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Sono due discorsi diversi e complementari chiunque pu? dire quando avverr? un terremoto ma non dove sar? localizzato vista la frequenza, mentre tu parli di si la vi sar? un terremoto ma non sai quando dato che bisognerebbe ragionare in tempi geologici e non umani tanto ? vero che il precedente nell'attuale zona colpita risale a secoli f?.

Permettimi di essere in disaccordo su questo: credo che nessuno sia in grado di dire il quando e soprattutto quanto, ma a parte le puntualizzazioni, stiamo dicendo in sostanza le stesse cose.

 

Quello che per? mi preme far capire ? che in Italia abbiamo la stragrande maggioranza di edifici costruiti senza tenere in conto le azioni sismiche e nessuno pu? dire se e quanto sono in grado di resistere ad una qualsiasi scossa di terremoto.

 

Dire, come si sente spesso, "dobbiamo rifare le mappature" ? giusto e deve essere fatto (anche perch? dai dati che ho avuto modo di vedere dal sito dell'i.n.g.v. mi sembra che questo terremoto dell'Emilia sia comunque pi? violento di quelli che si dovrebbero prendere a base di progettazione per quelle zone), ma, all'atto pratico, non risolve nessun problema! Perch? gli edifici "vecchi" (intendo vecchi come concezione, non necessariamente come et?) continuano ad esserci comunque.

 

IMHO bisogna:

1. Programmare il progressivo consolidamento dell'esistente

2. Attribuire ad ogni edificio un parametro che dia una immediata percezione a chi lo usa (per abitare, lavorarci, ecc.) del rischio che corre in caso di terremoto;

3. e soprattutto che questo parametro si ripercuota sul valore dell'edificio stesso, di modo che quando si compra una casa si sappia quello che si compra.

 

Dove si trovino le risorse per tutto questo, per?? :boh:

 

Ho paura che conteremo morti per molto tempo...

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Permettimi di essere in disaccordo su questo: credo che nessuno sia in grado di dire il quando e soprattutto quanto, ma a parte le puntualizzazioni, stiamo dicendo in sostanza le stesse cose.

 

In modo diverso ma diciamo le stesse cose

 

Quello che per? mi preme far capire ? che in Italia abbiamo la stragrande maggioranza di edifici costruiti senza tenere in conto le azioni sismiche e nessuno pu? dire se e quanto sono in grado di resistere ad una qualsiasi scossa di terremoto.

 

Dire, come si sente spesso, "dobbiamo rifare le mappature" ? giusto e deve essere fatto (anche perch? dai dati che ho avuto modo di vedere dal sito dell'i.n.g.v. mi sembra che questo terremoto dell'Emilia sia comunque pi? violento di quelli che si dovrebbero prendere a base di progettazione per quelle zone), ma, all'atto pratico, non risolve nessun problema! Perch? gli edifici "vecchi" (intendo vecchi come concezione, non necessariamente come et?) continuano ad esserci comunque.

 

IMHO bisogna:

1. Programmare il progressivo consolidamento dell'esistente

2. Attribuire ad ogni edificio un parametro che dia una immediata percezione a chi lo usa (per abitare, lavorarci, ecc.) del rischio che corre in caso di terremoto;

3. e soprattutto che questo parametro si ripercuota sul valore dell'edificio stesso, di modo che quando si compra una casa si sappia quello che si compra.

 

Dove si trovino le risorse per tutto questo, per?? :boh:

 

Ho paura che conteremo morti per molto tempo...

 

Su questo non ci piove infatti non solo i terremoti ma anche il dissesto idrogeologico dovuto alla scarsa visone del territori che ha permesso di costruire dove era sconsigliato non curando poi le vie d'uscita dell'acqua, tanto ? vero che i recenti mutamenti meteorologi che hanno portato a forti acquazzoni molto intesi con conseguenti allagamenti se non peggio che colpiscono paesi costruiti dove non sarebbe dovuto o maltrattando il territorio circostante.

 

Guarda sono a pochi Km dall'epicentro ed abbiamo parecchi danni in citt? che praticamente ? un centro storico o quasi, costruita bonificando una palude nel mezzo della pianura padana, il Sud est della provincia ? martoriato colpito pesantemente e parecchie scosse d questi giorni avevano propio l'epicentro nella nostra zona.

La cosa strana di questo terremoto che non vi ? un solo epicentro ma molti, il fatto poi che a 9 gg dall prima scossa se ne sono ripetute altre di simile entit? con consguenti sciami mi fa pensare che ne avremo ancora e per tanto tempo.

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Mamma mia, non so proprio cosa dirti. Mi auguro veramente che finisca presto.

 

Ho visto molte foto e filmati. E' veramente una devastazione.

 

Sono inserito in un elenco di volontari per la verifica di agibilit? degli edifici. Se al mio ordine professionale sar? richiesto l'invio di personale forse avr? modo di andarci. Spero di riuscire a dare un aiuto concreto.

 

 

Per coloro (spero pochi) che pensano che in Italia possano esistere zone immuni dai terremoti.

Sono solo gli eventi registrati dal 1981 ad oggi. Geologicamente un tempo meno che insignificante

 

sismicitc3a0recente1.jpg

 

Personalmente non mi sentirei tranquillo nemmeno in Sardegna.

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Mamma mia, non so proprio cosa dirti. Mi auguro veramente che finisca presto.

 

Ho visto molte foto e filmati. E' veramente una devastazione.

 

Sono inserito in un elenco di volontari per la verifica di agibilit? degli edifici. Se al mio ordine professionale sar? richiesto l'invio di personale forse avr? modo di andarci. Spero di riuscire a dare un aiuto concreto.

 

 

Per coloro (spero pochi) che pensano che in Italia possano esistere zone immuni dai terremoti.

Sono solo gli eventi registrati dal 1981 ad oggi. Geologicamente un tempo meno che insignificante

 

sismicitc3a0recente1.jpg

 

Personalmente non mi sentirei tranquillo nemmeno in Sardegna.

 

Bella carta! Grazie!

 

Mi stupisce che non ci sia segnato niente in Valtellina...ma come hai, giustamente, fatto presente, si tratta di eventi registrati solo dal 1981.

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Da Repubblica.it

Esperti Enea: "In Italia a rischio crolli 70% edifici" - In Italia il 70% degli edifici sono a rischio crolli in caso di terremoto (atteso per quell'area). A dirlo gli esperti dell'Enea, Alessandro Martelli e Paolo Clemente, in audizione in commissione Ambiente alla Camera. "Il 70% del costruito - afferma Martelli - non ? in grado di reggere a sollecitazioni sismiche che potrebbe subire". Secondo Clemente la stima "del 70% degli edifici che non supera le verifiche antisismiche" ? realistica alla luce delle "norme attuali".

 

Non so che diamine c'entri l'ENEA con l'edilizia (mi sa che hanno stimato per difetto), ma ? proprio il caso di dire meglio tardi che mai...

Speriamo che chi di dovere ne tenga conto, e alla svelta.

 

In Italia c'? stato bisogno


  •  
  • Del Friuli per iniziare a sentire parlare di costruzioni con criteri antisismici
  • Dell'Irpinia per imporre l'obbligo di costruire in modo idoneo in una parte d'Italia
  • Di San Giuliano per accorgersi che mezza Italia era ancora classificata non sismica
  • Dell'Aquila per aggiornare una normativa tecnica vecchia di 13 anni
  • E ora dell'Emilia per accorgersi (forse) degli edifici esistenti

Che almeno ora non ci sia bisogno di altre tragedie per passare dalla teoria alla pratica.

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Poi la smetto perch? mi rendo conto di diventare pedante, ma vi consiglio questo articolo di Gian Antonio Stella:

 

http://www.corriere.it/editoriali/12_maggio_31/cose-da-fare-errori-da-evitare-gian-antonio-stella_4e3d9f7c-aade-11e1-8196-b3ccb09a7f99.shtml

 

Dal quale vi riporto questi due passi

 

...Molto pi? gravi sono le responsabilit? di chi negli anni si ? opposto a ogni irrigidimento (norme pi? facili ma rigide) sulla sicurezza. Nella convinzione che non valesse la pena di infastidire i cittadini e le aziende, obbligati a spendere di pi? senza essere mai stati informati dei rischi che correvano...

...C?? un saggio (?La classificazione e la normativa sismica italiana dal 1909 al 1984? di autori vari) che spiega tutto: la mappa delle aree pericolose ? stata composta di scossa in scossa. Con l?aggiunta via via di Messina e Reggio nel 1908, di Avezzano e della Marsica nel 1915, del Riminese nel 1916, della Val Tiberina nel 1917, del Mugello nel 1919, della Garfagnana nel 1920 e avanti cos?... Come se lo Stato si rassegnasse a riconoscere man mano, quando era ormai impossibile continuare a negarlo, ci? che non solo gli studiosi ma i vecchi abitanti dei luoghi sapevano. E questo processo, con il rattoppo continuo delle mappe delle zone a rischio, ? proseguito fino ai nostri giorni...

 

Aggiungo solo che la prima normativa tecnica per le zone sismiche, quella cio? che spiega COME si deve costruire in quelle zone, ? solo del 1975.

 

Sono cose note da sempre a chi lavora nel settore e fatte presente pi? volte a livelli istituzionali, ma sono altre le voci che contano quando si scrivono le leggi.

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Quello che non capisco e' che i sismologi non siano in grado di prevedere alcun terremoto neanche con qualche minuto d'anticipo. Si dice in merito che gli animali da cortile si inizino ad agitare una decina di minuti prima di una forte scossa. Dunque un metodo deve pur esserci.

 

 

 

 

 

Regards,

The frog

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Bella carta! Grazie!

 

Mi stupisce che non ci sia segnato niente in Valtellina...ma come hai, giustamente, fatto presente, si tratta di eventi registrati solo dal 1981.

 

Ma la Valtellina non ha precedenti molto significativi..

Una curiosit?: sei Valtellinese?

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Ma la Valtellina non ha precedenti molto significativi..

Una curiosit?: sei Valtellinese?

 

In Valtellina passa una grossa faglia, la Linea Insubrica, per quello penso sia una zona potenzialmente a rischio.

 

Sono di Bergamo :thumbsup:

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Quello che non capisco e' che i sismologi non siano in grado di prevedere alcun terremoto neanche con qualche minuto d'anticipo. Si dice in merito che gli animali da cortile si inizino ad agitare una decina di minuti prima di una forte scossa. Dunque un metodo deve pur esserci.

 

 

 

 

 

Regards,

The frog

 

Durante il terremoto si ha propagazione di onde elastiche nella materia (se sei laureato in fisica qualcosa sull'argomento dovresti saperlo) e alcuni animali, non l'uomo, sono in grado di percepire, non so se addirittura alivvelo uditivo, la loro frequenza.

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Durante il terremoto si ha propagazione di onde elastiche nella materia (se sei laureato in fisica qualcosa sull'argomento dovresti saperlo) e alcuni animali, non l'uomo, sono in grado di percepire, non so se addirittura alivvelo uditivo, la loro frequenza.

 

Il punto e' che tu dici "durante" io invece dico una decina di minuti prima.....

 

 

 

Regards,

The frog

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Il punto e' che tu dici "durante" io invece dico una decina di minuti prima.....

 

 

 

Regards,

The frog

 

Scusa come faresti?

Prendendo per esempio l'ultimo evento ? avvenuto ad una 10 di Km di profondit? e le varie scosse hanno coperto una discreta area come epicentri. metti dei sensori per capire quando avverr

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Scusa come faresti?

Prendendo per esempio l'ultimo evento ? avvenuto ad una 10 di Km di profondit? e le varie scosse hanno coperto una discreta area come epicentri. metti dei sensori per capire quando avverr??

 

Pare che prima di un sisma molto forte si scateni vi sia un sisma di lievissima entita' che gli animali percepiscono, ripeto "pare". Non solo sempre "pare" che dal terreno prima di un episodio sismico di notevole entita' fuoriesca del gas, a volte metano. Ma questo sono in grado di percepirlo solo gli animali. Bisognerebbe studiare gli animali per comprtendere meglio questa fenomenologia e poi applicarla in campo tecnologico.

 

 

 

 

Regards,

The frog

Modificato da The frog

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Qua a Vicenza si ? sentita un'altra bella scossetta, niente a che vedere con quella di marted? per? ? stata abbastanza nitida.:zizi:

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Qua a Vicenza si ? sentita un'altra bella scossetta, niente a che vedere con quella di marted? per? ? stata abbastanza nitida.:zizi:

a che ora ? stata?

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Scossa ora

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Scossa ora

 

Ero in doccia...bestiale :zizi:

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Quello che non capisco e' che i sismologi non siano in grado di prevedere alcun terremoto neanche con qualche minuto d'anticipo. Si dice in merito che gli animali da cortile si inizino ad agitare una decina di minuti prima di una forte scossa. Dunque un metodo deve pur esserci.

 

 

In questi giorni, gli organi d'informazione che hanno voluto fare le cose sul serio hanno affrontato e stanno affrontando la questione in termini pi? dettagliati di quello che sto per dire io.

 

Io abito al confine tra modenese e reggiano e qui si balla da sempre. A casa abbiamo cani da tanti anni e mai una volta nessuno dei cani che abbiamo (o abbiamo avuto) hanno dato chiari segni di nervosismo prima di un terremoto. Per stare sul breve termine, nel 2008 abbaiarono durante le scosse ma, per esempio, quando c'? stato il terremoto del 20 maggio, in piena notte, non hanno mosso ciglio tanto meno prima che accadesse. E devo dire che tra i tanti amici e parenti che hanno cani (e altri animali), nessuno ha mai notato in loro alcun 'segnale' pre sisma. Onestamente, la trovo una sorta di 'leggenda metropolitana'.

Quanto agli strumenti per prevedere i terremoti, che io sappia invece al momento ? qualcosa che rientra nel campo della fantascienza. Ma vent'anni fa anche internet, per noi comuni mortali, era una cosa impensabile e invece... Ma chiss? quanto ci vorr?, se mai sar? possibile crearne uno, per avere questo benedetto strumento a disposizione.

Infine, il problema vero non ? il terremoto, ma come cavolo costruiamo le case e le aziende. Di questo mi pare abbiate gi? parlato diffusamente...

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Pare che prima di un sisma molto forte si scateni vi sia un sisma di lievissima entita' che gli animali percepiscono, ripeto "pare". Non solo sempre "pare" che dal terreno prima di un episodio sismico di notevole entita' fuoriesca del gas, a volte metano. Ma questo sono in grado di percepirlo solo gli animali. Bisognerebbe studiare gli animali per comprtendere meglio questa fenomenologia e poi applicarla in campo tecnologico.

 

 

 

 

Regards,

The frog

 

Pi? che un sisma di piccola entit? il fatto ? che la propagazione delle onde non ? istantanea. Quelle che sentirebebro gli animali sono ancora a distanza o in profondit?.

 

In questi giorni, gli organi d'informazione che hanno voluto fare le cose sul serio hanno affrontato e stanno affrontando la questione in termini pi? dettagliati di quello che sto per dire io.

 

Io abito al confine tra modenese e reggiano e qui si balla da sempre. A casa abbiamo cani da tanti anni e mai una volta nessuno dei cani che abbiamo (o abbiamo avuto) hanno dato chiari segni di nervosismo prima di un terremoto. Per stare sul breve termine, nel 2008 abbaiarono durante le scosse ma, per esempio, quando c'? stato il terremoto del 20 maggio, in piena notte, non hanno mosso ciglio tanto meno prima che accadesse. E devo dire che tra i tanti amici e parenti che hanno cani (e altri animali), nessuno ha mai notato in loro alcun 'segnale' pre sisma. Onestamente, la trovo una sorta di 'leggenda metropolitana'.

Quanto agli strumenti per prevedere i terremoti, che io sappia invece al momento ? qualcosa che rientra nel campo della fantascienza. Ma vent'anni fa anche internet, per noi comuni mortali, era una cosa impensabile e invece... Ma chiss? quanto ci vorr?, se mai sar? possibile crearne uno, per avere questo benedetto strumento a disposizione.

Infine, il problema vero non ? il terremoto, ma come cavolo costruiamo le case e le aziende. Di questo mi pare abbiate gi? parlato diffusamente...

 

Di biologia veterinaria non so praticamente niente (gi? so poco di biologia umana!!!!), per cui anch'io ho sempre sentito dire che i quadrupedi hanno quella caratteristica percettiva.

 

Nota a margine: Internet ? stato creato nell'immediato dopo guerra, negli anni '60 negli USA era diffusissimo

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Hanno fatto un'ispezione agli edifici dell'universit? (prefabbricati) e pare che siano strutturalmente peggio dei capannoni crollati in provincia di Modena...

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