mp68

Aggiungerei anche la possibilit? di fare modifiche rapidamente. Un monoscocca puro, una volta fatto, te lo tieni e se devi cambiare qualche ancoraggio o disporre diversamente un accessorio sono problemi. Con i tubi risolvi pi? velocemente. Inoltre puoi irrigidire determinate parti aumentando lo spessore del fazzoletto mentre sul carbonio devi aggiungere pelli e all'epoca non era cosa facile.

Concordo!

Qualcuno crede che Groj non ha ancora rivisto le immagini?

giusto per la citazione... ma se ti dovessero sputare mettiti sopravvento che ? meglio!

Sulla sfortuna nera di Ben Spies: Jeremy Burgess - se aprisse un'agenzia di pompe funebri probabilmente non morirebbe pi? nessuno Guido Meda - e si, la dea bendata gli sputa proprio in faccia E Rangheri - e mi sa che sta pure sottovento!

Concordo in pieno anche perch? c'? gi? un precedente di Howard, Apollo 13. Nel frattempo c'? in giro, in inglese ovviamente, il libro. http://www.amazon.it/In-Name-Glory-Tom-Rubython/dp/0956565697/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1345626920&sr=8-1 Spero, come nel caso spracitato, che approfittando della scia del film venga presto tradotto

... non lo mandi in Ducati al posto di Valentino! :-)

Si fa cos? altro che lasciare lo spazio. Qui si fanno le gare mica danza classica! (Cit)

Appunto, fine dela strategia!

Beh, Tano 7 o 9 poco cambia. Io proverei. Tipo senna su mamsell a Montecarlo! Impossibile ma affascinante

Se alo va in fondo mica sarebbe male. Tanto qui non si passa. Eppoi magsri arriva uno spruzzetto d'acqua. Se si ferma fa 8

Incertezza per ham

E gi?. Eppure negli anni bui era l'unico circuito favorevole alle rosse

Hai ragione.per? Potrebbe piovere altrimenti tutto ai box...

E' un tema controverso, potresti avere ragione anche se ufficialmente si parl? di errore di pilotaggio con relative chiacchere sullo stile di vita. Onestamente non saprei dire.

Pur senza avvicinarsi a De Palma penso che tra i "famosi" Clark possa dire la sua.

Che Fiorio gli aveva messo la benzina congelata e che la macchina appena toccato il muro ? esplosa. Per il resto tu hai ragione. Ma se poi non vengono pi? a correre qui come minacciarono all'epoca anche loro hanno le "loro" ragioni.

Non voglio andare per le lunghe perch?, come dicevo, ? mooooolto difficile. Ma ad esempio, come dici tu, se nel pit metto male una gomma e il pilota si schianta (o uccide qualcuno) che si fa? Certo che se la montavo in fabbrica non si staccava! Per quanto riguarda il "morto in pista" penso sia un dovere del direttore di gara che quindi si toglie l'imbarazzo facendolo morire in ospedale. Si pu? fare un lavoro al meglio? Certo ma se le esigenze erano impellenti? Forse si ? fatto il meglio che si poteva in sito, come nel caso del Pit stop precedente. Insomma, anch'io concordo che sono pagati per correre e non per morire ma ? giusto "processare" un incidente che, per definizione, ? un accidente? E a quale scopo visto che ci sono assicurazioni che comunque pagano? Qulacuno sa dirmi se a seguito, chess?, dell'incidente di De Angelis si siano aperti procedimenti penali? Ripeto, non dico sia ingiusto aprire un processo, dico solo che, fatti alla mano, ? inutile. E che mi sembra avvenga solo in Italia. Magari siamo noi ad essere una volta tanto avanti e in futuro ci imiteranno. Sarebbe bello. Ma deve pure portare a qualcosa di concreto e non ad una "condanna" virtuale che poi nessuno sconta.

E' un discorso molto complesso. Quindi vado per le spicciole. Se c'? un morto la pista viene sequestrata e finch? le indagini non sono concluse non si pu? correre. Ergo, i piloti "muoiono" tutti in ospedale... Giusto, sbagliato? La cosa da chiedersi ? se i sport motoristici sono per definizione pericolosi, c'? bisogno di trovare sempre e per forza un colpevole? Ovvio che nel caso di Senna il piantone era "leggero" ma chi ha interesse ad uccidere il suo Campione? Ma se qualcuno lo avesse voluto uccidere, chess?, per gelosia o per chiss? quale interesse? Ecco quindi che essendo la nostra legislatura basata sul diritto romano, scatta l'indagine! Che poi risulta infinita e porta ad una colpevolezza (spesso capro espiatorio)che cade in prescrizione. Insomma, se un pilota muore durante una competizione in maniera evidente (penso a Tomizawa investito) quindi senza nessuna premeditazione, c'? bisogno di bloccare tutto per svolgere le indagini? La scappatoia e far "morire" il pilota durante il trasporto in ospedale... Cinico ma inevitabile finch? ci saranno certe regole. Se poi, come accade per coscienza negli ultimi anni, si dovesse dichiarare il pilota morto in pista (penso a Simoncelli) ecco che il Circo , OGGI, si fermerebbe comunque. Anni fa avrebbero corso sopra le macerie. Quindi, secondo me, a meno che non si tratti di un omocidio (ma come fare a verificarlo?) non bisognerebbe cercare a viva forza un colpevole. Il pilota conosce i rischi, corre su un PROTOTIPO e la pista viene "saggiata" prima di spararsi per un gp quindi, come fece Lauda o Fittipaldi, ha il potere (spesso dubbio) di non correre. Inutile istruire processi farsa tanto per far vedere che la giustizia ha fatto il suo corso. Cosa vogliamo fare, carcerare il tecnico che sald? il piantone di Senna? O chi incoll? il sandwich che non resse di Villeneuve? O Chapman per i semiassi della Lotus? Tanti piloti rifiutarono la Lotus proprio perch? troppo al limite. E a Roland l'alettone si stacc? perch?, come quello di Elio non era sufficientemente robusto, oppure lo crin? lui in qualche curva precedente? A che e a Chi serve trovare queste risposte? I piloti sanno quello che vanno a fare e la loro vita non ? reversibile. In Inghilterra si corre ancora il TT ben sapendo che ha una media di pi? di un morto all'anno. Che facciamo condanniamo tutti gli organizzatori perch? "improvvisamente" ci rendiamo conto che ci sono i muretti ai lati della pista? O accettimao il fatto che chi ci va ? consapevole di questo stato di cose? Difficile, comunque la si pensi.

Io ho in mente delle tristi immagini di Zeltweg e dell'anello di velocit? di Monza. Anche Zandvoort ? stata dimezzata.

Il fatto che gli apparve il Divino l'avevo sentito dire anch'io ma non che gli chiedesse di sacrificare la gara! Penso che Senna si riferisse a quello stato di trance che ongi tanto capita ad un fuoriclasse e che lo eleva dal mondo normale facendogli fare cose impensabili. Poi l'errore, probabimente dovuto ad un calo di concentrazione e che poi potrebbe essere stato mascherato da qualche guasto opportunamente sopraggiunto. Senza nulla togliere a Senna, secondo me fu un suo errore.

Reg Parnell a John Surtees per convincerlo a passare dalle moto alle macchine "beh in auto ? pi? difficile cadere!"

Per? le macchine resistettero bene a quell'inferno. Pu? sembrare, anzi ?, un po' cinico ma ? raro veder cedere la "macchina uomo" prima della macchina "auto" in condizioni cos? disastrose.

E gi?... pensa che un deputato del PD (alla faccia della cultura per tutti) ha varato una legge che impedisce di fare sconti online superiori al 30%... E io che ho preso tutta la serie vite ad corsa su Amazon a 3E l'uno! E' finita la pacchia e neanche l'Ebook sembra migliorare la cosa. Solo un paio di E meno della versione cartacea per le ultime uscite. Per ora meno di 42,5E non li o trovati. Bisogner? aspettare.

Apprendo ora: Button e il Triathlon :unsure: http://video.repubblica.it/sport/il-button-che-non-ti-aspetti-dalla-f1-al-triathlon/91782/90175?ref=HREV-3