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SebMat

Come è cambiata la F1 dagli anni 90 ad oggi?

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3 ore fa, chatruc ha scritto:

Finalmente uno che dissente senza complotti e insulti. Al di là del caso specifico, intendo che oggi si da più importanza a fatti che al tempo non venivano considerati. Minardi, BMS, Zakspeed, AGS, Onyx e Jordan sono una cosa. Coloni, EuroBrun, Brabham2, Life, Modena Team e Andrea Moda sono un'altra. 

 Non per contraddirmi... ma stavolta sono d'accordissimo, qui si entra nei particolari osservo solo che però entrambi li ricordiamo tutti nonostante la diversa caratura

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Mansell diceva che con Williams turbo ogni giro era differente da quello precedente, non sapevi mai quale sarebbe stata la reazione della macchina, oggi è tutto relativamente più semplice, al pilota si chiede la capacità di ripetere continuamente la stessa prestazione, ovviamente non è facile e solo pochi eletti (Ham, Max) possono farlo con continuità, ma è effettivamente un altro mondo, più prestabilito e meno sorprendente.

Modificato da Leno

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Il 22/1/2022 Alle 20:56, Leno ha scritto:

Mansell diceva che con Williams turbo ogni giro era differente da quello precedente, non sapevi mai quale sarebbe stata la reazione della macchina, oggi è tutto relativamente più semplice, al pilota si chiede la capacità di ripetere continuamente la stessa prestazione, ovviamente non è facile e solo pochi eletti (Ham, Max) possono farlo con continuità, ma è effettivamente un altro mondo, più prestabilito e meno sorprendente.

 

Infatti basta vedere che c'è gente tipo Mazespin, Stroll, etc. che riesce anche a finire delle gare senza schiantarsi.

Questo succede solo perché queste macchine vanno praticamente sempre sui binari e soprattutto perchè in gara passeggiano il 90% del tempo.

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21 minuti fa, ForzaFerrari88 ha scritto:

 

Infatti basta vedere che c'è gente tipo Mazespin, Stroll, etc. che riesce anche a finire delle gare senza schiantarsi.

Questo succede solo perché queste macchine vanno praticamente sempre sui binari e soprattutto perchè in gara passeggiano il 90% del tempo.

Sui piloti non c'è confronto ed è l'opposto di quello che credi. I piloti F1 da 20 a questa parte sono ragazzi che non hanno fatto altro che correre dai anni in su e che se non sono in pista, sono al simulatore. Un paio d'anni fa avevo fatto il calcolo. L'unico pilota non titolato era Verstappen.  Trent'anni fa arrivava in F1 gente che correva da secoli in endurance come Larrauri, che a malapena si qualifica a in F3 come Langes, che alternavano la guida alla monoposto con il camion di famiglia come Berger e Foitek, che iniziavano a correre a 18 anni in rally come Nannini. Tolti i soliti campionissimi, c'era poi un vuoto enorme. Questo lo five pure Cavicchi, non un pirla qualsiasi. A quei tempi i piloti uscivano spesso sudati e stanchi non per le monoposto, ma per la scarsa preparazione fisica. Oggi non sudano pur con G laterali doppi. Chiedi al Dott. Ceccarelli che ha iniziato nel 1989 il suo centro di preparazione.

 

Le monoposto attuali vanno sui binari perché hanno tanto grip e poca potenza relativa, ma le accelerazioni sono ben peggiori. Inoltre é necessario cambiare setup tra una curva e l'altra. Monoposto diverse, capacità driver. 

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concordo in generale con le posizioni di chatruc prima esposte. per rifarmi al primo post, la questione della f1 di 30 anni fa rispetto ad oggi sta nella normale evoluzione delle cose. come già fatto presente, la bellezza della f1 di allora stava molto nella differenziazione dei progetti, nei problemi tecnici, negli errori di guida e così via, e non tanto nella qualità della corsa in sé, che era tendenzialmente piatta e caratterizzata da ampi distacchi. le auto migliori facevano il vuoto, le ultime erano stradoppiate, tuttavia grazie a quei problemi era possibile vedere una minardi a punti o una mclaren rompere ogni paio di gare. era questo che rendeva lo sport più appassionante di oggi, visto che a livello di spettacolo e lotte in pista al momento ce n'è senza dubbio di più, seppur maggiormente costruito per via del drs ecc.

nonostante quindi questo aspetto, quei tempi non possono essere riproposti perché il mondo nel frattempo è cambiato, i team sono tutti super professionali, i progetti sono dettagliatissimi, ci si affida a complesse simulazioni, mentre i piloti sono tutti professionisti super allenati e con tantissimi test in pista o al sim.

 

riassumendo, chi ha davvero seguito quegli anni ricorda che non è affatto vero fossero tutto questo spettacolo interessante, ma la nostalgia sta più nell'atmosfera di quei tempi, più autentica, con competizione accesa ma non portata all'estremo tecnico di oggi, specie sotto l'aspetto aerodinamico. io credo che per provare a riassaporare un pelino di quelle annate si dovrebbe allentare un po' le corde del parc ferme in modo da permettere una piccola variabilità a livello tecnico, ma sappiamo bene che nessuno in f1 vuole auto che si ritirano oggi

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Mi sono dimenticato di dire una cosa sul mito dei piloti attuali che vanno a spasso. Proprio a causa della mancanza di affidabilità, spesso nel periodo pre Schumacher per intenderci, si andava a spasso per non rompere. Senna molte volte ha rotto per questo motivo (vedete i ritiri a parità di macchina con Prost) e nel 1985 si era beccato parole dalla Renault. Idem per le gomme che potevano risultare incostante ed era meglio risparmiare. Proprio Capelli disse che a quasi vittoria nel 1990 fu dovuta al fatto che doveva andare piano. 

 

In generale, non dico cosa sia meglio o peggio, più brutto o più bello, ma che bisogna vedere le cose per quello che dono veramente. 

 

A proposito di team, chi ha ora la nostalgia di Hispania, Catheram Lotus e Marussia Virgin? 

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infatti è una fantasia quella della f1 tutta al limite, anzi in quegli anni d'oro era comune spingere un sacco e poi trovarsi alla fine a dover passeggiare per non rompere o per il carburante.

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No dai ragazzi, guardate un giro di Senna a Montecarlo e uno attuale di Hamilton per vedere la differenza di tenuta che hanno le F1 odierne e la necessità di uno sforzo fisico più limitato, un giro su una monoposto degli anni 80/90 era un massacro per muscoli, collo e colonna vertebrale, niente sevosterzo, vettura imprevedibile che necessitava di continue correzioni, quelli attuali vanno sul velluto a confronto, in questo la preparzione fisica conta molto relativamente.

Qui le immagini parlano veramente da sole:

 

https://www.youtube.com/watch?v=Ej8n56fkgWY

 

https://www.youtube.com/watch?v=auXfAHHNSFo

 

Anche sul fatto che i piloti attuali facciano più km e siano più professionali, in molti campi è così ma perchè oggi la f1 richiede capacità differenti, è uno sport relativamente sicuro mentre in quegli anni per correredovevi avere una personalità molto più forte e anche borderline basta ricordarsi dei vari Villeneuve, Mansell, Arnoux o anche un De Cesaris, personalmente penso che il 50% dei piloti attuali semplicemente non sceglierebbe questo mestiere se si corresse nelle condizioni di 30 anni fa.

Sul divertimento e il fatto che le gare fossero più emozionanti è veramente tutto relativo, diciamo che le gare noiose degli anni 80 erano terribilmente noiose ma che quelle esaltanti erano veramente esaltanti.

Per me a conti fatti non va bene nè l'acritica esaltazione dei bei tempi andati ma neanche una visione della F1 troppa sdraiata sul presente.


 

Modificato da Leno
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7 ore fa, chatruc ha scritto:

Sui piloti non c'è confronto ed è l'opposto di quello che credi. I piloti F1 da 20 a questa parte sono ragazzi che non hanno fatto altro che correre dai anni in su e che se non sono in pista, sono al simulatore. Un paio d'anni fa avevo fatto il calcolo. L'unico pilota non titolato era Verstappen.  Trent'anni fa arrivava in F1 gente che correva da secoli in endurance come Larrauri, che a malapena si qualifica a in F3 come Langes, che alternavano la guida alla monoposto con il camion di famiglia come Berger e Foitek, che iniziavano a correre a 18 anni in rally come Nannini. Tolti i soliti campionissimi, c'era poi un vuoto enorme. Questo lo five pure Cavicchi, non un pirla qualsiasi. A quei tempi i piloti uscivano spesso sudati e stanchi non per le monoposto, ma per la scarsa preparazione fisica. Oggi non sudano pur con G laterali doppi. Chiedi al Dott. Ceccarelli che ha iniziato nel 1989 il suo centro di preparazione.

 

Le monoposto attuali vanno sui binari perché hanno tanto grip e poca potenza relativa, ma le accelerazioni sono ben peggiori. Inoltre é necessario cambiare setup tra una curva e l'altra. Monoposto diverse, capacità driver. 

 

Sinceramente non condivido. Sicuramente i piloti attuali hanno un approccio differenze e una maggiore preparazione fisica, ma, come difficoltà di guida delle vetture non c'è paragone.

 

Sicuramente accelerazioni e forza G che subiscono sono molto più alte, ma, appunto, questa "problematica" la risolvono facilmente con la preparazione atletica.

 

Gente come Stroll e Mazepin, anche adesso, sta in F1 semplicemente perchè paga. La differenza è che, mentre 20-30 anni fa sarebbero andati a muro una gara si e l'altra pure, adesso riescono tranquillamente a finire gare e andare persino a punti. 

Ovviamente opinione personale.

 

6 ore fa, Beyond ha scritto:

concordo in generale con le posizioni di chatruc prima esposte. per rifarmi al primo post, la questione della f1 di 30 anni fa rispetto ad oggi sta nella normale evoluzione delle cose. come già fatto presente, la bellezza della f1 di allora stava molto nella differenziazione dei progetti, nei problemi tecnici, negli errori di guida e così via, e non tanto nella qualità della corsa in sé, che era tendenzialmente piatta e caratterizzata da ampi distacchi. le auto migliori facevano il vuoto, le ultime erano stradoppiate, tuttavia grazie a quei problemi era possibile vedere una minardi a punti o una mclaren rompere ogni paio di gare. era questo che rendeva lo sport più appassionante di oggi, visto che a livello di spettacolo e lotte in pista al momento ce n'è senza dubbio di più, seppur maggiormente costruito per via del drs ecc.

nonostante quindi questo aspetto, quei tempi non possono essere riproposti perché il mondo nel frattempo è cambiato, i team sono tutti super professionali, i progetti sono dettagliatissimi, ci si affida a complesse simulazioni, mentre i piloti sono tutti professionisti super allenati e con tantissimi test in pista o al sim.

 

riassumendo, chi ha davvero seguito quegli anni ricorda che non è affatto vero fossero tutto questo spettacolo interessante, ma la nostalgia sta più nell'atmosfera di quei tempi, più autentica, con competizione accesa ma non portata all'estremo tecnico di oggi, specie sotto l'aspetto aerodinamico. io credo che per provare a riassaporare un pelino di quelle annate si dovrebbe allentare un po' le corde del parc ferme in modo da permettere una piccola variabilità a livello tecnico, ma sappiamo bene che nessuno in f1 vuole auto che si ritirano oggi

 

Credo che chiunque sappia un minimo di F1 non abbia mai invocato il ritorno del passato per la qualità in sè delle corse, nel senso di sorpassi, controsorpassi, emozioni ogni giro etc.

 

La F1 è altro, come hai ben detto anche tu nel resto del post.

 

6 ore fa, chatruc ha scritto:

Mi sono dimenticato di dire una cosa sul mito dei piloti attuali che vanno a spasso. Proprio a causa della mancanza di affidabilità, spesso nel periodo pre Schumacher per intenderci, si andava a spasso per non rompere. Senna molte volte ha rotto per questo motivo (vedete i ritiri a parità di macchina con Prost) e nel 1985 si era beccato parole dalla Renault. Idem per le gomme che potevano risultare incostante ed era meglio risparmiare. Proprio Capelli disse che a quasi vittoria nel 1990 fu dovuta al fatto che doveva andare piano. 

 

In generale, non dico cosa sia meglio o peggio, più brutto o più bello, ma che bisogna vedere le cose per quello che dono veramente. 

 

A proposito di team, chi ha ora la nostalgia di Hispania, Catheram Lotus e Marussia Virgin? 

 

C'è una differenza fondamentale con l'andare a spasso dell'epoca.

All'epoca i piloti non erano radiocomandati dal muretto, non avevano tutte le info sulla vettura in tempo reale, dovevano vedersela da soli e la gestione del mezzo (che era predisposto per durare una gara sola) era una delle doti che i piloti dovevano avere.

 

Adesso i piloti vanno a spasso perchè sono i regolamenti che hanno indotto questa situazione imbarazzante. Il mezzo non lo gestiscono loro, non devono capire cosa possono o meno fare con la macchina, ma è il muretto che gli da i target di tempo (bassissimi rispetto alla pole), i pulsanti da premere e loro si adeguano.

 

A mio parere è un mondo totalmente diverso e peggiore.

 

3 ore fa, Leno ha scritto:

No dai ragazzi, guardate un giro di Senna a Montecarlo e uno attuale di Hamilton per vedere la differenza di tenuta che hanno le F1 odierne e la necessità di uno sforzo fisico più limitato, un giro su una monoposto degli anni 80/90 era un massacro per muscoli, collo e colonna vertebrale, niente sevosterzo, vettura imprevedibile che necessitava di continue correzioni, quelli attuali vanno sul velluto a confronto, in questo la preparzione fisica conta molto relativamente.

Qui le immagini parlano veramente da sole:

 

https://www.youtube.com/watch?v=Ej8n56fkgWY

 

https://www.youtube.com/watch?v=auXfAHHNSFo

 

Anche sul fatto che i piloti attuali facciano più km e siano più professionali, in molti campi è così ma perchè oggi la f1 richiede capacità differenti, è uno sport relativamente sicuro mentre in quegli anni per correredovevi avere una personalità molto più forte e anche borderline basta ricordarsi dei vari Villeneuve, Mansell, Arnoux o anche un De Cesaris, personalmente penso che il 50% dei piloti attuali semplicemente non sceglierebbe questo mestiere se si corresse nelle condizioni di 30 anni fa.

Sul divertimento e il fatto che le gare fossero più emozionanti è veramente tutto relativo, diciamo che le gare noiose degli anni 80 erano terribilmente noiose ma che quelle esaltanti erano veramente esaltanti.

Per me a conti fatti non va bene nè l'acritica esaltazione dei bei tempi andati ma neanche una visione della F1 troppa sdraiata sul presente.


 

 

Vedi un po' se mi tocca essere d'accordo con il "saggio" Leno...cose da pazzi :asd:

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4 ore fa, Leno ha scritto:

penso che il 50% dei piloti attuali semplicemente non sceglierebbe questo mestiere se si corresse nelle condizioni di 30 anni fa.

 

i piloti c'erano già 100 anni fa quando si correva nella ghiaia con le pietre sugli sterrati se per questo. non c'era ickx a fine 70 che si lamentava che la f1 era diventata troppo facile, aerodinamica e finta rispetto agli anni 60?

ogni epoca vede i suoi piloti dare il massimo, pensare che poichè le auto sono belle e sicure allora questi piloti non correrebbero con vetture passate è fantasia. stai certo che se domani la fia decide che il campionato prevede delle gare anche con vetture classiche, nessuno si tirerebbe indietro.

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Io ricordo Nico Rosberg lamentarsi perché  Suzuka era troppo  pericolosa...

Se si tornasse al livello  di rischio di 30/40 anni fa ovviamente  i piloti  che corrono si troverebbero comunque  ma non sarebbero  necessariamente quelli attuali.

Ma queste sono opinioni, non lo è  l'evidente  differenza  di difficoltà  nel domare le vetture che emerge chiaramente  dai video  che ho postato.

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I continuo a dire che i "paganti" di oggi, sono persone che hanno un sacco di esperienza come Mazepin. Pure Stroll ha stravinto in kart, F4 e F3. Pur se ha avuto il massimo del materiale, non basta comprare macchine nuove per essere veloci. Sicuramente non è un grande campione ma in F1 non è che abbia fatto figure pietose. I paganti "veri" erano gente come Hesnault, Bartels, Bertaggia, Forini. Per pagante vero non  si tratta solo di portare soldi (Senna e Perez sono paganti da questo punto di vista) ma il fatto di avere solo quello (Toshio Suzuki, Naoki Hattori).

 

Secondo me, c'è un accanimento eccessivo contro la F1 attuale soprattutto da parte di chi la guarda poco o addirittura non la guarda e un esaltazione eccessiva dei "bei tempi andati" al punto che si fanno i video su youtube sulle squadre che non si qualificavano come se fossero glorie del passato.

 

Il fatto che ci sia un distacco tra il mondo della F1 e il mondo della gente comune è dovuta anche alla politica di Ecclestone di rendere esclusivo il paddock. Questo andazzo è cominciato più o meno con la era Schumacher.

 

Sulla personalità dei piloti, credo che incida molto che l'età degli esordienti si sia abbassata tanto, soprattuto come inizio attività agonistica ad alto livello. I ragazzi a 15 anni vanno in F4 e vengono trattati ad alto livello professionale, quindi risulta impossibile per loro dimostrare la loro personalità. Alla fine, il carattere viene fuori solo una volta che sono piloti affermati come Hamilton, Alonso e Raikkonen.

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2 ore fa, chatruc ha scritto:

I continuo a dire che i "paganti" di oggi, sono persone che hanno un sacco di esperienza come Mazepin. Pure Stroll ha stravinto in kart, F4 e F3. Pur se ha avuto il massimo del materiale, non basta comprare macchine nuove per essere veloci. Sicuramente non è un grande campione ma in F1 non è che abbia fatto figure pietose. I paganti "veri" erano gente come Hesnault, Bartels, Bertaggia, Forini. Per pagante vero non  si tratta solo di portare soldi (Senna e Perez sono paganti da questo punto di vista) ma il fatto di avere solo quello (Toshio Suzuki, Naoki Hattori).

 

 

 

Secondo me i Mazepin e Stroll, 30 anni fa, sarebbero stati al livello dei paganti "veri" che dici tu. Gente che la F1 la vede solo e unicamente se paga. Non fanno figure pietose perché queste vetture consentono anche a Mazepin e Stroll di non fare figure pietose.

 

Poi ovviamente c'è Bottas che ci è riuscito persino con una Mercedes :bot1m:

Modificato da ForzaFerrari88

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16 ore fa, Leno ha scritto:

Io ricordo Nico Rosberg lamentarsi perché  Suzuka era troppo  pericolosa...

 

questo non vuol dire che non correrebbero, come sai la valutazione del rischio cambia col tempo e certe situazioni diventano sempre meno accettate, nessun pilota anni 80 avrebbe voluto correre con auto e tracciati di 30 anni prima, ma non credo si sarebbero tirati indietro nel complesso.

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