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Astor

Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019

Post raccomandati

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Salve, o voi venticinque lettori del pattinaggio (vabbè, dai, l'anno scorso abbiamo avuto quasi novemila visite ...), per non arrivare in ritardo come al solito, quest'anno parto in anticipo! :)

 

La stagione è già iniziata con le solite gare "di preparazione", vedi l'Autumn Classic International in Canada o il Finlandia Trophy, non sto ora a commentare in dettaglio nè per esteso ciò che si è visto finora.

Anticipo solo che, nonostante sia post-olimpica e pertanto un pò interlocutoria, dovrebbe essere una stagione molto interessante, per varie ragioni e in particolare nel settore femminile, vedi:

 

  • il passaggio di allenatore di Evgenia Medvedeva, dalla Tutberizde al grande Brian Orser (ex allenatore anche di Yuna Kim, per chi se lo fosse scordato). Stagione di transizione per lei o già stagione per lottare per il vertice? Ad oggi, sembra piuttosto indietro di preparazione, sta probabilmente "riaggiustando" il suo pattinaggio secondo le indicazioni del prestigioso coach canadese.
  • la campionessa olimpica Alina Zagitova, vista nelle prime uscite, sembra al contrario già molto avanti nella preparazione. Troppo avanti, per essere solo a inizio ottobre? Comunque, è già sovrapagata nei components, figuriamoci più avanti ...
  • sempre parlando di donne, è in arrivo tra le Senior una nuova ondata di bambine russe, ma non quella che viene ritenuta la più "terribilmente promettente" ovvero la Alexandra Trusova, la piccola regina dei quadrupli (che è troppo giovane per le competizioni internazionali a livello Senior, 14 anni, e che nel frattempo fa strage tra le Junior ...), nè la Alena Kostornaia, 15 anni ma che per pochi mesi in meno di età dovrà rimandare di un altro anno ancora il debutto nella categoria maggiore.

Non aggiungo altro, perchè ci sarà tempo per riparlare di coppie, danza, uomini, italiani ed italiane ecc.

 

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Aggiungo invece quali sono gli appuntamenti più importanti della stagione:

 

La competizione dei Grand Prix, stagione 2018-2019:

 

Event Location Date

2018 Skate America Everett, Washington, United States October 19–21

2018 Skate Canada Laval, Quebec, Canada October 26–28

2018 Grand Prix of Helsinki Helsinki, Finland November 2–4

2018 NHK Trophy Hiroshima, Japan November 9–11

2018 Rostelecom Cup Moscow, Russia November 16–18

2018 Internationaux de France Grenoble, France November 23–25

2018–19 Grand Prix Final Vancouver, British Columbia, Canada December 6–9

 

 

https://en.wikipedia.org/wiki/2018%E2%80%932019_ISU_Grand_Prix_of_Figure_Skating

 

 

 

I Campionati Europei 2019 a Minsk (Bielorussia), dal 21 al 29 gennaio 2019.

 

https://en.wikipedia.org/wiki/2019_European_Figure_Skating_Championships

 

 

 

I Campionati Mondiali 2019 a Saitama (Giappone), dal 18 al 24 marzo 2019.

 

https://en.wikipedia.org/wiki/2019_World_Figure_Skating_Championships

 

 

 

 

pattinaggio-artistico-DellaMonica-Guaris

 

A questo punto, a chi fosse interessato al pattinaggio di figura do tre consigli:

 

1) verificare quali cambiamenti sono stati apportati al regolamento da questa stagione (secondo me troppo pochi e soprattutto troppo deboli, ne riparlerò).
Per un rapido sunto, si può vedere qui:

https://www.oasport.it/2018/07/pattinaggio-artistico-la-mini-rivoluzione-del-sistema-di-punteggio-e-le-modifiche-principali-del-regolamento-tutte-le-novita/

 

Qui ci sono i link alle comunicazioni ufficiali dell'ISU sulle variazioni alle regole:

http://skateontario.org/isu-rules-updates-2018-19-season/

 

Qui un pdf riepilogativo dei requisiti del free skating singolo, per tutte le categorie, dopo l'avvento delle nuove regole:

http://www.usfsa.org/content/2018-19%20Singles%20FS%20Chart.pdf

 

e questo comprende sia lo short che il free:

https://scinfocentrerm.blob.core.windows.net/infocentre/file_exceptions/jpasch/2018-2019%20Singles%20Program%20Requirements%203.2%20Quick%20Reference%20Guide.pdf

 

E, infine, questo è il manuale per il pannello tecnico del singolo:

https://www.usfigureskating.org/content/Technical%20Panel%20Handbook_Singles%20Skating.pdf

 

 

 

 

2) se non l'avete già fatto, cercate di vedere il film "I, Tonya", pellicola del 2017 arrivata nelle sale cinematografiche italiane nella primavera del 2018.

Non è male, ottima interpretazione (Oscar all'attrice che interpreta la terribile madre della Harding ma anche la protagonista è molto brava), riporta in vita una storia che chi ha già diversi capelli bianchi ricorda bene.

Per inciso: non ve ne fregherà niente, ma tra la "cattiva Tonya" e l'algida "principessa della neve" Kerrigan, preordinata trionfatrice olimpica soprattutto secondo gli insopportabili media americani, mi è sempre stata più simpatica (o meno antipatica ...) la prima (che ho messo anche, quella vera!, nella foto di apertura di questo post).
E, alla fine, che a Lillehammer avesse vinto il "brutto anatroccolo" Oksana Bajul (anche lei con alle spalle un'infanzia problematica) mi andò benissimo.

 

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Per inciso, se volete anche vedere qualcosa della vera Tonya Harding, potreste cominciare da questo triplo Axel STELLARE (e ricordate che stiamo parlando di oltre vent'anni fa!):

 

 

 

 

 

3) leggetevi questo che, per quanto prolisso e strabordante, è (secondo me) una generalmente condivisibile opinione di una persona che, evidentemente, di pattinaggio (almeno come commentatore) ne mastica da parecchio:

 

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Quel “5” che potrà cambiare tutto… In attesa di Kostornaia e Trusova…

http://www.sportsenators.it/24/04/2018/quel-5-potra-cambiare-attesa-kostornaia-trusova/

 

Beninteso, in questa specie di (un pò troppo logorroica) enciclopedia-riflessione dell'evoluzione del pattinaggio degli ultimi anni (e pure dei non-ultimi!) ciascuno troverà cose su cui non è d'accordo.
Io, per esempio, non sono affatto d'accordo che sia stato sbagliato limitare il numero di salti presentabili in un programma maschile, come da nuovo regolamento, in modo da spostare leggermente il peso verso i components. Anzi, secondo me il peso del giudizio andrebbe spostato ancora di più verso la parte "artistica" e avrebbero a maggior ragione dovuto abbassare il numero dei salti anche e soprattutto per le donne (cosa che sciaguratamente non hanno fatto)!
Però quell'articolo non è neppure una serie di totali sciocchezze, come qualcuno lo vorrebbe presentare.

E adesso vi racconto.

 

E' curioso, ho trovato il link pochi mesi fa su Facebook, per puro caso scorrendo i post di un gruppo di pattinaggio.

C'è stato uno (commentatore tutt'altro che sconosciuto tra gli appassionati di figure skating) che, oltre ad avanzare qualche critica nel merito dell'articolo (pur riconoscendo la probabile esperienza dell'estensore di quel brano in fatto di commento sul pattinaggio), contestualmente ha sospettosamente chiesto se qualcuno aveva idea di chi fosse l'autore, questo "Gennaro Bozza" che, concludeva, era molto probabilmente uno pseudonimo.
Che era un'ipotesi sulla carta sensata, visto il cognome, ma che avrebbe rifiutato se solo avesse fatto una piccola ricerchina su internet, tempo occorrente cinque minuti, massimo dieci (ma proprio ad essere lenti a cercare, eh ...).

Il sito si chiama Sport Senators e il suo "Chi Siamo" dice chiaramente che sono "ex ragazzi, “firme” della Gazzetta dello Sport".

E cercando "Gazzetta dello Sport Gennaro Bozza" con Google (which else?) vengono fuori subito "n-mila" riferimenti che confermano che, si, esiste un Gennaro Bozza che scriveva per la Gazzetta.

"Mistero" risolto. E se qualcuno temeva qualche "concorrenza", si sarebbe dovuto subito rincuorare: il Bozza oggi dovrebbe avere sui 64 anni, dovrebbe essere in pensione e probabilmente non rappresenta un pericolo professionale per nessuno ... ;)

 

La cosa non è finita qui.
Mentre cercavo di identificare il Bozza, ho trovato anche questo link:

https://twitter.com/LazyLys/status/995692577994178560

 

Ora, per carità, ciò che dice il Bozza lo si può contestare, che abbia sbagliato (per pochi mesi) a mettere la Kostornaia tra le Senior già da questa stagione è vero ma usare questo errore per definirlo "pennivendolo italiota" è semplicemente ... una str***ata.
E andate a vedere alcuni dei commenti! Un bel gruppetto di i***ti, pare ...

 

Morale: cercando altro mi sono imbattuto in uno str***etto che, cercando altro, si era imbattuto nel "pennivendolo italiota"!

Quando si dice la nemesi ...

 

In questi casi mi chiedo sempre quanto di questo livore sia dovuto semplicemente al fatto di essere un "leone da tastiera" e quanto invece potrebbe essere dovuto a motivi di gelosia professionale.
Non conoscendo il twittatore in questione (come peraltro non conosco Bozza!) non so se potrebbe essere anche questo un caso del genere.
Certo, più ho occasione, pur superficialissima, di conoscere gente del settore giornalistico professionale (o semi-professionale o di aspiranti tali) e più mi rendo conto dell'"ambientino" ...

Ad esserci dentro, temo che lo si definirebbe probabilmente un "covo di vipere"!
Ma magari mi sbaglio ... :rolleyes:

 

Raccontino (poco edificante) a parte, leggere quell'articolo può essere un altro modo di prepararsi alla prossima stagione, non meno (anzi, forse meglio ...) che frequentare i gruppi Facebook o ... leggere questi miei post! :asd:

 

 

 

 

 

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4) per fare un ripassino sui salti, ripropongo il mio vecchio post, che peraltro ho aggiornato dove mi pareva opportuno:

 

http://forum.motorionline.com/index.php?showtopic=24362&page=2&do=findComment&comment=1211647

 

 

 

 

Per oggi mi fermo qui.

 

Au revoir!

 

 

 

 

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Prima che parta in pieno la stagione (il prossimo week-end, con Skate America, vedi in fondo al post per gli orari TV), voglio ri-portare l'attenzione su un ormai "vecchio" tema, ma che sta forse per diventare ancora più scottante degli anni scorsi: lo spostamento del "focus" del pattinaggio (o, almeno, delle giurie del pattinaggio) sull'aspetto "atletico" del pattinaggio, leggi oggi soprattutto i quadrupli, che stanno per fare dirompente irruzione sulle piste, se non proprio già quest'anno almeno il prossimo anche tra le donne Senior.


Lo so che lo si potrebbe trovare un argomento noioso e che rischio di fare la figura del "vecchio rimbambito" che "non capisce il nuovo", ma so di non essere il solo a preoccuparsi.

Vedi, per esempio, qui:

https://skating-ritmica.forumfree.it/?t=76073029

 

Quello che voglio fare, però, non è semplicemente "lamentarmi" ma far vedere con un esempio pratico a quale livello di "deviazione mentale" siamo arrivati.

 

Il luogo è Kaunas, Lituania, e la manifestazione è il Junior Grand Prix che si è lì tenuto dal 5 al 9 settembre di quest'anno.

 

http://www.isuresults.com/results/season1819/jgpltu2018/index.htm

 

La manifestazione è stata (meritatamente) vinta dalla Alexandra Trusova, la 14-enne "regina dei quadrupli" di cui ho già più volte parlato.

Questo è il suo FREE SKATING PROGRAM (per parlare come Dante: il programma LIBERO), che è stato anche il miglior free:

 

 

 

 

 

Questo invece è il FREE della seconda classificata (che ha fatto anche il secondo free), la 15-enne coreana Yelim Kim (nomen omen?):

 

 

Ora, credo che sia chiaro, per ciò che normalmente scrivo, che io personalmente preferisco grandemente il secondo programma free, quello della Kim, a quello della vincitrice.
 

Il programma della Kim è stata una scelta decisamente coraggiosa, con quel cognome, nel presentare, a 15-anni!, un programma alla "Yu-Na", su musica alla "Yu-Na" e perfino costume alla "Yu-Na"!
Ma è stata una scommessa pienamente vinta, almeno a Kaunas (mi auguro che non sia la rondine che non fa primavera ...).

E' decisamente uno dei programmi più belli e "maturi" che io abbia mai visto fare da una Junior.


Ma capisco bene che tra un programma senza alcun quadruplo, come quello della Kim, in confronto ai tre quadrupli della Trusova (un rimarchevole 4-Lutz, un 4-Toeloop caduto e poi recuperato con una splendida combinazione 4-Toeloop + 3-Toeloop), il punteggio tecnico della russa non può che decollare.
Nulla da dire sulla valutazione tecnica o, per lo meno, nulla da stupirsi se sia stato valutato nettamente meglio di quello della coreana sul piano tecnico, 86.26 contro 72.39.

 

Ma (e qui casca l'asino), la cosa sconcertante è che alla Trusova, che ha presentato un programma che è di fatto poco più di una serie di salti e combinazioni di salto intervallate da una preparazione ai salti stessi, senza quasi coreografia, senza quasi interpretazione, siano stati attribuiti components migliori in TUTTE le categorie!

Sottolineo:TUTTE.

Anche nella scarsa interpretazione, anche nella quasi inesistente coreografia (o "composition", in inglese)!

 

http://www.isuresults.com/results/season1819/jgpltu2018/jgpltu2018_JuniorLadies_FS_Scores.pdf

 

Non è una cosa nuova, è una cosa che abbiamo già visto nel recente passato, con atlete come la Zagitova e prima ancora la Lipnitskaya, beneficiate di components decisamente superiori a quelli ragionevoli, probabilmente trascinati anche dai buoni elementi tecnici.
Qui, però, siamo forse andati perfino più in là.

 

Un programma tutto-salti (e noioso per molti, me compreso), su una mediocre scelta musicale, con una interpretazione pienamente "da junior" (ovvero quasi non-interpretato) e una coreografia che dire scarna è dire poco, viene premiato nei components non solo negli skating-skills (che ci sta), nelle transitions (che FORSE ci sta) e, ad essere MOLTO generosi, forse pure nella Performance/Execution (che ci sta solo per la parte di Execution, non certo nella Performance che è "the involvement of the skater/couple/teams physically, emotionally, and intellectually as they translate the intent of the music and choreography") ma anche in coreografia/composizione e interpretazione, ebbene questo NON ESISTE.
 

NON ESISTE.

 

E' come se quei giudici non avessero mai visto una gara di pattinaggio.

O come se i veri giudici fossero stati sostituiti da un'invasione di baccelli alieni.
 

Linvasione-degli-ultracorpi-Invasion-of-

 

Linvasione-degli-ultracorpi-Invasion-of-

 

E fino a quando continueranno questi "giudizi alieni" non ci sarà alcuna possibilità di tornare ad un pattinaggio che sia unione di tecnica ed interpretazione.
Dominerà solo la tecnica, tra i probabili sbadigli e disamoramento del pubblico.

 

Io lo dico da anni, vedo che adesso sempre più gente si esprime in modo analogo.

 

Come qualcuno ha fatto giustamente notare, non è per l'"eccellenza tecnica" nei salti che Carolina Kostner continua ad essere una delle pattinatrici più amate ed applaudite e non solo in Italia, anche in un periodo in cui il suo è un pattinaggio "tecnicamente giurassico".

Nè lo erano solo per la tecnica Katarina Witt, Mao Asada o Yu-Na Kim.

Qualcosa vorrà dire, credo.

 

Oh, sia chiaro: so benissimo che da una Junior non ci si deve aspettare, di solito, una "grande interpretazione".
Che, infatti, di solito non c'è.
E non me la aspetto neppure.
Di solito mi aspetto sbadigli di fronte ad un approssimativo "agitar di braccine", movenze affrettate e palese preoccupazione di "fare i salti", intervallati dal nulla.

 

E se al posto della grande interpretazione c'è almeno grande tecnica, come per la Trusova, chapeau.
Quantomeno, è un buon motivo per guardare il programma con interesse.

 

Ma se quando l'interpretazione c'è (come qui per la Kim, se non "grande interpretazione" diciamo almeno "ben sopra alla media, anche ai vertici delle Junior") non la valuti meglio, anzi la valuti peggio in tutto!, di chi fa una prestazione che nei components è palesemente "da junior" (nel senso corrente e non positivo del termine), beh, allora non ci siamo.

 

Vuol dire che si sta giudicando con un metro che non è neanche minimamente corretto.

E vuol dire che anche quando queste ragazze passeranno nelle Senior, il grosso rischio è che cercheranno (loro e gli allenatori) di continuare a pattinare semplicemente "come saltimbanchi".
Fino a quando il fisico glielo consentirà, ovviamente.

 

Poi c'è un altro aspetto, sul quale molti puntano (giustamente) il dito, ovvero che molti di questi super-salti non sono affatto ben eseguiti (e non parlo solo di quelli della Trusova, beninteso, nè certo solo delle Junior), con sottorotazioni, lutz con filo sbagliato ecc., e ciò nonostante spessissimo non vengono penalizzati dai giudici.

Ciò, ovviamente, favorisce il persistere del puntare sui quadrupli-a-go-go, penalizzando gli altri aspetti del programma, visto che si può "rischiare" di più con questi elementi difficili (e notevolmente ben pagati) perchè anche le imperfezioni vengono spesso "perdonate".
Considerazione verissima anche se, francamente, visto che è un andazzo generale che coinvolge pure la categoria Senior ed anche salti più o meno "normali" come i tripli, terrei un pò distinti i problemi: uno, se è giusto premiare tanto la mera tecnica estrema e, due, se la mera tecnica estrema è giudicata correttamente.
Io penso che sia più il regolamento attuale a favorire il "quadruplismo" piuttosto che la generosità di giudizio, anche se certamente pure questa influisce.
Quindi andrebbe ulteriormente revisionato il regolamento, oltre a ciò che è stato fatto dall'ISU nella prima metà di quest'anno.

 

Attendiamoci un'altra stagione con questo tema in evidenza, ma soprattutto nella prossima, con l'arrivo contemporaneo di Trusova e Kostornaia nelle Senior, il problema potrebbe esplodere.
Anche se non credo che si correrà ai ripari, ciò che potevano fare lo dovevano fare già in primavera, invece hanno in gran parte messo dei pannicelli caldi (tipo ridurre il backload, ovvero scoraggiare l'accumulo eccessivo dei salti nella seconda parte del programma, Zagitova-style).
 

Beninteso, qualcosa di strutturale lo hanno fatto, tipo ridurre il valore base di tutti i salti, resta da vedere come questo ed altre variazioni come il cambio dei GOE si potrà eventualmente riflettere sui giudizi.
Ci vorrà sicuramente tutta la stagione 2018-2019 per capirlo.
Certo, vista anche la partenza della stagione non sono ottimista ...

 

 

 

P.S.:

per chi volesse fare un ripasso del significato dei vari components, si può vedere qui (sorry, è in inglese, quando avrò tempo cercherò anche una versione italiana):

https://www.usfigureskating.org/content/JS08A-Programcompexplan.pdf

 

 

P.S.2:

per gli orari di trasmissione televisiva di Skate America NOTI AL MOMENTO ATTUALE suggerisco di leggere qui:
 

https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-america-2018-il-calendario-completo-programma-orari-e-tv/?fbclid=IwAR2TsdyrJ9Rt1axT2-TeHWX3OeMQpbCAbnfKSJpfUikaF4dUbthwXSuj7Fc

 

Come sempre, ci potrebbero essere variazioni (soprattutto da parte Rai).

 

 
 
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Sport molto interessante.

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Si è concluso, nello scorso weekend, Skate America, prima prova del Grand Prix.
 

Detto che siamo già alla vigilia della seconda prova, Skate Canada (qui gli orari previsti: https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-canada-2018-programma-orari-e-tv-il-calendario-completo/ ), do subito la "ferale notizia" che riguarda tutto il circuito dei Grand Prix 2018: non vi parteciperà Carolina Kostner.
L'atleta italiana lamenta malanni all'arto sinistro e ha deciso di rinunciare alle due gare che per lei erano previste (tappe finlandese e francese, previste a novembre).


https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-infortunio-per-carolina-kostner-la-reginetta-salta-il-grand-prix/

 

Peccato.

 

Tornando a Skate America, gara che Eurosport ha trasmesso in parte in diretta (mentre per ora la Rai si limita alle differite di alcuni giorni, a gara già terminata, che continua a sembrarmi una scelta assurda e presumo che sarà così anche per la tappa canadese), questi sinteticamente i risultati e le cose da notare.

 

Donne:

 

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https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-america-2018-satoko-miyahara-trionfa-per-il-secondo-anno-consecutivo-seconda-posizione-per-kaori-sakamoto/
 

Grande prestazione di Satoko Miyahara, che alla consueta maestrìa interpretativa ha aggiunto una parte tecnica che, se non è la classica rondine che non fa primavera (e mi auguro per lei che non lo sia), pare aver posto rimedio ad uno dei maggiori difetti che da sempre le sono imputati, ovvero i salti sottoruotati (anche se a volte, a lei come ad altre, non venivano rilevati dalle giurie).
Nessuna sottorotazione per lei, nè nello short che nel free, e una prestazione pure tecnica di gran livello.
Sembra già ad un livello di forma "anomalo" per essere ad inizio stagione. Vedremo se riuscirà a farlo durare.
 

 

 

 

In seconda posizione la connazionale Kaori Sakamoto, tecnicamente forte ma piuttosto poco coinvolgente dal punto di vista interpretativo. Su questo, ha molto spazio per migliorare.

 

 

 

In terza, ed è una sorpresa, la debuttante russa Sofia Samodurova, che certamente non era tra le più attese. Terza dopo lo short, terza dopo il free, con prestazioni pulite, può certamente essere soddisfatta.

 

 

 


Va detto che le rimanenti ragazze, l'americana Tennell (vincitrice poche settimane fa al 2018 CS Autumn Classic International, gara in Ontario dove è arrivata davanti nientemeno che alla Medvedeva), la russa Tsurskaya (una promessa che potrebbe non sbocciare mai) e la giapponese Honda, hanno tutte deluso.

 

 

Danza:

 

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https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-america-2018-charlene-guignard-e-marco-fabbri-conquistano-il-secondo-posto-madison-hubbell-e-zachary-donohue-vincono-la-tappa/

 

La vittoria è andata ad una delle coppie in maggiore crescita della precedente annata, Hubbell-Donohue (USA), vice-campioni mondiali a Milano lo scorso anno.
Coppia solida, ben affiatata, bella da vedere, con un pattinaggio "classico" e rifinito, con un carisma in crescita (nonostante siano ancora sottovalutati da parte di certi appassionati).
A giudicare dalla partenza della stagione, potrebbero ancora porre qualche insidia nell'annata ai favoriti francesi Papadakis-Cizeron (che mi auguro rinnovino un pò il loro ormai scontato stile, anche se non ci credo molto).

 

 

 

 

Uno dei motivi per cui in Italia tanti non si stanno accorgendo (o non si stavano accorgendo ...) della crescita della coppia americana è probabilmente la concorrenza diretta con coppie italiane come Cappellini-Lanotte (attualmente in "pausa di riflessione", non hanno mai ufficializzato il loro ritiro, neppure dopo il deludente anche se giusto quarto posto ai Mondiali di Milano) o come i sempre più emergenti Guignard-Fabbri.

Troppi sono ancora i "tifosi" di pattinaggio che vogliono sminuire la diretta concorrenza per poter poi dare la colpa agli "errori" o ai "furti" delle giurie (errori e furti che non mancano, beninteso!) se i propri beniamini finiscono dietro ad altri.

 

Ciò detto, proprio Guignard-Fabbri hanno ottenuto il loro primo podio nel palaghiaccio di Everett!
Mai erano saliti su un podio mondiale, europeo e tantomeno olimpico, nè l'avevano fatto nei Grand Prix.
Questa "prima volta", pur a fronte di una concorrenza che (Hubbell-Donohue a parte, ovviamente) non era irresistibile, conferma la ormai raggiunta maturità di questa coppia.

Con pure consolidato miglioramento interpretativo (sul piano tecnico erano ad alto livello già da anni), anche se continuo a non vedere nel loro pattinare quella "complicità" che mi aspetterei da chi fa coppia pure nella vita (se penso a Virtue-Moir, che NON fanno coppia nella vita, ma anche ad altri  ...)
Però sono fortunatamente più marginali quegli aspetti banalmente "teatrali" (sguardi fissi con bocche spalancate ecc.) che qualche anno fa dominavano (e danneggiavano) la loro l'interpretazione.
 

Bravi ed ormai costantemente belli da vedere. Anche con Cappellini-Lanotte in "pausa", abbiamo una coppia eccellente.
E, lo dico a mò di autocritica, qualche anno fa non ci avrei messo la mano sul fuoco che sarebbero cresciuti tanto.

 

 

 

Terza una delle coppie più "strane" per quanto riguarda il mix di nazionalità, Zagorski-Guerreiro, che gareggia per la Russia.

Lei è inglese-franco-russa (!), leggere qui la sua storia e quella, ancora più movimentata, della sua famiglia: https://en.wikipedia.org/wiki/Tiffany_Zahorski .

E lui invece è portoghese-russo-australiano! :o

Una discreta e piacevole coppia, ma ben distante da quelle di vertice.

 

 

 

 

 

Coppie:

 

GettyImages-1052632290.jpg

 

https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-america-2018-evgenia-tarasova-e-vladmir-morozov-trionfano-nelle-coppie-di-artistico-seconda-posizone-per-efimova-korovin2/

 

Nessuna suspence nelle coppie, Tarasova-Morozov (RUS) erano già sulla carta così superiori alla concorrenza che solo un autentico disastro avrebbe potuto negargli l'oro (ogni tanto ne fanno qualcuno, di disastri, anzi un pò troppo spesso ...).

Questa coppia enigmatica (e sottovalutata da molti) viene da un'annata olimpica veramente "sulle montagne russe" ed ha finora avuto nell'incostanza e nella fragilità psicologica il vero tallone d'Achille.
Tanto per ricordare: titolo europeo agguantato con una superba ed aggressiva prestazione sul programma forse più criticato degli ultimi anni, il loro "Candyman", dopo uno short davvero pessimo e che sembrava averli affondati; al contrario, medaglia olimpica sfumata quando erano invece secondi dopo lo short a Pyeongchang.

 

Quest'anno la loro allenatrice storica, Nina Mozer, ha annunciato una pausa nell'attività e loro hanno cambiato coach, affidandosi ad un precedente "gigante" nella specialità, Maxim Trankov (quello di Volosozhar-Trankov, la coppia più forte degli ultimi dieci anni almeno, una coppia che a me manca moltissimo), che si aggiunge a Robin Szolkowy (un altro "grande") che già li segue da quattro anni.

Guardando i loro programmi 2018-2019 pare di vedere chiaramente un cambio di stile e di scelte musicali (che però mi convincono poco).

Il loro free, soprattutto, è uno di quei programmi che io definisco "senza musica" e che sono forse i più difficili, perchè tutto il peso dell'attenzione ricade sui pattinatori, che devono essere tecnicamente perfetti e contemporaneamente espressivi, pena il crollo dello "spettacolo" (e dei punteggi).
E' un free musicalmente "minimale" che deve essere pattinato non solo bene ma pure "in crescendo", se no è a rischio flop.

In America l'hanno pattinato abbastanza bene (meglio che nelle precedenti prove) ma ancora sono ben lontani dal loro potenziale (e, alla fine, le loro facce al kiss-and-cry lo spiegavano efficacemente).
Comunque è bastato per farli vincere con distacco.
 

Sarà tutto da vedere, invece, quando dovranno confrontarsi con coppie come i francesi James-Cipres, che sono oggi in forma (hanno vinto il 2018 CS Autumn Classic International con un punteggione, 210).

Tra gli altri, i fortissimi cinesi Sui-Han non faranno i Grand Prix e poi si vedrà, mentre  i campioni olimpici e mondiali Savchenko-Massot sono in fase di "sospensione indefinita" dalle competizioni e non li si vedrà in questa stagione.
 

Sulla carta, secondo me una volta arrivati a "regime" con la forma non dovrebbe esserci lotta tra la coppia russa e quella francese.
Pur essendo i francesi cresciuti nell'ultimo anno, Tarasova -Morozov hanno una marcia in più, se non due.

Però, hanno purtroppo già dimostrato di essere inclini all'andare fuori di testa all'improvviso.

Mi auguro che il nuovo coach li aiuti anche in questo.

 

 

 

Dopo di loro, ad oltre venti punti di distacco, i connazionali Efimova-Korovin

 

 

 

e terzi gli statunitensi Cain-Leduc, che hanno fatto finire giù dal podio i più quotati connazionali Scimeca-Knierim.

 

 

 


Uomini:

 

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https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-america-2018-nathan-chen-sul-velluto-vince-la-tappa-splendido-quarto-posto-per-matteo-rizzo/

 

Vittoria netta del favorito Nathan Chen (USA), ancor più "favorito" dalla giuria, anche oltre i suoi indubbi meriti.
Primato comunque mai in discussione, ha lasciato il secondo (che non è l'ultimo arrivato) alla bellezza di 41 punti di distacco!

 

 

 

Il secondo è Michal Brezina (Repubblica Ceca), autore di una delle sue migliori gare degli ultimi anni.

 

 

 

Terzo il russo Sergei Voronov

 

 

 

e quarto,  solo per un pelo fuori dal podio, il nostro Matteo Rizzo

 

 

Rizzo ha ancora tanta strada da fare prima di poter pensare di lottare stabilmente per i podii (e il talento, pure esistente, non è quello "naturale", per esempio, di un Cha Jun-hwan, il diciassettenne coreano che sta già cominciando ad impensierire i quartieri alti delle classifiche), tuttavia la direzione presa sembra essere quella giusta.

 

 

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Dalla prima giornata di Skate Canada, con i programmi corti già eseguiti, sono emerse cose molto interessanti.

 

 

Donne:

 

Pattinaggio-Evgenia-Medvedeva-ISU-nh91hf

 

https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-canada-2018-elizaveta-tuktamysheva-e-tornata-prima-nel-corto-delude-medvedeva/

 

 

Una conferma (abbastanza attesa) e una grossa sorpresa (anche se forse inaspettata solo nelle proporzioni).
 

La conferma è il primo posto dopo lo short di Elizaveta Tuktamisheva, che veniva data in forma.
E lo è, visto come salta, con un fisico che non è mai stato filiforme e che si è forse ulteriormente "rafforzato" (comunque ancora piacevole, secondo me).
Peccato che il programma sembri fatto per una "bambina russa saltante", piuttosto che per un'atleta esperta di ventun'anni.
Tra un salto e l'altro, praticamente c'è il nulla. Nè coreografia, nè interpretazione e certamente nessuna "invenzione".
Ciò non le ha impedito di vincere lo short con quasi otto punti di vantaggio sulla seconda, la giapponese Wakaba Higuchi (anche lei piuttosto appesantita).

 

 

 

 

La Higuchi:

 

 

 

Terza l'altra giapponese Mako Yamashita (bel programma, fresco, che poteva essere pagato di più sui components):

 

 

 

La sorpresa? E' il netto flop di Evgenia Medvedeva, alla fine solo settima a quasi 14 punti di distacco dalla connazionale in testa!

 

Come è potuto accadere un simile disastro, considerando anche che ha ottenuto i migliori (!) components?

Semplice: ha completamente mancato la combinazione di tripli con il triplo Flip (una cosa che da sola le avrebbe dato almeno una decina di punti in più) e il triplo Flip stesso è stato degradato.
Forse non sarebbe andata in testa comunque, ma certo sarebbe stata vicina alla Tuktamisheva.

Un solo errore ha causato il disastro.

 

Per il resto, non ha pattinato male, il programma è musicalmente decente (molto diverso dai suoi precedenti) e già ben coreografato e i components sono meritati (checchè ne dica qualcuno), basta fare il confronto su questo con le altre atlete in gara (a cominciare dalle prime due dello short).

Non credo che la battuta di arresto la ... arresterà.
Conoscendola, credo che lavorerà ancora di più per tornare al vertice e non mi sembra che le manchi molto.
Sembra pure migliorata sui salti, anche sul suo spesso criticato Lutz e credo che con Orser stiano facendo un lavoro a medio-lungo termine per arrivare ad essere solida anche su questo elemento (il salto più difficile, dopo l'Axel).

Per cui, resto perplesso a leggere affrettate analisi tipo "non ha senso presentare un difficile lutz, rischiando di farlo così-così, quando poteva fare bene un più sicuro triplo loop con GOE +3/+4 ed avere gli stessi punti con meno rischi".

Ehi, ragazzi, questa è uscita volutamente dalla "campana" della Tutberizde, se voleva continuare a fare le stesse cose, con lo stesso atteggiamento da "vinciamo contando le patate" (cit.) poteva restare a Mosca.

Poi, può anche darsi che Orser si sia dimenticato l'ABC del coaching o che abbia letto distrattamente il regolamento e i valori dei salti o che non gli interessi più vincere, tuttavia ... ho qualche dubbio! :asd:
 

Penso sia molto più probabile un piano a lungo termine che, se andrà a buon fine, rafforzerà il bagaglio tecnico dell'atleta. Può anche darsi che non vada a buon fine e si riveli un errore/illusione, ma suggerirei umilmente di aspettare almeno qualche mese prima di dire che insistere a migliorare il Lutz è una sciocca impuntatura di principio, senza vantaggi.
Alla fin dei conti, che questa per lei possa essere solo una stagione di transizione e crescita, senza l'ossessione della vittoria, e che sia non solo utile ma quasi inevitabile "sperimentare", mi pare una ragionevole aspettativa.

O no?

 

 

 

 

 

 

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Ok, in ritardo rispetto alle mie previsioni e dopo che Skate Canada si è concluso stanotte, dopo i free chiudo subito, per questa tappa di Grand Prix, il discorso

 

Donne:
 

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https://www.oasport.it/2018/10/pattinaggio-artistico-skate-canada-2018-elizaveta-tuktamysheva-in-trionfo-yamashita-si-ferma-a-26-centesimi-medvedeva-rinasce/

 

Non posso dire di essere troppo sorpreso dal risultato.
Che la Tuktamisheva, con otto punti di vantaggio sulle giapponesi dopo lo short, riuscisse ad arrivare alla vittoria (salvo disastri, che non ha fatto anche se il suo free non è stato esaltante) non mi sorprende.

Oh, intendiamoci: la ragazza è piacevole, salta davvero bene (come ha sempre fatto), ma ha dei limiti evidenti, come l'interpretazione e la mancanza di raffinatezza, che secondo me, vista la concorrenza attuale e prossima, le impediranno di tornare al vertice come nel 2015.
Però può ancora dire la sua e ciò mi fa grande piacere (mi è pure sempre stata simpatica, non a caso ce l'ho, doppia!, in firma).

 



Può sorprendermi un pò di più che la giapponese migliore sia la Mako Yamashita, che ha doppiato con un ottimo free il suo già molto pregevole short. Le qualità ci sono eccome, e le si erano già viste, non avrei detto però che avrebbe fatto un libero simile, reggendo anche alla pressione.
La Yamashita ha fallito l'oro per soli 27 centesimi!
Bene nella parte, più matura della sua verde età (c'è molto da migliorare, beninteso), programmi azzeccatissimi con grandi musiche, una gioia vederla.
E' la prima giapponese che mi piace davvero tanto, nel dopo-Asada. La pur leggiadra Miyahara ha, ahimè, delle limitazioni (di fisico e di pattinaggio) che non le hanno mai permesso di "sfondare".

Questa, se si mantiene così e migliora, potrebbe far vedere ottime cose da qui a Pechino 2022.

Flop invece della connazionale Higuchi, settimo free e caduta dal secondo posto dopo lo short giu fino al quinto posto finale.

 

 

 

 

Nessuna sorpresa per me, invece, il "ritorno" della Medvedeva.

Primo free e terzo posto finale.

 

 


Per quanto con molte imperfezioni tecniche e diverse incertezze interpretative, con le nuove coreografie ancora da "digerire", è stato un buon risultato e la prova (ormai spero "definitiva", ovvero che non le vengano richieste altre!) che, SI, la Medvedeva può fare anche dei bei programmi senza "mossettine" e "senza pantomime"!.
Mossettine che per la verità si erano già ridotte nella sfortunata stagione olimpica, continuo a stupirmi che ci fosse ancora tanta gente che non se ne fosse accorta e solo ora dice "però, finalmente una bella prestazione senza mossettine!".

Per la verità, io continuo a stupirmi ... che ci sia ancora chi si stupisce della Medvedeva!

 

Un buon libero, che le salva il podio di Skate Canada anche se resta da vedere se il "passo falso" dello short non si rivelerà "troppo falso" e le costerà la finale del Grand Prix.
La risposta sarà nella tappa francese, fra un mese, dove si dovrà confrontare con la Sotskova (che potrebbe essere un pericolo per lei, se pattina al meglio) e la Tennell (che l'ha battuta all'Autumn Classic International un mese fa, ma era un'altra Medvedeva e forse anche un'altra Tennell).

 

Ora, esaminando quanto visto, leggo da alcuni una piuttosto sconcertante critica (da veri "contatori di patate", cit.) verso la scelta di Brian Orser di puntare sul miglioramento del Lutz, elemento che da sempre le viene criticato come molto imperfetto, invece di andare sul "sicuro", overo sui salti che le riescono meglio, per esempio il Loop, e che, pur con valore di base minore ma con GOE alti, le garantirebbero punteggi maggiori.

 

Apro un inciso.


Loop che, apro un inciso, alcuni, anche nel commento televisivo, continuano a chiamare Rittberger, ignorando la definizione ufficiale dell'ISU, senza neppure ricordare ogni tanto che si tratta dello stesso salto (non credo ci vorrebbe molto a dire, di tanto in tanto, "Rittberger, detto anche Loop" o viceversa. Lo fanno perfino in Rai ... :asd:).

E parliamo di un elemento base, non un termine relativo a cose secondarie del pattinaggio nè di una cosa che si può tradurre. Chiunque mastichi un minimo di inglese capisce subito che "sequenza di passi" è "step sequence", "valore di base" è "base value" e si capisce pure bene che "spin" è una "trottola", quindi non trovo nulla di strano se li si usa indifferentemente, mentre non si può "tradurre" Rittberger in Loop.

Che poi il nome "Loop" non sia la scelta più felice fatta dall'ISU può essere, visto che si potrebbe pensare che sia un ipotetico "Toe Loop non puntato", ovvero di una altrettanto ipotetica variante del "Toe Loop", mentre si tratta in realtà di due salti diversissimi (chi non ci credesse, guardi qui:   https://monkeysee.com/ice-skating-the-loop-jump/    ,  https://monkeysee.com/ice-skating-the-toe-loop/  ).
Ma è un nome ufficiale ISU (suppongo da un sacco di tempo) e nei regolamenti ISU (a mia conoscenza) si parla solo di Loop, non di Rittberger. Solo nei documenti "descrittivi" fatti per il "pubblico" (vedi  https://www.isu.org/media-guides/17522-figure-skating-media-guide-2018-19/file ) si parla di Rittberger solo per dire che è un altro nome del Loop e che è un nome diffuso in Europa in particolare negli ambienti di lingua tedesca e russa.

Regolamenti ISU a parte, "Loop" è termine comune per quel salto da DECENNI, vedere per esempio questo filmato di una telecronaca (credo statunitense) del 1971 (vedi al minuto 1:27, "double loop"), quindi chi si ostina a chiamarlo Rittberger è un pò ... ostinato!
O un pò provinciale, visto che se è vero che in Italia e in generale in Europa è sempre stato (ed è ancora) diffuso il termine "Rittberger", in tutto il resto del mondo e pure nella terminologia ISU non lo è.

 

 

A questo punto, io direi che la cosa più sensata sarebbe o adottare la terminologia ISU-e-del-resto-del-mondo, ovvero "Loop", ricordando spesso l'esistenza dell'altro nome, oppure agire attivamente proponendo alla ISU di adottare ufficialmente "Rittberger" come nome del salto, affiancando il pattinatore tedesco che l'ha inventato (https://it.wikipedia.org/wiki/Werner_Rittberger) ai signori Axel Paulsen, Ulrich Salchow e Alois Lutz che già godono del meritato riconoscimento come inventori di salti.
Fare "finta di niente" e continuare ad usare solo, sempre e costantemente una denominazione "de facto" ma diffusa solo in Europa, e neppure usata da tutti, e pure assente nei documenti ISU come le tabelle dei punteggi che escono ad ogni gara, mi  pare sbagliato.
Passi per gli appassionati, ma un commentatore televisivo secondo me dovrebbe fare diversamente.

Ma se penso che è lo stesso commentatore italiano che, per esempio, si ostina (credo probabilmente unico nel mondo occidentale) a chiamare, alla giapponese, "Uno Shoma" il pattinatore che si chiama, usando correttamente la lingua italiana (http://ilnomevaprimadelcognome.blogspot.com/2010/04/venti-buoni-motivi-per-usare-il-nome.html) e pure nella denominazione ufficiale ISU (http://www.isuresults.com/bios/isufs00012455.htm)Shoma Uno (Shoma = nome, Uno = cognome, e non ci sono dubbi su questo!  https://themeaningofthename.com/shoma/ ) allora forse capisco alcune cose altrimenti poco comprensibili ...

 

Anche perchè non troverei valido il discorso "siccome è giapponese, chiamiamolo alla giapponese".
Parliamo in italiano e se c'è una "traduzione" in italiano (che coincide con quella del 95% del mondo) perchè non usarla?

Altrimenti parlando di Londra dovremmo dire "London" perchè in Gran Bretagna si dice così?
A me parrebbe "'na strunzata", a voi no?
E in questo caso la "traduzione" in italiano, visto che ci sono nome e cognome, è citare prima il nome e poi il cognome.
Voi avete mai sentito un critico cinematografico citare "Kurosawa Akira" o "Mifune Toshiro"? Penso proprio di no, se uno lo facesse costantemente penso che sarebbe guardato, come minimo, come una "strana persona" ...

Il bello è riuscire contemporaneamente a chiamare il Loop con il nome che "tutto il mondo" (e pure la ISU) non usa e riuscire a chiamare Shoma Uno nel modo che (tranne Giappone, Corea e pochi altri) "tutto il mondo" (e pure la ISU) non usa!
Un caso irrecuperabile di "fighettismo-testardo-ovvero-guarda-quanto-sono-bravo-preciso-e-competente-e-pure-poliglotta-e-che-me-ne-frega-a-me-dell-isu-e-anche-di-evitare-confusione"?
Bah ...

 

Chiuso inciso.

 

Torniamo alla Medvedeva.

Onestamente, come ho già detto, l'attuale "strategia Orser" di insistere a far eseguire il Lutz (anche più di uno) alla Medvedeva, anche a spese dei salti che le vengono più facili e a scapito (in questo momento) del punteggio, mi pare semplicemente una più che logica conseguenza del cambio radicale di ambiente di pattinaggio che la stessa ha scelto di fare.

Ha cambiato TUTTO: continente, coach, coreografo, stile di pattinaggio.
A fronte di questo cambiamento radicale (che ho visto essere stato ritenuto come la scelta più ragionevole dai commentatori più preparati), vogliamo davvero ritenere una "stupida scelta di principio" (cit.) quella di provare (almeno provare) anche a cambiare alcune scelte tecniche, per imparare gradualmente a fare MEGLIO certi salti di alta difficoltà, che se andassero in porto potrebbero riuscire nei prossimi anni a farla resistere all'arrivo delle nuove leve delle quindicenni (che certamente faranno i Lutz e gli Axel, ma potrebbero farli PEGGIO)?
 

Poi, è chiaro che si tratta di una scommessa.

Scommessa della Medvedeva su Orser e viceversa, e scommessa di entrambi sul fatto che il pattinaggio di figura stia tornando ad una maggiore rivalutazione della qualità rispetto al solo "fare l'elemento".
Se è così, è ovvio che un'atleta che sa di avere ancora delle carenze qualitative cerchi di porvi rimedio. Anche sacrificando in questo momento punteggi e probabilmente gare.
Magari è una scommessa sbagliata, ma certo non la si può giudicare dalla prima (!) gara della stagione.
Non credo che Orser abbia meno di un programma pluriennale per lei.

Tra l'altro, se vedono che va male sono sempre in tempo a tornare a "contare le patate" togliendo un Lutz e rimettendoci un Rittberger ... pardon ... un Loop, e comunque la Medvedeva non sparirà se non vince il Grand Prix.

E non credo certo che la federazione russa la toglierebbe dalla squadra nazionale per questo nel 2019 ...

 

A me sembra OVVIO, ma alcuni non vedono l'ovvio e persistono a fare i conteggi con le tabelline (e criticare pesantemente, parlando di 'stupidità',  un allenatore tra i più titolati della Storia del pattinaggio), conteggio che non ha molto senso fare da subito a fronte di un probabile piano di lavoro pluriennale.
No, non credo proprio di essere io quello che non ha capito ...

 

Vorrei anche ricordare a certi critici molto cocciuti che, punteggi alla mano, la mancata vittoria della Medvedeva a Laval è sostanzialmente figlia di un solo errore nei due segmenti di gara, e NON sui Lutz!
Il problema nasce da quel triplo Flip sbagliato che ha fatto saltare pure la combinazione, siamo ad una decina di punti sotto quanto era lecito attendersi.
Considerando che alla fine della gara i punti di distacco dalla vincitrice sono stati 5.41, è ovvio che senza quell'errore (assolutamente "anomalo" ed inaspettato per lei), avrebbe vinto comunque.
Lutz o non Lutz.


Può anche darsi che Orser e Medvedeva tornino presto su loro passi, ma direi che non provarci a insistere sul Lutz anche in gara, visto che stanno lavorando anche su quello, sarebbe stato sciocco (questo sì!).
Dovevano mettere un solo Lutz nel free, invece di due? Io non credo. Se hai un programma pluriennale, giusto non preoccuparsi troppo della contingenza. E' piuttosto chiaro che non stanno pensando a tornare necessariamente a vincere da subito (però ci sono andati già vicino).

Alla fin dei conti, è un "work-in-progress" per entrambi, che certamente devono ancora conoscersi a fondo.
Il non "sperimentare" ora sarebbe stato assurdo, allora Evgenia avrebbe potuto restare a Mosca. E capirei di più il tornare parzialmente indietro, con scelte più prudenziali, nella prossima decisiva tappa francese, non a Skate Canada. E magari lo faranno.
Direi poi che arrivare a parlare, come alcuni fanno, addirittura di "scelte scellerate" dimostra più che altro la "scelleratezza" del commentatore!

Piccola notazione, che guarda caso i suddetti critici si guardano bene dal menzionare: è vero che l'errore nello short (sul triplo flip e la mancata combinazione) e (in misura certo minore) i Lutz imperfetti le sono costati la vittoria a Laval ma, guarda caso, uno dei suoi salti più sbagliati del free (e, giustamente, pagato davvero poco) è proprio ... un Loop (o Rittberger)! Che di solito lei esegue molto bene, ma non in questa occasione.
Ooops! ;-)
Chi è che diceva "scelta stupida, avrebbe dovuto mettere un Rittberger al posto del Lutz"?

E questo tanto per dire che anche il "contare le patate" non ti da necessariamente la "sicurezza" del risultato ... 

 

Ma, per finire, io farei parlare l'allenatore, nel dopo-gara.
Che dice cose che, pur ovvie e sensate, evidentemente alcuni non hanno capito ...

 

brian.jpg

 

https://fs-gossips.com/brian-orser-even-the-greatest-skaters-did-not-win-every-competition/

 

"At the very beginning of our journey, I told Zhenya to be patient. We can come up with programs with which she can win specific competitions, but I look at the bigger picture, to the future. We are working on something big, large-scale, and this takes time and work.
[...]
We worked a lot on skating, on the basics of skating. It takes months, maybe even a year. She catches quickly, but not completely. When we achieve this, the difference in skating will be obvious. This is her way to new skating, to woman’s skating. It’s not just about musicality or choreography. No, she already has good foundations, and she was trained by the best specialists in the world. But our task is to bring Zhenya to a new level.

[...]

Zhenya was a brilliant junior and performed great in her first seasons at the senior level, she won everywhere, won everything. But in women’s skating everything is different, you have a different body, other features. You need to understand your strengths and know what competitions you will approach in shape to win them.

[...]

We all need patience and work."

 

Tè capì?   ;-)

 

Ovviamente, è una domanda retorica,  perchè ovviamente i critici in questione non hanno capito (come non hanno capito altre cose, da tempo).
Dire, come ho letto, che l'ottica del lungo termine te la puoi permettere solo se "non hai concorrenza o è nettamente inferiore" vuol semplicemente dire che la Medvedeva avrebbe sbagliato completamente nell'abbandonare la scuola Sambo della Tutberizde.
Perchè visto che la concorrenza forte c'è, se ci fosse stato l'"obbligo" di rispondervi immediatamente non avrebbe avuto senso alcuno cambiare completamente la propria preparazione, il proprio team, il proprio coreografo ecc.
Ma veramente c'è qualcuno che pensa che Orser avrebbe dovuto (e la Medvedeva avrebbe potuto e voluto chiedergli!) semplicemente di allenare l'atleta secondo i canoni della scuola Sambo, apportando semplicemente qualche "ritocchino"?
Perchè, davvero, non avrebbe avuto alcun senso.

Allora si dica piuttosto, se lo si pensa, che "la Medvedeva ha sbagliato, doveva rimanere alla Sambo a combattere contro Zagitova e le altre in arrivo", cosa che devo ancora sentire qualcuno avere il coraggio di dire.
Tutti i giudizi che ho letto vanno nella stessa direzione: alla Sambo rischiava di spegnersi, perchè non aveva più nulla da imparare da quel tipo di pattinaggio e sarebbe scivolata, anche nella considerazione della Tutberizde, dietro le più giovani e le nuove arrivate, la generazione delle "quadrupliste usa-e-getta (o quasi)".
Quindi, giusto cambiare radicalmente per andare alla corte di uno che non ha la bacchetta magica (come nessuno) ma che ha comunque allenato e fatto arrivare ai vertici assoluti Yu-Na Kim, Hanyu e Fernandez.
E io sono d'accordo.


Invece c'è chi dice non che la Medvedeva ha sbagliato ma che ... sta sbagliando Orser, accusandolo di "delirio di onnipotenza" (cit.)!
Oltretutto dopo UNA SOLA gara disputata, che in ottica a lungo termine si poteva benissimo pensare di non vincere e comunque persa per UN SOLO errore decisivo e NON sugli elementi contestati da questi "critici"!


Diciamo che un piccolo bagno di umiltà potrebbe far bene a certe persone e, considerando la presunzione immensa che trasuda da loro, anche uno "piccolo" potrebbe cominciare a fare una bella differenza ...

 

 

1_nbc_figs_medvedevafreeskate_181027.jpg

 

Se proprio volessimo mettere sul piatto un argomento più "preoccupante" per la Medvedeva è questo: anche se i suoi programmi attuali sembrano fatti apposta per sottolineare la sua (per alcuni inaspettata, non certo per me!) maturità, a me sembra che qualcosa nel suo pattinaggio si sia perso: l'"imprevedibilità" e l'"originalità".
 

Voglio dire: quando vedevo pattinare la Medvedeva negli anni scorsi, mi stupivo sempre di come le già allora ottime e complesse coreografie fossero cose che "solo lei faceva" (in quel modo) e come, a differenza di tutte le altre, riuscisse a muoversi in modo "imprevedibile"  eppure del tutto coerente.
Mentre altri si soffermavano (stucchevolmente) sulle "mossettine" io ammiravo un pattinaggio diverso da tutte le altre ed assolutamente non scontato.

Oggi, invece, quei due programmi che sta presentando, non brutti ma certo non eccezionali, potrebbero essere pattinati, in modo non troppo diverso, da quasi qualunque altra pattinatrice di alto livello.

Il "marchio Medvedeva", almeno per ora, su quei programmi non lo vedo.
Del "marchio Orser" qualcosa si vede (Orser è uno che era riuscito a far pattinare in modo quasi "raffinato" perfino Elene Gedevanishvili!), ma siamo ancora molto indietro.

 

Chiaro che Orser e Medvedeva hanno una montagna di cose da fare e sistemare, e coreografie meno "standard" forse possono attendere.
Io spero solo che sia questo il motivo e che più avanti si possa rivedere la Medvedeva "innovativa", ma con un bagaglio tecnico ed interpretativo ancora migliorato.

 

E, a proposito di qualcosa "un pò diverso", eccola al Gala finale di Skate Canada.
Vedo che sui social ha ricevuto praticamente solo approvazioni per questa esibizione.
 

 

 

 

 

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Eh, proprio non ce la faccio a tenere il ritmo ...

 

E' appena finito il Grand Prix ad Helsinki e già, una settimana dopo, c'è la tappa giapponese del NHK Trophy.

 

Quindi mi limito a degli autentici flash parziali su Helsinki:

 

1)

la cosa che ha fatto più discutere è non tanto la vittoria della Zagitova tra le donne, quanto che abbia vinto anche con dei PCS che non stanno da nessuna parte.

Io avevo già avvertito nel mio primo post di questa stagione, che la Zagitova era già piuttosto in forma ma pure che era già strapagata nei components (ricordo, detta molto "grosso modo", che i PCS, ovvero i components, sono la parte "artistica", ovvero interpretativa, ma anche la capacità di "pattinare bene").

Avevo scritto " è già sovrapagata nei components, figuriamoci più avanti ".

E, infatti ...

 

Dato che io già nella scorsa stagione dicevo che era sovrapagata nei components, quando ho visto che da un certo punto della stagione avevano cominciato a darle almeno sui 70 fisso di PCS nei free, ovvero tre-quattro punti più del meritato, immaginate cosa posso pensare dei 72 che le hanno dato ad Helsinki (dopo averla già stra-sostenuta nello short, dove ha sbagliato nel tecnico)!
Il tutto in un esercizio (e una pattinata) che è stata criticata da moltissimi.
Questa volta la cosa è stata così smaccata che, una volta tanto, ho visto l'80% dei commentatori concordi: non c'è giustificazione per quei PCS.

Un solo esempio, leggetevi i commenti qui: https://skating-ritmica.forumfree.it/?t=76028465&st=120

E pure su Facebook era la stessa cosa, così come i commenti ai filmati su Youtube.

Devo dirlo: sono anche più "cattivi" dei miei commenti, a me tante cose della Zagitova piacciono, a quanto pare di più di quanto piacciano a tanti che si stanno accorgendo della sua sopravvalutazione sui componenti solo una stagione dopo ...

 

Quindi, almeno in questo momento, ci troviamo ad avere una campionessa olimpica immatura (tecnicamente, interpretativamente, mentalmente), che dimostra quale errore sia stato fatto a Sochi (ma anche prima) dalle giurie.

Non mi dilungo, potete leggere qui cosa ne pensavo dei punteggi della Zagitova, del suo dualismo con la Medvedeva e del "rischio di dare un oro olimpico ad una pattinatrice alla sua PRIMA stagione da Senior":

 

http://forum.motorionline.com/index.php?/topic/27400-pattinaggio-artistico-su-ghiaccio-stagione-2017-2018/&page=2&tab=comments#comment-1663527

 

E scrivevo questo prima di Sochi ma anche prima del flop di Alina ai mondiali di Milano, clamorosamente falliti con la freschissima medaglia olimpica al collo!

 

A volte mi dispiace aver ragione.

Adesso vediamo se avrò ragione anche nella mia previsione che la Medvedeva (che tanti, alleluia!, sembrano "rivalutare" e "riscoprire" solo in questa stagione, pur se è sostanzialmente di difficile transizione per lei) durerà più della Zagitova ...

 

 

 

2)

ottimi risultati per gli italiani nelle coppie e della danza, due argenti per Della Monica-Guarise e Guignard-Fabbri.

Risultati giusti, davanti sono arrivate delle coppie che, tutto sommato, hanno pattinato (un pò) meglio.

Decisamente buoni Zabiako-Enbert tra le coppie ma splendidi, nel free della danza, Stepanova-Bukin, coppia in convincente crescita.
Forse i russi hanno trovato i sostituti della inopinatamente dissoltasi coppia Ilinykh-Katsalapov? Anche Sinitsina-Katsalapov stanno pattinando bene ma, devo dire, è una coppia che non mi ha mai convinto molto.

Stepanova-Bukin, invece, se riescono a restar a questi livelli potrebbero davvero dire la loro per la parte alta dei podii.
Dico "potrebbero" perchè, come è noto, la danza nel pattinaggio è una disciplina "storicamente" soggetta alle, chiamiamole così, "simpatie" delle giurie, quindi è difficile fare previsioni "razionali", ancor meno di altre discipline (per la verità, le ladies sembrano decisamente in scivolata sulla stessa china ...).

 

Comunque vale la pena di rivedersi l'energetico ma raffinato free di Stepanova-Bukin (per la verità, vale sempre la pena di rivedersi la Stepanova ... :asd:):

 

 

 

 

3)

negli uomini, annunciato trionfo di Hanyu e conferma del "vecchio" (e finalmente consistente) Brezina.

 

 

Avendo pochissimo tempo, mi fermo qui.

 

In questo week-end c'è il NHK Trophy, vedi qui:

https://skating-ritmica.forumfree.it/?t=76028439

https://www.oasport.it/2018/11/pattinaggio-artistico-grand-prix-nhk-trophy-2018-programma-orari-e-tv-il-calendario-completo/

 

La novità dell'ultimo minuto è che per infortunio non ci saranno i francesi, argento olimpico, Papadakis-Cizeron.

Peccato, era l'occasione per vedere se, dopo la (sacrosanta) "scoppola" presa a Sochi da Virtue-Moir,  hanno finalmente rinnovato il loro pattinaggio e se le giurie hanno ancora uno, anzi due occhi di riguardo per loro.

 

Modificato da Astor

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In pieno svolgimento l'NHK Trophy, quarta tappa del Grand Prix 2018-2019.

 

Vado subito a farvi vedere l'evento più "eccezionale" finora visto, ovvero il free skating della sedicenne giapponese Rika Kihira, all'esordio nel circuito dei Grand Prix Senior, che le è valso la rimonta dal quinto posto dopo lo short fino al PRIMO posto finale!

 

Non solo il primo free, quindi, ma la medaglia d'ORO finale, dove ha preceduto, in una delle più belle gare femminili degli ultimi anni, la connazionale Miyahara e la russa Tuktamisheva, anch'esse autrici di grandi prestazioni.

Ma non come la Kihira, che ha fatto segnare il nuovo record mondiale nel punteggio tecnico del Free Skating, con 87.17.
 

 

Un risultato "straordinario", come direbbe la Secondini, che sta già facendo discutere per dei PCS che sono apparsi a molti sottopagati.
In effetti, 67.55 di PCS se paragonati ai 72 che vengono in queste settimane "regalati" alla Zagitova, su programmi meno perfetti e certo non pattinati altrettanto bene, sono pochi.

Resta da vedere se è più la sottovalutazione della Kihira o la sopravvalutazione della Zagitova. D'accordo, un punto o un punto e mezzo in più a Rika lo potevano dare (ne hanno dati 71.5 alla Miyahara), ma io direi che forse è più la sopravvalutazione attuale (e passata) della russa, che a questo punto deve vedere nella giapponese una concorrente temibilissima e forse inaspettata a questi livelli.


Così come la devono vedere tutte le atlete di vertice, compresa la Medvedeva che se la dovrà vedere con la Kihira nell'ultima tappa del Grand Prix, in Francia. Un ostacolo maggiore, e grosso!, per la Medvedeva nell'ottica di arrivare alla finale del Grand Prix.

La russa ha detto che a Grenoble lei "dovrà vincere" per essere sicura di andare in finale, ma una Kihira così mi pare quasi impossibile da battere per lei, stante l'attuale livello della Medvedeva, in pieno work-in-progress nel suo lavoro di "evoluzione" con Orser. Resta da vedere se ad Evgenia potrà bastare anche un secondo posto.


Ma restano anche da vedere altre cose: ad Hiroshima la Kihira ha fatto solo il quinto short. Lo farà meglio in Francia o si ripeterà? Fuori dal Giappone, come i giudici valuteranno la Kihira? (anche se, francamente, secondo me in Giappone non è stata valutata in modo "benevolmente casalingo", anzi: punteggio tecnico corretto e PCS risicati ...)

Comunque sia, ci sono ottimi motivi per dire che i biglietti del palaghiaccio di Grenoble del 23-25 novembre dovrebbero andare esauriti.

 

Questo è il free-record-del-mondo-tecnico della Kihira.

Di per sè, non è un programma che personalmente mi affascini (musicalmente, come strutturazione), ma pattinato così è da standing-ovation.
E, comunque, riconosco che non è un programma facile e per una sedicenne ancora meno.
Per cui, chapeau.

 

 

 

Per ora mi fermo qui.

 

 

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Molte cose sono accadute dall'ultima volta.

Non solo è terminato l'NHK Trophy ma pure la Rostelecom Cup a Mosca e, infine, la gara francese di Grenoble, gli Internationaux de France, ultima tappa del Grand Prix prima della finale di Vancouver (6-9 dicembre).
Giochi fatti, quindi, per definire i finalisti e si può ora trarre qualche conclusione sulla prima parte della stagione.

Stagione che appare per molti versi non scontata, come peraltro ci si può attendere dalla prima stagione post-olimpica.

 

Comincio parlando della categoria più "chiacchierata" (e probabilmente più seguita), come peraltro è da anni:

le Donne.

 

Sinteticamente:

 

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la Alina Zagitova, vincitrice anche della Rostelecom Cup, è certamente la favorita per la vittoria nella finale del Grand Prix e pure nel resto della stagione.
Perchè è la migliore? Assolutamente NO.

Alla Rostelecom Cup si è evidenziato ancor di più (e stavolta, devo dire, con "scandalo" pressochè generale) quanto sia stra-pompata nei punteggi, soprattutto nei components.
A Mosca le hanno dato 37.25 di PCS nello short e ancora più assurdi 73.49 (si, SETTANTATRE'!) nel free, il tutto a fronte di programmi che praticamente ogni osservatore dotato di un minimo di raziocinio ha giudicato mal pattinati.

La Zagitova sta pattinando regolarmente PEGGIO della stagione scorsa e sta regolarmente prendendo PIU' punti nei components di quanti ne prendesse prima: una situazione ovviamente inaccettabile e che fa capire che è già "predestinata" alla vittoria, a meno che non vada fuori di testa come ai Mondiali di Milano.

 

Attualmente, l'unica che potrebbe mandarla in una tale crisi è probabilmente questa ragazza sedicenne:

 

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Rika Kihira, che dopo l'NHK Trophy ha vinto pure gli Internationaux de France, è attualmente, senza dubbio alcuno, la migliore pattinatrice che ci sia nel circuito Senior.
Se la Zagitova non venisse stra-pompata come è, sarebbe certamente dietro alla giapponese, tecnicamente e quasi anche nei components.
E il fatto che Kira sia riuscita a doppiare la vittoria giapponese ripetendosi in Francia dimostra non solo una consistenza nel pattinaggio ma anche buona solidità mentale.
Ciò che sorprende di questa ragazza è il saper coniugare grandi qualità tecniche ad un pattinaggio molto più maturo dei suoi 16 anni, già molto più da Senior che non da Junior nonostante la verde età.

La Kihira potrebbe fare alla Zagitova lo "scherzetto" che la Zagitova stessa, alla sua prima stagione da Senior, ha fatto alla Medvedeva.

Potrebbe ... se i giudici si comportassero ragionevolmente e correttamente.
Che Rika venga pagata solo 66 di PCS ci sta (forse a malapena), ma che la Zagitova di oggi ne prenda oltre 73 è uno scandalo al di là di ogni immaginazione. Sono cinque punti di PCS regolarmente regalati ad una pattinatrice che non dovrebbe mai essere stata valutata oltre i 68-69, neppure la scorsa stagione quando pattinava meglio.

Quindi, è molto probabile che nei prossimi duelli diretti se Alina resta in piedi (o "cade bene" ...) la faranno finire davanti comunque.

Allo stato attuale, la situazione delle Ladies è spaventosamente simile a quella della Danza, dove la continua sopravvalutazione dei francesi Papakadis-Cizeron sta alienando l'interesse di molti appassionati.
Però l'efficacia delle nuove leve, come la Kihira, per ora tiene ancora alto l'interesse per questa categoria.

 

Così come, in senso opposto, lo tengono alto anche cose come l'attuale psicodramma della Medvedeva.

 

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Piccolo riepilogo della stagione della Medvedeva, fino ad ora.

 

Comincia a settembre al CS Autumn Classic International, dove arriva seconda dietro all'americana Tennell.
E ci sta: nuovo allenatore, nuovo continente ecc.

 

Poi la prima "vera" gara, a Skate Canada.
Lo short: pur con evidenti problemi di fluidità e imperfezioni tecniche, si vede che è in piena fase di ricostruzione del suo pattinaggio, parte decentemente.
Poi a metà programma sbaglia completamente una combinazione sul triplo flip, per questo unico errore evidente perde la bellezza di una decina di punti. Dopo il corto è addirittura settima, avendo totalizzato solo 60.83 punti.


Il free: recupera furiosamente come sa fare lei, primo free con 137.08 punti, termina al terzo posto a cinque punti dalla vincitrice Tuktamisheva.
Come dire: ha mancato la vittoria in Canada essenzialmente per quella decina di punti persi nella combinazione sul flip.
E' vero che non si fa la Storia, neppure la Storia del Pattinaggio, con i "se" e con i "ma", però se fosse entrata quella singola combinazione la stagione della Medvedeva avrebbe potuto avere una svolta in positivo, soprattutto dal punto di vista psicologico  (anche se, certamente, molti dei problemi tecnici che ha sarebbero rimasti).

 

A questo punto, lei stessa dichiara che "a Grenoble devo vincere".


Dopo la tappa canadese, alcuni hanno cominciato a criticare la presunta "folle" strategia di Orser di insistere a farle fare il Lutz, salto che se ben eseguito paga bene ma su cui lei ha sempre avuto ed ha ancora adesso delle difficoltà, invece di puntare sui suoi elementi forti, tipo il loop, in modo da ottenere GOE alti.
Ho già detto perchè ritengo sbagliate queste critiche e non mi ripeto.


Ribadisco solo: se ancora vi dicono che la Medvedeva è andata in crisi "per il Lutz" o in generale per problemi di "strategia", non credeteci.
Come diceva la grande Margherita Hack quando le chiedevano dell'astrologia e degli oroscopi:

 

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Gli errori che ha fatto in Canada e che farà poi in Francia, quelli gravi, non li ha fatti sui Lutz (che certo non sono ancora soddisfacenti, ma che non ha fallito) ma su Flip e Loop, che di solito non sbaglia e, addirittura, vengono considerati "il suo forte".

 

Andiamo avanti.
Prima di Grenoble, si disputano i Grand Prix in Giappone e in Russia, dove si vede il sorgere della stella Kihira e si confermano i quattro-occhi-di-riguardo che le giurie riservano alla Zagitova.
Comunque, si capisce che anche un secondo posto (a Grenoble ci sarà la Kihira!), con un buon punteggio, potrebbe bastare alla Medvedeva per arrivare in finale.

 

Si arriva alla tappa francese.


Lo short: bruttarello, ma non sbagliato. Nessun errore evidente ma pattinata faticosa, sostenuta dalla giuria sui PCS, alla fine fa sette punti in più dello short del Canada (67.55), terzo short ma solo a pochi decimi dalle avversarie.
E' ancora in piena corsa, sulla carta.


Qualcuno fa i conti che le basterebbe un secondo posto e probabilmente le basterebbero 131 punti nel free.
Considerando che ne ha fatti 137 in Canada, su un programma libero che sembra essere nelle sue corde più dello short, l'obiettivo sembra alla portata.

Ma, a questo punto, il disastro.


Il free: alla presentazione è terrea, tesissima, non fa neppure un accenno di sorriso al pubblico quando viene chiamata. La guardo e mi dico: "è troppo tesa".
Si sa che la Medvedeva è sempre stata una "macchina da guerra" in grado di ribaltare situazioni difficili, l'ha dimostrato pure in Canada. Ma qui non ha la faccia "concentrata" ma una che fa supporre un misto di angoscia e rabbia.
Incrocio le dita, ma ho un brutto presentimento ...


Comincia.

Da subito, sembra incerta ed imprecisa. Parte con un doppio Axel orrendo e praticamente caduto. Ovvero, cade come si pensa possa cadere la Medvedeva, non pesantemente ma appoggiando le mani; comunque, conta come caduta. Ovviamente prende GOE negativi e detrazione per caduta. Doveva essere una inusuale, ma già eseguita più volte nel warm-up, combinazione doppio Axel+triplo Loop.

Ancora una volta, ha sbagliato la combinazione iniziale, giocandosi tanti punti ed aumentando ancora di più la tensione.
Poi esegue il "terribile" triplo Lutz che, pur non eccezionale, ha GOE leggermente positivi. Il "terribile" Lutz, secondo alcuni il responsabile delle sue deludenti prestazioni, stavolta non ha fili sbagliati e non è sottoruotato.
Pattina piuttosto male, alternando momenti di discreta interpretazione ad altri dove sembra un pezzo di legno.
Poi, inopinatamente, fallisce anche la combinazione triplo Loop-triplo Toeloop (facendo quest'ultimo solo doppio) e, tra l'incredulità generale, rischia di nuovo di cadere!


A questo punto, tutti capiscono che non c'è più nulla da fare. Se anche la giuria generosamente la aiutasse sui PCS, non c'è possibilità di recuperare.
E la giuria la aiuterà, dandole un 68.80 di PCS che onestamente non c'era, considerando anche che la vincitrice Kihira ha avuto, pattinando molto meglio, 66.05.
Ma non c'è nulla da fare.

 

Si diceva che aveva bisogno di un secondo posto finale e un free da 131 punti?
Alla fine sarà quarta e con un free da soli 125.26 punti.
Se avesse fatto i 137 punti del Canada, ovvero dodici punti in più, sarebbe realmente arrivata seconda, ad un paio di punti dalla vincitrice, e sarebbe andata in finale!
Questo per dire che, non solo sulla carta ma anche in base a ciò che aveva fatto nella stagione, c'erano realmente le possibilità di arrivare alla finale di Vancouver.

 

Personalmente mi potevo assolutamente aspettare il non andare in finale, vista poi la forza delle giapponesi, ma non mi aspettavo una crisi simile, un tornare indietro nel free rispetto a Laval.

Cosa è accaduto?


Io, guardandola pattinare e avendo considerato come ha pattinato in queste due tappe, penso che sia molto più una questione di testa che di tecnica, non di lutz o non lutz, di rischi o non rischi sui programmi.

Neanche la crescita fisica giustifica certi errori ad intermittenza, potrebbe giustificare la minore velocità complessiva ma non sbagliare così un salto e farlo perfettamente un minuto dopo.
O sbagliare salti che lei, che era un meccanismo ad orologeria, ha appena fatto bene nel warm-up.


E' cominciato tutto con quella combinazione mancata nello short del Canada, che le è costata la vittoria, da lì non ne è più uscita veramente.

Il fatto che in intervista Orser abbia rivelato che lei, dopo l'errore nello short del Canada, gli telefonava alla notte per esprimere preoccupazione ed incredulità è un segnale di quanto non sia assolutamente serena.
Ad aggravare le cose, lei stessa ha confessato di aver sentito parecchio le critiche che le sono arrivate, a cominciare dai social russi, dopo la sua decisione di abbandonare la Tutberizde per andare ad allenarsi in Canada.

 

Quindi: gravi problemi psicologici.
La "macchina da guerra" si è rotta sotto stress e si trova ora in una situazione che molto probabilmente non ha precedenti nella sua giovane vita di atleta diciannovenne.
Questo è il primo problema su cui lei ed Orser devono lavorare.

 

Dal punto di vista tecnico, i problemi sono minori, checchè ne dica qualcuno.
Il Lutz sta migliorando, l'Axel è buono, faccio fatica a pensare che abbia disimparato a fare i Loop, che erano tra i suoi punti forti.
A sprazzi, pur nel "casino" della sua "ricostruzione" pattinatoria, si continuano a vedere le cose buone (alcune addrittura migliorate) che c'erano nella sua interpretazione.


Una cosa va detta: le giurie l'hanno pure aiutata sui PCS, ma le danno comunque MENO di quanto le dessero l'anno scorso. Chi oggi dicesse "visto? continuano ad aiutare sia Zagitova che Medvedeva" direbbe una sciocchezza.
Evgenia pattina generalmente PEGGIO e, giustamente, prende MENO di un anno fa. Non così per Alina.

 

Poi a me non convince affatto il programma dello short.
E' un programma che non mi sembra nelle sue corde, mi viene da dire che non è nè un programma "alla Medvedeva", ovvero "sognante" e "inaspettato",  nè un programma "alla Orser", ovvero quei programmi "morbidi" e "lirici" che hanno fatto il mito di Yu-Na Kim (e, senza andare tanto lontano, basta andarsi a vedere l'eccellente short di Jason Brown a Grenoble).
Io quello short lo cambierei, perchè mi pare un programma mediocre comunque, musicalmente e coreograficamente, e se in più non viene sentito dall'atleta come "suo" si aggiunge difficoltà all'oggettiva difficoltà di cambiare parte del proprio modo di pattinare.

A questo punto una pausa, senza l'ossessione della finale e il confronto con la Zagitova, potrebbe essere per lei positiva.

 

Vedo un solo ipotetico pericolo per la Medvedeva: che qualche testa di legno nella sua federazione decida che non vale già più la pena di supportarla e pagarle la trasferta in Canada alla corte di Orser.
Ma non credo che i vertici russi siano talmente stupidi.

Oltretutto, mentre dalla prossima stagione dovrebbero arrivare nuove leve come Trusova e Kostornaia (ma con l'incertezza della loro solidità mentale), in questa stagione non sono poi messi benissimo come pattinatrici (sembra incredibile, ma ...), considerando che la Zagitova, "aiutoni" delle giurie a parte, non sta pattinando benissimo e può già oggi essere superata dalla Kihira, mentre l'unica altra al "top" è la "vecchia" Tuktamisheva, valida come "runner up" ma difficile da prefigurare oggi come vincente a livello mondiale.
Quindi do per scontato che la federazione russa attenderà, ragionevolmente, almeno la fine di questa stagione prima di fare il punto della situazione.


Per la fine della stagione Orser e la Medvedeva dovranno dimostrare di avere intrapreso una strada giusta, ovviamente le prestazioni dovranno essere radicalmente migliori di quelle viste finora, pur senza essere in dovere di vincere già quest'anno.

Io credo che sia assolutamente possibile, ma Evgenia deve mettersi a posto con la testa, ovvero ritrovare tranquillità e avere pazienza, senza voler pensare di dover già "vendicare" la sconfitta olimpica di PyeongChang.
Ce la può fare e le attuali difficoltà potranno farla maturare.

 

Ho letto che Orser finora dedicava sei ore al giorno di lavoro a Yuzuru Hanyu e solo una alla Medvedeva.

Il povero Hanyu è purtroppo attualmente infortunato, se ciò volesse dire che ad Orser rimane per qualche settimana o qualche mese un pò più di "tempo libero", dedicarlo alla russa credo sarebbe ottima cosa, per entrambi.

 

 

Detto di Zagitova e Kihira, e avendo parlato delle ambasce della Medvedeva, diciamo brevemente delle rimanenti finaliste del Grand Prix:

 

Elizaveta Tuktamisheva: un gran bel ritorno quest'anno, anche se ormai più di tanto non può dare. Sarei molto contento se riuscisse a prendere un podio, magari alla finale di Grand Prix o agli Europei.

 

Satoko Miyahara: sta diventando una "veterana" nella squadra giapponese, non so per quanto potrà essere considerata la portabandiera. Ad oggi può ancora far valere l'esperienza.

 

Kaori Sakamoto: buona tecnica ma secondo me molto sopravvalutata sui components (i 67 di PCS che le hanno dato nel free di Helsinki possono "giustificarsi" solo con la parallela pompatura a 72 della Zagitova nella stessa gara, ma non sarebbe una buona "giustificazione" ...).

 

Sofia Samodurova: la russa che non ti aspetti. Pattinaggio che più "classico" non si può, ma piacevole. Essere arrivata in finale è un grande risultato per lei.

 

Di altre fanciulle su cui c'è qualcosa da dire (Sotskova, Tsurskaya, Tennell ecc.) magari ne parleremo in futuro.

 

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Continuerei parlando di

 

Coppie.

 

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Le coppie qualificate per la Finale del Gran Prix che si terrà Vancouver (dal 6 al 9 dicembre) sono:

 

France Vanessa James / Morgan Ciprès     
Russia Evgenia Tarasova / Vladimir Morozov
Russia Natalia Zabiiako / Alexander Enbert
China Peng Cheng / Jin Yang         
Italy Nicole Della Monica / Matteo Guarise
Russia Daria Pavliuchenko / Denis Khodykin

 

Detto che mi aspetto un'ottima prova degli italiani e che spero per loro in un podio, penso che la lotta per l'oro sarà un affare a due tra James/Cipres e Tarasova/Morozov.

I francesi mi hanno sempre detto poco ma quest'anno sono migliorati, vincendo entrambe le tappe di Grand Prix a cui hanno partecipato,  hanno attualmente il miglior punteggio della stagione e, considerando anche la storica altalenanza di prestazioni dei russi, potrebbero vincere in finale.
Se, costretto con una pistola alla tempia, dovessi dare una probabilità di vittoria darei 55% ai russi e 45% ai francesi.

 

 

Danza.

 

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I finalisti sono:

 

United States Madison Hubbell / Zachary Donohue
Russia Alexandra Stepanova / Ivan Bukin
Russia Victoria Sinitsina / Nikita Katsalapov
Italy Charlène Guignard / Marco Fabbri
United States Kaitlin Hawayek / Jean-Luc Baker
Russia Tiffany Zahorski / Jonathan Guerreiro

 

Qui si preannuncia davvero una bella lotta.
Guignard/Fabbri sono bravissimi ma non penso che possano lottare per la vittoria, il loro obiettivo ragionevole è il bronzo.
E non sarà facile, perchè le due coppie russe Stepanova/Bukin e Sinitsina/Katsalapov dovrebbero vedersela con gli americani Hubbell/Donohue per le medaglie e anche per vedere se una di queste coppie potrà sfidare, nelle prossime manifestazioni, i (come al solito) stra-pompati francesi Cizeron/Papadakis (assenti dalla finale in quanto, per problemi fisici, hanno partecipato ad un solo Gran Prix, quello di Grenoble, peraltro stravincendolo).

In realtà, così come con la Zagitova in campo femminile, ma anche peggio, il resto della stagione sembra già prenotato per i francesi, visto che gli unici loro "giustizieri" in questi anni, gli inarrivabili Virtue-Moir  (meritatamente campioni olimpici), hanno almeno per ora sospeso la partecipazione alle gare.

 

Sarà comunque interessante anche il duello in casa Russia, con Stepanova/Bukin cresciutissimi e ormai carismatici (soprattutto lei) e Sinitsina/Katsalapov finalmente migliorati (lei non arranca più dietro a lui come qualche stagione fa ...).
Potrei vedere come più probabile lotta per l'oro quella tra Stepanova/Bukin  e Hubbell/Donohue ma anche Sinitsina/Katsalapov possono essere della partita.

Hawayek/Baker e Zahorski/Guerreiro non li vedo in grado di arrivare a podio.

 

 

Uomini.

 

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I finalisti sono:

 

Japan Yuzuru Hanyu         
Japan Shoma Uno         
United States Nathan Chen     
Czech Republic Michal Brezina     
Russia Sergei Voronov         
South Korea Junhwan  Cha

 

Si potrebbe vedere una bella lotta tra Hanyu, uno dei più grandi pattinatori di sempre (ormai lo si può dire senza tema di smentite) e atleta che unisce ad una tecnica fantastica anche capacità di interprete sopraffino e l'americano Chen, che fa un pattinaggio quasi esclusivamente tecnico e che per questo non riscuote molte simpatie da parte di molti (me compreso).
Un duello tra loro è come vedere un duello tra Yu-Na Kim e la Zagitova, tanto per dire.

In realtà, secondo ogni ragionevolezza dovrebbe essere Hanyu a trionfare.

 

Peccato però che ... forse non vedremo quel duello!
Poco più di una settimana fa Hanyu ha stravinto la Rostelecom Cup pur gareggiando infortunato, con una caviglia disastrata.
Ma è concreta la possibilità che rinunci alla finale del Gran Prix, per non compromettere il resto della stagione.
Se ciò  accadesse, il primo sostituto sarebbe il canadese Keegan Messing.

 

Se Hanyu darà forfait, Chen dovrebbe essere il favorito, probabilmente in lotta per l'oro con Shoma Uno.

 

 

Modificato da Astor

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Super-flash:

questo weekend c'è la Finale del Grand Prix, a Vancouver (Canada) e la Rai ha detto che faranno vedere tutte le gare, poche in diretta ma le restanti almeno in "decente" differita (non le differite mandate in onda il martedi, come faceva ora ... :incazzato:).
 

Questo è il palinsesto, con gli orari italiani:

 

venerdì 7 dicembre:

h. 18.51 Men Short
h. 19.35 Ladies Short

sabato 8:
h. 6.35 Men Free Live
h. 8.00 Rhythm Dance+ Pairs Short

domenica 9:
h. 8.00 Free Dance + Pairs Free
h. 16.00 Ladies Free
 

Il gala sarà trasmesso il giorno di Natale.

 

http://www.artonice.it/?q=it%2Fnode%2F28259&fbclid=IwAR1ewh3fabmZSulQhG48VZxBB-a4no8h69mpGZMY2YAS93x3DDWmucaqNqM

 

Dato che il programma della finale sarà tenuto generalmente a notte fonda per l'Italia, fare differite subito al mattino dopo è cosa intelligente (per chi può vederle, ma siamo al weekend ... :rolleyes:).

 

 

 

 

Nel link che segue ci sono gli orari italiani delle competizioni, come si vede la maggior parte di essi sarebbe difficilmente proponibile per una diretta e la scelta della Rai mi pare sensata.
A quanto pare anche Eurosport farà almeno un paio di dirette (leggere l'articolo del link).

 

https://www.oasport.it/2018/12/pattinaggio-artistico-finali-grand-prix-vancouver-2018-programma-orari-e-tv-il-calendario-completo/

 

 

Au revoir.

 

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Cominciata la finale del Grand Prix!

 

Uomini, Short Program.

 

Conduce il favorito statunitense Nathan Chen, poco da rimproverargli sul piano tecnico ma gratificato di PCS che è limitativo definire "generosi", per un atleta che è in questi anni è certamente migliorato su questo aspetto (del resto, partiva praticamente dal nulla ...) ma che è davvero ancora molto carente.
Il suo programma è stato stra-lodato dai commentatori Rai, la premiata coppia Secondini-Pedrazzini (oggi credo in una delle loro peggiori telecronache), ma io personalmente trovo il suo short orribile da guardare, quasi disturbante.
Lui interpreta poco, la musica sarà anche di Duke Ellington ma in questa versione e pattinata così è un'orrenda baracconata, la coreografia ha anche passaggi raffinati ma che si perdono nel caos e alla fine sembrano, al contrario, approssimativi.

 

 

 

L'esatto opposto per il quarto della classifica, il promettentissimo coreano Junhwan Cha, allenato da Brian Orser (e si vede).

Che il coreano si sia preso 8.39 in Interpretation e Chen ben 8.89 va semplicemente ad eterno discredito di quella giuria.

 

 

Secondo me Cha è la vera stella nascente in campo maschile ed oggi ha fatto il programma più bello.

Assieme a Shoma Uno, secondo dopo lo short, e Michal Brezina, quarto, proveranno a sfidare Chen nel free.

I quattro sono racchiusi in meno di quattro punti e, in teoria, tutto è ancora possibile.
In pratica, a meno che Chen non cada penso che vincerà (o faranno vincere) lui.

Gli ultimi due, Voronov e Messing, sono già fuori dai giochi.

 

 

Donne, Short Program.

 

E qui c'è la (relativa) sorpresa.

Conduce non la preventivata dominatrice della stagione, la Alina Zagitova, ma la sua inaspettata rivale di quest'anno, Rika Kihira!

Dalla quale ci si aspettavano certo ottime cose ma probabilmente non che, al primo scontro diretto, fosse in grado di sopravvanzare la Zagitova di quasi cinque punti nel programma corto!

 

La giapponese ha pattinato benissimo e con apparente tranquillità, tranquillità che probabilmente le è derivata anche dall'ottimo triplo Axel piazzato in apertura.

Se c'è qualcuna oggi in grado far usare il termine "fenomeno", è lei (in attesa che il prossimo anno arrivino Trusova e Kostornaia e, mi auguro, che Medvedeva recuperi efficacia e tranquillità, che il talento non le manca).

 

 

 

La Zagitova ha pattinato forse un pò meglio che nell'ultima sua quasi imbarazzante (e strapagata) prova alla Rostelecom Cup, ma ha confermato di aver perso velocità e continuità di azione rispetto alla scorsa stagione.
E ciò nonostante che a me sembri dimagrita, anche solo rispetto a poche settimane fa!
Alla fine, i quattro punti e mezzo dietro alla Kihira ci stanno tutti, anzi avrebbe dovuto essere cinque e mezzo dietro se non l'avessero (come al solito ma un pò meno dell'oscenità di Mosca) aiutata sui components.

 

 

Credo che per lei e per la Tutberizde questo avvento "impudente" e inaspettato della sedicenne giapponese sia motivo di incubi notturni, soprattutto dopo aver visto la Medvedeva per ora in piena crisi.

A livello europeo non ha comunque rivali in questo momento, ma a livello mondiale ce l'ha eccome!

 

Ciò non vuol dire che, anche per il Grand Prix, i giochi siano già fatti.

Alla fin dei conti, la Kihira è una debuttante tra le senior e Alina è (per quanto pompata) la campionessa olimpica.

Vorrei vedere Rika vincere, ma deve pattinare tranquilla, fare tutto pressochè perfetto e sperare che i PCS della Zagitova non vengano gonfiati a livelli indecenti (anche nello short di oggi sono stati pompati ma comunque, alla fine, l'hanno mandata a meno di un punto sopra a quelli della giapponese, temevo molto peggio).

 

Anche il resto della classifica femminile rispecchia correttamente ciò che si è visto sul ghiaccio, comunque a distanze abissali rispetto alle prime due.

 

La terza è Elizaveta Tuktamisheva, già a sette punti dalla Zagitova e a dodici dalla Kihira. Liza non è riuscita a sfruttare il triplo Axel di apertura, risultato sottoruotato e brutto, con GOE negativo. Tanto per capire ancor meglio , la Tuktamisheva con un triplo Axel così brutto ha preso solo 4.20 punti, con lo stesso salto eseguito invece perfettamente la Kihira ne ha presi 10.51!

 

Subito attaccata a lei in classifica, la giapponese Kaori Sakamoto.

Due atlete, Tuktamisheva e Sakamoto, di due generazioni diverse ma accumunate da un pattinaggio molto "fisico" e un pò "pesante" , alla Kaetlyn Osmond, e capacità interpretative limitate (la Sakamoto, più giovane, ha ancora margini per crescere su questo aspetto).
Per quello che si è visto, giusto che siano distanziate di meno di mezzo punto.

 

Quinta, a un paio di punti dalla coppia precedente, la sorprendente-ma-non-troppo Sofia Samodurova, che non è e probabilmente non sarà mai un "fenomeno" ma che non è neppure così limitata come il commentatore Rai Pedrazzini (oggi veramente scarso in più di un giudizio) la descriveva (ma questo prima di vederne il meritato e più che discreto punteggio ... :asd:).

 

Prova negativa della giornata, invece, per l'esperta giapponese Satoko Miyahara, sesta ed ultima a sette decimi di punto dietro la Samodurova.

Satoko ha una volta di più dimostrato i suoi limiti: pattinata leggiadra ma livello tecnico proposto non più paragonabile alla concorrenza (come valore base il suo short era il più basso, già tre punti e mezzo dietro quello della Samodurova e ben nove dietro a quello della Kihira!) e neppure eseguito perfettamente e senza ricevere GOE eccelsi.
Del resto, è sempre stata una "saltatrice bassa ed imperfetta".

Una specie di Carolina Kostner come modo di stare sul ghiaccio e basso livello di difficoltà tecnica proposto ma assolutamente senza la presenza scenica e pure la qualità dell'italiana.

Temo che per lei, anche se non è "anziana" (vent'anni!), si prospettino tempi duri.

 

Domani mattina presto la Rai trasmetterà il free degli uomini e gli short di coppie e danza.

 

 

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Assegnato il podio degli uomini.

 

Come prevedibile, ha vinto Nathan Chen, davanti a Shoma Uno e Junhwan Cha.

Fuori dal podio, mancando un'occasione mondiale vista anche l'assenza di Yuzuru Hanyu, il ceco Michal Brezina.

 

Personalmente, anche se mi dispiace per il simpatico e bravo Brezina, sono molto contento per il podio di Cha.

 

https://www.oasport.it/2018/12/pattinaggio-artistico-finali-grand-prix-2018-nathan-chen-trionfa-a-vancouver-battuto-shoma-uno/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Short della Danza (Rhythm Dance).

 

Lo Short della Danza (segmento con musica di tipo obbligato, quest'anno il "tango romantico", al quale da questa stagione l'ISU ha voluto cambiare il nome in "Rhythm Dance", non chiedetemi il perchè ...)  vede in testa gli statunitensi Hubbell/Donohue, davanti ai nostri Guignard/Fabbri.
Seguono le due coppie russe Sinitsina/Katsalapov, Stepanova/Bukin.

Queste quattro coppie, racchiuse in tre punti, si giocheranno il podio.

Non vedo invece realistica possibilità di podio per i rimanenti russi Zagorski/Guerreiro e gli altri americani Hawayek/Baker, che sono ad otto-nove punti dalla vetta e non sono all'altezza degli altri.

 

Premesso che mi sono perso Sinitsina/Katsalapov e che ho visto Stepanova/Bukin essere secondo me sottopagati, il risultato parziale mi pare grosso modo corretto.

I migliori sono tutti lì, molto vicini, sarà il free a decidere.

 

Bravi Guignard/Fabbri, con il loro "Season's Best".
L'espressività facciale loro è quella che è (ovvero scarsa, da sempre) ma per il resto interpretano pure bene.

 

 

 

 

Notazione personale: spero che arrivi presto la prossima stagione perchè, tra danza e altre categorie, non ne posso più di tango.
Rischio di andare a Buenos Aires a cercare la famosa Maria, che già da anni ci fracassa gli zebedei, per intimarle di ritirarsi dalle musiche di pattinaggio ...

Sono in crisi di astinenza da valzer, polke e mazurche.

 

 

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Short delle Coppie.

 

Qui c'è qualche sorpresa.

 

In testa, meritatamente, i cinesi Peng/Jin, che hanno presentato un programma molto moderno ed ottimamente pattinato.

Lei è la Cheng Peng che qualche stagione fa faceva coppia con Hao Zhang, coppia che la federazione cinese decise di separare (mettendo lui assieme a Yu Xiaoyu), si dice perchè si riteneva che Cheng non fosse all'altezza (non solo fisica) del partner.

In effetti, Peng/Zhang era comunque una coppia con una grande differenza fisica, poco eleganti per questo, io li avevo soprannominati "Shrek e Biscottino" ...

 

Hao+Zhang+Cheng+Peng+ISU+Grand+Prix+Figu

 

Adesso lei (molto meno "bambina" di qualche anno fa) fa coppia con Jin e, qualunque fosse la ragione della dissoluzione della coppia precedente, mi pare che per lei essere entrata in finale e fare queste prestazioni possa essere oggettivamente motivo di grandissima soddisfazione, se non di rivincita.

 

 

 

In seconda posizione, sorprendentemente, Zabijako/Enbert, che erano attesi ad una buona prova ma che non si pensava potessero essere la prima coppia russa.

 

 

 

La ragione di ciò è anche l'ennesima prova imperfetta di Tarasova/Morozov, una coppia che mi urta sempre più i nervi.
Me li urta perchè io riconosco loro un enorme potenziale (devo dirlo: per altri osservatori, invece, non meritano una tale stima) ma anche un'enorme incostanza.

Che si è vista anche qui, con una caduta di lei dopo un triplo Toeloop sottoruotato.

 

 

 

E ciò è ancora più grave perchè avevano visto coloro che erano reputati come i loro maggiori rivali per l'oro, i francesi James/Cipres, autori nella stagione di buone anche se probabilmente sopravvalutate prestazioni, tornare al loro standard del passato, poco oltre la mediocrità (con un programma brutto, caotico e mediocremente pattinato) e solo quarta posizione.

 

 

Scendendo sul ghiaccio dopo i francesi, era per Tarasova/Morozov il momento di dare la "mazzata", prendersi il primo posto nello short e presentarsi al free con qualche punto di margine su tutti.

Invece niente, ancora una volta al momento non decisivo ma comunque importante hanno parzialmente toppato.
E, caduta a parte, anche i GOE non sono stati all'altezza di ciò che potrebbero dare (a parte il solito, stellare, Twist Lift, livello 4 e GOE +2.91 (niente affatto esagerato).

 

Dico parzialmente toppato, perchè il loro (musicalmente brutto, ahimè) programma comunque non è stato un disastro totale e perchè in realtà le prime tre coppie, Peng/Jin, Zabiako/Enbert e Tarasova/Morozov, sono racchiuse in un punto e sette decimi e il free parte praticamente alla pari.

 

Più staccati James/Cipres, a quattro punti e mezzo dietro Tarasova/Morozov. In un "mondo ragionevole" i francesi starebbero sempre e comunque dietro a quei russi (e non solo a loro), in un mondo regolato dalle paturnie quotidiane di Tarasova/Morozov tutto può capitare tra quelle due coppie.

Non credo comunque che i francesi possano rientrare per l'oro, per il podio invece si, se qualcuno davanti sbaglia.

Per l'oro, sarà al 99% un affare tra le prime tre coppie, immagino soprattutto tra Peng/Jin e Tarasova/Morozov.

 

Quinti i nostri Della Monica/Guarise, bravi ma oggi un pò contratti, alla fine non distanti dai francesi.
Il loro obiettivo potrebbe essere quello di superare i francesi ma non sarà nè facile nè probabile, perchè James/Cipres vengono da qualche mese di (credo parzialmente immeritata) aspettativa e in questi casi di solito le giurie tendono a dare qualche "aiutino" a chi arriva con una "buona nomea" (che però forse si sono giocati nello short).

Va detto che gli italiani hanno ancora oggettivi punti deboli, vedi il Twist Lift molto basso e non perfettamente eseguito, che ha giustamente preso solo il livello 2 e GOE basso, nonostante non sia stato peraltro del tutto sbagliato (per i miscredenti, confrontarlo con quello di Tarasova/Morozov, livello 4 e GOE comprensibilmente alto ... ).

 

 

 

Molto più distaccati, otto punti dietro agli italiani, i giovani russi Pavliuchenko/Khodykin, che hanno probabilmente pagato anche l'inesperienza e l'emozione.

 

Stanotte si decidono tutte le medaglie (con telecronache differite Rai domani mattina, dalle 8.00 danza e coppie, e nel pomeriggio alle 16.00 le donne).

Ma Eurosport trasmetterà il free femminile in diretta sabato sera alle 22.55!

 

 

 

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Free delle Donne.

 

La gara femminile si è conclusa in modo che ad inizio stagione nessuno avrebbe preventivato ma che da poche settimane era una possibilità più che concreta: Rika Kihira, sedicenne esordiente nella categoria Senior, batte (e pure nettamente) Alina Zagitova, che l'anno scorso era quindicenne esordiente vincente nella categoria Senior.

 

Si potrebbe essere tentati di parlare di "nemesi", la debuttante di oggi che batte la debuttante di un anno fa alzando l'asticella del tecnico, ma il modo di pattinare della Kihira, per fortuna, ha già una qualità complessiva superiore a quello della Zagitova, sia la Zagitova di oggi che la Zagitova al top della stagione scorsa.

 

 

Sono contentissimo per Rika, un'esplosione inaspettata, a questi livelli, che mi fa più "paura" di quanto ne facesse la Zagitova l'anno scorso, che almeno quando sbagliava andava giù di testa.

Ieri sera la Kihira, ultima a pattinare (e quindi con un carico di tensione non indifferente, anche perchè la Zagitova aveva già pattinato facendo un programma non perfetto ma comunque buono e ben pagato), ha iniziato il suo free nel modo peggiore, con il suo "marchio di fabbrica" triplo Axel fatto del tutto sbagliato e addirittura downgradato.
Poteva essere una mazzata psicologica terribile e invece la giapponesina ha cominciato a macinare elementi difficili, semplici e in combinazione, con GOE tutti positivi e alcuni veramente superbi.

Alla fine, è stata davanti alla Zagitova nel tecnico e praticamente pari nei PCS!


A 16 anni questa sembra anche saper già gestire la tensione in gara e recuperare dopo gli errori.
O è "incoscienza giovanile" o è un miracoloso metodo della sua allenatrice per tenerla tranquilla oppure questa, se non la frega la crescita, rischia di diventare nei prossimi anni un "carro armato" nel pattinaggio femminile ...

 

Ciò concorrenza, soprattutto russa, permettendo: ieri sera c'è stato un altro risultato che molti auspicavano, la vittoria di Alena Kostornaia nel Grand Prix Junior, battendo la favorita Aleksandra Trusova.

Trusova che ha sbagliato abbastanza, nel suo (noioso a livelli imbarazzanti) programma "tutto quadrupli", da consentire alla molto più completa e bella da vedere Kostornaia di restare in testa alla classifica anche dopo il free.

 

 

 

 

Applausi scroscianti e speranza che la giornata di ieri sia simbolica, con il doppio risultato nelle Senior e nelle Junior, di un cambio di rotta del pattinaggio femminile.

Non che io ci speri davvero tanto, finchè il regolamento premia tanto la semplice difficoltà tecnica dei salti a scapito della completezza di pattinaggio e dell'interpretazione.

Se ieri la Trusova non avesse sbagliato avremmo visto vincere il GP Junior da una che ogni volta che la vedo pattinare mi fa sorgere spontanea la seguente considerazione: "bel salto, anche questo bello, molto bello, un quadruplo, wow! ... ma il programma quando inizia?".

 

Torniamo alla gara delle Senior.


La Zagitova, che pure secondo me ha pattinato meglio che non in occasioni precedenti, sembra quest'anno plafonata a questi livelli, molto alti ma non stellari.
A me sembra perfino dimagrita rispetto a solo poche settimane fa, come se la Eteri la avesse tenuta a stecchetto. Però il guadagno in scioltezza e velocità, che forse un pò c'è stato, non è bastato.
Continuare a darle 72 di PCS mi pare sempre uno scherzo, ma stavolta almeno hanno avuto la decenza di dare altrettanto alla Kihira.
Anche se così facendo, di gonfiatura in gonfiatura dei PCS, perchè "non possiamo dare a questa meno che a quella", fra qualche anno saremo già al limite del contatore ...

Ma visto che non ci si fa mai mancare uno "scandaletto PCS", ecco che fanno stare la Miyahara sotto i settanta! Incredibile.
Satoko sul tecnico ha tanti limiti e lo si sa da anni (e lo si è visto anche ieri), ma quando pattina come sa, e stasera ha pattinato come sa, massacrala pure sul tecnico se è il caso ma non darle PCS sotto i 70, tanto più se dai oltre 72 a due sedicenni, per quanto brave!
E' uno scherzo di cattivo gusto?

Grande, esplosiva, simpatica e casinara stasera ancora più del solito, la Elizaveta Tuktamisheva sta godendo di una "seconda giovinezza" dove, se fa il suo sul tecnico, può ancora dire la sua.
Chi l'avrebbe detto, ad inizio stagione? Io no.

Terzo posto per lei e un'altra medaglia nella carriera.

Nella Sakamoto, quarta, continuo a vedere un pattinaggio valido e potente ma con interpretazione ancora molto grezza.
Giusto che una pattinatrice altrettanto potente come è la Liza, e pure non un mostro di interpretazione, ma con una sua consolidata personalità (che si è evoluta parecchio negli anni) le sia finita davanti.

Mi ha davvero impressionato la tranquillità con cui ha pattinato la Samodurova, credo sia stata la più tranquilla di tutte.
Il quinto posto, davanti alla Miyahara e dopo un free impeccabile, è un gran risultato.
Ha afferrato al volo una delle non molte occasioni che avrà da ora ai prossimi anni?
Può darsi, ma certo che, a maggior ragione da stasera, non è più una "signorina nessuno" capitata per caso nella finale di una manifestazione mondiale, e questo qualcosa conterà anche per le giurie.
Quale spazio avrà in futuro non lo so, visto il panorama russo, ma non è detto che non lo possa trovare, visto che sul tecnico è già piuttosto solida.

Della Miyahara ho già detto. Non vedevo già un gran futuro per lei, partendo da programmi con valore di base sei punti dietro alle avversarie e sapendo che poi fa solitamente tanti elementi in modo imperfetto.
Ma se le giurie cominciano anche a farle l'insulto immeritato di non darle neppure un 9 in nessuna delle voci dei PCS, allora potrebbe anche chiuderla qui. :angry:

 

 

 

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Free della Danza.

 

Vittoria abbastanza preventivata e meritata degli americani Hubbell/Donohue, che però non ho capito perchè abbiano cambiato il libero, che mi era parso più coinvolgente nelle precedenti esibizioni e in particolare a Skate America.
Comunque, hanno fatto anche il loro Season's Best.

 

Seconda è una coppia sulla quale un anno fa non avrei scommesso un soldo bucato e che mi sembrava una coppia "sbagliata" e in inevitabile declino, Sinitsina/Katsalapov.

E confermo anche oggi i miei dubbi su questa coppia: c'è una differenza abissale di qualità tra lui, sempre bravissimo, e lei che, bellissima donna, si fa semplicemente "portare" da lui e già va bene che adesso pare essere un pò più in grado di tenergli dietro.

 

Ma dopo aver visto pattinare Stepanova/Bukin ai 300 all'ora lui ed ai 330 lei, i 120 all'ora della Sinitsina, in un programma volutamente lento (probabilmente per assecondare lei) e che mi ha sinistramente ricordato Papadakis/Cizeron, mi hanno rammentato la differenza tra l'essere una bella gnocca (Sinitsina) e l'essere una bella gnocca con talento (Stepanova).

 

Ma ieri sera, ed anche ieri l'altro nello short, le giurie hanno costantemente sottovalutato Stepanova/Bukin e sopravvalutato Sinitsina/Katsalapov.

Per i curiosi, qui il sottovalutato free di Stepanova/Bukin, pattinato a razzo in particolare nella seconda metà del programma:

 

 

E' indecente che un programma difficile e così ben pattinato (pur con qualche imperfezione) come quello di S/B, velocissimo, abbia ricevuto pure meno PCS di quello di S/K.

Sinitsina/Katsalapov che hanno anche ricevuto GOE stellari, incredibilmente superiori a quelli dati a Stepanova/Bukin.
E' per questo che vedo sinistre analogie con Papadakis/Cizeron.

 

Considerando che la coppia Sinitsina/Katsalapov è nata da una vicenda che ha fatto molto rumore qualche anno fa, l'inopinata separazione tra Katsalapov ed Elena Ilynikh (pare per incompatibilità di carattere, lui poi si è messo con la Sinitsina, non si può dire che si accontenti sull'estetica delle partner ...), mi chiedo se non ci siano dietro anche pressioni russe per recuperare una coppia il cui fallimento sarebbe un fallimento "politico" di quella federazione.

Vedendo, al di là del giudizi delle giurie, come pattinano Stepanova/Bukin (anche se ieri un pelo sottotono e quarti alla fine), mi sembrerebbe una scelta miope.

Ma, si sa, nella Danza la politica conta almeno quanto il talento, anzi, forse di più ... <_<

 

Terzi e Festa Nazionale, Guignard/Fabbri. :idolo:

Molto bravi, con ancora limiti interpretativi ma possono migliorare anche su questo.

Onestamente, mi attirerò qui le ire dei nazionalisti, almeno il terzo posto avrebbe dovuto andare a Stepanova/Bukin (arrivati solo ad un paio di punti dietro gli italiani), se le giurie avessero giudicato correttamente sia nello short che nel free e non avessero penalizzato i russi.

 

In fondo alla classifica, quinti e sesti, Hawayek/Baker e Zagorski/Guerreiro, coppie di livello decisamente inferiore.

 

 

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Free delle Coppie.

 

Qui alcune note dolenti, secondo me.

 

Primo: che al vertice della classifica, ovvero al vertice mondiale delle Coppie, ci sia una coppia mediocre come James/Cipres dimostra nel modo migliore il marcato calo di qualità nella categoria rispetto alla scorsa stagione, con la pausa temporanea di Savchenko/Massot, lo stop attuale di Wenjing/Cong e il ritiro di Duhamel/Radford (per non parlare della differenza rispetto a quando gareggiavano anche Voloshazar/Trankov).

 

Per puro dovere di cronaca vi metto il video del loro free vincente, ribadendo che trovo imbarazzante che questi, troppo spesso lenti e imprecisi (per quanto strapagati nei livelli e nei GOE, perfino quando rischiano di schiantarsi contro la balaustra nella combinazione 3T+2T+2T), vengano considerati non solo una buona coppia ma una coppia oggi degna di essere al vertice mondiale.

E che questo programma sia il nuovo record del mondo (!) nel segmento (che ricorda assurdità analoghe che abbiamo visto in questi anni nella danza a vantaggio di altri francesi, sarà un caso?) da una parte deve far considerare che esiste un nuovo sistema di punteggio ma dall'altro dimostra quanto questa specialità sia caduta in basso, se questi sono i "leader".

 

 

 

Secondo: c'era una coppia che, sulla carta, in assenza di tanti "big" avrebbe potuto e dovuto prendere nettamente il comando delle classifiche mondiali, Tarasova/Morozov.
Possono anche non piacere, certo molti dei loro programmi sono pure poco accattivanti, ma se uno nega che abbiano molto più talento innato di coppie "di recupero" come James/Cipres e ancor più rispetto ad altre, meglio che smetta di interessarsi di pattinaggio.

 

Eppure questa è una coppia che, ormai purtroppo è un fatto ripetitivo, normalmente toppa gli appuntamenti importanti anche perchè difficilmente riesce a fare due programmi puliti in una stessa manifestazione.

Se poi non ne fa neppure uno pulito, come a Vancouver, allora va già bene se riescono ad agguantare un bronzo, come ieri, a fronte di una concorrenza che dovrebbero regolarmente battere se non asfaltare.

 

Lo ho sempre difesi, ma adesso mi è definitivamente chiaro che così non vanno da nessuna parte.

O:

1) si mettono a posto con la testa, questo è fondamentale che ci riescano.

2) cominciano a scegliere programmi adatti a loro, accattivanti anche per le giurie e musicalmente azzeccati. Non come l'orribile short su "I Feel Good" di James Brown, una musica che in questo momento non ricordo altri atleti di vertice che abbiano avuto il coraggio di accoppiarla al pattinaggio (se non forse in qualche Galà) o il cerebrale free, che se non è serata da pattinarlo al top ti massacra i punteggi.
Il loro programma che si ricorda di più e con maggior piacere è quello su musiche irlandesi della stagione 2015-2016, sarebbe ora di trovarne un altro che si possa ricordare fra qualche anno.

 

oppure tanto vale pensare se la coppia debba davvero rimanere assieme.

 

Lei ha più talento di lui, forse potrebbe riciclarsi.

Lui è mostruosamente bravo nei Twist Lift, un pò meno nei lanciati (spesso salvati dalla perizia di lei), niente di particolare in tutto il resto, credo che per lui sarebbe più difficile ricominciare. E, soprattutto, lo vedo mentalmente più debole di lei (anche se ieri è stata lei a sbagliare di più).

 

Trankov, loro attuale allenatore, e la federazione russa devono trovare una soluzione, continuare con queste prestazioni che alla fine, anche se agguanti una medaglia, sono umilianti secondo me non ha senso.

 

Dietro ai francesi, i cinesi Peng/Jin, primi dopo lo short e sui quali si puntavano le mie speranze.
Nulla da fare, con un free poco aggressivo (e un Salchow solo doppio, pure bruttarello, in apertura di programma) si sono giocati le possibilità di restare al primo posto.

Alla fine sembravano felicissimi del secondo posto, probabilmente molto oltre le loro aspettative pre-gara, ma credo che abbiano perso un'occasione forse unica di arrivare ad un oro a livello mondiale.

 

Dopo Tarasova/Morozov, gli altri russi Zabijako/Enbert, autori di un free molto falloso su un programma di imbarazzante bruttezza e noia, poi i nostri Della Monica/Guarise, con lei che ha sbagliato tutto lo sbagliabile e solo per un pelo sono riusciti a stare davanti ai ragazzini russi Pavliuchenko/Khodykin.

Peccato per i nostri, ma probabilmente anche con un buon programma non sarebbero riusciti ad arrivare davanti a Zabijako/Enbert (che dopo lo short avevano oltre cinque punti di vantaggio) e bisogna essere realistici, considerare quanto ancora devono migliorare.

Per ora, essere arrivati alla finale è già un ottimo risultato.

 

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Per curiosità… quanto ci metti a scrivere questi post?

 

 

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