Vai al contenuto
sundance76

Luigi Fagioli, il Brigante degli Abruzzi

Post raccomandati

luigifagioli18981952.jpg

 

In realtà era marchigiano, ma gli inglesi lo soprannominarono appunto "The old Abruzzi robber" con una certa ignoranza della geografia italiana.

 

Fagioli era una sorta di Mansell degli anni '30, lottatore, mai arrendevole, pronto a scoppiare in eccessi d'ira o a contestare ordini di scuderia (e ne ricevette tanti, troppi).

 

Arrivò al punto di abbandonare la sua auto, una Mercedes perfettamente funzionante, a bordo pista, pur di non obbedire agli ordini di scuderia che gli imponevano di cedere la posizione al compagno (successe all'Eifel '34, debutto vincente delle nuove Mercedes W25).

 

Luigi non è soltanto, come molti credono, quello che arrivò terzo nel Mondiale 1950 con l'Alfetta nella famosa squadra delle tre "F" (Fangio, Farina e Fagioli) oppure quello che a 52 anni vinse il GP di Francia 1951 (in coppia con Fangio).

 

La carriera di Fagioli in realtà è per la massima parte quella che va dagli anni '20 fino allo scoppio della seconda guerra, che lo portò in squadre prestigiose come Maserati, Alfa (Scuderia Ferrari), Mercedes e Auto Union.

 

Il guaio è che per gli italiani, negli anni '30, era considerato soltanto il "terzo grande", ma dopo Nuvolari e Varzi. Nella squadra Mercedes, poi, era considerato un cavallo pazzo che dava fastidio alle strategie del DS Alfred Neubauer che volevano vincenti soprattutto i piloti tedeschi, Caracciola in testa.

 

Nel dopoguerra, stesso triste discorso: nella squadra dell'Alfa negli anni 1950-51, era appunto la "terza F", e spesso doveva cedere il passo a Farina e Fangio...

 

Ma ha vinto molto, moltissimo, anche senza essere il caposquadra designato. Come quando, chiamato a metà stagione da Ferrari a guidare le Alfa per sostituire il "traditore" Nuvolari, vinse all'ultimissimo giro il GP d'Italia 1933 diventando in extremis Campione d'Italia.

 

Enzo Ferrari, quando voleva dimostrare che non aveva paura di nessuno, per anni era solito dire: "Guarda che io sono quello che ha cacciato Nuvolari e ha vinto il GP d'Italia con Fagioli".

 

Vi invito a leggere questo bell'articolo di Donatella Biffignandi pubblicato su "Auto d'Epoca" dell'aprile 2002:

 

img236f.th.jpgimg237kq.th.jpg

 

img238p.th.jpgimg239p.th.jpg

 

img240p.th.jpgimg241.th.jpg

 

img242r.th.jpgimg243s.th.jpg

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

il pilota con più piazzamenti a punti ripetto ai GP fatti.

 

Sì, ma tu ti stai riferendo soltanto alle gare valide per l'allora neo-nato Mondiale di F1 1950-1951, che è una parte piccolissima della carriera del pilota italiano.

 

La carriera di Fagioli si sviluppa massimamente nei Gran Premi degli anni '30, quando coglie tante vittorie prestigiose, soprattutto con Alfa e Mercedes.

 

Nel '33, chiamato a metà anno a rimpiazzare Nuvolari, vince ai Comminges, poi alla Coppa Acerbo e infine il GP d'Italia.

Eccolo sull'Alfa P3 (Scuderia Ferrari) ai box di Monza proprio nel vittorioso GP d'Italia 1933, quando battè all'ultimo giro Nuvolari (su Maserati) dopo un duello serrato e pieno di tensione:

 

1933italiangpluigifagio.jpg

 

L'anno successivo, 1934, la Mercedes gli fece un'offerta irrinunciabile, e Fagioli divenne l'unico pilota italiano della Stella a Tre Punte. Vinse di nuovo a Pescara (Coppa Acerbo), poi di nuovo il GP d'Italia (rilevando la vettura dell'infortunato Caracciola) e infine il GP di Spagna a San Sebastian.

Qui è ritratto con la Mercedes W25 mentre stringe al limite la chicane a Pescara '34:

 

696585125716835862588r1.jpg

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Fagioli sulla Mercedes W25 subito dopo il via al famoso Gran Premio di Francia 1934 (il primo scontro al vertice tra tutte le squadre in attivit? dopo l' "invasione tedesca" di Mercedes e Auto Union). Si ritirer? al 14? giro (su 40) per guasto ai freni dopo aver lottato per la vittoria:

 

francia34.jpg

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Hai un archivio semplicemente spaventoso :yes:

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Hai un archivio semplicemente spaventoso :yes:

 

Non penso che sia superiore al tuo, Gio.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Non penso che sia superiore al tuo, Gio.

 

Pensalo, pensalo pure. :yes:

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

si ma smettetela di farvi i pompini a vicenda :asd:

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

si ma smettetela di farvi i pompini a vicenda :asd:

 

:asd::asd:

 

Ma guarda che sono sincero quando dico che vorrei avere io le annate di riviste che ha Gio :D

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

mancava la telemetria ma sarei curioso di sapere quanto prima frenavano allora, visto che cmq le velocit? di punta erano di assoluto rispetto

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

a me fanno impazzire le "locandine" dei Gp, molto artistiche.

Modificato da The King of Spa

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

si ma smettetela di farvi i pompini a vicenda :asd:

 

2008313183651_Mr-Wolf.jpg

 

:asd:

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

mancava la telemetria ma sarei curioso di sapere quanto prima frenavano allora, visto che cmq le velocit? di punta erano di assoluto rispetto

 

Beh, forse non si possono fare troppi confronti data la diversit? di circuiti, ma ti posso riportare le parole di Adriano Cimarosti al capitolo 1937 del suo libro "Grand Prix Story" (1990, pag. 105):

 

"I piloti di quelle straordinarie e grosse automobili dovevano anzitutto affrontare due problemi: quello dei freni e quello dei pneumatici. I freni dovevano resistere per l'intera durata di un Grand Prix (spesso erano oltre 500 km) e i piloti non frenavano all'ultimo momento - come accade oggi - ma piuttosto si tenevano un buon margine di sicurezza con lo scopo di risparmiare i freni. Nelle curve dovevano ricorrere alla soluzione di compromesso che consentisse di tenere elevata la velocit? e, nello stesso tempo, che risparmiasse i pneumatici; i fabbricanti di questi ultimi non riuscirono a stare al passo con lo sviluppo delle potenze dei motori, e anche le enormi gomme larghe 7 pollici e montate su ruote di 19, 20 e perfino 21 pollici duravano a malapena per 100 km di gara. In quegli anni non vinceva il pilota che entrava in curva pi? veloce degli altri o agiva sui freni all'ultimo momento, bens? quello che, dotato di particolare sensibilit?, sapeva amministrare con perizia il margine di sicurezza della propria vettura oppure riusciva a fermarsi una o due volte di meno ai box."

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

:asd::asd: Ma guarda che sono sincero quando dico che vorrei avere io le annate di riviste che ha Gio :D

Ti credo, anche a me piacerebbe possederne :)

 

Ps la faccina che fa l'occhiolino in questo forum fa cacare sembra quasi una faccina di disappunto...

 

2008313183651_Mr-Wolf.jpg:asd:

Hai colto la citazione :D

Modificato da Slh

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Nell'articolo postato a inizio topic si accenna a due "aggressioni" di Fagioli contro Caracciola. Una di queste avvenne a Tripoli nel 1937: Fagioli era passato dalla Mercedes all'Auto Union, ed era giunto 5?, proprio davanti alla Mercedes dell'odiato ex-compagno di squadra. Il marchigiano disse di essere stato ostacolato scorrettamente da Caracciola.

A fine gara, mentre Rudi sorseggiava una limonata ai box Mercedes, Fagioli arriv? con un martello in mano, urlando il nome di Caracciola e, vedendolo, gli lanci? il martello contro. Il tedesco fece appena in tempo ad abbassarsi... :asd:

 

Il bello ? che tanti anni dopo, nel 1952, Fagioli e Caracciola si reincontreranno alla Mille Miglia, entrambi ormai oltre la cinquantina. E Fagioli arriv? terzo davanti a Caracciola, battendolo proprio nell'ultima corsa importante che i due disputano in carriera. Luigi si avvicin? allo stand Mercedes e stese la mano al DS dicendo: "Signor Neubauer, voglio scusarmi per l'infelice incidente di Tripoli. Mi sono davvero mal comportato".

Neubauer gli rispose che l'incidente era gi? stato dimenticato da lungo tempo.

 

Una settimana dopo questa riappacificazione, Fagioli ebbe l'incidente a Montecarlo che lo port? alla morte dopo una ventina di giorni.

Caracciola, da parte sua, in quello stesso anno ebbe un incidente a Berna in una gara Sport di minore importanza che gli fece abbandonare definitivamente le corse (morir? pochi anni dopo, nel 1959, per una malattia al fegato).

 

Una simpatica foto dei due compagni-rivali Caracciola e Fagioli sul podio del vittorioso Gran Premio d'Italia 1934: il primo stava lottando per la vittoria ma a met? gara i dolori alla gamba infortunata (incidente del Tabaccaio del '33) lo costrinsero a cedere l'auto a Fagioli (fermo per un guasto) che andr? a vincere.

 

696829125757125403555r8.jpg

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Pensalo, pensalo pure. :yes:

 

su questo punto un giorno dovremmo parlarne :yes: aspettatevi MP

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

San Sebastian, Gran Premio di Spagna 1934. Primo su Mercedes W25.

Anche in questa gara, il DS Neubauer diede ordine di mantenere le posizioni con Caracciola in testa (e dolorante per la gamba infortunata), ma Fagioli se ne infischiò, sorpassò il tedesco, e al traguardo prevalse con 43" di vantaggio.

 

mbw25spanishgp1934luigi.jpg

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

il DS Neubauer diede ordine di mantenere le posizioni con Caracciola in testa (e dolorante per la gamba infortunata), ma Fagioli se ne infischiò, sorpassò il tedesco, e al traguardo prevalse con 43" di vantaggio.

 

ha fatto bene :whistling:

 

stava perdendo un semiasse o un pezzo di sospensione

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Ti riferisci a quell'ombra nera sotto al fondo in corrispondenza dell'anteriore destra? Non l'avevo notato, hai buon occhio F.126ck!

 

Barcellona, Montjuich, Gran Premio del Penya Rhin (un club di facoltosi catalani) del 1935. Ancora una vittoria per Fagioli, su Mercedes W25 B (sempre davanti al compagno-rivale Caracciola):

 

barcellona35.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

si, intendevo proprio quello

 

ieri sera mi sono visto i filmati, impressionanti le velocit?, nei rettilinei a monza sembravano le auto di oggi, al nordschleife con la nebbia non hanno mica rallentato! :zrzr:

 

sono anni che leggo i tuoi racconti e ancora stento a crederci, correre con quella cavalleria, con quelle gommine, in quella pista (ma anche nelle altre), con pioggia o nebbia, incredibile!

 

aveva ragione Lucio Dalla "di morire non gli importa niente"

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

  • Navigazione Recente   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×