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  1. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Europei di Mosca. https://www.oasport.it/2018/01/pattinaggio-artistico-europei-2018-fernandez-re-deuropa-per-la-sesta-volta-consecutiva-nona-posizione-per-rizzo/ Assegnata anche la medaglia degli uomini. Nessuna sorpresa per l'oro, ad uno Javier Fernandez che ha dominato la gara, sia short che free, finendo con la bellezza di oltre venti punti di vantaggio sul secondo. La sorpresa, almeno in parte, è proprio il secondo: il diciottenne russo Dmitri Aliev, alla sua prima stagione da Senior, ha piazzato non solo il secondo short ma si è ripetuto con il secondo free, pattinato in modo pressochè perfetto sotto l'aspetto tecnico (a pochissimi punti dal punteggio tecnico di Fernandez!) e dimostrando pure una maturità interpretativa sorprendente. I russi devono ancora decidere quali uomini mandare ... pardon, i russi devono dire al CIO quali uomini dovrebbero essere invitati a Pyeongchang per poter gareggiare senza bandiera russa. La Russia ha due posti a disposizione per i pattinatori maschi alle olimpiadi, sarebbe assurdo se Aliev non fosse invitato a vantaggio del piuttosto deludente Alexander Samarin (ieri sesto, a ben 45 punti di distacco da Aliev!). L'altro russo che non dovrebbe avere problemi per andare alle olimpiadi è Mikhail Kolyada, che a Mosca ha preso il bronzo, dopo un free tutto all'attacco ma sporcato da parecchi errori (comprese due cadute). Da anni i russi cercano, invano, l'erede di Plushenko. Forse ieri l'hanno trovato in Aliev. O, per lo meno, hanno buoni motivi per sperarlo. Se a 18 anni si pattina già così, ci si propone sicuramente per il dopo-Hanyu e dopo-Fernandez. A proposito di giovani, il diciannovenne italiano Matteo Rizzo ha fatto un'ottima prova, arrivando alla fine nono agli Europei. Nulla di paragonabile alla prestazione ed al talento di Aliev (fuori dal comune per la sua età) ma comunque una buonissima prestazione che ci fa sperare di avere nei prossimi anni un pattinatore maschio che faccia risultati più che dignitosi, dopo anni di vacche molto magre, dove il "massimo" era Righini ed è meglio tacere su altri. Oggi si chiuderanno i giochi pure per le coppie di danza e per le donne, con i free di entrambe le categorie. Per la danza non vedo problemi per l'oro, prenotato dai soliti Papadakis/Cizeron (ai quali ormai i giudici perdonano tutto, pure quando fanno twizzles dello short dove non c'è assolutamente bisogno del rallentatore per vedere fuori-sincronismi da imprecazione), resta da vedere il resto del podio. Questa è la situazione dopo lo short: https://www.oasport.it/2018/01/pattinaggio-artistico-europei-2018-quarto-titolo-promesso-a-gabriella-papadakis-e-guillaume-cizeron-anna-cappellini-e-luca-lanotte-per-un-nuovo-argento/ Ce la faranno le coppie italiane, e in particolare Cappellini-Lanotte, ad arrivare sul podio? La gara è attorno all'orario di pranzo, ma la differita Rai è prevista per le 22:30 (come al solito, degli orari Rai c'è da fidarsi fino d un certo punto). Situazione invece molto più interessante per le donne, dove la Medvedeva (al rientro dall'infortunio) deve recuperare un paio di punti dopo lo short, nel quale, un pò inaspettatamente, la Zagitova le è stata davanti. Ma la Kostner è terza e tutte e tre se la giocheranno per il podio (con poche possibilità di rientro per quelle che stanno dietro, a meno di disastri delle prime tre). Vedo già molta gente pronta a stappare la bottiglia di champagne se la Medvedeva perderà, dopo anni di dominio, la medaglia d'oro. Io credo che Evgenia ce la farà, se il metatarso non le da più problemi, nonostante il "pericolo Zagitova" che mi era già chiarissimo e l'avevo scritto qui: Alina è oggi l'unico pericolo concreto per Evgenia anche per le olimpiadi, soprattutto dopo che la Osmond sembra aver smarrito la forma di inizio stagione. Ma un programma lungo è impegnativo e non so se la Zagitova abbia già la concentrazione e la "cattiveria" necessaria per non perdere quel paio di punti, con un "mastino" come la Medvedeva a morderle i talloni. Vedremo. Questa è la situazione sopo lo short: https://www.oasport.it/2018/01/pattinaggio-artistico-carolina-kostner-da-brividi-una-fata-illumina-mosca-e-terza-ad-un-soffio-da-zagitova-e-medvedeva-nello-short-program2/ Diretta Rai dalle 19:30 (se non cambiano, che sarebbe ancor più uno scandalo, con la Kostner a caccia di una medaglia). Se la Rai facesse qualche scherzo (ci sono voci che facciano una differita ... domani mattina!), si può provare con questo streaming YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=TwnvPIzVnXA
  2. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Europei di Mosca. https://www.oasport.it/2018/01/pattinaggio-artistico-europei-2018-tripletta-russa-nelle-coppie-dartistico-rimonta-di-evgenia-tarasova-e-vladimir-morozov-quinto-posto-per-valentina-marchei-ed-ondrej-hotarek2/ Assegnate ieri le prime medaglie, quelle delle coppie. Vittoria senza discussioni (si fa per dire, come vedremo ...) di Tarasova/Morozov, la punta di diamante della scuola russa in questa categoria. Dopo uno short sbagliato (quinti, a cinque punti di distacco dai francesi Morgan/Cipres e dietro, udite udite, perfino ai nostri Marchei/Hotarek) hanno tirato fuori nel free una performance notevolissima, pattinaggio a razzo e senza risparmio, "season's best" per loro, rimonta senza discussioni (si fa per dire ...) e vittoria con oltre undici punti di distacco sui secondi! Eccola qui, nel commento della televisione della Svizzera Italiana: Bene, incredibile a dirsi perfino questa performance ed il punteggio conseguito sono stati ritenuti da alcuni (a giudicare dai commenti in rete) un autentico "scandalo", con conseguenti accuse di punteggi dati a favore della nazione ospitante. Bubbole (non uso la parola con la "C" perchè non so se questo forum ha una funzione di censura ...) Il programma, su "Candyman" della Aguilera, può non piacere. A me inizialmente non piaceva, lo ammetto. E pensavo, come altri, che avrebbero fatto bene a cambiarlo prima di Pyeongchang. Ma vederlo pattinare come hanno fatto ieri, mi ha fatto cambiare idea. Probabilmente era solo questione di pattinarlo al meglio e loro hanno fatto bene a tener duro. Allegro, velocissimo, adatto a loro, pure i costumi sono perfetti per la parte, può anche darsi che non sia il più adatto per un anno olimpico (dove di solito si va sul "classico") ma come programma in sè, avercene. Può anche darsi che non lo faranno mai più così bene, con tanta concentrazione, però ... Si possono anche valutare certi GOE che sono stati loro dati (ma non solo a loro). Ma sostenere che non ci sia il distacco che hanno mostrato o che qualche GOE discutibile sia stato minimamente significativo per il risultato, o addirittura "scandaloso", secondo me vuol dire aver completamente sbagliato il bersaglio. Non so come alcuni, anche tra coloro normalmente accorti e competenti, possano fare certe affermazioni. Probabilmente qualcuno pensava (e qualcuno lo scrisse) che Tarazova/Morozov quest'anno fossero già "plafonati" al loro massimo e ormai impossibilitati ad andare oltre. Affermazione piuttosto incauta se assegnata ad una coppia con tante qualità, ancora giovane e che in questi anni ha dovuto anche affrontare la difficoltà della crescita fisica di lei (diventata una bella ragazza, lei che fino a pochi anni fa sembrava la versione russa di Pippi Calzelunghe). Casomai si può dire che tutta la gara è stata di livello abbastanza basso, considerando che alla fine è arrivata seconda una delle coppie più sopravvalutate degli ultimi anni, i gelidi Stolbova/Klimov che quest'anno hanno avuto la "bella pensata" di passare alla Carmen nel free ... quando se c'è una alla quale non si attaglia il personaggio della sensuale e mediterranea Carmen è proprio la "durissima" e fredda Ksenia Stolbova! (*) E, come le succede ormai costantemente quest'anno, anche stavolta è caduta nel free. Lei alla fine piangeva per l'errore fatto, presumo che pure loro si vedessero ormai fuori dal podio. Possono invece accendere un cero a qualche santo russo per essere arrivati secondi nonostante la caduta ed un libero con tante imperfezioni, grazie sostanzialmente alla relativa pochezza dei concorrenti (Tarasova/Morozov a parte) e al fatto che una delle coppie favorite per il prossimo oro olimpico, i "tedeschi" Savchenko/Massot (lei di origine ucraina, lui francese naturalizzato tedesco) ha deciso di saltare gli Europei per preparare Pyeongchang. Non solo: anche Volosozhar/Trankov, la coppia migliore dell'ultimo decennio, in questa stagione sono assenti, per loro scelta (lei ha partorito nel 2017). Un vuoto di concorrenza che però tanti non sono stati in grado di sfruttare davvero. (*) che quest'anno sfoggia pure una pettinatura orribile, secondo il mio personale gusto Terzi sono una coppia russa di secondo livello, abbastanza elegante (soprattutto lei) ma decisamente imprecisa, Zabiiako/Enbert. E i francesi Morgan/Cipres? Non hanno retto alla tensione della lotta per una possibile medaglia d'oro, soprattutto dopo aver visto il free di Tarasova/Morozov che li avrebbe costretti, per restare in testa, a migliorare nettamente pure loro il personale stagionale. Prestazione deludente, tesa, imprecisa, dove la differenza qualitativa con T/M è stata palese già dopo i primi dieci secondi. Alla fine, la beffa: quarti per un centesimo di punto! Tutti i loro limiti artistici e di classe, che pure nell'ultimo anno erano riusciti ad attenuare o mascherare, sono riemersi alla prima "prova del nove". E perciò devono incolpare sè stessi (e probabilmente loro lo fanno, la faccia della Morgan dopo il libero era significativa), non "la cattiva giuria filo-russa". Se i russi hanno monopolizzato il podio a Mosca è solo perchè Savchenko/Massot non c'erano (ma non c'erano neppure Volosozhar/Trankov) e tutti i non-russi hanno perso un'occasione d'oro soprattutto dopo il cattivo short di Tarazova/Morozov e i non eccellenti free delle altre due coppie russe. Comprese le due coppie italiane, Marchei/Hotarek e Della Monica/Guarise, entrambe autrici di ottime prestazioni ma alla fine rispettivamente quinta e sesta. E quando mai gli ricapiterà un'occasione da podio come questa, considerando che in ambito mondiale ed olimpico c'è anche la concorrenza del resto del mondo? Forse la verità, purtroppo, è che se c'è chi è "plafonato" sono le nostre coppie. Che, comunque, si lasciano vedere con grande piacere e che fanno prestazioni più che dignitose.
  3. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Ecco alcune informazioni sui prossimi Campionati Europei, dal 15 al 21 gennaio a Mosca. Qui gli atleti convocati: https://www.oasport.it/2017/12/pattinaggio-di-figura-europei-mosca-2018-tutti-gli-atleti-convocati-di-tutte-le-nazionali/ E questo il programma: CALENDARIO EUROPEI PATTINAGGIO DI FIGURA 2018 Orari italiani MERCOLEDÌ 17 GENNAIO 09:45 Short program maschile 16:00 Cerimonia d’apertura 17:00 Short program coppie artistico GIOVEDÌ 18 GENNAIO 10:30 Short program femminile 16:55 Free skating coppie artistico VENERDÌ 19 GENNAIO 10:15 Short dance 15:45 Free skating maschile SABATO 20 GENNAIO 11:40 Free dance 16:30 Free skating femminile DOMENICA 21 GENNAIO 12:00 Exhibition Gala https://www.oasport.it/2017/12/pattinaggio-di-figura-europei-mosca-2018-il-calendario-e-le-date-il-programma-completo-e-gli-orari-della-rassegna-continentale/
  4. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Credo che manchi solo una cosa per chiudere (per ora) l'argomento "DONNE": la questione Carolina Kostner. Come sta andando Carolina in questa stagione? Quali prospettive ci sono per lei in vista dei prossimi appuntamenti (Europei, Olimpiadi e, infine, Mondiali a Milano)? Secondo me, considerando l'età (31 anni a febbraio) e con tutto quello che ha passato in questi utimi anni, sta andando benissimo. Straordinariamente bene. Meglio di come si sarebbe potuto pensare (o, almeno, di come io pensavo ...). Da questa intervista sembrerebbe che forse pure lei non si aspettava di essere così in forma: http://www.gazzetta.it/Sport-Invernali/21-12-2017/ghiaccio-kostner-vivo-gioia-avvicino-perfezione-240374542134.shtml Purtroppo non ha dato il massimo alla finale del Grand Prix, e alla fine imperfezioni e scarsa aggressività forse le sono costati il podio, ma nel complesso sta pattinando molto bene. Ai recenti nazionali di Milano, ovviamente stravinti, ha eseguito elementi tecnici di pregio, mai ancora messi nei programmi di questa stagione, probabilmente in vista di una loro introduzione nei prossimi importanti appuntamenti. https://www.oasport.it/2017/12/pattinaggio-di-figura-campionati-italiani-milano-2018-nona-meraviglia-di-carolina-kostner-settimo-titolo-per-anna-cappellini-e-luca-lanotte/ https://www.oasport.it/2017/12/pattinaggio-artistico-campionati-italiani-milano-2018-lexploit-di-matteo-rizzo-e-la-lezione-di-carolina-kostner2/ L'handicap di Carolina, è noto, è la parte tecnica: per età, oltre che per attitudine innata, è impensabile che possa competere sugli elementi tecnici alla pari con quindicenni o sedicenni come le russe o una ventiduenne "tosta" come la Osmond. Deve però cercare di ridurre il gap tecnico di partenza con le avversarie, per non trovarsi troppo distaccata e non riuscire a far fruttare le sue eccelse doti di interpretazione e perfezione del pattinaggio. Per chi non segue troppo il pattinaggio di figura, mi spiego esplicitamente. Ogni pattinatore o pattinatrice (o coppia) presenta in ogni manifestazione due programmi, lo short e il free (in italiano si dice anche "corto" e "lungo" o "libero"), che, a seconda delle scelte fatte nella composizione dell'esercizio, hanno dei valori di base ("base value") che dipendono dalla difficoltà che la ISU (International Skate Union) ha attribuito ad ogni elemento che viene eseguito (es.: un Loop singolo ha un certo valore, un triplo Loop ovviamente vale di più, un salto più difficile come un Axel vale di più del Loop, le combinazioni aumentano il valore, le trottole valgono pure loro ecc.). Il programma, quindi, sia esso uno short o un free, ha un valore di base che deriva dalla somma dei valori di base di tutti gli elementi tecnici che il pattinatore ha deciso di fare (lo decide in base a ciò che vuole e si sente di fare, ma rispettando alcune regole date dall'ISU, regole sul numero di elementi che sono richiesti ed altro). Se questi elementi vengono portati a termine, gli viene assegnato il valore previsto, corretto con un giudizio sul "grado di esecuzione" (GOE) che è la valutazione dei giudici su "quanto bene" è stato fatto l'elemento stesso (non basta fare un "triplo Loop" per avere il punteggio massimo, bisogna farlo al meglio). I GOE possono andare da -3 a +3, quindi possono diminuire o aumentare signficativamente il valore di base di ogni elemento. Se poi ci sono elementi fatti in modo sbagliato o incompleto, si hanno "degradazioni" (es. da un previsto triplo Loop, ricordiamo che i programmi sono "dichiarati" in anticipo dagli atleti, si può avere solo un doppio Loop o un triplo "sottoruotato" se la rotazione non è stata completata) e penalità, per esempio per le cadute. Un atleta di solito decide quindi di inserire nei suoi programmi degli elementi che gli possono dare molti punti ma allo stesso tempo che non lo fanno rischiare troppo in possibili penalità (o bassi GOE) per cattiva esecuzione. Al giudizio tecnico si somma poi il giudizio sui "components", ovvero la parte "interpretativa" e di "qualità del pattinaggio" (composto dal giudizio su diverse "componenti", appunto, ma su cui non mi dilungo se non per ricordare che è la "forza" di Carolina, ciò in cui è normalmente davanti a tutte). Carolina, che ormai si può considerare "di un'altra epoca" del pattinaggio e che è soprendente che riesca ancora a difendersi così bene, non può mettere nei suoi programmi elementi per lei troppo difficili, che solo ragazzine con la metà dei suoi anni e particolarmente "toniche" possono fare, perchè rischierebbe troppo. Perciò il "valore di base" del punteggio tecnico dei suoi programmi è ormai costantemente inferiore a quello delle avversarie con cui si confronta. Guardate qui http://www.isuresults.com/results/season1718/gpf1718/data0203.pdf qual'era il valore di base del suo short a Nagoya (quello che non ha entusiasmato): 27.63. Mentre la Osmond aveva un 32. 53 e la Zagitova addirittura un 34.97. Sette punti di distacco dalla Zagitova, come punteggio tecnico di base! E nel free ( http://www.isuresults.com/results/season1718/gpf1718/data0205.pdf ) ancora peggio: 66.01 per la Zagitova, 53.34 per Carolina: tredici punti base di differenza! Distacco che Carolina deve sempre cercare di colmare ricorrendo alla sua straordinaria perizia nei "components", dove è indiscussa maestra (le sue "vecchie colleghe/rivali", come la Yu-Na Kim e Mao Asada, che su questo stavano alla sua altezza e la Kim anche meglio, non pattinano più e le giovani devono ancora arrivare a quei livelli, solo la Medvedeva ci si avvicina già parecchio ...). Ma se non esegue particolarmente bene il programma sugli elementi tecnici, come le è capitato a Nagoya nello short, ovvero su un programma che ha già un punteggio tecnico potenziale relativamente basso anche se ben eseguito, allora Carolina è "spacciata". E, infatti, alla finale del Grand Prix quello short piuttosto imperfetto, oltre ad un free eseguito poco aggressivamente (forse perchè non si aspettava la debacle della Osmond, ovvero non si aspettava di poter ancora puntare al podio), le è forse costato il bronzo. Perciò, gli obiettivi che Carolina deve avere, se vuole sperare di avere carte da giocare per un podio olimpico, mondiale ed europeo, sono: - aumentare il tasso di difficoltà tecnica dei suoi programmi - eseguirli non solo senza errori sull'aspetto tecnico, ma anche guadagnandosi dei buoni GOE (positivi e, anzi, possibilmente sempre maggiori di 1) - pattinare come sa fare per la parte interpretativa, per recuperare ciò che inevitabilmente perde sul tecnico Ce la può fare ad arrivare a podio, alle Olimpiadi o ai Mondiali? Sulla carta, è difficile. In questo momento almeno quattro pattinatrici al mondo, quelle che l'hanno preceduta a Nagoya più la Medvedeva, le stanno davanti. E teoricamente ci sono pure le giapponesi e sempre che qualche americana non faccia un qualche exploit ... Però, non sempre le cose vanno nella realtà come è scritto "sulla carta" ... Io credo che il massimo obiettivo realisticamente abbordabile a livello olimpico e mondiale sia un bronzo e anche a livello europeo, considerando la qualità delle russe, non cambia molto. Difficilmente vedo Carolina seconda su un podio mondiale, ma ad un terzo posto, pattinando al meglio e sperando magari che l'inesperienza tiri qualche brutto scherzo a qualcuna delle giovani, ci potrebbe arrivare. E un bronzo a 31 anni, per una che ha cominciato a gareggiare nelle Senior quando la Zagitova nasceva, sarebbe straordinario. Non mi faccio molte illusioni, ma lo spero davvero! Per inciso, se qualcuno avesse ancora dubbi su come "funziona" una gara di pattinaggio di figura, qui cercano di spiegarlo in un minuto: https://it.eurosport.com/pattinaggio-di-figura/pyeongchang/2018/video-il-pattinaggio-artistico-spiegato-in-60-secondi_vid1016307/video.shtml Molto sintetico, decisamente generico, non sempre precisissimo e certo non completo ma, tutto sommato, accettabile come "pillola" di base. A questo punto ricordo ancora il prossimo appuntamento importante: Campionati Europei, dal 15 al 21 gennaio a Mosca. Dovrebbe rientrare, si presume, la Medvedeva e allora si dovrebbe capire già il probabile podio femminile di Pyeongchan, per almeno due terzi.
  5. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    E adesso continuiamo a parlare di DONNE, ovvero della finale di Grand Prix 2017. Per inciso, questa pagina riporta tutti i risultati della finale: https://en.wikipedia.org/wiki/2017%E2%80%9318_Grand_Prix_of_Figure_Skating_Final e tutti i dettagli sono qui, sul sito ISU: http://www.isuresults.com/results/season1718/gpf1718/ Detto della Osmond, terza a Nagoya, e di quella che io ritengo essere stata per lei una occasione mancata che potrebbe pure riverberarsi alle prossime Olimpiadi, andiamo innanzitutto a guardare il podio. Al secondo posto una pattinatrice che potrebbe essere considerata "emergente", se non fosse che già solo in patria ha almeno due, forse tre, pattinatrici più talentuose di lei: Maria Sotskova. Autrice a Nagoya di un sufficiente short e di un buon free (il secondo migliore della giornata), sfruttando l'inopinata brutta prestazione della Osmond e pure il decisamente cattivo short di Carolina (la quale non è riuscita a rimediare completamente con il libero) è riuscita ad issarsi al secondo posto sul podio. Allo stato attuale del parco delle concorrenti, arrivare per lei al secondo posto in una competizione al massimo livello mondiale credo sia assolutamente il massimo possibile e possibile solo con errori multipli delle avversarie e/o fattori esterni come ritiri delle concorrenti. Oltre alla Medvedeva, infatti, in casa Russia le è forse davanti, come talento, anche la Polina Tsurskaya (dico forse, attualmente tra le due siamo lì lì, solo che la Polina è meno noiosa ...) e certamente le è davanti, per quanto si è visto nella stagione, la Alina Zagitova. Questa è la Tsurskaya (che ha avuto problemi di salute l'anno scorso, quest'anno al suo debutto nelle Senior non è riuscita a guadagnarsi la finale di Nagoya ma ha comunque preso un bronzo nella tappa di Grand Prix del NHK Trophy e un quarto posto a Skate America): e questa è la Zagitova: Alina Zagitova che sta facendo una stagione incredibile, al suo debutto nelle Senior: prima alla tappa di Grand Prix della Cup of China, prima alla tappa di Grand Prix degli Internazionali di Francia e infine prima alla finale di Grand Prix di Nagoya! Come mai, allora, se ne parla relativamente poco? Per i numerosi errori che ancora costellano i suoi programmi 2017-2018, soprattutto lo short (esercizio fin troppo difficile, senza respiro e senza quasi possibilità di recupero se sbaglia), ai quali però ha finora posto rimedio con il free? Perchè è "troppo giovane" (15 anni) per essere "credibile" come "numero uno"? Io credo che sia semplicemente perchè tutti sanno, perfino coloro che lo ammettono a denti stretti, che attualmente c'è solo una "numero uno", e con margine: Evgenia Medvedeva. Che solo pochi anni fa, quando era altrettanto giovane, fece un altrettanto clamoroso debutto Senior "col botto" e che in questa stagione è stata capace di vincere due tappe di Grand Prix, una delle quali (NHK Trophy) avendo già il metatarso fratturato. Ciò detto, secondo me la Alina ha potenzialità maggiori di quelle della Sotskova e della Tsurskaya. Sarà anche perchè è allenata dalla Eteri Tutberizde, il tecnico (non so se si può dire "la tecnica" ...) della Medvedeva e la più in voga già dalla stagione olimpica di Sochi (dove allenava la meteora Liptniskaya) ma mi pare che la Zagitova abbia più grinta della Tsurskaya (anche lei comunque allenata dalla ferrea Eteri) e molto di più della Sotskova. Come ho già scritto, ha un sufficiente "physique du role" (ed è pure carina in viso, il che non guasta) anche se con il suo 1,56 metri cede ben quindici-sedici centimetri di altezza (!) a queste due rivali ma uno solo alla Medvedeva. D'accordo, non siamo all'"altezza forse perfetta" della Yu-Na Kim (1,64 metri) o al 1,69 di Carolina ma andiamo già meglio della Miyahara (1.52)! Questo è il suo free, che l'ha portata all'oro a Nagoya: e visto che ci siamo ve la propongo pure in versione "tigrata" al Gala finale (mica male, eh? no, non sto parlando dell'esibizione, che è niente de che ... ) La Medvedeva secondo me nel prossimo futuro deve guardarsi dalla Zagitova più che da qualsiasi altra, a meno che la Osmond non smetta di fare il su-e-giù delle prestazioni e riesca a sfruttare appieno il suo non trascurabile potenziale. Per Pyeongchang, comunque, penso sia decisamente troppo presto pensare ad una Zagitova campionessa olimpica, quindi la Evgenia deve soprattutto pensare a rimettersi a posto fisicamente e non dovrebbe avere eccessivi problemi ad arrivare all'oro. Dal 15 al 21 gennaio 2018 ci saranno gli Europei a Mosca, che visto il panorama femminile dominato dalle russe saranno quasi un Mondiale, ed allora si capirà molto bene quali carte le atlete avranno da giocare per le Olimpiadi, neanche un mese dopo. Nel frattempo, in questi giorni si sono svolti i campionati nazionali russi (con l'assenza della Medvedeva): la Zagitova ha stracciato la Sotskova, con una dozzina di punti di vantaggio!, mentre terza è arrivata la Kostornaya, recente vincitrice del GP Junior (vedi qui sotto). Solo quinta la Tsurskaya. Non ho visto la gara (mi sono perso lo streaming) ma da commenti che ho letto pare che la Tsurskaya sia stata ingiustamente massacrata sui components e forse la Sotskova "pompata" per maneggi interni alla federazione russa (sapete com'è, i nazionali dovevano dire ormai l'ultima parola o quasi sui due posti femminili ancora in ballo per la Russia ad una cosetta come i Giochi Olimpici ...). Su questo sospendo i giudizi fino a quando non potrò, eventualmente, vedere i filmati. Il succo, comunque, è che in questo momento la meno lontana dalla Medvedeva è la Zagitova. Il che l'avevo già capito anch'io ... Dietro a questa schiera di giovani russe, che hanno preso o stanno prendendo il posto delle connazionali che negli anni precedenti dominavano o vincevano o comunque dicevano la loro (Sotnikova, Liptniskaya, Tuktamisheva, Radionova, Pogorilaya, Leonova), preme già una ulteriore nuova generazione che viene dalle stesse terre! I russi alla finale di Grand Prix Junior hanno messo cinque finaliste su sei (la sesta era un'isolata giapponese)! E alla fine ne hanno messe tre sul podio ... Eccole qua: 1) Alena Kostornaya, 2) Alexandra Trusova, 3) Anastasia Tarankova Ah, per inciso: tutte e tre fanno parte della "premiata scuderia Tutberizde", ovvero dello skating club SAMBO 70 di Mosca. Tanto per piovere sul bagnato! Ora, parlando delle giovanissime russe emergenti c'è chi pensa che molte di loro, se non tutte, saranno un fuoco di paglia, che probabilmente si estinguerà al momento della loro crescita fisica. E c'è chi teme per il loro equilibrio psicologico, e forse perfino fisico, in un contesto di competizione estrema nella squadra russa. Bah, quando la Russia manda in una finale a livello mondiale, come è il Grand Prix Junior, cinque atlete su sei va da sè che nei prossimi dieci-quindici anni non ci potranno comunque essere cinque, sei o sette campionesse del mondo od olimpiche russe! Quindi dire che per molte di esse non ci sarà una carriera dorata è quasi una banalità, anche per il semplice fatto che non ci sarà posto, sui podii, per tutte loro. Solo una o due di queste, probabilmente, potrà arrivare (forse) al vertice assoluto, dopo essersi "scannata" con le coetanee ed essere passata (forse) anche sul "cadavere" della Medvedeva. Perciò, certo, per diverse di queste la carriera si spegnerà, alcune avranno problemi di crescita, alcune forse non reggeranno alla tensione e appenderanno presto i pattini al chiodo. E altre si potranno veder superate da ancor più giovani (!) nuove arrivate! Infine ci saranno forse (e spero che ci saranno) quelle che continueranno fin che possono a pattinare per divertirsi, alternando magari a prestazioni disastrose come questa www.youtube.com/watch?v=kWX5onAB2x4 <--- cliccare sul link, perchè il Forum non mi consente uno YouTube diretto oltre i tre già inseriti (tappa di Grand Prix francese della stagione 2016) delle piacevolissime esibizioni come questa https://www.youtube.com/watch?v=cVEYF_wywhk (tappa di Grand Prix giapponese, NHK Trophy, della stagione 2017, dove con questo free è arrivata ad un dignitoso sesto posto su dodici concorrenti, ad una incollatura dalla molto più quotata Miyahara) Per chi non la conoscesse, questa altalenante signorina, ormai ventisettenne, è Alena Leonova. Non è mai stata la migliore, neppure una stabilmente al top tra le Senior (ma comunque argento mondiale nel 2012), ma ogni tanto negli anni ha imbroccato programmi davvero accattivanti. A me è sempre stata molto simpatica, per cui vi propongo anche il suo esercizio più famoso, l'energetico short sui "Pirati dei Caraibi" del 2012. <--- cliccare sul link, perchè il Forum non mi consente uno YouTube diretto oltre i tre già inseriti
  6. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Al minuto 1:35 c'è una sequenza di passi, se intendi quello dal minuto 1.39 a 1.41 è un salto non puntato (ovvero che parte col filo della lama e non puntando con i dentini anteriori del pattino), quindi non può essere un Flip (che invece è un salto puntato). Questo restringe le possibilità ad uno dei tre salti non puntati: Salchow, Loop, Axel. E' immediatamente evidente che non è un Axel, perchè non parte ìn avanti. Restano Salchow e Loop. Il Salchow è un salto che parte da una gamba (di spinta) e termina atterrando sull'altra gamba. In questo caso, invece, Carolina spinge con la sinistra e atterra sulla stessa gamba, la sinistra: è un triplo Loop. Loop: unico salto non puntato che parte da un piede ed arriva sullo stesso piede. Ecco fatto! Magari il mio è un modo "rozzo" per riconoscere i salti, ma tutto sommato funziona ... Tutto ciò è difficile da vedere a velocità normale (almeno per me ...) mentre è facile da vedere al rallentatore. Su YouTube, c'è in basso a destra l'"ingranaggino" delle impostazioni, si può scegliere una velocità rallentata al 25% e qui si vede chiaramente non solo quali sono la gamba di spinta e di arrivo ma anche se il salto è puntato o no (cosa che spesso è anche più difficile da identificare, soprattutto se l'angolo di visione non è il migliore). Se vuoi vedere la differenza tra Flip e Loop ti rimando ai filmati "didattici" che avevo già indicato in quel vecchio post: Flip: http://monkeysee.com/ice-skating-the-flip-jump/ Loop: http://monkeysee.com/ice-skating-the-loop-jump/ Ovviamente la differenza anche qui si vede bene nei salti semplici (non doppi o tripli) e meglio ancora al rallentatore. Nota che in questi filmati Loop e Flip partono ed arrivano sul piede destro, che è la norma per i pattinatori non mancini ... mentre Carolina è mancina e per lei la "norma" è invertita: fa con la sinistra ciò che il 90% dei pattinatori fa con la destra (e gira pure in senso inverso rispetto a quasi tutte le altre)! Un altro filmato che ho trovato di recente è questo: che in un minuto vuol far vedere tutti i vari salti! Carino, anche se la qualità delle immagini è pessima. Anche qui, consiglio di guardarlo al rallentatore. Comunque non preoccuparti eccessivamente di identificare sempre "al volo" i salti, con un pò di esperienza si riesce a capire, a livello di spettatore (e pure di commentatore TV), se un pattinatore salta bene o male senza neppure essere certi se ha fatto un Flip o un Loop! I due salti "più importanti", in termini di difficoltà e quindi di punteggio attribuibile, Axel e Lutz, sono curiosamente i più facili da riconoscere. L'Axel è sempre facilmente identificabile, mentre uno dei salti spesso più "controversi" e fonte di discussioni dopo una gara, il Lutz con la sua caratteristica di essere "controruotato" (che se non fatto "a norma di regola" diventa una specie di Flip, sarcasticamente spesso definito "Flutz", con conseguente detrazione di punteggio ... se i giudici se ne accorgono!), è uno dei più facilmente riconoscibili con qualche secondo di anticipo (data la lunga preparazione) e ciò facilita anche lo spettatore. I giudici del punteggio tecnico, comunque, oltre ad essere del settore (e quindi riconoscere i salti fa parte del loro lavoro quotidiano) hanno a disposizione filmati al rallentatore con i quali possono riguardare tutte le azioni su cui hanno dubbi (è ciò che accade dopo ogni esercizio, quando fanno la "review" degli elementi tecnici appena eseguiti dal pattinatore).
  7. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    La velocità di rotazione dipende dalla potenza della pattinatrice ma pure dalla sua tecnica e dalla stessa sua conformazione fisica oltre che dalla postura del corpo (ruotare tenendo le braccia vicine al tronco fa aumentare la velocità di rotazione, questione di Fisica, cosa evidentissima in certe trottole). Ancora più importante è l'altezza del salto, un salto alto ti da più tempo per completare tutte le rotazioni previste. Ma neppure l'altezza, che pure è certamente ben valutata dai giudici, è tutto. Esistono atleti, come la Medvedeva, che non fanno salti particolarmente alti ma li fanno meglio di altri che saltano di più. Un elemento importante per giudicare dei salti come "dei bei salti" è la "facilità" con cui vengono fatti. Se senti dire che un atleta ha fatto venir fuori, per esempio, un doppio axel "dal nulla" è un bel complimento, vuol dire che non ha fatto avvertire alcuno sforzo nel farlo, tanto che lo spettatore "non si aspettava" che l'avrebbe fatto. E ciò avvantaggia grandemente anche la parte "artistica" dell'esercizio, ovvero il giudizio sui "components", rendendo il programma più omogeneo e "sciolto". Un pattinatore completamente concentrato a saltare senza sbagliare lo si vede piuttosto facilmente, tutto l'esercizio sembra una sequenza di salti intervallati dal nulla o quasi e addio valutazione "artistica". Questo uno dei motivi per cui una come la Medvedeva ottiene valutazioni anche sui components nettamente superiori, per esempio, ad una come la Sotskova, che pure è una buona pattinatrice, con un fisico invidiabile (è forse quella che fisicamente più si avvicina all'eleganza regale di Carolina) e che tutto sommato non salta peggio della Medvedeva (e, anzi, di solito salta più alto). Però, mentre la Medvedeva sembra fare tutto con la massima naturalezza, per la meno esperta (e meno talentuosa, secondo me) Sotskova la "fatica" di fare bene gli elementi tecnici la si vede ad occhio e tra un elemento ed un altro lei non "interpreta" a sufficienza (ma in giro c'è di peggio della Sotskova, beninteso!). Visto che ho accennato al "fisico" e all'importanza che ha sia per le prestazioni tecniche che artistiche dei pattinatori e pattinatrici, secondo alcuni la divina Yu-Na Kim ha (o almeno aveva quando ancora pattinava) un fisico "perfetto" per una pattinatrice (e non solo). http://english.chosun.com/site/data/html_dir/2010/02/24/2010022400425.html Che posso dire? ... ... sono d'accordo!
  8. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Puoi guardare qui (un mio vecchio post che spiega un pò i salti): http://forum.motorionline.com/index.php?showtopic=24362&page=2&do=findComment&comment=1211647 Gli unici salti facilmente distinguibili da uno non esperto sono l'Axel (l'unico che inizia "in avanti") e il Lutz (che è preceduto da una lunga e caratteristica preparazione del pattinatore, che scivola all'indietro). Per tutti gli altri io, che pure guardo il pattinaggio da anni, ho ancora difficoltà ad identificarli "al volo", durante l'esercizio. Tieni presente, comunque, che i commentatori televisivi hanno sott'occhio il programma previsto di ogni pattinatore, che indica la sequenza prevista di tutti gli elementi (salti, combinazioni di salti, trottole ecc.) e sono quindi molto facilitati nel chiamare i salti (e ogni tanto si sbagliano lo stesso!). Chiaro che gente come la Bianconi, allenatrice di successo oltre che commentatrice tecnica, li può riconoscere senza bisogno di avere sott'occhio la "scaletta" ...
  9. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Ed eccomi a parlare di Donne. A Nagoya c'era una grande assente, la imbattibile (finora) Evgenia Medvedeva. A fine novembre le è stata diagnosticata una frattura al metatarso del piede destro (probabilmente una microfrattura da stress) che la tormentava dal tempo della vittoriosa tappa Grand Prix di Mosca e che non le aveva impedito di vincere pure la tappa giapponese di Osaka (anche se lì si vide che non era al top fisico e si è poi capito il perchè). Piede ingessato e addio finale del Grand Prix, che avrebbe forse vinto pure con il piede malandato (e pare lei volesse comunque partecipare!). Ma ovviamente in questa stagione ci sono appuntamenti più importanti, soprattutto le Olimpiadi, quindi bene che l'abbiano fatta stare ferma. Di fronte a questa inaspettata situazione, per le rivali si apriva una prospettiva insperata, addirittura di vincere la finale! Sei pattinatrici si sono affrontate a Nagoya: la canadese Kaetlin Osmond, le russe Alina Zagitova e Maria Sotskova, le giapponesi Wakaba Higuchi e Satoko Miyahara (quest'ultima subentrata alla Medvedeva) e la nostra Carolina Kostner. Io davo per favorita la Osmond, vice campionessa del mondo a Helsinki a marzo 2017 (dietro, guarda caso, la Medvedeva) e vincitrice quest'anno della tappa canadese del Grand Prix. La Osmond è una pattinatrice potente ma sufficientemente aggraziata e talentuosa da poter ottenere anche ottimi giudizi nei components (la parte "artistica"). Nonostante che commetta spesso errori (che alla tappa francese del GP l'hanno fatta scendere dal primo posto dopo lo short program al terzo dopo un molto falloso esercizio libero), credevo che non avrebbe perso l'occasione di vincere la finale ed accreditarsi così come l'anti-Medvedeva a Pyeongchang. Questa finale era secondo me il miglior trampolino di lancio per la Osmond per giocarsi tutte le possibilità che ha per Pyeongchang. La Medvedeva era inaspettatamente fuori e nella stagione olimpica si è visto che ci sono spesso "pompaggi" in vista delle Olimpiadi per "accreditare" qualcuno come credibile candidato all'oro (vedi il pompaggio pre-Sochi soprattutto della Liptniskaya e vedi l'attuale pompaggio pro-Papadakis/Cizeron), ogni successo intermedio nella stagione serve a questo ed ogni mancato successo (o mancata partecipazione) apre le porte ad altri. Quindi vincendo a Nagoya la Osmond si sarebbe accreditata "ufficialmente" come la più seria rivale per la Medvedeva e dato l'occhio con cui sono visti oggi i russi (e visto che si va in casa della "derubata" di Sochi, suscitando altri ricordi negativi anti-Russia) non mi stupirei più di niente che possa accadere in Corea, pure l'impensabile fino a poche settimane fa (perfino i più incalliti "odiatori" della Medvedeva sembrano, o sembravano, rassegnati ad un suo sicuro oro olimpico). Invece, grande delusione dalla canadese. Dopo uno short concluso in testa alla classifica, con non molti punti di vantaggio sulla Zagitova ma avendo comunque destato buona impressione, il free è stato disastroso. Risultato: caduta a precipizio, da prima dopo lo short fino alla quinta posizione finale! Una grande occasione persa per lei, probabilmente una fortuna per la Medvedeva perchè rende meno credibili eventuali "combine" a Pyeongchang a suo sfavore e a favore della Osmond. Se ci poteve essere un tentativo di "pompaggio" della Osmond, questa controprestazione, che è seguita a quella insoddisfacente (e simile nell'andamento: ottimo short, brutto free) in terra francese, dovrebbe averlo smontato fin dall'inizio. (continua ...)
  10. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Eh, lo so ... E infatti, conoscendo i miei polli, appena ho un pò di tempo continuerò parlando di Donne!
  11. Astor

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    Il Gran Finale del Grand Prix. Bene, anche per questa stagione abbiamo i campioni del Grand Prix. Uomini. Sorry ... non ho visto la gara. Già i maschietti mi interessano abbastanza poco, qui con la mancanza di Hanyu, Fernandez e altri atleti top in finale il mio interesse è sceso pressochè a zero. Per la cronaca, ha vinto lo statunitense Nathan Chen, che ha battuto il giapponese Shoma Uno e il russo Mikhail Kolyada. Gara che mi dicono essere stata di basso livello, cosa che non mi fa rimpiangere di averla persa. Qualche particolare in più lo potete leggere qui: http://www.fondoitalia.it/2017/12/08/notizie/argomenti/fotogallery-1/articolo/grand-prix-final-nagoya-seconda-giornata.html Ed ora passiamo a cose più interessanti. Un breve cronaca delle altre finali della terza ed ultima giornata è qui: http://www.fondoitalia.it/2017/12/09/notizie/argomenti/fotogallery-1/articolo/grand-prix-final-nagoya-terza-giornata.html Coppie. Gara anche questa di livello molto basso, escluse le due prime coppie. Ha vinto la "strana coppia" Savchenko/Massot, una ucraina ed un francese che gareggiano per la Germania ... Chi segue il pattinaggio non si sorprende, conoscendo bene la vicenda di Aliona Savchenko che, dopo i successi per la Germania con il partner Robin Szolkowy, al ritiro di costui (che ora fa l'allenatore) a fine stagione 2014 ha dovuto cercarsi un nuovo partner, trovandolo nel forzutissimo francese (che ha ottenuto anche lui la cittadinanza tedesca). Questa partnership, dopo due anni, ha ora portato ad un successo prestigioso e meritato. Lei è sempre una signora sul ghiaccio e lui è ora un pò meno un forzuto da baraccone, cosa che ha certamente alzato il tasso artistico della coppia. Diciamo che se due anni fa Massot dava normalmente l'impressione dell'elefante in un negozio di cristalleria, ora da l'impressione di essere un elefante in un negozio di cristalleria che si rende però conto di non essere in un ferramenta. Quindi uso della forza sempre presente (fantastico il loro lift-twist, vedi al secondo 55 nel video qui mostrato) ma anche tentativo di essere "delicato" quando bisogna esserlo. Tentativo parzialmente riuscito o almeno riuscito abbastanza da convincere i giudici. Giudici che a Nagoya nel free li hanno gratificati addirittura del record del mondo nel programma libero, cosa "giustificata" solo dal fatto che (da anni) c'è l'inflazione dei punteggi. Non posso evitare di dire, alla trasteverina: 'aridatece Voloshazar-Trankov! Dove lei era altrettanto brava e lui era altrettanto tonico ma non faceva la figura dell'elefante impacciato. Questo il comunque eccellente libero della coppia "tedesca": Vittoria meritata, considerando che i favoriti cinesi Sui/Han avevano sbagliato nello short e, pur facendo una eccellente prova nel libero, hanno fatto imperfezioni pure qui. I cinesi sono arrivati secondi, continuo a ritenerli una coppia complessivamente migliore di quella tedesca ma ieri (e pure ieri l'altro nello short) non erano al loro meglio. Prevedibile tra le due coppie una grande lotta a Pyeongchang. Dopo queste due coppie, il disastro. Tarasova/Morozov si sono giocati addirittura il podio infarcendo la loro prestazione di errori in serie, in un programma che effettivamente lascia molto perplessi e che, concordo con quanto detto dai commentatori Rai, forse farebbero bene a cambiare pur se già a quasi metà stagione. Programma "senza respiro" che rende quasi impossibile un recupero in caso di errori (e che, tutto sommato, non è neppure particolarmente accattivante). E, almeno in questo momento, loro non sono in grado di portarlo a termine senza errori. Se continuano con questo, sulla musica di "Candyman" della Aguilera, il rischio è che continuino ad inghiottire pillole amare fino a fine stagione, altro che "caramelle" ... I due comunque talentuosi russi alla fine sono stati solo quinti. Terzi, incredibile a dirsi, i canadesi Duhamel/Radford, una coppia a fine carriera e in piena involuzione e che ha (ahime) mostrato uno dei più brutti free degli ultimi anni ... che però è lo stesso della loro ottima stagione 2014-2015! Quello che mi chiedo è: come mai a suo tempo non mi ero accorto che era così brutto (oltretutto con scelta musicale assurda ed incoerente e coreografia mediocrissima)? Probabilmente è perchè allora lo pattinavano con molta maggior precisione, forza e convinzione. Ieri invece li ho trovati letteralmente inguardabili. E se una coppia inguardabile è arrivata terza, immaginatevi le altre. Quarti Stolbova/Klimov, lontanissimi dalla robotica efficienza degli anni d'oro (soprattutto lei, ormai costantemente fallosa) e che continuano a non entrare minimamente nelle corde della "Carmen" (pessima idea quella di sceglierla come free, non è roba per loro). Sesti, dietro ai già citati Tarasova/Morozov, gli altri cinesi Yu/Zhang, autori nel free di una prestazione migliore che non nello short ma non abbastanza da schiodarli dall'ultimo posto. Il fatto che ci siano ben venti punti di distacco tra la seconda coppia e la terza dice già tutto sulla mediocrità complessiva di questa finale. Qui un resoconto della gara: https://www.oasport.it/2017/12/pattinaggio-artistico-finale-grand-prix-2017-savchenko-massot-trionfano-nelle-coppie-dartistico-conquistando-un-nuovo-record/ Danza. Qui lo scandalo (pur annunciato) della giornata. https://www.oasport.it/2017/12/pattinaggio-di-figura-finale-grand-prix-2017-nuovo-record-del-mondo-per-gabriella-papadakis-e-guillaume-cizeron-sesti-anna-cappellini-e-luca-lanotte/ Come già avevo scritto, in questa stagione (c'è chi dice anche nelle precedenti, qui sono un pò meno d'accordo) c'è una tendenza abbastanza incredibile nell'accreditare i francesi Papadakis/Cizeron oltre i loro (pur non trascurabili) meriti. A farne le spese i canadesi Virtue/Moir, ai quali non è bastato un free straordinario con il proprio record personale stagionale per arrivare all'oro nel Grand Prix: i francesi sono stati gratificati di un altro record mondiale (!), sopravvanzando alla fine i canadesi di poco più di un paio di punti. Dato che ho già scritto il perchè ritengo V/M nettamente superiori a P/C, non mi dilungherò troppo oltre. Voglio solo far notare che oggettivamente V/M sono migliorati in tutto (programmi, esecuzione, tonicità ...) dalla scorsa stagione (che era la loro stagione di rientro dopo lo stop post-Sochi) mentre P/C sono rimasti sostanzialmente fermi (si fatica, per stile, coreografia ed esecuzione a distinguere il loro free già da quello della stagione 2014-2015!). Se nel 2016-2017 V/M sono arrivati davanti a P/C sia alla finale del Grand Prix che ai Mondiali di Helsinki, resta non razionalmente spiegabile che dei V/M migliorati possano oggi essere dietro ai francesi rimasti staticamente al loro standard (pur molto alto). Il fatto è che la danza è la specialità che più di ogni altra si presta ai "maneggi", dato che non ci sono salti, gli errori palesi sono più improbabili e le cadute molto rare, e alla fine molto viene giocato su "sfumature" sul giudizio delle quali possono facilmente innestarsi "combine" o semplici giudizi dati per simpatia. Questo è ciò che sembra ora avvenire a vantaggio dei francesi e temo proprio che continuerà così almeno fino alle Olimpiadi incluse. Scusatemi perciò se, per rispetto verso lo Sport, metto la foto non dei vincitori di ieri ma della coppia migliore degli ultimi dieci anni (almeno). Gli estimatori di Davis/White non saranno d'accordo con me sull'ultima affermazione e va bene, qui si può discutere. Ma non mi metto neppure a discutere con gli estimatori acritici di Papadakis/Cizeron. Dare per superiori i francesi sui canadesi è come giudicare superiore questo Renoir a questo Van Eyck Non si tratta di denigrare Renoir e non è neppure una questione di "gusti", è una questione di qualità. Cerchiamo di avere il senso delle proporzioni, please. Anche quando i giudici non ce l'hanno. (continua prossimamente ...)
  12. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Nel frattempo, a Nagoya ... http://www.fondoitalia.it/2017/12/08/notizie/argomenti/fotogallery-1/articolo/grand-prix-final-nagoya-seconda-giornata.html Carolina nello short femminile è sesta (e quindi ultima), avendo sbagliato una combinazione triplo-triplo che è stata fatta doppio-triplo e perdendo così alcuni punti. I (soliti) migliori components della giornata questa volta sono serviti solo ad evitare un distacco troppo grande, non a tenerla in posizioni da podio. Tuttavia se fa un free perfetto il podio è ancora possibile, vista la distanza non eccessiva dall'attuale terza (la Satoko Miyahara), mentre per la vittoria non c'è alcuna realistica possibilità secondo me. Ma con la Kaetlyn Osmond (oggi prima) in discreta forma e altre giovani rampanti per la vittoria c'era poca speranza fin dall'inizio. Carolina è rimasta dietro anche alla quinta, la giovane e molto promettente giapponese Wakaba Higuchi, forse oggi un pò sottopagata. Buona seconda (e ancora in corsa per l'oro) la Alina Zagitova, che è la più interessante delle nuove russe assieme alla Polina Tsurskaya (che non è riuscita ad entrare in finale) e in attesa che tra le Senior arrivino altre come la Anastasia Gubanova. Il "Cigno Nero" della Zagitova ha eclissato, sia sotto l'aspetto tecnico che sui components, il super-tradizionale "Lago dei Cigni" della volenterosa ma, ahinoi, noiosetta Maria Sotskova (oggi quarta). Vedere quest'ultima subito prima di Carolina ha ancor più evidenziato i suoi troppo grandi limiti nella gestione della parte superiore del corpo, sembra non sapere mai come gestire le braccia e quando non le impegna nei salti le fa assumere per lunghi imbarazzanti secondi una posizione "a Tupolev". Assistenti di volo, prepararsi al decollo. Non proprio il massimo. Al confronto, in questo (o anche in questo) la quindicenne Zagitova è già molto più avanti della diciassettenne connazionale. Questo l'imperfetto ma complessivamente buon short della Alina a Nagoya. Buona tecnica, sufficiente grinta, già buona interpretazione, "physique du role", allenatrice (la stessa dominante Tutberizde della Medvedeva e della Tsurskaya): nei prossimi anni, se la crescita non la "frega" (alla Medvedeva non è successo, ma è quasi una eccezione), ha tutto per poter arrivare stabilmente al top e competere davvero con la stessa Evgenia. "подождем и посмотрим" (che dovrebbe essere il russo per "wait and see", ma non garantisco nulla ...)
  13. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Ok, non è passato nemmeno un mese da quando ho aperto il thread e già molte cose sono cambiate. In peggio, temo. Mentre è oggi in pieno svolgimento la finale del Grand Prix a Nagoya (JPN), la "bomba" è scoppiata pochi giorni fa con la decisione del CIO di escludere la Russia dai prossimi Giochi Olimpici di Pyeongchang a causa del "Doping di Stato". https://www.neveitalia.it/olimpiadi-invernali/pyeongchang2018/news/russia-esclusa-dai-giochi-di-pyeongchang-2018 Una decisione come questa ha potenzialmente effetti stravolgenti, ancor più in uno sport come il pattinaggio di figura e quello femminile in particolare, da anni dominio della Russia. Fortunatamente, dopo l'oscenità di ciò che fu fatto a Rio 2016, dove ad atleti russi mai implicati in vicende di doping (un solo nome: la straordinaria Yelena Isinbayeva, che era in predicato di conquistare il suo terzo oro olimpico) fu impedito di gareggiare, ora il CIO ha deciso che gli "atleti russi puliti" potranno competere in Corea. Alla fine, dato che è ovvio che se uno non è mai stato scoperto dopato allora deve essere per forza considerato "pulito", il tutto potrebbe risolversi "semplicemente" nell'esclusione del Comitato Olimpico Russo e nella scelta (detta "invito") degli atleti russi da parte del CIO e non del loro comitato olimpico nazionale, oltre al bando dei simboli russi, dalla bandiera all'inno (ma non vedo come potranno impedire agli spettatori russi di portare la bandiera sugli spalti). Perchè ciò non sia stato fatto già per Rio è un mistero o, vista in altro e probabilmente corretto modo, era un'iniziativa in buona parte politica e "russofobica" (magari pure con interessi sportivi di parte) di qualcuno all'interno di CIO e IAAF che almeno l'anno scorso dettava legge. Ora forse qualcosa è leggermente cambiato, magari il mondo dell'antidoping si è finalmente reso conto di quanto fosse autolesionista un atteggiamento da Torquemada che andava pure contro atleti che mai erano stati trovati dopati (per altro verso, anche l'accanimento verso la mai dopata Carolina Kostner era in sintonia con questa linea "dura e pura"). In Russia hanno reagito con calma, volendo giustamente proteggere i loro atleti, e l'ipotesi di un boicottaggio sembra essere subito caduta. https://www.neveitalia.it/olimpiadi-invernali/pyeongchang2018/news/vladimir-putin-nessun-boicottaggio-ai-giochi-di-pyeonchang Perciò ci si può aspettare che praticamente tutti gli atleti russi di vertice non trovati dopati saranno invitati in Corea dal CIO, anche se aspetto ad esprimere un mio totale ottimismo. Mi chiedo cosa verrà fatto per la Bobrova (della coppia Bobrova/Soloviev), che era finita come altri (vedi Sharapova) in quell'assurda vicenda del Meldonium (un farmaco usato da dieci anni nei paesi dell'Est Europa e improvvisamente giudicato "doping" pur in mancanza di alcuno studio scientifico probante), prima di essere "graziata" perchè pure la WADA non aveva idea chiara neppure del tempo di permanenza delle molecole nell'organismo umano. Verrà ritenuta ugualmente "pulita" o no? In pratica, sarà comunque il CIO a definire la squadra russa, con possibili polemiche su scelte e soprattutto esclusioni. Ciò detto, nel pattinaggio di figura atleti come la Medvedeva o Tarasova/Morozov è del tutto impensabile che non vengano invitati. Ma tanti negli "ambienti che contano" faranno un tifo supplementare perchè non vincano, per evitare il "rischio" di uno sventolio di bandiere russe sugli spalti alle premiazioni e magari con l'inno cantato da una parte del pubblico. E qui si apre un altro punto potenzialmente dolente, ovvero se ci troveremo anche in queste Olimpiadi dei giudici del pattinaggio "orientati". A Sochi nel femminile si "orientarono" in modo indecente per far vincere una russa, non vorrei che a Pyeongchang (oltretutto in casa della "derubata" Yu-Na Kim) ci fosse una "vendetta", che sarebbe assurda, verso i russi. Magari con una "sorpresa" ai danni della Medvedeva, per di più in questo momento fermata da un infortunio e con il sicuro stress di dove attendere un "invito" formale per sapere di poter andare in Corea. Sebbene sembri molto improbabile, per quello che si è visto nella stagione, in teoria non sarebbe impensabile una "combine" per portare all'oro una come la canadese Osmond (la più seria candidata come anti-russe) o una giapponese, magari la brava Higuchi (che però è un pò troppo giovane per poter essere credibilmente "beneficiata") o la raffinata Miyahara (che però ha troppi limiti, anche di impatto "fisico", a renderla credibile per il primato), nascondendosi dietro GOE e PCS. Credo che a questo punto la Medvedeva debba comunque preoccuparsi un poco per Pyeongchang, soprattutto della Osmond, nonostante che la differenza di classe e di rendimento tra lei e le altre (Osmond compresa) sia palese. Lo pensavo già ad inizio stagione, lo penso ancor più oggi. Brutte cose possono accadere nell'anno olimpico ... Del resto, in questa stagione nella danza già stanno venendo fuori punteggi molto discutibili (anche se qui non c'entra la "russofobia"), come i francesi Papadakis/Cizeron che ormai sembrano assurdamente valutati meglio di Virtue/Moir, nonostante che la differenza di qualità, in realtà a favore dei canadesi!, sia palese a chiunque sia minimamente competente. Nella stagione di Sochi ci fu una cosa analoga tra gli stessi Virtue/Moir e gli statunitensi Davis/White, questi ultimi costantemente meglio valutati fino alle Olimpiadi (che poi infatti vinsero). Ma mentre posso anche capire, pur senza condividere, che gli americani venissero preferiti, avendo un pattinaggio comunque eccellente ma molto diverso da quello della copia canadese, il confronto tra canadesi e francesi è improponibile, per quanto bravi (ma prevedibili) siano Papadakis/Cizeron. Papadakis/Cizeron che, per andare sul sicuro, nell'esercizio libero stanno rimestando sempre la stessa minestra, un pò come diceva Stravinkskij di Vivaldi: non ha composto 400 concerti, ha composto lo stesso concerto per 400 volte! Bravi ma, sorry, a questa (tutto sommato) lagna già vista preferisco di gran lunga il pattinaggio perfetto ed accattivante di questi due: E so di non essere il solo. Qualcuno ha detto che qualsiasi cosa meno dell'oro olimpico per Virtue/Moir oggi sarebbe uno scandalo. Sono d'accordo al 200%.
  14. Astor

    Mondiale Russia 2018

    Verissimo. Tuttavia le possibilità sono due: o a Ventura andava bene così o Ventura non sa farsi ubbidire da suoi giocatori. In entrambi i casi ne risulta che allenare la Nazionale non è assolutamente un mestiere che può fare. Prima se ne va e meglio è. Poi, per carità, non è certo l'unico colpevole.
  15. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Alla grandissima. Qualcuno qui negli anni scorsi ironizzava che io seguo il pattinaggio "per la gnocca". Ovviamente ... nooooo! Come lo si possa pensare, poi ... Ovviamente il mio interesse è PURAMENTE tecnico-sportivo!
  16. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Jappo? Jappo??? Oh, my God! La DIVINA Kim Yu-Na è coreana! Comunque, vabbè ... perdonato! Si, fu davvero un furto. Speriamo non si ripeta, anche se "l'Olimpiade fa l'uomo ladro".
  17. Non andavano bene neanche negli anni 90, tranne che per vedere il controllo del pilota sul volante. Certamente non sulle traiettorie.
  18. D'accordo, con Verstappen così vicino e in rimonta il non far passare Vettel avrebbe posto all'olandese il secondo posto su un piatto d'argento. Per quanto riguarda Vettel presunto "non signore" nei confronti di Raikkonen mi sembra che il farsi riavvicinare a meno di un secondo facesse l'interesse di Kimi causa DRS. Inoltre c'erano anche da tenere sotto controllo i consumi. Ferrari comunque deludente, per la prima volta dopo mesi penso anch'io che non ci fosse davvero possibilità di vincerlo questo mondiale se Hamilton si può permettere un sorpasso di potenza su Vettel come quello che ha fatto. La cosa brutta è che la Ferrari potrebbe anche non riuscire a rivincere da qui a fine campionato altro che "sono sicuro che nelle ultime 4 gare riusciremo a chiudere gran parte del gap con Mercedes" (Marchionne dixit). Per il mondiale, fa semplicemente ridere il sentir dire "è ancora aperto". E Marchionne oggi ha ribadito di essere del tutto fuori come un balcone, secondo lui "con un pò più di spazio" (?) Vettel avrebbe potuto recuperare tutto su Hamilton alla fine. Per me, nessuna sorpresa visto il personaggio. Ora spero solo che a Maranello abbiano ancora idee e voglia per il 2018. Inevitabile notazione: la baracconata americana per me ha reso ancora più insopportabile la F1 "glamour" alla Hamilton, oggi al suo top con una autentica Corte dei Miracoli di Vip, dentro e fuori il box Mercedes (e temo che ne vedremo ancora, forse anche peggio). Diciamo che Lewis non è mai stato un mostro di simpatia in pista ma finchè il suo extra-pista restava fuori dai circuiti andava pure bene. Adesso pare ci abbia preso davvero gusto. Allucinante il suo filmato di presentazione, con giri di collane scintillanti sul petto nudo e tatuato sotto la tuta e uno sguardo da passerella stile Milano Moda Uomo. Evdentemente sono vecchio perchè queste frivolezze mediatiche mi danno un fastidio ormai fisico.
  19. I guasti da 10 lire (vedi inflazione) c'erano già all'epoca di Amon, 1968, fusibile della pompa benzina al Jarama. Non vorrei che ciò volesse dire aspettare altri sette anni prima di rivincere il titolo.
  20. "E' stato dimostrato" la mia m.... Non è che avrebbe dovuto inchiodare dietro a Verstappen nè rallentare quanto lui e Vettel. L'abbrivio che aveva preso, fuori dall'ordinario, gli sarebbe servito per mantenere il vantaggio su quelli dietro pur tagliando a destra. Kimi era partito così bene rispetto a Ricciardo che non c'è dubbio ALCUNO che gli sarebbe rimasto davanti, pur dovendo tagliare la pista per spostarsi a destra. Quando uno pianifica una strategia di partenza (si, si può fare ...), gli può andare bene oppure male, soprattutto a seconda di come parte. La cosa che fa rabbia è che domenica, se attuata, sarebbe andata benissimo. Ci può essere il dubbio se sarebbe rimasto davanti anche ad Hamilton, che arrivava di gran carriera, ma se la sarebbe giocata bene alla prima curva. Ed era comunque Hamilton quello da marcare, mica Verstappen. Del resto, almeno chi accusa Vettel di aver azzardato la chiusura per essersi dimenticato che il suo avversario principale era Hamilton e non Verstappen dovrebbe riuscire rapidamente a connettere due neuroni e concludere che dal punto di vista del team anche Raikkonen avrebbe dovuto focalizzarsi su quelli dietro e non su Verstappen. Troppo difficile? A proposito del "sei quasi solo tu a sostenerlo": "Tuttavia in un momento così delicato per la Ferrari lascia piuttosto perplessi la repentina vitalità di Iceman. Che invece di buttarsi al centro per sopravanzare Ricciardo, sfida la sorte, propria e altrui, lanciando la moneta". http://autosprint.corrieredellosport.it/news/formula1/2017/09/17-1055445/f1_singapore_raikkonen_la_partenza_giusta_nel_gran_premio_sbagliato/ "Quando due macchine della stessa scuderia si trovano tanto vicine, gli uomini che guidano quella squadra, specialmente se molto importante, si dovrebbero raccomandare che non accadano incidenti tra compagni di squadra. In particolar modo se ci si trova in lotta per il mondiale. Invece a Singapore è successo proprio tra i piloti della Ferrari". http://www.formulapassion.it/2017/09/f1-verstappen-lincolpevole/ "La scomoda verità è che la scuderia Ferrari non aveva una strategia per la partenza". https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/17/f1-gp-singapore-crash-ferrari-di-chi-e-la-colpa/3862251/ Trovati in cinque minuti, e mi fermo qui. Ma, naturalmente, sono i "giornali", robaccia rispetto alle genialità che si leggono qui ... Del resto, quando vedo che all'osservazione "Raikkonen doveva solo pensare a coprire la destra della pista, cercando di tener dietro Ricciardo ed Hamilton invece di preoccuparsi dei due che aveva davanti" si risponde con "cose" come (ne prendo una, ma ce ne sono tante) "soprattutto raikkonen come avrebbe dovuto sapere in anticipo di partire più piano perchè Vettel sarebbe partito male, è un mistero della fede" beh, allora siamo molto ma MOLTO al di sotto del minimo per il quale valga la pena continuare a discutere. Quindi sono pure molto contento di essere qui "isolato". Abbiate cura di voi.
  21. Ad uso e consumo non dei necessitanti occhiali (per quelli è inutile), ma di coloro ancora pensanti. Dal sec 15: Raikkonen poteva scartare immediatamente a destra, come avrebbe dovuto fare se gli avessero dato la strategia giusta (ovvero sorvegliare e coprire la destra della pista) ed avrebbe avuto tutto il tempo e lo spazio per farlo, visto poi quanto male era partito Ricciardo (e se Kimi avesse avuto quella strategia se ne sarebbe accorto). E' che non si è neppure posto il problema di farlo. Non si è mai visto a memoria d'uomo che un pilota che parte non meglio ma enormemente meglio di chi ha a fianco non riesca a sopravvanzarlo alla prima curva, dopo che gli si era aperta una voragine di spazio, ma qui c'è gente che ... diciamo così ... mi stupisce! Dopo questo contributo didattico, ri-esco dal Bar, che una volta era più che decente ma che ora le busca pure dalla Gazzetta, incredibile ...Un vero peccato.
  22. se raikkonen fosse andato a destra sarebbe stato centrato da vettel... secondo te uno per tenersi lontano dal compagno quindi deve avvicinarsi...interessante Tu sei veramente da premio Nobel, ma non dico di che. Arrivederci a tutti. Nel fattempo non distruggete il Bar, ogni tanto fa piacere venire a farsi una birra.
  23. Zapelloni aveva scritto che Raikkonen avrebbe dovuto "guidare in guanti bianchi come un tassista giapponese", che pur nell'esagerazione non è sbagliato, e che "non era il giorno per cercare di andate in testa al via" (che è semplicemente giusto). Aveva però omesso di dire che "avrebbero dovuto dirgli di guidare come un tassista in guanti bianchi", se no un pilota segue il suo istinto (anche se credo che un Barrichello "sua sponte" non avrebbe fatto un attacco come quello, per non far correre rischi a Schumacher, magari però mi sbaglio). Oggi Ferronato scrive cose sensate, che non mi pare proprio smentiscano clamorosamente Zapelloni (BTW, praticamente non conosco nè l'uno nè l'altro dei giornalisti, quindi parlo senza pregiudizi), piuttosto mettono le cose al posto giusto in termini di importanza. A cominciare dalle colpe della squadra, dove vedo esplicitato esattamente ciò che dico io, ovvero la mancanza della strategia difensiva ("impossibile" per qualcuno che scrive qui!), che doveva essere definita pre-gara, di usare Raikkonen per andare a destra a coprire Ricciardo e Hamilton. E da qui anche il suo giudizio su Raikkonen, che può forse aver sbagliato ma soprattutto che "è stato lasciato sbagliare" dalla squadra. Solo il giudizio su Vettel è un pò diverso dal mio (Vettel era partito "altrettanto male" di Verstappen ma non peggio e, pur con un certo rischio, stava riuscendo a difendersi efficacemente), per il resto concordo, è un articolo molto sensato. http://www.gazzetta.it/Formula-1/18-09-2017/ferrari-vettel-raikkonen-singapore-hanno-perso-tutti-220667155275.shtml
  24. Sono arrogante se dico che non capisco il filo logico tra "stai dicendo cavolate" (rivolte a me, e ci sta) e "passo a tifare Mercedes"? Qui state discutendo "così bene" che continuate a discutere su chi dei tre piloti abbia colpa, chi doveva o non doveva "alzare il piede", se Kimi e Max avessero già le ruote incrociate ecc., Oltretutto affidandovi alle riprese frontali (che falsano tutte le distanze e fanno anche sembrare la chiusura di Vettel molto più brusca di quanto sia stata), quando il punto (scusa l'"arroganza") è che ieri non era la prima, la seconda o la quarta gara, era la gara che poteva rilanciare Vettel e dove, si, a Raikkonen (oltretutto riconfermato in squadra) doveva essere detto di fare il "cameriere" come a suo tempo Barrichello. Ma Arrivabene non è Todt, purtroppo.
  25. Cioè ... Raikkonen parte bene e non vede che riesce a stare davanti a Ricciardo, partito male? Ragazzi, ma state scherzando? Ma da quanto tempo guardate la F1? Da sempre in partenza c'è un obiettivo, gente che parte appositamente storta per chiudere chi ha dietro ecc., ieri c'erano ancora più motivi per definire PRIMA un obiettivo (tantopiù con pista bagnata e scivolosa, che aumentava i rischi alla prima curva). Il fatto è che, è evidente, Raikkonen NON guardava a Ricciardo e ad Hamilton e, appunto, "ha visto un buco" e ci si è infilato. Come se fossimo ad inizio campionato, come se là davanti non ci fosse stato il tuo compagno di squadra in lotta per il mondiale che deve assolutamente passare indenne la prima curva perchè poi per la gara è tutta discesa, come se per lui fosse fondamentale essere secondo alla prima curva e non terzo! E devo scrivere per l'ennesima volta (nr.7, credo) che non sto colpevolizzando Raikkonen, ma gli "strateghi" Ferrari?
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