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MagicSenna

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i pacchi pignoni 11-34 sono quasi tutti con questa configurazione

Scala 11-34 - 11-13-15-17-20-23-26-30-34

 

 

il mio invece è 11-12-14-16-18-21-24-28-34 ( salto di 6 denti :asd: ). identico a quello che avevo prima, solo col 34 invece del 32. ottimo perchè serve.

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no. 22-34 , avendo una tripla 22-32-44 davanti.

mentre con le nuove guarniture a 2 corone montano un 28-36 o un 24-36.. quindi siamo lì come durezza.

 

 

 

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uno spuntino dopocena come potrebbe essere composto?

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L'ideale da quello che dicono, sono le proteine a rilascio molto lento. Sicuramente degli alimenti a base di latticini.

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yogurt magro va bene? (non è il massimo per memangiare latticini)

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Yogurt magro naturale con aggiunta di noci sarebbe il mix più bilanciato se vuoi assumere un pò di proteine senza imbottirti di grassi. Ovviamente un vasetto da 200g sarebbe meglio rispetto al classico da 125g.

Oppure yogurt con crusca di frumento (all-bran) o crusca d'avena.

Altrimenti semi di zucca, che però sono anche molto grassi e non sono l'ideale come spuntino pre nanna, nell'ambito di una dieta dimagrante.

 

Alternativa comoda ma cara: barretta proteica seria, con pochi zuccheri e grassi o un bel biberon di amminoacidi o proteine in polvere.

Modificato da Magico_Schumi

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ok grazie

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è un'umidità schifosa in questi giorni.

maniche corte e si suda. e c'è gente con le maniche lunghe e il k-way in plastica BOHHHHH :asd:

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Eh ma cosi si dimagrisce meglio :)

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Ieri riguardavo un pò di tappe dei Tour dei primi anni 90, a un certo punto, se non ricordo male durante la telecronaca dell'Alpe d'Huez '95, sentodire a un giovane Cassani che i migliori salivano su col 41x18/19, o addirittura il 17. :deluso:

 

Mi sono immediatamente vergognato di cercare una cassetta col 28 per le mie salitelle ridicole. :asd:

 

Poi ho visto Hautacam '96 e mi sono rincuorato, con 20 punti di hct in più forse potrei anche fare a meno del 28. :asd:

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Era anche un altro modo di intendere il ciclismo. Cioè tra qualche anno forse rideremo o ci meraviglieremo dei sistemi che oggi riteniamo "giusti" e all'avanguardia della situazione.

 

 

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Pensare con che cancelli salivano qualche decennio fa tra telai, selle, abbigliamento e rapporti.

 

Ci volevano questi giorni di stacco, oggi 40 km di goduria

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Ottimo cosi :up:

 

Io ho provato sulla pelle l'umidità di cui parlavi, va beh, provato. Parola grossa :asd: sono arrivato a casa alle 17.15, non ho neanche messo giù la macchina, alle 17.28 ero in sella :asd: una corsa contro il tempo. L'obiettivo era quello di finire prima delle 18.10 ovvero al tramonto, dato che era coperto. Missione compiuta. Subito un rapporto duro e via a 35 all'ora senza stretching, riscaldamento, niente. Come un vero idiota :up: media altissima, ovviamente, e non sono stato investito :asd:

 

È stata un'uscita della disperazione dato che avevo voglia di sfogarmi e dato che domani sono via tutto il giorno. Non è servito a molto, ma almeno mi sono scaricato un po'.

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  Il 23/10/2013 Alle 16:01, MagicSenna ha scritto:

Pensare con che cancelli salivano qualche decennio fa tra telai, selle, abbigliamento e rapporti.

 

Ci volevano questi giorni di stacco, oggi 40 km di goduria

Mostra altro  

 

Avercelo uno di quei cancelli... la Bianchi in alluminio con cui Pantani vinse Giro e Tour in configurazione da salita pesava 6,9kg, quanto i bolidi in carbonio dei giorni nostri e appena sopra l'odierno limite minimo UCI di 6,8kg. Chi usava quelli in titanio scendeva anche sotto quella soglia.

 

Non solo, molti corridori della vecchia scuola hanno utilizzato fino a pochissimi anni fa dei telai in alluminio.

Uno su tutti Di Luca, che ai tempi della Liquigas ci ha anche vinto un paio di classiche del nord in mezzo a un gruppo di bici in carbonio, con una Bianchi diretta evoluzione di quella del Panta. :asd:

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Non saprei, ho avuto una bici in alluminio, probabilmente non era un top di gamma, ma era più rigida della mia Venge. Carbonio tutta la vita. Magari con le tecnologie di oggi saprebbero fare di meglio, boh.

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Si infatti, l'unica cosa che non mancava ai telai d'alluminio era (ed è) la rigidezza, proprio per quello evidentemente i telai fatti bene non sfiguravano e venivano usati fino a pochi anni fa anche da corridori di un certo livello.

Certamente i casi che ho citato sono più unici che rari, non erano molte le bici in alluminio utilizzate dai pro fino a 5-6 anni fa.

Quel pazzo di Di Luca non so come facesse ad usare quella Bianchi che era rigida come una spada... passino le classiche delle Ardenne, ma l'ha usata perfino nella tappa del colle delle Finestre del 2005, sullo sterrato...

Sarà per quello che ha avuto i crampi a fine tappa e ci ha perso il Giro. :asd:

 

Comunque fa sorridere che adesso ci sia una corsa sfrenata a chi fa il telaio in carbonio più rigido e reattivo, quando un buon telaio d'alluminio offre già tali caratteristiche.

 

Di sicuro una moderna bici in carbonio avrà un comfort superiore e comunque una buona reattività, ma penso che ci abbiano mangiato e ci stiano mangiando un pò su. :asd:

Adesso c'è poi il regolamento UCI che obbliga i corridori a servirsi di bici di serie (ormai tutte full carbon), per cui c'è anche un pò di marketing anche lì ed i corridori si adeguano alla moda del momento.

 

Prima si vedeva di tutto, dal carbonio all'alluminio, passando per il titanio.

 

PS: ho letto adesso che tutta la Vacansoleil ha usato nelle classiche del pavè di quest'anno una Bianchi Impulso in alluminio, tranne Devolder che ha usato la Infinito in carbonio. :asd:

Modificato da Magico_Schumi

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Altri 40 km.stesso giro di ieri.

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