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Ferrarista

L'angolo della fisica

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sono d'accordo. dire che "i fisici devono essere una specie di persone onniscienti che devono avere una conoscenza enciclopedica di tutta la fisica in modo da poter controllare molte cose allo stesso tempo" ? pura utopia.

 

:zizi:

 

Mano a mano che si va avanti le conoscenze sono sempre pi? ampie e tenere a mente tutto ? impossibile

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ma poi l'ho detto, il concetto tra l'altro ? applicabile a un certo aspetto della fisica. uno che studia la superconduttivit?, non vedo che bisogno ha di conoscere a menadito l'astrofisica tanto per dire.

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sono d'accordo. dire che "i fisici devono essere una specie di persone onniscienti che devono avere una conoscenza enciclopedica di tutta la fisica in modo da poter controllare molte cose allo stesso tempo" ? pura utopia.

 

non solo, ma con questo ragionamento, tutti dovrebbero sapere tutto...? semplicemente pura utopia...

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ma ? chiaro che certi personaggi sono dei geni, come tutti quelli da te citati...ma mediamente un fisico non ? certo del livello di fermi, eistein o de broglie! i geni sono rari, e sono quelle persone che riescono a sapere non solo tante cose, ma riunirle e trovare analogie tra loro! ma non ? che si pu? educare ad essere geni...ci si nasce con certe facolt? intellettive anche se poi lo studio e l'applicazione aiutano molto, ma non riuscirai mai a "fare" un genio da chi non capisce le disequazioni o un modulo...

e in ogni caso non ? detto che pi? si conosce pi? si capisce il tutto...ci saranno anche da te i soliti secchioni che studiano tutto il giorno e poi quando il prof lo chiamano alla lavagna o va a memoria oppure si ferma al primo ragionamento che il professore gli chiede!

La conoscenza ? condizione necessaria, ma non certo sufficiente ad avere una visione d'insieme che ti permetta di trovare analogie e intuizioni geniali

 

La penso come te.

Ormai si sta estremizzando il concetto di studiare per settori portando a perdere una visione pi? generale del problema

 

Per? per mettere assieme tutta la Fisica devi essere veramente un mostro e questo ? alla portata di pochissime persone.

Alle persone comuni non puoi insegnare tutta la Fisica perch? si perderebbe subito. Se nasce un nuovo Einstein si spera che questo si metta a studiare per i ca**i suoi la Fisica nell'insieme senza specializzarsi in un settore

Intanto, fatto sta, che solo 20 anni fa (non parliamo di inizio XX secolo) la gente sapeva molte ma molte pi? cose di quello che sappiamo noi...l'azione di rincretinimento delle masse si fa proprio cos?.

 

ma poi l'ho detto, il concetto tra l'altro ? applicabile a un certo aspetto della fisica. uno che studia la superconduttivit?, non vedo che bisogno ha di conoscere a menadito l'astrofisica tanto per dire.

Proprio quello ? il punto. Bisogna conoscere per trovare analogie tra cose che sembrano scollegate. Prima del 1900 c'erano quelli che si occupavano di meccanica (in tutti i suoi sviluppi, dalla formulazione newtoniana a quella hamiltonana) e quelli che si occupavano di ottica (elettromagnetismo etc etc). Se la gente non avesse conosciuto entrambi i campi, non si sarebbe mai potuta fare l'ipotesi di dualit? onda-particella.

Potrei aggiungere il fisico-matematico (pi? matematico per la verit?) Hamilton che studi? l'ottica tramite un metodo inventato da lui stesso (l'ottica hamiltoniana) che poi scopr? di poter applicare quel formalismo a una infinit? di sistemi fisici (dalla meccanica ai campi).

 

Di esempi del genere posso portarne a centinaia e secondo me la settorializzazione ? proprio il cancro della fisica (e della scienza) degli ultimi 40-50 anni. In particolare uno scienziato teorico dovrebbe avere una vera visione d'insieme di tutto e conoscere quanto pi? accuratamente possibile ogni campo della fisica teorica.

Modificato da Ferrarista

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stai dicendo forse che la fisica teorica ? superiore alle altre fisiche? potremmo discuterne all'infinito...

 

in ogni caso ? una visione puramente utopistica...oramai la fisica, cos? come la medicina o la chimica o molte altre, ? diventata talmente amplia che non ? possibile competere ai massimi livelli su tutti i suoi settori, a meno di essere veramente dei geni! poi ? chiaro che i principi di funzionamento e le basi devono essere comuni a tutte le specializzazioni, ma dare una buona cultura di tutto si rischia di non avere alcuna eccellenza e si farebbe ancora peggio credo...

tralasciando il fatto che i campi trattati dalla fisica ? talmente ampli che spesso alcuni proprio non ci piacciono, nel mio caso per esempio l'astrofisica...

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stai dicendo forse che la fisica teorica ? superiore alle altre fisiche? potremmo discuterne all'infinito...

 

in ogni caso ? una visione puramente utopistica...oramai la fisica, cos? come la medicina o la chimica o molte altre, ? diventata talmente amplia che non ? possibile competere ai massimi livelli su tutti i suoi settori, a meno di essere veramente dei geni! poi ? chiaro che i principi di funzionamento e le basi devono essere comuni a tutte le specializzazioni, ma dare una buona cultura di tutto si rischia di non avere alcuna eccellenza e si farebbe ancora peggio credo...

tralasciando il fatto che i campi trattati dalla fisica ? talmente ampli che spesso alcuni proprio non ci piacciono, nel mio caso per esempio l'astrofisica...

Prima di tutto, mi piacciono questi arcaismi della lingua italiana :asd:

 

Comunque io non ho mai detto queste cose :asd:

 

Prima di tutto intendevo dire che, forse, la fisica teorica ? quella che richiede la maggiore conoscenza di un po' tutto, cosa che non ? necessaria a uno sperimentale che deve sapere come montare per bene un esperimento, certo a un ottico non serve conoscere il funzionamento accurato di un sicrotrone.

In secondo luogo io non ho mai detto che la gente debba essere competitiva in tutti i campi, ma che debba avere una conoscenza accurata, che ? diverso. Io posso anche essere un eccellente fisico delle stringhe, ma se non conosco in modo accurato la geometria (cosa che accade per il mio prof di stringhe ad esempio) rischio di non riuscire a trovare connessioni della mia teoria con altre cose che potrebbero risultare fondamentali. Sto dicendo che uno non deve certo conocere tutta la letteratura (e aggiornarsi) su ogni campo, ma che deve avere solide basi su tutto. Per me un fisico teorico dovrebbe conoscere la fisica delle particelle cos? come la cosmologia in modo abbastanza accurato dato che possono sorgere analogie quando uno meno se l'aspetta (mi viene, ad esempio, in mente il problema della dark matter che ? stata "scoperta" dai cosmologi eppure ora se ne occupano anche i particellari).

 

Per questo io credo che il buon fisico dovrebbe essere quello che c'era in Italia negli anni 60-70: uno che ha una accurata consocenza di quasi tutto in modo da potersi districare quando si tratta di avere intuizioni che possono portare a scoperte epocali. E questo ? proprio ci? che manca oggi...ed ? per questo che, secondo me, si inizia a sentire la puzza dei pi? grossi fallimenti della storia della fisica (non che prima non ce ne siano stati...ma se abbiamo sgarrato sul'Higgs c'? da fucilare chi ci ha fatto spendere 6 miliardi di euro per trovare il nulla...)

Modificato da Ferrarista

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si arriver? al punto che lo step successivo sar? troppo spinto per i limiti del cervello umano e/o dei limiti tecnologici

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Prima di tutto, mi piacciono questi arcaismi della lingua italiana :asd:

 

Comunque io non ho mai detto queste cose :asd:

 

Prima di tutto intendevo dire che, forse, la fisica teorica ? quella che richiede la maggiore conoscenza di un po' tutto, cosa che non ? necessaria a uno sperimentale che deve sapere come montare per bene un esperimento, certo a un ottico non serve conoscere il funzionamento accurato di un sicrotrone.

In secondo luogo io non ho mai detto che la gente debba essere competitiva in tutti i campi, ma che debba avere una conoscenza accurata, che ? diverso. Io posso anche essere un eccellente fisico delle stringhe, ma se non conosco in modo accurato la geometria (cosa che accade per il mio prof di stringhe ad esempio) rischio di non riuscire a trovare connessioni della mia teoria con altre cose che potrebbero risultare fondamentali. Sto dicendo che uno non deve certo conocere tutta la letteratura (e aggiornarsi) su ogni campo, ma che deve avere solide basi su tutto. Per me un fisico teorico dovrebbe conoscere la fisica delle particelle cos? come la cosmologia in modo abbastanza accurato dato che possono sorgere analogie quando uno meno se l'aspetta (mi viene, ad esempio, in mente il problema della dark matter che ? stata "scoperta" dai cosmologi eppure ora se ne occupano anche i particellari).

 

Per questo io credo che il buon fisico dovrebbe essere quello che c'era in Italia negli anni 60-70: uno che ha una accurata consocenza di quasi tutto in modo da potersi districare quando si tratta di avere intuizioni che possono portare a scoperte epocali. E questo ? proprio ci? che manca oggi...ed ? per questo che, secondo me, si inizia a sentire la puzza dei pi? grossi fallimenti della storia della fisica (non che prima non ce ne siano stati...ma se abbiamo sgarrato sul'Higgs c'? da fucilare chi ci ha fatto spendere 6 miliardi di euro per trovare il nulla...)

 

vabbh? ma questo ? un problema di universit? allora...non ? che in tre anni possono insegnarti il mondo, gi? in 5 la cosa migliora nettamente ma non so poi quanto!

se stai dicendo che la preparazione di un fisico richiede pi? di tre anni di studi per essere adeguata, hai pienamente ragione: ma del resto le modifiche sono state fatte da chi non capisce niente in ambiti di questo genere...gi? la vecchia laurea era molto migliore, sia per l'impostazione dei corsi sia per la durata stessa...

cmq quando uscirai dal tuo dottorando a boston caso tu sappia parecchie pi? cose di adesso e magari tutto il tuo corso di studi avr? soddisfatto la tua voglia di fisica (teorica)...

 

ps: a fare pi? cose insieme la lingua italiana ne risente parecchio :asd:

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Guarda che proprio questo ? uno dei motivi che mi lascia scettico sul dottorato a Boston. La tendenza alla settorializzazione (e alla conoscenza del minimo sindacale per pubblicare nel proprio campo) ? nata proprio dagli USA e noi europei (cretini) la stiamo importando. Non vorrei dire, ma conosco gente che ? stata in America e mi dice che, ancora oggi, noi italiani abbiamo una preparazione nettamente migliore di loro.

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beh speri di trovare un dottorato che non ti specializzi in qualcosa?

non credo esistano, giustamente...

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Ai corsi di dottorato in America devi seguire i corsi che ti impongono e sono quasi sempre solo sull'argomento che riguarda il dottorato. In Europa, per fortuna, funziona in modo diverso: tu conduci la tua attivit? di ricerca (che ? settoriale) per? sei libero di seguirti i corsi pi? disparati. Spesso mi ? capitato di trovarmi dottorandi anche ai corsi per studenti non laureati.

 

Il lavoro di dottorato, chiaramente, non pu? che essere settoriale, ma un giovane scienziato deve essere libero di ampliare la propria conoscenza. Solo cos? si pu? sperare di trovare un nuovo Einstein.

Se tu imponi a un giovane di 24-26 anni di studiare solo e soltanto la fisica delle particelle, poi magari non si sogner? mai di trovare analogie con la cosmologia o la fisica della materia.

 

Ah giusto per aggiungerne un'altra. Uno dei possibili relatori (e mi sa che forse alla fine sceglier? lui, e non ? quello del MIT) mi ha detto che sta lavorando in collaborazione con dei fisici della materia su sistemi materiali che hanno comportamento analogo a quelli in interazione gravitazionale (ad esempio possono formarsi analoghi dei buchi neri che sono detti buchi muti).

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ok per? si spera che uno faccia il dottorando su una cosa che gli piace mettendo pi? passione rispetto ad altri settori...no?

solo cos? pu? uscire il meglio da parte di uno studente...

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infatti a me gli aspetti pi? matematico-geometrici della fisica non piacciono. non vedo perch? dovrei passarmi la vita a studiarmeli :asd:

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ok per? si spera che uno faccia il dottorando su una cosa che gli piace mettendo pi? passione rispetto ad altri settori...no?

solo cos? pu? uscire il meglio da parte di uno studente...

Ma mi pare chiaro dal momento che il dottorato deve produrre una tesi di dottorato che deve essere per forza su un singolo lavoro di ricerca fatto. Per? se uno riesce a fare una tesi di dottorato trovando un collegamento tra la gravit? e la fisica atomica, diventa uno di quei lavori che fanno la storia della fisica.

 

Ma a parte i casi al di fuori del normale, ? chiaro che il lavoro di dottorato si focalizza su un particolare aspetto, ci? non toglie che la formazione di uno scienziato deve essere accurata e a tuttotondo.

 

infatti a me gli aspetti pi? matematico-geometrici della fisica non piacciono. non vedo perch? dovrei passarmi la vita a studiarmeli :asd:

Che c'entri tu? Si parla di fisici :sisi:

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oggi ho scoperto che il mio professore ? stato l'ideatore di uno dei tipi di laser cooling, ovvero quello a white light, conosciuta anche come laser chirping :sisi:

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Vabb? ma se in un campo ci lavorano centinaia (o migliaia) di persone pu? capitare che in tutte le universit? italiane siano sparse persone che hanno fatto robe pionieristiche eh :asd:

 

Giusto per dire, da me c'? Enrico Santamato che ? uno dei pionieri dell'ottica quantistica, c'? Franco Buccella che ? citato nel famoso corso di fisica teorica di Landau, c'? Salvatore Solimeno che ha lavorato fianco a fianco con Feynman al Caltech...devo elencartene altri? :asd:

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Ferrarista prova a scrivere Salvatore Solimeno su google e vedi cosa ti esce :rotfl:

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mannaggia quanto ? brutto :asd:

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