Gilles_The_Aviator 0 Inviato 24 Febbraio, 2007 Perch? si doveva parlare di Stewart,non di come venivano trasmessi i gp in tv! Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Visitatore Ayrton4ever Inviato 24 Febbraio, 2007 mi sembra che siamo rientrati IT Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
ickx70 1 Inviato 24 Febbraio, 2007 Siamo stati OT solo per due interventi, ora stiamo parlando del grande Jackie. In anni in cui gli incidenti avevano una grande incidenza nelle gare lui ne ebbe solo uno grave: a Spa nel 66 rimase intrappolato nei rottami della sua BRM e fu salvato da G. Hill. Memorabile la sua vittoria al Nurburgring del 1968. Mi chiedo spesso: se non si fosse ritirato a soli 34 anni e con quella Tyrrell tra le mani, quanti gp e quanti mondiali poteva vincere ancora? Un vero talento straordinario e anche un vero signore. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Visitatore Ayrton4ever Inviato 24 Febbraio, 2007 se posso aggiungere un dettaglio prettamente tecnico e motoristico c'aveva anche una gran bella moglie! Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Gilles_The_Aviator 0 Inviato 24 Febbraio, 2007 Nelle categorie minori agli inizi usava uno pseudonimo "A.N. Other" per non farsi scoprire dalla famiglia che non lo voleva fare correre Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
ickx70 1 Inviato 24 Febbraio, 2007 se posso aggiungere un dettaglio prettamente tecnico e motoristico c'aveva anche una gran bella moglie! Che tutt'ora ? una bella 60enne Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
caneparo 0 Inviato 24 Febbraio, 2007 Siamo stati OT solo per due interventi, ora stiamo parlando del grande Jackie. In anni in cui gli incidenti avevano una grande incidenza nelle gare lui ne ebbe solo uno grave: a Spa nel 66 rimase intrappolato nei rottami della sua BRM e fu salvato da G. Hill. Memorabile la sua vittoria al Nurburgring del 1968. Mi chiedo spesso: se non si fosse ritirato a soli 34 anni e con quella Tyrrell tra le mani, quanti gp e quanti mondiali poteva vincere ancora? Un vero talento straordinario e anche un vero signore. Stewart fu spinto al ritiro da sua moglie. Aveva dei figli piccoli e si rese conto che con i tempi che correvano morivano circa 10 piloti all'anno. Avrebbe potuto vincere tanti gp e altri mondiali. Ma poteva pagare la sua ambizione col prezzo della vita. Stewart non si stanca mai di ripetere che la sua striscia di vittorie poteva andare avanti tranquillamente ma che decise di abbandonare le corse perch? vedeva altre opportunit? lucrative, come quella di uomo immagine ford Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Visitatore alexf1 fan Inviato 24 Febbraio, 2007 se posso aggiungere un dettaglio prettamente tecnico e motoristico c'aveva anche una gran bella moglie! Che tutt'ora ? una bella 60enne Ma non invecchia mai Helen Stewart ? Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
ickx70 1 Inviato 24 Febbraio, 2007 Qualcuno sa quando prese la decisione di diventare costruttore? Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
caneparo 0 Inviato 24 Febbraio, 2007 In realt? il proprietario della Stewart Grand Prix era suo figlio Paul che aveva gi? proprietario di una squadra di F3 di successo. Jackie fu contattato dalla Ford che voleva entrare nei Grand Prix come costruttore e fu cos? che nacque la SGP, che altro non fu che un ponte di ingresso per la Jaguar, il marchio che la Ford voleva rilanciare nelle corse. Il resto ? storia Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
brabham 1 Inviato 25 Febbraio, 2007 Sul ritiro del grande Jackie vi riporto le sue parole in un passo molto significativo che aiutano anche a capire lo stato d'animo in cui venivano vissute le corse: "Helen era stata molto colpita dalla morte di Jochen [Rindt] ma, forse perch? si era alla fine della stagione, sembr? che tutti e due avessimo superato l'accaduto prima che avesse inizio la nuova stagione di gara. Ricordo che quella fu la prima volta in cui mi chiese se sarei riuscito a ritirarmi... forse avevo bisogno di pi? coraggio per abbandonare le corse che per continuare a gareggiare. Ma la morte di Bonnier fu una cosa diversa. Soprattutto per Helen. La tensione cominciava a farsi sentire, poi, un giorno, i nostri due figli, tornati a casa, chiesero alla madre quando il loro pap? sarebbe rimasto ucciso, dato che tutti i piloti pap? morivano" Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
ickx70 1 Inviato 25 Febbraio, 2007 Sul ritiro del grande Jackie vi riporto le sue parole in un passo molto significativo che aiutano anche a capire lo stato d'animo in cui venivano vissute le corse: "Helen era stata molto colpita dalla morte di Jochen [Rindt] ma, forse perch? si era alla fine della stagione, sembr? che tutti e due avessimo superato l'accaduto prima che avesse inizio la nuova stagione di gara. Ricordo che quella fu la prima volta in cui mi chiese se sarei riuscito a ritirarmi... forse avevo bisogno di pi? coraggio per abbandonare le corse che per continuare a gareggiare. Ma la morte di Bonnier fu una cosa diversa. Soprattutto per Helen. La tensione cominciava a farsi sentire, poi, un giorno, i nostri due figli, tornati a casa, chiesero alla madre quando il loro pap? sarebbe rimasto ucciso, dato che tutti i piloti pap? morivano" grazie Brabham, non conoscevo questo particolare. Ricordo per? che Helen Stewart e Nina Rindt erano molto vicine, cos? come Barbro Peterson. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
rumpen78 6 Inviato 26 Febbraio, 2007 stweart e' meno considerato in italia,perche' e' venuto prima dell'epoca televisiva iniziata con lauda,che rappresenta il vero inizio della grande popolarita' della f.1 in italia.quando si parla del piu' grande di tutti i tempi tra i tifosi italiani il suo nome viene fuori piu' raramente di altri,ma e' indubbio che e' uno dei 5 6 piloti migliori mai visti in f.1,sicuramente il piu' grande dalla morte di clark fino all'epoca di lauda. stweart ha vinto anche il prestigioso trofeo nurburgring,assegnato al pilota che per primo avrebbe trinofato per tre volte sul vecchio circuito tedesco. stweart e' stato completo come pilota e personaggio. veloce intelligente ragioniere sempre perfetto in ogni situazione.come personaggio e' stato al tempo stesso politico,uomo immagine,ottimo manager di stesso e dei propri affari,ma anche scanzonato e irriverente quando serviva. difficile trovare una personalita' cosi ecclettica nella storia della f.1 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
brabham 1 Inviato 27 Febbraio, 2007 Chiedo scusa con questo OT ma visto che ? stata citata e che da sempre m'interessa sapere qualcosa di pi? su Barbro Peterson e le circostanze del suo suicidio (19 Dicembre 1987). Qualcuno ha qualche notizia in pi? o qualche articolo dell'epoca? Nell'opinione comune il fatto viene imputato alla depressione per non aver mai completamente superato la morte di Ronnie, anche se nel frattempo si era legata intimamente a John Watson, al punto che questi rinunci? ad un contratto con la Lotus nell'84 per starle accanto, e i due parlavano da tempo di matrimonio. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
FILIPPO 1 Inviato 27 Febbraio, 2007 Chiedo scusa con questo OT ma visto che ? stata citata e che da sempre m'interessa sapere qualcosa di pi? su Barbro Peterson e le circostanze del suo suicidio (19 Dicembre 1987). Qualcuno ha qualche notizia in pi? o qualche articolo dell'epoca? Nell'opinione comune il fatto viene imputato alla depressione per non aver mai completamente superato la morte di Ronnie, anche se nel frattempo si era legata intimamente a John Watson, al punto che questi rinunci? ad un contratto con la Lotus nell'84 per starle accanto, e i due parlavano da tempo di matrimonio. ecco il link http://www.ronniepeterson.se/subc/eng/orframe.html(cliccare poi su Ronnie and Barbro) che si riferisce ad una webpage interna al magnifico sito dedicato a Ronnie Peterson. Come vedrete si tratta di una storia tristissima. Inoltre il libro di coterie press, ''Ronnie Peterson the formula one super swede'' di Jhonny Typler illustra bene ed allo stesso modo tutta la vicenda.(www.coteriepress.com) Filippo Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
FILIPPO 1 Inviato 27 Febbraio, 2007 Chiedo scusa con questo OT ma visto che ? stata citata e che da sempre m'interessa sapere qualcosa di pi? su Barbro Peterson e le circostanze del suo suicidio (19 Dicembre 1987). Qualcuno ha qualche notizia in pi? o qualche articolo dell'epoca? Nell'opinione comune il fatto viene imputato alla depressione per non aver mai completamente superato la morte di Ronnie, anche se nel frattempo si era legata intimamente a John Watson, al punto che questi rinunci? ad un contratto con la Lotus nell'84 per starle accanto, e i due parlavano da tempo di matrimonio. ecco il link http://www.ronniepeterson.se/subc/eng/orframe.html (cliccare poi su Ronnie and Barbro) che si riferisce ad una webpage interna al magnifico sito dedicato a Ronnie Peterson. Come vedrete si tratta di una storia tristissima. Inoltre il libro di coterie press, ''Ronnie Peterson the formula one super swede'' di Jhonny Typler illustra bene ed allo stesso modo tutta la vicenda.(www.coteriepress.com) Filippo Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
rumpen78 6 Inviato 27 Febbraio, 2007 Siamo stati OT solo per due interventi, ora stiamo parlando del grande Jackie. In anni in cui gli incidenti avevano una grande incidenza nelle gare lui ne ebbe solo uno grave: a Spa nel 66 rimase intrappolato nei rottami della sua BRM e fu salvato da G. Hill. Memorabile la sua vittoria al Nurburgring del 1968. Mi chiedo spesso: se non si fosse ritirato a soli 34 anni e con quella Tyrrell tra le mani, quanti gp e quanti mondiali poteva vincere ancora? Un vero talento straordinario e anche un vero signore. Stewart fu spinto al ritiro da sua moglie. Aveva dei figli piccoli e si rese conto che con i tempi che correvano morivano circa 10 piloti all'anno. Avrebbe potuto vincere tanti gp e altri mondiali. Ma poteva pagare la sua ambizione col prezzo della vita. Stewart non si stanca mai di ripetere che la sua striscia di vittorie poteva andare avanti tranquillamente ma che decise di abbandonare le corse perch? vedeva altre opportunit? lucrative, come quella di uomo immagine ford la moglie non fatico' molto a convincerlo visto che stweart aveva criticato la sicurezza della f.1 fin dal 1966,e nel 1973 non ne poteva piu' di rischiare la vita per la negligenza e la disorganizzazione di una f.1 ancora stile fiera paesana. vi riporto questa sua testimoninza in seguito a un brutto incidente occrsogli al gran premio di spa' nel 66' "Sono rimasto intrappolato nella mia vettura per venticinque minuti quando, finalmente, Graham e Bob Bondurant sono riusciti a liberarmi utilizzando la chiave inglese di uno spettatore. Non c?erano dottori e mi hanno caricato nel retro di un furgone. Finalmente un dottore mi ha dato un primo soccorso vicino alla torre di controllo dove sono stato messo su una barella, sul pavimento, circondato da cicche di sigarette. Finalmente ? arrivata un?ambulanza a prendermi e, con la scorta della polizia, siamo partiti per l?ospedale ma la scorta ha perso l?ambulanza sulla quale nessuno sapeva la strada da prendere per l?ospedale di Li?ge. Per tutto questo tempo erano convinti che io avessi una rottura delle spina dorsale, dal momento che no potevo muovere le gambe, e solo dopo un controllo pi? accurato si ? scoperto che le mie ferite non erano cos? gravi come si pensava subito." "Ho compreso che se questo ? il meglio che abbiamo c?? poco da stare allegri: non andava bene la pista, le vetture, la copertura medica, gli impianti anti incendio e le squadre di emergenza. C?erano balle di fieno che sembravano blocchi di cemento, molti oggetti a bordo pista contro i quali era pericolosissimo andare a sbattere, gli alberi non erano protetti e cose simili. E? una cosa impensabile per i giovani piloti di oggi. Semplicemente ridicola. E mortale!" "Se dovessi lasciare un?eredit? a questo sport, penso proprio che si tratterebbe di qualcosa che riguarda la sicurezza dal momento che quando ho cominciato a correre io le misure di sicurezza erano diaboliche." Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
ickx70 1 Inviato 27 Febbraio, 2007 Siamo stati OT solo per due interventi, ora stiamo parlando del grande Jackie. In anni in cui gli incidenti avevano una grande incidenza nelle gare lui ne ebbe solo uno grave: a Spa nel 66 rimase intrappolato nei rottami della sua BRM e fu salvato da G. Hill. Memorabile la sua vittoria al Nurburgring del 1968. Mi chiedo spesso: se non si fosse ritirato a soli 34 anni e con quella Tyrrell tra le mani, quanti gp e quanti mondiali poteva vincere ancora? Un vero talento straordinario e anche un vero signore. Stewart fu spinto al ritiro da sua moglie. Aveva dei figli piccoli e si rese conto che con i tempi che correvano morivano circa 10 piloti all'anno. Avrebbe potuto vincere tanti gp e altri mondiali. Ma poteva pagare la sua ambizione col prezzo della vita. Stewart non si stanca mai di ripetere che la sua striscia di vittorie poteva andare avanti tranquillamente ma che decise di abbandonare le corse perch? vedeva altre opportunit? lucrative, come quella di uomo immagine ford la moglie non fatico' molto a convincerlo visto che stweart aveva criticato la sicurezza della f.1 fin dal 1966,e nel 1973 non ne poteva piu' di rischiare la vita per la negligenza e la disorganizzazione di una f.1 ancora stile fiera paesana. vi riporto questa sua testimoninza in seguito a un brutto incidente occrsogli al gran premio di spa' nel 66' "Sono rimasto intrappolato nella mia vettura per venticinque minuti quando, finalmente, Graham e Bob Bondurant sono riusciti a liberarmi utilizzando la chiave inglese di uno spettatore. Non c'erano dottori e mi hanno caricato nel retro di un furgone. Finalmente un dottore mi ha dato un primo soccorso vicino alla torre di controllo dove sono stato messo su una barella, sul pavimento, circondato da cicche di sigarette. Finalmente ? arrivata un'ambulanza a prendermi e, con la scorta della polizia, siamo partiti per l'ospedale ma la scorta ha perso l'ambulanza sulla quale nessuno sapeva la strada da prendere per l'ospedale di Li?ge. Per tutto questo tempo erano convinti che io avessi una rottura delle spina dorsale, dal momento che no potevo muovere le gambe, e solo dopo un controllo pi? accurato si ? scoperto che le mie ferite non erano cos? gravi come si pensava subito." "Ho compreso che se questo ? il meglio che abbiamo c'? poco da stare allegri: non andava bene la pista, le vetture, la copertura medica, gli impianti anti incendio e le squadre di emergenza. C'erano balle di fieno che sembravano blocchi di cemento, molti oggetti a bordo pista contro i quali era pericolosissimo andare a sbattere, gli alberi non erano protetti e cose simili. E' una cosa impensabile per i giovani piloti di oggi. Semplicemente ridicola. E mortale!" "Se dovessi lasciare un'eredit? a questo sport, penso proprio che si tratterebbe di qualcosa che riguarda la sicurezza dal momento che quando ho cominciato a correre io le misure di sicurezza erano diaboliche." Se qualcuno ha visto il film Grand Prix del 1966, si evocano situazioni proprio come quelle descritte. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Gilles_The_Aviator 0 Inviato 27 Febbraio, 2007 Siamo stati OT solo per due interventi, ora stiamo parlando del grande Jackie. In anni in cui gli incidenti avevano una grande incidenza nelle gare lui ne ebbe solo uno grave: a Spa nel 66 rimase intrappolato nei rottami della sua BRM e fu salvato da G. Hill. Memorabile la sua vittoria al Nurburgring del 1968. Mi chiedo spesso: se non si fosse ritirato a soli 34 anni e con quella Tyrrell tra le mani, quanti gp e quanti mondiali poteva vincere ancora? Un vero talento straordinario e anche un vero signore. Stewart fu spinto al ritiro da sua moglie. Aveva dei figli piccoli e si rese conto che con i tempi che correvano morivano circa 10 piloti all'anno. Avrebbe potuto vincere tanti gp e altri mondiali. Ma poteva pagare la sua ambizione col prezzo della vita. Stewart non si stanca mai di ripetere che la sua striscia di vittorie poteva andare avanti tranquillamente ma che decise di abbandonare le corse perch? vedeva altre opportunit? lucrative, come quella di uomo immagine ford la moglie non fatico' molto a convincerlo visto che stweart aveva criticato la sicurezza della f.1 fin dal 1966,e nel 1973 non ne poteva piu' di rischiare la vita per la negligenza e la disorganizzazione di una f.1 ancora stile fiera paesana. vi riporto questa sua testimoninza in seguito a un brutto incidente occrsogli al gran premio di spa' nel 66' "Sono rimasto intrappolato nella mia vettura per venticinque minuti quando, finalmente, Graham e Bob Bondurant sono riusciti a liberarmi utilizzando la chiave inglese di uno spettatore. Non c'erano dottori e mi hanno caricato nel retro di un furgone. Finalmente un dottore mi ha dato un primo soccorso vicino alla torre di controllo dove sono stato messo su una barella, sul pavimento, circondato da cicche di sigarette. Finalmente ? arrivata un'ambulanza a prendermi e, con la scorta della polizia, siamo partiti per l'ospedale ma la scorta ha perso l'ambulanza sulla quale nessuno sapeva la strada da prendere per l'ospedale di Li?ge. Per tutto questo tempo erano convinti che io avessi una rottura delle spina dorsale, dal momento che no potevo muovere le gambe, e solo dopo un controllo pi? accurato si ? scoperto che le mie ferite non erano cos? gravi come si pensava subito." "Ho compreso che se questo ? il meglio che abbiamo c'? poco da stare allegri: non andava bene la pista, le vetture, la copertura medica, gli impianti anti incendio e le squadre di emergenza. C'erano balle di fieno che sembravano blocchi di cemento, molti oggetti a bordo pista contro i quali era pericolosissimo andare a sbattere, gli alberi non erano protetti e cose simili. E' una cosa impensabile per i giovani piloti di oggi. Semplicemente ridicola. E mortale!" "Se dovessi lasciare un'eredit? a questo sport, penso proprio che si tratterebbe di qualcosa che riguarda la sicurezza dal momento che quando ho cominciato a correre io le misure di sicurezza erano diaboliche." Se qualcuno ha visto il film Grand Prix del 1966, si evocano situazioni proprio come quelle descritte. Gi? lo avevo notato anch'io,nelle sue parole mi ricorda nel film il pilota della Ferrari Jean Pierre Sarti Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
rumpen78 6 Inviato 27 Febbraio, 2007 la morte del compagno di squadra nel 1973 mise la parola fine a tutte le indecisioni. stweart con 27 gran premi era il pilota piu' vincente della storia della f.1,aveva vinto tutto aveva i soldi e forse non aveva piu stimoli.rimaneva il record di fangio ma tant'e' che questo non era per lui un desiderio da non farlo dormire la notte. il ritiro probabilmente sarebbe avvenuto lo stesso anche senza le pressioni della moglie Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti