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Pacanto

Stefan Bellof

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Qui la tabella dei tempi di Prost, Senna e Bellof negli ultimi giri, che confermano quanto gi? detto da Monza.

 

Monaco84_Time.jpg

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La sua natura 'mitologica' carica di luci e ombre aparve chiara fin dal principio....

 

Alla fine del 1980 Stefan Bellof ? ancora uno sconosciuto. Suo fratello Georg ? ben pi? noto, almeno negli ambienti delle formule addestrative dove ha gi? ottenuto alcuni ottimi risultati. Spesso, anni dopo, quando Georg avr? gi? appeso il casco al chiodo e Stefan sar? un protagonista degli autodromi internazionali, questi dichiarer? che suo fratello, a sua detta, era molto pi? veloce di lui....

 

favori di fratellanza a parte, le sue prime uscite con le formula VW e Ford, dove ad ogni debutto otteneva i tempi migliori, e le continue affermazioni, lo portano, nel giugno 1981 ad avere una possibilit? di disputare alcune gare nel campionato tedesco di Formula 3.

 

Al suo debutto, ancora una volta, tira fuori il suo coniglio dal cilindro. Con Stefan accadr? sempre cos?, meno che in Formula uno.

 

Pur non avendo mai guidato una Formula 3, ne in prova che in gara, risulta immediatamente il pi? veloce in tutte le sessioni, con serbatoi pieni o vuoti, con gomme nuove o usate. I tecnici della scuderia di Bertram Sch?fer sono esterefatti e non riescono a spiegarsi da dove venga improvvisamente tanta velocit? dal loro telaio Ralt o dal loro motore Toyota. Nelle prime uscite del campionato, affidata ad un'altro pilota, la vettura non sembrava in grado di poter puntare alla vittoria. E invece con Stefan be arrivano ben tre, portandolo, ad una gara dal termine, in testa al campionato, nonostante non abbia corso le prime due prove di calendario!

 

Al Nurburgring cos?, Stefan ci arriva con 124 punti, sette pi? di Jelinski e 9 pi? di Konrad, gli unici due piloti che, matematicamente, tengono ancora aperto il campionato. Matematicamente per?, perch? nelle ultime due gare Stefan ha dimostrato ormai una superiorit? sconcertante cogliendo due vittorie con una semplicit? disarmante...

E al 'Ring, tanto per ribadire il concetto, segna la pole... ma dichiara anche qualcosa di sconcertante e oscuro...."Qualcosa c'? nell'aria...credo che oggi qualcuno non mi voglia come leader..."

 

Un nuovo concorrente 'special guest' ? per? presente sullo schieramento dell'ultimo appuntamento stagionale: Jochen Dauer. Non corre per il campionato dal momento che ? impegnato con monoposto di Formula due, di categoria superiore. Ma per l'ultimo appuntamento della Formula 3 tedesca ha accettato l'invito di qualcuno che gli ha proposto un sedile.

La sua presenza passa quasi inosservata sino a quando, trecento metri dopo il via, centra in pieno la vettura di Bellof e la toglie dalla lotta per il sucesso.

Stefan riparte, con la vettura sventrata riparte. Tre giri dopo gli viene esposta la bandiera nera per segnalargli di rientrare ai box per effettuare una riparazione, altrimenti troppo pericolosa.

Rientrato in pista deciso a recuperare, viene centrato ancora una volta da Dauer che stavolta finisce il suo lavoro. A questo punto in molti cominciano a domandarsi cosa stia accadendo in pista, ma ormai ? tardi, Jelinski ? il nuovo campione di F3.

 

Le polemiche si sprecano, Dauer viene indicato come venduto per favorire uno dei due contendenti a Bellof, ricevendo una somma in denaro.

Per Stefan per?, le porte della Formula 2 sono gi? aperte. La sua avventura pu? cominciare...

 

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La sua natura 'mitologica' carica di luci e ombre aparve chiara fin dal principio....

 

Alla fine del 1980 Stefan Bellof ? ancora uno sconosciuto. Suo fratello Georg ? ben pi? noto, almeno negli ambienti delle formule addestrative dove ha gi? ottenuto alcuni ottimi risultati. Spesso, anni dopo, quando Georg avr? gi? appeso il casco al chiodo e Stefan sar? un protagonista degli autodromi internazionali, questi dichiarer? che suo fratello, a sua detta, era molto pi? veloce di lui....

 

favori di fratellanza a parte, le sue prime uscite con le formula VW e Ford, dove ad ogni debutto otteneva i tempi migliori, e le continue affermazioni, lo portano, nel giugno 1981 ad avere una possibilit? di disputare alcune gare nel campionato tedesco di Formula 3.

 

Al suo debutto, ancora una volta, tira fuori il suo coniglio dal cilindro. Con Stefan accadr? sempre cos?, meno che in Formula uno.

 

Pur non avendo mai guidato una Formula 3, ne in prova che in gara, risulta immediatamente il pi? veloce in tutte le sessioni, con serbatoi pieni o vuoti, con gomme nuove o usate. I tecnici della scuderia di Bertram Sch?fer sono esterefatti e non riescono a spiegarsi da dove venga improvvisamente tanta velocit? dal loro telaio Ralt o dal loro motore Toyota. Nelle prime uscite del campionato, affidata ad un'altro pilota, la vettura non sembrava in grado di poter puntare alla vittoria. E invece con Stefan be arrivano ben tre, portandolo, ad una gara dal termine, in testa al campionato, nonostante non abbia corso le prime due prove di calendario!

 

Al Nurburgring cos?, Stefan ci arriva con 124 punti, sette pi? di Jelinski e 9 pi? di Konrad, gli unici due piloti che, matematicamente, tengono ancora aperto il campionato. Matematicamente per?, perch? nelle ultime due gare Stefan ha dimostrato ormai una superiorit? sconcertante cogliendo due vittorie con una semplicit? disarmante...

E al 'Ring, tanto per ribadire il concetto, segna la pole... ma dichiara anche qualcosa di sconcertante e oscuro...."Qualcosa c'? nell'aria...credo che oggi qualcuno non mi voglia come leader..."

 

Un nuovo concorrente 'special guest' ? per? presente sullo schieramento dell'ultimo appuntamento stagionale: Jochen Dauer. Non corre per il campionato dal momento che ? impegnato con monoposto di Formula due, di categoria superiore. Ma per l'ultimo appuntamento della Formula 3 tedesca ha accettato l'invito di qualcuno che gli ha proposto un sedile.

La sua presenza passa quasi inosservata sino a quando, trecento metri dopo il via, centra in pieno la vettura di Bellof e la toglie dalla lotta per il sucesso.

Stefan riparte, con la vettura sventrata riparte. Tre giri dopo gli viene esposta la bandiera nera per segnalargli di rientrare ai box per effettuare una riparazione, altrimenti troppo pericolosa.

Rientrato in pista deciso a recuperare, viene centrato ancora una volta da Dauer che stavolta finisce il suo lavoro. A questo punto in molti cominciano a domandarsi cosa stia accadendo in pista, ma ormai ? tardi, Jelinski ? il nuovo campione di F3.

 

Le polemiche si sprecano, Dauer viene indicato come venduto per favorire uno dei due contendenti a Bellof, ricevendo una somma in denaro.

Per Stefan per?, le porte della Formula 2 sono gi? aperte. La sua avventura pu? cominciare...

Questa proprio non la sapevo, grazie monza :up:

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Mi chiedo da dove li apprendi certi aneddoti: ti ringrazio veramente!

Tra l'altro, apprendo ora, quel Dauer ? lo stesso che mise in pista a Le Mans le vecchie 962 nel 1994, vincendo quell'edizione. Un personaggio quantomeno controverso.

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Episodio stranissimo, ma ditemi, ? vero che per l'86 aveva fiirmato per la Ferrari, qualcuno di voi s? di pi? in merito

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Probabilmente non lo sapremo mai: la voce circola e circolava con insistenza, ma la sua morte ha impedito che questo straordinario binomio potesse esprimere le proprie potenzialit?.

Un Bellof su una Ferrari, chiss? cosa sarebbe stato in grado di fare...

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La condizione contrattuale di Bellof non mi ? molto chiara. Durante la sua prima formazione ? stato molto vicino ad essere un pilota BMW. A Zolder nel 1983, in una gara del campionato europeo turismo segno il 14? tempo in prova con la 635Csi, (una vettura, un'epoca...) lamentando problemi alla vettura. A parte qualche piccola esperienza con la Renault 5 nel 1981, era questa una delle sue prime guide tra le ruote coperte del turismo. Dopo le qualifiche cambiarono tutto l'asse posteriore e Stefan, nel wurm up trov? subito la vettura migliorata e ben guidabile.

 

Al via cominci? la sua rimonta e dopo 12 giri era gi? al comando, dove ci rester? per un'altra trentina di passaggi fino a quando un guasto tecnico lo costringe al ritiro.

 

Stiamo per? parlando della primavera '83 e Stefan ? gi? un pilota Porsche, dell'ultim'ora per?. Questo gli permette di non avere (presumo) un contratto esclusivo con la casa di Stoccarda e di poter bene aspirare alla scalata tra i ragazzi del vivaio BMW.

Questo frammento che vi propongo (video) ? un servizio post qualifiche del Gran Premio Germania 1983.

Al venerd? il pilota della ATS Manfred Winchelock accusa problemi alla vettura ed ? costretto a girare poco alla mattina. Al momento delle qualifiche esce e dopo appena due giri il motore lo abbandona. Al sabato piove. Ottiene il sesto tempo assoluto sul bagnato, (e Hockenhaim sotto l'acqua, con i suoi alberi che la rendevano 'annebbiata', faceva paura a tutti) ma la delusione e tanta. Non ? qualificato.

Tutta la prima parte dell'intervista Manfred spiega questa amarezza, i problemi del giorno prima e la sua buona prova del sabato, per? dovr? saltare il Gp di Germania, e questo, per la Ats tedesca (che ha solo sponsor tedeschi) con telaio in carbonio e spinta dal 4 cilindri BMW (tutte cose molto costose) ? un bello smacco. '...ma non ? semplicemente possibbile, sul bagnato puoi spingere quanto vuoi ma i tempi sono sempre alti, la macchina pi? vel?oce di quello non va...'

 

Fate poi molta attenzione al minuto 1.07.

Puntate il viso di Manfred e notate tutte le sue micro espressioni. La domanda, bollente, che gli rivolge il giornalista ? la seguente: 'hai qualcosa in contrario a Stefan Bellof riguardo alla possibilit? che possa salire sulla seconda vettura, si ? parlato che dovrebbe guidare la seconda vettura da Zandwort a fine agosto....' (la Ats correva con una sola vettura)

 

L'espressione di Manfred ? tutta un programma. I rapporti tra Manfred e la Ats, il suo volante duramente sudato in tanta gavetta, ed il modo con cui sar? trattato a fine rapporto meriteranno prima o poi un topic, ma adesso non ci dilunghiamo.

La risposta per? vale la pena di ascoltarla:

'...ma io (con un sorriso che ? dice tante cose...) non ho nulla di personale contro Stefan con il quale ssiamo concorrenti nel Marche (l'Endurance ndt) ? stato anche da noi (credo intenda da noi all'Ats) ma credo che la nostra scuderia non abbia fatto proprio questa propposta perch? non ha proprio la possibilit? di preparare una seconda vettura, mancano proprio i pezzi, il materiale, e fin quando ci sar? una sola monoposto ci sar? io dentro (seduto) fino alla fine della stagione.'

 

Insomma Stefan sino al 1983 vive una condizione molto particolare tra Stoccarda e Monaco di Baviera. Poi arriva l'84 e Stefan, con i marchi Rothmans, diventa a tutti gli effetti un pilota Porsche, pi? vicino alla Mc Laren che all'orbita BMW.

Qui credo che comincino i guai per Stefan. La sua finestra verso il panorama Porsche F1 (mc laren) ? chiusa dalle continue vittorie della MP4/2 di Prost e Lauda, in portogallo risulta iscritta una terza vettura affidata a Stefan, numero di gara 32, mai usata.

Tuttavia a fine stagione Stefan non ? confermato dalla Porsche ed ? finalmente 'libero' di proporsi anche ad altri marchi. Credo che alla Porsche lo abbiamo svincolato soltanto tardi, perch? altrimenti non mi spiegherei perch? a Maranello, che gi? ne parlavano a fine 1984, per rimpiazzare Arnoux presero Johanson, per poi, solo un mese e mezzo dopo, a Montecarlo, avere un colloquio con il tedesco. A Montecarlo infatti Stefan e la Ferrari sono molto vicini, Stefan ? 'libero', la Ferrari ha una vettura 'vuota' ed ? in ricerca del pilota per il 1986.

Non sar? la morte di Stefan (a settembre) a far franare l'ipotesi, ma l'incredibile avvio dell'altro Stefan, Johanson, splendida e velocissima spalla di Michele in quella primavera dalle mille promesse mai mantenute. E tra queste anche quelle di Johanson non saranno mantenute, ma tanto bastarono per far convergere i programmi 1986 sullo svedese e accantonare Bellof.

Che intanto moriva a Spa.

 

Mi piace pensare che quando ? stato informato del fatto, Enzo Ferrari abbia avuto la netta e precisa sensazione di esser stato molto vicino a poter ingaggiare finalmente Bernd Rosemayer, ma che, proprio come allora, se ne ? volato via prima ancora di cominciare. E Ferrari, sull'ultimo tratto di strada del suo sentiero, avr? pensato ancora una volta che il progresso non pu? far altro che camuffare soltanto la realt? storica della vita.

Che invece si ripete sempre...

 

hof.ht13.jpg

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C'era anche il fatto che Alboreto era diventato un leader, s? penso anch'io che la buona annata di Johanson abbia frenato la voglia di cercarsi un'alternativa, credo anche che questo Bellof sarebbe strato un duro avversario al dominio di Senna e Prost negli anni a venire se fosse arrivato in Ferrari.

 

 

 

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NOn vedo l'ora di leggere un thread su uno dei miei underdog heroes ... Manfred Winckelock

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Altro percorso a raggiera, da quel 1? settembre.

 

Stavolta ci leghiamo a quel momento con due (+1) filmati, nel primo Stefan spiega come affrontare una particolare curva, il testo (un testamento...) ? in tedesco ma ci sono i sottotitoli in inglese. Questo filmato dovrebbe essere proprio di quei giorni....

 

(atto I?)

 

Nel secondo invece affrontiamo i primi momenti di gara di quel 1? settembre, quando Stefan attende ancora il suo turno e sulla sua vettura c'? Boutsen. Il belga se la deve vedere con Derek Bell, Jochen Mass, Klaus Ludwing e Riccardo Patrese.

Le riprese dalla vettura di Jochen Mass sono davvero splendide e fanno capire bene quanto impegno richiedeva questa categoria all'epoca, sopratutto nel notare il precario controllo di Bell, che lo precede a poca distanza nella zona mista del tracciato.

 

Start 1000 Km Spa (atto II?)

 

La telecamera che riprende queste scene, cos? come ovviamente tutto l'abitacolo, sono gli stessi da cui, settantasette giri dopo, verranno riprese le immagini del rogo di Stefan in campo lungo, mentre in primo piano Ickx cerca di sbloccare a calci la portiera per correre in soccorso del tedesco. L'ultima ripresa di quest'abitacolo vuoto, a bordo pista, che inquadra un'altro identico abitacolo avvolto tra le fiamme, costruiscono una degna chiusura carica di simbolismo e di estetica.

 

(atto III?)

 

 

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Qualche contributo riguardante Monaco '84 preso direttamente dagli Autosprint di allora.

 

Intervista ai ferraristi. Arnoux lancia accuse pesantissime al motore di Bellof.

 

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Il parere dei due eroi della giornata.

In questo articolo il redattore (Andrea Ficarelli) fa un'osservazione che nessuno ha ancora fatto e cio? che, se la corsa non fosse stata interrotta, Bellof si sarebbe dovuto fermare ai box prima del termine della gara per rabboccare l'acqua e tornare in peso.

 

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Gli articoli di Rosberg, Cecotto e Piquet.

 

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Tutti i tempi del GP.

 

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Una bellissima foto di Bellof in prova.

 

bellofmonacojk9.th.jpg

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Ecco invece di quanto era sottopeso la Tyrrell.

 

pesotyrrellzv3.th.jpg

 

 

Le sentenze FISA riguardanti la Tyrrell e Ickx.

 

sentenzefiabx0.th.jpg

 

 

Tutto questo per la precisione.

 

massimo_buscemi.jpg

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Wow, direi che sono contributi a dir poco risolutivi. Considerato che Bellof guidava un aspirato su di una vettura sensibilmente pi? leggera direi che la gara di Senna assume davvero dei connotati leggendari, fatta salva la sacrosanta prudenza di Prost (ben conscio del ritiro di Lauda, vedasi intervista del dopogara) e senza dimenticare la bella gara che Mansell stava facendo prima di impattare (i telecronisti britannici asseriscono che il leone condusse qui i suoi primi giri in testa a una gara, sar? vero?). Grazie Gio

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i telecronisti britannici asseriscono che il leone condusse qui i suoi primi giri in testa a una gara, sar? vero?

 

Certo che si.

Fino a quel giorno non era mai andato oltre la seconda posizione provvisoria (per un solo giro a Silverstone '83) e non aveva mai concluso oltre la terza piazza (Zolder '81, Jacarepagua '82, Brands Hatch '83 e Digione '84). E proprio a Digione avvenne, se vogliamo, il primo "step evolutivo" di Mansell. Dopo quella bellissima prestazione dietro a Lauda e Tambay (si mise alle spalle Arnoux e il compagno De Angelis), ci fu appunto l'exploit di Monaco (pista sulla quale si ? sempre espresso ad altissimi livelli fin dal debutto nell'81 col 3? tempo a un decimo dalla pole di Piquet), il "botto" di Detroit (per il quale fu diffidato fino a fine stagione) seguito da una splendida gara alle spalle di Piquet prima di rompere il cambio, la pole e l'inizio arrembante di Dallas (con svenimento finale), la splendida rimonta di Hockenheim (da 16? a 4?), quella di Zandvoort (da 14? a 3?) e poi la gara dell'Estoril con il ritiro che regal? il terzo iride a Lauda.

Tutto questo era per? mescolato a prestazioni anonime in qualifica che lo costringevano spesso a partire da troppo indietro quando invece De Angelis riusciva a partire quasi sempre nelle prime 2 o 3 file (11 a 5 per il romano nelle sfide in prova).

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Come gi? detto, ? molto difficile quantificare il possibile vantaggio derivante dall'avere una vettura sottopeso, in quelle condizioni. Forse il contro di dover fare una sosta ai box in pi? superava i pro derivanti dal peso minore, almeno per quella gara. Ci? non toglie che Bellof fece qualcosa di mostruoso, ed ? ingeneroso ricondurre tutto alla questione del sottopeso: in altre gare forse s?, ma certo non a Monaco 1984.

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Ci? non toglie che Bellof fece qualcosa di mostruoso, ed ? ingeneroso ricondurre tutto alla questione del sottopeso: in altre gare forse s?, ma certo non a Monaco 1984.

 

Premesso che ho cominciato ad ammirare Bellof dalla doppietta di inizio Euro F2 1982 (la Maurer era bellissima quanto la 014), ritengo che a Monaco and? fortissimo (e senza sbattere) anche se la dichiarazione di Arnoux ? molto pesante. Tra l'altro si vociferava fin dal 1979 che la Cosworth avesse costruito dei motori sovradimensionati per controbattere lo strapotere dei turbo, "coperti" da Ecclestone e dalla FOCA, con tanto di commissari locali spintonati ed "invitati" a non smontare i motori a fine GP.

 

La dimostrazione del vantaggio della Tyrrell arriv? a Detroit col 2? posto di Brundle (altra impresa pressoch? ignorata da tutti, e l? non c'era stata un'altra impresa a mettere in ombra l'inglese) e col relativo prelievo di carburante (suo e di Piquet). Il prelievo fu richiesto dall'ing Cadrignher, allora delegato tecnico della FISA, insospettito dal peso rilevato a fine gara, che trov? le sfere di piombo poi inviate ai laboratori della South West assieme ai campioni di benzina.

A Detroit furono pesati i primi 6: Piquet (Brabham-BMW) 601 kg, Fabi (id.) 609, Brundle 556 (Tyrrell-Ford), Laffite 588 (Williams-Ford), Prost 581 (McLaren-TAG), De Angelis 572 (Lotus-Renault).

A Monaco invece, a causa della sospensione al 31? giro, i commissari non fecero alcuna verifica di peso post-gara, limitandosi a verificare solo la capacit? dei serbatoi (max 220 litri) e a comunicare che le prime tre vetture controllate erano in regola da quel punto di vista.

 

A questo punto, delle due l'una: o anche il 2? posto di Brundle (ancora 1 giro e avrebbe forse vinto) ? da annoverare tra le grandi imprese della F1 oppure assumiamo che anche quella di Bellof ? stata una gara velocissima ma non cristallina (d'altronde entrambe le prestazioni sono state poi cancellate dalla FISA).

Modificato da gio66

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Una differenza di peso simile non ? qualcosa di indifferente. E' praticamente come avere un "passeggero" in meno a bordo, ed ? circa 1/12 del peso complessivo della vettura. Difficile parlare di impresa mostruosa, sia per Bellof a Monaco che per Brundle a Detroit (a quei tempi erano questi due, se non erro, i due giovani pi? interessanti in circolazione dopo Senna, dico bene?). Il punto ? che a rimetterci ? Bellof. Considerando la sua sorte infausta ? un peccato che la sua gara di Monaco sia stata di fatto resa vana da quella furbata del suo team. Considerando che pilota era non ? da escludere che avrebbe fatto molto bene anche con una vettura regolare, ma si pu? solo ipotizzarlo.

 

E' del tutto ingiusto, per?, paragonare la sua Monaco84 a quella di Senna, che in condizioni ben pi? ardue (turbo+chili) stamp? pur sempre un GPV di sei decimi inferiore a quello del tedesco.

 

@ gio: grazie delle info su Mansell, tra l'altro scorrendo la tabella dei tempi si nota come Nigel fosse, finch? era in pista, pi? rapido di Senna.

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@ gio: grazie delle info su Mansell, tra l'altro scorrendo la tabella dei tempi si nota come Nigel fosse, finch? era in pista, pi? rapido di Senna.

 

Abbastanza ovvio. A Monza quest'anno per la prima volta ho potuto rendermi conto di persona di cosa significhi correre sul bagnato senza nessuno davanti almeno nei primi giri. Vettel aveva la visuale completamente libera mentre dietro di lui l'acqua continuava a "galleggiare" a mezz'aria. Il vantaggio accumulato nei primi giri ? in gran parte da attribuirsi a questo (lo ha confermato anche lui).

Allo stesso modo, Nigel part? secondo e al 10? giro pass? a condurre. In quel frangente Ayrton (10? al 1? giro) aveva a che fare con Laffite (3? giro), Winkelhock (7?), Rosberg (12?) e Arnoux (14?). Chiaramente in mezzo al gruppo non poteva fare le traiettorie che voleva.

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In effetti era ovvio -_- ... comunque il gpv di mansell viene battuto da Senna al 23? giro e da Bellof al 28? (e da De Angelis al 26?). Probabile che Nigel stesse esagerando un po' nel tentativo di fare il vuoto, prova ne ? come ? andata a finire la sua gara.

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Il vantaggio della Tyrrel forse si sentiva pi? nei circuiti cittadini, ma quella di Bellof fu comunque una grande impresa; girava pi? o meno come senna, inoltre la competivit? della Tyrrel pure irregolare non era di ceryo al livello delle prime dieci posizioni, credo anche che fu aiutrato in quella gara dal fatto di avere un motore aspirato,anche Brundle diceva che sui cittadini riusxcivano ad attaccare.

 

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