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Astor

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Tutti i contenuti di Astor

  1. Mamma mia Capelli ... Mio Dio Capelli ... Incredibile Capelli ... Sconcertante Capelli ... Allucinante Capelli ... Vuole continuare cocciutamente a sostenere la sua tesi e si sta facendo dare lezioni di corretto comportamento in pista da piloti e non piloti.
  2. No, aspetta: un conto è il classico incidente dove uno fa una valutazione errata ma pensa che l'abbia fatta l'altro ("era lui che doveva lasciarmi spazio") . Ma qui non c'è nessuna valutazione errata: c'è una scelta cosciente, confermata dalle parole dello stesso Ocon!, di cercare di sdoppiarsi dal leader della gara, che aveva ovviamente un passo migliore. Ora, se tu ti sdoppi da uno che sta rallentando, ok. Ma se cerchi di sdoppiarti da chi va più forte di te ed è in testa, al punto di dovergli tirare la frenata, o sei un pirla o lo fai apposta per rompergli le palle. O entrambe le cose. E se dopo avergli rovinato la gara ti lamenti anche con lui (per una spintarella veramente "moderata"), sei un ...
  3. Certo che sentire ieri Hamilton che taccia di "irrispettoso" Sirotkin (affermazione oggi corretta, e ci mancherebbe pure l'infierire sul cameriere russo che si è scusato perchè il padrone lo ha bastonato in testa e così facendo gli ha rovinato il bastone ...) e Ocon che si lamenta di Verstappen, è veramente il teatro dell'assurdo. Non è un caso che negli ultimi anni commento sempre meno questa F1.
  4. Diciamo che questo GP, tra qualifiche e gara, può tranquillamente entrare nella Storia come la "vittoria porcata della Mercedes". E sono tutt'altro che un "complottista" e riconosco che quest'anno Mercedes ed Hamilton hanno meritato entrambi i titoli. Però ciò che ha fatto Ocon è assurdo, non ricordo un altro comportamente analogo da un doppiato da quando seguo i GP (1966), a parte Coulthard a Spa per ostacolare il Kaiser (e lì qualche dubbio sull'involontarietà poteva esserci, sotto il diluvio, qui no). Potrei capirlo solo se si dimostrasse che Verstappen ha anormalmente rallentato prima della curva, fino ad allora dirò che è una porcata assurda. Anche perchè, cosa avrebbe potuto sperare Ocon sdoppiandosi? Di riuscire poi a tenere un passo migliore di quello del leader? Di non essere risuperato? Non siamo ridicoli (come si sta rendendo Capelli) ... Non credo che Toto abbia incaricato Ocon di farlo, piuttosto penso che Ocon si sia sentito in "dovere" di rompere le palle a Verstappen il più a lungo possibile (come se Leclerc specularmente avesse voluto intralciare la Mercedes, cosa che fortunatamente non ha fatto). E la penalizzazione che gli hanno dato è ridicola (toh, che sorpresa ...). Una volta a proposito di Formula Uno si parlava di Circus, qui sembra che stiano rimanendo solo i clown.
  5. E Vettel non dovrebbe rischiare l'ennesimo incidente alla prima curva, ne va di ciò che resta della sua reputazione. E Hamilton un'attacco all'interno se l'aspetta certamente, gli basta rivedere la partenza Bottas-Vettel del'anno scorso, quind starà in campana. Perciò ritengo probabile che il social-driver sarà primo dopo la prima curva (o che nessuno dei due passerà indenne la prima curva). Spero solo che la "generosità" della FIA verso Hamilton non lo induca a fare manovre troppo dure, ci mancherebbe anche dover recriminare per questo ... Poi magari va tutto diversamente!
  6. Hamilton ha pure ostacolato Raikkonen e quello non era un giro di lancio.
  7. Chi rompe paga, certo che è "caruccia" una bilancia per pesare le monoposto! E' d'oro?
  8. Faccio fatica a crederci, ma quasi quasi vorrei che lo facessero. Tanto per chiarire qual'è la situazione della F1 anche ai più distratti.
  9. O arroganza o analfabetismo funzionale. Tertium non datur. Poi è incredibile che sull'altrettanto grave ostruzione ai danni di Raikkonen (che, si, lui stava facendo il giro cronometrato ...) ci sia un silenzio tombale, tanto sanno che i "Cuor di Leone" della Ferrari staranno zittissimi, a maggior ragione con il pericolo di sanzioni per Vettel. Certo che la credibilità della F1 è sotto i tacchi, ma anche il carisma e la credibilità di chi dirige la squadra di Maranello non sta più su.
  10. Io ho citato esattamente (si, l'inglese lo so tradurre ancora abbastanza bene, nonostante l'età ... ) ciò che è scritto qui. E a proposito di ciò che ha fatto Vettel non viene citato alcun "pericolo" (se non per l'integrità ... della bilancia!). Puoi scommetterci che se avesse pure messo a rischio un delegato tecnico o un commissario, l'avrebbero (giustamente) citato come primo "capo di accusa".
  11. Ma lo stesso rapporto dei delegati tecnici FIA NON cita alcuna manovra pericolosa fatta da Vettel. L'accusa è di non avere spento il motore, falsando (?) così il risultato della pesatura, ed essere poi ripartito dalla pesa non a spinta ma a motore, "danneggiando" la (evidentemente delicata) bilancia. Quindi non vedo perchè aggiungerci un'accusa di "guida pericolosa" che neppure i delegati hanno avanzato.
  12. Sono inaccettabili entrambe. La prima era come un automobilista ottantenne che sta in mezzo alla strada a 30 all'ora, la seconda lo stesso automobilista che, sempre a 30 all'ora, comincia di colpo a tagliare la strada per andare a parcheggiare davanti al bar per farsi un grappino con gli altri pensionati. Se ce lo fanno sulla strada normale, non vedo chi potrebbe avere dubbi. Ah, già, la pista non è una "strada normale" ... Il fatto è che, come disse Baldisserri, "al ragazzino perdonano tutto".
  13. Stai chiedendo a pecore di trasformarsi in leoni.
  14. E alla Ferrari, come al solito, faranno i "signori" evitando rimostranze?
  15. Accidenti, manco sapevo di aver partecipato nel 2016! Ecco cos'era quel ronzio nelle orecchie ...
  16. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019

    In pieno svolgimento l'NHK Trophy, quarta tappa del Grand Prix 2018-2019. Vado subito a farvi vedere l'evento più "eccezionale" finora visto, ovvero il free skating della sedicenne giapponese Rika Kihira, all'esordio nel circuito dei Grand Prix Senior, che le è valso la rimonta dal quinto posto dopo lo short fino al PRIMO posto finale! Non solo il primo free, quindi, ma la medaglia d'ORO finale, dove ha preceduto, in una delle più belle gare femminili degli ultimi anni, la connazionale Miyahara e la russa Tuktamisheva, anch'esse autrici di grandi prestazioni. Ma non come la Kihira, che ha fatto segnare il nuovo record mondiale nel punteggio tecnico del Free Skating, con 87.17. Un risultato "straordinario", come direbbe la Secondini, che sta già facendo discutere per dei PCS che sono apparsi a molti sottopagati. In effetti, 67.55 di PCS se paragonati ai 72 che vengono in queste settimane "regalati" alla Zagitova, su programmi meno perfetti e certo non pattinati altrettanto bene, sono pochi. Resta da vedere se è più la sottovalutazione della Kihira o la sopravvalutazione della Zagitova. D'accordo, un punto o un punto e mezzo in più a Rika lo potevano dare (ne hanno dati 71.5 alla Miyahara), ma io direi che forse è più la sopravvalutazione attuale (e passata) della russa, che a questo punto deve vedere nella giapponese una concorrente temibilissima e forse inaspettata a questi livelli. Così come la devono vedere tutte le atlete di vertice, compresa la Medvedeva che se la dovrà vedere con la Kihira nell'ultima tappa del Grand Prix, in Francia. Un ostacolo maggiore, e grosso!, per la Medvedeva nell'ottica di arrivare alla finale del Grand Prix. La russa ha detto che a Grenoble lei "dovrà vincere" per essere sicura di andare in finale, ma una Kihira così mi pare quasi impossibile da battere per lei, stante l'attuale livello della Medvedeva, in pieno work-in-progress nel suo lavoro di "evoluzione" con Orser. Resta da vedere se ad Evgenia potrà bastare anche un secondo posto. Ma restano anche da vedere altre cose: ad Hiroshima la Kihira ha fatto solo il quinto short. Lo farà meglio in Francia o si ripeterà? Fuori dal Giappone, come i giudici valuteranno la Kihira? (anche se, francamente, secondo me in Giappone non è stata valutata in modo "benevolmente casalingo", anzi: punteggio tecnico corretto e PCS risicati ...) Comunque sia, ci sono ottimi motivi per dire che i biglietti del palaghiaccio di Grenoble del 23-25 novembre dovrebbero andare esauriti. Questo è il free-record-del-mondo-tecnico della Kihira. Di per sè, non è un programma che personalmente mi affascini (musicalmente, come strutturazione), ma pattinato così è da standing-ovation. E, comunque, riconosco che non è un programma facile e per una sedicenne ancora meno. Per cui, chapeau. Per ora mi fermo qui.
  17. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019

    Eh, proprio non ce la faccio a tenere il ritmo ... E' appena finito il Grand Prix ad Helsinki e già, una settimana dopo, c'è la tappa giapponese del NHK Trophy. Quindi mi limito a degli autentici flash parziali su Helsinki: 1) la cosa che ha fatto più discutere è non tanto la vittoria della Zagitova tra le donne, quanto che abbia vinto anche con dei PCS che non stanno da nessuna parte. Io avevo già avvertito nel mio primo post di questa stagione, che la Zagitova era già piuttosto in forma ma pure che era già strapagata nei components (ricordo, detta molto "grosso modo", che i PCS, ovvero i components, sono la parte "artistica", ovvero interpretativa, ma anche la capacità di "pattinare bene"). Avevo scritto " è già sovrapagata nei components, figuriamoci più avanti ". E, infatti ... Dato che io già nella scorsa stagione dicevo che era sovrapagata nei components, quando ho visto che da un certo punto della stagione avevano cominciato a darle almeno sui 70 fisso di PCS nei free, ovvero tre-quattro punti più del meritato, immaginate cosa posso pensare dei 72 che le hanno dato ad Helsinki (dopo averla già stra-sostenuta nello short, dove ha sbagliato nel tecnico)! Il tutto in un esercizio (e una pattinata) che è stata criticata da moltissimi. Questa volta la cosa è stata così smaccata che, una volta tanto, ho visto l'80% dei commentatori concordi: non c'è giustificazione per quei PCS. Un solo esempio, leggetevi i commenti qui: https://skating-ritmica.forumfree.it/?t=76028465&st=120 E pure su Facebook era la stessa cosa, così come i commenti ai filmati su Youtube. Devo dirlo: sono anche più "cattivi" dei miei commenti, a me tante cose della Zagitova piacciono, a quanto pare di più di quanto piacciano a tanti che si stanno accorgendo della sua sopravvalutazione sui componenti solo una stagione dopo ... Quindi, almeno in questo momento, ci troviamo ad avere una campionessa olimpica immatura (tecnicamente, interpretativamente, mentalmente), che dimostra quale errore sia stato fatto a Sochi (ma anche prima) dalle giurie. Non mi dilungo, potete leggere qui cosa ne pensavo dei punteggi della Zagitova, del suo dualismo con la Medvedeva e del "rischio di dare un oro olimpico ad una pattinatrice alla sua PRIMA stagione da Senior": http://forum.motorionline.com/index.php?/topic/27400-pattinaggio-artistico-su-ghiaccio-stagione-2017-2018/&page=2&tab=comments#comment-1663527 E scrivevo questo prima di Sochi ma anche prima del flop di Alina ai mondiali di Milano, clamorosamente falliti con la freschissima medaglia olimpica al collo! A volte mi dispiace aver ragione. Adesso vediamo se avrò ragione anche nella mia previsione che la Medvedeva (che tanti, alleluia!, sembrano "rivalutare" e "riscoprire" solo in questa stagione, pur se è sostanzialmente di difficile transizione per lei) durerà più della Zagitova ... 2) ottimi risultati per gli italiani nelle coppie e della danza, due argenti per Della Monica-Guarise e Guignard-Fabbri. Risultati giusti, davanti sono arrivate delle coppie che, tutto sommato, hanno pattinato (un pò) meglio. Decisamente buoni Zabiako-Enbert tra le coppie ma splendidi, nel free della danza, Stepanova-Bukin, coppia in convincente crescita. Forse i russi hanno trovato i sostituti della inopinatamente dissoltasi coppia Ilinykh-Katsalapov? Anche Sinitsina-Katsalapov stanno pattinando bene ma, devo dire, è una coppia che non mi ha mai convinto molto. Stepanova-Bukin, invece, se riescono a restar a questi livelli potrebbero davvero dire la loro per la parte alta dei podii. Dico "potrebbero" perchè, come è noto, la danza nel pattinaggio è una disciplina "storicamente" soggetta alle, chiamiamole così, "simpatie" delle giurie, quindi è difficile fare previsioni "razionali", ancor meno di altre discipline (per la verità, le ladies sembrano decisamente in scivolata sulla stessa china ...). Comunque vale la pena di rivedersi l'energetico ma raffinato free di Stepanova-Bukin (per la verità, vale sempre la pena di rivedersi la Stepanova ... ): 3) negli uomini, annunciato trionfo di Hanyu e conferma del "vecchio" (e finalmente consistente) Brezina. Avendo pochissimo tempo, mi fermo qui. In questo week-end c'è il NHK Trophy, vedi qui: https://skating-ritmica.forumfree.it/?t=76028439 https://www.oasport.it/2018/11/pattinaggio-artistico-grand-prix-nhk-trophy-2018-programma-orari-e-tv-il-calendario-completo/ La novità dell'ultimo minuto è che per infortunio non ci saranno i francesi, argento olimpico, Papadakis-Cizeron. Peccato, era l'occasione per vedere se, dopo la (sacrosanta) "scoppola" presa a Sochi da Virtue-Moir, hanno finalmente rinnovato il loro pattinaggio e se le giurie hanno ancora uno, anzi due occhi di riguardo per loro.
  18. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019

    Da oggi, terza tappa del Grand Prix, ad Helsinki. https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-grand-prix-helsinki-2018-programma-orari-e-tv-il-calendario-completo/ https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-di-figura-grand-prix-helsinki-2018-guignard-fabbri-inseguono-un-nuovo-podio-e-sognano-la-finale-di-vancouver/ https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-grand-prix-helsinki-2018-nicole-della-monica-e-matteo-guarise-allesordio-nel-circuito-sognando-una-stagione-da-assoluti-protagonisti/ https://www.oasport.it/2018/11/pattinaggio-artistico-grand-prix-helsinki-2018-scendono-sul-ghiaccio-i-big-del-singolo-yuzuru-hanyu-in-una-gara-non-semplice-zagitova-per-confermare-la-leadership/ Nota positiva, prima ancora che inizi la gara: verrà trasmessa IN DIRETTA dalla Rai! Prima telecronaca oggi, 2 novembre, alle 14:00 su RaiSport. Ricordo che RaiSport è visibile anche sul web: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/dirette/ContentItem-49340f1d-5246-4cf7-931f-75d65af039e7.html Ne riparliamo più avanti.
  19. Astor

    Quanto conta il Mondiale Costruttori?

    Enzo Ferrari ricordava sempre puntigliosamente, a chi gli citava i mondiali Piloti vinti dalla Ferrari, anche i mondiali F1 Costruttori vinti da Maranello. Ma lui era, appunto, un costruttore. A me, ferrarista dal 1966, il vincere o meno il Costruttori è sempre importato pochissimo, ho sempre avuto l'impressione che a pochissimi (se non i costruttori stessi e forse neppure troppo) importi davvero e sono qui perfettamente d'accordo con Ruberekus ed altri. Anche nel dire che sarebbe bello vincerlo quest'anno per impedire alla Mercedes un "filotto morale", poi però mi viene da pensare un'altra cosa. Ovvero che vincere il Costruttori sarebbe un alibi formidabile per non cambiare i vertici del team, cosa che secondo me sarebbe invece doverosa. La Squadra Ferrari, così come impostata da Marchionne, a mio avviso dovrebbe essere pesantemente riformata. Invece, per ora, ad un Arrivabene ex venditore di sigarette (e palesemente incapace di gestire un team di vertice) si è affiancato un AD che viene dagli stessi ambienti ed un Leclerc (scelto da Marchionne) il cui rendimento con la Rossa è veramente una scommessa (anche se nessuno gli chiederà di fare subito miracoli, casomai è Vettel che deve uscire dalla crisi). Insomma, io temo per i prossimi anni una Ferrari "stile Fiorio", se non si mettono ai vertici persone capaci e che diano fiducia pure ai piloti. Vincere il Costruttori, per quanto mi farebbe piacere, potrebbe essere il primo passo per infilarsi in quel tunnel.
  20. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019

    Ok, in ritardo rispetto alle mie previsioni e dopo che Skate Canada si è concluso stanotte, dopo i free chiudo subito, per questa tappa di Grand Prix, il discorso Donne: https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-canada-2018-elizaveta-tuktamysheva-in-trionfo-yamashita-si-ferma-a-26-centesimi-medvedeva-rinasce/ Non posso dire di essere troppo sorpreso dal risultato. Che la Tuktamisheva, con otto punti di vantaggio sulle giapponesi dopo lo short, riuscisse ad arrivare alla vittoria (salvo disastri, che non ha fatto anche se il suo free non è stato esaltante) non mi sorprende. Oh, intendiamoci: la ragazza è piacevole, salta davvero bene (come ha sempre fatto), ma ha dei limiti evidenti, come l'interpretazione e la mancanza di raffinatezza, che secondo me, vista la concorrenza attuale e prossima, le impediranno di tornare al vertice come nel 2015. Però può ancora dire la sua e ciò mi fa grande piacere (mi è pure sempre stata simpatica, non a caso ce l'ho, doppia!, in firma). Può sorprendermi un pò di più che la giapponese migliore sia la Mako Yamashita, che ha doppiato con un ottimo free il suo già molto pregevole short. Le qualità ci sono eccome, e le si erano già viste, non avrei detto però che avrebbe fatto un libero simile, reggendo anche alla pressione. La Yamashita ha fallito l'oro per soli 27 centesimi! Bene nella parte, più matura della sua verde età (c'è molto da migliorare, beninteso), programmi azzeccatissimi con grandi musiche, una gioia vederla. E' la prima giapponese che mi piace davvero tanto, nel dopo-Asada. La pur leggiadra Miyahara ha, ahimè, delle limitazioni (di fisico e di pattinaggio) che non le hanno mai permesso di "sfondare". Questa, se si mantiene così e migliora, potrebbe far vedere ottime cose da qui a Pechino 2022. Flop invece della connazionale Higuchi, settimo free e caduta dal secondo posto dopo lo short giu fino al quinto posto finale. Nessuna sorpresa per me, invece, il "ritorno" della Medvedeva. Primo free e terzo posto finale. Per quanto con molte imperfezioni tecniche e diverse incertezze interpretative, con le nuove coreografie ancora da "digerire", è stato un buon risultato e la prova (ormai spero "definitiva", ovvero che non le vengano richieste altre!) che, SI, la Medvedeva può fare anche dei bei programmi senza "mossettine" e "senza pantomime"!. Mossettine che per la verità si erano già ridotte nella sfortunata stagione olimpica, continuo a stupirmi che ci fosse ancora tanta gente che non se ne fosse accorta e solo ora dice "però, finalmente una bella prestazione senza mossettine!". Per la verità, io continuo a stupirmi ... che ci sia ancora chi si stupisce della Medvedeva! Un buon libero, che le salva il podio di Skate Canada anche se resta da vedere se il "passo falso" dello short non si rivelerà "troppo falso" e le costerà la finale del Grand Prix. La risposta sarà nella tappa francese, fra un mese, dove si dovrà confrontare con la Sotskova (che potrebbe essere un pericolo per lei, se pattina al meglio) e la Tennell (che l'ha battuta all'Autumn Classic International un mese fa, ma era un'altra Medvedeva e forse anche un'altra Tennell). Ora, esaminando quanto visto, leggo da alcuni una piuttosto sconcertante critica (da veri "contatori di patate", cit.) verso la scelta di Brian Orser di puntare sul miglioramento del Lutz, elemento che da sempre le viene criticato come molto imperfetto, invece di andare sul "sicuro", overo sui salti che le riescono meglio, per esempio il Loop, e che, pur con valore di base minore ma con GOE alti, le garantirebbero punteggi maggiori. Apro un inciso. Loop che, apro un inciso, alcuni, anche nel commento televisivo, continuano a chiamare Rittberger, ignorando la definizione ufficiale dell'ISU, senza neppure ricordare ogni tanto che si tratta dello stesso salto (non credo ci vorrebbe molto a dire, di tanto in tanto, "Rittberger, detto anche Loop" o viceversa. Lo fanno perfino in Rai ... ). E parliamo di un elemento base, non un termine relativo a cose secondarie del pattinaggio nè di una cosa che si può tradurre. Chiunque mastichi un minimo di inglese capisce subito che "sequenza di passi" è "step sequence", "valore di base" è "base value" e si capisce pure bene che "spin" è una "trottola", quindi non trovo nulla di strano se li si usa indifferentemente, mentre non si può "tradurre" Rittberger in Loop. Che poi il nome "Loop" non sia la scelta più felice fatta dall'ISU può essere, visto che si potrebbe pensare che sia un ipotetico "Toe Loop non puntato", ovvero di una altrettanto ipotetica variante del "Toe Loop", mentre si tratta in realtà di due salti diversissimi (chi non ci credesse, guardi qui: https://monkeysee.com/ice-skating-the-loop-jump/ , https://monkeysee.com/ice-skating-the-toe-loop/ ). Ma è un nome ufficiale ISU (suppongo da un sacco di tempo) e nei regolamenti ISU (a mia conoscenza) si parla solo di Loop, non di Rittberger. Solo nei documenti "descrittivi" fatti per il "pubblico" (vedi https://www.isu.org/media-guides/17522-figure-skating-media-guide-2018-19/file ) si parla di Rittberger solo per dire che è un altro nome del Loop e che è un nome diffuso in Europa in particolare negli ambienti di lingua tedesca e russa. Regolamenti ISU a parte, "Loop" è termine comune per quel salto da DECENNI, vedere per esempio questo filmato di una telecronaca (credo statunitense) del 1971 (vedi al minuto 1:27, "double loop"), quindi chi si ostina a chiamarlo Rittberger è un pò ... ostinato! O un pò provinciale, visto che se è vero che in Italia e in generale in Europa è sempre stato (ed è ancora) diffuso il termine "Rittberger", in tutto il resto del mondo e pure nella terminologia ISU non lo è. A questo punto, io direi che la cosa più sensata sarebbe o adottare la terminologia ISU-e-del-resto-del-mondo, ovvero "Loop", ricordando spesso l'esistenza dell'altro nome, oppure agire attivamente proponendo alla ISU di adottare ufficialmente "Rittberger" come nome del salto, affiancando il pattinatore tedesco che l'ha inventato (https://it.wikipedia.org/wiki/Werner_Rittberger) ai signori Axel Paulsen, Ulrich Salchow e Alois Lutz che già godono del meritato riconoscimento come inventori di salti. Fare "finta di niente" e continuare ad usare solo, sempre e costantemente una denominazione "de facto" ma diffusa solo in Europa, e neppure usata da tutti, e pure assente nei documenti ISU come le tabelle dei punteggi che escono ad ogni gara, mi pare sbagliato. Passi per gli appassionati, ma un commentatore televisivo secondo me dovrebbe fare diversamente. Ma se penso che è lo stesso commentatore italiano che, per esempio, si ostina (credo probabilmente unico nel mondo occidentale) a chiamare, alla giapponese, "Uno Shoma" il pattinatore che si chiama, usando correttamente la lingua italiana (http://ilnomevaprimadelcognome.blogspot.com/2010/04/venti-buoni-motivi-per-usare-il-nome.html) e pure nella denominazione ufficiale ISU (http://www.isuresults.com/bios/isufs00012455.htm), Shoma Uno (Shoma = nome, Uno = cognome, e non ci sono dubbi su questo! https://themeaningofthename.com/shoma/ ) allora forse capisco alcune cose altrimenti poco comprensibili ... Anche perchè non troverei valido il discorso "siccome è giapponese, chiamiamolo alla giapponese". Parliamo in italiano e se c'è una "traduzione" in italiano (che coincide con quella del 95% del mondo) perchè non usarla? Altrimenti parlando di Londra dovremmo dire "London" perchè in Gran Bretagna si dice così? A me parrebbe "'na strunzata", a voi no? E in questo caso la "traduzione" in italiano, visto che ci sono nome e cognome, è citare prima il nome e poi il cognome. Voi avete mai sentito un critico cinematografico citare "Kurosawa Akira" o "Mifune Toshiro"? Penso proprio di no, se uno lo facesse costantemente penso che sarebbe guardato, come minimo, come una "strana persona" ... Il bello è riuscire contemporaneamente a chiamare il Loop con il nome che "tutto il mondo" (e pure la ISU) non usa e riuscire a chiamare Shoma Uno nel modo che (tranne Giappone, Corea e pochi altri) "tutto il mondo" (e pure la ISU) non usa! Un caso irrecuperabile di "fighettismo-testardo-ovvero-guarda-quanto-sono-bravo-preciso-e-competente-e-pure-poliglotta-e-che-me-ne-frega-a-me-dell-isu-e-anche-di-evitare-confusione"? Bah ... Chiuso inciso. Torniamo alla Medvedeva. Onestamente, come ho già detto, l'attuale "strategia Orser" di insistere a far eseguire il Lutz (anche più di uno) alla Medvedeva, anche a spese dei salti che le vengono più facili e a scapito (in questo momento) del punteggio, mi pare semplicemente una più che logica conseguenza del cambio radicale di ambiente di pattinaggio che la stessa ha scelto di fare. Ha cambiato TUTTO: continente, coach, coreografo, stile di pattinaggio. A fronte di questo cambiamento radicale (che ho visto essere stato ritenuto come la scelta più ragionevole dai commentatori più preparati), vogliamo davvero ritenere una "stupida scelta di principio" (cit.) quella di provare (almeno provare) anche a cambiare alcune scelte tecniche, per imparare gradualmente a fare MEGLIO certi salti di alta difficoltà, che se andassero in porto potrebbero riuscire nei prossimi anni a farla resistere all'arrivo delle nuove leve delle quindicenni (che certamente faranno i Lutz e gli Axel, ma potrebbero farli PEGGIO)? Poi, è chiaro che si tratta di una scommessa. Scommessa della Medvedeva su Orser e viceversa, e scommessa di entrambi sul fatto che il pattinaggio di figura stia tornando ad una maggiore rivalutazione della qualità rispetto al solo "fare l'elemento". Se è così, è ovvio che un'atleta che sa di avere ancora delle carenze qualitative cerchi di porvi rimedio. Anche sacrificando in questo momento punteggi e probabilmente gare. Magari è una scommessa sbagliata, ma certo non la si può giudicare dalla prima (!) gara della stagione. Non credo che Orser abbia meno di un programma pluriennale per lei. Tra l'altro, se vedono che va male sono sempre in tempo a tornare a "contare le patate" togliendo un Lutz e rimettendoci un Rittberger ... pardon ... un Loop, e comunque la Medvedeva non sparirà se non vince il Grand Prix. E non credo certo che la federazione russa la toglierebbe dalla squadra nazionale per questo nel 2019 ... A me sembra OVVIO, ma alcuni non vedono l'ovvio e persistono a fare i conteggi con le tabelline (e criticare pesantemente, parlando di 'stupidità', un allenatore tra i più titolati della Storia del pattinaggio), conteggio che non ha molto senso fare da subito a fronte di un probabile piano di lavoro pluriennale. No, non credo proprio di essere io quello che non ha capito ... Vorrei anche ricordare a certi critici molto cocciuti che, punteggi alla mano, la mancata vittoria della Medvedeva a Laval è sostanzialmente figlia di un solo errore nei due segmenti di gara, e NON sui Lutz! Il problema nasce da quel triplo Flip sbagliato che ha fatto saltare pure la combinazione, siamo ad una decina di punti sotto quanto era lecito attendersi. Considerando che alla fine della gara i punti di distacco dalla vincitrice sono stati 5.41, è ovvio che senza quell'errore (assolutamente "anomalo" ed inaspettato per lei), avrebbe vinto comunque. Lutz o non Lutz. Può anche darsi che Orser e Medvedeva tornino presto su loro passi, ma direi che non provarci a insistere sul Lutz anche in gara, visto che stanno lavorando anche su quello, sarebbe stato sciocco (questo sì!). Dovevano mettere un solo Lutz nel free, invece di due? Io non credo. Se hai un programma pluriennale, giusto non preoccuparsi troppo della contingenza. E' piuttosto chiaro che non stanno pensando a tornare necessariamente a vincere da subito (però ci sono andati già vicino). Alla fin dei conti, è un "work-in-progress" per entrambi, che certamente devono ancora conoscersi a fondo. Il non "sperimentare" ora sarebbe stato assurdo, allora Evgenia avrebbe potuto restare a Mosca. E capirei di più il tornare parzialmente indietro, con scelte più prudenziali, nella prossima decisiva tappa francese, non a Skate Canada. E magari lo faranno. Direi poi che arrivare a parlare, come alcuni fanno, addirittura di "scelte scellerate" dimostra più che altro la "scelleratezza" del commentatore! Piccola notazione, che guarda caso i suddetti critici si guardano bene dal menzionare: è vero che l'errore nello short (sul triplo flip e la mancata combinazione) e (in misura certo minore) i Lutz imperfetti le sono costati la vittoria a Laval ma, guarda caso, uno dei suoi salti più sbagliati del free (e, giustamente, pagato davvero poco) è proprio ... un Loop (o Rittberger)! Che di solito lei esegue molto bene, ma non in questa occasione. Ooops! Chi è che diceva "scelta stupida, avrebbe dovuto mettere un Rittberger al posto del Lutz"? E questo tanto per dire che anche il "contare le patate" non ti da necessariamente la "sicurezza" del risultato ... Ma, per finire, io farei parlare l'allenatore, nel dopo-gara. Che dice cose che, pur ovvie e sensate, evidentemente alcuni non hanno capito ... https://fs-gossips.com/brian-orser-even-the-greatest-skaters-did-not-win-every-competition/ "At the very beginning of our journey, I told Zhenya to be patient. We can come up with programs with which she can win specific competitions, but I look at the bigger picture, to the future. We are working on something big, large-scale, and this takes time and work. [...] We worked a lot on skating, on the basics of skating. It takes months, maybe even a year. She catches quickly, but not completely. When we achieve this, the difference in skating will be obvious. This is her way to new skating, to woman’s skating. It’s not just about musicality or choreography. No, she already has good foundations, and she was trained by the best specialists in the world. But our task is to bring Zhenya to a new level. [...] Zhenya was a brilliant junior and performed great in her first seasons at the senior level, she won everywhere, won everything. But in women’s skating everything is different, you have a different body, other features. You need to understand your strengths and know what competitions you will approach in shape to win them. [...] We all need patience and work." Tè capì? Ovviamente, è una domanda retorica, perchè ovviamente i critici in questione non hanno capito (come non hanno capito altre cose, da tempo). Dire, come ho letto, che l'ottica del lungo termine te la puoi permettere solo se "non hai concorrenza o è nettamente inferiore" vuol semplicemente dire che la Medvedeva avrebbe sbagliato completamente nell'abbandonare la scuola Sambo della Tutberizde. Perchè visto che la concorrenza forte c'è, se ci fosse stato l'"obbligo" di rispondervi immediatamente non avrebbe avuto senso alcuno cambiare completamente la propria preparazione, il proprio team, il proprio coreografo ecc. Ma veramente c'è qualcuno che pensa che Orser avrebbe dovuto (e la Medvedeva avrebbe potuto e voluto chiedergli!) semplicemente di allenare l'atleta secondo i canoni della scuola Sambo, apportando semplicemente qualche "ritocchino"? Perchè, davvero, non avrebbe avuto alcun senso. Allora si dica piuttosto, se lo si pensa, che "la Medvedeva ha sbagliato, doveva rimanere alla Sambo a combattere contro Zagitova e le altre in arrivo", cosa che devo ancora sentire qualcuno avere il coraggio di dire. Tutti i giudizi che ho letto vanno nella stessa direzione: alla Sambo rischiava di spegnersi, perchè non aveva più nulla da imparare da quel tipo di pattinaggio e sarebbe scivolata, anche nella considerazione della Tutberizde, dietro le più giovani e le nuove arrivate, la generazione delle "quadrupliste usa-e-getta (o quasi)". Quindi, giusto cambiare radicalmente per andare alla corte di uno che non ha la bacchetta magica (come nessuno) ma che ha comunque allenato e fatto arrivare ai vertici assoluti Yu-Na Kim, Hanyu e Fernandez. E io sono d'accordo. Invece c'è chi dice non che la Medvedeva ha sbagliato ma che ... sta sbagliando Orser, accusandolo di "delirio di onnipotenza" (cit.)! Oltretutto dopo UNA SOLA gara disputata, che in ottica a lungo termine si poteva benissimo pensare di non vincere e comunque persa per UN SOLO errore decisivo e NON sugli elementi contestati da questi "critici"! Diciamo che un piccolo bagno di umiltà potrebbe far bene a certe persone e, considerando la presunzione immensa che trasuda da loro, anche uno "piccolo" potrebbe cominciare a fare una bella differenza ... Se proprio volessimo mettere sul piatto un argomento più "preoccupante" per la Medvedeva è questo: anche se i suoi programmi attuali sembrano fatti apposta per sottolineare la sua (per alcuni inaspettata, non certo per me!) maturità, a me sembra che qualcosa nel suo pattinaggio si sia perso: l'"imprevedibilità" e l'"originalità". Voglio dire: quando vedevo pattinare la Medvedeva negli anni scorsi, mi stupivo sempre di come le già allora ottime e complesse coreografie fossero cose che "solo lei faceva" (in quel modo) e come, a differenza di tutte le altre, riuscisse a muoversi in modo "imprevedibile" eppure del tutto coerente. Mentre altri si soffermavano (stucchevolmente) sulle "mossettine" io ammiravo un pattinaggio diverso da tutte le altre ed assolutamente non scontato. Oggi, invece, quei due programmi che sta presentando, non brutti ma certo non eccezionali, potrebbero essere pattinati, in modo non troppo diverso, da quasi qualunque altra pattinatrice di alto livello. Il "marchio Medvedeva", almeno per ora, su quei programmi non lo vedo. Del "marchio Orser" qualcosa si vede (Orser è uno che era riuscito a far pattinare in modo quasi "raffinato" perfino Elene Gedevanishvili!), ma siamo ancora molto indietro. Chiaro che Orser e Medvedeva hanno una montagna di cose da fare e sistemare, e coreografie meno "standard" forse possono attendere. Io spero solo che sia questo il motivo e che più avanti si possa rivedere la Medvedeva "innovativa", ma con un bagaglio tecnico ed interpretativo ancora migliorato. E, a proposito di qualcosa "un pò diverso", eccola al Gala finale di Skate Canada. Vedo che sui social ha ricevuto praticamente solo approvazioni per questa esibizione.
  21. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019

    Dalla prima giornata di Skate Canada, con i programmi corti già eseguiti, sono emerse cose molto interessanti. Donne: https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-canada-2018-elizaveta-tuktamysheva-e-tornata-prima-nel-corto-delude-medvedeva/ Una conferma (abbastanza attesa) e una grossa sorpresa (anche se forse inaspettata solo nelle proporzioni). La conferma è il primo posto dopo lo short di Elizaveta Tuktamisheva, che veniva data in forma. E lo è, visto come salta, con un fisico che non è mai stato filiforme e che si è forse ulteriormente "rafforzato" (comunque ancora piacevole, secondo me). Peccato che il programma sembri fatto per una "bambina russa saltante", piuttosto che per un'atleta esperta di ventun'anni. Tra un salto e l'altro, praticamente c'è il nulla. Nè coreografia, nè interpretazione e certamente nessuna "invenzione". Ciò non le ha impedito di vincere lo short con quasi otto punti di vantaggio sulla seconda, la giapponese Wakaba Higuchi (anche lei piuttosto appesantita). La Higuchi: Terza l'altra giapponese Mako Yamashita (bel programma, fresco, che poteva essere pagato di più sui components): La sorpresa? E' il netto flop di Evgenia Medvedeva, alla fine solo settima a quasi 14 punti di distacco dalla connazionale in testa! Come è potuto accadere un simile disastro, considerando anche che ha ottenuto i migliori (!) components? Semplice: ha completamente mancato la combinazione di tripli con il triplo Flip (una cosa che da sola le avrebbe dato almeno una decina di punti in più) e il triplo Flip stesso è stato degradato. Forse non sarebbe andata in testa comunque, ma certo sarebbe stata vicina alla Tuktamisheva. Un solo errore ha causato il disastro. Per il resto, non ha pattinato male, il programma è musicalmente decente (molto diverso dai suoi precedenti) e già ben coreografato e i components sono meritati (checchè ne dica qualcuno), basta fare il confronto su questo con le altre atlete in gara (a cominciare dalle prime due dello short). Non credo che la battuta di arresto la ... arresterà. Conoscendola, credo che lavorerà ancora di più per tornare al vertice e non mi sembra che le manchi molto. Sembra pure migliorata sui salti, anche sul suo spesso criticato Lutz e credo che con Orser stiano facendo un lavoro a medio-lungo termine per arrivare ad essere solida anche su questo elemento (il salto più difficile, dopo l'Axel). Per cui, resto perplesso a leggere affrettate analisi tipo "non ha senso presentare un difficile lutz, rischiando di farlo così-così, quando poteva fare bene un più sicuro triplo loop con GOE +3/+4 ed avere gli stessi punti con meno rischi". Ehi, ragazzi, questa è uscita volutamente dalla "campana" della Tutberizde, se voleva continuare a fare le stesse cose, con lo stesso atteggiamento da "vinciamo contando le patate" (cit.) poteva restare a Mosca. Poi, può anche darsi che Orser si sia dimenticato l'ABC del coaching o che abbia letto distrattamente il regolamento e i valori dei salti o che non gli interessi più vincere, tuttavia ... ho qualche dubbio! Penso sia molto più probabile un piano a lungo termine che, se andrà a buon fine, rafforzerà il bagaglio tecnico dell'atleta. Può anche darsi che non vada a buon fine e si riveli un errore/illusione, ma suggerirei umilmente di aspettare almeno qualche mese prima di dire che insistere a migliorare il Lutz è una sciocca impuntatura di principio, senza vantaggi. Alla fin dei conti, che questa per lei possa essere solo una stagione di transizione e crescita, senza l'ossessione della vittoria, e che sia non solo utile ma quasi inevitabile "sperimentare", mi pare una ragionevole aspettativa. O no?
  22. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019

    Si è concluso, nello scorso weekend, Skate America, prima prova del Grand Prix. Detto che siamo già alla vigilia della seconda prova, Skate Canada (qui gli orari previsti: https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-canada-2018-programma-orari-e-tv-il-calendario-completo/ ), do subito la "ferale notizia" che riguarda tutto il circuito dei Grand Prix 2018: non vi parteciperà Carolina Kostner. L'atleta italiana lamenta malanni all'arto sinistro e ha deciso di rinunciare alle due gare che per lei erano previste (tappe finlandese e francese, previste a novembre). https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-infortunio-per-carolina-kostner-la-reginetta-salta-il-grand-prix/ Peccato. Tornando a Skate America, gara che Eurosport ha trasmesso in parte in diretta (mentre per ora la Rai si limita alle differite di alcuni giorni, a gara già terminata, che continua a sembrarmi una scelta assurda e presumo che sarà così anche per la tappa canadese), questi sinteticamente i risultati e le cose da notare. Donne: https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-america-2018-satoko-miyahara-trionfa-per-il-secondo-anno-consecutivo-seconda-posizione-per-kaori-sakamoto/ Grande prestazione di Satoko Miyahara, che alla consueta maestrìa interpretativa ha aggiunto una parte tecnica che, se non è la classica rondine che non fa primavera (e mi auguro per lei che non lo sia), pare aver posto rimedio ad uno dei maggiori difetti che da sempre le sono imputati, ovvero i salti sottoruotati (anche se a volte, a lei come ad altre, non venivano rilevati dalle giurie). Nessuna sottorotazione per lei, nè nello short che nel free, e una prestazione pure tecnica di gran livello. Sembra già ad un livello di forma "anomalo" per essere ad inizio stagione. Vedremo se riuscirà a farlo durare. In seconda posizione la connazionale Kaori Sakamoto, tecnicamente forte ma piuttosto poco coinvolgente dal punto di vista interpretativo. Su questo, ha molto spazio per migliorare. In terza, ed è una sorpresa, la debuttante russa Sofia Samodurova, che certamente non era tra le più attese. Terza dopo lo short, terza dopo il free, con prestazioni pulite, può certamente essere soddisfatta. Va detto che le rimanenti ragazze, l'americana Tennell (vincitrice poche settimane fa al 2018 CS Autumn Classic International, gara in Ontario dove è arrivata davanti nientemeno che alla Medvedeva), la russa Tsurskaya (una promessa che potrebbe non sbocciare mai) e la giapponese Honda, hanno tutte deluso. Danza: https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-america-2018-charlene-guignard-e-marco-fabbri-conquistano-il-secondo-posto-madison-hubbell-e-zachary-donohue-vincono-la-tappa/ La vittoria è andata ad una delle coppie in maggiore crescita della precedente annata, Hubbell-Donohue (USA), vice-campioni mondiali a Milano lo scorso anno. Coppia solida, ben affiatata, bella da vedere, con un pattinaggio "classico" e rifinito, con un carisma in crescita (nonostante siano ancora sottovalutati da parte di certi appassionati). A giudicare dalla partenza della stagione, potrebbero ancora porre qualche insidia nell'annata ai favoriti francesi Papadakis-Cizeron (che mi auguro rinnovino un pò il loro ormai scontato stile, anche se non ci credo molto). Uno dei motivi per cui in Italia tanti non si stanno accorgendo (o non si stavano accorgendo ...) della crescita della coppia americana è probabilmente la concorrenza diretta con coppie italiane come Cappellini-Lanotte (attualmente in "pausa di riflessione", non hanno mai ufficializzato il loro ritiro, neppure dopo il deludente anche se giusto quarto posto ai Mondiali di Milano) o come i sempre più emergenti Guignard-Fabbri. Troppi sono ancora i "tifosi" di pattinaggio che vogliono sminuire la diretta concorrenza per poter poi dare la colpa agli "errori" o ai "furti" delle giurie (errori e furti che non mancano, beninteso!) se i propri beniamini finiscono dietro ad altri. Ciò detto, proprio Guignard-Fabbri hanno ottenuto il loro primo podio nel palaghiaccio di Everett! Mai erano saliti su un podio mondiale, europeo e tantomeno olimpico, nè l'avevano fatto nei Grand Prix. Questa "prima volta", pur a fronte di una concorrenza che (Hubbell-Donohue a parte, ovviamente) non era irresistibile, conferma la ormai raggiunta maturità di questa coppia. Con pure consolidato miglioramento interpretativo (sul piano tecnico erano ad alto livello già da anni), anche se continuo a non vedere nel loro pattinare quella "complicità" che mi aspetterei da chi fa coppia pure nella vita (se penso a Virtue-Moir, che NON fanno coppia nella vita, ma anche ad altri ...) Però sono fortunatamente più marginali quegli aspetti banalmente "teatrali" (sguardi fissi con bocche spalancate ecc.) che qualche anno fa dominavano (e danneggiavano) la loro l'interpretazione. Bravi ed ormai costantemente belli da vedere. Anche con Cappellini-Lanotte in "pausa", abbiamo una coppia eccellente. E, lo dico a mò di autocritica, qualche anno fa non ci avrei messo la mano sul fuoco che sarebbero cresciuti tanto. Terza una delle coppie più "strane" per quanto riguarda il mix di nazionalità, Zagorski-Guerreiro, che gareggia per la Russia. Lei è inglese-franco-russa (!), leggere qui la sua storia e quella, ancora più movimentata, della sua famiglia: https://en.wikipedia.org/wiki/Tiffany_Zahorski . E lui invece è portoghese-russo-australiano! Una discreta e piacevole coppia, ma ben distante da quelle di vertice. Coppie: https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-america-2018-evgenia-tarasova-e-vladmir-morozov-trionfano-nelle-coppie-di-artistico-seconda-posizone-per-efimova-korovin2/ Nessuna suspence nelle coppie, Tarasova-Morozov (RUS) erano già sulla carta così superiori alla concorrenza che solo un autentico disastro avrebbe potuto negargli l'oro (ogni tanto ne fanno qualcuno, di disastri, anzi un pò troppo spesso ...). Questa coppia enigmatica (e sottovalutata da molti) viene da un'annata olimpica veramente "sulle montagne russe" ed ha finora avuto nell'incostanza e nella fragilità psicologica il vero tallone d'Achille. Tanto per ricordare: titolo europeo agguantato con una superba ed aggressiva prestazione sul programma forse più criticato degli ultimi anni, il loro "Candyman", dopo uno short davvero pessimo e che sembrava averli affondati; al contrario, medaglia olimpica sfumata quando erano invece secondi dopo lo short a Pyeongchang. Quest'anno la loro allenatrice storica, Nina Mozer, ha annunciato una pausa nell'attività e loro hanno cambiato coach, affidandosi ad un precedente "gigante" nella specialità, Maxim Trankov (quello di Volosozhar-Trankov, la coppia più forte degli ultimi dieci anni almeno, una coppia che a me manca moltissimo), che si aggiunge a Robin Szolkowy (un altro "grande") che già li segue da quattro anni. Guardando i loro programmi 2018-2019 pare di vedere chiaramente un cambio di stile e di scelte musicali (che però mi convincono poco). Il loro free, soprattutto, è uno di quei programmi che io definisco "senza musica" e che sono forse i più difficili, perchè tutto il peso dell'attenzione ricade sui pattinatori, che devono essere tecnicamente perfetti e contemporaneamente espressivi, pena il crollo dello "spettacolo" (e dei punteggi). E' un free musicalmente "minimale" che deve essere pattinato non solo bene ma pure "in crescendo", se no è a rischio flop. In America l'hanno pattinato abbastanza bene (meglio che nelle precedenti prove) ma ancora sono ben lontani dal loro potenziale (e, alla fine, le loro facce al kiss-and-cry lo spiegavano efficacemente). Comunque è bastato per farli vincere con distacco. Sarà tutto da vedere, invece, quando dovranno confrontarsi con coppie come i francesi James-Cipres, che sono oggi in forma (hanno vinto il 2018 CS Autumn Classic International con un punteggione, 210). Tra gli altri, i fortissimi cinesi Sui-Han non faranno i Grand Prix e poi si vedrà, mentre i campioni olimpici e mondiali Savchenko-Massot sono in fase di "sospensione indefinita" dalle competizioni e non li si vedrà in questa stagione. Sulla carta, secondo me una volta arrivati a "regime" con la forma non dovrebbe esserci lotta tra la coppia russa e quella francese. Pur essendo i francesi cresciuti nell'ultimo anno, Tarasova -Morozov hanno una marcia in più, se non due. Però, hanno purtroppo già dimostrato di essere inclini all'andare fuori di testa all'improvviso. Mi auguro che il nuovo coach li aiuti anche in questo. Dopo di loro, ad oltre venti punti di distacco, i connazionali Efimova-Korovin e terzi gli statunitensi Cain-Leduc, che hanno fatto finire giù dal podio i più quotati connazionali Scimeca-Knierim. Uomini: https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-america-2018-nathan-chen-sul-velluto-vince-la-tappa-splendido-quarto-posto-per-matteo-rizzo/ Vittoria netta del favorito Nathan Chen (USA), ancor più "favorito" dalla giuria, anche oltre i suoi indubbi meriti. Primato comunque mai in discussione, ha lasciato il secondo (che non è l'ultimo arrivato) alla bellezza di 41 punti di distacco! Il secondo è Michal Brezina (Repubblica Ceca), autore di una delle sue migliori gare degli ultimi anni. Terzo il russo Sergei Voronov e quarto, solo per un pelo fuori dal podio, il nostro Matteo Rizzo Rizzo ha ancora tanta strada da fare prima di poter pensare di lottare stabilmente per i podii (e il talento, pure esistente, non è quello "naturale", per esempio, di un Cha Jun-hwan, il diciassettenne coreano che sta già cominciando ad impensierire i quartieri alti delle classifiche), tuttavia la direzione presa sembra essere quella giusta.
  23. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019

    Prima che parta in pieno la stagione (il prossimo week-end, con Skate America, vedi in fondo al post per gli orari TV), voglio ri-portare l'attenzione su un ormai "vecchio" tema, ma che sta forse per diventare ancora più scottante degli anni scorsi: lo spostamento del "focus" del pattinaggio (o, almeno, delle giurie del pattinaggio) sull'aspetto "atletico" del pattinaggio, leggi oggi soprattutto i quadrupli, che stanno per fare dirompente irruzione sulle piste, se non proprio già quest'anno almeno il prossimo anche tra le donne Senior. Lo so che lo si potrebbe trovare un argomento noioso e che rischio di fare la figura del "vecchio rimbambito" che "non capisce il nuovo", ma so di non essere il solo a preoccuparsi. Vedi, per esempio, qui: https://skating-ritmica.forumfree.it/?t=76073029 Quello che voglio fare, però, non è semplicemente "lamentarmi" ma far vedere con un esempio pratico a quale livello di "deviazione mentale" siamo arrivati. Il luogo è Kaunas, Lituania, e la manifestazione è il Junior Grand Prix che si è lì tenuto dal 5 al 9 settembre di quest'anno. http://www.isuresults.com/results/season1819/jgpltu2018/index.htm La manifestazione è stata (meritatamente) vinta dalla Alexandra Trusova, la 14-enne "regina dei quadrupli" di cui ho già più volte parlato. Questo è il suo FREE SKATING PROGRAM (per parlare come Dante: il programma LIBERO), che è stato anche il miglior free: Questo invece è il FREE della seconda classificata (che ha fatto anche il secondo free), la 15-enne coreana Yelim Kim (nomen omen?): Ora, credo che sia chiaro, per ciò che normalmente scrivo, che io personalmente preferisco grandemente il secondo programma free, quello della Kim, a quello della vincitrice. Il programma della Kim è stata una scelta decisamente coraggiosa, con quel cognome, nel presentare, a 15-anni!, un programma alla "Yu-Na", su musica alla "Yu-Na" e perfino costume alla "Yu-Na"! Ma è stata una scommessa pienamente vinta, almeno a Kaunas (mi auguro che non sia la rondine che non fa primavera ...). E' decisamente uno dei programmi più belli e "maturi" che io abbia mai visto fare da una Junior. Ma capisco bene che tra un programma senza alcun quadruplo, come quello della Kim, in confronto ai tre quadrupli della Trusova (un rimarchevole 4-Lutz, un 4-Toeloop caduto e poi recuperato con una splendida combinazione 4-Toeloop + 3-Toeloop), il punteggio tecnico della russa non può che decollare. Nulla da dire sulla valutazione tecnica o, per lo meno, nulla da stupirsi se sia stato valutato nettamente meglio di quello della coreana sul piano tecnico, 86.26 contro 72.39. Ma (e qui casca l'asino), la cosa sconcertante è che alla Trusova, che ha presentato un programma che è di fatto poco più di una serie di salti e combinazioni di salto intervallate da una preparazione ai salti stessi, senza quasi coreografia, senza quasi interpretazione, siano stati attribuiti components migliori in TUTTE le categorie! Sottolineo:TUTTE. Anche nella scarsa interpretazione, anche nella quasi inesistente coreografia (o "composition", in inglese)! http://www.isuresults.com/results/season1819/jgpltu2018/jgpltu2018_JuniorLadies_FS_Scores.pdf Non è una cosa nuova, è una cosa che abbiamo già visto nel recente passato, con atlete come la Zagitova e prima ancora la Lipnitskaya, beneficiate di components decisamente superiori a quelli ragionevoli, probabilmente trascinati anche dai buoni elementi tecnici. Qui, però, siamo forse andati perfino più in là. Un programma tutto-salti (e noioso per molti, me compreso), su una mediocre scelta musicale, con una interpretazione pienamente "da junior" (ovvero quasi non-interpretato) e una coreografia che dire scarna è dire poco, viene premiato nei components non solo negli skating-skills (che ci sta), nelle transitions (che FORSE ci sta) e, ad essere MOLTO generosi, forse pure nella Performance/Execution (che ci sta solo per la parte di Execution, non certo nella Performance che è "the involvement of the skater/couple/teams physically, emotionally, and intellectually as they translate the intent of the music and choreography") ma anche in coreografia/composizione e interpretazione, ebbene questo NON ESISTE. NON ESISTE. E' come se quei giudici non avessero mai visto una gara di pattinaggio. O come se i veri giudici fossero stati sostituiti da un'invasione di baccelli alieni. E fino a quando continueranno questi "giudizi alieni" non ci sarà alcuna possibilità di tornare ad un pattinaggio che sia unione di tecnica ed interpretazione. Dominerà solo la tecnica, tra i probabili sbadigli e disamoramento del pubblico. Io lo dico da anni, vedo che adesso sempre più gente si esprime in modo analogo. Come qualcuno ha fatto giustamente notare, non è per l'"eccellenza tecnica" nei salti che Carolina Kostner continua ad essere una delle pattinatrici più amate ed applaudite e non solo in Italia, anche in un periodo in cui il suo è un pattinaggio "tecnicamente giurassico". Nè lo erano solo per la tecnica Katarina Witt, Mao Asada o Yu-Na Kim. Qualcosa vorrà dire, credo. Oh, sia chiaro: so benissimo che da una Junior non ci si deve aspettare, di solito, una "grande interpretazione". Che, infatti, di solito non c'è. E non me la aspetto neppure. Di solito mi aspetto sbadigli di fronte ad un approssimativo "agitar di braccine", movenze affrettate e palese preoccupazione di "fare i salti", intervallati dal nulla. E se al posto della grande interpretazione c'è almeno grande tecnica, come per la Trusova, chapeau. Quantomeno, è un buon motivo per guardare il programma con interesse. Ma se quando l'interpretazione c'è (come qui per la Kim, se non "grande interpretazione" diciamo almeno "ben sopra alla media, anche ai vertici delle Junior") non la valuti meglio, anzi la valuti peggio in tutto!, di chi fa una prestazione che nei components è palesemente "da junior" (nel senso corrente e non positivo del termine), beh, allora non ci siamo. Vuol dire che si sta giudicando con un metro che non è neanche minimamente corretto. E vuol dire che anche quando queste ragazze passeranno nelle Senior, il grosso rischio è che cercheranno (loro e gli allenatori) di continuare a pattinare semplicemente "come saltimbanchi". Fino a quando il fisico glielo consentirà, ovviamente. Poi c'è un altro aspetto, sul quale molti puntano (giustamente) il dito, ovvero che molti di questi super-salti non sono affatto ben eseguiti (e non parlo solo di quelli della Trusova, beninteso, nè certo solo delle Junior), con sottorotazioni, lutz con filo sbagliato ecc., e ciò nonostante spessissimo non vengono penalizzati dai giudici. Ciò, ovviamente, favorisce il persistere del puntare sui quadrupli-a-go-go, penalizzando gli altri aspetti del programma, visto che si può "rischiare" di più con questi elementi difficili (e notevolmente ben pagati) perchè anche le imperfezioni vengono spesso "perdonate". Considerazione verissima anche se, francamente, visto che è un andazzo generale che coinvolge pure la categoria Senior ed anche salti più o meno "normali" come i tripli, terrei un pò distinti i problemi: uno, se è giusto premiare tanto la mera tecnica estrema e, due, se la mera tecnica estrema è giudicata correttamente. Io penso che sia più il regolamento attuale a favorire il "quadruplismo" piuttosto che la generosità di giudizio, anche se certamente pure questa influisce. Quindi andrebbe ulteriormente revisionato il regolamento, oltre a ciò che è stato fatto dall'ISU nella prima metà di quest'anno. Attendiamoci un'altra stagione con questo tema in evidenza, ma soprattutto nella prossima, con l'arrivo contemporaneo di Trusova e Kostornaia nelle Senior, il problema potrebbe esplodere. Anche se non credo che si correrà ai ripari, ciò che potevano fare lo dovevano fare già in primavera, invece hanno in gran parte messo dei pannicelli caldi (tipo ridurre il backload, ovvero scoraggiare l'accumulo eccessivo dei salti nella seconda parte del programma, Zagitova-style). Beninteso, qualcosa di strutturale lo hanno fatto, tipo ridurre il valore base di tutti i salti, resta da vedere come questo ed altre variazioni come il cambio dei GOE si potrà eventualmente riflettere sui giudizi. Ci vorrà sicuramente tutta la stagione 2018-2019 per capirlo. Certo, vista anche la partenza della stagione non sono ottimista ... P.S.: per chi volesse fare un ripasso del significato dei vari components, si può vedere qui (sorry, è in inglese, quando avrò tempo cercherò anche una versione italiana): https://www.usfigureskating.org/content/JS08A-Programcompexplan.pdf P.S.2: per gli orari di trasmissione televisiva di Skate America NOTI AL MOMENTO ATTUALE suggerisco di leggere qui: https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-america-2018-il-calendario-completo-programma-orari-e-tv/?fbclid=IwAR2TsdyrJ9Rt1axT2-TeHWX3OeMQpbCAbnfKSJpfUikaF4dUbthwXSuj7Fc Come sempre, ci potrebbero essere variazioni (soprattutto da parte Rai).
  24. Passo a vedermi il Mondiale di ciclismo, mi appassiona di più!
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