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sasaman

Riccardo Patrese

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Ciao a tutti,

 

vi segnalo un articolo di un nostro nuovo collaboratore:

 

 

Certo che rivedere ancora quel casco a strisce azzurre fa un certo effetto, constatare poi che a 54 anni suonati Riccardo Patrese ? ancora in grado di guidare degnamente una Formula 1 moderna - quando gente come Niki Lauda qualche anno fa provando una Jaguar piroett? per tutta la pista stile vecchietta su ghiaccio - mi ha fatto ripensare a quando Riccardo era giovane e rampante, e correva veloce come se non di pi? dei grandi campioni dell'epoca.

Nel 1978 Patrese si ritrova a guidare una Arrows, macchina assemblata in fretta e furia da Tony Southgate, Jackie Oliver e Alan Rees, tecnici fuoriusciti dal team Shadow con - lo si vedr? pi? avanti nel corso nella stagione - qualcosa di pi? di idee e buona volont?. Si ritrova, perch? originariamente il suo sedile era destinato a Gunnar Nilsson, ma gravi problemi di salute impediranno al povero pilota svedese di poter tornare alla guida di una Formula 1. Il primo nome che viene in mente ai responsabili della squadra per sostituirlo ? quello di Riccardo, visto anche la manciata di Gp corsi la stagione precedente nel team Shadow con risultati soddisfacenti.

In Brasile, seconda gara della stagione, avviene l'esordio per il neonato team. La macchina viene praticamente montata ai box, ma a parte qualche inevitabile problema di giovent? - uno su tutti: Patrese ? costretto a girare costantemente con pi? di 100 litri di benzina perch? sotto gli 80 la macchina non pesca e si ammutolisce - non sfigura per nulla di fronte a team ben pi? organizzati e monoposto decisamente pi? collaudate. In gara addirittura arriva sino in fondo, qualche giro dopo, ma arriva.

Quando il team sbarca a Kyalami, Sud Africa, per la gara successiva, il paddock ? in fermento, Ferrari e Brabham schierano per la prima volta le nuove vetture, tutte le attenzioni sono rivolte a loro; la Ferrari 312 T3 e la Brabham, BT 46. L'aria nel box Arrows ? comunque serena: i problemi di giovent? della macchina sembrano risolti, c'? s? la grana delle accuse rivolte ai responsabili della squadra per aver trafugato i progetti della Shadow - effettivamente trovare le differenze tra la Arrows FA1 e la Shadow DN9 potrebbe essere un bel giochino da giornale enigmistico - ma la macchina ? comunque una copia ben fatta, decisamente meglio dell'originale, e a al resto penseranno gli avvocati.

Riccardo in prova si difende, il primo giorno si occupa di trovare una messa a punto decente senza strafare, e ce la fa, davanti ci sono i soliti, o quasi, Lauda, Andretti, Hunt, Scheckter, lui ? in mezzo al gruppo, ma c'? anche la sessione del venerd? per fare il tempo.

Ed ? infatti il giorno dopo che la lampadina si accende definitivamente.

Il tempo, meteorologicamente parlando ? un vero schifo, vento e freddo, e infatti nessuno riesce a migliorare i tempi della sessione del gioved?, tranne uno: davanti a tutti nella lista dei tempi c'? una Arrows, quella di Riccardo Patrese. E questo tempo che gli varr? la quarta fila, davanti alle due Ferrari tanto per intenderci.

Qualcuno storce il naso, forse il vento lo ha favorito pi? di altri, s? probabile sia stato cos?, domani rientrer? tutto nella normalit?.

Sabato, giorno di gara in Sud Africa: il tempo non ? il massimo, ma il vento ? calato. Alla partenza Andretti tenta di ripetere la fuga solitaria dell'Argentina, ma questa volta dura poco. Dalle posizioni di rincalzo risalgono come furie Scheckter e... Riccardo Patrese, lui.

Si ? gi? bevuto Jabouille su Renault Turbo e Lauda, davanti a lui ha solo Scheckter, che nel frattempo ha superato Andretti, e quest'ultimo.

Pochi giri e anche Andretti ? alle sue spalle. La corsa prosegue, anche Scheckter ormai ? nel mirino, e al 27? giro accade l'incredibile: Riccardo Patrese su Arrows ? al comando del Gran Premio del Sud Africa.

E non sembra proprio l? per caso: il suo vantaggio comincia ad aumentare, tutto sembra procedere nel migliore dei modi, le gomme rodate perfettamente all'inizio della gara non danno problemi.

Ma, e c'? quasi sempre un ma in certe situazioni troppo belle per essere vere, vuoi a causa dell'altura di Kyalami, vuoi per qualche granello di polvere entrato nei coni d'aspirazione, oppure solo per semplice umana sfortuna, il Cosworth DFV dell'Arrows di Riccardo Patrese esplode in una nuvola di fuma quando mancano solo quindici giri alla fine della gara.

E a Riccardo non resta che farsela a piedi sino ai box.

Il resto della corsa parla del duello all'ultima curva tra Peterson e Depailler per aggiudicarsi quella vittoria che doveva essere di Riccardo Patrese, solo sua.

A distanza di tutti questi anni rimane negli occhi quella cavalcata fantastica e la sua sicurezza di guida in una delle migliori gare nella carriera di Riccardo Patrese.

 

di Andrea Corbetta

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Visitatore Achille Varzi

 

Bel pezzo, che ricorda la prima delle tante grandi gare del Padovano e che ne riassume anche un po' la tormentata carriera, lunga, e tuttavia incompiuta.

Mi fa piacere che si diverta ancora come un ragazzino.

Modificato da Achille Varzi

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Come ho gi? scritto in un'altra discussione, ? triste dopo tanti anni e una verit? ormai assodata che scagiona totalmente Riccardo, leggere certi commenti volgari su quello che resta cmq uno dei nostri migliori piloti

 

http://dailymotion.alice.it/playlist/x60e6...con-panico_auto

Modificato da gigi57

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Come ho gi? scritto in un'altra discussione, ? triste dopo tanti anni e una verit? ormai assodata che scagiona totalmente Riccardo, leggere certi commenti volgari su quello che resta cmq uno dei nostri migliori piloti

 

http://dailymotion.alice.it/playlist/x60e6...con-panico_auto

Hai perfettamente ragione: E' veramente sconcertante leggere ancora, a distanza di 30 anni, certi commenti superficiali e del tutto mistificatori della realt?.

 

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Purtroppo la gente parla senza sapere nulla. Fa male leggere certe cose.

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Visitatore Achille Varzi
Purtroppo la gente parla senza sapere nulla. Fa male leggere certe cose.

Ormai lo sanno tutti cosa successe a Monza e quindi tranne qualche isolato odiatore di piloti italiani direi che la verita' e' ormai assodata. Con gravissimo ritardo, ma giustizia e' stata fatta.

Tranne ovviamente che per il povero, grandissimo Ronnie.

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Come ho gi? scritto in un'altra discussione, ? triste dopo tanti anni e una verit? ormai assodata che scagiona totalmente Riccardo, leggere certi commenti volgari su quello che resta cmq uno dei nostri migliori piloti

 

http://dailymotion.alice.it/playlist/x60e6...con-panico_auto

 

E' triste ma non mi meraviglio, certa gente continua a sostenere assurdit? anche quando ?dimostrato da tutti il contrario. Che vui fare, si divertono cos? :unsure:

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