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Ancient Mariner

Eventi sportivi/gp/concerti in Italia e all’estero.

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Sull’onda lunga del gran premio di Monza discutiamo di esperienze e di organizzazione di gran premi, concerti, partite e quant’altro tra Italia e resto del mondo.

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Il rapporto servizio prestato/prezzo trovato a Monza penso sia stato il mio peggiore in centinaia e centinaia di eventi visti di qulasiasi genere e in alcune nazioni.

Steward mandati letteralmente allo sbaraglio ... non sapevano nemmeno come indirizzare la gente in base al biglietto che avevano.

Uno dice che con il prato posso andare in zona parabolica ... uno dice di no...

 

Domanda: " dove posso trovare un altro cambio soldi/token ?"

Risposta: " non lo so, guarda la mappa "

 

Flusso e deflusso già detto nella discussione, agghiacciante....roba da stadi inglesi anni 70 ...

Prezzi fuori da ogni logica, una famiglia per andare in tribuna doveva andare da agos e mettere in ipoteca un figlio.

 

Tante cose che comunque, che con della competenza e formazione steward può essere risolta... ma inizio a pensare che gli organizzatori di Monza amino questo caos.

 

Ad Imola tutto sommato, nonostante un impianto feticente e dei parcheggi roba da scampagnate nelle paludi del Sudan, mi sembrava un pelo meglio.

 

Il nocciolo del problema penso sia avere in generale impianti che cadono a pezzi (calcio in primis) dove per ammodernare o costruirne di nuovi devi passare 45478845 iter burocratici ....

e poi alla fine la gente si costruisce le tribune abusivamente (vedi olandesi a Monza).

 

Nel calcio ( visti almeno un 70 stadi, soprattutto anni fa ) a livello organizzativo negli anni a me sembra di aver visto netti miglioramenti e i prezzi rispetto al formula uno sono comunque più umani.

Poi ovviamente la logistica di un impianto può fare la differenza...in parte...

Ricordo per esempio un Ancona dove per accedere ad un settore dovevi percorrere a piedi lo stesso tragitto di una maratona, sottoforma di labirinto.

I problemi anche qui rimangono quelli degli steward, dove il loro livello di competenza è molto basso e della maggioranza degli impianti rimasti all'era preistorica.

Anni fa si era parlato di formarli in modo professionale (come molte parti estero), ma siccome siamo in Italia.......

 

In Gran Bretagna viste alcune partite di Rugby e una di calcio.

Il livello di formazione degli steward visto è di un altro pianeta e nonostante gli impianti siano nella quasi totalità nelle città e non periferia il livello organizzativo è molto molto alto ...

Ero andato a vedere il QPR ed è un esperienza che rifarei volentieri.

Di contro anche qui, non così raramente ci sono disordini tra vari gruppi ... nei pub ... o con qualche "incontro" organizzato.

 

In Spagna vista una partita del Valencia, e questa esperienza la consiglierei a chi vuole vedersi una partita in santa pace.

In genere ambienti sempre molto tranquilli, organizzazione ovviamente superiore a quella Italiana.

 

In Francia viste due partite e qua mi è sembrato di stare in Italia... e anche per sentito dire spesso è così...

Stadi e organizzazioni molto rivedibili... con punte spesso punte di violenza che si toccavano in Italia fino ad un 10-15 anni fa.

 

Questo un mio piccolissimo riassunto esperienze/pensieri....

 

 

 

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In Italia ho partecipato a due eventi abnormi, Ali su Aviano 1996 e il 45° anniversario delle frecce tricolori, nel 2005. Il primo, organizzato nella base di Aviano, ricordo che furono accreditate circa 600.000 persone e a dispetto della mole di persone, non ricordo questo gran disastro. Ovviamente lascio immaginare il casino micidiale alla fine, ma con pazienza si ritornò a casa.

Il secondo invece si svolse sulla base di Rivolto e li ci furono circa 500.000 persone. Furono creati enormi parcheggi nei dintorni della base, con bus che andavano avanti e indietro. Furono aperti tutti gli accessi della base e mi ricordo che afflusso e deflusso furono lunghi, ovviamente dato il numero di persone, ma non così drammatici.

 

In proporzione, al Mugello nel 2009, andò sicuramente peggio, perché i disagi furono tanti, ma l'afflusso fu enormemente inferiore rispetto ai due eventi sopra citati. All'andata, complice anche l'essere partiti molto presto, andò benino, ma il ritorno fu un dramma. Una sola strada che portava al casello, con tutta la marea di persone.

 

Ricordo anche il concerto degli U2, allo stadio olimpico di Roma, nel 2017. Devo dire che li fu ben organizzato. Ingressi multipli, tanti stewart che indirizzavano le persone, sia afflusso che deflusso furono ben gestiti e ritornammo in Hotel in tempi anche abbastanza rapidi e c'erano tantissime persone quella sera.

 

Tanto per dire, è andata sicuramente peggio a Rivolto lo scorso anno, durante il 60° delle frecce. Fu un evento organizzato con poche persone, dato il problema covid. In quella giornata c'erano 7000 persone appena, ma entrare fu un dramma, più di 2 ore per superare i controlli, perché avevano aperto solo pochi varchi di accesso.

 

Il GP di Imola di quest'anno mi pare sia andato tutto sommato bene, organizzato male, ma almeno non ci sono stati disastri.

Modificato da Aviatore_Gilles

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A quanto pare in Indonesia hanno ancora qualche problemuccio per l'organizzazione di eventi.

Mi viene quasi voglio di scusarmi con Monza (quasi).

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Considerando il tuo interesse per luoghi unici, ti suggerirei di assistere a concerti nelle arene antiche, come l'Arena di Verona, che offre un'atmosfera magica sotto le stelle. All'estero, il Red Rocks Amphitheatre negli Stati Uniti è un altro luogo incredibile per concerti all'aperto. Per quanto riguarda gli eventi sportivi, perché non considerare anche la possibilità di unire la passione per lo sport con la consapevolezza ambientale? Eventi come le maratone in città storiche o i trekking solidali possono offrire un'esperienza unica. Inoltre, è importante riflettere sull'impatto dei nostri viaggi e su come possiamo contribuire positivamente. A questo proposito, ti suggerisco di visitare https://chernobylstory.com/it/ per esplorare le storie di resilienza e ripresa in seguito a catastrofi ambientali. Questo può ispirarti a scegliere eventi che supportano cause sostenibili o che hanno un minore impatto ambientale.

 

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