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sundance76

Achille Varzi - il Signore delle Curve

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Sun,

ma il libro di Terruzzi su Varzi ? un romanzo o un libro reale ma romanzato?

L'ho scritto da cani ma spero tu abbia capito...

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Sun,

ma il libro di Terruzzi su Varzi è un romanzo o un libro reale ma romanzato?

L'ho scritto da cani ma spero tu abbia capito...

 

Ciao Ayrton, il libro è del tutto reale in ogni minima parte. Ma leggendolo sembra un pò un romanzo. Il motivo sta innanzitutto nella singolare traiettoria della vita di Varzi e poi anche nel fatto che Terruzzi fa una vera e propria indagine partendo dalle poche notizie che nel tempo si erano tramandate su Achille. Il fatto che egli spesso sia stato in squadre straniere (Bugatti, Auto Union), l'essersi innamorato di una donna sposata a un altro pilota dell'Auto Union (Paul Pietsch, editore che oggi ha la bellezza di 99 anni), l'essere caduto nel tunnel distruttivo della morfina (indotto a ciò da quella donna, Ilse Hubitsch, vero cognome che per la prima volta è stato scovato da Gianni Cancellieri, curatore dell'apparato storico, iconografico e statistico del volume), la faticosa risalita, tutto ciò aveva relegato la memoria delle imprese di Achille nell'ombra e nell'oblìo.

 

Terruzzi va sui posti della vita di Achille, compie ricerche, trova indizi illuminanti, si rivolge a persone che l'avevano conosciuto personalmente (che erano ancora vive nel '90), colleghi piloti, addetti ai lavori, compaesani, qualche familiare, cerca di rompere la tenace cortina di silenzio su un grandissimo pilota, ingiustamente dimenticato per via di quelle vicende che in quell'epoca bigotta erano ritenute sconvenienti per un eroe sportivo nazionale.

Ed invece proprio per quello, l'umanità, oltre che il talento sportivo, di Varzi ne escono esaltati.

 

Insomma, io lo consiglio perchè non è una semplice o noiosa biografia, ma è una ricerca coinvolgente, che getta luce su un pilota e un periodo emozionante delle corse automobilistiche (dizione antica ma che io preferisco alle sigle WRC, DTM, F1, WTCCCC, AGP, GP2, GTecc. ecc.).

E poi, solo a sfogliare il volume, ci si rende immediatamente conto che ne vale davvero la pena.

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"Per vincere, non c'? bisogno di seminare gli avversari o l'avversario, basta mettere il muso della macchina davanti al muso di quella dell'altro, magari di un solo centimetro".

 

 

Per capire quanto sia vera questa tattica di Varzi, basti pensare alle sue tre vittorie sul circuito di Tripoli, 1933-1934-1936: se sommiamo tutti e tre i distacchi inferti da Varzi agli avversari battuti (Nuvolari nel '33, Moll nel '34, Stuck nel '36) il totale ? di soli 5 secondi!! :D

 

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Breve ma dettagliato articolo di Aldo Zana, su "Ruoteclassiche" di maggio 2004, per i cento anni dalla nascita del grande Achille:

 

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Dopo quello di Aldo Zana su Ruoteclassiche, ecco un altro articolo, di Donatella Biffignandi apparso su Auto d'Epoca nel febbraio 2004.

 

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Pescara, Coppa Acerbo 1936, 15 agosto. Achille Varzi si protegge con la mano dai frammenti della gomma posteriore destra ormai sulle tele (si vede lo strato bianco, dopo la distruzione del battistrada):

 

avarzi36peslw4.jpg

 

Arriver? terzo, battuto dai suoi due compagni di squadra, Rosemeyer e von Delius, per una tripletta Auto Union.

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ma la carcassa della gomma restava intatta? (magari l'hai gia spiegato ma io non ricordo mai un cavolo)

 

tempo fa lessi un tuo post dove un pilota raccontava un gp di tripoli e rimasi colpito perch? correva finch? non gli scoppiava una gomma, cio? aspettava che scoppiasse e poi tornava ai box a cambiarla, non si preoccupava delle gomme finch? non scoppiavano

 

se ho capito bene e la carcassa restava intatta, erano piu avanti di oggi, Gilles ha distrutto mezza T4 per fare un giro con la gomma afflosciata

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ma la carcassa della gomma restava intatta? (magari l'hai gia spiegato ma io non ricordo mai un cavolo)

 

tempo fa lessi un tuo post dove un pilota raccontava un gp di tripoli e rimasi colpito perchè correva finchè non gli scoppiava una gomma, cioè aspettava che scoppiasse e poi tornava ai box a cambiarla, non si preoccupava delle gomme finchè non scoppiavano

 

se ho capito bene e la carcassa restava intatta, erano piu avanti di oggi, Gilles ha distrutto mezza T4 per fare un giro con la gomma afflosciata

 

 

Ti riferisci al racconto che ho postato nel topic su Rudolf Caracciola, dove lui raccontava in prima persona tutto il GP di Tripoli 1935, da lui vinto.

 

http://forum.motorionline.com/index.php?showtopic=19304&view=findpost&p=670813

 

A Tripoli le condizioni erano un'eccezione. Il troppo caldo e la potenza dei motori (senza controlli elettronici dell'accelerazione) distruggevano i pneumatici in modo esagerato. Quindi non è che non si preoccupassero, ma che le gomme potevano cedere anche nei momenti più impensati.

Sulla perizia di Achille Varzi in quel GP puoi andare a leggere l'edizione '35 nel topic "Gran Premio di Tripoli, il circuito più bello del mondo" dove, nonostante il secondo posto, Achille diede ulteriore prova della sua sensibilità di guida (non dimentichiamo che a Tripoli aveva già vinto nel '33 e '34, e vincerà anche nel '36, ma l'edizione '36 è da romanzo di spionaggio, ancora non l'ho raccontata, sebbene abbia già fatto diversi accenni sparsi).

 

Tripoli '35:

http://forum.motorionline.com/index.php?showtopic=16165&view=findpost&p=828128

 

 

In realtà la carcassa rimaneva intatta solo per pochi chilometri. Il bianco era segno che mancava poco allo scoppio.

A von Brauchitsch accadde proprio all'ultimo giro del famoso GP di Germania 1935, la più nota impresa di Nuvolari (e non c'entra la fortuna, ho studiato a fondo quel GP, trovando anche il cronologico dei tempi e cronache approfondite):

 

http://forum.motorionline.com/index.php?showtopic=21210&view=findpost&p=854581

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ops quest'ultimo post era sfuggito al bottone "visualizza nuovi messaggi"

 

grazie per l'ottima spiegazione, come sempre i tuoi neuroni vengono in aiuto al mio

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Gran Premio di Tunisi 1935.

 

Achille Varzi debutta in gara con l'Auto Union Type C. E' la prima volta che corre con un'auto a motore posteriore. E vince all'esordio.

 

Ma la Mercedes non c'?: arriver? qualche giorno dopo a Tripoli. E sar? gran battaglia, come abbiamo letto nel topic su Tripoli e nel topic su Caracciola.

 

avarzi35tun23um.jpg

 

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Modificato da sundance76

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Tutti (vabb?, diciamo molti) ricorderanno la frase di Varzi a proposito di Nuvolari: "Nuvolari non pu? essere definito un maestro ma un artista del volante. Un maestro potrebbe insegnare. L'arte non si insegna".

 

Tuttavia questa era una frase pronunciata e scritta pubblicamente verso la fine delle loro rispettive carriere, quando Varzi riconobbe lealmente le doti dell'amico-rivale.

 

Ricordo che qualcuno di noi ha acquistato il libro di Terruzzi "VARZI - l'ombra oscura di Nuvolari".

Ebbene, il conte Giovannino Lurani, pilota gentleman degli anni '30, racconta che Varzi in quegli anni andava ripetendo ai suoi stretti conoscenti che "Nuvolari non sa guidare. Sa andar forte, ma non sa guidare".

 

Cesare De Agostini, nel suo libro "Tazio vivo" (1987, Conti Editore), scriveva a proposito di una delle tante manovre folli di Nuvolari che a Livorno in una terrificante curva in discesa era uscito dalla sede stradale infilandosi tra una casa e una pompa di benzina, dove lo spazio era di pochissimi centimetri: "Erano cose che esaltavano il pubblico ma che lasciavano almeno perplesso Varzi, il quale non comprendeva come Nuvolari riuscisse a ottenere i risultati che otteneva "pur non sapendo guidare". E voleva dire che guidava a modo suo, senza attenersi ai canoni ormai consacrati: Tazio bombardava la macchina di accelerate, frenate, sterzate, controsterzate; Achille no. Dosava tutto e splendevano, lui il volante e le curve, magnificamente soli. Le imprese di un simile computer andavano gustate a tavolino. Come ad Alessandria: vinse compiendo gli 8 giri del circuito stradale che misurava 32 chilometri (altro che Nurburgring, n.d.s.) con uno scarto massimo tra il giro pi? veloce e il meno veloce di soli due secondi. A Monza si era imposto dopo un inseguimento che l'aveva portato a percorrere la vecchia pista di alta velocit? (diversa da quella oggi in abbandono) a 200 di media quando le curve erano state calcolate per una velocit? teorica media di 190. Dopo questa impresa, il Guerin Sportivo coni? una definizione: "Il Varz?dromo di Monza"."

 

1934circuitodipietrobor.jpg

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Su RaiStoria stanno facendo un bel documentario su Nuvolari,Varzi e Rosemeyer e i gran premi degli anni 30... :zizi:

Come non detto,? gi? finito... :angry2:

Modificato da Alex_Ferrari

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Su RaiStoria stanno facendo un bel documentario su Nuvolari,Varzi e Rosemeyer e i gran premi degli anni 30... :zizi:

Come non detto,? gi? finito... :angry2:

 

Porca miseria, sono appena rientrato!!

 

Uhm, a pensarci, qui non riesco a vedere Raistoria... uff..

 

Era in italiano? Dai, racconta!

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Porca miseria, sono appena rientrato!!

 

Uhm, a pensarci, qui non riesco a vedere Raistoria... uff..

 

Era in italiano? Dai, racconta!

Si era in italiano,per? dallo stile non sembrava nuovo ma di 35-40 anni fa o forse anche di pi?,credo per? di averlo beccato quando era iniziato gi? da un po' perch? un documentario che dura 10 minuti non si ? mai visto(:asd:),era principalmente incentrato su Nuvolari e ha raccontato di alcune sue imprese come la vittoria nel 1935 al Nurburgring,o anche il record di velocit? con l'Alfa bimotore,poi ha raccontato anche di quando torn? alle corse nel dopo guerra e della sua morte...

Comunque quasi tutte le cose che hanno detto le sapevo gi?,grazie ad i tuoi interessantissimi topic!! :thumbsup:

 

P.S. Molto belli anche i filmati,che personalmente non avevo mai visto!!

Modificato da Alex_Ferrari

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Adesso, 8:15, su RAITRE c'? un documentario su Fangio, l'allievo di Varzi!!!!

 

Ma non ? che ieri quel documentario era su RAITRE nel programma "La storia siamo noi", e non su Rai Storia?

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Pescara, Coppa Acerbo 1936, 15 agosto. Achille Varzi si protegge con la mano dai frammenti della gomma posteriore destra ormai sulle tele (si vede lo strato bianco, dopo la distruzione del battistrada):

 

avarzi36peslw4.jpg

 

Arriver? terzo, battuto dai suoi due compagni di squadra, Rosemeyer e von Delius, per una tripletta Auto Union.

 

 

Impressionante questa foto.

Basta questa per descrivere cosa fossero i piloti dell'epoca.

Modificato da Aviatore_Gilles

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Forse su Rai.tv si trova qualcosa :)

 

Ho cercato, ma in nessun palinsesto risulta che ieri sera ci fosse un documentario sull'automobilismo degli anni '30.

 

Impressionante questa foto.

Basta questa per descrivere cosa fossero i piloti dell'epoca.

 

Questo ? il risultato di alcuni giri durante una gara in una trasferta in Sudafrica compiuta dall'Auto Union all'inizio del 1937. Clima molto caldo:

 

gomme.jpg

 

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Modificato da sundance76

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Sbagliato mescola :asd:

Incredibile comunque. Certo all'epoca non c'erano simulazioni, non c'era tecnologia. Si andava ad intuito, il resto lo facevano i piloti. Ci voleva davvero fegato a guidare sulle tele, sapendo che da un momento all'altro la gomma sarebbe esplosa.

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Ho cercato, ma in nessun palinsesto risulta che ieri sera ci fosse un documentario sull'automobilismo degli anni '30.

 

 

 

Questo ? il risultato di alcuni giri durante una gara in una trasferta in Sudafrica compiuta dall'Auto Union all'inizio del 1937. Clima molto caldo:

 

gomme.jpg

 

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M A M M A M I A!!!

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