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Ferrarista

Il Drake

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La Scuderia riparte nel 1970 con nuovo entusiasmo. L?ingegner Forghieri disegna il motore 12 cilindri ?boxer? che rappresenter? una pietra miliare nella storia della casa di Maranello. I risultati in F1 sono ottimi ma ? Jochen Rindt con la Lotus ad aggiudicarsi il campionato ricevendo il titolo alla memoria dopo l?incidente mortale di Monza.

Tra i prototipi arriva un?unica vittoria a Sebring dove la 512 S di Vaccarella-Andretti-Giunti batte le sempre pi? potenti Porsche 917 K. Entra a far parte della scuderia anche il pilota svizzero Clay Regazzoni.

Ulteriore popolarit? per la Ferrari arriva, inaspettatamente, dalla TV inglese che produce la serie ?The persuaders?, conosciuta in Italia con il titolo di ?Attenti a quei due?, nella quale i due scapestrati protagonisti Roger Moore e Tony Curtis, oltre a risolvere intricate indagini poliziesche, si contendono l?attenzione di splendide ragazze, l?uno al volante di una Aston Martin DBS V8 color senape, l?altro su una fantastica Dino 246 GT color arancio.

 

Nel 1971 il reparto corse cade in una grave crisi che i media addebitano all?ingerenza di Torino e il risultato ? un quasi totale fallimento nel mondiale di F1, ad eccezione della vittoria ottenuta dall?italo-americano Mario Andretti, all?esordio sulla Rossa, nel GP del Sud-Africa.

A peggiorare la situazione arriva la tragedia di Ignazio Giunti che muore durante la 1000 Km di Buenos Aires, al volante della nuova 312 PB, a causa dell?incosciente comportamento di Jean-Pierre Beltoise che spinge la sua Matra, rimasta senza benzina, in mezzo alla pista.

Per cercare di ritornare agli antichi splendori, si avvia la costruzione della pista privata di Fiorano (inaugurata l?otto aprile 1972) che diventa il fiore all?occhietto della Scuderia. Si tratta di un tracciato, ubicato a poche centinaia di metri dallo stabilimento Ferrari, che ricalca le curve pi? impegnative degli autodromi pi? famosi del mondo e permette, anche grazie all?utilizzo di un sistema di telecamere a circuito chiuso, di sviluppare le vetture da corsa con una tecnologia d?avanguardia. Nessun?altra scuderia pu? usufruire di un simile impianto.

 

I primi frutti di tanto lavoro si vedono gi? dal 1972, quando la 312 PB domina il Mondiale Sport Prototipi aggiudicandosi 10 delle 11 gare in calendario, segnando addirittura un poker alla 1000 Km di Zeltweg con quattro vetture ai primi quattro posti della classifica. Si alternano al volante di questa straordinaria biposto e sul gradino pi? alto del podio ben otto piloti: Jacky Ickx, Mario Andretti, Ronnie Peterson, Tim Schenken, Clay Regazzoni, Arturo Merzario, Brian Redman e persino il rallysta Sandro Munari che si aggiudica la Targa Florio.

La F1 continua invece a riservare quasi immense delusioni. Verso fine stagione Forghieri sviluppa un progetto molto interessante con la 312 ?Spazzaneve?, una vettura con concetti aerodinamici innovativi il cui sviluppo verr? per? abbandonato troppo frettolosamente.

 

Il 1973 ? un anno buio. La Matra domina il mondiale Sport mentre in F1 la Ferrari non riesce mai a salire sul podio in tutta la stagione nonostante il cambio della direzione tecnica passata da Forghieri ad Alessandro Colombo. Addirittura si commissiona la costruzione di un telaio all?inglese Thompson ma poi, vista l?inefficacia, viene richiamato lo stesso Forghieri.

La rabbia di Ferrari ? incontenibile e la FIAT cerca di porre rimedio alla situazione introducendo a Maranello un giovane avvocato ventiseienne, Luca Cordero di Montezemolo, amico di famiglia degli Agnelli. Il suo ruolo sar? quello di mediatore tra la FIAT ed Enzo Ferrari e di gestire i contatti con i media. La prima importante mossa concordata con il Drake prevede la ristrutturazione del reparto corse e l?abbandono del mondiale Sport per concentrarsi sulla F1 che, attraverso la televisione, inizia a raggiungere un pubblico (e quindi potenziali clienti) sempre pi? numeroso.

 

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Ce l'ho pure io, 6 volumi rilegati in rosso. Tuttavia la recente "Ferrari Opera Omnia" uscita in 15 volumi con la Gazzetta dello Sport l'anno scorso, ? sicuramente pi? ampia e completa di quella della De Agostini. Qualcuno l'anno scorso la complet??

 

Io ho tutta l'opera completa. E' fatta molto bene e non tratta solo di Formula 1

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Io ho tutta l'opera completa. E' fatta molto bene e non tratta solo di Formula 1

 

 

Sottoscrivo. E' fatta bene e anche rimanendo nell'ambito della F1, ci sono ritratti di tutti i piloti avversari che non hanno mai corso per la Ferrari, con foto molto belle e anche insolite.

Poi, come hai detto, tratta di ogni aspetto del mondo Ferrari, con spunti molto interessanti. Sono davvero contento di averla completata.

Certo, qualche errore storico c'? qua e l?, e li ho anche anche segnalati all'apposito spazio web della Gazzetta. La maggior parte degli errori sono stati corretti negli avvisi dell'ultimo volume, mi pare.

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Scusami Gio, st? vacillando quella che sino a poche righe fa era una solida certezza. :confuso: Ma la 250 GTO non era una creatura di Giotto Bizzarrini? (che tra l'altro and? via con gli 'scissionisti' della ATS, e costru? un'esemplare simile ma molto meno efficace...esemplare unico peraltro)

 

 

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Si, scusate tutti, un errore da matita blu!

 

Bizzarrini avvi? il progetto che poi, dopo il suo licenziamento avvenuto a novembre del '61, fu portato a compimento da Forghieri. E' stato un errore di sbaglio.

 

Modifico subito il post.

 

Bisognerebbe sempre rileggere BENE ci? che si scrive.

 

Grazie Monza1993.

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Si, scusate tutti, un errore da matita blu!

 

Grazie Monza1993.

 

 

Scusami tu, ma questa me la vado a segnare sul calendario.... :superlol:

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Scusami tu, ma questa me la vado a segnare sul calendario.... :superlol:

 

Allora scrivi piccolo perch? degli errori ne far? degli altri. :rotfl:

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I piloti per il 1974 sono il rientrante Regazzoni ed il giovane austriaco Niki Lauda, consigliato dallo stesso Clay. La 312 B3, riveduta e corretta da Forghieri, si dimostra una vettura molto competitiva ed il mondiale di F1 svanisce, in favore della McLaren di Fittipaldi, per soli 3 punti all?ultima gara dopo un duello continuato per tutto il campionato. Forse una gestione pi? oculata della rivalit? tra i piloti del Cavallino avrebbe riportato a Maranello quel titolo che manca ormai da 10 anni.

 

L?appuntamento con l?iride ? rimandato di soli 12 mesi. Niki Lauda e la Ferrari 312 T, dotata del cambio trasversale, sbaragliano la concorrenza vincendo il campionato 1975 con due gare d?anticipo. Montezemolo viene promosso ad un altro incarico interno alla FIAT.

Pininfarina disegna un?altra vettura stradale che segner? un?epoca: la 308 GTB. L?anno successivo si ripete il successo commerciale con la 512 BB.

 

Inizia cos? un ciclo vincente che prosegue fino al 1? agosto 1976 quando Lauda rischia la vita nel rogo del Nurburgring. L?austriaco, grazie alla sua tempra, torna a correre dopo appena 40 giorni dall?incidente per contendere il titolo alla McLaren di Hunt. L?ultima gara, che si corre in Giappone, ? drammatica e si disputa sotto una pioggia torrenziale. Lauda si ritira dopo due giri e, ufficialmente, dichiara al DS Daniele Audetto di aver avuto paura a correre in quelle condizioni. Qualcuno invece parla di un accordo di ritiro collettivo dalla gara, ritenuta troppo pericolosa dai piloti, non mantenuto dai team inglesi.

L?amaro epilogo incrina quasi definitivamente quei rapporti tra Lauda e Ferrari che sono gi? deteriorati molto prima dell?incidente, quando i due si incontrano per rinnovare il contratto per l?anno successivo. In quell?occasione Lauda, non contento di aver gi? fatto alterare non poco Ferrari dicendogli ?Senza di me la Ferrari non sarebbe mai diventata campione del mondo?, pretende un ingaggio talmente oneroso da far uscire di senno il Drake che, strepitando, conclude comunque la trattativa con un non certo benevolo: ?OK, Ebreo!?.

 

L?austriaco viene cos? confermato per il 1977 ma il ruolo di prima guida viene affidato all?argentino Carlos Reutemann. Ferito nell?orgoglio, Lauda sfodera tutta la sua classe di pilota cinico e ?ragioniere?, vince il suo secondo mondiale e se ne va sbattendo la porta. Per dimostrare al mondo che alla Ferrari non servono piloti affermati per vincere, il Drake sostituisce il due volte campione del mondo con uno sconosciuto pilota di motoslitte canadese: Gilles Villeneuve. Lauda, accasatosi alla Brabham Alfa-Romeo assieme al DS Sante Ghedini ed al capo-meccanico Ermanno Cuoghi, risponde con una frase che rimarr? nella storia: ?Vedremo fra due anni dove sar? io e dove sar? la Ferrari?.

Il 27 febbraio 1978, dopo una lunga malattia, muore Laura Garello: ?E? stata per me una preziosa collaboratrice nel periodo che oserei definire eroico della Scuderia Ferrari. Siamo rimasti uniti per 60 anni e i quotidiani contrasti hanno cementato quest?unione, anche se nell?asprezza dei modi talvolta abbiamo ravvisato la necessit? di dividere le nostre strade. Ma l?amore per l?automobile e il sentimento che ci aveva fatto incontrare, ci hanno mantenuto uniti e aiutato a superare tutte le avversit? della vita?.

 

Il mondiale 1978 viene dominato dalla Lotus di Mario Andretti. Reutemann e la Ferrari si devono accontentare del terzo posto ma ? soprattutto Villeneuve a creare pi? di una perplessit? soprattutto tra i media italiani. La sua irruenza incontrollata provoca pi? di un incidente e la morte di due spettatori. Il canadese, ribattezzato ?Aviatore? per i suoi voli fuori pista, viene giudicato non all?altezza della Ferrari, il nuovo DS Marco Piccinini fatica non poco a giustificare il pilota ma ? proprio Enzo a difendere Gilles dalle feroci critiche intravvedendo in lui un talento naturale.

 

I fatti danno ragione al Drake quando nel 1979, con il sudafricano Scheckter nel ruolo di prima guida designata, Villeneuve esprime il meglio di s? regalando a Enzo Ferrari l?ultimo trionfo iridato con una splendida doppietta nel mondiale di F1. L?entusiasmo dei tifosi ? tale da diventare una malattia: ? la ?febbre Villeneuve?.

La settimana dopo la conquista del titolo, Enzo Ferrari riceve un?altra gratificazione quando si disputa sul circuito di Imola, intitolato al figlio Dino, una gara di F1 non valida per il mondiale. La gara viene vinta da Lauda ma per l?austriaco ? il ?canto del cigno?. A fine stagione Niki si ritira dalle corse e spedisce a Ferrari un telegramma di felicitazioni per il mondiale conquistato al quale il Drake risponde con un pizzico di amarezza: ?Se Lauda avesse ritenuto di restare alla Ferrari, potrebbe avere gi? eguagliato il record di Fangio?.

Durante l?estate, il Presidente Pertini concede a Ferrari la massima onorificenza della Repubblica: il Cavalierato di Gran Croce per meriti industriali e sportivi.

In quell?anno il reparto produzione viene ulteriormente ammodernato e riesce a ?sfornare? ben 2221 modelli.

 

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A proposito della 250 GTO c'? un aneddoto che riguarda il suo nome.

Lo riporto pari pari dal libro della Gazzetta:

 

"Un aneddoto a proposito del nome di quest'auto narra che la "O" di Omologato rimase "incollata" alle lettere GT, grazie a una errata interpretazione del telegramma che la Ferrari invi? a Sebring per confermara la partecipazione alla gara del 24 marzo 1962 della sua 250 GT. Gli organizzatori, che fraintesero, la misero nella lista di partecipazione con il nome che ben conosciamo. Il buon risultato della gara, dove una GTO arriv? seconda con alla guida Phil Hill e Olivier Gendebien, dietro a un'altra Ferrari, una Testarossa, fece ritenere che quel nome portasse fortuna, perci? fu utilizzato ufficialmente".

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Questo topic deve essere salvato, ? tra i pi? belli e interessanti del forum! Complimenti agli autori... :up:

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Questo topic deve essere salvato, ? tra i pi? belli e interessanti del forum! Complimenti agli autori... :up:

 

Complimenti a chi ha la costanza di leggere. :up:

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Contrariamente alle aspettative, il campionato 1980 ? disastroso per la Ferrari e Villeneuve, per cercare di portare la obsoleta (seppur nuova) 312 T5 almeno nelle posizioni di rincalzo, ? costretto a vere e proprie acrobazie che gli valgono da parte di Ferrari il paragone con il grande Nuvolari: ?Loro due sono gli unici che vincono anche quando perdono?.

La deludente stagione e i positivi risultati della Renault convincono Ferrari ad intraprendere la strada del motore turbo per tornare al vertice. Durante le prove del GP d?Italia, che per la prima volta non si disputa a Monza ma ad Imola, fa il suo debutto la 126 CK Turbo, guidata ovviamente da Villeneuve.

 

Il ruolo politico di Ferrari ? sempre di primo piano e diventa determinante nello scontro tra la FISA di Balestre e la FOCA di Ecclestone che rischia di portare alla cancellazione il mondiale di F1.

La disputa tra le due associazioni verte ufficialmente su questioni tecniche e di sicurezza ma, in realt?, l?oggetto del contendere ? la spartizione della ghiotta torta dei diritti televisivi. Grazie alla sapiente opera di mediazione del DS Marco Piccinini, i massimi vertici della F1 si incontrano a Maranello e ratificano il primo ?Patto della Concordia?, un accordo grazie al quale la F1 ritrova la perduta armonia interna e garantisce forti introiti economici proprio alla casa del Cavallino, in virt? del prestigio che il suo marchio porta a tutto il Circus. Alla veneranda et? di 83 anni appena compiuti, Enzo Ferrari rappresenta ancora l?ago della bilancia della massima formula.

 

Ritiratosi Scheckter per mancanza di motivazione, Ferrari affianca a Villeneuve il franco-friulano Didier Pironi, reduce da una promettente stagione al volante della Ligier. La Ferrari 126 C non ? altro che una vettura laboratorio, costruita con il preciso scopo di sviluppare il motore, senza troppe velleit? di vittoria ma ? proprio Villeneuve a ottenere risultati impensabili con un simile mezzo.

Le vittorie di Monaco e Jarama, il commovente podio ottenuto a Montreal sotto la pioggia senza l?ala anteriore ingigantiscono ancora di pi? la fama di Villeneuve che viene osannato dal pubblico come un mito vivente. Questo eccesso di popolarit? provoca in Enzo Ferrari un sentimento di gelosia paragonabile a quello espresso cinquant?anni prima a seguito delle gesta compiute da Tazio Nuvolari. Il rapporto di affetto che era nato tra il Drake e il Piccolo Aviatore si logora anche per le sempre maggiori pretese economiche di Gilles che si sente sempre pi? una ?star? e comincia a guardarsi attorno per trovare un?eventuale altra collocazione.

 

Il canadese viene comunque confermato con la rassicurazione espressagli da Ferrari in persona: ?Nel 1982 sarai campione del mondo?. La stagione ha inizio con risultati inferiori alle aspettative e la stampa italiana accusa Villeneuve, ancora una volta, di non essere all?altezza del ruolo che gli ? stato assegnato.

 

Il 25 aprile si corre il GP di San Marino che viene disertato dai team inglesi per questioni regolamentari. Prima del via, la Ferrari e la Renault, uniche Case di prestigio presenti a Imola, si accordano per garantire al pubblico uno spettacolo fittizio per almeno met? gara. Ben presto per? le vetture francesi sono costrette al ritiro e la corsa diventa un affare privato in casa Ferrari. Villeneuve, dall?alto del suo status di prima guida, ? sicuro di avere la vittoria in tasca ma Pironi lo beffa superandolo all?ultimo giro. E? la goccia che fa traboccare il vaso.

 

Il canadese, infuriato, rivolto a Piccinini grida: ?Cercatevi un altro pilota?. Gilles si sente tradito, anche perch? Ferrari evita di intervenire nella diatriba tra i suoi piloti: ?Via, ? pur sempre una Ferrari quella che ha vinto. Per me non esiste un primo pilota, per me sono tutti uguali: quello che porta la macchina al traguardo e vince la domenica ? il primo pilota?. La rabbia di Villeneuve ? incontenibile, non accetta nemmeno di partecipare alle riunioni tecniche insieme a Pironi.

 

L?otto maggio, durante le prove del GP del Belgio, resta vittima di un terribile incidente. Ferrari lo ricorder? cos?: ?Villeneuve, con il suo temperamento, conquist? subito le folle e ben presto divent?? Gilles! S?, c?? chi lo ha definito aviatore e chi lo valutava svitato, ma con la sua generosit?, con il suo ardimento, con la capacit? distruttiva che aveva nel pilotare le macchine macinando semiassi, cambi di velocit?, frizioni, freni, ci insegnava cosa bisognava fare perch? un pilota potesse difendersi in un momento imprevedibile, in uno stato di necessit?. E? stato campione di combattivit? e ha regalato, ha aggiunto tanta notoriet? alla Ferrari. Io gli volevo bene?.

 

Il destino, non pago di aver gi? mietuto una vittima, decide di troncare la carriera anche a Pironi in un gravissimo incidente ad Hockenheim nel quale "Cicciobello" riporter? gravissime fratture agli arti inferiori. La 126 C2 ? comunque una vettura con un enorme potenziale che permette di vincere una gara anche al sostituto di Gilles, il parigino Patrick Tambay. Per cercare di vincere almeno il titolo costruttori, Ferrari richiama il ?giovanotto? di Montona d?Istria, Mario Andretti, che all?et? di quarantadue anni si prende il lusso di partire in pole nel GP di Monza. Alla fine della stagione, con il titolo costruttori conquistato, Ferrari vieter? che la 126 C2 venga utilizzata in futuro come vettura da esposizione definendola ?la macchina maledetta?.

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Visitatore alexf1 fan

 

Per quanto fosse veloce e affidabile la 126c2 era una macchina che si sfasciava con una facilit? incredibile, del resto anche Piquet che all'epoca scriveva su Autosprint disse chiaramente che era una macchina pericolosa.

 

 

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Per quanto fosse veloce e affidabile la 126c2 era una macchina che si sfasciava con una facilit? incredibile, del resto anche Piquet che all'epoca scriveva su Autosprint disse chiaramente che era una macchina pericolosa.

 

Alex, in realt? non era del tutto vero che la Ferrari si sfasciava pi? delle altre. John Watson, quell'anno pilota della McLaren, che dal punto di vista telaistico era all'avanguardia nella tecnologia del carbonio, disse che il tipo d'incidenti di Gilles e Didier era talmente atipico che nessuna vettura del 1982 ne sarebbe uscita senza danni per il pilota.

Gli studi dell'inchiesta della FIA sull'incidente di Gilles appurarono che la dinamica era simile a quella di un incidente aereo. Se al posto della Ferrari ci fosse stata una Renault o una Brabham, non avrebbero comunque resisitito a quella serie di continui impatti.

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una mclaren avrebbe resistito invece visto che era in carbonio?che dite?

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Visitatore alexf1 fan
una mclaren avrebbe resistito invece visto che era in carbonio?che dite?

 

Penso che non c'entri molto il tipo di materiale , il carbonio malgrado sia duro come il titanio non veniva utilizzato per la resistenza ma semplicemente per ridurre il peso e aumentare la rigidit?, calcolando che gli standard di sicurezza dell'epoca erano praticamente nulli non penso che la differenza di materiale avrebbe comportato esiti molto diversi in caso di impatto.

 

Adesso vedo di ripescare quell'intervista a Piquet

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Proprio cos?. La Ferrari aveva una buona scocca in honeycomb, a nido d'ape incollato longitudinalmente, introdotto quell'anno da Postletwaithe, ma gli incidenti delle due Ferrari avevano scatenato forze d'impatto al suolo assolutamente irresistibili.

Come detto, lo stesso Watson riconobbe che anche la sua McLaren avrebbe fatto pi? o meno la stessa fine, a prescindere dal materiale.

 

Anche io ho quella intervista a Piquet, che pi? che un'intervista ? proprio una rubrica: "Piquet scrive per Autosprint".

 

In seguito Enzo Ferrari chiuse la polemica col brasiliano, che reputava le Ferrari troppo pericolose, dicendo: "Non so in quale universit? si sia laureato l'ingegner Piquet...."

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Addirittura un Campione del Mondo scriveva per il giornale... quanto era pi? importante come rivista rispetto a oggi..

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Penso che non c'entri molto il tipo di materiale , il carbonio malgrado sia duro come il titanio non veniva utilizzato per la resistenza ma semplicemente per ridurre il peso e aumentare la rigidit?, calcolando che gli standard di sicurezza dell'epoca erano praticamente nulli non penso che la differenza di materiale avrebbe comportato esiti molto diversi in caso di impatto.

 

Adesso vedo di ripescare quell'intervista a Piquet

 

sicuramente era impiegato per la sua leggerezza, ma secondo me qualcosina di meglio avrebbe potuto fare...

poi ovvio, sono tutti discorsi inutili...

 

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In "piloti che gente" cos? Ferrari liquid? Piquet: "molto spesso parla male della Ferrari, ha tutto il diritto di farlo, compreso quello di offrirsi ripetutamente alla Ferrari".

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