Vai al contenuto

Patresalboretangelis

Inactive
  • Post

    1146
  • Spam

  • Iscrizione

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Patresalboretangelis

  1. Patresalboretangelis

    IndyCar Series 2008

    su radiobox chi ci sar
  2. Patresalboretangelis

    Life F1 1990

    Questa ? una foto della First F189 di cui si ? parlato, alla guida Tarquini
  3. Patresalboretangelis

    Le Vetture Più Belle

    rispetto alla F92A che comunque non ? brutta anzi, e rimanendo in tema di anni novanta , io trovo molto bella la 643 che corse la seconda parte di stagione del 1991
  4. Patresalboretangelis

    Life F1 1990

    dal sito di un mio amico "Tutto nasce da un'idea. L'idea di un motore W12 (avete letto bene, non ? un errore) che nasce dalla mente dell'ingegnere ex-Ferrari Franco Rocchi. Secondo l'idea di Rocchi, il motore dovrebbe avere tre bancate di quattro cilindri. L'idea si trasforma in realt? nella prima parte del 1989, ed il manager italiano Ernesto Vita, forse affascinato dall'idea, forse voglioso di denaro, decide di acquistarlo per girarlo a qualche team, ma senza successo. Vita non si perde d'animo, dalle parole passa ai fatti e decide di iscrivere una monoposto nel campionato mondiale di F1, che avr? nell'innovativo motore W12 ideato da Rocchi una caratteristica unica. La base della vettura ? la stessa che venne realizzata dal tecnico Gianni Marelli per la First Racing di Lamberto Leoni nel 1989, prima che il team manager di Agrate rinunciasse all'avventura nella massima formula. Rispetto alla First, la Life ha misure leggermente diverse per via dei maggiori ingombri del motore. Il pilota scelto per portare al debutto la macchina, denominata L190, ? Gary Brabham, figlio del grande Jack. L'esordio, previsto sul circuito di Vallelunga, dura due giri, ad andatura ridotta giusto per dimostrare che il sogno Life ? una realt?. Poi dei test pi? concreti a Monza, una decina di giri iniziali costellati da problemi di elettronica, poi, dopo una sosta ai box, altri venti giri senza problemi di rilievo. Poi, la partenza per l'America, verso Phoenix, Arizona. Rispetto alle recenti prove, viene montato un nuovo rollbar di sicurezza. Nelle prequalifiche per?, la vettura percorre soltanto quattro giri, prima di rimanere in panne per problemi all'impianto elettrico. Il ds Barbasio, ex rallista, spiega: "I nostri problemi sono legati pi? all'impiantistica che al motore. Chiaro che per poter vedere qualche risultato concreto bisogner? effettuare dei test privati. La prima cosa che chieder? al titolare della squadra ? di svolgere dei test non appena saremo tornati in Italia." Intanto per? sotto accusa ci sono il responsabile tecnico Marelli, e pure Gary Brabham. Due settimane dopo Phoenix, ecco Interlagos. Nessun cambiamento sulla monoposto, vista la vicinanza dei due impegni e la lontananza dall'Italia. E nessuno si aspetta dalla Life il superamento dello scoglio delle prequalifiche, in questo caso per? Brabham non riesce a compiere neppure un giro: succede che 500 metri dopo essere uscito dai box per il suo primo passaggio, Gary si ferma sul percorso con la monoposto ammutolita. La causa? Batteria scarica. Era accaduto che la notte antecedente le prequalifiche, i meccanici della Life avevano messo sotto carica le batterie, solamente che per qualche ora, e all'insaputa di tutti, la corrente era stata tolta per dei lavori... Dopo il weekend brasiliano, la Life interrompe il suo rapporto con Gary Brabham. Per ora lo sviluppo della vettura viene affidato al tester Franco Scapini, ma si parla di Bernd Schneider. "Ho troncato il mio rapporto con la Life - dice Brabham - perch? sono convinto che non possa progredire nella mia carriera rimanendo nella squadra di Vita." La Life intanto sostiene una sessione di prove a Misano col collaudatore Scapini. Il test ? positivo perch? finalmente si sono trovate delle risposte ai problemi: a Interlagos la batteria si scaricava anche per un guaio alla centralina. Scapini riesce a fare una ventina di giri con un tempo di 1'04" che rid? morale alla squadra. Intanto, in attesa delle decisioni di Schneider, il team intende modificare l'impianto elettrico per poter tornare in pista dopo Pasqua. Prima della gara di Imola, nell'attesa che a Franco Scapini venga data la superlicenza, prende corpo l'ipotesi che a Gary Brabham possa subentrare Bruno Giacomelli. Chiamato a svolgere un test sulla pista di Misano, il bresciano effettua una ventina di giri, e resta soddisfatto del potenziale della monoposto e del motore. Pure Giacomelli per? ha problemi di Superlicenza, e quindi il team sembra ora puntare su Antonio Tamburini, che ha gi? fatto qualche giro con la Coloni. Alla fine per? Giacomelli riesce ad ottenere la licenza, e pu? scendere in pista ad Imola. Anche se per un solo giro: infatti sulla Life si rompe la cinghia che comanda la pompa dell'olio, ed il sogno di ben figurare in casa svanisce, dopo aver inondato di olio la pista... Due settimane dopo, ecco l'appuntamento sulle stradine del Principato di Monaco, dove la squadra si presenta con un nuovo partner, la sovietica Pic, una industria bellica in via di riconversione che ha sede nella vecchia Leningrado con cui Vita ha concluso un accordo di interscambio che prevede da parte italiana il trasferimento di know-how e l'istituzione di corsi di specializzazione per i tecnici locali, mentre i russi metteranno a disposizione materiali (sono specializzati nella lavorazione del titanio e delle fibre) e conoscenze aerodinamiche visto che la Pic sino ad oggi ? stata principalmente un'azienda aeronautica. A Montecarlo Giacomelli riesce a completare "ben" otto giri, ma il suo tempo, di 1'41"1, ? lontano anniluce dall'ultimo dei prequalificati: addirittura con quel tempo non si qualificherebbe neppure per la gara di Formula 3! Intanto, Vita annuncia che dal Gran Premio di Germania la Life sar? equipaggiata con l'otto cilindri Judd, mentre il W12 di Rocchi sar? sviluppato in sede. Per la trasferta nordamericana nel frattempo la squadra andr? avanti con una sola scocca e tre motori dodici cilindri. Una seconda scocca ? in via di completamento, e servir? per montare il motore Judd. In America, per?, le cose continuano ad andare storte. A Montreal Giacomelli gira pochissimo e lentissimo, l'unica novit? viene dalla presenza di Peter Wyss, ex Rial e March, alla direzione della squadra emiliana. A Citt? del Messico, Bruno sparisce di scena dopo aver fatto un solo giro bloccato dalla rottura della batteria. Il ritorno in Europa non porta novit? migliori: al Paul Ricard Giacomelli riesce a compiere solo trecento metri prima che cedesse l'alberino della pompa della benzina della vettura. Anche a Silverstone la vettura si ferma ben presto lungo il tracciato e deve rientrare al traino... Ad Hockenheim, non c'? il motore Judd, ma ancora il W12; Giacomelli stavolta riesce a completare 5 giri, ma ancora girando in tempi altissimi. Altrettanti giri Bruno riesce a compiere a Budapest, identica sorte nei rilievi cronometrici. In Belgio il povero Giacomelli deve attendere 45' prima che i meccanici riescano a sgelare la bombola dell'aria compressa e mettere prima in moto la sua vettura... Anche a Monza non c'? speranza per il team di Ernesto Vita: nei soli due giri compiuti, Giacomelli ? pi? lento di venti secondi rispetto al penultimo delle prequalifiche, Langes... Finalmente in Portogallo arriva sulla monoposto l'otto cilindri Judd, ma il montaggio del motore viene ultimato a prove iniziate, e cos? Giacomelli non pu? compiere nemmeno un giro. In Spagna non ci sono problemi di montaggio, ma di lentezza in pista... Ancora una volta, ci sono una ventina di secondi fra la Life e gli altri. Cos? Ernesto Vita decide di rinunciare alla doppia trasferta in Giappone e Australia. "Che senso ha presentarsi in pista - dice Vita - per venti minuti con un motore che lamentava dei problemi elettrici, senza la possibilit? di cavare un ragno dal buco? Abbiamo preferito fermarci per fare delle prove serie, al banco, con l'8 cilindri Judd e risolvere i guai che ci stanno affliggendo." E rilancia: "La Life non chiude, anzi, abbiamo ingaggiato Stephen J. Felton quale tecnico che disegner? la vettura nuova. E' un giovane con esperienza alla March." Nessuno per? ci crede pi?, ed il sogno di Ernesto Vita finisce senza neppure aver avvicinato una prequalificazione."
  5. Patresalboretangelis

    IndyCar Series 2008

    Si ho letto che in pratica Kingdom Racing non ? riuscita a dare una vettura ad Hamilton e si limiter? ad essere ora solo lo sponsor personale. Correr? con la Vision numero 22
  6. Patresalboretangelis

    Stagione calcistica 07/08

    oggi arriva lo scudetto! :lol:
  7. Patresalboretangelis

    IndyCar Series 2008

    ma Hamilton non aveva firmato per il ?Kingdom Racing??
  8. Patresalboretangelis

    IndyCar Series 2008

    si poi non scordiamoci che ? stato appiedato per motivi di sponsor anche un altro giovane che fino ad allora andava molto bene, che ? Perera. Io sono rimasto molto deluso da Junqueira, vabb? che guida per Coyne, per? stare davanti solo a Moraes non mi sembra questa impresa.. Per Wilson mi sembra che nelle prove libere e nelle qualifiche sia sempre il migliore se non tra i primi, in gara si perde poi..per? Viso in questo week end ? andato davvero bene, tra libere qualifiche e gara. Poi sicuramente quell'incidente gli ? costata una buona posizione finale. Rahal anche non ? andato benissimo in Kansas. Comunque ? un mio parere soggettivo, ma tra quelli da cui ci si aspettava di pi?, la delusione sembra essere Power anche se ha vinto a Long. La prima gara non fa testo, a St Petersburg ? stato presto risucchiato in mezzo al gruppo, e qui non certo brillato nel week-end (mi pare che solo nelle libere due sia stato in grado di "mettersi in mostra" per? dietro a Viso appunto). In complesso il migliore si ? stato proprio Viso se si analizzano tutte le gare disputate (peccato per quell'inconveniente con Kanaan alla fine di Homestead).
  9. Patresalboretangelis

    IndyCar Series 2008

    La gara di Kansas ? stata abbastanza divertente nonostante sia stato un dominio Ganassi . Poi alla fine Dixon ha avuti quei problemini li' e Wheldon ha vinto (dico io meno male che cosi' Tony ha preso un secondo posto). Comunque quest'anno Dixon lo vedo forte, anche alla fine della gara ha fatto una bella rimonta. Per quanto riguarda Roth, peccato era partito sesto, poi ha fatto quella "boiata" passatemi il termine e ha rovinato la gara a Thomas. Avete visto come il meccanico della Luzco dopo la seconda cavolata (stava pestando il piede quando gli avevano spostato la vettura) gli ? andato vicino assestandogli un paio di botte in testa? :lol: Anche Viso nessuno lo ha sottolineato ma fino a prima l'incidente con Scheckter stava facendo una bella gara (vabb? che erano rientrati dai box e le posizione erano rimescolate) per? ad un certo punto si stava comportando egregiamente ed era stabilmente nella top ten con anche sorpassi ai danni di una Penske e di due AGR..
  10. Patresalboretangelis

    Firestone Indy Japan 300

    Perera ? stato appiedato
  11. Patresalboretangelis

    Strani test

    Riprendo la discussione. Liuzzi Williams tests 2002 Liuzzi Sauber tests 2004
  12. Patresalboretangelis

    I campioni senza corona

    A fine 1981 Elio aveva firmato per l'Alfa Romeo. Dato l'andamento delle stagioni successive di questa scuderia, che a quanto ho letto in questi anni credeva per davvero di poter entrare nuovamente nell'olimpo dei grandi, credo che il mancato accordo finale sia stato "favorevole" alla carriera ed all'immagine di Elio. Forse avrebbe potuto lottare per posizioni migliori nel 1983, anno in cui la Lotus non andava benissimo se si eccettuano alcune qualifiche di gran premi, per? non staremo qui a parlare oggi di Elio come terzo pilota assoluto nel 1984, o del rapporto Senna, e magari non ci sarebbe stato l'approdo in Brabham.. Credo che questo compensi la "sfortuna" di non aver potuto gareggiare con la Williams. Anche perch? come ha ben detto "Filippo" - "forse la sua storia prova che la lealta',la gratitudine,la signorilita' non sono doti che portano al titolo,ma che addirittura lo allontanano"- ... io preferisco ricordare la carriera di Elio cosi' come ? stata perch? quella ? stata la "sua" storia e tentare di cambiarla sarebbe un p? sminuirla. Un pilota "perdente" non nel senso negativo del termine, ma con onore , che da molti per? ? ricordato, fateci caso, solo perch? ? stata una "tappa" del percorso formativo di Senna. Alla fine si parla solo di piloti titolati e quant'altro ,ma spesso si scordano gli altri. Articolo "Rombo" del 7-12-1981 (in neretto le risposte del pilota) ROMA. Elio de Angelis accontenta Chapman e corre per lui anche il prossimo anno mentre Andrea de Cesaris va all'Alfa Romeo in coppia con il gi? confermato Bruno Giacomelli. Gi? da qualche settimana la definizione delle squadre Lotus e Alfa Romeo aveva trovato la giusta collocazione, ma la conferma effettiva ? venuta fuori solamente la settimana scorsa. Elio de Angelis infatti, si era recato a Londra venerdi' 27 novembre dove aveva messo a punto con Colin Chapman il contratto che lo legher? per tutto il 1982 alla Lotus. " Mi rimanevano alcune cose da rivedere con Chapman, ivi compreso la riscossione di alcuni pagamenti riguardanti il 1981- ci diceva il pilota romano- e posso affermare che ho ottenuto piena soddisfazione su tutti i fronti. Mi dispiace di aver dovuto attendere sino all'ultimo momento prima di concludere con Colin Chapman , ma visto che entro il 10 di dicembre ogni squadra doveva iscrivere le proprie macchine ed i propri piloti al campionato mondiale conduttori presso la FISA a Parigi, mi sono precipitato a chiudere con la Lotus". Come ? stato possibile che Elio de Angelis dopo aver firmato un contratto con l'Alfa Romeo, poi abbia dovuto correre ai ripari ed accordarsi di nuovo con Colin Chapman resta un mistero che difficilmente verr? risolto. A nostro avviso pensiamo che il tutto si sia svolto per qualche leggerezza dei contraenti. Sappiamo per certo che il contratto tra l'Alfa Romeo e De Angelis era stato discusso dalle parti alla presenza del presidente della Alfa Romeo, lo stesso De Angelis ed alcuni avvocati che tutelavano gli interessi delle parti e gli interessi nei confronti di Chapman con il quale De Angelis aveva un contratto scadente alla fine del 1982. Ad accordo avvenuto per? in contratti venivano firmati per conto dell'Alfa Romeo dall'ing. Carlo Chiti. Cosa c'era di preciso nei contratti non ? stao possibile leggerlo, ma per mettere le parti d'accordo senz'altro doveva trattarsi che al De Angelis sarebbe stata corrisposta sotto varie forme una cifra complessiva di ottocento milioni di lire, e che qualora da parte di Chapman ci fossero state delle pretese di penale da pagare per l'annullamento del precedente contratto, il tutto sarebbe stato pagato dall'Alfa Romeo. Da tenere presente che la penale richiesta esplicitamente da Chapman si aggirava attorno ai seicento milioni di lire. Questi accordi scritti e sottoscritti dalle parti hanno cominciato a vacillare quando il presidente Massacesi ha voluto farsi i conti in tasca, e vista la situazione in cui veniva a trovarsi l'Alfa Romeo, ha capito che la cosa avrebbe fatto poco piacere all'opinione pubblica ed ha cominciato a fare marcia indietro anche perch? per il mondiale 1982 i piloti Alfa non li paga pi? la Misura che ha mollato. Sembra tra l'altro che da parte dei contraenti siano stati commessi anche degli errori che al momento sono difficili da individuare, ma molto determinanti. Comunque Elio de Angelis sarebbe potuto rimanere all'Alfa sempre che alcune cifre, soprattutto quella riguardante la penale, fosse stata assorbita da lui stesso con un minore guadagno nel corso della stagione 1982. D'altronde solo le prestazioni delle due scuderie daranno ragione al pilota romano circa la scelta della Lotus con maggior guadagno o dell'Alfa con maggior prestigio e competitivit?. Al momento sulla carta ogni illazione sarebbe superflua. Qualcuno ha anche gi? parlato di legali per risarcimenti. Interpellato al telefono De Angelis non ha voluto far dichiarazioni in materia limitandosi a dire: " Non ho mai pensato di adire le vie legali, voglio solo che la colpa del mancato impegno contrattuale non cada sulle mie spalle. Questa volta sono pi? che sicuro che da parte mia non c'? stato nessun errore, semmai ? stata presa troppo alla lettera la sicurezza degli avvocati consiglieri dell' Alfa Romeo che avevano assicurato l'impossibilit? della Lotus di adire le vie legali per la rottura del contratto. Comunque adesso ? acqua passata ed ? meglio non pensarci pi?. Da questa storia la mia valutazione come pilota ne esce rafforzata in quanto significa che valgo realmente quanto mi paga la Lotus". D'altronde siamo sicuri che al pilota romano adesso interessi di pi? che il responsabile del mancato passaggio alla Alfa Romeo si faccia vivo magari con concrete promesse per il prossimo anno e le relative scuse per qualche errore commesso. uno squarcio di Autosprint n.20/1984 Intervista di Cesare Maria Mannucci- Avevi firmato un contratto con l'Alfa: cosa ? successo? Di contratti firmati con l'Alfa ne ho tre. Quando ormai tutto era stato programmato , all'ultimo momento l'Alfa ha fatto marcia indietro; ma guardando come vanno le cose oggi, credo che per me sia stato meglio cosi'. Per quanto riguarda il test con la Ferrari nel 1978 Autosprint n.20/1984 Intervista di Cesare Maria Mannucci- Foto Villani: "(...)Come altri piloti italiani anche De Angelis ? passato attraverso la grande illusione Ferrari : tuttavia per il romano la parentesi con il Cavallino non ? stata un? occasione persa o un sogno dissoltosi nell?inconsistenza del motore Dino di F2. Per De Angelis la Ferrari ha voluto dire la possibilit? di muovere i primi passi in F1, prescindendo da ogni eventuale promessa di debuttare in corsa. Del periodo Ferrari a Elio ? rimasto molto poco, forse solamente il rapporto difficile con Gilles Villeneuve, per il resto, il romano ha trovato la sua consacrazione in Inghilterra , vivendo in prima persona il travagliato momento della Lotus , culminato con la scomparsa di Chapman(...)" Lo stesso pilota disse che non ambiva a quei tempi correre per la Ferrari, ma il test fu un importante passo nella sua carriera, ora non ricordo le parole esatte, ma pi? o meno disse che per entrare in F1 ebbe l'occasione , totalmente inaspettata, di farlo dalla porta principale con un team di rilievo, ma che le sue priorit? e quelle di Ferrari erano ben altre a quei tempi . Lui doveva dimostrare tutto e fare gavetta, esserci in F1 ma preferibilmente con una scuderia che lo aiutasse a farlo crescere, perch? entrare in Ferrari (o in qualunque altro team) sarebbe si stato un sogno, ma ti avrebbe bruciato la carriera qualora fosse andata cosi' cosi'.
  13. auguri ad ayrton fan e grazie per gli auguri ragazzi
  14. Patresalboretangelis

    Telaio Formula 1

    il tempo di fare delle captures ad alcune pagine di un articolo e ve le posto.. Stagione 1972
  15. Patresalboretangelis

    Le Livree della F1

    il topic aperto due anni fa ormai: http://www.f1grandprix.it/public/IBforum2/...3&hl=livree
  16. Patresalboretangelis

    Stagione 1983

    Del 1983 ho visto solo alcune gare per la verit?, Imola, Long Beach, Monaco, Detroit Kyalami ed Austria L'altro giorno mi sono visto Zandvoort una gara davvero divertente (credo la migliore anche per i colpi di scena) , dodicesimo appuntamento della stagione su quindici: in campionato Prost dopo Austria comandava con 51 punti poi Piquet con 37 ed il duo ferrarista Arnoux 34 e Tambay 31. In partenza Piquet in pole , poi Tambay ed Elio terzo (quell'anno fu un miracolo vedere le Lotus tra le prime in partenza o in gara), poi Prost su Renault, Mansell, Patrese poi verso la nona e decima posizione Arnoux e Cheever con la Renault n.16. Al via subito grande bagarre con Tambay che addirittura viene risucchiato nelle ultimissime posizioni, mentre anche la Lotus di Elio arretra fino alla settima posizione dopo la prima curva la Tarzan. Cheever con uno scatto favoloso sulla sua destra all'esterno giunge addirittura secondo davanti al suo compagno, mentre anche Patrese ha un ottimo scatto e giunge ad insidiare Prost. Con grande sorpresa dopo il primo grande colpo di scena, la partenza appunto dove le posizioni di tutti a parte Piquet, si sono rimescolate, ? vedere De Cesaris quinto e Warwick nelle posizioni che contano a punti, ma l'italiano sar? costretto a pochissimi giri dall'inizio al ritiro con la sua Alfa.Piquet prende il largo mentre il duo Renault si da battaglia. I primi quattro sembrano gi? avere un grande vantaggio dopo appena due-tre giri dagli altri: sono le due Brabham e le due Renault con De Cesaris prima del ritiro con un ottimo andamento. Intanto dietro Arnoux inizia a risalire la china dopo che la partenza non era andata per il meglio , cosi' come il suo compagno che fece nettamente peggio. Si trova dopo le prime tornate gi? in sesta posizione con largo vantaggio sul settimo. Intanto si ritira la Ligier di Boesel a bordo pista.Warwick su Toleman si trova settimo davanti alle due Lotus. Prost riesce a passare Cheever che perde terreno a vantaggio di Patrese dopo poche curve.L'italiano inizia subito ad infastidire l'americano attaccandolo senza perdere tempo. Arnoux si avvicina sempre di pi? a De Cesaris che fonde il motore. Sul rettilineo iniziale il padovano tenta l'attacco dopo aver preso la scia fin dall'uscita del curvone finale, ma non riesce a passare. Al passaggio seguente invece sembra aver perso terreno. Piquet continua a marciare mentre Prost segue a distanza. Al terzo tentativo sempre sul rettilineo dello start, Patrese esce meglio dall'ultima curva e segue come un ombra Cheever che riesce a non capitolare prima della staccata della semi sopraelevata Tarzan.Arnoux approfitta del duello per avvicinarsi a due secondi dal duo. Al quarto tentativo consecutivo la Brabham BT52 versione "B" di Riccardo riesce a passare appena dopo la linea della partenza, mentre Cheever tenta di controbattere all'interno prima della prima curva, riesce a trovare un pertugio, ma Patrese gli chiude la porta perentoriamente costringendolo alla frenata. Dopo questa manovra anche Arnoux si fa sotto. Nella parte guidata la sua Ferrari sembra andare liscia, mentre all'uscita delle curve perde in potenza. Watson intanto supera con la sua "vecchia" Mclaren Mp4/1C, la Spirit rosso blu del debuttante Johansson e guadagna la nona posizione, per la Spirit comunque il gran premio olandese sta andando alla grande. Dietro di loro c'? Baldi con la Alfa ed a pochi decimi da questi un trittico formato da una ATS giallonera, Alboreto su Tyrrell Benetton verde e Lauda. Ancora pi? detro attardati di circa un paio di secondi una Williams, presumibilmente il campione in carica Rosberg vincitore a Monaco nel 1983, e Tambay. Sul rettilineo abbiamo un doppo sorpasso, l'austriaco con la nuova Mp4/1E su Michele, e il francese della Ferrari sulla Williams. Alboreto sembra non demordere e dopo essere stato passato agilmente si riavvicina per un breve tratto al bicampione mondiale, ma ? costretto a cedere. La vettura numero 27 si avvicina pericolosamente alla Tyrrell non ancora completato il giro, mentre l'altro ferrarista, quintoinsidia la Renault numero 16. Dopo soli 10 giri Piquet comanda con quasi cinque secondi su Prost, che a sua volta ne ha circa sette su Patrese. Poi Cheever e Arnoux molto vicini, tra di loro un secondo e Warwick a diciasette dalla testa e circa quattro dalla Ferrari. E la gara deve vivere ancora i suoi colpi di scena. La regia inquadra Alboreto davanti a Rosberg e Giacomelli su Toleman dopo essersi soffermato sul trenino composto da Patrese,Cheever e Arnoux. Sono rispettivamente in quindicesima, sedicesima e diciassettesima posizione. Il primo era partito diciottesimo, il secondo ventitreesimo ed il terzo migliore dei due in tredicesima piazza. Al tredicesimo passaggio circa sul rettilineo transitano in fila Johansson attaccato da Baldi che non passer? ,con l'Alfa numero 23, la Ats in undicesima posizione, poi Lauda e Tambay. E questi riesce invece a compiere il sorpasso portandosi in dodicesima posizione. Poi la regia indugia su Surer, lo svizzero alla guida della Arrows, vettura che nel 1983 cambi? sponsorship alla livrea quasi ad ogni gara, mantenendo quasi sempre una colorazione tendente al bianco, e tra queste livree annotiamo anche quella della Barclay giallo ocra e rossa che verr? mantenuta fino al 1986. Arnoux rompe gli indugu e supera Cheever con un sorpasso voluto e cercato prima della curva Tarzan, ma l'americano non perde colpi e gli resta attaccato per un giro. Passano tre o quattro giri che la situazione si stabilizza, fino a che i distacchi non sono tanto ravvicinati con il francese vettura n.28 con due secondi di vantaggio sull'americano e altrettanto di ritardo dall'italiano. Davanti Piquet rosicchia altri due secondi ed al sedicesimo giro ne ha complessivamente quasi sette su chi segue, cio? Prost. Warwick continua a fare una gara molto regolare con la poco prestante Toleman ed ? a soli quattro secondi da Cheever.Invece Tambay continua a risalire superando l'austriaco della Mclaren numero 8 , e segue a distanza ravvicinata la ATS portandosi in undicesima posizione, con dietro lo svedese della Spirit Honda (passato proprio da Manfred Winkelhock prima) ? attaccato e superato da Lauda non senza patemi. L'austriaco corre con la cinture di sicurezza celesti che si sono slacciate.. Continuo la prossima volta con la seconda parte..
  17. Patresalboretangelis

    La vostra collezione di Gran Premi

    vi consiglio di vedere Zandvoort 1983, una gara chiave anche in vista del campionato di quell'anno visto che era il dodicesimo appuntamento
  18. Patresalboretangelis

    HONDA Grand Prix of St. Petersburg

    Wilson ? al comando delle libere! Poi dietro Meira e Kanaan. Debuttano Rahal e Bell
  19. Patresalboretangelis

    1999 - Silverstone

    giusto! la mia teoria ? sempre quella (mi pare di averla esposta anche in precedenza ): ogni cosa ? andata nella maniera giusta o sbagliata, ma comunque come doveva andare..ritornare indietro e fare ipotesi, proprio perch? d? adito a mere supposizioni, fa si' che per ogni teoria che si fa, se ne devono fare altre di corollario.. non ? una teoria disfattista o pessimista, per? se ci pensa bene ? impossibile mantenerle in vita ed argomentarle, perch? tutto quello che ? accanto cambia senso anch'esso. Ed anche gli avvenimenti che si possono dire "futuri" in quel momento, sono fortemente condizionati ..
  20. Patresalboretangelis

    Piloti non all'altezza della F1

    Detto fra noi ,non sta simpaticissimo neanche a me , se proprio vogliamo usare termini eufemistici ...anzi se proprio doveva arrivare qualcuno dalla Gp2 altri piloti meritavano molto di pi? (parlo dei tre anni complessivi della Gp2 corsi finora).. Per? forse mi sono spiegato male prima..volevo dire che quest'anno non ci sono piloti con la valigia (a parte lui e lo sponsor munifico che ? impersonato dal padre)..prima c'erano a partire dalla fine degli anni ottanta soprattutto una pleteora di piloti che guidavano solo per portare linfa vitale monetaria ai rispettivi teams..ingaggiati anche a tempo determinato uno o due gp al massimo.. c'? da dire per? che le scuderie meno prestanti di quest'anno, cio? la Super Aguri e la Force India (e se volgiamo metterci anche la TR lo facciamo) non sono certo distanti anni luce come la Minardi di Stoddart o la Jordan post-2002 degli ultimi anni (giusto per esemplificare i casi pi? recenti)..
  21. Patresalboretangelis

    Piloti non all'altezza della F1

    Monteiro non dispiaceva neanche a me..credevo fosse un bidone totale invece fece molto bene nonostante i mezzi..e mi sono anche sorpreso che lo abbiano fatto fuori subito comunque se andiamo a vedere lo schieramento odierno, non ci sono nomi che fanno gridare "allo scandalo" come accadeva normalmente fino a pochissimi anni fa..sono tutti ottimi piloti
  22. Patresalboretangelis

    GAINSCO Auto Insurance Indy 300

    Dixon ha fatto segnare la pole (tra l'altro ? cambiato anche il format: non due giri ma quattro) poi a sorpresa i due della Vision con Foyt IV davanti. Patrick quarta mentre Perera ? stato il migliore degli ex-Champ Car Tra le sorprese anche Roth decimo Wheldon e Howard hanno fatto incidenti e il primo parte ultimo, il secondo non si sa se partecipa (forse non riescono a ricostruire la vettura)
×