gio66 6 Inviato 2 Dicembre, 2007 Figlio di Charles R. Purley, ricco industriale inglese titolare della LEC Refrigeration Ltd., David Purley nasce a Bognor Regis, 10 km a sud-est di Goodwood, il 26 gennaio 1945 e non segue le orme del padre. Terminati gli studi strettamente necessari si arruola nella British Army e diventa ufficiale del Parachute Regiment. Viene impiegato "in azione" ad Aden, nello Yemen e anche in Irlanda del Nord per combattere l'offensiva dell'IRA. La sua carriera militare termina con la frattura delle gambe dopo un lancio di addestramento. "Contaminato" dall'amico d'infanzia Derek Bell, nel 1968 comincia a correre in auto con una AC Cobra 427 Ci distruggendola alla Paddock Bend di Brands Hatch in una gara club dopo una vittoria ed un secondo posto a Lydden. Il rapporto col padre si fa difficile. Charlie vorrebbe che il figlio seguisse l'azienda di famiglia ma David ha ormai le corse nel sangue e i due giungono ad un compromesso: la LEC sponsorizzer? David che, in cambio, si interesser? un po' di pi? dei... frigoriferi partecipando attivamente alla gestione dell'azienda. Sostituita la Cobra nel 1969 con una Chevron B8 BMW che lo porter? alla vittoria a Castle Combe, anche pap? Charles comincia ad assaporare il profumo della pista ed aumenta il suo impegno fondando, nel 1970, la LEC Refrigeration Racing che gestisce una Brabham BT28 di F3. Al Grand Prix des Frontieres sul pericolosissimo circuito cittadino di Chimay, in Belgio, arriva la prima vittoria davanti nientemeno che a James Hunt, grande amico col quale Purley lotta ruota contro ruota in quasi tutte le gare. Nel 1971 rivince a Chimay e poi acquista una Ensign con la quale vince altre 2 gare a Brands Hatch e Lydden. L'anno successivo tenta la scalata alla F2 con una March ma non va oltre il terzo posto a Pau. Per il terzo anno consecutivo vince a Chimay. La LEC diventa la scuderia ufficiale della March per il campionato inglese di F.Atlantic nel quale David si classifica secondo assoluto. Il 1973 sar? l'anno del grande salto in F1. Per prepararsi e verificare la sua capacit? di "ammaestrare" un motore di F1, David affitta una March 721G ex-Peterson e debutta a fine agosto 1972 a Brands Hatch nella Rothmans 50.000, una gara a formula libera che vede correre F1, F2 e F5000 tutte assieme. Purley dimostra di sapersela cavare meglio del suo Cosworth che esplode incendiando la vettura quando si trova in quarta posizione. Impressionato dalla prestazione del giovane inglese e "affascinato" dalle sterline di pap? Charlie, Max Mosley, all'epoca patron-DS e legale della March, gli propone di correre i GP europei del 1973. Partecipa anche alla John Player Victory Race di Brands Hatch con la Connew ma si ritira nel giro di ricognizione. Il debutto in F1, assieme a James Hunt, avviene a il 3 giugno 1973 a Montecarlo: 24? in qualifica davanti a Graham Hill e De Adamich, si ritira col motore rotto dopo 32 giri. A Silverstone Purley ottiene un ottimo 16? tempo nelle prove ma distrugge irreparabilmente la sua March 731, rinunciando al GP. Debutta su un'altra March Roger Williamson, 3 volte campione inglese di F3, ma rimane coinvolto nella carambola provocata al termine del primo giro da Jody Scheckter. Il 29 luglio si corre a Zandvoort il GP d'Olanda. Williamson parte 18?, Purley 21?. Al 7? giro, quando i due sono l'uno in scia all'altro al 13? e 14? posto, Williamson va a sbattere contro il guardrail alla curva Scheivlak, forse per una foratura lenta. La sua March rimbalza in pista e si capovolge prendendo fuoco. Purley si ferma e cerca di portare soccorso mentre gli addetti al servizio antincendio non osano avvicinarsi. Da solo, Purley non riesce a raddrizzare la vettura, cerca di convincere i commissari ad aiutarlo ma deve desistere quando le fiamme sono ormai invincibili. Per Roger Williamson, 24 anni, portato alla F1 dal proprietario del museo di Donington Tom Wheatcroft non c'? niente da fare. La tragedia si consuma in diretta TV. David diventa un eroe mondiale, le sue foto fanno il giro del mondo ed ? richiestissimo da tutti i giornali del globo ma lui si schermisce, dice di aver fatto solo il suo dovere di uomo. Viene decorato con la George Medal, seconda massima onorificenza civile del Regno Unito. Al Nurburgring riesce finalmente a concludere il suo primo GP di F1 al 15? e penultimo posto (davanti all'altra March di Beuttler) e a Monza ? 9? con una bella rimonta nel finale. Quella di Monza ? l'ultima apparizione dell'anno. La crisi petrolifera comincia a farsi sentire e Charlie Purley non pu? giustificare di fronte ai suoi azionisti spese tanto sontuose in confronto a risultati molto poveri e la LEC Refrigeration Racing chiude provvisoriamente i battenti. Per David c'? un altro brutto colpo: sua moglie Jane, stanca della vita "da corsa", prende i loro due figli e va a rifarsi una vita in Sud Africa. Magre consolazioni le vittorie in F.Atlantic a Mallory Park e Brands Hatch. Per il 1974, con il suo manager Mike Earle (che in seguito dar? vita al team Onyx), prende contatto con Bob Harper per correre l'Euro F2 con una Chevron B27 BMW che per? si dimostra nettamente inferiore alle March. Riesce tuttavia a concludere l'europeo al 5? posto, primo dei piloti non-March, grazie ai 2 secondi posti di Salisburgo e Pergusa. Conquista anche una rocambolesca vittoria a Rouen, sotto la pioggia, grazie ad un errore dei cronometristi che "tolgono" il primo posto a Stuck. Tenta, invano, di qualificare una Token per il GP di Gran Bretagna di F1, vince il Brighton Speed Trials con la Trojan e il Boxing Day di Formula libera a Brands Hatch con la Chevron. Conclusa l'esperienza col Team Harper, Purley torna a correre con la scuderia di famiglia in quanto gli affari tornano ad essere floridi ma ricomincia dalla F5000 con una Chevron B30 che monta un V6 Ford 3400 contro gli altri V8 5000. Nonostante tutto si classifica terzo nel campionato europeo. Nel 1976 il regolamento della F5000 apre all'ingresso di vecchie F1 e F2. La LEC Racing ingaggia l'ex progettista della BRM Mike Pilbeam che mette mano alla Chevron B30 e i risultati si vedono: David vince 8 gare su 11 combattendo con piloti come Peter Gethin, Teddy Pilette, Ian Ashley, Dave Walker, Guy Edwards, Gordon Spice, Vern Schuppan, John Nicholson, Eddie Cheever, Tom Walkinshaw e Alan Jones! Si pu? ripartire verso la F1. Pilbeam viene incaricato di costruire un telaio nuovo di zecca al quale saranno assemblati un Cosworth preparato da Nicholson, un cambio Hewland, gomme Goodyear e... la LEC CRP1 (la sigla CRP ? l'acronimo di Charles R. Purley) ? pronta per i GP europei di F1 del 1977. I primi test avvengono in febbraio sulla vicina pista di Goodwood e la monoposto viene iscritta alla Race of Champions che si corre a Brands Hatch il 20 marzo. Purley ? 6? a un giro dal vincitore Hunt su 17 iscritti. Prima prova mondiale a Jarama ma la rottura del motore e del differenziale durante le prove impediscono a David di qualificarsi. Saltato Monaco per questione di opportunit?, la LEC si ripresenta a Zolder dove ottiene il 20? crono. La gara parte sotto la pioggia e David mette in mostra tutto il suo talento. 17? al 1? giro inanella sorpassi su sorpassi: Merzario, Keegan, Peterson, Lauda, Jones, Regazzoni e Mass. Al 19? passaggio ? incredibilmente 3?! La pioggia intanto ha smesso e la pista comincia ad asciugarsi, le rain di Purley si scaldano troppo e lo costringono a fermarsi per montare le slick ma nel pit-stop perde tantissimo tempo per rimettere in moto il DFV. Alla fine dei 70 giri David ? 13? a 3 giri dal vincitore Nilsson. Dop il 14? posto ad Anderstorp nonostante la leva del cambio rotta e forti vibrazioni al retrotreno, a Digione Purley esce di pista al 6? giro per un guasto ai freni. Per il GP di casa a Silverstone il team LEC si impegna allo spasimo per ben figurare e magari trovare uno sponsor che dia un po' di respiro alle casse di famiglia. Nonostante un principio di incendio al motore, David supera le prequalifiche (sono 36 i piloti iscritti) e affronta fiducioso le prove ufficiali del venerd?. Il motore non viene sostituito perch? le prove cominciano dopo un'ora. Impostando la curva Becketts (dove 4 anni dopo si fratturer? un piede Piquet) la sua LEC travolge 3 file di reti, divelge il guardrail e va a schiantarsi frontalmente a 200 kmh contro il terrapieno all'esterno a causa del bloccaggio delle ghigliottine dei carburatori, incastrate dalla polvere dell'estintore solidificata. David Purley ? sottoposto ad una decelerazione stimata in 180G!!! Il pilota ne esce miracolosamente vivo, con 17 e 13 fratture alle gambe, il bacino rotto, diverse costole fracassate e un trauma cranico. Dopo 6 mesi di ospedale David comincia una lunga riabilitazione con la gamba destra pi? corta di 5 cm rispetto all'altra ma non si d? per vinto e cerca di rimediare al quasi irrimediabile. Si rivolge al professore belga Derweeduwen che ? esperto in traumatologia infantile e gli chiede di... riallungargli la gamba destra! Dopo 2 settimane al ritmo di un intervento al giorno in regime di anestesia totale il miracolo ? cosa fatta: le gambe di David sono ora uguali grazie a delle giunzioni applicate dal chirurgo belga. 5 mesi dopo l'intervento ? di nuovo al volante della LEC nel campionato Aurora ma la vettura ? ormai obsoleta (siamo nel 1979, in piena era "effetto suolo") ed affitta una Shadow DN9B ex-De Angelis con la quale ? 4? a Snetterton ma si rende conto che le sollecitazioni alle quali le sue gambe sono sottoposte cominciano a dirgli che ? ora di smettere ed annuncia il suo ritiro alla sua compagna Gail che gli ha dato il terzo figlio, non prima di aver ottenuto la sua ultima vittoria in una gara in salita, la Loton Park Hillclimb, al volante di una Porsche 924. Ma la "malattia" del rischio non lo abbandona. Se non pu? pi? correre in pista, decide di volare. Appassionato di acrobazie, acquista un biplano Pitts Special col quale partecipa a manifestazioni di aero-acrobazia. Il 2 luglio 1985 durante una manifestazione che si svolge proprio a casa sua, a Bognor Regis, il suo Pitts Special, per cause sconosciute, perde quota e si infrange nel mare. Se non ? un romanzo questo... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
luke36 6 Inviato 2 Dicembre, 2007 Qui posto un filmato, crudo, ma trasmette il dramma che si consuma sotto gli occhi di Purley ! Williamson death Luke 36 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
luke36 6 Inviato 2 Dicembre, 2007 E qui un tributo video su Purley. Purley Life Luke 36 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
aloisio 0 Inviato 2 Dicembre, 2007 Chiss? perch? i miei msg scompaiono e i miei thread vengono chiusi. Qui per esempio mi complimentavo con gio, e invece.... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
lucaf2000 1470 Inviato 2 Dicembre, 2007 chiss? perch? non la smetti di scrivere. eppure non ci vuole molto Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
monza1993 3 Inviato 4 Dicembre, 2007 Se non ? un romanzo questo... E' che abbiamo il migliore affabulatore della rete! :lol: Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
gio66 6 Inviato 4 Dicembre, 2007 E' che abbiamo il migliore affabulatore della rete! :lol: :lol: Grazie, troppo buono... Scherzi a parte, io mi diverto a fare ricerche sulla Storia della F1 (anche se poi mi accorgo che sono le 2 di notte e sto ancora scrivendo...) e cerco di metterci e di trasmettere tutta la passione possibile ma, davvero, la vita di Purley meriterebbe di essere raccontata in un film e non riesco a capire perch? nessuno ci abbia ancora pensato. Ci sono tutti gli ingredienti: l'ex par? in guerra, le corse, la tragedia di Williamson, la moglie che lo abbandona, l'incidente, la lotta per guarire, il ritorno alle corse, le acrobazie aeree... Se fosse stato statunitense ne avrebbero ricavato un kolossal. Magari con l'happy end... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
monza1993 3 Inviato 4 Dicembre, 2007 Se fosse stato statunitense ne avrebbero ricavato un kolossal. Magari con l'happy end... E' vero, hai proprio ragione... tuttavia spero che ci? non accada perch? sappiamo come vanno le cose, gli farebbero vincere 2-3 mondiali prima di raccontare il daclinio. Il botteghino difficilmente si appagherebbe di un risultato cos? modesto e non avrebbe la lungimiranza per andare in fondo ai risultati incredibili, seppur modesti, della Lec. Poi, c'? da dire che ne verrebbe fuori una cosa inguardabile, tipo quella su Rino Gaetano per citarne solo l'ultima. Gli avrebbero fatto salvare Lauda dopo la tragedia di Williamson e chiss? cos'altro ancora, figurati per dei puri come noi quanti storcimenti di stomaco... No, tuttosommato io mi tengo il 'nostro' affabulatore...molto meglio! Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Visitatore Ayrton4ever Inviato 5 Dicembre, 2007 Era anche un ottimo pilota, ha ottenuto dei buoni risultati contro piloti molto forti contro Hunt e Hill anche se spesso in formule minori. L'errore che a volte facciamo ? quello di paragonare tutti i piloti che arrivano in f1 agli Dei della f1 Clark, Senna ecc. al cui confronto tutta una serie di ottimi piloti scompare. Una domanda per il medico Luke: se non ho capito male Purley ? passato da 250 Km/h a 0 in 70 cm, ma questa decelerazione non avrebbe dovuto ucciderlo sul colpo? Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
gio66 6 Inviato 5 Dicembre, 2007 L'errore che a volte facciamo ? quello di paragonare tutti i piloti che arrivano in f1 agli Dei della f1 Clark, Senna ecc. al cui confronto tutta una serie di ottimi piloti scompare. Hai straragione. Se usassimo il metro di misura della F1 potremmo considerare Ickx, Pescarolo, Merzario, Capello, Kristensen & co. delle superpippe e invece sono stati dei Grandissimi. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
ickx70 1 Inviato 5 Dicembre, 2007 L'errore che a volte facciamo ? quello di paragonare tutti i piloti che arrivano in f1 agli Dei della f1 Clark, Senna ecc. al cui confronto tutta una serie di ottimi piloti scompare. Hai straragione. Se usassimo il metro di misura della F1 potremmo considerare Ickx, Pescarolo, Merzario, Capello, Kristensen & co. delle superpippe e invece sono stati dei Grandissimi. D'accordo con quello che dici, ma non sugli esempi. In F1 Ickx non solo ha avuto un passato, ma ? stato un top driver per almeno 5-6 anni. quindi un metro da f1 con lui si pu? ancora usare. Ickx ? arrivato due volte secondo e tre quarto in una F1 in cui c'erano almeno 7-8 fuoriclasse presenti contemporaneamente. Inoltre, cito a memoria e potrei sbagliarmi, dopo 35anno che ha smesso di correre in Ferrari ? ancora uno dei pi? vincenti con la rossa: dei piloti venuti dopo di lui credo che solo Schumacher e Barrichello (!) abbiano fatto meglio di lui. Scusami questa difesa del mio nick Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
gio66 6 Inviato 5 Dicembre, 2007 Scusami questa difesa del mio nick Ma figurati So bene il valore di Jacques Bernard (che tra l'altro, al pari di Stewart, ? stato e forse ? ancora considerato un vero uomo-immagine dalle Case per le quali ha corso) ma per l'opinione pubblica italiana (non la mia) rester? sempre un pilota che non ha vinto il mondiale di F1, un lusso purtroppo concesso solo a Gilles. Mi ? pianto il cuore non averlo potuto vedere a Imola qualche anno fa sulla PB Per? due anni fa ho visto Vanina a Monza... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
duvel 2 Inviato 6 Dicembre, 2007 L'errore che a volte facciamo ? quello di paragonare tutti i piloti che arrivano in f1 agli Dei della f1 Clark, Senna ecc. al cui confronto tutta una serie di ottimi piloti scompare. Hai straragione. Se usassimo il metro di misura della F1 potremmo considerare Ickx, Pescarolo, Merzario, Capello, Kristensen & co. delle superpippe e invece sono stati dei Grandissimi. Dici bene, comunque penso che ci voglia tutta la fantasia del pianeta per considerare Ickx una pippa. Il fatto ? che, a differenza di oggi, una volta i piloti non avevano a disposizione solo la F1 per mettere in mostra il proprio talento: c'erano i Prototipi, c'era la F2 nella quale anche chi correva gi? stabilmente in F1 poteva cimentarsi....facendo riferimento solamente alla F1 molti grandi dell'epoca risulterebbero pressoch? solo dei perdenti: Siffert, Rodriguez, Pescarolo, Elford, Marko ecc....eppure questa gente in F1 vinceva poco o nulla ma la loro presenza contribuiva a rendere interessante i Grand Prix. Il problema oggi non ? tanto legato ai piloti attori esclusivi in una F1 superprofessionale ma all'impoverimento dell'automobilismo in generale, dove tutto viene sacrificato per la categoria "regina". Chi mi dice che in una situazione analoga agli anni 60\70 un Mark Webber, Jenson Button, Nick Heidfeld e altri non potrebbero avere ben altra considerazione? D'altronde c'? addirittura chi tende a sottovalutare Hakkinen o Alonso... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
gio66 6 Inviato 6 Dicembre, 2007 Il problema oggi non ? tanto legato ai piloti attori esclusivi in una F1 superprofessionale ma all'impoverimento dell'automobilismo in generale, dove tutto viene sacrificato per la categoria "regina". Chi mi dice che in una situazione analoga agli anni 60\70 un Mark Webber, Jenson Button, Nick Heidfeld e altri non potrebbero avere ben altra considerazione? D'altronde c'? addirittura chi tende a sottovalutare Hakkinen o Alonso... Quoto anche lo sfondo. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Eraserhead 4 Inviato 19 Marzo, 2008 Su autosprint di questa settimana c'? un articolo bellissimo su questo pilota, che mi ha colpito tantissimo.. non conoscevo la sua storia, il suo carattere, le sue idee.. Leggendo alcune sue interviste, sembra quasi predire ci? che diventer? la f1 30 anni dopo, e sapere che perder? quel fascino che soltanto il pericolo pu? portare... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
DavideHill 0 Inviato 19 Marzo, 2008 Che Autosprint abbia perso molto del fascino e della competenza del passato ? ormai certo... Tuttavia la rubrica "Cuore di corsa" ? veramente un gioiello giornalistico che merita di essere letto e riletto, e l'articolo di questa settimana, su Purley per l'appunto, ne ? la conferma... Si possono imparare tante cose su un automobilismo d'altri tempi che non esiste pi?... Altri modi di fare, di pensare, di vivere una passione... Quella di Purley ? una storia un po "estrema", ma che fa capire moltissimo lo spirito di allora... Questo, e l'articolo sul grande Beppe Gabbiani, (personaggio incredibile di cui sono alla ricerca del libro) ad esempio, sono racconti di esperienze che tutti dovrebbero leggere. Ho letto giusto 10 minuti fa questo pilota. C'? da dare atto a Gio di aver anticipato molti mesi prima di AS la storia di Purley (con una delle sue ormai celebri perle) aprendo questo topic... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
gio66 6 Inviato 19 Marzo, 2008 Ho letto giusto 10 minuti fa questo pilota. C'? da dare atto a Gio di aver anticipato molti mesi prima di AS la storia di Purley (con una delle sue ormai celebri perle) aprendo questo topic... :lol: Va a finire che il buon Mario (che peraltro ho avuto la fortuna di conoscere) copia il forum... :lol: Ovviamente sto scherzando. Mario Donnini ? un appassionato coi controfiocchi ed ha una cultura motoristica infinita. Veramente un Grandissimo. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Patresalboretangelis 1 Inviato 19 Marzo, 2008 L'incidente di Williamson a Zandvoort, qualit? video pi? che buona http://www.youtube.com/watch?v=ho5-6taeWRQ...feature=related Ottimo video tributo a Purley http://www.youtube.com/watch?v=K8HaQSGgibU...feature=related Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Eraserhead 4 Inviato 19 Marzo, 2008 Guardate anche questo video che ho trovato.. E' un tributo... Un po' diverso dai soliti che vedo.. David Purley Tribute EDIT: Nooo, hai editato il messaggio aggiungendo lo stesso tributo XD Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Patresalboretangelis 1 Inviato 19 Marzo, 2008 EDIT: Nooo, hai editato il messaggio aggiungendo lo stesso tributo XD abbiamo scritto insieme :lol: bel montaggio questo tributo, ci sono forse troppe immagini di Zandovoort , per? sono davvero originali le tecniche usate dall'autore Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
