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Visitatore Rhobar_III

Paragoni tra campioni

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Visitatore Rhobar_III

Io stesso mi sono sempre detto che è impossibile fare dei paragoni tra piloti di diverse epoche, perchè le condizioni sportive, tecnologiche e regolamentari sono sempre diverse.

 

Ma forse è possibile farlo su altri aspetti: caratteriale, velocistico, costanza, lucidità, ecc...

 

Ecco quindi i miei paragoni "impossibili":

 

* Alonso-Piquet (per il carattere)

* Hamilton-Mansell (per l'aggressività con cui corrono)

* Vettel-Schumacher (incredibile la similitudine statistica tra i due)

* Button-Prost (intelligenza tattica sopraffina)

* Raikkonen-Hunt (genio e sregolatezza)

* Clark-Senna (i più veloci in assoluto)

 

A voi viene in mente qualche altro paragone?

 

E secondo voi per quale motivo si può oppure non si può fare questo tipo di paragoni?

 

A voi la vostra opinione in merito.

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A mio padre Grosjean ricorda il primo Scheckter. A me la concretezza e la velocità sul bagnato di Hulkenberg ricordano Thierry Boutsen.

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Grosjean,Boutsen e Hulkenberg sarebbero stati campioni quando?

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Grosjean,Boutsen e Hulkenberg sarebbero stati campioni quando?

Grosjean è stato campione gp2 nel 2011, Hulkenberg è stato campione F3 euoseries nel 2008 e Gp2 nel 2009. In effetti Boutsen non ha vinto nessun campionato ma ha vinto la 24 ore di Daytona e 3 gp di F1. :haha:

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E Lauda non somiglia a nessuno?

 

Una domanda per gli uomini delle statistiche: la Ferrari ha già avuto 2 campioni del mondo in squadra contemporaneamente? Se si, quando e quali?

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Ascari-Farina nel '53

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Ascari-Farina nel '53

 

Grazie. E portò bene... allora.

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Ma come si fa a paragonare un gentleman driver come clark a un personaggio come senna?

Fra l'altro, visto che tutti gli altri paragoni sono fatti con piloti attuali, questo è doppiamente fuori luogo.

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Ma come si fa a paragonare un gentleman driver come clark a un personaggio come senna?

Fra l'altro, visto che tutti gli altri paragoni sono fatti con piloti attuali, questo è doppiamente fuori luogo.

 

Con tutta la stima possibile @Klitschko, davvero, ma come si fa a definire Jim Clark un "gentleman driver"?

 

 

P.s: certo che i paragoni tra epoche sono fuori luogo, anche se questo più che il solito noioso giochino del "vuoi più bene a mamma o papà", mi sembra invece una discussione curiosa di ricerca di affinità elettive e caratteriali. Bel Thread Rhobar, direi che concordo con te su tutte le somiglianze. Quella tra Raikkonen e Hunt poi, viene davvero "naturale".

Modificato da Asturias

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Con tutta la stima possibile @Klitschko, davvero, ma come si fa a definire Jim Clark un "gentleman driver"?

 

Clark è per antonomasia il gentleman driver della F1, suoi eredi da questo punto di vista possono essere considerati Stewart e Prost.

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Clark è per antonomasia il gentleman driver della F1, suoi eredi da questo punto di vista possono essere considerati Stewart e Prost.

 

 

Rispetto la tua opinione, ma mi permetto di non condividerla. Per me un "gentleman driver", pure per antonomasia, potrebbe essere Graham Hill. Clark sinceramente, faccio fatica a inquadrarlo in una simile definizione. Va da sè, è solo una mia opinione.

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Sono d'accordo su Graham Hill, aggiungerei anche Villeneuve. Per quanto spericolato, era considerato dai suoi colleghi un pilota estremamente corretto.

Modificato da klitschko

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Veramente l'espressione "gentleman driver" non si riferisce a un pilota corretto in pista, ma a un pilota non professionista, in genere miliardario, che nella vita fa tutt'altro e che corre per hobby. Il principe Bira, il conte Giannino Marzotto o Porfirio Rubirosa erano gentleman driver, non certo Jim Clark o Graham Hill.

Modificato da Erri Potta

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Veramente l'espressione "gentleman driver" non si riferisce a un pilota corretto in pista, ma a un pilota non professionista, in genere miliardario, che nella vita fa tutt'altro e che corre per hobby. Il principe Bira, il conte Giannino Marzotto o Porfirio Rubirosa erano gentleman driver, non certo Jim Clark o Graham Hill.

 

Per fortuna è arrivato il tuo chiarimento. Credo ci si sia confusi tra "gentleman driver" e "pilota gentleman" nel senso di "corretto e leale".

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E Lauda non somiglia a nessuno?

 

 

Avrei messo Alonso Lauda.

 

 

Modificato da The King of Spa

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Veramente l'espressione "gentleman driver" non si riferisce a un pilota corretto in pista, ma a un pilota non professionista, in genere miliardario, che nella vita fa tutt'altro e che corre per hobby. Il principe Bira, il conte Giannino Marzotto o Porfirio Rubirosa erano gentleman driver, non certo Jim Clark o Graham Hill.

 

Stavo per scriverlo anch'io, il gentleman driver è il dilettante che si diverte in pista, in genere un attempato benestante.

Accostare questo termine ad un pilota professionista, che tra l'altro è stato uno dei piloti piu veloci della storia della F1, è discretamente fuori luogo.

 

 

Tornando al topic, trovo interessante il modo nel quale si è cercato di intavolare il discorso, senza andare in cerca di paragoni che non si possono fare, ma cercando le affinità tra i piloti di oggi e di ieri.

 

Concordo sul Senna/Clark, anche se caratterialmente erano probabilmente molto diversi, ma per qualità in pista imho si assomigliavano..

Concordo anche sul Mansell/Hamilton, e ci aggiungerei il Montoya degli anni in Williams, velocissimi ma inclini ell'errore, genio e sgretolatezza appunto.

Simili anche Vettel e Schumacher, anche per la fortuna di aver trovato per lunghi periodi le macchine giuste per vincere, cosa che non sminuisce il loro valore, ma che è una condizione essenziale per avvicinare numeri come i loro.

Sugli altri, intesi come Kimi ed Alonso, sono piu in difficoltà nel trovare piloti che ralmente gli assomigliassero per carattere e qualità in pista.

In Alonso ci vedo un pizzico delle qualità di tanti campioni del passato ben scecherate, Raikkonen invece, secondo me, è "semplicemente" Raikkonen.

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Per chiarire ulteriormente il concetto:

 

Gentleman-driver

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il gentleman-driver è un pilota automobilistico o un fantino non professionista.

Tale definizione viene principalmente usata, dalla fine del XIX secolo, per indicare gli appassionati di automobilismo, appartenenti alle famiglie altolocate, che contrariamente alla consuetudine preferivano guidare personalmente l'automobile, attività considerata all'epoca scarsamente dignitosa per un aristocratico e generalmente affidata ad uno chauffeur.

L'espressione, però, ha radici più antiche e, precedentemente all'avvento dell'automobile, veniva utilizzata per indicare i giovani di buona famiglia che scorrazzavano nelle vie cittadine, con leggeri calesse trainati da veloci cavalli, sottintendendo una loro vita spensierata da gaudenti e donnaioli, parimenti al detto italiano "correre la cavallina".

A partire dagli anni pionieristici dell'automobilismo, e per molti decenni, i gentleman-driver furono i principali protagonisti dell'industria e dello sport automobilistici, spesso dilapidando immensi patrimoni nel tentativo di realizzare un'automobile più veloce delle precedenti o di applicarvi una nuova soluzione tecnica.

Il più noto e importante gentleman-driver è certamente il conte francese Jules-Albert De Dion che si rivelò appassionato pilota, ma anche geniale inventore e valente imprenditore.

Tra i gentleman-driver italiani si ricordano gli amici torinesi Emanuele di Bricherasio e Cesare Goria Gatti che insieme fondarono l'Accomandita Ceirano e la FIAT, o i compagni d'università padovani Giacomo Miari e Francesco Giusti che fondarono la prima casa automobilistica italiana, nel 1894.

In ambito sportivo, tra i moltissimi gentleman-driver, si ricordano il francese André Dubonnet che negli anni venti si faceva confezionare, per le competizioni, vere e proprie dream car come la "Tulipwood" o, in tempi più recenti, il conte Giannino Marzotto, munifico cliente di Enzo Ferrari e valido pilota in gare prestigiose come la Mille Miglia, che vinse nel 1950 e nel 1953, precedendo sul traguardo temibili concorrenti del calibro di Fangio e Bonetto.

Il gentleman-driver è oggi semplicemente sinonimo di pilota non professionista, visto che lo sport automobilistico, per gli elevati costi che comporta, viene prevalentemente praticato da persone di famiglie altolocate che possano sostenerne l'onere economico.

 

 

Modificato da crucco

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ok, allora sostituisco gentleman driver con "pilota corretto e riconosciuto dai colleghi come tale".

devo però aggiungere che in alcuni articoli il termine gentleman driver è stato utilizzato come lo intendo io.

Modificato da klitschko

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ok, allora sostituisco gentleman driver con "pilota corretto e riconosciuto dai colleghi come tale".

devo però aggiungere che in alcuni articoli il termine gentleman driver è stato utilizzato come lo intendo io.

 

Lo so, avevo capito cosa intendevi. Con il tempo la lingua si evolve ed anche i significati possono venire modificati od ampliati. Basta dire che con una delle ultime riforme della lingua tedesca il termine "spaghetti" può essere scritto anche senza "h", per facilitarne la corretta pronuncia (senza "h" in tedesco = con "h" in italiano) :lol2:

 

Ma non divaghiamo...

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Posto che preferisco i paragoni tra piloti di altre epoche con quelli attuali, che altro, lo vedo sempre un paragone difficile da fare.

Ad ogni modo, quelli scritti ci stanno, io vedrei anche un Alonso-Fangio....anche se non ho una motivazione particolare...

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