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sundance76

Achille Varzi - il Signore delle Curve

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Come scusa per aprire un dovutissimo thread a questo immenso fuoriclasse, colgo l'occasione data da un motivo editoriale.

 

Ragazzi, qualcuno di voi ricorda il best-seller del 1991 "Una curva cieca. Vita di Achille Varzi" ?

 

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Ebbene, a giugno 2010 uscirà una nuova edizione aggiornata, riveduta, ampliata, riccamente illustrata e infinitamente più curata di quel libro, dal titolo "Varzi, l'ombra oscura di Nuvolari".

 

Uno dei piloti più grandi di sempre, a cui sono stati accostati campioni come Stewart, Lauda e Prost. Una storia ricca come un romanzo, ma è tutto vero, compreso un pauroso declino per una donna che lo introdusse nel tunnel della droga, e la dolorosa risalita.

 

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Eccovi la recensione del sito della Casa Editrice, "Giorgio Nada Editore":

 

Giorgio Terruzzi - a cura di Gianni Cancellieri

VARZI. L'OMBRA OSCURA DI NUVOLARI - IN PREPARAZIONE - Uscita prevista per giugno 2010

 

ISBN: 978-88-7911-499-8

Prezzo: ? 50,00

 

Formato: 25x25 - Pagine: 192 - Foto: in b/n e a colori - Cartonato con sovraccoperta - Collana: Vite da corsa

 

Uno dei titoli di maggiore successo della collana "Vite da corsa" è stato quello dedicato a Tazio Nuvolari, nel 2003, anno del cinquantenario della morte del "mantovano volante". Ora vede la luce una nuova biografia - la dodicesima della serie - dedicata ad Achille Varzi, ossia al pilota che di Nuvolari è stato tra i più fieri antagonisti e di certo quello che con lui divise gli italiani in due "fazioni" di passione irriducibile. Non a caso il volume, fa riferimento nel titolo a tutti e due gli indimenticabili personaggi dell'automobilismo nell'epoca d'oro fra le due guerre mondiali del Novecento: Varzi. L'ombra oscura di Nuvolari. Il testo riprende quello di un altro piccolo bestseller della Giorgio Nada Editore, Una curva cieca, di Giorgio Terruzzi, pubblicato nel 1991 e ripresentato ora in versione largamente ampliata con oltre 200 fotografie e vasti apparati di documentazione. Progetto e cura dell'opera sono ancora una volta di Gianni Cancellieri mentre al suo tradizionale partner, Cesare De Agostini, è affidata la prefazione.

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Estremamente interessante. Non vedo l'ora che maestro Sun inizi a parlare un p? di questo grandissimo.

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GP Germania 1935, 28 luglio, Nurburgring.

 

"Varzi era giunto ai box con il suo solito seguito di amici, tifosi, adulatori, servitori. Un principe. Prese posto nella sua Auto Union con lo sguardo fisso, immobile. Pochi sapevano quello che stava succedendo e nessuno sospettava quello che sarebbe accaduto: si era innamorato della moglie di un altro pilota, donna bellissima ma dannatissima, che si dar? a lui anima e corpo e droga. E Varzi cominci? a cadere a pezzi come una statua presa a martellate da un folle."

 

(Dal volume "Tazio vivo" di Cesare De Agostini, Conti Editore, 1987)

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Achille Varzi sulla difficile e potente Auto Union Tipo C (motore posteriore) al Gran Premio d'Italia 1936:

 

1936italiangpachillevar.jpg

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Estratto da un articolo di Repubblica trovato in rete

 

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/08/17/la-passione-bionda-del-grande-achille.html

 

LA PASSIONE BIONDA DEL GRANDE ACHILLE

 

Repubblica ? 17 agosto 1991 pagina 40 sezione: SPORT

 

La pista del Nurburg Ring ? chiazzata di neve. I due team sono acquartierati a Milano, nel lussuoso ' Principe e Savoia' . I camerieri pi? giovani osservano Varzi, la cui notoriet? spopola. Gli preferiscono sicuramente Tazio Nuvolari, che ? rimasto fedele allo spirito di bandiera, al fuoco sacro della macchina rossa. Voltate le spalle all' Alfa, Varzi aveva corso con l' azzurra Bugatti (francese) e ora ? con l' argentea Auto Union. Il suo stile ? di una perfezione che a volte annichilisce la fazione opposta, nuvolariana. Una tattica accurata: tempo, ritmo. Una velocit? come in sospensione, che consente un calcolo al centesimo. La sua corsa di testa o i suoi inseguimenti sono, allo sguardo, inafferrabili. Non un vano agitarsi in macchina. Le sue traiettorie sono esatte ma anche imprevedibili. Il suo profilo sotto il casco di cotone bianco sembra illuminato da un riflesso di nero. All' ora dell' aperitivo, un pilota della giovane generazione (che bussa insistentemente alla porta dell' Auto Union) esibisce la moglie di una bellezza mozzafiato. Attraverso i cristalli della porta girevole appare Varzi. Scorge il cerchio dei colleghi - Hans Stuck, Louis Chiron che si consumano di galanteria - e quel cigno biondo che ha gli occhi, le sembianze di un' attrice. Varzi si dirige dapprima all' ascensore eppoi di scatto, a rovescio, allo zinco del bar. Baciamano all' avvenente signora. "Signor Varzi, gli sorride Stuck, le faccio sapere che dovr? mettersi in coda alla lunga fila degli spasimanti". Achille Varzi, che ha sempre avuto il dono delle pause giuste, sparisce infine sull' ascensore. "Da quel giorno, osserva Neubauer, Ilse Pietsch e Achille Varzi vivranno l' uno per l' altro". Nel ' 35, Varzi ? il pilota dell' Auto Union che riporta il maggior numero di vittorie e piazzamenti. Non dedica gli allori alla patria, insinuano i malevoli (? passato, del resto, al "nemico") ma, scherzano ai box, alla copia di Marlene Dietrich. Le insistenze di Varzi affinch? il giovane pilota entri in ?quipe, imbarazzano il d.s. dell' Auto Union, Walb. Poi... poi accade un fatto storico. Il Gran Premio di Germania. Quel giorno, la leggera Alfa P.2 di Nuvolari alza la coda, elegante come una cutrettola, venendo a galla da un mare di macchine tedesche per vincere argutamente davanti ai baffetti del Fuhrer. Nuvolari, un maestro! E Varzi? Nelle stesse ore, Varzi che ha abbandonato il Gran Premio, sta spiegando al giovane pilota, nella foresta del Ring, che, con Ilse si ? prodotto qualcosa di incontrollabile. Civilmente Paul Pietsch conceder? alla moglie Ilse il divorzio. 1936. Gran Premio di Tripoli: le Auto Union fanno registrare sui rettifili della Mellaha medie da 318-320 km orari. Varzi francobolla Stuck. La concorrenza sconfitta, bisognava vincere sulle gomme, sul vento a quei ritmi micidiali. Pierino Vigan?, che fu suo segretario, me lo ha assicurato. Vittoria sapiente, a Tripoli, la terza vittoria. "Mille metri al traguardo. Stuck non se ne avvede. Achille lo precede in quinta piena - un capolavoro di tempismo, che gi? gli era riuscito con Arcangeli, con Moll, con Nuvolari (a Monaco) - di 2/10 di secondo". Finisce la corsa, non ci sono stati morti perci? la sera ' gal?' al palazzo del Governatore, che ? il trasvolatore dell' Atlantico, Italo Balbo. Fra Stuck e Varzi non c' ? buon sangue. "Sai, Achille, gli fa un tipo, dicono che tu hai vinto in omaggio all' asse Roma-Berlino. Stuck sarebbe stato rallentato". Varzi scuote il capo: "Io ho superato Stuck e lo dimostra il fatto che il giro pi? veloce della corsa ? l' ultimo, ? il mio: 227 km e 385 metri, per l' esattezza". Balbo, comunque, lo ignora, per l' intera serata. Leggermente disgustato, Achille se la fila all' albergo, con la sua Isotta. Mal di capo, il sonno che tarda a venire. Per placarlo, Ilse gli propina con quella vocina che sembra il trillo di un campanello il suo rimedio contro la noia e l' emicrania. "Un' iniezione di morfina, una piccola iniezione che ti fa meno male di tutte le sigarette che fumi, di tutti i caff? che bevi". Achille si ribella: eppoi cede. Una settimana dopo a Tunisi, il vento lo scaraventa fuori pista. E' il primo e penultimo fuoripista della sua carriera. La notte a Tunisi fu la seconda volta.

 

Sulla copertina di questo libro, Ilse Hubach, moglie di Paul Pietsch

 

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Ho trovato anche questo ritaglio, dove il libro ? descritto in modo interessante:

 

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Questa era la prima edizione (in brossura, formato 7x21, 1991):

 

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Anche l'AISA (Associazione Italiana per la Storia dell'Automobile) ha appena pubblicato una bella recensione del libro su Varzi, straordinario personaggio (anche fuori della pista) che, se gli appassionati si degnassero di conoscere, oscurerebbe tutte le stupidaggini che siamo costretti a commentare ogni giorno:

 

Varzi ? L?ombra oscura di Nuvolari

Giorgio Terruzzi, Gianni Cancellieri

Giorgio Nada Editore, 2010

Formato: 25x25, pagine 232

Prezzo: ? 50,00 Lingua italiana

 

 

Dodicesimo titolo della pregevole serie di volumi che Giorgio Nada Editore dedica alle ?Vite da Corsa?, da un?idea di Luigi Compiano, la nuova edizione del libro del 1991 dedicato ad Achille Varzi ? un?opera del tutto diversa.

Il testo di Giorgio Terruzzi, ben scritto, di lettura appassionante, ? rimasto sostanzialmente lo stesso di 19 anni fa, con le lacune da altri colmate con ricerche successive. Ma il valore del libro sta principalmente nella parte iconografica, curata da Gianni Cancellieri: ha saputo trovare immagini inedite accompagnandole da didascalie che, da sole, forniscono pi? informazioni del testo.

Lo scorrere dei decenni e l?approccio oggi meno ingessato alle storie ?oscure? che hanno segnato la vita e la carriera di Varzi, hanno portato a dare la giusta enfasi, soprattutto attraverso le fotografie, agli anni in cui il pilota fu dedito alla droga assieme a una persona ancora misteriosa, Ilse Hubitsch. Questo nuovo approccio risulta gi? nella sapida prefazione di Cesare De Agostini.

Va dato pieno merito a Cancellieri di avere trovato il vero cognome di Ilse (finora scritto ?Hubach?) e di averne tracciato con esattezza i contorni della vita, senza le fantasticherie grandguignolesche di Alfred Neubauer.

Altro valore aggiunto del libro, l?albo d?oro delle vittorie di Achille Varzi in moto (difficilissime da trovare nella loro esatta interezza) e in auto.

Il libro rimane l?unica biografia di Achille Varzi. Va dato atto a Giorgio Nada di avere pubblicato, a questo livello qualitativo, un libro dedicato a un personaggio ormai quasi dimenticato, che sicuramente non diventer? un best-seller.

La lingua italiana ne limiter? ulteriormente le vendite, mentre ? difficile dire se il richiamo di copertina a Nuvolari far? da traino a vendite aggiuntive. Sicuramente, Varzi si meritava un titolo tutto e solo per lui.

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Finalmente stamane il libro è arrivato!!

 

Lo ripeto per l'ennesima volta: chi è rimasto contento del mitico libro "Gli indisciplinati", rimarrà entusiasta di questo libro su Varzi.

 

E' scritto sottoforma di indagine, un "noir" che appassiona sempre di più pagina dopo pagina, arricchito da centinaia di foto illuminanti. E per l'imponenza del volume, il prezzo è anche ragionevole.

 

 

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Finalmente stamane il libro ? arrivato!!

 

Lo ripeto per l'ennesima volta: chi ? rimasto contento del mitico libro "Gli indisciplinati", rimarr? entusiasta di questo libro su Varzi.

 

E' scritto sottoforma di indagine, un "noir" che appassiona sempre di pi? pagina dopo pagina, arricchito da centinaia di foto illuminanti. E per l'imponenza del volume, il prezzo ? anche ragionevole.

 

:thumbsup::thumbsup::thumbsup:

Buon divertimento!!!

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Fotofoto :asd:

 

e thread sugli indisciplinati. :asd:

Modificato da The King of Spa

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Varzi sulla potente Auto Union alle curve di Spoltore sul circuito di Pescara alla Coppa Acerbo 1935, sua seconda vittoria con la squadra dei Quattro Anelli (dopo quella dell'esordio a Tunisi). Dietro di lui l'Alfa P3 di Louis Chiron, suo ex-compagno di squadra nella Scuderia Ferrari. In coppia avevano anche vinto il Grand Prix di Francia 1931, che quell'anno si disputava con la formula delle 10 ore di gara (regola in vigore solo quell'anno):

 

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Colgo l'occasione per ringraziare ***76 per queste stupende monografie dedicate ai campioni del passato.

Me ne leggo una quasi ogni giorno e ogni volta resto stupito e affascinato dalla competenza e dalla passione che traspare da ognuna di esse.

Mi piacciono in particolare quelle dedicate ai piloti premondiale di F1: Caracciola, Varzi, Nuvolari, Fagioli, Rosemeyer, Stuck e compagnia, tutti piloti che ho conosciuto molti anni fa grazie a un libro regalatomi da mio padre e su cui è difficile trovare una valida documetazione.

Grazie ancora ***!!!!

:idolo:

Modificato da 76LENO

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Colgo l'occasione per ringraziare ***76 per queste stupende monografie dedicate ai campioni del passato.

Me ne leggo una quasi ogni giorno e ogni volta resto stupito e affascinato dalla competenza e dalla passione che traspare da ognuna di esse.

Mi piacciono in particolare quelle dedicate ai piloti premondiale di F1: Caracciola, Varzi, Nuvolari, Fagioli, Rosemeyer, Stuck e compagnia, tutti piloti che ho conosciuto molti anni fa grazie a un libro regalatomi da mio padre e su cui ? difficile trovare una valida documetazione.

Grazie ancora ***!!!!

 

Ma grazie infinite a te e agli altri amici che leggono o partecipano alle discussioni!!

 

Quale libro ti regal? tuo padre? (Scusa la "deformazione professionale"..)

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Ma grazie infinite a te e agli altri amici che leggono o partecipano alle discussioni!!

 

Quale libro ti regal? tuo padre? (Scusa la "deformazione professionale"..)

 

 

Eccolo qua:

http://ravenna.olx.it/storia-delle-corse-automobilistiche-iid-33413830

 

Per molto tempo ? stata la mia bibbia. :asd:

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Infatti è un grande esempio di come dovrebbero essere fatti i libri che vogliono raccontare tutta la storia dei Gran Premi :up:

 

Ovviamente una volta era più semplice. Oggi, che il Mondiale F1 ha fagocitato soldi e interesse e che ha compiuto 60 anni di vita, si è portati a tagliare e ignorare tutto ciò che veniva prima. Ed è un peccato.

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Infatti ? un grande esempio di come dovrebbero essere fatti i libri che vogliono raccontare tutta la storia dei Gran Premi :up:

 

Ovviamente una volta era pi? semplice. Oggi, che il Mondiale F1 ha fagocitato soldi e interesse e che ha compiuto 60 anni di vita, si ? portati a tagliare e ignorare tutto ci? che veniva prima. Ed ? un peccato.

 

 

Assolutamente, proprio per questo apprezzo molto i tuoi topic sui quei tempi gloriosi.

Purtroppo vengono spesso dimenticate anche competizioni contemporanee alla Formula 1 ma oggi cadute in disgrazia come il mondiale Sport Prototipi che pure negli anni 60 e 70 godeva di una popolarit? pari se nonsuperiore ai gran premi.

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Monaco 1936, curva del Tabaccaio: secondo posto con l'Auto Union sotto il diluvio.

 

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"Per vincere, non c'? bisogno di seminare gli avversari o l'avversario, basta mettere il muso della macchina davanti al muso di quella dell'altro, magari di un solo centimetro".

 

"Nelle partenze non spingo mai a fondo per prendere la testa: perch? debbo correre dei rischi inutili, quando ho di fronte tutti i miei antagonisti, mentre basta avere un po' di pazienza, ed aspettare che si riducano a met? ? Di solito, prima della met? dei giri da percorrere in una gara, il cinquanta per cento delle vetture in corsa, ? gi? fuori combattimento. E allora che conviene impegnarsi a fondo: nel finale, anche per cogliere nel momento psicologico pi? delicato qualsiasi corridore."

 

Raramente Varzi prendeva la testa nelle sue corse alla partenza, se non per cautelarsi da eventuali o possibili difficolt? di sorpassi nella fase iniziale. E assumeva il comando, e imponeva il ritmo di gara solamente quando intendeva, od aveva predisposto di sfiancare al pi? presto possibile qualche avversario. Preferiva, di solito, tallonarlo pazientemente, ma molto attentamente, allo scopo di controllarne le manovre: i cambi, le frenate, le traiettorie delle curve, le incertezze, il ritmo di corsa. Manuel Fangio, in questo ? stato un suo attento e scrupoloso allievo; e tutti sanno che, fino dalla prima volta che lo aveva visto in gara, Achille Varzi lo aveva subito notato e, pi? tardi, incoraggiato ed assistito.

 

 

"Varzi: un grande pilota, forse meno appariscente di Nuvolari per la grande folla, impressiona l'esperto per la classe, lo stile veramente superiori che dimostra in corsa. In qualche gara da me osservata e vissuta e, purtroppo da spettatore, ho trovato in Varzi tale gamma di finezze stilistiche e tattiche, che veramente mi hanno impressionato. Una coniugazione perfetta tra muscoli, cervello e mezzo meccanico. Il suo ardimento non conosce la temerariet?: conosce il fine ultimo, la vittoria, con un dispendio di energie ragionato e ponderato ".

 

Questo il giudizio di Felice Nazzaro, grande pilota della Fiat, colui che "ha inventato" lo stile di guida dell'automobile, che nel 1907 vinse tutte e tre le competizioni principali di quella stagione (il G. P. dell'A.C. di Francia, la Coppa dell'Imperatore, e la Targa Florio: se fosse esistito il titolo mondiale, sarebbe stato suo).

 

Ovviamente Varzi non era soltanto tutto calcolo e raffinatezza. Nel topic su Nuvolari abbiamo visto la straordinaria lotta, durata tutta la gara, che i due inscenarono al G.P. di Monaco 1933, forse il duello pi? bello tra i nostri due piloti, che vide Varzi nella veste di lottatore impetuoso e che prevalse al penultimo giro.

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bello l'"asfalto".

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