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Astor

Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2022-2023

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Sta per iniziare (domani, con il primo Grand Prix negli Stati Uniti) la parte "clou" della stagione del pattinaggio di figura, che in queste settimane ha vissuto di competizioni minori (anche se alcune di un certo prestigio, come il Nepela Trophy).

Sta per iniziare ed io mai come quest'anno ho POCA VOGLIA di commentare la stagione.
 

E la ragione è chiara: secondo me, con l'esclusione dalle competizioni degli atleti e delle atlete della Russia (e della Bielorussia) questa sarà una stagione TOTALMENTE FALSATA, almeno in certe categorie, ovvero tre sulle quattro: singolo Femminile, Coppie e Danza.
Può restare fuori da questo discorso il singolo Maschile, dove i russi non facevano incetta di medaglie, ma anche qui, con la "pausa di due anni" annunciata da Nathan Chen e il ritiro di Yuzuru Hanyu qualche spazio in più sul podio poteva esserci.
 

Ma basterebbe lo stravolgimento della categoria delle Ladies per far rizzare i capelli ad ogni VERO appassionato.

Vietare russi (e bielorussi) nel pattinaggio di figura già sarebbe come togliere dal campionato di calcio italiano Milan, Inter, Juventus e Napoli.
Se poi guardiamo lo specifico settore del singolo femminile, toglici anche Roma, Lazio ed Atalanta e vatti ad esaltare per partitone come Udinese-Sassuolo (nel migliore dei casi) o come Bologna-Lecce.

Ho detto VERO appassionato, perchè purtroppo ho visto su alcuni social gente (anche "non di primo pelo" per quanto riguarda il pattinaggio di figura)  che affermava di essere CONTENTA dell'esclusione dei russi e soprattutto delle russe, dicendo cose tipo "finalmente! adesso si che saranno gare vere!":incazzato:

Per me è l'opposto: senza le russe, il livello del pattinaggio femminile subisce un brusco abbassamento qualitativo.
E lo dice uno che, per esempio, non ha mai amato il pattinaggio "alla Trusova", tutto quad e poca interpretazione, ma il pattinaggio femminile russo è anche Valieva,
Shcherbakova, Tuktamisheva e (prima di "sgretolarsi", ahinoi) era anche l'allora splendida Kostornaia.
 

Credo che, magari senza ammetterlo, anche i "garruli gioiosi" per l'esclusione delle russe comincino pure loro a sentire la mancanza dei "pesi massimi" russi e ancora di più lo sentiranno adesso che la stagione inizia e in certe categorie i vuoti al vertice saranno clamorosi.

Non a caso, sugli stessi social continuano a commentare anche il "gossip russo", come la Trusova che lascia la Tutberizde, pur tirando sempre fuori le solite storie, tipo "l'abbandonano tutte perchè non ci resistono" ecc.

Ciò detto per spiegare in anticipo perchè è molto probabile che i miei commenti non saranno qui nè frequenti nè puntuali, anche se dipenderà da come effettivamente si sviluppa la stagione.

Ma ovviamente ogni lettore è invitato a scrivere qui, così sono pure stimolato io a rispondere! ;)


Vi metto qui il programma della stagione dei Grand Prix 2022-2023:

 

Date Event Location Results
October 21–23 United States 2022 Skate America Norwood, Massachusetts, United States Details
October 28–30 Canada 2022 Skate Canada Mississauga, Ontario, Canada Details
November 4–6 France 2022 Grand Prix de France Angers, France Details
November 11–13 United Kingdom 2022 MK John Wilson Trophy Sheffield, England Details
November 18–20 Japan 2022 NHK Trophy Sapporo, Japan Details
November 25–27 Finland 2022 Grand Prix of Espoo Espoo, Finland Details
December 8–11 Italy 2022–23 Grand Prix Final Turin, Italy  


https://en.wikipedia.org/wiki/2022–23_ISU_Grand_Prix_of_Figure_Skating


Come vedete, la finale si terrà a Torino.



Per le altre competizioni maggiori:

I campionati Europei si terranno in Finlandia, ad Espoo, dal 25 al 29 gennaio 2023:

 

https://espoo2023.com/en/

 

i Four Continents negli USA, a Colorado Springs, dal 7 al 12 febbraio 2023:

 

https://www.goldenskate.com/events/2023-four-continents-figure-skating-championships/

mentre i Mondiali si terranno in Giappone, a Saitama, dal 20 al 26 marzo 2023:

 

https://en.wikipedia.org/wiki/2023_World_Figure_Skating_Championships


Non sono aggiornato sulla copertura televisiva di questa stagione, ovvero non so cosa farà la Rai.
Immagino che faranno come negli anni scorsi, gare oltreoceano in tremenda differita ed europee (e forse giapponesi) in diretta, ovviamente certamente verrà coperta in diretta la finale del Grand Prix.
Per Skate America si sa già che la Rai farà vedere solo due differite, martedì 25 e mercoledì 26 ottobre.
Invece vedo che Eurosport Player ha già confermato la copertura in diretta anche del Grand Prix di Skate America.

 

Skate America verrà trasmesso in streaming anche da questo canale russo, per chi non ha Eurosport ma (accettando di avere un commento linguisticamente non comprensibile ai più) non vorrà aspettare le assurde differite post-weekend della Rai:
https://figure-skaters.ru/isu_gp_skate_america_2022?fbclid=IwAR2_iZFP_ryTFfV106Z-Rqv9SiUnqy61Bsac_1VznJL93IapR9ZHHKIN1WQ

 

 

Metterò altre informazioni sulle trasmissioni TV (o in streaming) quando le avrò.



A proposito di streaming, i russi compenseranno l'esclusione organizzando una LORO stagione di Grand Prix:


Grand Prix Russia 2022/2023



1^ Tappa
21 - 23 Ottobre 2022, Mosca
Entries

2^ Tappa
28 - 30 Ottobre 2022, Sochi

3^ Tappa
4 - 6 Novembre 2022, Kazan

4^ Tappa
11 - 13 Novembre 2022, Mosca

5^ Tappa
16 - 18 Novembre 2022, Samara

6^ Tappa
25 - 27 Novembre 2022, Perm


FINALE
3 - 5 Marzo 2023, Sochi

https://skating-ritmica.forumfree.it/?t=79354560


che sotto molti aspetti, e in particolare per le Ladies, non sarà meno interessante delle competizioni del "resto del mondo".

Qui un video su cosa ci si può aspettare:

https://www.youtube.com/watch?v=GWgiLtem90s



Per lo streaming, potete tenere d'occhio questo canale russo:

https://www.youtube.com/channel/UC7IvcuUJ4AH19WO4Om-44JA
 

e magari dare un'occhio anche qui:

https://figure-skaters.ru/

 

(usate Google Traduttore se volete districarvi un pò nel russo)


 


I campionati nazionali russi Senior si terranno a Krasnoyarsk dal 20 al 25 dicembre 2022, quelli Junior a Perm dal 14 al 18 febbraio 2023.
Per ora non ci sono link streaming per vedere queste altre gare russe, appena ci saranno li pubblicherò.


Temo che sarà una stagione triste, segnata oltretutto dagli echi di guerra che hanno portato, secondo me, ad un fanatismo russofobo che avrebbe dovuto restare fuori almeno dallo sport e dalla cultura.

Comunque, vedremo.


 

 

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Domanda da ignorante in materia, è possibile per un atleta cambiare nazionalità per aggirare il divieto e continuare a gareggiare a livello internazionale? Nel caso, sai se c'è qualche atleta che stia seguendo questa strada?

 

Me lo chiedo perchè in F1 abbiamo perso gente del calibro di Mazepin e Kvyat e quindi chissenefrega, nel calcio pure, sia giocatori che nazionale di livello mediocre, ma nel pattinaggio i russi sono una forza dominante. Non c'è qualche atleta che mette la propria carriera davanti al proprio paese, presentandosi a campionati internazionali con un altro passaporto? O qualche paese che strizza l'occhio ai top skater russi per eventualmente naturalizzarli e guadagnare medaglie?

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5 ore fa, White Star ha scritto:

Domanda da ignorante in materia, è possibile per un atleta cambiare nazionalità per aggirare il divieto e continuare a gareggiare a livello internazionale? Nel caso, sai se c'è qualche atleta che stia seguendo questa strada?

 

Me lo chiedo perchè in F1 abbiamo perso gente del calibro di Mazepin e Kvyat e quindi chissenefrega, nel calcio pure, sia giocatori che nazionale di livello mediocre, ma nel pattinaggio i russi sono una forza dominante. Non c'è qualche atleta che mette la propria carriera davanti al proprio paese, presentandosi a campionati internazionali con un altro passaporto? O qualche paese che strizza l'occhio ai top skater russi per eventualmente naturalizzarli e guadagnare medaglie?



Si, è possibile, per esempio c'è la russa Gubanova che gareggia per la Georgia e la russa Kurakova gareggia per la Polonia (o, almeno l'hanno fatto nella scorsa stagione). Entrambe ottime pattinatrici che hanno l'unica "colpa" di non essere al livello delle top-five russe.

 

Si era perfino parlato, tempo fa, della possibilità che la Medvedeva, che aveva difficoltà ad entrare in nazionale, potesse gareggiare per la Georgia o per l'Armenia (il padre è armeno).

Ma almeno per la Russia di solito ci vuole (se la cosa la si vuole fare in accordo tra l'atleta e le autorità russe) sia il "permesso" dei russi che la concessione del permesso di soggiorno del paese ospitante.

 

Quella nei link qui sotto è la breve ma "triste storia" di Maria Talalaikina, una discreta pattinatrice russa (discreta solo per il livello medio delle russe!) che non trovava spazio nella nazionale del suo paese, che da quest'anno avrebbe dovuto gareggiare sotto bandiera italiana (e il nostro pattinaggio credo che avrebbe potuto imparare qualcosa) e che invece è rimasta "stritolata" dalla guerra russo-ucraina.
Perchè gli italiani le hanno rifiutato il permesso di soggiorno.
Perchè oggi "essere russo" = "essere appestato".


https://www.skatingscore.it/it/797-maria-talalikina-sono-in-italia-perche-in-russia-e-troppo-difficile-entrare-in-nazionale.html

 

https://www.francsjeux.com/breves/italy-no-longer-wants-a-russian-skater


https://fs-gossips.com/maria-talalaikina-who-has-moved-to-the-italian-national-team-expressed-her-desire-to-represent-russian-again-and-train-with-evgeni-rukavitsin/


In questo momento, non so se Gubanova e Kurakova possano ancora gareggiare sotto bandiera non-russa, vista la politica fortissimamente anti-russa dei governi di quei due paesi ho seri dubbi.
A meno che polacchi e georgiani almeno in questo si dimostrino abbastanza seri da non revocare accordi preesistenti con l'atleta.

Ma do per scontato che oggi nessuna nazione "occidentale" darebbe nuovi permessi di gareggiare, sotto la propria bandiera, ad un'atleta russa.
Fino a quando la guerra non finisce credo che la frattura non si comporrà.
E comunque certe ferite morali non si rimargineranno presto, soprattutto da parte russa.

 

 

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Sta girando una indiscrezione che dice che la sentenza sul caso Valieva sarà pronunciata sabato 22 ottobre, giusto il giorno in cui Kamila dovrebbe gareggiare nella prima tappa del Grand Prix russo.

Non mi stupisce che la ISU e la WADA possano fare una porcata simile ...


Nè ha molto senso ciò che scrive il (non eccezionale) commentatore di OA Sport, Fabrizio Testa:
"visto che si era già a conoscenza seppur in maniera approssimativa della data della sentenza, per molti sarebbe stato più opportuno programmare l’esordio nelle tappe successive".

 

https://www.oasport.it/2022/10/pattinaggio-artistico-la-sentenza-di-kamila-valieva-verra-pronunciata-il-22-ottobre-lindiscrezione/


Conoscenza "in maniera approssimata" della data?
C'è una sentenza che ci mette OTTO MESI ad arrivare e adesso i russi avrebbero dovuto "elucubrare" sulla data e pianificare secondo i presunti tempi di ISU/WADA?
Cioè, sono otto mesi che prendete i russi a calci nel .... , avete imbastito il caso Valieva con un ritardo vergognoso e (che strano!) siete arrivati ad accusarla giusto giusto subito prima del free olimpico, adesso (che strano!) la sentenza la fate uscire giusto giusto il giorno esatto in cui sapevate da tempo che avrebbe gareggiato e ... la colpa è dei russi?


Cioè, la vergogna è morta in casa ISU?


 

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Ci si attendeva oggi (da indiscrezioni) la sentenza sul caso Valieva, ma l'agenzia antidoping russa (RUSADA) ha annunciato che comunque NON pubblicherà la sentenza stessa, attenendosi a quanto pare allo status di "persona protetta" della pattinatrice, che aveva meno di 16 anni quando il campione biologico incriminato fu consegnato.

 

https://www.eurosport.it/pattinaggio-di-figura/l-agenzia-russa-antidoping-non-pubblichera-la-sentenza-di-kamila-valieva-aveva-fallito-test-antidopi_sto9196229/story.shtml


Non so se la WADA abbia il diritto e voglia rendere pubblica essa stessa la sentenza o se può essere solo l'agenzia nazionale a farlo.
Anche se le cose si sono così degradate quest'anno che varrebbe anche la pena di non considerare il "diritto" ma di interrogarsi solo sulla volontà dalla WADA, dell'ISU e del CIO.

Nel frattempo, i pattinatori nordamericani si rammaricano non della scandalosa situazione che si è creata nel figure skating ma del fatto che non sanno ancora se potranno scalare in alto di una posizione sul podio del Team Event di Pechino.

 

https://www.cbc.ca/sports/olympics/winter/figure-skating/figure-skating-beijing-valieva-team-event-1.6622157



Naturalmente gli anglosassoni continuano anche a dire che sono i russi (la RUSADA) a cercare di rallentare il processo di indagine, dimenticandosi bellamente dell'ingiustificato ritardo con il quale i laboratori della WADA hanno fatto partire l'indagine stessa, arrivando però nel momento "giusto" per rovinare l'Olimpiade.
E tra di loro c'è anche gente che dice "è uno scandalo, soltanto gli atleti russi non vengono squalificati immediatamente!", dimenticandosi bellamente delle incredibili protezioni "mediche" di cui godono atleti USA di vertice, come la Biles, cose che non avremmo mai saputo se non ci fossero stati gli hackers russi.

E' tutta una brutta storia, che "covava" da anni e che quest'anno è esplosa e continuerà così per un pezzo, soprattutto ormai per ragioni extra-sportive.
 

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Mentre continua il Gran Prix di Russia a Mosca, visibile qui in streaming

 

 


nelle Coppie Tarasova/Morozov hanno fatto un buon programma (soprattutto pensando che siamo ad inizio stagione):

 



mentre Kamila Valieva ha pattinato così:

 

 


E anche lei non la vedremo in nessuna delle competizioni internazionali di questa stagione.

 

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Kamila Valieva ha vinto lo Short Program della terza tappa del Gran Prix Russo, a Kazan, in un palazzo del ghiaccio strapieno nonostante sia di fatto una gara solo "nazionale".
Decisamente uno short notevole.
 

 

 

 


Dietro Valieva (83.30 punti) si è piazzate Veronika Yametova (75.90 punti, solo 15 anni, da tenere d'occhio) e poi la più nota Ksenia Sinitsyna (70.54 punti).
Domani il free, alle ore 12:30 ora italiana.

Chi volesse seguirlo (con il commento russo) può farlo da questo canale Youtube:

https://www.youtube.com/channel/UChkNUJc2Yvo8ZCtmXBSMxtg/featured

 

oppure cercarlo da qui:

https://figure-skaters.ru/

 

 




I nostri Guignard-Fabbri hanno invece vinto nella Danza al Gran Prix "ufficiale" che si è tenuto ad Angers, in Francia.

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Molto bene, ma se guardo la classifica, è uno specchio della pochezza della stagione "ufficiale", senza russi, bielorussi e (finora) cinesi.
A parte i nostri e la coppia canadese (di medio livello) Fournier Beaudry-Soerensen, gli altri sono tutti mediocri e/o semisconosciuti.

 

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Meglio nel femminile di Angers, dove almeno ha vinto il Grand Prix una meritevole Loena Hendrickx, a fronte di un campo partecipanti un pò meno deprimente.

Questi i suoi salti del free di oggi (di più per ora non si trova su Youtube):
 

 

 

 

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Continuo a non essere affatto entusiasmato da questo inizio di stagione, soprattutto quella "ufficiale".



 

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Perciò cerco di tirarmi su.




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Ecco, già così va meglio.

 

Elizaveta Tuktamysheva, prenderà parte a due delle prossime tappe del Russian Grand Prix (non so ancora a quali), che saranno Mosca (Novembre 11-13), Samara (Novembre 18-20) e Perm (Novembre 25-27).
La finale sarà a Sochi (Marzo 2-3 2023).

 

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E così scopriamo che non è solo gnocca, ma sa fare anche i quadrupli (almeno il Toeloop ...).

A 25 anni!

E se il primo secondo me è un pò sottoruotato, il secondo mi pare ok.

Quest'estate li stava provando:

 



 

 

E questa gran-gnocca-pure-grande-atleta non la vedremo quest'anno in campo internazionale, e temo anche per i prossimi.

 

A meno che questa follia di ostracizzare lo sport russo (o la cultura russa, di oggi la vergognosa richiesta del console ucraino a Milano di cancellare la prima della Scala con il "Boris Godunov" di Modest Musorgskij, compositore morto da 141 anni che ha il torto di essere russo) finisca al più presto.

Non sono ottimista.
Oggi la WADA ha passato il caso Valieva al CAS (Corte Arbitrale dello Sport, detto anche TAS, il tribunale di Losanna), sostenendo che la RUSADA (l'antidoping russo) non sta facendo niente per arrivare ad una decisione.
 

https://www.oasport.it/2022/11/pattinaggio-artistico-caso-valieva-infinito-la-palla-passa-al-cas/



Nel frattempo, salvo rare eccezioni, i Grand Prix di Serie B di quest'anno mi fanno sbadigliare.


C'è anche qualcun altro che la pensa così, perfino nei siti anglosassoni, anche se penso che siano ancora una minoranza.

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Per consolarmi (/vi?):
 

 

 

 

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E per oggi mi fermo qui.



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P.S.:
per chi volesse seguire il Grand Prix di Russia (adesso c'è la tappa di Mosca, 11-13 novembre), qui ci sono anche i link per gli streaming Youtube:


https://skating-ritmica.forumfree.it/?t=79354560


 

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Oggi, da un gruppo Facebook di pattinaggio di figura:

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E dire che a Sheffield non solo abbiamo ottenuto, come italiani, grandi risultati (Guignard-Fabbri e Grassl primi), ma pure la gara femminile si è conclusa con un bel podio dopo tre bei free puliti di Mihara (prima), Levito (seconda) e Gubanova (terza).

Ma, per avere il senso delle proporzioni: Mihara ha vinto con 217 eccellenti punti totali (con un free perfetto), ma le "baby-russe" arrivano tranquillamente a 240 ed oltre anche ad inizio stagione, e pure se sbagliano qualcosa, vedi la Valieva a Kazan pochi giorni fa

 

https://www.youtube.com/watch?v=bzMHwP64MPU

 

e anche "Nonna Liza" Tuktamysheva oggi a Mosca ha fatto 234 punti, a 25 anni, senza fare quadrupli e pur con una caduta.

Prima!, davanti a una sedicenne, Sofia Muravieva (230 punti) e ad una quindicenne, Sofya Akatieva (225 punti).

 

 



 

https://www.youtube.com/watch?v=pOkAEfh-epw




In altri termini, oggi tutto il podio femminile di Mosca sarebbe stato comodamente davanti a tutto il podio ISU di Sheffield, e senza neppure bisogno di Valieva, Shcherbakova e Trusova.
 

Insomma, se tutte le gare ISU sono monche, prive come sono dei russi, quelle del singolo femminile sono proprio di "serie B".

 




 

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Del tutto riluttante come sono a scrivere qualcosa su questa stagione "di serie B" (come vedo che, sui social, sempre più gente comincia ad avere il coraggio di dire, magari usando altre espressioni e magari limitandole alle singole gare, come "competizione in tono minore" o "gara poco entusiasmante" ed altri eufemismi), faccio però un'eccezione per il risultato migliore (a mio avviso) che gli italiani hanno ottenuto nella Finale di Torino del Grand Prix 2022/2023.

Tutti i risultati sono qui:
 

http://www.isuresults.com/results/season2223/gpf2022/

 

E quando dico il risultato migliore per gli italiani, in una finale che ha dato diverse soddisfazioni all'italico pattino

 

https://www.oasport.it/2022/12/pattinaggio-artistico-finali-grand-prix-torino-2022-litalia-chiude-la-rassegna-da-protagonista-e-il-meglio-deve-ancora-venire/

 

non mi riferisco al terzo posto di Guignard/Fabbri nella Danza, che considerando la mancanza dei russi sarebbe stato quasi certamente uno o due posti dietro al podio in una stagione "normale".

 

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Nè mi riferisco all'ottimo terzo posto (questo davvero inaspettato) di Conti/Macii nelle Coppie.

Mi riferisco alla vittoria di Nikolaj Memola nella categoria Uomini del Grand Prix Junior.
Anche qui, niente russi ecc. ecc., tuttavia il risultato è andato oltre le più rosee aspettative (anche dell'atleta stesso, a sentire le sue dichiarazioni).

Un diciannovenne di 1 metro e 95 (!!!), attuale campione italiano Junior, con madre russa (sarà un caso?), Olga Romanova, che è anche la sua allenatrice (ri-sarà un caso?).

Con un Grassl che a Torino è stato sfortunato (rottura di un pattino e febbricciattola) ed un Rizzo che non è entrato in Finale (anche per aver gareggiato nella tappa giapponese contro atleti, soprattutto asiatici, molto forti, tra i quali Shoma Uno, ottimo vincitore della Finale) è bello sapere di avere già (probabilmente, andiamo un pò cauti ...) dei ricambi che emergono dal livello Junior.

Vi metto qui i suoi due programmi di Torino:

 

lo Short

 

 

 

il Free

 



A parte ciò, pur avendo seguito poco questa Finale, a parte alcune prestazioni molto apprezzabili, come quella di Shoma Uno, in media è stato il grigiore.

Comunque, sembra che qualcosa si muova, per far rientrare gli atleti russi e bielorussi nelle competizioni internazionali, anche perchè fra un anno e mezzo ci sono le Olimpiadi di Parigi e qualcuno credo si stia rendendo conto che sarebbe grottesco continuare su questa strada, che in certi sport è un danno (es. atletica, nuoto ...) ma in altri è un'autentica beffa, innanzitutto per il pubblico.
E il pattinaggio di figura è uno di questi, certamente uno dei più danneggiati dall'ostracismo politico verso i russi.

 

https://www.washingtonpost.com/sports/olympics/2022/12/12/ioc-russia-ban/

 

Probabilmente la prossima stagione sarà più "normale", con i russi che immagino torneranno alle gare internazionali ma senza inno e bandiera, come è stato in questi anni.
Anche questa una soluzione grottesca, che secondo me fa fare una figura barbina ai "sanzionatori" molto più che ai "sanzionati", ma i russi ci sono già abituati.

Per dirla alla De Filippo: "addà passà 'a stagione ...".


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E adesso torno in letargo, almeno fino ai Campionati Nazionali Russi di Krasnoyarsk (20-25 dicembre).

E qui in diverse categorie mi aspetto uno spettacolo molto migliore del "piattume medio" visto finora a livello internazionale.
Di solito i russi lo fanno vedere in streaming su Youtube, anche se metto la mano sul fuoco che quest'anno non ci sarà Ted Barton nè nessun altro commentatore occidentale a fare la telecronaca in inglese.
In questo momento i russi sono ancora gli "appestati" in Occidente (fuori dall'Occidente .. un pò meno!) e chiunque facesse una telecronaca del genere sono certo che verrebbe immediatamente infamato, ostracizzato, cacciato.
Spero che questa follia finisca ma ... non fatemi dire altro! :incazzato:


Poi ci saranno i Campionati Europei di Espoo del 23-29 gennaio.

 

https://skating-ritmica.forumfree.it/?t=79439740


Ma non sono certo che mi sveglierò per quelli ...

... vabbè, farò uno sforzo.




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Le Finali del Grand Prix, che si sono disputate a Torino, sono il manifesto gigante dell’abisso in cui è sprofondato il pattinaggio artistico su ghiaccio, che mi ostino a chiamare così anche se, in questa sola circostanza, andrebbe meglio quello imposto dall’Isu di pattinaggio di figura perché si associa perfettamente al “di m…” (sono gentile, ho messo i puntini). Ma l’unica preoccupazione degli stimati dirigenti dello sport mondiale, il Cio in testa a tutti con quella macchietta di presidente che è Bach, è massacrare la mia sorellina Kamila Valieva, squalificarla per 4 anni, radiarla, mandarla in un campo di lavoro in Siberia o chissà cos’altro. Sembra proprio che si stiano eccitando all’idea di Kamila che non pattinerà più per tutta la vita, addirittura più che avere un appuntamento con Charlize Theron, seguendo il famoso detto napoletano “comandare è meglio che trombare”. Il risultato è che stanno distruggendo questo sport. Ne è riprova l’invereconda immagine del Palavela di Torino, per metà vuoto nell’ultima giornata delle Finali, ma ancora più vuoto in quelle precedenti. E poi, le incredibili telecronache che esaltavano lo “spettacolo”. Ma quale spettacolo, con tre gare dal livello tecnico modesto o addirittura ridicolo! Alla fine, il pubblico che ha preferito disertare è quello che ha dimostrato di capirne di più e ha lanciato un chiaro messaggio alla grande cricca mondiale che sta insultando l’intelligenza di tutti i veri appassionati e di tutte le persone oneste. Comunque, provo a esprimere il mio disgusto con una serie di osservazioni, divise per capitoli.

VALIEVA

Wada (l’Agenzia mondiale antidoping) e Cio (il Comitato olimpico internazionale) vogliono fare carne da macello di Kamila Valieva, presa come capro espiatorio per vendicarsi della Russia. In questa situazione, la teorica condanna a 4 anni sembra inevitabile, perché le regole antidoping non prevedono sconti se la quantità è minima, basta che ci sia una sostanza vietata. L'unica parziale salvezza per la Valieva può essere la tesi, comunque consistente, che non ha assunto la sostanza di sua volontà e, da minore, non aveva la forza di opporsi a chi (tecnico, medico, dirigente) le imponeva di prenderla. Questo sarebbe un punto fortissimo per la difesa, che non potrebbe evitare una squalifica, ma potrebbe, con solide basi giuridiche, limitarla a un anno o due al massimo, permettendo alla Valieva di restare in attività e partecipare alla prossima Olimpiade. Ma resta l’amarezza di un attacco a una ragazza che al momento della contestazione aveva solo 15 anni e che non poteva essere considerata responsabile di un atto come il doping che, se vero nel suo caso, presuppone conoscenze scientifiche e mediche non certo attribuibili a lei, così come una sua volontà personale. Insomma, tutti capiscono cosa è davvero successo, ma se ne fregano altamente perché la povera Kamila è soltanto il pretesto per una guerra alla Russia. Uno schifo senza limiti.

CIO SENZA VERGOGNA

Il tutto si inquadra nella lotta alla Russia, quindi. Ma tutto questo avviene all’interno di grandissime contraddizioni. Quasi tutte le Federazioni mondiali dei vari sport hanno escluso Russia e Bielorussia dalle competizioni. Dico quasi perché ce ne sono due, molto importanti, che non lo fanno. La prima è quella del Tennis, che addirittura ha multato Wimbledon per aver impedito a russi e bielorussi di partecipare. Un mese fa, si è aggiunta quella del Pugilato. Si dimostra, perciò, quello che già doveva essere chiaro a tutti, in particolare ai mezzi di informazione: il Cio, furbo e vigliacco, non ha dato l’ordine alle Federazioni di non far partecipare Russia e Bielorussia, si è limitato a “suggerire” di comportarsi così. E allora, ecco cosa sta succedendo: le Federazioni dicono di seguire le regole del Cio, dimenticando che quello è un suggerimento, il Cio dice di non averlo ordinato. Ed ecco che ognuno dà la responsabilità all’altro, una gara a chi è più vigliacco. Ma adesso c’è la sorpresa: il Cio ha detto che sta riconsiderando la possibilità di far partecipare nuovamente Russia e Bielorussia alle gare internazionali, soprattutto in vista dell’Olimpiade di Parigi 2024. Ma che bravi! Forse si sono accorti che in molti sport si rischiano gare insignificanti? Per il momento, però, il Pattinaggio non dà segni di voler tornare indietro.

SPETTACOLO RIDOTTO

Il Grand Prix ha spietatamente dimostrato quello che il pubblico pensa del pattinaggio senza russi: impianti con pochi spettatori, grandi vuoti che le riprese televisive non riuscivano a nascondere, persino in Giappone. Tant’è che qualche telecronista lo ha fatto notare, peccato però che la sua analisi non sia poi arrivata al bersaglio grosso. Ecco cosa ha detto Massimiliano Ambesi, su Eurosport, durante le Finali di Torino: “Bisogna essere molto onesti, questo è un momento di grande difficoltà per il pattinaggio che fa il tutto esaurito in Giappone, ma non sempre, mentre negli altri Paesi si fatica a riempire le arene. Insomma, non c’è stato il tutto esaurito al Palavela come nelle altre tappe di qualificazione. E’ chiaro che bisognerà fare delle riflessioni”. Ma poi Ambesi comincia a parlare del calendario, del numero di tappe che dovrebbe aumentare in Asia e diminuire in Europa, ma non dice se le arene non più piene siano effetto dell’assenza dei russi o di chissà cos’altro. Comunque, uno sprazzo alla fine c’è, quando Ambesi parla della Finale femminile: “Bisogna essere onesti, non ricordo finali femminili di livello così basso”. Ma anche in questo caso, i riferimenti alla Russia sono solo un accenno o mancano del tutto.

LIVELLO TECNICO

Ma anche i commenti Tv sul livello tecnico del Grand Prix appaiono come un evidente tentativo di nascondere la realtà. Allora, ricordiamo i russi che mancano. Nel singolo donne, persino concedendo l’assenza della Valieva come presunta squalificata, mancano l’oro e l’argento olimpici, Shcherbakova e Trusova, cui si potrebbero affiancare almeno altre tre, a cominciare dalla Kostornaja, in grado di battere il resto del mondo. Nella Danza mancano due coppie che, anche in assenza dei francesi mondiali e olimpici della “banal dance”, vincerebbero la gara. Nelle Coppie, mancano tre coppie russe in grado di dominare senza problemi, oltre a quelle cinesi che non stanno partecipando per altri motivi, come tutta la squadra della Cina, legati ai problemi del Covid. La gara delle Coppie in questo momento è la più scarsa di tutte le gare di tutta la storia del pattinaggio. Che gli statunitensi Knierim-Frazier siano campioni del mondo non è scandaloso, è ridicolo! L’unica gara vera è il singolo maschile, con punte che i russi al momento non possono raggiungere, ma comunque si perdono molti atleti in grado di arrivare fra i primi dieci.

Ma tutto questo non appare per chi guarda le gare in Tv perché i commenti, soprattutto della Rai, ma anche di Eurosport, sono del tipo “ecco i campioni del mondo”, “qui ci sono i 6 migliori del mondo” e così via. Nell’occasione, la Rai ha anche una nuova giornalista in azione, guida in qualche tappa del Grand Pprix, intervistatrice nelle Finali, Maddalena Montecucco, ma il tono non cambia. Si arriva all’assurdo quando i telecronisti cominciano a parlare di record. “Hanno fatto la storia, mai una nazione ha vinto tre gare nelle Finali del Grand Prix”, con riferimento alle tre vittorie del Giappone (Donne, Uomini, Coppie). E già, perché non era mai successo che ci fosse un “buco” grande come il Grand Canyon nei partecipanti. E peggio ancora per l’Italia. “Record storico per l’Italia” la frase per descrivere le quattro partecipazioni, una nel maschile, una nella danza e due nelle coppie. Ma stiamo scherzando? Con tutto il rispetto per Conti-Macii, terzi, e Ghilardi-Ambrosini, quinti ma addirittura con una vittoria di tappa, comunque bravi e ai quali auguro tante belle prove, non è possibile dire queste cose.

La sensazione è che stiano eseguendo gli ordini della Federazione mondiale che spera di far dimenticare che tutti questi risultati sono falsi, un insulto alla storia di questo sport. Se poi ci credono davvero è peggio.

QUADRUPLO AXEL

Un riferimento specifico, l’unico di valore, è al singolo maschile. Lo statunitense Malinin (figlio di Tatjana Malinina, pattinatrice russa poi naturalizzata per l’Uzbekistan, e Roman Skornjakov, anche lui pattinatore per l’Uzbekistan, quindi stiamo parlando di scuola russa) esegue il quadruplo Axel. Tutti i telecronisti (così come i siti internet) dicono che è il primo a farlo. Se si riferiscono al fatto che sia il primo a eseguirlo “completamente” è vero, ma dimenticano di dire che, comunque, sia pure sottoruotato, e non degradato, il primo è stato riconosciuto ad Hazuru Hanyu ai Giochi di Pechino. Insomma, giusto esaltare Malinin, ma la storia va rispettata con i giusti riferimenti.

NOVITA’ NEL REGOLAMENTO

Intanto, ci sono novità nel regolamento e non pare che siano buone. Già c’erano stati commenti negativi quando era stato reso noto che nella Danza, praticamente, il riconoscimento delle difficoltà veniva quasi azzerato, in ossequio alla Banal dance di Papadakis-Cizeron, che per una stagione non ci ammorberanno con le loro noiosissime evoluzioni, se così possiamo chiamarle.

E ancora, l’aumento dell’età minima per passare alla categoria senior, ulteriore dimostrazione della volontà del Cio e dell’Isu di vendicarsi dei russi e della Valieva. Fra l’altro, questa decisione porta come conseguenza un paradosso che è stato messo in evidenza da Ambesi nelle telecronache di Eurosport. Ha fatto notare che l’Isu si è preoccupata di fissare la data di ingresso nelle senior, ma ha lasciato inalterata quella di ingresso nelle junior, così che il periodo in questa categoria arriva a quattro anni! Una assurdità. Il commento di Ambesi: “Quattro anni in categoria juniores, non ha senso”. Ha assolutamente ragione. Questo è il risultato di una lotta cieca con l’intento di vendetta, non di giustizia.

E passiamo all’attualità. I Components non hanno più 5 voci, ma solamente 3. Prima c’erano: Skating skills, Transitions, Performance, Composition, Interpretation of the music. Adesso ci sono: Composition, Presentation, Skating skills. Le Transitions sono ora inglobate in Compositions e, a quanto pare, Performance e Interpretation of the music nella nuova voce Presentation. Vorrei ricordare che c’erano già state critiche al fatto che i giudici non potessero valutare bene, contemporaneamente, sia gli elementi tecnici, gli Elements, che i Components. L’accusa più precisa era che i giudici andavano a vedere gli allenamenti e le prove per farsi un’idea dei Components e poi, in gara, andavano col pilota automatico su questa parte di giudizio, ignorando quello che avveniva davvero sul ghiaccio. Tante volte, in effetti, si è constatato che a fronte di cadute che facevano saltare le transizioni fra un elemento e un altro il punteggio delle transizioni restava elevato, sulla fiducia insomma. Tant’è che molti avevano proposto di passare a due giurie, una per gli Elements e una per i Components. Cosa ha fatto l’Isu? Forse per rendere più facile il compito, ha ridotto le voci da 5 a 3, ma così non si risolve il problema e si crea, anzi, più confusione. E non è finita, perché, proprio in riferimento a quello che dicevo prima sulla Banal dance degli osannati francesi, negli Skating skills è sparita la difficoltà.

Sulla sparizione delle Transitions e del concetto di difficoltà si è espressa, in termini molto critici, la commentatrice tecnica di Eurosport, Marika Poli. Ecco cosa ha detto testualmente: “Sono sicura che togliere la voce Transitions è sbagliato. E mantenere la difficoltà, la parola “difficili”, in Skating skills era anche fondamentale. Perché? Perché a quel punto se non ho più Transitions, se basta che gli elementi vengano collegati uno con l’altro, certo che li collego, ci devo pattinare per arrivare all’elemento dopo. Però prima era richiesto che i passi fossero articolati, che ci fosse un disegno, mentre ora è tutto un po’ più astratto. Questo è l’inizio. Io mi chiedo: cosa succederà fra 10 anni se questo viene mantenuto? Torneremo a fare gli allenamenti di power skating”.

E subito dopo Ambesi chiarisce il concetto di power skating: “Spiego cos’è. Rincorsa da una parte, salto, ti fermi, altra rincorsa, salto”.

Sia l’illustrazione di Marika Poli che la spiegazione di Massimiliano Ambesi fanno capire il rischio di impoverimento della componente artistica, ma non solo, del pattinaggio su ghiaccio. Per quale motivo, con quale scopo? E qui si dovrebbe aprire una discussione più approfondita.

Per il momento, sembra che l’unica preoccupazione dell’Isu sia quella di cancellare la Russia, tutto il resto se ne può andare a strafottere!

CONCLUSIONI

Sono sempre più triste e trovo difficoltà a scrivere, ma resisto. Spero sempre di rivedere prima possibile la mia sorellina Kamila dare spettacolo sul ghiaccio. Il suo Bolero è la meraviglia delle meraviglie e meriterebbe un commento specifico che spero di fare se mi sarà restituita un po’ di gioia. Intanto, mi consolo con le foto di Astor, che per un verso è un provocatore nato, con quelle sulla portentosa bomba sexy che è la Tutkamysheva, dall’altro è un poeta ispiratore, con l’ultima che ha postato sulla Medvedeva, sempre più bella e, ahimé, malinconico e magico fantasma sul ghiaccio.

 

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Comunicazione di servizio (in seguito risponderò a Kamilo, che pone questioni interessanti e fa valutazioni molto sensate).

Qui la programmazione dei Campionati Nazionali Russi appena iniziati, visibile in streaming Youtube (ma resta in registrata dopo la fine dello streaming)  sul canale russo Фигурное катание ( Figurnoye kataniye  = Pattinaggio di figura):
 

https://skating-ritmica.forumfree.it/?t=79447299

Nel post ci sono anche i link YouTube, che comunque qui riporto (ognuno è per un giorno, dal 22 al 25):

 

https://www.youtube.com/watch?v=AsozaPpLHAA

https://www.youtube.com/watch?v=jg8qRX_iQtg

https://www.youtube.com/watch?v=a4YNkq2RDSk
https://www.youtube.com/watch?v=i45THfU9U-0

 

 

 

 
Time Schedule - Nazionali Senior

Orari italiani:

Giovedì 22
8:00 - 10:10 / Ice Dance, Rhythm Dance
10:30 - 13:00 / Men, Short Program
14:00 - 15:55 / Pairs, Short Program

Venerdì 23
7:30 - 10:00 / Ice Dance, Free Dance
10:15 - 13:05 / Men, Free Skating
13:25 - 15:55 / Women, Short Program

Sabato 24
10:30 - 12:35 / Pairs, Free Skating
13:00 - 15:55 / Women, Free Skating

Domenica 25
8:00 - 10:30 / Gala

 

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Sofia Akateva, della premiata ditta Sambo, ha vinto lo Short donne ai Campionati Nazionali Russi in corso a Krasnoyarsk.

Qui c'è la tabella dei risultati (così, se già non lo sapete, imparate un pò di cirillico! ;)) :

https://fsrussia.ru/results/2223/rusnat2223/SEG003.HTM

 

Ricapitolando la testa della classifica:
 

1) Sofia Akateva, 85.59

2) Elizaveta Tuktamisheva, 82.98

3) Sofia Muraveva, 79.96

E la Valieva, direte voi?
E' quarta, con 76.91, per colpa del triplo Axel col quale avrebbe dovuto aprire il programma e che invece è risultato solo singolo.
E dato che, per regolamento, nello Short va fatto almeno un Axel doppio, ecco che l'elemento (che se triplo parte da un Base Value di 8.00 punti, e la Valieva avrebbe potuto certo prendere oltre il BV) ha contato ZERO punti.
Il che rende ancora più "pepato" il decisivo free femminile di domani, alle ore 13:00 italiane.

Evidentissima comunque, la crescita fisica di Kamila, rispetto alla scorsa stagione, il che come al solito crea qualche problema alle pattinatrici adolescenti.
La Akateva, al confronto, è un fuscello.

Ah, per inciso: la Trusova non ha partecipato perchè ha un febbrone oltre i 39. Mentre
Shcherbakova si sapeva già che non avrebbe gareggiato, non essendo ancora pronta dopo un'operazione al ginocchio fatta in agosto.

Questi i link video degli short delle prime quattro (che, tranne uno e non so perchè, dovete vedere direttamente su YouTube perchè non ne è permesso l'incorporamento):

Akateva

https://www.youtube.com/watch?v=lFOOiqcpgFQ


Tuktamisheva
https://www.youtube.com/watch?v=1udunoMmlKY


Muraveva
 

 

Valieva

https://www.youtube.com/watch?v=ItQbcAbbAbk



Gara di alto livello, come c'era da aspettarsi.



Altri video, per tutte le categorie, li trovate qui:

 

https://www.youtube.com/@ice_skating

 

Modificato da Astor

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Venendo a quanto scriveva l'altro giorno Kamilo (rispondo per ora solo su alcuni dei tanti argomenti messi sul piatto), la cosa che mi preoccupa di più è questa "facilitazione" dei Components, mediante accorpamento.

 

La diminuzione dell'aspetto "difficoltà" nel pattinaggio e l'accorpamento dei Components sembrano fatti apposta per:

1) "livellare" artificialmente il campo dei partecipanti, come fosse (analogia video) l'adottare una "risoluzione" di 640x360 per cui "tutti i pattinatori pattinano quasi uguale", mentre finora si potevano vedere dettagli a 1920x1080 e valutare meglio le differenze. E questo mentre il mondo va verso il 4K ...

2) con la scomparsa dei dettagli, sarà molto più facile fare "porcate" da parte delle giurie, perchè le si potrà nascondere meglio nelle nuove "scatole nere", più grosse e sempre oscure, dei nuovi Components.
 

Non so come in ISU hanno giustificato questa scelta balorda, anzi non so se si sono sentiti in dovere di giustificarlo.

Se la ragione è "facilitare il lavoro delle giurie" beh, posso dire in tutta onesta che tra quelli che da tempo propongono uno SDOPPIAMENTO della giuria, creandone una per il TES ed una per i PCS , ci sono anch'io.
E, come dice giustamente Kamilo, se quella era la ragione, andava risolta in altro modo e non rendendo meno analitico il giudizio.

Finora ci eravamo abituati (si fa per dire) alla deriva nella Danza, dove la coppia dominante dell'ultimo quadriennio faceva volutamente (e veniva premiata!) una Danza cercando di evitare il più possibile le difficoltà tecniche e adagiandosi sopra una sopravvalutatissima banalità vaporosa e zuccherosa, giudicata bene (anzi benissimo ..) sulla base di una "impressione globale".
E vabbè, quella è la Danza, direte voi, da sempre regno della soggettività nei giudizi (nonostante la complessità delle regole che la governano).
Ma adesso rischiamo di incamminarci per quella strada, o almeno fare un primo passo in quella direzione, anche per le altre categorie.
Non posso che essere altro che d'accordo anche con Ambesi e la Poli.

Sulla questione dell'innalzamento dell'età minima per passare a Senior, devo dire che non l'ho mai trovata sbagliata.

https://olympics.nbcsports.com/2022/06/07/figure-skating-age-minimum-rules/

Come già scrissi molto tempo fa, se il pattinaggio di figura deve diventare tutto basato sui quadrupli e l'"età d'oro" per farlo è 15-16 anni per le donne, dopo di che la pattinatrice è da cestinare dal punto di vista dei risultati agonistici, allora credo che innalzare l'età possa avere il vantaggio di far arrivare nelle Senior atlete che già non puntano solo sull'aspetto tecnico ma anche su quello interpretativo.
 

Tuttavia, devo ammettere che ci sono fondate obiezioni e soprattutto controesempi a questa mia visione.

Perchè Kamila Valieva era già capace di interpretare più che decentemente a 15 anni, nonostante sia esplosa nell'"era dei quadrupli obbligatori per vincere", e anche Anna Shcherbakova non è mai stata una "saltatrice pura".
L'unica della serie "saltoquad-mi_sposto-saltoquad-mi_sposto ...", praticamente una Tamberi mobile sul ghiaccio, è stata Alexandra Trusova. Che però è quella che meno ha vinto delle atlete top, e anche questo mi fa pensare!
Lo ammetto, il "pattinaggio alla Trusova" è stato quello (e anni fa lo scrissi qui) che mi faceva molto temere per il futuro del pattinaggio, soprattutto femminile.
Ma a conti fatti i miei timori finora non si sono concretizzati, l'andamento del pattinaggio femminile non è andato verso "vince chi fa più quadrupli" ma verso "vince chi fa i quadrupli ma ci mette anche qualcosa tra l'uno e l'altro dei salti".
Come è giusto che sia.

E poi c'è il controesempio (incredibile) di "nonna" Liza, che a 26 anni è in grado di fare (oltre al triplo Axel) anche i quadrupli, anche se per ora non li presenta in gara (se non mi sono perso la cosa).
Quindi si può arrivare ai quad anche molto dopo la pubertà.
Un esempio eccezionale, che non fa regola? Può essere ...

Comunque, c'è sempre il discorso "è giusto stressare, con i quad, fisici puberali in evoluzione?".
Non sono un medico, ma il timore io ce l'ho.  (*)
Ma se non è giusto, allora i quad andrebbero vietati nella categoria Junior, cosa che non è!
E questa mi sembrerebbe una scelta decisamente più importante degli anni in cui un pattinatore deve rimanere Junior.

A conti fatti, sono d'accordo con Kamilo: visto come l'hanno fatto, sembra davvero una scelta dettata più dalla volontà di danneggiare il pattinaggio russo, piuttosto che di dare risposte all'equilibrio dei programmi e alla protezione degli atleti giovani.
Ma questa, lo si è capito, non è una novità.



(*) P.S.:
ci sarebbe da fare però un discorso generale, prendendo spunto non solo dal pattinaggio femminile di figura e dalla cosiddetta "Crudelia De Mon" Tutberizde e i suoi "discutibili" metodi, ma anche dallo "scandalo" dei (presunti) "abusi" nella ginnastica ritmica (sport che ha parecchie similitudini con il pattinaggio femminile).
Perchè comunque io posso capire almeno che un'allenatrice faccia "body-shaming" verso un atleta che va sovrappeso, dato che se quest'ultima ci va l'effetto dell'allenamento va in gran parte a farsi friggere e i risultati impossibili da raggiungere. E, allora, a che pro fare sport agonistico?

Fatta salva la protezione, anche psicologica, dei minori, credo che bisognerebbe mettersi d'accordo su cos'è lo sport agonistico. Perchè guardarlo come fosse sport amatoriale, come mi sembra di vedere in molti commenti sullo "scandalo delle Farfalle", non ha comunque senso.
Ma è un discorso lungo e oggettivamente "sdrucciolevole",  per cui non lo voglio fare qui.
 

Modificato da Astor

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In breve, prima di analisi più approfondite. Contenti per le due coppie italiane oro e argento agli Europei, ma qui si sprofonda nell'abisso tecnico, con commentatori che appena ricordano, in una battuta all'inizio della trasmissione, che mancano i russi! Quindi, per avere un'idea precisa, cominciando dalla gara di Coppie, poi vedremo le altre, primo posto di Sara Conti/Niccolò Macii con 195.13 punti, secondo di Rebecca Ghilardi/Filippo Ambrosini con 186.96.

Risultati dei recenti Campionati nazionali di Russia:

Anastasia MISHINA / Aleksandr GALLIAMOV

243.74

Aleksandra BOIKOVA / Dmitrii KOZLOVSKII

239.87

Evgenia TARASOVA / Vladimir MOROZOV

228.20

Daria PAVLIUCHENKO / Denis KHODYKIN

220.18

Iuliia ARTEMEVA / Mikhail NAZARYCHEV

213.19

Karina AKOPOVA / Nikita RAKHMANIN

210.77

Natalia KHABIBULLINA / Ilya KNYAZHUK

195.86

Ekaterina CHIKMAREVA / Matvei IANCHENKOV

195.83

 

 

Quindi, le prime 8 coppie russe sopravanzano i campioni europei, con il podio che dista 25.05 punti, l'oro addirittura 48.61.

Sono cifre impietose, e con questo non si vogliono denigrare le incolpevoli coppie italiane, ma qui siamo allo sfacelo tecnico, anche volendo "ammorbidire" il distacco tenendo conto che i giudici russi siano stati un po' di manica larga. In ogni caso, si parla di galassie diverse. Le coppie azzurre meritano il plauso, sarebbero state comunque quarte e quinte in una gara vera, perciò va salvato il significato del loro impegno e della loro bravura. Ma il discorso è generale e di principio, anche tenendo conto delle immagini che arrivano da Espoo, in Finlandia, con l'impianto, già molto piccolo, non certo adeguato agli Europei, è quasi vuoto. L'Isu vuole la distruzione totale di questo sport solo per la soddisfazione di fare uno sfregio alla Russia?

 

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2 ore fa, Kamilo ha scritto:

Quindi, le prime 8 coppie russe sopravanzano i campioni europei, con il podio che dista 25.05 punti, l'oro addirittura 48.61.

Sono cifre impietose, e con questo non si vogliono denigrare le incolpevoli coppie italiane, ma qui siamo allo sfacelo tecnico, anche volendo "ammorbidire" il distacco tenendo conto che i giudici russi siano stati un po' di manica larga. In ogni caso, si parla di galassie diverse. Le coppie azzurre meritano il plauso, sarebbero state comunque quarte e quinte in una gara vera, perciò va salvato il significato del loro impegno e della loro bravura. Ma il discorso è generale e di principio, anche tenendo conto delle immagini che arrivano da Espoo, in Finlandia, con l'impianto, già molto piccolo, non certo adeguato agli Europei, è quasi vuoto. L'Isu vuole la distruzione totale di questo sport solo per la soddisfazione di fare uno sfregio alla Russia?

 


Come non concordare?
Ma tutta questa stagione, da parte Rai, è stata impostata sulla "straordinaria" (cit.) occasione per gli atleti italiani (ma non solo) di arrivare a posizioni sul podio prima del tutto precluse salvo il verificarsi di super-fauste congiunzioni astrali.
Il citare solo di straforo la mancanza dei russi fa ovviamente parte di questa narrazione.

Narrazione che evidentemente su alcuni funziona se sui social di pattinaggio leggo, a proposito della doppietta italiana nelle coppie, commenti come "Sto sognando. Non riesco a svegliarmi. E' un SOGNO troooooooopppppo bello. Dal vivo è stato INDIMENTICABILE. Non ho parole. Sono senza parole."
Sembra incredibile, ma lo scrive gente che segue il pattinaggio non da anni, ma da decenni.
Sarebbe, per fare un esempio motoristico, che un appassionato di Formula Uno con i capelli bianchi, come il sottoscritto, si entusiasmasse per un'Alfa Romeo che vince un Mondiale 2023 dove fossero state escluse a forza Red Bull, Ferrari e Mercedes.
D'accordo, vincere è sempre bello e meritorio, e le coppie italiane sono brave, ma stiamo parlando de-facto di "vincere la serie B" (tra l'altro, in questo caso europea, neppure mondiale)..

Poi, io capisco che uno che a vedere la "serie cadetta" ci va dal vivo, contribuendo lodevolmente a riempire un palazzetto in larga parte vuoto (come tutti i palazzetti del ghiaccio di questa stagione ... tranne quelli russi! :D ) sia particolarmente propenso a questi entusiasmi un pò naif, ma quello che ho citato non è un caso isolato, anzi ...

E, a proposito, non mi pare sia stato neppure sottolineato nel commento Rai che dopo lo short delle donne è in testa una (brava) atleta "georgiana" che in realtà è di fatto la "Serie B" del pattinaggio femminile russo.
Immagino che alla fine vincerà la Loena Hendrickx, togliendo così l'ISU dall'imbarazzo di una "riserva russa" che vince il titolo europeo :rolleyes: , ma il fatto è già significativo.



Ah, dimenticavo: trovo VERGOGNOSE le affermazioni della Secondini contro Daniel Grassl "reo" di aver scelto di essersi andato ad allenare dalla Tutberidze.

 

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etica
/è·ti·ca/
 
sostantivo femminile
  1. Dottrina o indagine speculativa intorno al comportamento pratico dell'uomo di fronte ai due concetti del bene e del male; com., morale, spec. professionale.
     
(dal dizionario Oxford Languages)


Cioè, la Secondini si è permessa di dire, in pratica, che "Grassl si è messo dalla parte del Male", per il semplice fatto che si è andato ad allenare in Russia.
Immagino allora che la federazione georgiana, per non mettersi dalla parte del "Male", avrebbe dovuto rinunciare a far gareggiare la russa Gubanova.
Siamo ancora alla demonizzazione del "russo in quanto russo", come l'ostracismo a Dostoievskii o a Mussorgsky.

Peraltro non molto migliore è la "difesa" del presidente della FISG, che ha affermato di “non aver trovato alcun documento che testimoni come la signora Eteri Tutberidze abbia sostenuto la guerra. Se qualcuno dovesse trovare e mostrarmi un documento di questo genere, allora io sarò il primo che andrà a dire a Daniel di interrompere la sua collaborazione”.
https://www.oasport.it/2023/01/pattinaggio-artistico-daniel-grassl-e-la-scelta-di-allenarsi-in-russia-la-difesa-del-presidente-gios/

In pratica, l'unico motivo per cui Grassl potrebbe farsi allenare dalla Tutberidze sarebbe se costei ripudiasse il proprio paese.
Veramente un bell'esempio di voluto e deprecabile intreccio tra sport e politica, ma del resto se l'esempio viene dall'alto (Thomas Bach) ...
 
 
Modificato da Astor

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E' accaduto!  :asd:

 

La vincitrice del Campionato Europeo di Pattinaggio di Figura 2022-2023, senza gli ostracizzati russi nè bielorussi, è una "Russa di serie B"!

Sia detto senza alcun sarcasmo nè sicuramente alcun disprezzo per Anastasia Gubanova, meritatissima vincitrice, per la quale (lo ammetto) oggi ho tifato e che speravo da tempo riuscisse ad ottenere qualcosa di importante.
La aspettavo dal tempo in cui scrissi questo, la bellezza di nove anni fa.

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2023-01-28-16-05-25-Window.png

 


 

 

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Poi per la Gubanova le cose sono andate come sono andate, non è riuscita a stare al livello tecnico della terribile concorrenza nazionale (e non solo della Sambo).
E' diventata un'ottima pattinatrice stile "vecchia scuola", una che ci leccheremmo i gomiti ad averla in Italia, ma non in grado di farsi mandare dalla Russia ad Olimpiadi, Mondiali ed Europei, vista la quantità di ragazzine terribili e super-performanti che i russi hanno.

https://en.wikipedia.org/wiki/Anastasia_Gubanova_(singles_skater)



Ma evidentemente un pò di giustizia c'è, se le vergognose discriminazioni dell'ISU (e non solo, ovviamente) hanno poi portato al vertice europeo un'altra russa!

Una russa, elegante e gradevole (anche come donna, non nascondiamolo) ma senza nè quadrupli nè triplo Axel, che è arrivata oggi appena sotto  i 200 punti totali, a fronte delle sue colleghe russe più performanti, oggi forzatamente assenti, che superano abbondantissimamente i 200 ad ogni gara.
Per capirci: se la Gubanova avesse partecipato ai recenti nazionali russi, con i suoi 199.91 punti odierni sarebbe arrivata undicesima, lontana un parsec dai 249.74 della vincitrice Akateva.

 

Women

Rank Name Total points SP FS
1 Sofia Akateva 249.74 1 85.59 2 164.15
2 Kamila Valieva 247.32 4 76.61 1 170.71
3 Elizaveta Tuktamysheva 241.72 2 82.98 4 158.74
4 Sofia Muravieva 235.96 3 79.96 5 156.00
5 Adeliia Petrosian 235.72 5 76.25 3 159.47
6 Anastasia Zinina 217.39 9 71.40 6 145.99
7 Veronika Yametova 215.94 7 74.45 8 141.49
8 Kseniia Sinitsyna 211.52 6 74.89 9 136.63
9 Alina Gorbacheva 209.22 13 67.22 7 142.00
10 Ksenia Gushchina 203.14 12 67.64 10 135.50
11 Sofia Samodelkina 199.72 8 71.64 11 128.08
12 Anna Frolova 194.72 11 67.84 12 126.88
13 Sofia Zakharova 193.67 10 68.21 13 125.46
14 Maria Paramonova 188.01 14 67.14 14 120.87
15 Viktoria Fedyanina 176.51 15 60.96 15 115.15
16 Viktoria Nesterova 161.89 17 51.50 16 110.39
17 Agneta Latushkina 145.10 16 52.84 17 92.26
WD Alexandra Trusova withdrew withdrew from competition



ciliegina-sulla-torta.jpg


Questa vittoria è la "ciliegina sulla torta" che ci voleva per far (forse) capire, anche ai più testoni e/o faziosi, cosa si sta perdendo a tenere fuori dal pattinaggio, per motivi puramente politici, gli atleti che, non solo quelli della Sambo, appartengono indubbiamente alla "nazione guida" (o chiamatela come altro volete) del pattinaggio di figura.

Perchè oggi, ma non da oggi, è al vertce in tre categorie su quattro:

donne (manco a parlarne, è evidente; lasciate perdere quelli che vi dicano che erano "sovrapagate" dai giudici, in qualche caso è vero ma erano sempre avanti di molti anni e di decine di punti sulla concorrenza);
coppie (in questo momento, con i grandissimi cinesi Sui-Han che per ora sono in stand-by, potrebbero monopolizzare i podii mondiali);
danza (almeno due coppie di vertice e se non ci fosse stata la scandalosa "narrazione" di Papadakis-Cizeron, "prenotati" alla vittoria senza particolare merito, avrebbero vinto molto di più).
Solo negli uomini non hanno ancora trovato un erede di Plushenko.

Adesso, questa vittoria di una russa che, nonostante ... "non ci siano" russi!, evidenzia la forza del movimento di quella nazione.

Proprio per questo, sto brindando a champagne ... :D


 




 

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https://www.oasport.it/2023/01/pattinaggio-artistico-gubanova-e-la-regina-deuropa-gutmann-recupera-e-centra-lottava-piazza/
 

 

 

Brava Anastasia, brava anche Loena (che forse ha perso l'occasione della vita, ma non diamo per scontato che già il prossimo anno facciano rientrare i russi ...) e bravissima la giovanissima svizzera Kimmy Repond.

 

Però, ripetiamolo per ricordarci le proporzioni: stanno TUTTE sotto i 200 punti!
 

CLASSIFICA FINALE INDIVIDUALE FEMMINILE

FPl. Name Nation Points SP FS
1 Anastasiia GUBANOVA
    GEO
199.91 1 1
2 Loena HENDRICKX
    BEL
193.48 2 3
3 Kimmy REPOND
    SUI
192.51 3 2
4 Ekaterina KURAKOVA
    POL
186.90 5 4
5 Nina PINZARRONE
    BEL
185.92 6 5
6 Niina PETROKINA
    EST
183.74 7 6
7 Janna JYRKINEN
    FIN
176.96 8 7
8 Lara Naki GUTMANN
    ITA
169.29 13 8
9 Nicole SCHOTT
    GER
163.82 16 9
10 Julia SAUTER
    ROU
160.42 11 12
11 Sofja STEPCENKO
    LAT
159.34 14 11
12 Olga MIKUTINA
    AUT
159.08 4 18
13 Marilena KITROMILIS
    CYP
158.91 18 10
14 Lindsay van ZUNDERT
    NED
158.10 10 15
15 Eva-Lotta KIIBUS
    EST
156.95 15 13
16 Alexandra FEIGIN
    BUL
155.23 17 14
17 Josefin TALJEGARD
    SWE
154.98 12 16
18 Livia KAISER
    SUI
151.20 9 20
19 Natasha McKAY
    GBR
148.00 20 19
20 Anastasia GOZHVA
    UKR
143.69 22 17
21 Dasa GRM
    SLO
143.05 19 21
22 Mia Caroline RISA GOMEZ
    NOR
137.62 21 22
23 Julia LANG
    HUN
130.28 23 23
24 Nikola RYCHTARIKOVA
    CZE
123.13 24 24
  Final Not Reached        
25 Alexandra Michaela FILCOVA
    SVK
43.94 25  
26 Lea SERNA
    FRA
43.93 26  
27 Antonina DUBININA
    SRB
42.51 27  
28 Anastasia GRACHEVA
    MDA
39.08 28  
29 Alexandra MINTSIDOU
    GRE
33.86 29  
WD Meda VARIAKOJYTE
    LTU
 



 

Ci sarebbe anche da parlare degli italiani, vedi pure l'ottimo Rizzo di ieri, ma adesso ... vado a scolarmi il fondo della bottiglia! :D

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La conclusione degli Europei lascia già l’amaro in bocca per chi ha a cuore le sorti del pattinaggio artistico (continuo a chiamarlo così perché la definizione “di figura” continua a suggerirmi l’aggancio a “di m…” che poi è l’esatto quadro attuale) per non sentire peggiorare questa sensazione con i commenti trionfalistici che a me appaiono più simili al mitico “spezzeremo le reni alla Grecia” di infausta e fascista memoria.

Ma come si fa a presentare “un’Italia da record” quando l’assenza dei russi ha fatto precipitare questa edizione degli Europei al rango (si fa per dire) di tecnicamente peggiore di tutta la storia di questo sport? Ma davvero si pensa che gli spettatori appassionati del pattinaggio se la bevano? E qui vengo smentito da Astor che, opportunamente e meritoriamente, mette l’accento su quanto sta accadendo nelle varie conversazioni internettiane con commenti da fantascienza che esaltano la “grande Italia da record”. Ma un minimo di onestà intellettuale? No? Purtroppo, no. Posso solo sperare che quelli con un minimo di coscienza non si azzardano a intervenire per timore di essere coinvolti in questa discesa agli inferi, ma allo stesso tempo devo criticarli perché c’è bisogno di qualche voce sia pur “clamantis in deserto” per sperare di far risvegliare coscienze addormentate o, peggio, vendute al vil guadagno, della serie “ma sì, che ci frega, basta che vinciamo”.

 

SCHIAFFI IN FACCIA AL CIO

Non mi resta che esprimere la mia opinione sulle gare conclusive, dopo aver già messo in evidenza nel mio precedente intervento quella sulle Coppie, l’obbrobrio più grande insieme a quella delle Donne. Proprio a proposito delle Donne, lo smacco più grande per l’Isu, già sottolineato da Astor, è la vittoria della russa Gubanova, già sesta ai Mondiali 2022 di Montpellier, edizione in cui i russi “camuffati” erano addirittura 22. In questo articolo, già portato all’attenzione da Astor l’anno scorso (http://www.sportsenators.it/03/04/2022/i-mondiali-di-pattinaggio-artistico-su-ghiaccio-pieno-di-russi-e-russi-a-meta-che-dribbling/), l’elenco completo che qui ripropongo, con città russa di nascita e nazione che hanno rappresentato:

 

UOMINI 5

Vladimir Litvintsev (Ukhta Komi), Azerbaijan

Morisi Kvitelashvili (Mosca), Georgia

Nikita Starostin (San Pietroburgo), Germania

Aleksandr Vlasenko (Tiumen), Ungheria

Vladimir Samoilov (Mosca), Polonia

 

DONNE 3

Ekaterina Ryabova (Mosca), Azerbaijan

Anastasiia Gubanova (Togliatti), Georgia

Ekaterina Kurakova (Mosca), Polonia

 

COPPIE 4

Pavel Kovalev (San Pietroburgo), Francia

Karina Safina (Cheliabinsk), Georgia

Luka Berulava (Mosca), Georgia

Daria Danilova (Mosca), Olanda

 

DANZA 10

Ekaterina Kuznetsova (Mosca), Azerbaijan (con Oleksandr Kolosovskyi, di Odessa, Ucraina)

Ekaterina Mitrofanova (Mosca), Bosnia

Vladislav Kasinskij (Volgograd), Bosnia

Maria Kazakova (Mosca), Georgia

Georgy Reviya (Odintsovo), Georgia

Mariia Ignateva (Ekaterinburg), Ungheria (con Danijil Leonyidovics Szemko, di Odessa, Ucraina)

Boyisangur Datiev (Kirov), Kazakistan

Anastasia Polibina (Mosca), Polonia

Pavel Golovishnikov (Belgorod), Polonia

Nikita Lysak (Klin), Slovacchia

 

E il bello è che i commentatori sono andati avanti definendola “georgiana”, come se il termine “russa” sia stato vietato dalla potente Isu e dall’ancor più potente presidente del Cio, Bach. Ma si sa, non c’è peggior schiavo di chi vuole essere schiavo. Fra l’altro, sia Bach, sia le Federazioni che seguono i “suggerimenti” del Cio sull’embargo a russi e bielorussi vengono sbugiardati da qualche Federazione che pensa con la sua testa, come quella del Tennis e quella della Boxe, che invece consentono a quegli atleti di partecipare alle gare, sia pure senza bandiera come nel caso del tennis. E bisogna ricordare che se russi e bielorussi non hanno potuto partecipare a Wimbledon 2022 è perché è stato il Comitato organizzatore inglese a vietarlo, con tanto di proteste delle Associazioni professionisti, che infatti non hanno assegnato punti per quel torneo. La beffa, meritata per gli spocchiosi inglesi, è stata la vittoria della russa Rybakina, travestita da kazaka. E un altro schiaffo a Bach è stata la finale dei recenti Open d’Australia, vittoria della bielorussa ufficiale Sabalenka, senza bandiera, in finale contro la russa Rybakina, sempre sotto la bandiera del Kazakistan, a rimarcare la vergogna di un boicottaggio che è semplicemente una facile vendetta contro la Russia, facile perché lo sport (insieme all’arte e allo spettacolo) è il settore più debole da colpire, anche per la vigliaccheria dei suoi dirigenti. Ma mica i vari Governi si sognano di licenziare chirurghi, avvocati, professori e quant’altri professionisti russi che lavorano in tutti i Paesi del mondo solo perché sono russi, sanno che non possono farlo perché si beccherebbero iniziative giudiziarie catastrofiche. E allora, per far vedere al mondo quanto sono eroici, gonfiano i muscoli contro chi non può, non sa o non vuole difendersi, lo sport appunto.

 

I FANTASMI RUSSI

Ma, tornando ai russi “denaturalizzati”, ecco la loro situazione agli Europei di Espoo: ce ne sono 21, uno in meno rispetto ai Mondiali 2022, ma con maggiore percentuale rispetto ai Mondiali, visto che lì i partecipanti totali erano molti di più, e comunque sempre un numero notevole di “imbucati”, a ricordare quanto sono stupidi e ipocriti i diktat del Cio. Ecco la lista con città russa di nascita e nazione rappresentata.

 

UOMINI 5

Nikita Starostin (Leningrado), Germania

Morisi Kvitelashvili (Mosca), Georgia

Vladimir Samoilov (Mosca), Polonia

Aleksandr Vlasenko (Tiumen), Ungheria

Georgii Reshtenko (Leningrado), Rep. Ceka

 

DONNE 4

Anastasiia Gubanova (Togliatti), Georgia

Ekaterina Kurakova (Mosca), Polonia

Antonina Dubinina (Mosca), Serbia

Anastasia Gracheva (Mosca), Moldavia

 

COPPIE 4

Maria Pavlova (Mosca), Ungheria

Alexei Sviatchenko (Leningrado), Ungheria

Pavel Kovalev (Leningrado), Francia

Nika Osipova (Leningrado), Olanda

 

DANZA 8

Evgeniia Lopareva (Mosca), Francia

Maria Kazakova (Mosca), Georgia

Georgy Reviya (Odintsovo), Georgia

Mariia Ignateva (Ekaterinburg), Ungheria

Kirill Aksenov (Mosca), Slovacchia)

Anastasia Polibina (Mosca), Polonia

Pavel Golovishnikov (Belgorod), Polonia

Viktoriia Azroian (Mosca), Armenia

 

 

PODI EUROPEI AD HANDICAP

Riprendo con le gare. Nel maschile, sono cinque i russi che ai Campionati Nazionali hanno ottenuto punteggi superiori a quello del francese Adam Hsiao Him Fa, che ha vinto con 267.77, e anche considerando la benevolenza dei giudici di casa la differenza fra i primi tre e il nuovo campione europeo è netta. Ecco la classifica, con lo stesso punteggio dei primi due, ma con l’oro assegnato a Semenenko perché è stato migliore nel programma libero:

 

1) Evgeny Semenenko  295.07

2) Pyotr Gumennik        295.07

3) Alexander Samarin   282.40

4) Dmitry Aliyev              272.57

5) Artem Kovalev           268.52

 

L’argento di Matteo Rizzo è meritato, ma anche in questo caso il confronto tecnico con i russi non è entusiasmante. Va detto, però, che Rizzo sta mostrando progressi e pare in grado di migliorare in alcuni aspetti tecnici, per cui le sue prospettive mi sembrano buone. Chi avrebbe potuto e dovuto puntare all’oro è Daniel Grassl, che è apparso poco sicuro, possibile che i cambi di esperienze tecniche, dall’Italia agli Stati Uniti e poi alla Russia, abbiano contribuito a creargli un po’ di confusione, ma le sue doti restano intatte e, magari, con una più stabile guida potrà davvero aspirare a qualcosa di importante.

Diverso il discorso sulle polemiche per la sua decisione di andare ad allenarsi in Russia con la famigerata Tutberidze, che può piacere o no, stare simpatica o antipatica, resta una allenatrice a tutti gli effetti. E se la si vuole accusare di doping, come nel caso Valieva, bisogna essere chiari e avere il coraggio di farlo pubblicamente, non con i bisbigli e con le voci sottobanco. Se sarà accusata e squalificata per doping, in quel caso il problema nemmeno si porrà perché non potrà allenare, né Grassl né altri. Ma anche in quel caso, Grassl non potrà essere accusato “retroattivamente”.

Se poi l’accusa è riferita al fatto che è vietato andare in Russia, beh, qui siamo davvero ai vertici dell’oscenità etica e morale, oltre che professionale e oltre alla mancanza di rispetto per l’intelligenza umana. Non voglio nemmeno stare a dibattere ulteriormente su questo aspetto.

 

Rimane la Danza, ma qui c’è stata una situazione particolare, con l’assenza delle due coppie più forti Sinitsina/Katsalapov e Stepanova/Bukin, ma anche con tante polemiche sulle giurie. Hanno vinto Elizaveta Khudaiberdieva/ Egor Bazin con 203.46 punti, l’unica gara in cui le prime due coppie degli Europei hanno avuto punteggi più alti: Charlene Guignard/Marco Fabbri con 210.44 e Lilah Fear/Lewis Gibson con 207.89. Qui però, secondo me, il discorso è diverso. Come già detto altre volte, non considero Sinitsina/Katsalapov superiori agli azzurri, ritengo invece che Stepanova/Bukin siano più forti sia dei loro connazionali che della coppia italiana. Sinitsina/Katsalapov sono semplicemente portati avanti dalle giurie nella stessa maniera in cui sono esaltati Papadakis/Cizeron, assenti agli Europei e, a quanto pare, in anno sabbatico, per la fortuna di questa disciplina, almeno non mi addormenterò guardandoli. In comune queste due coppie di “gonfiati” hanno un uomo molto bravo e due donne di livello nettamente inferiore a quello di almeno una ventina di altre pattinatrici di danza. Ma qui entriamo in un altro campo che già abbiamo messo in evidenza. Resta che Guignard e Fabbri, in ogni caso, abbiano vinto la medaglia più valida, dal punto di vista tecnico, fra tutte quelle dell’Italia.

 

VITTORIE LEGITTIME E INTERPRETAZIONI ILLEGITTIME

Purtroppo, la questione del vero livello tecnico è passata sotto silenzio, soprattutto perché l’interpretazione data dai telecronisti è stata impostata in modo ambiguo. Le parole di Massimiliano Ambesi, su Eurosport, possono dare un’idea precisa dello spostamento su altri versanti, invece di affrontare il problema principale. Facendo riferimenti ai commenti sui vari forum e blog ha detto:

“Leggo tanti interventi del tipo “questi risultati non valgono niente, queste vittorie non valgono niente”, ma in realtà gli atleti sono qui e stanno gareggiando contro gli avversari che trovano e che in questo momento possono affrontare le competizioni. Non è colpa di chi vince se non ci sono i russi. Quindi alla fine queste sono vittorie legittime e come tali devono essere ritenute”.

 

Qual è la deviazione? Sta nel fatto che nessuno ha messo in dubbio la legittimità di queste vittorie. Quello che viene contestato è il significato tecnico delle vittorie. Insomma, si parla di due cose che non hanno alcuna correlazione. Questi gli atleti in gara, queste le loro prove, il più bravo “fra questi atleti” si merita la vittoria. Ma il più bravo “fra questi atleti” non è automaticamente “il più bravo di tutti”. E’ questo il punto fondamentale che le parole di Ambesi fanno passare in secondo piano. Fra l’altro è lui stesso a specificare che gli atleti “stanno gareggiando contro gli avversari che trovano e che in questo momento possono affrontare le competizioni”. A parte il fatto che quando si parla di atleti che “possono affrontare le competizioni” si fa automaticamente riferimento agli atleti ai quali viene negato “il diritto di affrontare le competizioni”, è evidente che una gara di questo tipo è necessariamente di valore inferiore a quella in cui “tutti” possono gareggiare. Se poi andiamo a confrontare i punteggi degli atleti “in gara” con quelli degli atleti “attualmente non in gara” ma “in gara in precedenza”, si nota il divario enorme. Ma che questo sia un danno per il pattinaggio artistico su ghiaccio nessuno lo ricorda. La missione impossibile è sostenere che questo pattinaggio senza i più forti, esclusi senza loro colpe, è bellissimo, entusiasmante, oserei dire arrapante.

L’ulteriore beffa arriva dalle parole di Marika Poli a chiosa del commento di Ambesi: “E’ la capacità degli atleti di sfruttare il momento e questa situazione”. Esatto! O vinciamo adesso o mai più. Bella idea di sport! Mi ricorda il primo film di Woody Allen: “Prendi i soldi e scappa”.

 

VALIEVA CONTRO TUTTI

Infine, il momento dei rimpianti e dell’indignazione per quello che la mia sorellina Kamila è costretta a passare, vittima sacrificale della lotta di Isu e Cio alla Russia. Ai Campionati Nazionali di Russia si è rivista finalmente in azione e la situazione è problematica. E’ vero che è arrivata seconda, con poco più di due punti di distacco dalla vincitrice, la 15enne Sofya Akatyeva, con un punteggio totale di 247.32 (Akatyeva a 249.74, terza l’intramontabile e splendente Tuktamysheva con 241.72), ma non hanno gareggiato Shcherbakova e Trusova, oltre a Kostornaja, e soprattutto il paragone con le sue prove pre-Olimpiade (con 283.48 vinceva i Nazionali) appare problematico. Il punto fondamentale, per cominciare a esaminare la sua situazione, è che si è trasformata fisicamente, principalmente perché sta crescendo (ad aprile compirà 17 anni), ma anche, a mio parere, perché per forza di cose non ha potuto allenarsi regolarmente e con la dovuta intensità nel periodo successivo all’Olimpiade di Pechino. Non si tratta soltanto di lavoro che è venuto parzialmente a mancare dal punto di vista atletico, ma anche di condizione psicologica che non può non avere avuto conseguenze. Valieva va avanti sotto la minaccia di una squalifica che il Cio e la Wada pretendono di infliggerle (se ne discuterà al Tas, non si sa ancora quando), è impossibile che non ne risentano lo stato mentale, la concentrazione negli allenamenti.

Così, eccola apparire più robusta, frutto di naturale crescita, ma anche, è la mia sensazione, con minor tono muscolare e un po’ di massa grassa in più. Spero di sbagliarmi, ma il suo comportamento in gara non è stato brillante, diciamo che si è difesa, ma il suo esercizio ha più di un problema. Nel programma Corto ha sbagliato il triplo Axel di entrata, solo semplice, quindi azzerato. Ma è nel Libero che si nota la differenza rispetto a un anno fa.

Il suo programma standard, nella parte relativa ai salti, era questo, nell’ordine: quadruplo Salchow, triplo Axel, quadruplo Toeloop + triplo Toeloop, triplo Rittberger e, nella seconda metà, quadruplo Toeloop + Euler + triplo Salchow, triplo Flip + triplo Toeloop, triplo Lutz. Con questo esercizio, ai Nazionali ottenne 193.10 punti, di cui 113.90 negli Elementi e 79.20 nei Componenti. Ai recenti Nazionali ecco i salti del suo esercizio: quadruplo Toeloop + doppio Axel, quadruplo Toeloop, triplo Rittberger, doppio Axel e, nella seconda metà, triplo Lutz + triplo Toeloop, doppio Flip + Euler + triplo Salchow, triplo Lutz. Punteggio: 93.27 negli Elementi, 77.44 nei Componenti, 170.71 in totale.

Ora, possiamo anche considerare che il doppio Flip dovesse essere triplo e che il doppio Axel potesse essere triplo, ma è evidente che questo programma è conservativo, sia pure di livello nettamente superiore rispetto al “conservativo” ma anche al "miglior programma" di altre atlete normali . La combinazione col quadruplo Toeloop l’ha spostata all’inizio, un anno fa era il terzo elemento di salto, dopo anche un triplo Axel, segno chiaro del timore di non avere più forza sufficiente per eseguirlo dopo l’impegno nei primi due salti come il quadruplo Toeloop e il triplo Axel. Scompare l’altra combinazione col quadruplo Toeloop nella seconda metà dell’esercizio, sostituita da quella di due tripli. E’ inevitabile perciò l’abbassamento del punteggio di quasi 20 punti negli Elementi, mentre resta di meno di 2 punti la variazione negativa nei Componenti, a riprova dell’immutata classe della Valieva (che, sia pure con le debite proporzioni, è venuta fuori con una FA-VO-LO-SA interpretazione di Mercoledì della famiglia Addams nel Gala conclusivo). Tra l’altro, come segnale positivo, c’è da far notare che la trasformazione del corpo e l’aumentato peso non le hanno impedito di eseguire alla perfezione la trottola con presa Biellmann, con le gambe a formare un asse verticale.

Bisogna aspettare che Valieva trovi il giusto assestamento fra crescita fisica e adattamento tecnico, sperando che possa trovare anche un equilibrio fra stato mentale e sforzo atletico. Non è facile, soprattutto per una ragazza di 16 anni che è stata messa davanti a un plotone di esecuzione pronto a sparare. E’ una vergogna che deve finire.

 

 

 

Modificato da Kamilo
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Grazie Kamilo per questo approfondito contributo.

Devo dire che ho usato il tuo elenco sui "russi in nazionali estere" intervenendo (quasi il mio unico intervento in questa stagione) su Facebook a commento di quest'altra storia assurda:

 

2023-02-06-18-14-39-Window.png
https://fs-gossips.com/the-italian-ice-sports-federation-is-not-interested-in-requesting-the-transfer-and-release-of-foreign-athletes-who-have-no-connections-to-italy-and-or-our-federation-a-comment-on-rumors-about-p/?fbclid=IwAR2_QJTWvtiGmp2Dlj5xvX-MHCF9lwXQmddyK5tgBYpfvYyckUnoOhcJRZ4


In sostanza, noi ad inizio anno avevamo avuto la possibilità di "arruolare" nella squadra italiana una discreta (non di più) russa, Maria Talalaikina.
Sembrava già fatta, poi scoppia la guerra, tutto si ferma e poi svanisce, perchè la federazione italiana la rifiuta "in quanto russa".
Una vergogna, uno squallore, una figura di cacca.

Adesso si parlava della possibilità che venisse a gareggiare per la nostra nazionale una russa MOLTO PIU' CHE DISCRETA, Maya Khromykh, 16 anni con un personal best di 226.35 ("solo" un quarantasei punti meglio del miglior punteggio dell'attuale campionessa italiana, Lara Naki Gutmann).
Una che è arrivata quinta ai nazionali russi del 2021 e settima a quelli del 2022.
Una allenata dalla Tutberizde, mica dai fratelli Caponi (che siamo noi)!

E invece niente, quei D****TI della federazione smentiscono in questo modo:

"source: sport-express

 

According to the press attache of the federation, Davide Marostica, such a transfer was not planned and was not discussed:

“The federation is not aware of the transfer and no one from the Italian federation has ever spoken to Maiia Khromykh or her representatives.

The Italian Ice Sports Federation is not interested in requesting the transfer and release (by the current federation, in this case, Russia) of foreign athletes who have no connections to Italy and / or our federation.

Khromykh is the winner of the junior Russian Cup-2019, the medalist of the junior and senior Grand Prix stages. At the last Russian Nationals, she took seventh place, but since March 2022 she has not participated in the competition.

Probably we should also ask the Ice Sports Federation what connections to Italy and / or federation Maria Talalaikina had, who also announced her transfer to Italian team but then returned to Russia."


INCREDIBILE ...

Gli conveniva almeno fermarsi alla frase "no one from the Italian federation has ever spoken to Maiia Khromykh or her representatives", la federazione avrebbe fatto molta miglior figura.
Perchè io non so se e quanto il tentativo di far arrivare Maiia in Italia fosse andato avanti, magari c'era stato solo un "abboccamento" che non avrebbe portato a nulla, io non lo so.
Ma l'assurdità è la MOTIVAZIONE che la federazione ha (ahilei ed ahinoi) esternato.


E' incredibile che una nazione come la Georgia (che ha fatto una guerra contro la Russia 15 anni fa!)  ed una come la Polonia di aperta e "storica" russofobia (acuita a livelli parossistici nell'ultimo anno) non si facciano alcun problema ad "acquistare" non solo "stranieri" ma proprio russi e russe "a pallet" (si veda l'elenco), mentre noi diciamo NO alla Khromykh con l'assurdissima considerazione che "non siamo interessati ad accettare atleti stranieri che non hanno alcun rapporto con l'Italia e la nostra federazione".
E così ci meritiamo ampiamente che gli Europei li faccia vincere alla Georgia un'atleta russa, con la Polonia che quasi va sul podio con un'altra russa.
Questi due "insospettabili" (in termini politici) paesi non hanno problemi a far gareggiare per loro atleti russi, mentre noi i problemi ce li facciamo.

E non si tratta solo di medaglie, si tratta di non chiudersi nel proprio paesello pensando che sia il centro del mondo.
Perchè si, abbiamo ottimi atleti e adesso, addirittura, "i campioni dell'Europa siamo noi!" (non nelle donne, però).
Ma i campioni della serie B.
Certo, sempre meglio essere primi in serie B che ultimi in serie A, però ...

Cos'è, paura in certi ambienti che ci si possa "contaminare" con la scuola della Tutberizde?
O paura di non dimostrarsi all'altezza a gestire un'atleta di quel livello?
O paura di imparare qualcosa?


Dubbio: sarà che noi siamo IDIOTI o con il governo Meloni c'è un revival dell'AUTARCHIA:D
 

 

WhatsApp-Image-2020-05-27-at-08.15.12.jp




Per oggi commento solo questo.




 

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Secondo me è stupenda!

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