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gio66

Parmalat, latte da campioni

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Era lo slogan di una pubblicità che andava per la maggiore a metà degli anni '70.

 

In quel periodo l'azienda di Collecchio entrò in grande stile nel mondo dello sport sponsorizzando prima lo sci, con atleti come Gustav Thoeni e Ingemar Stenmark (i più forti e famosi dell'epoca), e poi l'automobilismo apponendo il suo marchio sulle tute di Sandro Munari, Clay Regazzoni e, soprattutto, Niki Lauda.

 

nikilauda158uo5.jpg

 

L'uomo che trattava le sponsorizzazioni era Domenico Barili, braccio destro di Callisto Tanzi. Quando Lauda lasciò la Ferrari, la Parmalat lo seguì alla Brabham assieme all'ex DS Sante Ghedini che diventò anche l'addetto alle pubbliche relazioni dell'azienda alimentare. Dopo il ritiro di Lauda la Parmalat rimase come sponsor della Brabham (di proprietà di Ecclestone) fino al 1984. Niki continuò ad indossare il cappellino rosso (e a percepire un compenso) fino a pochissimi anni fa, quando era DS della Jaguar.

 

diapo178.jpg

 

nikilauda293.jpg

 

Poi, pochissimo tempo dopo, è esploso il bubbone.

 

48eb43c082f68_normal.jpg

 

Quest'uomo, Cavaliere del Lavoro, non andrà in galera grazie alla legge ex Cirielli perchè ha più di 70 anni. E' di oggi la notizia del ritrovamento e relativo sequestro di opere d'arte nascoste da Tanzi (fino a ieri ha spergiurato di non avere nascosto niente) per un valore stimato in oltre 100 milioni di euro.

 

Veramente un campione. Gli auguro una vita lunghissima, seduto sul water.

Modificato da gio66

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continuer? a vivere nella sua villa, alla faccia di chi ha buttato in mezzo ad una strada..

w l'italia

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Visitatore Ayrton4ever

voi siete giustizialisti, disfattisti, anti-italiani e c***nisti!

 

Aveva opere uniche se non sbaglio

 

 

 

ps quello che ho asteriscato stava per "casinisti" ovviamente anche se avrete pensato qualcos'altro...

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è inconcepibile che quel ladro di Tanzi non sia finito in galera

Modificato da Murray Walker

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Nel bel intervento di Gio, appropriatissimo, e perfettamente il linea 'reportiana', c'? la altrettanto bella immagine di Piquet sulla Vespa-Pole Position.

Credo che si tratti della promozionale trovata della Piaggio di assegnare una Vespa a chi riuscisse ad ottenere la Pole Position, credo nelle gare europee.

Adesso qui i miei conti non tornano. La promozione della Vespa era infatti del 1985, ma Nelson aveva a qual tempo pneumatici Pirelli, e infatti la pole a Zandwort la fece con le coperture italiane.

Adesso i casi sono tre.

 

1) la promozione era in vigore gi? nel 1984. Io questo non lo ricordo ma ricordo ancora molto bene la sigla iniziale per le trasmissioni Rai con i vari piloti in azione sulla 2 ruote italiana. Piquet in particolare era ripreso in un 'cavallo' a bordo di un T5, se la mia memoria di bambino non mi inganna.

2) Il cappellino "Michelin" ? proprio uno sberleffo nei confronti dei francesi. Considerando che si tratta di Nelson, non avrei difficolt? a pensarlo, ma ? davvero azzardata come ipotesi.

3) Giovanni, ti prego, urge un chiarimento!!

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la promozione era gi? in vigore nell'84, se ne parla nei riassunti ufficiali FIA del campionato 1984, per? non saprei dire se la foto ? dell'84 o dell'85

 

ecco uno dei video in cui viene nominata questa promozione

Modificato da Murray Walker

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la promozione era gi? in vigore nell'84, se ne parla nei riassunti ufficiali FIA del campionato 1984, per? non saprei dire se la foto ? dell'84 o dell'85

 

ecco uno dei video in cui viene nominata questa promozione

Confermo che la promozione era in vigore gi? dal 1984, anno in cui Nelson fece incetta di pole e di vespa. La foto direi che si riferisce sempre al 1984, poich? nel 1985 la tuta (come l'auto) era sponsorizzata dalla Olivetti: http://www.youtube.com/watch?v=Mx7smI3_vtg minuto 05:12

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nel 1985 la tuta (come l'auto) era sponsorizzata dalla Olivetti

 

Esatto, e il cappellino era Pirelli.

 

diapo192.jpg

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perfettamente il linea 'reportiana'

 

Troppo buono, magari avessi la loro professionalità.

 

Colgo l'occasione per ricordare che l'indagine che ha permesso il ritrovamento del "tesoro nascosto" è partita proprio grazie all'inchiesta trasmessa domenica scorsa.

 

http://www.youtube.com/watch?v=xY62bJR_I8M

 

http://www.youtube.com/watch?v=lrCX5TFp8Es

Modificato da gio66

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Ho dimenticato di aggiungere che la Parmalat torn? in F1 nel 1995.

Questo avvenne grazie agli ottimi rapporti che la Parmalat aveva con la Companhia Brasileira de Distribui??o, marchio del Grupo P?o de A??car, una gigantesca catena di supermercati brasiliani di propriet? di Abilio Diniz, padre del pilota Pedro Paulo.

 

diniz-95.jpg

 

Dopo un anno alla Forti, Diniz port? il marchio Parmalat sulla Ligier, poi alla Arrows e infine alla Sauber.

 

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diapo178.jpg

 

Tanto per rimanere in tema, visto che sulla tuta di Nelson, c'? anche Sant?l, uno dei marchi pi? noti della Parmalat...

 

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/01/05/la-finta-vendita-del-marchio-santal.html

 

La finta vendita del marchio Santal

 

Repubblica ? 05 gennaio 2004 pagina 11 sezione: ECONOMIA

MILANO - Tutti contro tutti. Messi alle strette dagli inquirenti, tra i protagonisti dello scandalo Parmalat parte la gara a togliersi d' impiccio scaricando su altri le responsabilit? maggiori. Il risultato della gara ? che dai verbali emergono nuovi dettagli, che aprono nuove piste alle indagini. L' ultimo in ordine di tempo riguarda un' altra delle invenzioni contabili del gruppo di Tanzi, di cui finora non si era saputo nulla. Per fare cassa in capo alla Bonlat - la societ? alle isole Cayman da cui passavano le acrobazie contabili di Parmalat - i manager si inventarono addirittura la vendita negli Stati Uniti di uno dei marchi pi? noti della holding, il marchio Santal: quello dei succhi di frutta, leader in Italia e con ottime credenziali anche oltreoceano. A rivelare agli inquirenti la faccenda Santal ? stato Maurizio Bianchi, analista di Grant Thornton Italia, la societ? incaricata di rivedere i bilanci di una parte dell' impero di Tanzi: tra cui proprio Bonlat, la societ? offshore destinata ad inghiottire perdite reali e utili fasulli. Spulciando i conti di Bonlat - insieme a centinaia di pagine di estratti conti falsi, prodotti in proprio nella copisteria Parmalat dai fantasiosi manager del gruppo - gli uomini di Grant Thornton si imbatterono anche in una voce robustamente attiva: si trattava di un' entrata per diversi milioni di euro relativa alla vendita sul mercato statunitense del brand Santal. Peccato che il marchio non appartenesse in alcun modo a Bonlat, n? Parmalat avesse mai delegato Bonlat a vendere per suo conto. Per cui, ritengono gli investigatori, non si possono formulare che due ipotesi. O Bonlat aveva venduto qualcosa che non le apparteneva a qualche ingenuo compratore che non si era preoccupato di verificare con chi avesse a che fare. Oppure, ed ? l' ipotesi considerata pi? probabile, la vendita non era mai avvenuta, e l' affare Santal era uno dei tanti affari immaginari, come quello del latte in polvere venduto a Fidel Castro, destinato a gonfiare i bilanci Parmalat. Anche di questa irregolarit?, ha spiegato Maurizio Bianchi, era stata messa sull' avviso Deloitte & Touche, revisore contabile del "consolidato" Parmalat, cio? del bilancio di gruppo. Una chiamata in causa che segna un ulteriore passaggio dello scambio di colpi bassi tra i protagonisti della vicenda. I due uomini di Grant Thornton finiti in manette - oltre a Bianchi, l' ex presidente Lorenzo Penca - ritengono ormai di essersi sufficientemente defilati, scaricando tutto o quasi su Calisto Tanzi e sul suo "consigliori" Fausto Tonna: ?Fu Tonna a dirmi - ha raccontato Bianchi - che se non gli avessimo trovato noi una societ? alle Cayman l' avrebbero chiesta a qualcun altro?. E il difensore dei due di Grant Thornton, Salvatore Stivala, ha chiesto per entrambi la revoca del mandato di cattura. - LUCA FAZZO MARCO MENSURATI

 

Veramente un campione. Gli auguro una vita lunghissima, seduto sul water.

 

Quoto

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Troppo buono, magari avessi la loro professionalit?.

 

 

bh?, Gio, dopo il tuo bellissimo topic sul Teatro dell'arte dello scorso inverno, e visti poi come sono andate le cose, (vedi Todt, vedi Ross Brown) direi che nel nostro campo ti avvicini parecchio, se non alla loro professionalit? senon'altro alla loro perspicacia intuizione....

 

A proposito, a quando il tuo "come ? andata a finire" su tale topic?

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A proposito, a quando il tuo "come è andata a finire" su tale topic?

 

Dipende se Schumacher firma con Stoccarda oppure no... XD

 

Battute a parte, credo che nel panorama giornalistico attuale la redazione di Report si stagli nettamente sopra a tutto il resto.

 

Stasera potrò "tastarne il polso" da vicino. L'inchiesta sul rapporto tra la sanità pubblica e quella privata parlerà, tra gli altri, di un mio compaesano che è diventato un vero reuccio del settore. La clinica nella quale viene intervistato sorge a un chilometro da casa mia e, per quanto ne so, il "bravo imprenditore" è riuscito ad ottenere agganci (politici e non) a 360 gradi.

Modificato da gio66

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Dipende se Schumacher firma con Stoccarda oppure no... XD

 

Battute a parte, credo che nel panorama giornalistico attuale la redazione di Report si stagli nettamente sopra a tutto il resto.

 

Stasera potrò "tastarne il polso" da vicino. L'inchiesta sul rapporto tra la sanità pubblica e quella privata parlerà, tra gli altri, di un mio compaesano che è diventato un vero reuccio del settore. La clinica nella quale viene intervistato sorge a un chilometro da casa mia e, per quanto ne so, il "bravo imprenditore" è riuscito ad ottenere agganci (politici e non) a 360 gradi.

Non mi perderò la puntata. Nella mia regione sta succedendo di tutto con la sanità privata.

Di Calisto Tanzi so che mandava, negli anni 80-90, tonnellate di latte e biscotti negli istituti per bambini. Il guaio è che faceva beneficienza con i soldi degli altri...

Modificato da ickx70

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Parmalat cmq sponsorizz? anche Forti nel 1995 (edit, c'? un link di una foto che nn si vede, presumo sia la Forti)... e Prost nel 2001.

Modificato da Trailblazer

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