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luke36

Perchè continua a vivere ?

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Ayrton, il ragazzo di S. Paolo

 

Chi poteva dare un volto umano alla F. 1 e cambiarla radicalmente? Sicuramente Ayrton Senna

 

Credo che ad Ayrton Senna sarebbe piaciuta la visita del cardinale Dionigi Tettamanzi all'autodromo di Monza nei giorni precedenti al GP d'Italia 2003. Il cardinale ha invitato gli addetti ai lavori "a governare in modo eticamente accettabile gli interessi economici. Mi permetto di aggiungere: il denaro va utilizzato, non si deve venire utilizzati".

Nel 1988, dopo l'incidente occorsogli sul tracciato di Montecarlo, Ayrton si avvicin? a Dio come mai gli era accaduto in passato. "Sono sempre stato cattolico, ma cos?, come un po' tutti lo sono - diceva - poi qualcuno mi ha parlato e mi ha fatto capire. Mia madre, mia sorella, che sono molto religiose e anche altri amici. Incredibile ma vero, leggo la Bibbia e immancabilmente vi trovo le risposte ai miei dubbi". [...] Fino a quel 1? maggio 1994 Ayrton sub? sanzioni e minacce di sanzioni a causa della sua sincerit?, onest? e soprattutto a causa del suo nuovo modo di vedere le cose. Pungolava la F. 1 con frasi del tipo "Ho superato tante battaglie, tanti momenti in cui c'erano delle persone che cercavano di distruggermi. Ma non ci sono riuscite. Io, al contrario, sono uscito rafforzato da queste lotte, convinto che in questo mondo superficiale molti valori si sono allontanati dalla realt? delle cose, molti valori che vanno invece difesi". Si rendeva conto, Ayrton, che ? difficile cambiare il mondo, ma era convinto che ognuno possa dare il suo contributo. Lui si offriva con estrema dedizione e coraggio, in silenzio. "Quello che faccio davvero io per combattere la povert? non lo dir? mai. La F.1 ? ben misera cosa rispetto a questa tragedia." Anche per questo Ayrton dovrebbe essere un esempio per molti giovani. Un esempio, ho scritto, e non un mito. Mitizzare ? il peggior modo di ricordare, perch? nel desiderio di mito la passivit? e l'apatia trionfano. L'esempio, invece, ci impegna a pensare ed agire. E il miglior modo per ricordarlo ? riuscire ad adoperarci per far prevalere sempre il fattore umano, affinch? il vivere in questo mondo sia un po' meno "sponsorizzato e selvaggio".

 

 

Dal libro "Piste degli autodromi piste dell'anima" di Daniela Asaro

 

 

Pensavo di aprire un topic socio-psicologico sull'effetto che la vita di Ayrton Senna Da Silva ha avuto per milioni di persone. Forse qualcuno potr? pensare che tutto ci? sia banale. Eppure dietro ad una vita vissuta al suo massimo esiste la speranza di ognuno di noi di poterla emulare o quantomeno avvicinare e soprattutto essere ricordato per aver lasciato un solco indelebile nella vita di chi rimane.

Ho preso come spunto un interessante articolo di Daniela Asaro, probabilmente una di noi che ha avuto la sensibilit? e lungimiranza di cogliere nello sport il meglio che questo possa offrirci e analizzarlo per poter aiutare i giovani a capire i veri valori che probabilmente lo sport ancora riesce a dare. Inserirlo in Amarcord perch? qui riusciamo spesso a discutere di molto altro che non delle gesta sportive di un pilota.

So che l'argomento potrebbe apparire ostico ed indigesto, forse avulso in un forum di F1 ma credo che lo sport ed nel nostro caso automobilistico, abbia avuto alcuni esempi concreti di vera ?traslazione? di ci? che ? il semplice gesto sportivo ed agonistico a qualcosa di pi? importante ma impalpabile, come ad esempio l'insegnamento che in molti hanno colto e fatto proprio ed applicato con cosciente razionalit? alla propria vita. Spesso in passato si parlava di ?illuminati?. Esempi erano Michelangelo, Galileo Galilei, Mozart, Kennedy, Wojtyla. Io credo che Ayrton Senna da Silva possa essere annoverato in tale contesto dal momento che ? inspiegabile come a tanti anni di distanza dalla sua scomparsa, il suo vissuto e soprattutto ci? che vive oggi ? ascrivibile a ci? che personaggi illuminati stanno facendo per secoli o decenni come se esistesse una sorta di immortalit? razionale, palpabile e documentabile. Ma perch? tutto ci? esiste ? Solo isteria collettiva oppure qualcosa di diverso ? Forse affinit? elettive che si estrinsecano mediante la propria predisposizione interiore ? Come dire che non tutti sono in grado di cogliere quanto lasciato da simili personalit? se non attraverso una innata comunione di sentimenti che rendono ?intellegibile? il disegno di chi ha illuminato nel suo breve percorso di vita terrena, la vita di chi ? rimasto ? Credo che per comprendere a fondo tutto ci? sia necessaria una inspiegabile predisposizione che agisca come decodifica e renda pertanto concreti certi comportamenti che di fatto mettiamo in pratica nella quotidianit? della vita. Tra chi ha tentato di codificare Ayrton vi ? Stefano Pierotti, artista/scultore, colui che ha realizzato l'opera bronzea presente ad Imola.

? ... Senna era velocit?, Senna era il rischio che doveva trovare il suo limite e contrapporvisi ... Non sapevamo se il suo andare fosse verso la vita o verso la morte. Certamente le due cose venivano a coincidere nel momento in cui, tolto il casco, prima o dopo la corsa, Senna si ripiegava sul suo io pi? segreto, forse pensando che i traguardi del correre e del vivere tendevano a spostarsi sempre in avanti, cio? che gli obiettivi per l'uomo ? per ogni uomo ? si spostavano sempre all'interno di s?, e di cui gli arrivi erano solo attimi di esultanza parziale ... la macchina era la sua nave e il concreto bisogno di luce e di verit?, la velocit? il suo strumento di rischio, il castigo inappellabile .. Senna ? un viaggio interrotto nel labirinto del vivere ... un viaggio del dopogara verso una vittoria di maggiore entit?, un passaggio da una condizione dinamica ad una di estrema quiete ... interiorit? di un uomo, le sue contraddizioni obbligatorie tra velocit? e quiete, tra naturalit? e idealit? ...?.

Leggendo queste parole, in quanti di noi ci ritroviamo in esse ? La nostra vita non ?, in fondo, una sorta di corsa, un obiettivo da raggiungere, un anelare alla quiete per la conquista degli obiettivi prefissati ? Penso che Ayrton ci abbia insegnato che esistono disegni ben pi? alti per tutti noi che qualcuno ha dipinto e lo stesso Ayrton era solito dire che ?la F1 era proprio ben misera cosa in confronto a questa tragedia (povert? dei bambini nel mondo)? e che ?era molto lontano di una maniera di vivere che mi piacerebbe?. Penso che la ragione di tanto amore verso Ayrton risieda proprio in quello che ha lasciato in dote a tutti noi e cio? quello di tentare di fare qualcosa di migliore, seguendo un percorso di vita e tentando di farlo sempre al meglio delle proprie capacit? e possibilit?. Non credo che ci possa essere nessun pilota di F1 sovrapponibile ad un simile ?illuminato? che ha dimostrato in pista di essere il pi? grande e fuori dalla pista un esempio di vita per tutti. Era solito dire che guidare era ridere, piangere, pregare, poesia. Penso che questo dovrebbe essere l'approccio a tutto ci? che facciamo nella vita. Passione e dedizione, competenza e conoscenza.

 

Avete mai notato come le immagini o i video su Senna sembrino non essere mai invecchiate e siano sempre attuali ? Come se fosse ieri che siano state colte ? Strano vero ?

 

 

Luke 36

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come dice Kimi

W la F1 di 20 anni fa! con i suoi grandi umili personaggi come l'eterno Ayrton :zizi:

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Oddio non esageriamo ora, di umilt? ce n'era ben poca anche 20 anni fa, cos? come 50.

Piloti, team manager ecc. umili, si contano sulle dita di una mano in 60 anni di F1 :asd:

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come dice Kimi

W la F1 di 20 anni fa! con i suoi grandi umili personaggi come l'eterno Ayrton :zizi:

 

adesso pero' non prendiamo quello che ? successo per santificare qualunque cosa...

era fatto di carne e ossa pure ayrton, oltretutto la manovra fatta a suzuka nel 90 non ? certo da stinco di santo...

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Oddio non esageriamo ora, di umilt? ce n'era ben poca anche 20 anni fa, cos? come 50.

Piloti, team manager ecc. umili, si contano sulle dita di una mano in 60 anni di F1 :asd:

 

ma infatti.. pi? che altro era pieno di pazzi :asd:

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Senna era il migliore e lo sar? per sempre, oggi non ce ne sono di piloti alla sua altezza

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Per quello che mi riguarda la vita di Ayrton mi ha influenzato moltissimo. Penso ogni giorno a lui, alle sue imprese sportive, alle sue vacanze, le sue interviste, e in generale e alla sua vita. Quando mi si pone davanti un problema mi dico che devo essere forte come lui e andare avanti, quando penso di fare troppa fatica il suo ricordo mi da coraggio, ecc...

Devo dire per? che la sua morte mi ha influenzato forse di pi?, forse perch? avevo solo 12 anni, ma da quel giorno ho smesso di credere in tante cose, e non ho mai + ripreso.

Il 1/05/1994 rappresenta lo spartiacque della mia vita.

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Senna era il migliore e lo sar? per sempre, oggi non ce ne sono di piloti alla sua altezza

 

difficile fare paragoni, sono epoche diverse

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continua a vivere....perchè era diverso da tutti gli altri e non mi riferisco solo al talento di guida...aveva delle doti umane fuori dal comune..Obrigado Ayrton

Modificato da Francisco

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devo dire che anche a me pare proprio strano il fatto che moltissime persone ancora oggi pensino e ricordino Ayrton in modo quasi maniacale. per esempio ? un fatto che non riscontro per altri piloti tipo Gilles per dire il primo in assoluto i quali sono comunque entrati di prepotenza nel cuore di moltissimi di noi. olretutto lui non ha nemmeno corso per ferrari e proprio per questo motivo la stampa nostrana a quei tempi gli affibbi? una patente di antipatico altezzoso e scorbutico che non gli appartenevano in quanto lui era solo un ragazzo molto riservato. In effetti anche a distanza di 15 anni per Ayrton ? diverso e davvero non so spiegarmi il perch?. per? vedo e prendo atto che ? cos?.

claudio

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Luca, sono tre giorni che provo a risponderti, vediamo se non mi blocco per l?emozione un?altra volta.

 

Ayrton Senna continua a vivere perch? ? un uomo tra i migliori. Sicuramente un uomo, coi suoi pregi e i suoi difetti, le sue qualit?, i suoi errori e i suoi silenzi. Ma dei migliori. Ci sono, in tutti i campi della vita, coloro che sono dotati di enorme talento nella loro professione e che sono i migliori del mondo per? poi non riescono o non vogliono andare oltre la loro professione, non fanno il passo successivo non riescono o non sono interessati a sfruttare le loro qualit? per metterle a disposizione delle persone o a fare in modo che altri ne beneficino.

 

Quando sento decantare la bravura di Ayrton pilota penso che il pensiero sia monco perch? manca la valutazione di Ayrton uomo, immenso come Ayrton pilota.

Ayrton pilota era talentuoso, determinato a vincere sempre, sull?asciutto o diabolicamente sotto la pioggia, sui cittadini come Detroit e Montecarlo cos? come sui velocissimi Spa, Hockenheim e Monza. Impossibile dimenticare i suoi giri in qualifica coi distacchi imbarazzanti rifilati e il suo desiderio di vincere, di vincere sempre ovunque e comunque. Dopo aver coronato per? il suo sogno sportivo di diventare pluri-campione del mondo quel desiderio non ? calato e le vittorie cominciavano a non essere importanti ma fondamentali perch? servivano a legittimarsi sempre pi? agli occhi del suo popolo, quello che tanto amava e per cui tanto faceva, anche se molto in silenzio.

 

Ed ecco che quelle vittorie erano momenti di gioia per la sua gente ma anche messaggi fortissimi di speranza e il regalo pi? bello non sono state le vittorie o i titoli mondiali, altri nel Brasile li avevano portati e altri lo faranno, il regalo pi? bello ? la speranza che Ayrton (e Viviane in seguito) ha dato al Brasile prima col personaggio di Senninha poi con l?Istituto Ayrton Senna dando ai bambini la possibilit? di crescere, di studiare, di fare sport e di imparare un lavoro costruendosi una vita migliore, ha dato loro la speranza.

 

Ecco perch? Senna, come Kennedy e gli altri che hai citato, continua a vivere perch? ha dato agli uomini un sogno ma anche stavolta, e 10.000.000 (dieci milioni, l?ho scritto in cifre perch? si capisse meglio) di bambini che vivono questo sogno possono testimoniarlo, dicevo anche stavolta Ayrton ha visto la realt?.

 

Grazie di essere stato con noi Ayrton

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Bel topic Luke, un modo un po? diverso di parlare di Formula1.

Per quanto riguarda Senna? argomento sul quale sono sempre molto sensibile, io penso che le sue qualit? che lo hanno reso cos? amato al punto da farlo vivere oltre l?incidente, erano un qualcosa di innato in lui, nel senso che ci sono persone speciali che nascono tali. Ayrton ha sempre avuto qualcosa in pi?, non solo come talento nello sport, ma oltre. Fatto sta che Ayrton ? conosciuto anche da chi non segue la Formula1. Non succede con altri piloti. Lui ha colpito senz?altro di pi?, per questo il suo ricordo ? cos? forte e radicato. Ayrton era affascinante e sapeva attrarre, interessare. Non era mai banale o scontato. Mi ha colpita molto come pilota per il suo modo di vivere il mondo delle corse, il suo essere fissato con le corse, la sua ricerca maniacale e ossessiva della perfezione, e la vittoria sempre a qualunque costo. E anche il modo in cui correva, al limite, velocit? pura e assoluta. Per me Ayrton ? sempre stato Senna = Formula1. Poi per? ne conoscevi altri aspetti, ci? che lui era come persona, non solo pilota. E questo finiva per avvicinare ulteriormente un suo tifoso. Ed ecco che Ayrton portava qualcosa di nuovo nella Formula1. Forse questo faceva avvicinare a lui anche chi suo tifoso non era. Proprio a riguardo di questo, a volte mi ? capitato di leggere articoli che con la Formula1 non c?entravano niente ed ecco che compariva il nome Senna. Insomma, ecco com?era Senna. Era pi? della Formula1, infatti alla fine per me l?interesse per lui ha sovrastato quello per il suo sport. Io avrei smesso di guardare la Formula1 se Senna l?avesse lasciata per correre in altre categorie, l?ho effettivamente lasciata dopo il 1 maggio. Era come dire che non potevo fare a meno di lui. E anche quando poi sono tornata a guardarla non era la stessa cosa. La sua mancanza si sente sempre.

Inoltre, dal mio punto di vista io ho vissuto certamente Senna in maniera diversa, con un?ottica pi? femminile. Sono sicura che nessuno di voi quando lo vedeva uscire dall?abitacolo della sua monoposto se lo squadrava dalla testa ai piedi, nessuno di voi si mangiava con gli occhi i suoi primi piani. Senna era affascinante e francamente i suoi video non li vedo certo con occhi diversi neanche adesso. Come uomo mi piaceva eccome! Perfino la sua voce, il suo accento brasiliano. Insomma lo vivevo anche cos?. Era il mio eroe. E come dicevo prima Ayrton aveva quella capacit? di andare oltre la Formula1, alla fine lui diventava qualcosa di pi?, ti sentivi legato a lui, le ingiustizie e i torti che gli facevano mi ferivano come se li facessero a me o a un mio amico, i suoi avversari, i suoi nemici erano i miei, e quando li mandava al tappeto (Prost e Mansell specialmente perch? li detestavo), era una vittoria, era la felicit?? e come ci godevo! E lo stesso era poi se le ostilit? e le rivalit? finivano e veniva la pace. Senna ti sapeva conquistare e coinvolgere. Aveva carisma, quello con la ?C? maiuscola, quello vero, non quello che ormai si attribuisce a chiunque come se significasse solo essere belli e simpatici.

Aveva il suo carattere Ayrton, dolce, ma anche aggressivo, e a volte lasciava che il lato combattivo fino all?estremo, quello negativo, avesse il sopravvento e commetteva azioni ?forti?, che nessuno gli perdonava. Ma io lo capivo al punto che mi dicevo che avrei fatto la stessa cosa. Mi piaceva anche in momenti negativi come questi.

Dal momento che pensai che potevo seguire qualunque sport se c?era lui ho capito che Ayrton andava oltre la Formula1. E non solo sport. Qualunque cosa avesse fatto avrei continuato a seguirlo. Non era la Formula1 a fare di lui il mio eroe, ma era la Formula1 a prendere qualcosa di lui. E Ayrton, in fondo, un altro progetto lo aveva in mente e qui mi riallaccio all?articolo in cui viene descritto come un esempio e mi riallaccio anche a ci? che ho scritto in un altro topic: Ayrton ? la persona che mi ha ispirato un sogno. Non il sogno romantico, o meglio, i sogni romantici che mi faceva fare quando correva, ma quel qualcosa di solido e reale che ? nato da una sua idea e purtroppo dalla sua tragedia e che ora ? affidato alle mani di sua sorella e non poteva finire in mani pi? sicure. Ayrton ? un personaggio in continua evoluzione, lo ? tutt?ora, ed infatti prima c?era il pilota, ora c?? la sua Fondazione. Io a questo sogno, a questo progetto ci credo veramente molto e finch? potr? dar? sempre il mio contributo.

In fondo come diceva Ayrton: ?Non potrai mai cambiare il mondo da solo. Per? puoi dare il tuo contributo per cambiarne un pezzetto? e ancora ?Se una persona non ha pi? sogni, non ha pi? alcuna ragione di vivere. Sognare ? necessario, anche se nel sogno va intravista la realt?. Per me ? uno dei principi della vita.?

Credo per? che tutto ci? che ho detto sia solo una parte di Senna.

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:cray:

 

claudio sa come vivo ayrton io e, ormai, lo sapete un po tutti, non scrivero' un topic anche io, ma mi limitero' a quotare i vostri davvero belli . Condivido appieno tutto quello che avete scritto... vorrei solo che quel ragazzo non fosse morto cosi quel 1 maggio... vorrei vederlo ancora qui... gli avrei stretto la mano, parlato...e tante altre cose che nn ho piu' potuto fare...mi rimangono ricordi incompiuti... devo solo accettare che e' cosi... in ogni caso nella sua "grandezza" io ad ayrton devo molto... avrei voluto fargli un sorriso anche io per donargli qualcosa... sarebbe stato felice...

Modificato da _lucaS_

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Il perchè sta tutto qui.

Racing, competing, is in my blood. It's part of me, it's part of my life. I've been doing it all my life and it stands up before anything else.

 

Motor racing is dangerous by definition. Motor racing is exciting. Motor racing is a sport that brings people to the limit.

 

We are competing. We are competing to win. And the main motivation to all of us is to compete for victory, is not to come third, fourth, fifth or sixth. I race to win.

Suzuka ‘88

I was talking then to my engineer Steve Nichols, how many laps to go, as I knew was one lap but I wasn’t sure so I asked him. He confirmed me back on the radio and I asked again: “Is it really one lap?” and he confirmed back and I wasn’t so sure. I couldn’t believe it was the last lap.

It's over. It's been a long season. I think for me and Alain it’s been an amazing fighting between us.

Suzuka ‘89

I was blamed for everything and I was penalized for everything. I was treated like a criminal.

I’ve never caused the accident in Suzuka. It was never my responsibility and that you should see in the video.

What we have seen today is a truly manipulation of the ’89 championship.

I have a professional. I have a responsibility and I’m also a human being. And the values I have in my life are stronger than many other people’s desire to influence those values and to destroy those values. I refuse to walk away from the fight. It’s my nature to go right to the end and that’s what I’m going to do.

 

Suzuka ‘90

If after the start I lose the first place I would go for it in the first corner, regardless of the result, I would go for it at cost wouldn’t turn in the first corner ahead of me.

I have all my life a very strong and good education, and from that I have got clear and strong principles. And I use these principles to move as a man and as a professional. I don't regret anything. I believe I am doing things for the right reason. Some understand, some don't. In the end, you'll never get everybody to understand, to agree and to accept.

 

I have experienced a lot of pain while I was driving many times but you can’t give up. Once you’re in it, you’re in it. You gotta go all the way to the end. Because you commit yourself to such a level where there is no compromise. You give everything you have, everything, absolutely everything. And sometimes you find even more because it requires more if you want to be ahead, if you want to win.

 

The main thing is to be yourself and not allow people to disturb you. To be different because they want you to be different. You gotta be yourself, some people may likes you, some people dislikes you. You’re just a human being. Many times it’s through a mistake due to your own personality, your own character or interference that you get on the way that you learn. And the main thing is you learn from your mistakes and get better.

 

Budapest ’92, a Mansell

Nice feeling isn't it? Now you know why I'm doing the things I do. I must have that feeling and nobody else.

 

If you want to be successful you must give full dedication, get your utmost limit and provide the best of yourself.

 

When we talk about performance, commitment, effort and dedication, there's no middle term; either you do it well done or you do not.

 

With your mind power, your determination, your instinct and your experience as well, you can fly very high.

 

I believe in the ability of focusing, it's been like this all my life, you just keep on finding more and more. It's very fascinating.

 

What's winning? Learning about my own limitations, to be the fastest, to be number one. I just love winning.

 

Whatever you are, whatever social position you have in your life, either the highest or the lowest one, you must always have as objective a lot of strenght, determination and always do everything with lots of love and faith in God. This way one day you will get there, somehow you'll get there.

 

The rich cannot live on an island surrounded by poverty. We all breathe the same air. We should give everyone a chance, at least a fundamental chance.

 

Imola '94

We have seen accidents in the first two races, some very bad ones, others not that bad but compromise people’s races, and would have been catastrophic results.

Modificato da gio66

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Ayrton continua a vivere perch? ? ricordato dai suoi fans (tra cui il sottoscritto) e per le sue gesta irripetibili.

 

Gracias Ayrton

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Rimetto in vista il topic in vista di qualche eventuale ri-unione con altri.

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52 volte grazie per essere stato con noi

 

 

Buon Compleanno Ayrton

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Tanti auguri Ayrton, grazie di tutte le emozioni e imprese che ci hai regalato ! Ciao!

 

:idolo:

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