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tigre

Mansell - Lotus

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Quando non ho da fare una sega mi diverticchio a leggiucchiarmi qualche libro, cos? mi son divertito anche a tradurre questo pezzo dell'autobiografia di Mansell per diffonderlo in rete, un omaggio al mio campione preferito

 

"Durante il GP di Gran bretagna Peter Collins che avevo incontrato a Silverstone l'anno prima e che era team manager alla Lotus mi venen a trovare. Vieni con me ti voglio far conoscere qualcuno mi disse.

Lo seguii nel paddock della Lotus dove erano i trasportatori con i loro colori nero-oro.

Peter mi introdusse al proprioetario del team, la leggenda del motorsport Colin Chapman. Me lo ritrovavo davanti dopo averlo visto sempre in fotografia, con i suoi baffetti bianchi e il suo berrettino nero. Egli era felice di conoscermi e mi chiese come andava la mia stagione in F3. Parlammo un po' e disse che voleva guardare le mie corse. Mi disse che mi augurava le migliori fortrune e che era tempo che l'Inghilterra avesse un nuovo campione del mondo. Ero molto onorato di incontrarlo e le sue parole ebbero un forte impatto su di me. Peter mi disse che c'era la possibilit? di fare il test driver sulla Lotus appena il vecchio avesse deciso se avesse visto molto bene su di me. Mi disse anche che Reutamenn aveva firnmato con la Williams e che quindio voleva un numero due anche da affiancare ad Andretti.

Esso era un weeken non molto competitivo. Qualificai 13? appena davanti a un giovane francese di nome Alain Prost, ma velocemnte mossi in avanti al sesto posto nella corsa. Guardando la mia rinmonta c'erano Chapman, Collins e Peter windsor.

Brevemente dopo ci fu una chiamata da Collins che mi avvertiva che c'era un lavoro per me, ma sfortunamente questa non era per guidare in un gran premio, ma che loro cercavano un Ingegnere esperto per visionare i fornitori e controllari lo standard di qualit? dei loro prodotti. Mi voleva dare una ford Escort e il pagamento della benzina, pi? un salario di base. Questo voleva dire guidare per otto ore fino a Norfolk dalla mia casa tre volte a settimana, ma poter guidare in F3 nei weekend. Questo disse Collins voleva dire entrare a contatto con la F1 e conoscere e incontrare il vecchio su base regolare.

Iniziai quindi la mia nuova routine, e sebbene molto stanco per quello che stavo facendo, questo fece il suo lavoro.

Sfortunatamente la nostra competitivit? in F3 con la Unipart non miglior? e non ci fu modo di ripetere la vittoria con la quale inagurai la mia stagione; le cose presero un verso inaspettatamente brutto su di me.

In settembre il campionato si teneva a Oulton Park, un circuito pittoeresco costruito nel bel mezzo di colline. avevo gi? vinto qui diverse volte in F Ford.

Durante la gara ero lottando duramente contro Eddie Jordan e Andrea de Cesaris. Approcciando una curva in discesa ero dietro Jordan con de Cesaris alle mie spalle. Non pensavo che quest'ultimo potesse tentare di superarmi proprio in questa curva, non era la curva giusta per i sorpassi. Ma tento' ugualmente una manobra disperata su di me. Era una mossa pazza. Mi colp? con il musetto mandandomi per aria appena la vettura si stacco' dal suolo, prima di collassare a testa in giu' definitivamente.

Molti spettatori e piloti pensavano fossi morto.

Quando i soccorsi vennero a salvarmi, io ero in agonia, la mia schiena mi stava uccidendo, e sebbene fui sollevato dal fatto che il mio precedente infortunio alla schiena non era aggravato, ero preoccupato che qualcosa poteva essere accaduto di grave.

I raggi X decretarono che mi ero rotto due vertebre e i medici mi dissero che ero fortunato a non essere rimasto paralizzato. Era doloroso ma bven presto cercai di lasciare l'ospedale. I medici mi prescrissero alcuni antidolorifici, che io non presi perch? volevo essere abile ad allenarmi nuovamente

per essere di nuovo in pista.

Due settimane dopo ottenni una chiamata da David Phipps della Lotus. Mi disse che la settimana dopo al Paul Ricard si sarebbe svolto un test per il posto di secondo pilota per il 1980. Disse anche che guardava ad un posto come test driver. C'era una lista di quattro piloti e il mio nome su quella lista era stato suggerito da Peter Collins. Dissi che ero felice di provare la macchina, cos? iniziammo a chiaccherare del test, ma mi disse anche che gli era giunta notizia del mio terribile incidente, e che ero malamente infortunato. Gli dissi che era vero che avevo avuto un incidente ma che sulle condizioni del mio infortunio aveva ottenuto un informazione sbagliata.

I medici erano contrari a questo test, ma gli dissi che nessuno era in grado di fermarmi dal sostenere quel test.

A quel test la Lotus aveva due macchine disponibili, con me c'erano de Angelis, Chever e Lammers. Alle 5:30 del pomeriggio mi era chiesto di infilarmi dentro la macchina. Alla fine del test ero pi? veloce di Lammers e a pari tempo con Cheever, ed ero molto felice. de Angelis era in cima alla lista dei tempi, e gli uomini Lotus furono ben impressionati da lui.

Divenn? cos? il test driver ufficiale e nel 1980 mi era consentito di guidare in tre GP.

"

 

Nigel Mansell My autobiography

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molto bello. :up:

 

b? vi dir?, la mia considerazione su Nigel Mansell che era gi? molto alta ? aumentata dopo aver letto la prim,a parte della sua autobiografia, non ? solo bella, ? un esempio di abnegazione per tutti i giovani di oggi, la storia di un uomo che lascia la sua posizioni quasi dirigenziale di ingenere in una grande ditta aerospaziale per inseguire i suoi sogni di bambino mi ha lasciato quasi commosso

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Mansell avr? anche vinto un solo titolo mondiale ma ? un campione a tutti gli effetti, talvolta sciupone (secondo me avrebbe potuto vincere di pi?) ma sempre irresistibile, nel bene o nel male, in ogni gara che disputava. Lo metterei tra i grandi della categoria innanzitutto per la sua determinazione e forza di carattere.

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Mansell avr? anche vinto un solo titolo mondiale ma ? un campione a tutti gli effetti, talvolta sciupone (secondo me avrebbe potuto vincere di pi?) ma sempre irresistibile, nel bene o nel male, in ogni gara che disputava. Lo metterei tra i grandi della categoria innanzitutto per la sua determinazione e forza di carattere.

 

Da vecchio tifoso del Leone sottoscrivo, qualche volta sciupone ma pi? che altro non troppo fortunato.

E' la frase in grassetto che mi lascia magari perplesso: caratterialmente un po' lunatico e a volte in gara ne risentiva, avesse avuto sempre la stessa determinazione....

 

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Visitatore Ayrton4ever

Mansell ingegnere di una ditta aerospaziale?

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Da vecchio tifoso del Leone sottoscrivo, qualche volta sciupone ma pi? che altro non troppo fortunato.

E' la frase in grassetto che mi lascia magari perplesso: caratterialmente un po' lunatico e a volte in gara ne risentiva, avesse avuto sempre la stessa determinazione....

 

Per? quando era in giornata non ce n'era per nessuno... e di giornate buone ne ha avute parecchie.

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Per? quando era in giornata non ce n'era per nessuno... e di giornate buone ne ha avute parecchie.

 

Verissimo :up:

 

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