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luke36

L'incidente di Ayrton Senna

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Le cose o si dicono a tutti e per intero o non si dicono per niente, basta con ste mezze frasi e mezzi discorsi, o tutto o niente.

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io dico che talvolta alcune "cose" non si possono scrivere su un forum, non sono io che devo difendere Giacomo, ma la fonte ? "riservata"...e Giacomo ha scritto quello che ? possibile, ma la fonte non credo possa citarla in un forum, per rispetto della stessa.

Modificato da Ayrton4ever

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Vorrei fare varie considerazioni:

1-Newey:meritava una condanna per omicidio colposo con Head e tutti quelli che hanno partecipato direttamente alla modifica.Non e' rilevante se questa sia stata eseguita il giorno prima o due mesi prima:il fatto e' che e' stato un errore determinato da ''colpa'' grave(in termini di diritto penale).C'e' stata quindi negligenza da parte di chiunque abbia progettato ed eseguito la modifica.Chi ha eseguito potrebbe obiettare di aver eseguito un ordine: tuttavia la natura dell'intervento era cosi' elementare che non sollevare obiezioni diventa colpa grave.Chi ha progettato potrebbe obiettare che la responsabilita' era di chi ha eseguito male gli ordini,ma poi e' il progettista(con la collaborazione dei vari addetti in pista)a dover verificare la fedelta' dell'esecuzione. Secondo me Newey ha esternato in stato di euforia per il dominio della sua vettura:uno stato di delirio di onnipotenza che si riscontra frequentemente in questo mondo mediatico che esalta i protagonisti di una disciplina esaltata dai mezzi di comunicazione.Incomprensibile poi la dichiarazione di ''aver perso i capelli''.Se so che non ho colpe,certo ci soffro,ma non mi sento in una condizione di stress tale da vedere la mia vita stravolta.Se invece so che si e' rotto un pezzo in un mio progetto e che il pilota e' morto,e' probabile che non ci dormo la notte.

 

2-Senna:l'ansia di successo ha senz'altro spinto il team a cercare di fornire un mezzo vincente senza indugi.E' importantissimo sapere QUANDO fu effettuata la modifica(mesi prima o due giorni prima?).Se fu effettuata ad Imola

e' chiaro che le pressioni del pilota furono decisive e lo stato d'ansia ha potuto incidere.Inoltre la macchina era difficile da guidare e non piaceva a Senna:c'era una tensione forte tra il pilota ed Head.

Se invece la modifica era stata fatta da molte settimane,le pressioni di Senna non hanno generato alcuna fretta.Naturalmente in entrambe i casi non c'e' certo responsabilita' del pilota e questo distinguo e' solo per capire se la modifica e' stata effettuata in fretta o meno in stato d'ansia.Comunque non e' certo il pilota a verificare se un pezzo ''tiene'' o meno.Escludo,nel caso il pezzo sia stato modificato ad Imola,che gli abbiano detto:''.......a tuo rischio e pericolo....''

sarebbe venuto fuori!

 

3-Le coincidenze(piantone,sospensione-lama,punto di congiunzione tra visiera e casco,sensazione di disagio del pilota,):per un cattolico credente e' la volonta' di Dio(io lo sono).Per chi non ha fede non saprei.

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si ? fidato, com'era logico che fosse, faceva parte del super team williams, non dell'ultima scuderia di formula nippon.

io non capir? mai perch? in quel mondo l? chi sbaglia non paga. non dico andare in galera (anche se per me sarebbe giustissima ) ma almeno radiato dalle competizioni

 

io credo che molte volte senna abbia rischiato la vita.come tutti.quante cose non sappiamo noi di modifiche fatte all'ultimo minuto di rattoppi malfatti,realizzati magari in qualifica per guadaganare 2 3 decimi in piu'?

 

e quanti incidenti classificati come motore cambio sospensione etc. etc.,sono stati provocati da lavori malfatti in officina?

 

credo che senna si sia fidato,e come altre volte in carriera si sia assunto il rischio.come quando a mexico city affronto' la peraltada in 6?.o nei test di hockenehim 91' si ribalto',magari per provare componenti nuovi spediti all'ultimo minuto e maltestati.

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vorrei aggiungere e poi non parler? pi? di questo argomento che ancora oggi mi fa TROPPO male al cuore ! una considerazione personale che ? da quella maledetta domenica che mi tengo dentro.

Ancora oggi, e sono passati 17 anni !, non riesco a comprendere come mai un pilota strameticoloso e attentissimo ad ogni minimo particolare della sua vettura tanto da diventare un vero spaccapalle in qualsiasi Team sia stato come era Ayrton, un pilota che passava pi? tempo "in officina" che nel suo letto abbia potuto TRASCURARE un dettaglio. chiamiamolo cos? ... , di cos? grande e addirittura VITALE importanza.

questo davvero non lo capir? MAI ! ... forse l'unica spiegazione VERA ? che quello "era il suo destino".

claudio

 

stava passando un periodo davvero brutto, il 94 era iniziato nel peggiore dei modi e voleva recuperare a tutti i costi....

io non gliene faccio una colpa, quante volte sono stati fatti "rattoppi" simili in formula 1?

penso che abbiano pi? colpe altri personaggi, anche quelli dell'autodromo, non solo newey...

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stava passando un periodo davvero brutto, il 94 era iniziato nel peggiore dei modi e voleva recuperare a tutti i costi....

io non gliene faccio una colpa, quante volte sono stati fatti "rattoppi" simili in formula 1?

penso che abbiano pi? colpe altri personaggi, anche quelli dell'autodromo, non solo newey...

 

io personalmente non ho rancore nei confronti della williams per l'incidente.per come la vedo io e' stata una fatalita'.oltre a un lavoro fatto male ma per il quale non si puo' incarcerare nessuno.

 

quello che mi disgusta della williams sono le posizioni di head il quale scrisse che senna sbaglio' perche' lascio il gas,oppure le dichiarazioni di hill e coulthard.

palesemente false.

 

se avessero detto subito la verita' sarebbe tutto finito li'

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riguardo al we di Imola, Ayrton psicologicamente NON era assolutamente lo stesso, fin dai primi test aveva detto ai suoi amici "di essere arrivato in williams troppo tardi" per la prima volta in carriera trovava un team che non lo ascoltava ma si fidava solo della telemetria...chiedeva le modifiche e non arrivavano, anzi la monoposto da una sessione all'altra peggiorava, aveva la certezza dell'irregolarit? Benetton, ma il suo team non volle fare protesta ufficiale, a Imola dopo i due incidenti era sconvolto, esistono testimonianze che una sera era gi? praticamente uscito dal paddock con i suoi amici e il fratello per la cena MA torn? indietro e ebbe una discussione molto animata con Head e Williams riguardo alla vettura, le stesse parole a Sid sul luogo dell'incidente di Roland "non posso smettere" fanno pensare alla grande determinazione che aveva e al fatto che le pressioni erano ENORMI, era al TOP della carriera e in quel momento aveva tutti contro, doveva lottare per addirizzare tutto....posto qu? due foto prese da onboard a Aida in qualifica e Imola gara, quell'anno Ayrton aveva i guanti OMP blu con una striscia grigio/bianca sulle nocche, potete vedere che a Aida erano ulteriormente protetti con del nastro adesivo, mentre a Imola in gara no, forse era stato ulteriormente limato l'abitacolo o forse la modifica del piantone maledetto aveva dato quello spazio in pi?, faccio notare che a Interlagos cmq il nastro adesivo non sono riuscito a vederlo, ma ai test pre campionato c'era....con quella monoposto riusci a partire in pole tutti e tre i GP, solo l'enorme talento che aveva f? la ragione delle poles, specie a Aida dove se vedete l'onboard la monoposto "scappa" da tutte le parti con reazioni improvvise

Modificato da Francisco

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i rapporti con williams sono stati molto enfatizzati secondo me.la realta' e' che senna era un soggetto difficile e lo stress e la tensione hanno sempre fatto parte della sua vita ai box.

non era facile lavorare con lui,questa e' la verita e non e' che le cose fossero poi cosi diverse in mclaren.basti pensare al 91 una stagione in cui senna lotto' contro le williams costringendo la squadra la shell e la honda agli straordinari notte e giorno,per smagrire la vettura e dargli qualche cavallo in piu'.

 

il 92 e il 93 non ne parliamo.credo dennis abbia preso molti tranquillanti in quel periodo.

 

sono convinto che in williams la situazione non fosse rosea,ma anche che col tempo le vittorie sarebbero arrivate appianando tutto.sulla irregolarita' benetton ne parlo' anche con prost.

la williams era veramente difficile da guidare in quell'inizio del 94'.lo disse anche larini che aida seguendo hill disse che la macchina gli andava da tutte le parti.

 

sul fatto che fosse scosso per la morte di ratzemberger credo fosse naturale.ma alla fine una volta abbassta la visiera sono convintissimo che tornasse il senna di sempre.

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riguardo al we di Imola, Ayrton psicologicamente NON era assolutamente lo stesso, fin dai primi test aveva detto ai suoi amici "di essere arrivato in williams troppo tardi" per la prima volta in carriera trovava un team che non lo ascoltava ma si fidava solo della telemetria...chiedeva le modifiche e non arrivavano, anzi la monoposto da una sessione all'altra peggiorava, aveva la certezza dell'irregolarit? Benetton, ma il suo team non volle fare protesta ufficiale, a Imola dopo i due incidenti era sconvolto, esistono testimonianze che una sera era gi? praticamente uscito dal paddock con i suoi amici e il fratello per la cena MA torn? indietro e ebbe una discussione molto animata con Head e Williams riguardo alla vettura, le stesse parole a Sid sul luogo dell'incidente di Roland "non posso smettere" fanno pensare alla grande determinazione che aveva e al fatto che le pressioni erano ENORMI, era al TOP della carriera e in quel momento aveva tutti contro, doveva lottare per addirizzare tutto....posto qu? due foto prese da onboard a Aida in qualifica e Imola gara, quell'anno Ayrton aveva i guanti OMP blu con una striscia bianca sulle nocche, potete vedere che a Aida erano ulteriormente protetti con del nastro adesivo, mentre a Imola in gara no, forse era stato ulteriormente limato l'abitacolo o forse la modifica del piantone maledetto aveva dato quello spazio in pi?, faccio notare che a Interlagos cmq il nastro adesivo non sono riuscito a vederlo, ma ai test pre campionato c'era....con quella monoposto riusci a partire in pole tutti e tre i GP, solo l'enorme talento che aveva f? la ragione delle poles, specie a Aida dove se vedete l'onboard la monoposto "scappa" da tutte le parti con reazioni improvvise

ma gente esperta, comparando i vari on-board, non sarebbe capace di stabilire se il piantone ? pi? vicino al pilota di quei tanti cm di prolunga ? e quindi capire a quando risale ?

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ma gente esperta, comparando i vari on-board, non sarebbe capace di stabilire se il piantone ? pi? vicino al pilota di quei tanti cm di prolunga ? e quindi capire a quando risale ?

 

il piantone non f? "prolungato", la minore dimensione (in sezione) della parte aggiunta serviva a guadagnare spazio per il volante, come gi? detto prima, per l'analisi degli onboard, non saprei, valutarono le foto nella stampa specializzata per le "limature", certo con filmati in alta qualit? alcune analisi penso potessero essere fatte (leggi comparazione onboard), da quello che s? io CINECA lavor? sul filmato di Imola che ebbe a disposizione e la qualit? non era il massimo

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guadagnare spazio per il volante in che senso ? io ho sempre letto ovunque che il piantone fu avvicinato al pilota con quella prolunga di acciaio di diametro inferiore :huh:

 

" La soluzione pi? semplice per risolvere il problema senza riprogettare l'intero abitacolo era quella di avvicinare il volante al pilota con un piantone dello sterzo pi? lungo. Soluzione che fu effettivamente messa in pratica dal team Williams, probabilmente su entrambe le vetture, sicuramente su quella che Ayrton Senna guidava a Imola il primo maggio 1994. Tuttavia, per motivi sconosciuti, il piantone dello sterzo (che ? sostanzialmente un tubo metallico che trasmette la rotazione impressa dal pilota sul volante alla scatola dello sterzo, situata all'interno del telaio, tra le ruote anteriori) non fu affatto riprogettato. Il piantone esistente di diametro 22,2 mm venne tagliato e al suo interno fu saldata una prolunga di 18 mm di diametro, come ? possibile vedere dallo schema seguente. "

Modificato da MagicSenna

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guadagnare spazio per il volante in che senso ? io ho sempre letto ovunque che il piantone fu avvicinato al pilota con quella prolunga di acciaio di diametro inferiore :huh:

 

" La soluzione pi? semplice per risolvere il problema senza riprogettare l'intero abitacolo era quella di avvicinare il volante al pilota con un piantone dello sterzo pi? lungo. Soluzione che fu effettivamente messa in pratica dal team Williams, probabilmente su entrambe le vetture, sicuramente su quella che Ayrton Senna guidava a Imola il primo maggio 1994. Tuttavia, per motivi sconosciuti, il piantone dello sterzo (che ? sostanzialmente un tubo metallico che trasmette la rotazione impressa dal pilota sul volante alla scatola dello sterzo, situata all'interno del telaio, tra le ruote anteriori) non fu affatto riprogettato. Il piantone esistente di diametro 22,2 mm venne tagliato e al suo interno fu saldata una prolunga di 18 mm di diametro, come ? possibile vedere dallo schema seguente. "

 

probabilmente ci furono pi? motivazioni nell'intervento della modifica del piantone, il volante originariamente era molto incassato nell'abitacolo...ma credo che la motivazione principale per la lavorazione ? quella che spiego in questa mia post precedente...

 

Claudione correggimi se sbaglio, Ayrton fin dai tempi McLaren usava un volante di maggiori dimensioni, perch? rispetto ad uno di dimensioni minori affatica meno nella guida e permette una guida molto precisa (vedi quello utilizzato con la mp4/8 by Nardi) arrivato in Williams non poteva usare il suo volante abituale, non c'entrava, e si trovava a sfregare le mani nella scocca (vedi uso scotch sul dorso dei guanti) allora prima operazione ? stato limare la scocca in corrispondenza del volante (scocca rotta poi nell'incidente proprio in quel punto), nonostante questa modifica non soddisfacente si pass? allora alla modifica del piantone per poter utilizzare il volante di maggiori dimensioni....

ps scusami io sapevo cos? correggimi pure...

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guadagnare spazio per il volante in che senso ? io ho sempre letto ovunque che il piantone fu avvicinato al pilota con quella prolunga di acciaio di diametro inferiore :huh:

 

" La soluzione pi? semplice per risolvere il problema senza riprogettare l'intero abitacolo era quella di avvicinare il volante al pilota con un piantone dello sterzo pi? lungo. Soluzione che fu effettivamente messa in pratica dal team Williams, probabilmente su entrambe le vetture, sicuramente su quella che Ayrton Senna guidava a Imola il primo maggio 1994. Tuttavia, per motivi sconosciuti, il piantone dello sterzo (che ? sostanzialmente un tubo metallico che trasmette la rotazione impressa dal pilota sul volante alla scatola dello sterzo, situata all'interno del telaio, tra le ruote anteriori) non fu affatto riprogettato. Il piantone esistente di diametro 22,2 mm venne tagliato e al suo interno fu saldata una prolunga di 18 mm di diametro, come ? possibile vedere dallo schema seguente. "

 

mi sembra strano perche senna aveva braccia abbastanza lunghe rispetto al corpo

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stiamo dicendo la stessa cosa. tu stai dicendo il motivo per cui fu allungato, e io sto dicendo semplicemente che fu allungato.

ma davvero furono in grado di montare uno sterzo di diametro maggiore? io sapevo che lui voleva il volante rotondo che usava in mclaren ma che non ci fu modo metterlo per il cockpit troppo piccolo della williams

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" La soluzione pi? semplice per risolvere il problema senza riprogettare l'intero abitacolo era quella di avvicinare il volante al pilota con un piantone dello sterzo pi? lungo. Soluzione che fu effettivamente messa in pratica dal team Williams, probabilmente su entrambe le vetture, sicuramente su quella che Ayrton Senna guidava a Imola il primo maggio 1994. Tuttavia, per motivi sconosciuti, il piantone dello sterzo (che ? sostanzialmente un tubo metallico che trasmette la rotazione impressa dal pilota sul volante alla scatola dello sterzo, situata all'interno del telaio, tra le ruote anteriori) non fu affatto riprogettato. Il piantone esistente di diametro 22,2 mm venne tagliato e al suo interno fu saldata una prolunga di 18 mm di diametro, come ? possibile vedere dallo schema seguente. "

 

stiamo dicendo la stessa cosa. tu stai dicendo il motivo per cui fu allungato, e io sto dicendo semplicemente che fu allungato.

ma davvero furono in grado di montare uno sterzo di diametro maggiore? io sapevo che lui voleva il volante rotondo che usava in mclaren ma che non ci fu modo metterlo per il cockpit troppo piccolo della williams

 

sul discorso di tutte e due le monoposto non credo, sul volante era tondo, non saprei dirti se + o - grande come quello Nardi dell'anno precedente, per? + grande di quello di Prost con la FW15 : Prost 275 mm -- Senna 280 mm

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Guardate verso la fine (da 2.30 in poi), non l'avevo mai visto questo pezzo

 

s? lo avevo visto...(significativi i confronti prima di domenica dove tutto ? regolare) ? tipo la simulazione che port? la williams con Coulthard al volante, facendo vedere le oscillazioni, e il Grande Alboreto si incxxx? al massimo, disse che si pu? avere al massimo una oscillazione di pochissimi mm NON cm e lui una macchina del genere non l'avrebbe MAI guidata...

 

ps..cmq il video pi? esplicativo di tutti ? quello prodotto da Cineca dell'ingrandimento sul volante, ma in rete non credo si trovi pi?

Modificato da Francisco

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Non ci sono proprio dubbi su tutta la vicenda.

 

Non so di cosa si debba ancora discutere. Qualche nozione di fisica del moto pu? tornare utile per capire come la traiettoria seguita dalla Williams, nell'istante della rottura del piantone, abbia seguito pari pari le leggi della fisica.

 

L?accelerometro e le forze (centrifuga e centripeta)

 

L?accelerometro si trova ovviamente a bordo della vettura. Abbiamo un sistema costituito dalla vettura, il pilota e l?accelerometro. Un sistema non inerziale ossia un sistema accelerato rispetto alla Terra. Quando l?auto prende una curva (ad esempio dopo un lungo rettilineo) il pilota, la macchina e con essa quindi anche l?accelerometro tenderanno a mantenere la direzione che avevano poco prima. Quello che il pilota sente ? la forza centrifuga da considerare nelle cosiddette forze fittizie. La forza centrifuga tende a spingere, durante la curva, il sistema vettura-pilota-accelerometro verso l?esterno. La forza centripeta, al contrario ? la reazione opposta data dal grip meccanico (gomme) e quello aerodinamico (ali) che permette alla vettura di percorrere la curva.

 

Pi? il veicolo aderisce alla strada mantenendo la sua traiettoria e pi? sull?accelerometro, come sul pilota e su tutto il corpo vettura, agir? una maggiore forza centrifuga che tender? a far proseguire a tali corpi la direzione che avevano nell?istante precedente.

 

Se invece il veicolo perde aderenza e parte per la tangente, ?tirando dritto?, sia sul pilota che sull?accelerometro e l?auto non agiscono forze che tendono a trattenerli nel precendente moto. Questo perch? la precedente direzione, anche se con un diverso equilibrio del veicolo, sta gi? continuando. Tutto parte per la tangente come se il pilota improvvisamente decidesse di tirar dritto? Vi sono sempre e comunque forze che agiscono su pilota, auto e accelerometro ma gli effetti sono meno incisivi in quanto la situazione assomiglia, almeno nell?istante prima che il mezzo inizi a scomporsi, ad un prolungamento del rettilineo. Con le dovute approssimazioni ? come se non si verificassero cambiamenti di direzione dell?auto da corsa.

 

 

L'immagine spiega bene quanto sopra descritto:

 

forza-centrifuga-e-centripeta-articolo-ralph-dte.jpg

 

Se si imposta una curva (quella del Tamburello era una sorta di semiovale) e le linee verdi delle ruote d?appoggio, rappresentano la traiettoria ideale. Ma, se la curva prosegue e in quel momento si rompe lo sterzo, rimane la traiettoria impostata precedentemente alla rottura e per la forza centrifuga si ha una sorta di rettilineizzazione della traiettoria, ad uscire ovviamente. Il cosiddetto "partire per la tangente" appunto.

Modificato da luke36

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il video prodotto dalla williams ? ridicolo, cos? quel telo bianco che copre piantone e centina ? neanche se fosse di pongo si muoverebbe in quel modo

 

 

luke :up:

Modificato da MagicSenna

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