caneparo 0 Inviato 18 Settembre, 2006 head rimase impressionato dal lavoro di newey e lo porto in williams... ed ha rivoluzionato la f.1 perche' fu il primo a capire che l'aereodinamica doveva basarsi sulla riduzione della sezione frontale della macchina,difatti da allora ha sempre disegnato monoposto estreme... senna disse" se mangio un panino non entro in questa macchina!" williams fw 16... ma quanti mondiali ha vinto? Semmai ? stato Head a fare quella scoperta, la FW07 l'ha firmata lui Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Visitatore Achille Varzi Inviato 18 Settembre, 2006 Alla partenza del campionato 1989 si presentarono 38 vetture. 38! Di queste, 8 venivano scremate nelle prequalifiche del venerdi mattina. Altre 4 venivano escluse al sabato, partivano in 26. Anche se alcuni erano dei veri bidoni, c'era una competitivita' enorme in mezzo al gruppo. Se non ci fosse stata la McLaren e i suoi 2 piloti a dominare completamente sarebbe stato un mondiale equilibrato al massimo, e tra i piu' belli di sempre (comunque mi piacque lo stesso). Oggi ventidue macchine, sono meglio di venti, ma mi manca il mucchio selvaggio. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
paolo siena 0 Inviato 18 Settembre, 2006 E' vero e bello dare il giusto merito alle piccole scuderie dei primi anni post turbo. Per?, romanticismo a parte, v? detto che le cose dal di dentro non erano cos? romantiche. La maggior parte dei loro Team Managger continuava a spendere anche quando erano ormai fuori budget, ricordo una frase non so pi? di chi, comunque un 'veterano' come Piquet o Brundle...."oggi i costi per le piccole scuderie sono alti non per lo sviluppo ma per il Jet privato che usano i managger per arrivare all'autodromo' (pi? o meno testuale) Questo rappresenta molto bene il cambiamento di persone nel circus, non pi? veri amatori ma imprenditori alla caccia del profitto o semplicemente dello scarico fiscale. Tenete presente che i meccanici Euroburn sono dovuti ricorrere al tribunale per vedersi pagati i loro ultimi sei mesi di stipendi, con trasferte e tutto sono una bella cifra e sicuramente hanno fatto passare sei mesi duri alle loro mogli e figli. Avendo tuttavia dichiarato fallimento senza dire niente a nessuno, i managger se ne lavavano le mani. Nel caso specifico della Euroburn (che almeno aveva tutto il reparto tecnico affidato a tecnici davvero appassionati, figuratevi gli altri imprenditori di assemblaggio) si ricorse mi pare alla vendita di due monoposto all'asta per ridare almeno una parte degli stipendi... Insomma cercavano di sfruttare l'occasione, a pochissimi and? discretamente, ai pi? and? male ma non ci rimisero un soldo. A pagare erano quelli che faticavano. Come sempre del resto. Quindi la nostalgia s?, ma rivolta a tutti coloro che erano dietro ai pistoni ed alle chiavi da 19, quelli insomma che neanche Autosprint andava mai a guardare. I giornalisti si occupavano pi? o meno approfonditamente soltanto al momento della presentazione, dove erano invitati in lussuosi alberghi e si facevano abbindolare dalle chiacchiere che questi rampanti managger proponevano dall'alto del podio. Con la vettura sensa sponsor e due piloti che 90 su cento non erano quelli che poi si presentavano dopo tre settimane ai circuiti. Possibile che nessuno dei 'grandi' giornalisti del settore (tra questi un giovane anche egli rampante, oggi direttore...) si chiedesse da dove venissero i soldi per tirare avanti? Possibile che bastava fargli vedere una monoposto pi? o meno nuova, due hostess con i nastrini e due giovani leve (quanti talenti italiani buttati nel cesso) ed un buffet per farli stare felici e diventere solo meri cronisti appesi ai fili? "Spider gitt?, coup? alfetta a duecento c'? sempre una donnache t'apetta sdraiata sul cofano all'autosalone che ti dice prendimi maschiacciolibidinoso... co****e" Rino Gaetano -Spendi spandi effendi- 1980 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
chatruc 2015 Inviato 19 Settembre, 2006 Metto i puntini sulle "i" sul bel intervento di Achille: nel 1989 si erano iscritte 21 squadre per un totale di 40 monoposto (due vetture per ogni team tranne per EuroBrun e FIRST Racing che ne schierano solo una). L'iscrizione della FIRST Racing di Lamberto Leoni fu rifiutata e Gabriele Tarquini rimase a piedi. La monoposto della FIRST fu riciclata dalla Life per la disastrosa monoposto dell'anno successivo. Nei test invernali/estivi Philippe Streiff si schianta con la sua AGS a Rio e rimane paralizzato. Quindi alla prima gara l'AGS schiera solo una vettura per Joachim Winckelhock, ma dalla gara successiva a Imola ingaggia Gabriele Tarquini. Quindi al via della stagione cerano 38 macchine ma nel resto della stagione erano 39 tranne Monaco (38 perch? Gerhard Berger infortunato non era stato sostituito alla Ferrari) e Spagna (38 perch? la Ferrari non aveva sostituito lo squalificato Nigel Mansell). Nelle prequalifiche partecipavano le peggiori tredici monoposto e ne passavano quattro. Nelle qualifiche partecipavano in 30 e la domenica partivano in 26. Nel caso particolare di Brasile decisero di far passare cinque monoposto nelle prequalifiche in quanto tra le migliori 26 monoposto c'era proprio quella di Streiff. A Monaco si ripet? la situazione con Berger fuori causa ma non fu ottenuta l'unanimit? dei team per la decisione. Con le due vetture prequalificate, Enzo Coloni non voleva un ulteriore rivale nelle qualifiche (in questo caso un'Osella) quindi si oppose alla decisione. Quindi in qualifiche ci furono solo 29 monoposto come poi in Spagna. L'unico team a non qualificarsi mai fu l'EuroBrun. L'unica volta che sarebbe riuscita a farlo (Rio, tempone nelle prequalifiche) si ruppe il motore. Joachim Winckelhock (otto gare con l'AGS), Aguri Suzuki (16 gare con la Zakspeed), Oscar "Poppy" Larrauri (sei gare con l'EuroBrun) ed Enrico Bertaggia (sei gare con la Coloni) non riuscirono mai a prequalificarsi. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti