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Leno

La sfida dei supereroi


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Se fosse rimasto senza benzina sarebbe stata sfortuna a sentire leno

 

Forse ti stai confondendo, negli episodi sfortunati che ho citato non c'? nessun ritiro per aver finito il carburante.

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Cercherei di capire cosa intendiamo per tattica.

 

 

Non vorrei che con tattica si identificasse una condotta di gara conservativa. Credo che ogni pilota avesse la sua specifica tattica (che chiamerei piuttosto indole). Ora sta a capire cosa si intende per?.

 

E' notorio che Ayrton ponesse molta importanza alla pole. Partendo in pole poteva controllare la gara e gestirla. Credo che questa sia non tanto tattica ma lo stile del pilota. Non ho mai visto Ayrton ad esempio rinunciare a tale strategia, anche quando la monoposto non era altamente competitiva in qualifica. Pertanto credo che parlare di tattica sia piuttosto fumoso, nel senso che ogni gara in se aveva un suo andamento che difficilmente poteva essere pianificato se non adattandosi ai momenti della gara stessa. Prost ad esempio: non possiamo dire che la sua tattica fosse quella di attendere la rottura degli altri. Non sarebbe giusto. In realt? penso che si dovrebbe parlare di atteggiamento tattico in funzione della gara, dell'avversario con cui si compete per il titolo e pista.

 

Premesso questo credo che sia francamente impossibile parlare di tattica anche perch? il comportamento del pilota variava al variare delle annate. Se invece parliamo di indole appunto, allora va bene. Mansell ad esempio, ha sempre guidato allo stesso modo, sia che avesse la Lotus o la super Williams e cio? in attacco, sempre e comunque.

 

senna dava molta importanza alla pole,perche' cosi stabiliva la sua supremazia velocistica sugli avversari,annichilendoli psicologicamente,e poi essere prima alla prima curva tirare forte i primi 15 20 giri per assicurarsi un certo vantaggio su cui gestire la gara.

 

questo modo di correre era conforme alle sue doti velocistiche alla sua indole e soprattutto ala f.1 dell'epoca senza rifornimenti e con al massimo 1 cambio gomme per gara.

 

prost era invece cresciuto nei primi anni 80' quando l'avvento del turbo porto' all'abbassarsi del livello di affidabilita' delle vetture,e quindi era fondamentale salvaguarare la meccanica della vettura e gestire le gomme i freni e poi il carburante.

 

un altro cambiamento sara' portato da schumacher,che coll'avvento dei rifornimenti,rendera' fondamentale la capacita' di essere veloce per un elevato numero di giri,cosi come la capacita' di compiere stint veloci e su giri molto costanti tra loro.

 

prost senna schumacher.3 piloti 3 stili 3 visioni tattiche differenti.la genialita' di questi campioni e' quella di essere stati comunque bravi a interpetrare le caratteristiche tecniche di un epoca.

 

mansell faceva parte della razza villeneuve.

 

per quanto riguarda l'indole.senna era nato per stare davanti.fare 2 in qualifica era per lui motivo di frustrazione.essere secondo voleva dire essere comquneu perdente.a prost poteva non interessare nulla,se poi aveva lavorato bene per la gara.

schumacher era il rullo compressore.sfiancare gli avversari facendo 20 giri veloci di fila,finche' non venivano tutti piegati.il teutonico soldato che marcia verso la vittoria.

 

basta vedere cosa disse senna dopo il gran premio del brasile 94'."avevo molte difficolta' con la macchina e potevo prendermi il secondo posto.ma non mi interessava"

 

laddove prost avrebbe detto "il secondo posto era il massimo che si poteva fare.6 punti buoni per il campionato".

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