radice..

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Bh?.. per il muretto... se siamo d'accordo nel dire che ? stata la sospensione a ucciderlo, penso che siano inutili discorsi tipo "se c'erano le gomme..".

 

Perch?, se ripetiamo 100 volte quell'incidente, con Imola nelle stesse condizioni di allora, sono sicuro che Senna ne uscirebbe vivo 100 volte...

 

E magari anche con le gomme il pezzo poteva staccarsi e colpirlo..

 

Sappiamo tutti cosa DOVEVA essere fatto per impedire la morte di Senna, e non ? il muretto diverso...

 

1: Un lavoro sul piantone non fatto alla ca**o di cane.

 

2: Bh?, la gara non doveva farsi, Ratzenberger mor? sul colpo... o no?

 

puo' darsi...se lo ripeti 100 volte...ma in quel gran premio e' stato ripetuto 2 volte e in entrambi i casi ci e' scappato il morto....

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Bh?.. per il muretto... se siamo d'accordo nel dire che ? stata la sospensione a ucciderlo, penso che siano inutili discorsi tipo "se c'erano le gomme..".

 

Perch?, se ripetiamo 100 volte quell'incidente, con Imola nelle stesse condizioni di allora, sono sicuro che Senna ne uscirebbe vivo 100 volte...

 

E magari anche con le gomme il pezzo poteva staccarsi e colpirlo..

 

Sappiamo tutti cosa DOVEVA essere fatto per impedire la morte di Senna, e non ? il muretto diverso...

 

1: Un lavoro sul piantone non fatto alla ca**o di cane.

 

2: Bh?, la gara non doveva farsi, Ratzenberger mor? sul colpo... o no?

 

puo' darsi...se lo ripeti 100 volte...ma in quel gran premio e' stato ripetuto 2 volte e in entrambi i casi ci e' scappato il morto....

A mio modo di vedere sono due incidenti diversi... insomma, quello di Roland ? stato moolto pi? grave, veramente molto pi? "mortale" di quanto potesse esserlo quello di Ayrton...

 

 

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Luke considera che dopo il botto, la macchina non ? tornata indietro ma ? scivolata quasi parallelamente al muro per diversi metri. Onestamente non sono cos? sicuro che le gomme avrebbero dissipato meglio.

 

Solo nel 1989, Imola era decantato come l'autodromo pi? sicuro e organizzato del mondiale, il primo a sostituire tutti i guard rail con muri di cemento. Questa cosa l'ho letta su Autosprint dei primi mesi dell'anno...dopo cinque anni era tutto cambiato?

 

No... asfalto a parte! ricordiamoci che il piantone si ? rotto per una spanciata su una gobba causata dal riasfaltamento approssimativo della pista, almeno in quel tratto.

Ovviamente il piantone saldato in quel modo ? uno scandalo, ma le gobbe l? non dovevano esserci.

 

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Luke considera che dopo il botto, la macchina non ? tornata indietro ma ? scivolata quasi parallelamente al muro per diversi metri. Onestamente non sono cos? sicuro che le gomme avrebbero dissipato meglio.

 

Solo nel 1989, Imola era decantato come l'autodromo pi? sicuro e organizzato del mondiale, il primo a sostituire tutti i guard rail con muri di cemento. Questa cosa l'ho letta su Autosprint dei primi mesi dell'anno...dopo cinque anni era tutto cambiato?

 

No... asfalto a parte! ricordiamoci che il piantone si ? rotto per una spanciata su una gobba causata dal riasfaltamento approssimativo della pista, almeno in quel tratto.

Ovviamente il piantone saldato in quel modo ? uno scandalo, ma le gobbe l? non dovevano esserci.

 

pero' paradossalmente la saldatura ha tenuto..

il piantone si ? rotto subito dopo

 

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