FILIPPO

Bellissimo il libro,bella l'intervista di Delli Carri

Senza pensare che Hamilton ed Alonso su Ferrari 2008 avrebbero stravinto:ma vinto di qualche punto forse si.

La spy-story ha condizionato tutto.Dalle prestazioni raggiunte dalla McLaren anche attraverso confronti parametrici generarati fraudolentemente,alle decisioni altalenanti della FIA,allo stato psicologico dei piloti coinvolti,dalla gestione assurda di Ron Dennis,alla sgradevole sensazione degli uomini di Maranello di sentirsi defraudati di opere d'ingegno e traditi da uno di loro,eccetera. Pertanto direi che su quel mondiale e' difficile effettuare valutazioni tecniche. Resta solo l'immensa gioa dei ferraristi per come e' andata in Brasile.

No.Per quanto mi riguarda non c'e' nessuna nostalgia.Vorrei solo che il criterio di eccellenza guidasse le scelte dei piloti della Ferrari. Abbiamo avuto tempi passati remoti,a anche recenti privi di questo criterio,vorrei che non si ripetessero.Poi le sconfitte non hanno mai padri e colpevoli unici ed assoluti:piuttosto un grande fuoriclasse puo' veramente apportare valore aggiunto.Tra questi,a mio modesto parere,ci sono oggi Alonso ed Hamilton,mentre per Vettel e' tutto da dimostrare anche se le premesse sono buone. Raikkonen e' un grande manico,ma troppo condizionato da una personalita' che non assicura costanza di rendimento e poi non ha pazienza con i test,mentre Massa e' velocissimo in condizioni generali ottimali,ma quando qualcosa va storto subentra uno stato ''confusionale''. Ecco, in questo senso,vedendo l'eccellenza tecnologica di Maranello,c'e' malinconia nel considerare l'assenza di altrettanta eccellenza nella scelta dei piloti.

Semplicemente sbagliando soprattutto all'inizio del campionato.Circa poi la superiorita' complessiva nel corso del campionato della Ferrari 2008 rispetto alla McLaren,questa vi e' stata.Il che non significa,come mi vuoi far dire,che si e' manifestata sempre in ogni gara!Nessuno nega gli errori del muro a Singapore,ma se leggi il topic da me aperto,ma senza miei interventi,sul mondiale di Massa gara per gara,ti rendi conto di quello che scrivono quasi tutti gli intervenuti.In quanto al modo di perdere,aggiungo che anche il campionato di Raikkonen non ha contribuito ne' prestazionalmente,ne' strategicamente a concorrere nella costruzione del titolo piloti. Se poi affrontiamo il tema sviluppo,ci rendiamo ancora piu' conto dell'apporto assai insufficiente di Raikkonen,sempre refrattario ad intensificare i test. In questo senso generale non si puo' perdere un piloti in questo modo.

Scusa,ma perche' dici che mi conosci?Hai letto tutti i miei interventi?Guarda che se li leggi,sulla mia pagina personale, noterai che su Massa e Raikkonen ho sempre avuto le stesse opinioni.Ma dire che quando Raikkonen ha vinto il mondiale ci ha dato,per ovvie rgioni,una delle piu' grandi soddisfazioni di sempre non significa che lo si consideri il migliore pilota del mondo! Poi francamente la mia considerazione e' stata sempre la stessa:se la macchina ed il team devono sempre tendere all'eccellenza,anche la scelta dei piloti deve seguire quel criterio. Non mi sembra che sia delittuoso esprimere riserve sul fatto che Alonso,Hamilton e forse Vettel,ma anche in vecchio MS sarebbero meno efficaci per il 2009 di ''quei due la'' come li ho chiamati,ma se vi offendete per lesa maesta' li citero' sempre per nome e cognome,se volete.

Infatti l'eliminazione del rischio e' stata progressiva e proporzionalmente geometrica.Negli anni '80 pero'qualche incidente fatale e' avvenuto.Il momento topico e' l'annullamento quasi a zero del rischio di incidente mortale e questo avviene dopo Imola '94. Pensate ad un incidente che tutti conoscono e che e' Silverstone '99:sarebbe stato letale con una monoposto degli anni '80 in quello stesso circuito degli stessi '80.

In effetti la f.1 moderna e' un videogame nel senso che il rischio della vita e' stato quasi azzerato.Questa componente e' la vera grande differenza tra un pilota che ha corso prima di Imola '94 e dopo il '99. Senz'altro con l'avvento dell'elettronica sempre piu' sofisticata e' mutato il criterio di qualificazione delle doti di un pilota,le auto sono piu' maneggevoli,ma il piu' grande cambiamento sta nella progressiva scomparsa del rischio della vita. Quando in un'attivita' umana il rischio della vita e' molto alto,l'approccio dell'essere umano assume il requisito dell'eccezionalita'. Il sacrificio di molte vite ha consentito pero' di arrivare ad uno sviluppo tecnologico tale da annullare quasi totalmente questo rischio,proprio quasi come in un videogame. E' chiaro che Nuvolari & c. sono stati dei titani per le imprese velocistiche compiute con tecnologie rudimentali e pericolosissime,ma proprio grazie a questo punto di partenza,l'automobilismo sportivo ha contribuito in modo sostanziale,a rendere sempre piu' sicure le competizioni fino ad arrivare alla sofisticazione di oggi che solo negli anni '80 pareva fantascienza. Voglio dire,in conclusione,che l'evoluzione della f.1 ha sempre cercato le alte prestazioni con un crescente tasso di sicurezza. In principio lo scopo era la velocita',poi l'affidabilita' e quindi l'approdo alla sicurezza;la prossima sfida e' rappresentata dall'ambiente e dalle fonti energetiche.

certe volte e' meglio non sapere!Perche se ti accorgi di quello che stai facendo ti ritiri subito,specie in quelle condizioni!

Hamilton,Alonso,Vettel...............e poi con un razzo cosi' non si puo' perdere un piloti 2008 in quel modo

Nella minuziosa cronaca di gio'66 Senna e' imperiale,ma certo che corsa anche quella di De Angelis con la gomma sgonfia fin dai primi giri,senza potersi fermare per il pit e poi alla fine quarto,lottando 2 ore sotto l'acqua! Secondo me in quel 1985,considerando le tecnologie a disposizione,Senna era gia' il piu' veloce di tutti,ma De Angelis il piu' adatto all'economy-run ed alla gestione del mezzo.Prost ed Alboreto avevano mezzi superiori alle Lotus ed anche la Wiliams alla fine era superiore.Secondo me i due della Lotus erano complessivamente i piu' forti,solo un mezzo inaffidabile ed un team con risorse limitate ha impedito che il titolo finisse ad uno dei due.

Il mio paradosso su Prost si basava sul fatto che e' uno che non ha fatto stravizi e mi risulta sia in buone condizioni di forma fisica;inoltre ha vinto un titolo solo 15 anni fa'.Se avesse voglia di battere questo record,trovasse un top team(Ferrari,McLaren)a caccia di pubblicita', avesse voglia di allenarsi con un preparatore atletico,penso che potrebbe riuscire a vincere un GP come quello del Brasile 2008 con la stessa Ferrari di Massa.

Ma sai secondo me se Prost,per esempio,facesse una scommessa con se stesso,magari retribuita e tornasse ad allenarsi per sei mesi e se avesse guidato l'auto di Massa in Brasile 2008,forse quel record lo avrebbe battuto od avvicinato!

Vorrei capire da voi esperti la questione dell'eta' avanata di quei piloti. Se Fagioli aveva 52 anni e le macchine di allora erano certo molto piu' difficili delle f.1 di oggi,perche' a 37 MS era ''vecchio'',mentre Fangio a 44 anni vinceva il titolo? Cosa e' cambiato nelle doti richieste per guidare tra ieri ed oggi?

Partendo da un foglio ''bianco''.....................sono preoccupato per lo sviluppo con Raikkonen e Massa:e' la prima volta dal 1996 che Ferrari dovra' sviluppare una vettura completamente nuova senza MS:con Alonso sarei stato piu' ottimista.

Ma certo Hill e' stato un bel campione:la sua sfortuna e' che ha corso vicino a Senna e contro Schumacher, poi l'anno del titolo aveva un razzo......e quindi sembra uno qualunque in una galleria di giganti. Comunque quando si diventa ''Campione del Mondo di Formula 1'' non e' mai a caso.

Pero' e' molto importante che la F.1 rimanga luogo ove si cimenta l'eccelenza e linnovazione tecnologica dell'automobile. Se Sport e tecnologia divorziano,addio alla F.1. Poi i tempi cambiano.Le grandi case sono state sempre presenti in un modo(motori,parti mccaniche ecc.) od in un altro(intera proprieta' del Team e costruzione dell'auto al 100%):l'importante e che la F.1 non diventi un monomarca senza possibilita' di sviluppo. In fondo basta fissare parametri nuovi:consumi,emissioni,energie alternative,costs cap ecc..

Se si e' stati fortunati da aver potuto assistere ad un weekend di f.1 a bordo ''curva'' negli anni di GV,con in pista tanti campioni,e' sufficiente parametrare le staccate del canadese con quelle degli altri per capire che faceva questo in pista.La ricerca del prorio limite era l'ordinaria amministrazione ed i rischi presi erano tali che gli e' andata anche troppo bene!Sono stati cinque anni di corse a perdifiato con il piede che schiaccia il gas indipendentemente da tutti i fattori esterni:era piu' forte di lui! Ed uno cosi' a chi volete confrontarlo? A nessuno.................date retta ad Enzo Ferrari che ha dovuto scomodare Nuvolari.

Beh e' chiaro che Ferrari avrebbe dovuto cambiare strateghi e piloti.Sarebbe quindi ovvio il ritorno di Ross.Ma Montzemolo ha confermato i due piloti e nello stesso modo potrebbe rinunciare al tecnico:secondo il mio modesto parere due GRAVI errori.

Bellissima foto,complementi.

http://cgi.ebay.it/2-JOHN-COURAGE-STEEL-PU...A1%7C240%3A1318

Mah....la mia sensazione e' che questo ha corso sempre con il coltello tra i denti. Molte volte e' andata bene,altre volte e' uscito oppure ha fatto dei dritti.Il mio modesto parere e' che non si tratta di concentrazione,ma piuttosto di modo di intendere le competizioni. In Ungheria pur potendosi contentare di qualche punto si e' buttato all'attacco sotto l'acqua con quelle gomme.................. In Turchia,dopo l'errore del muretto e' uscito alla disperata ed ha fatto un dritto................................. Poi ha dichiarato piu' o meno:''..io so correre solo cosi'........'' E' stato velocissimo,martellante,costante nello sviluppo,uomo squadra,sempre lo stesso,naturalmente ogni anno con piu' esperienza,ma ha sbagliato tante volte,poche pero' in termini %. Alcuni anni il binomio macchina-pilota era cosi' stratosferico che gli errori non hanno avuto peso,altre stagioni invece hanno deciso l'esito del mondiale. Complessivamente la sua carriera e' stata spianata dall'incidente di Imola,ma poi Coultard nel '98 e Silverstone nel '99 hanno preggiato i conti. Per tornare al topic,quando una casa ha un fuoriclasse cosi',deve fare di tutto per creare le condizioni migliori per farlo vincere il piu' possibile. E' successo ad esempio a Fangio,Clark,Senna(periodo Lotus) nel passato ed oggi ad Hamilton,Alonso(Renault). Le migliori condizioni consistono nell'affiancare al leader una buona seconda guida che obbedisca e che stia al suo posto. Quando un team ha voluto creare una competizione interna tra due grandi,ci sono stati quasi sempre insuccessi,tragedie o rotture traumatiche.

Se non mi ricordo male in Turchia ed in Ungheria ha sbagliato prima il muretto,ma poi anche ''il piu' grande'' ci ha messo del suo.

Ecco,appunto.Ma scrivere che GV e' come Montoya e' piu' folle di un sillogismo.

Vedo che ci divertiamo a scrivere provocazioni che infiammano i topics.