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MagicSenna

Cinema e film

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7 ore fa, Silver Arrows ha scritto:

 

Il mio è "L'aldilà" di Lucio Fulci. 

gran film

 

ce ne sono troppi,cmq tra gli italiani  direi profondo rosso , la casa dalle finestre che ridono,operazione paura

più in generale  dico shining di kubrick ,inarrivabile

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2 ore fa, pigeiarvei ha scritto:

 

gran film

 

ce ne sono troppi,cmq tra gli italiani  direi profondo rosso , la casa dalle finestre che ridono,operazione paura

più in generale  dico shining di kubrick ,inarrivabile

 

La trilogia di Fulci + Zombi 2, fantastico. Mai più il cinema horror italiano ha raggiunto simili livelli, eravamo superiori ad Hollywood. Fulci bravissimo anche con i thriller, come "Non si sevizia un paperino" (bellissima colonna sonora della Vanoni) 

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Ieri ho recuperato c'era una volta a Hollywood. Purtroppo il film pur lasciandosi guardare alla fine risulta un po' deludente. È sostanzialmente vuoto, non c'è una vera trama, è uno spaccato di fine 60 con pezzi di storie. Si regge sulle ottime interpretazioni di Pitt e DiCaprio. 

Merito comunque per la bella ricostruzione e fotografia.

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1 ora fa, Beyond ha scritto:

Ieri ho recuperato c'era una volta a Hollywood. Purtroppo il film pur lasciandosi guardare alla fine risulta un po' deludente. È sostanzialmente vuoto, non c'è una vera trama, è uno spaccato di fine 60 con pezzi di storie. Si regge sulle ottime interpretazioni di Pitt e DiCaprio. 

Merito comunque per la bella ricostruzione e fotografia.

 

Sono d'accordo. 

Finale alla Tarantino, ma prima vera delusione (dopo la mezza di The Hateful Eight) del regista americano

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Il 17/6/2024 Alle 00:12, Beyond ha scritto:

Ieri ho recuperato c'era una volta a Hollywood. Purtroppo il film pur lasciandosi guardare alla fine risulta un po' deludente. È sostanzialmente vuoto, non c'è una vera trama, è uno spaccato di fine 60 con pezzi di storie. Si regge sulle ottime interpretazioni di Pitt e DiCaprio. 

Merito comunque per la bella ricostruzione e fotografia.

E' che il nocciolo del film è quello. Non è una storia in sè, è far vedere quello che al tempo era Hollywood. E' un film di tipo estetico, è bello per l'ambientazione, i dialoghi, le interpretazioni. L'episodio di Sharon Tate e gli incidenti al concerto di Altamont rappresentano una sorta di "fine della verginità" sia per il movimento hippie che per la città di Los Angeles. Questo film è una sorta di fantasia in cui la vicenda finisce bene. Il dialogo di Di Caprio con la bambina è fenomenale.

 

Altro film di alta fattura è quello dei Killers of the Flower Moon. E' un'opera d'arte, nel modo in cui gli attori interpretano i ruoli, la costruzione dei personaggi, i dialoghi, ecc. Di Caprio che parla in dialetto midwestern.

 

Ieri sera ho visto Barbie, film sicuramente con minori pretese ma con degli spunti di riflessione molto interessanti.

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