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Beyond

Scappare prima che la nave affondi

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ma dal problema dei posti di lavoro deriva tutto il resto. Se non lavori sempre, con entrate certe, la vita non te la fai.

provare a chiedere a un padre di famiglia con i figli da mantenere e in cassa integrazione: l'avere o meno internet è l'ultimo dei suoi problemi.

Proprio perchè nessuno vuole rinunciare a niente, ci sono sempre meno famiglie e matrimoni: per gente abituata fino a 35 anni a non mettere da parte niente e non avere una casa propria, è difficile svegliardi dall'oggi al domani e scegliere di sacrificarsi per la famiglia.

ai tempi dei nostri genitori le cose erano molto diverse, sotto tutti gli aspetti, sia perchè c'erano più possibilità di lavoro, sia perchè non c'erano le spese odierne, necessarie o non necessarie, poi uno giustamente guarda nel proprio territorio, ma ci sono regioni dove se non spendi filotti di quattrini sei escluso dalla vita sociale.. e quei soldi alla fine sono più di quelli che uno si immagina.

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Gente con cui giocavo a calcetto anni e anni fa. Operai, figli di operai. C'era una competizione aperta sul discorso moto-macchine (tra di loro). Uno si comprava una GSX-R 1000, l'altro una CBR-1000, uno la 147GTA, l'altro una Impreza. Gente con 1000-1200€ di stipendio. Ed è tutt'ora un gruppetto affiatato di 8-9 ragazzi (ormai uomini di 27-30 anni) e relative ragazze che vivono nello stesso modo tutt'ora. Mi sono sempre chiesto come diavolo ci riuscissero e ci riescono. Ed è pieno di gente cosi in queste zone.

Modificato da The-Flying-Finn

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è gente che poi dà la colpa ad Andreotti se non riesce a farsi la casa.

molti dei nostri genitori erano orgogliosi di dire di aver cominciato con una macchina usata, adesso invece se a 18 anni non comprano la 500 da 16 mila euro al figlio non si sentono bei genitori.

e poi hanno il coraggio di puntare il dito sui giovani privi di valori e materialisti.

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Gente con cui giocavo a calcetto anni e anni fa. Operai, figli di operai. C'era una competizione aperta sul discorso moto-macchine (tra di loro). Uno si comprava una GSX-R 1000, l'altro una CBR-1000, uno la 147GTA, l'altro una Impreza. Gente con 1000-1200? di stipendio. Ed ? tutt'ora un gruppetto affiatato di 8-9 ragazzi (ormai uomini di 27-30 anni) e relative ragazze che vivono nello stesso modo tutt'ora. Mi sono sempre chiesto come diavolo ci riuscissero e ci riescono. Ed ? pieno di gente cosi in queste zone.

Me lo chiedo anche io, idem per i tanti liberi professionisti (avvocati, architetti, ecc..) che sono letteralmente senza lavoro eppure non gli manca niente.

La risposta e' che nel 90% dei casi li foraggiano i genitori (e spesso sono operai che hanno lavorato una vita ) il problema e' che i risparmi dei genitori stanno finendo..

Parlo per la nostra provincia cmq, io ste cose le vedo tutti i giorni.

 

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si ma c'è anche da rendersi conto che un giovane del sud in confronto a uno del nord spenderà 1/4 l'anno , quindi è anche normale che la cosa lo sorprenda.

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Boh io vedo che anche al sud ci sono quelli che a 30-35 anni stanno ancora facendo l'Universit? e non hanno praticamente mai lavorato in vita loro..

Sicuramente meno che al Nord ma non credo nemmeno 1/4 dai

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Molti purtroppo non hanno proprio il senso del valore del denaro. Sono quelli che prima buttavano il pane vecchio di un giorno nell'immondizia, e che oggi si fanno l'orticello in casa per risparmiare. Peccato che si debba risparmiare quando i soldi ci sono, quando si è con le pezze al sedere c'è poco da fare. Molti se ne accorgeranno quando i genitori cominceranno a morire (o anche prima, non è detto che in futuro, se le cose dovessero peggiorare, non ci sarà un taglio delle pensioni come in grecia).

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Me lo chiedo anche io, idem per i tanti liberi professionisti (avvocati, architetti, ecc..) che sono letteralmente senza lavoro eppure non gli manca niente.

La risposta e' che nel 90% dei casi li foraggiano i genitori (e spesso sono operai che hanno lavorato una vita ) il problema e' che i risparmi dei genitori stanno finendo..

Parlo per la nostra provincia cmq, io ste cose le vedo tutti i giorni.

Non è la provincia, è proprio la zona d'Italia ad essere cosi (nord/est). Ovviamente non so come sia la situazione al nord/ovest, al centro e al sud. Qua è cosi.

 

Molti purtroppo non hanno proprio il senso del valore del denaro. Sono quelli che prima buttavano il pane vecchio di un giorno nell'immondizia, e che oggi si fanno l'orticello in casa per risparmiare. Peccato che si debba risparmiare quando i soldi ci sono, quando si è con le pezze al sedere c'è poco da fare. Molti se ne accorgeranno quando i genitori cominceranno a morire (o anche prima, non è detto che in futuro, se le cose dovessero peggiorare, non ci sarà un taglio delle pensioni come in grecia).

C'è poco altro da aggiungere :up:

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Per fare un po' di chiarezza, mi sembra anche giusto elencare le cose superflue a cui non sarei disposto a rinunciare, così almeno da capire se parliamo delle stesse cose:

 

- auto per andare all'università (io ho una Punto, certo non pretendo una mercedes)

- internet a casa e pc personale per lavorare/studiare e, ovviamente, anche cazzeggiare

- uscire la sera 3-4 volte in un mese spendendo sui 20, massimo 30 euro

 

Poi ci sono gli sfizi una tantum come un paio di cd quelle volte (in media 2 o 3 all'anno) che vado alla feltrinelli e qualche blu ray.

Aggiungerei che negli ultimi anni, ho fatto un paio di viaggi all'anno con una spesa massima per viaggio di 100-200 euro (fine settimana fuori, gp di F1 e cose simili).

 

Queste sono si' cose superflue, ma a cui non rinuncerei...

Modificato da Ferrarista

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Per fare un po' di chiarezza, mi sembra anche giusto elencare le cose superflue a cui non sarei disposto a rinunciare, così almeno da capire se parliamo delle stesse cose:

 

- auto per andare all'università (io ho una Punto, certo non pretendo una mercedes)

- internet a casa e pc personale per lavorare/studiare e, ovviamente, anche cazzeggiare

- uscire la sera 3-4 volte in un mese spendendo sui 20, massimo 30 euro

 

Poi ci sono gli sfizi una tantum come un paio di cd quelle volte (in media 2 o 3 all'anno) che vado alla feltrinelli e qualche blu ray.

Aggiungerei che negli ultimi anni, ho fatto un paio di viaggi all'anno con una spesa massima per viaggio di 100-200 euro (fine settimana fuori, gp di F1 e cose simili).

 

Queste sono si' cose superflue, ma a cui non rinuncerei...

 

Se abiti in una zona malservita dai mezzi la macchina è praticamente obbligatoria, resta valido il discorso Punto/Mercedes, uscire 3/4 volte al mese significa al massimo una volta alla settimana, siamo ai minimi sindacali di vita sociale, avere Internet a casa per lavorare è inevitabile, soprattutto in campo scientifico.

 

Non definirei superflue queste cose.

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Dubito che possa cambiare (migliorare nel loro caso) qualcosa. Il mondo non gira cosi.

 

Loro diciamo che sono già a "fondo". Noi ci stiamo arrivando, passo dopo passo (contratti che peggiorano di volta in volta, più lavoro per meno o a parità di soldi).

 

Poi dipende di cosa parliamo. Io parlo della maggioranza della popolazione e non dei cinesi ricconi.

Anche io parlo della maggioranza. Mi auguro che tra 25 anni abbiano risolto gran parte dei loro problemi. Nessuna dittatura è infinita.

 

Perché parliamo di sacrifici? è giusto dover fare rinunce dopo aver passato i migliori anni col sedere sui libri?

Non condivido nemmeno il discorso dei troppi laureati. Il maggiore accesso all'educazione superiore è tipico dei Paesi sviluppati. In questi Paesi si riescono a impiegare quasi tutti i laureati.

Casomai quello che vedo di tragico nella mia generazione è la poca differenziazione. Tutti i miei coetanei pensano solo a laurearsi e vengono su tutti uguali. Nessuno cerca di arricchirsi al di fuori dell'università.

Per non parlare delle lingue straniere, che aumentano la tua vendibilità enormemente.

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Per fare un po' di chiarezza, mi sembra anche giusto elencare le cose superflue a cui non sarei disposto a rinunciare, così almeno da capire se parliamo delle stesse cose:

 

- auto per andare all'università (io ho una Punto, certo non pretendo una mercedes)

- internet a casa e pc personale per lavorare/studiare e, ovviamente, anche cazzeggiare

- uscire la sera 3-4 volte in un mese spendendo sui 20, massimo 30 euro

 

Poi ci sono gli sfizi una tantum come un paio di cd quelle volte (in media 2 o 3 all'anno) che vado alla feltrinelli e qualche blu ray.

Aggiungerei che negli ultimi anni, ho fatto un paio di viaggi all'anno con una spesa massima per viaggio di 100-200 euro (fine settimana fuori, gp di F1 e cose simili).

 

Queste sono si' cose superflue, ma a cui non rinuncerei...

il 90% di quelli che conosco si fucilerebbe con uno stile di vita doppio a quello lì , altro che 2 cd e 4 volte fuori al mese :asd:

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Comunque tornando a quello che dice ClaudioMuse, all'estero non mi sembra che i laureati siano trattati a pesci in faccia come in Italia...

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Non condivido nemmeno il discorso dei troppi laureati

secondo me invece è un problema. troppi laureati non servono a niente se non a saturare il mercato.

inutile avere millemila avvocati o ingegneri. poi manca chi fa i lavori basilari, che non necessitano di alcuna laurea, anche perchè magari sono più faticosi e la gente di oggi è meno disposta a farli.

 

per non parlare delle materie umanistiche, psicologia, sociologia e tutte queste simili, che sfornano un mare di laureati che non servono a nulla e restano senza lavoro...

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Ma questo succede perchè l'Italia è in recessione.

Come si spiega che esistono paesi che importano laureati?

E poi è brutto sentire di laureati inutili :)

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Ma questo succede perchè l'Italia è in recessione.

Come si spiega che esistono paesi che importano laureati?

E poi è brutto sentire di laureati inutili :)

è brutto ma è la verità, ovviamente non conosco la situazione negli altri paesi ma dubito che i socioligi in germania stiano messi chissà quanto meglio.

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Studio management e molti miei prof sono sociologi o psicologi.

O politologi!

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L'italia ha una percentuale di laureati bassa, mi pare l'11%, però il mercato è in recessione e quindi molti restano a spasso. In passato non mi ricordo che ci fosse il "problema laureati".

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La percentuale sarà bassa, ma vedo che tra i giovani ne stanno spuntando fuori come i funghi di laureati. In corso da ma ogni settimana ce ne sono 10 di nuovi, ma non è che in una nazione possiamo avere tutti scienziati, economisti, avvocati ecc....

Il mercato è non saturo, di più..

Negli anni '70 su 10 giovani forse uno si laureava e gli altri facevano lavori manuali, tra un po' sarà il contrario, ma fino a prova contraria una nazione stà in piedi con l'industria e l'agricoltura...

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L'italia ha una percentuale di laureati bassa, mi pare l'11%, però il mercato è in recessione e quindi molti restano a spasso. In passato non mi ricordo che ci fosse il "problema laureati".

Gia' perche' non c'erano facolta come "Scienze dell'informazione" o "Scienze politiche" e via dicendo.

 

 

 

Regards,

The frog

Modificato da The frog

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