Emmeci 298 Inviato 4 Ottobre, 2022 Grazie Rimatt, veramente un bel documentario Il 3/10/2022 Alle 09:51, rimatt ha scritto: Secondo me è una leggenda. Era un pilota che non aveva difficoltà a rimontare, quando ce n'era bisogno. Tra l'altro all'epoca non c'erano i duelli di oggi, i piloti erano ben consapevoli che ogni errore poteva portare alla morte quindi tendevano a lasciar passare chi era più veloce. Di recente la Mare Verticale ha pubblicato un paio di libri su Clark, io ho questo che è sicuramente prezioso perché a livello di statistiche e aneddoti è molto completo, ma è tradotto in modo abbastanza amatoriale (in alcune frasi l'italiano non è esattamente fluido): Tempo fa vidi anche questo documentario, che se mastichi un po' di inglese vale sicuramente la visione: Bel documentario, grazie per la segnalazione rimatt. 1 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Carmine Marzano 406 Inviato 23 Ottobre, 2022 Ottimo documentario, pieno di belle informazioni grazie rimatt. 1 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Carmine Marzano 406 Inviato 3 Febbraio, 2023 Ho comprato i due libri su Jim Clark, in effetti non sono stati tradotti troppo al meglio qua e là, si nota una certa meccanicita' nella tradizione italiana. Comunque strapieni di aneddoti, di informazioni e di retroscena. Grande Jim! Ho preso di Mare Verticale pure i libri su Frank Williams, Stewart, Peeterson e le sconfitte dei grandi piloti. Spero prima o poi possano pubblicare qualcosa su Ascari, Fangio e Moss per gli anni 50', più Surtees, Reutmann, Lauda, Mansell e Prost. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
rimatt 3015 Inviato 4 Febbraio, 2023 19 ore fa, Carmine Marzano ha scritto: Ho preso di Mare Verticale pure i libri su Frank Williams, Stewart, Peeterson e le sconfitte dei grandi piloti. Begli acquisti, poi se qualcosa è particolarmente interessante sappici dire che lo recupero anch'io. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Carmine Marzano 406 Inviato 5 Febbraio, 2023 Il 4/2/2023 Alle 09:37, rimatt ha scritto: Begli acquisti, poi se qualcosa è particolarmente interessante sappici dire che lo recupero anch'io. Sicuramente, non ti preoccupare, ci si consiglia sempre tra tutti noi. Comunque povero Jim,ci teneva veramente tanto a vincere a Monaco, ma mai riuscito per rotture o talvolta per suoi errori (tipo nel 1963, dove fu sempre a podio, tranne a Monaco, dove andò a funghi contro le barriere nel primo GP dell'anno) Comunque impressionante che dal 1963, Clark praticamente tranne nel 1966, praticamente avrebbe potuto vincere sempre, se la macchina non gli avesse dato problemi. 1 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
rimatt 3015 Inviato 6 Febbraio, 2023 Sì, è una delle cose che sosteneva (giustamente) anche Leno: da quando è entrato "a regime", Clark è sempre stato il pilota più forte in pista e, se non fosse stato per i guasti, avrebbe potuto vincere tutte le gare disputate. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Aviatore_Gilles 3087 Inviato 7 Febbraio, 2023 Il 3/2/2023 Alle 14:21, Carmine Marzano ha scritto: Ho comprato i due libri su Jim Clark, in effetti non sono stati tradotti troppo al meglio qua e là, si nota una certa meccanicita' nella tradizione italiana. Comunque strapieni di aneddoti, di informazioni e di retroscena. Grande Jim! Ho preso di Mare Verticale pure i libri su Frank Williams, Stewart, Peeterson e le sconfitte dei grandi piloti. Spero prima o poi possano pubblicare qualcosa su Ascari, Fangio e Moss per gli anni 50', più Surtees, Reutmann, Lauda, Mansell e Prost. Ti consiglio anche i libri di Cesare De Agostini e Gianni Cancellieri. Hanno scritto quello su Ascari, ma trovi anche Regazzoni, Bandini, Musso, Villoresi e altri. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Carmine Marzano 406 Inviato 14 Febbraio, 2023 Il 7/2/2023 Alle 09:00, Aviatore_Gilles ha scritto: Ti consiglio anche i libri di Cesare De Agostini e Gianni Cancellieri. Hanno scritto quello su Ascari, ma trovi anche Regazzoni, Bandini, Musso, Villoresi e altri. Me li segno grazie. Comunque procedendo a passo di tartaruga, causa impegni, sono arrivato alla parte su Indianapolis. Anche lì Jim Clark grande pilota, anche se non mi piace l'approccio dell'autore del libro, troppo da tifoso fanboy e poco da biografo/storico. Cioè mi spiego, Jim Clark grossomodo mi pareva di un'altra categoria anche in tale competizione, tanto che nel 1965 non partecipa al Gp di Monaco, pur di dedicarsi a tale corsa, che vince alla grande (e massacrerà quell'anno tutti pure in F1, vincendo il suo secondo mondiale), per nella corsa del 1966 adombra brogli in merito al conteggio dei giri, dove in tale caos trionfa Graham Hill. Un bravo biografo, cerca le cause ed espone i fatti, non spara sentenze senza costrutto, ok raccogliere le impressioni dell'epoca, poi deve esporre i fatti secondo i dati raccolti, in cui è pacifico che abbia vinto Hill senza brogli o complotti, che sembra adombrare l'autore del libro. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Carmine Marzano 406 Inviato 22 Marzo, 2023 Finito di leggere il libro già da un paio di settimane, poi mi sono dimenticato di commentare. Che dire, la parte finale sulle "origini" di Jim Clark trovo che sia la migliore e offre molti spunti sul pilota e sul suo modo di correre, una vera e propria filosofia del mondo velocità in cui sembrava catapultato in una dimensione metafisica, che necessitava l'assoluta solitudine da tutti gli altri lasciati dietro, per poter essere vissuta sino in fondo. Ho compreso perché non fosse un pilota da bagare e perché ha pochissimi secondi e terzi posti, rapportati invece alle 25 vittorie in F1, o la vittoria o la vittoria, altrimenti tanto valeva che il mezzo lo lasciasse a piedi. Stupende poi le moltissime foto d'archivio, che offrono scorci interessanti sul pilota. Consiglio il libro... non saprei, in effetti è un pò legnoso nella traduzione e l'autore poteva sforzarsi di fare più ricerca storiografica su taluni fatti (Indianapolis 1966 su tutti). Ottima la ricostruzione sulla possibile causa di morte ed il consiglio offerto al lettore di andare a rendere omaggio al pilota se ci si ritrova ad Hockenheim o nel luogo in Scozia in cui è sepolto. Appena ho tempo, devo leggere l'altro libro, l'autobiografia (strano per jn pilota schivo e diffidente verso la stampa), oppure leggere altri di quei libri. 1 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti