Vai al contenuto
gio66

Big John strikes again

Post raccomandati

Nonostante i suoi 75 anni, nonostante la recente tragica perdita del figlio Henry, John Norman Surtees, unico pilota iridato a 2 e 4 ruote nelle rispettive massime formule, continua a correre.

 

Marted? mattina attraverser? l'Eurotunnel al volante di una Ginetta G50EV a propulsione elettrica.

 

http://www.crash.net...tm_campaign=rss

 

John%20Surtees%20Portrait%20compressed%20&%20resized.jpg

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Bravo Gio, era da tempo che volevo aprire un topic sul "figlio del vento".

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Epper?....mi avete soffiato!!!! Si vede che era decisamente nell'aria...il figlio del vento.

Proprio stamattina cercavo un topic che parlasse di lui. Nienete.

Mi ero dunque proposto di aprirlo io, ma era per una fase particolare della sua carriera.

Magari potremmo cominciare proprio parlando di questa.

E' incredibile che esista gi? un topic sul caso Arnoux e non sul caso Surtees...caso dal peso specifico infinitamente pi? importante.

Gi?, nel 1966, divorzio Ferrari-Surtees.

La parola a voi esperti.

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Io ho cercato di capire, per quel poco che ? possibile, il divorzio Surtees-Ferrari dopo la seconda gara del mondiale '66 (peraltro vinta proprio da John sulla rossa). Ma non riesco a trovare pi? di quel che gi? si ? detto pi? volte.

 

Passo la palla a Gio, non ho la forza di scrivere le molteplici versioni scaturite negli anni...

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Già, nel 1966, divorzio Ferrari-Surtees.

 

Credo che il più ferrato in materia sia l'amico Ickx70.

 

Comunque la causa principale, per come la conosco io, fu il dissidio tra Surtees e l'allora DS Eugenio Dragoni il quale si diceva che tentasse di mettere Surtees in cattiva luce agli occhi del Drake per favorire Lorenzo Bandini e Lodovico Scarfiotti, quest'ultimo imparentato con la Famiglia Agnelli.

 

Inoltre attizzò la già presente rivalità/antipatia tra Mike Parkes e Surtees. Parkes era un ingegnere/collaudatore mentre Surtees era un pilota che tentava di sviluppare fin da allora il suo talento di costruttore. Al proposito riporto le parole di Doug Nye.

 

"John was confronted with an untenable situation at Ferrari and things were said to him by Dragoni - and things were done by Forghieri - which the Old Man could not un-say nor un-do - and which would have left something hanging over the driver's head which no driver, no sportsman, no Man, could possibly have tolerated.

 

The patrician ex-Haileybury Michael Parkes could, sadly, be an insufferable snob, and the tension between himself and John Surtees was perhaps as much class related as a sporting or engineering rivalry or personal antipathy.

 

In addition John simply didn't rate Parkesi's much-vaunted formally-qualified engineering capability, and the behaviour of the prototype 275GTB (its chassis Parkes-influenced) convinced him he was absolutely right.

 

A convinced Surtees is utterly unshakeable.

 

Parkes seemed to regard Surtees as a common oik whose real place was astride a motorcycle, probably delivering despatches to proper officers...

 

At best they tolerated one another and when teamed together in the P3 at Monza '66 - John fresh from his terrible Mosport Lola T70 shunt - it was actually Surtees who ended up doing most of the driving in the rain without a windscreen wiper while Parkes had apparently given up their cause as lost.

 

I believe that Dragoni even then reported to The Old Man that Parkes had earned the victory...which was a version of the truth that Surtees did not much appreciate. From that point these parallel relationships - Surtees/Parkes, Surtees/Dragoni, Surtees/Ferrari - were on an ever steepening slope.

 

Many years later The Old Man said to John "Let's remember just the good times" - and they shook hands and agreed to do so.

 

It's not a bad philosophy."

 

Come dice Nye, il problema derivava soprattutto dal fatto che il Drake, non recandosi mai alle corse, doveva fidarsi di ciò che gli veniva riferito da Dragoni, la stessa accusa che poi rilanciò anche Lauda 11 anni più tardi.

Ovviamente è impossibile stabilire se quella di Dragoni fosse una strategia tutta sua o se fosse "suggerita" dallo stesso Ferrari.

 

dragoni.jpg

Modificato da gio66

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

E l'attidudine di aspirante costruttore, che Surtees mostrava, divenne un ulteriore motivo di ostilit? perch? John spesso correva anche con i prototipi Lola del suo amico Eric Broadley, e in Ferrari si temeva un "travaso" di idee illecito, insomma una possibile spy-story ante-litteram.

 

Da notare che Surtees era davvero un collaudatore sopraffino, dato che avendo corso nel moto-mondiale aveva maturato profonde conoscenze di meccanica (e ben 7 titoli mondiali in moto...).

 

Nel '63 arriv? alla Ferrari (vittoria in Germania nella prima stagione) e in un anno e mezzo di lavoro riusc? a concretizzare e affinare il lavoro dei tecnici di Maranello come Forghieri e Bellei, portando la rossa al titolo mondiale '64, pur se in modo rocambolesco.

 

65nlt21285u.jpg2581b.jpg

 

 

 

Va tenuto presente che la Ferrari all'epoca era impegnata ogni anno fino a giugno in modo prioritario nel tentare di vincere la 24 ore di Le Mans e il Mondiale Sport, quindi in F1 fino a met? campionato non si dedicavano tutte le risorse.

 

Era solo dopo Le Mans che ci si dedicava a tempo pieno alla F1, e infatti nel '64 la Ferrari e Surtees fecero una gran rimonta nella seconda met? della stagione (vittorie in Germania e Italia, a cui vanno aggiunti 3 secondi posti e un terzo), acciuffando il titolo per i capelli nella gara finale in Messico (battendo sul filo di lana due campioni come Hill su BRM e Clark su Lotus). Nelle due gare finali la Ferrari corse coi colori americani per una protesta verso la Federazione Italiana.

1964usgpjohnsurteesferr.jpg

 

 

Nel '66, col nuovo regolamento che imponeva il raddoppio di cilindrata da 1500 a 3000, la Ferrari e Surtees avrebbero ragionevolmente potuto vincere, visto che a parte la Brabham col motore Repco tutti gli altri erano impreparati e non avevano motori adatti.

 

Ma il divorzio Surtees-Ferrari ( e anche alcune sfortune di Bandini) levarono a entrambi un titolo che sembrava sicuro.

 

Nel '66 Surtees comunque, dopo aver condotto in testa a Monaco e dopo aver vinto a Spa con la Ferrari, si trasferisce alla Cooper-Maserati, squadra che non vinceva niente da 4 anni, e la porta ad ottenere numerosi podi: ottimo 2? al Nurburgring, 3? negli States e addirittura una bella vittoria in Messico battendo proprio il neo-campione Jack Brabham. Tali risultati, aggiunti alla vittoria iniziale ottenuta con la Ferrari, danno a Surtees la seconda posizione nella classifica mondiale, mentre la Cooper nella classifica Costruttori come punti totali ? seconda solo alla Brabham.

 

movie9.jpg

 

 

Nel '67 Surtees va alla Honda, che si conferma una squadra in grado di realizzare ottimi motori, i pi? potenti della F1 (arrivarono a oltre 430 CV), ma i telai giapponesi sono un disastro, pesanti e goffi tanto che i meccanici italiani la chiamano "Hondulanza" per la sua goffagine e per i colori giapponesi, bianco con il cerchio rosso, come le ambulanze.

1967monacogpjohnsurtees.jpg

 

 

John allora chiede aiuto proprio alla Lola dell'amico Broadley, che realizza un telaio su commissione della Honda, pur se la vettura risulta sempre formalmente come fosse costruita dalla Casa Giapponese. Nell'ambiente viene soprannominata "Hondola" (Honda+Lola).

531pxhondara300c.jpg

 

 

 

Questa macchina ? pronta per il GP d'Italia, e Surtees vince in volata battendo Brabham ( e approfittando anche dei guai del superbo e incredibile Clark all'ultimo giro: vedere il topic su Clark). La vittoria permette a Surtees di riscattare un'annata difficile, conclusa comunque al 4? posto nel mondiale.

 

Nel 1968 ? ancora con la Honda, ma la macchina, pur potentissima, non riesce a ottenere vittorie. Per Surtees solo una pole position a Monza dove i cavalli possono scatenarsi (in gara sar? coinvolto in un incidente da Amon), un secondo posto in Francia (dove il suo compagno Schlesser muore tragicamente tra le fiamme con la Honda sperimentale raffreddata ad aria e con numerosi componenti in magnesio ), un terzo negli States e poco altro. A fine anno la Honda si ritira.

2769.jpg

 

 

monza6.jpg

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

E l'attidudine di aspirante costruttore, che Surtees mostrava, divenne un ulteriore motivo di ostilità perchè John spesso correva anche con i prototipi Lola del suo amico Eric Broadley, e in Ferrari si temeva un "travaso" di idee illecito, insomma una possibile spy-story ante-litteram.

 

Esatto.

 

Forghieri racconta nel suo libro di come l'ottimo rapporto che esisteva tra Surtees e Ferrari (l'inglese, che si era trasferito in Italia e parla un ottimo italiano, era l'unico a poter entrare nell'ufficio del Drake senza fare anticamera) si incrinò in seguito all'incidente in cui rimase coinvolto nel settembre '65 a Mosport, proprio al volante di una Lola Can-Am, nel quale riportò numerose fratture e che lo costrinse a diversi mesi di inattività. L'assicurazione della Ferrari gli riconobbe comunque il risarcimento ma il rapporto non fu più lo stesso. Ferrari gli vietò di guidare per altre marche ma circolavano voci che Surtees continuasse a sviluppare la T70 (abbastanza simile alla Ferrari P4, almeno esteriormente) e questo non piacque al Drake.

 

In realtà Surtees sarebbe dovuto essere appiedato subito dopo Spa (Ferrari aveva inviato Franco Gozzi in Belgio per "preparare il terreno", accompagnato in macchina da Marcello Sabbatini) ma Big John vinse la gara rendendo improponibile il siluramento.

La vicenda ebbe l'epilogo la settimana successiva a Le Mans quando la Scuderia designò inaspettatamente Scarfiotti come riserva di Surtees "in caso di stanchezza" dell'inglese. Surtees, profondamente colpito nell'orgoglio, chiese spiegazioni a Dragoni il quale gli rispose che se la situazione non gli piaceva poteva anche andarsene. A quel punto Surtees telefonò a Ferrari che però si fece negare e invece gli rispose con un telegramma nel quale spiegava che i suoi unici referenti erano Dragoni e Forghieri e che avrebbe potuto affrontare l'argomento solo al ritorno da Le Mans. La voce si sparse rapidamente nel paddock tanto che Carroll Shelby offrì immediatamente a Surtees il volante di una delle sue Ford MKII per la 24 Ore.

 

A fine anno anche Dragoni diede le dimissioni.

Modificato da gio66

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Benissimo. Quale fu l'orientamento della stampa italiana a riguardo?

Con le dimissioni di Dragoni arriv? Lini, mi pare che la sua scelta fu dovuta anche alla "necessit?" di riallaccoiare i rapporti con la carta stampata, almeno avere una persona capace di sapersi muovere in quel settore.

In quel 1966 il giornalista Franco Lini si pronunci? sulla vicenda Surtees-Ferrari, e in quali termini?

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Io so che Autosprint disapprovò il licenziamento di Surtees sin da subito. Ricordo la copertina in cui si vedeva Surtees uscire dall'ingresso della Ferrari (quello coi mattoni rossi sull'Abetone) con la valigetta in mano, e il titolo "Ciao John!!", poi c'era una foto piccola del ds Dragoni e una scritta in parentesi così: ( "e per noi addio Dragoni").

 

Ma quella rivista non ce l'ho, e non ho altro materiale d'epoca ( i più vecchi AS che ho sono del 1968...).

Modificato da sundance76

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Oddio, nello specifico non lo so, però so che il Drake aveva un enorme potere/carisma sui media e poteva permettersi di dire una cosa e smentirla il giorno dopo senza che nessuno avesse niente da ridire. Le sue conferenze stampa di fine anno erano delle vere e proprie "rappresentazioni teatrali" durante le quali, ad esempio, giustificava qualsiasi problema avuto durante la stagione dalle sue macchine scaricando sistematicamente la colpa sui fornitori. Inoltre in questi "happening" andava giù molto duro con i pochi cronisti che tentavano di contraddirlo.

 

Insomma, quello che faceva/diceva lui era sempre e comunque giusto e giustificato. E ti dirò che le sue tesi vengono portate avanti ancora oggi.

Nel 2003 ho potuto scambiare 2 veloci chiacchiere con Gozzi, Sabbatini, Scaglietti, Benzi e altri. C'era con me un mio amico che, tra un ricordo e l'altro, rinfacciò scherzosamente a Gozzi di non aver lasciato libero Merzario di fare la sua gara nel Mondiale Marche per non offuscare Ickx. Gozzi, in perfetto "stile Ferrari", ribattè che Merzario avrebbe dovuto spingere di più e parlare di meno coi giornalisti. Non ti dico cosa gli rispose Sabbatini... :rotfl:

Modificato da gio66

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Posso aggiungere solo poche cose in quanto molto è stato detto da gio e sun. Ero troppopiccolo per ricordare di persona ma mio padre diceva che era accusato di aver trasmesso informazioni alla Lola. Riporto quello che ha scritto Ferrari in Piloti che gente:

"Sono note le mie simpatie per gli ex motociclisti, che hanno esperienza, conoscenza meccanica, pratica di velocità, senso agonistico e, non ultima, operosità di umile lavoro.

John Surtees era uno di questi ex e compendiava tutte le grandi capacità che ho elencato. Di John mi piaceva la tecnica, la passione, lo spirito che in parti uguali e senza risparmio profondeva nella competizione. Mi piaceva la sua serietà: studiava la corsa e si preparava con conoscenza e impegno; attento a ogni particolare, meticoloso, osservava gli avversari, le macchine, le caratteristiche della pista, sempre alla ricerca del particolare da sfruttare, del dettaglio da risolvere a proprio vantaggio. E così era anche nei confronti della sua macchina: non era mai contento, perché sapeva che in meccanica c'è sempre "qualche cosa d'altro" che si può scovare, in barba alla logica e al calcolo esatto.

In corsa, Big John viveva la competizione minuto per minuto. Dopo essere stato un grande campione sulle due ruote - sette volte mondiale - conquistò con la Ferrari 158 il titolo mondiale nel 1964. Ebbe poi un grave incidente in Canada, ma in poco tempo ritornò sulle piste.

Divorziò dalla Ferrari nel 1966, e poteva essere con facilità il suo secondo alloro mondiale sulle quattro ruote. Inutile ricordare come e perché si giunse a una separazione che spiacque agli sportivi, nè desidero rievocare certi aspetti polemici che John assunse nei confronti del compagno di squadra Bandini, del direttore sportivo Dragoni e dei tecnici del reparto corse".

Tornò a guidare una Ferrari alla 1000 Km di Spa nel 1970, e si dimostrò abbastanza lento tanto da provocare le lamentele di Ickx.

Modificato da ickx70

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

In merito al licenziamento di Surtees, ? interessante notare che, mentre da noi in Italia si d? ormai per certo che l'allontanamento fu dovuto al sospetto che l'inglese fornisse informazioni preziose alla concorrente Lola per la realizzazione di una vettura Sport, in Inghilterra questo fatto non solo non viene menzionato, ma viene al contrario affermato decisamente che fu Surtees a sbattere la porta, vistosi boicottato dal team manager Dragoni:

 

(wikipedia inglese)

Surtees arrived at the 1966 24 Hours of Le Mans expecting to be partnered with Mike Parkes, instead Ferrari team manager Eugenio Dragoni had put "big John" with Ludovico Scarfiotti. Surtees was not happy and quit Ferrari.

 

(http://www.imca-slotracing.com/LE-MANS1966-FERRARI-DRIVERS.htm)

At the 1966 Monaco F1 GP there was a serious dispute between Surtees and Dragoni, when he offered the best car to Lorenzo Bandini. At the Le Mans 24-hours Dragoni decided at once that Surtees could not race. His main argument, that Surtees was not fully recovered from his 1965 Mosport accident, was absolutely ridiculous. Since his recovery Surtees had won the Syracuse F1 GP, the Monza 1,000-kms and the Belgian GP, the two last under horrible race conditions. Surtees refused to accept Dragoni's dictate. Eight days later he announces his withdrawal from Ferrari. At the end of the year the total impossible Dragoni will finally be fired as Ferrari's race manager.

 

Addirittura sul sito ufficiale di Surtees si arriva a parlare di sistematico sabotaggio di Dragoni, "innervosito dalla crescente influenza di John nella Ferrari" e di una campagna di 'disinformazione' montata da Dragoni per screditarlo:

 

(http://www.johnsurtees.com/4311/pages/from-two-wheels-to-four-1960s.aspx)

1966: At the Monza 1000km - John's post-accident comeback - he and Mike Parkes win in the 330P3. But Ferrari's F1 car for the new 3.0 litre formula is behind schedule. The V12 312 is "overweight and gutless". John wants to run the 2.4 litre V6 Dino 246 Tasman car until an improved V12 is ready. Team boss Dragoni - rattled by John's increasing influence in the Ferrari camp - mounts a 'dis-information' campaign to discredit him. Regardless of a Surtees win in appalling conditions in the Belgian GP, the scheming continues at Le Mans. Dragoni sabotages his race plan and John walks out to join the Cooper-Maserati team. He wins in Mexico and clinches second place in the World Championship.

 

Una curiosit?: i tecnici della Ferrari dovettero faticare non poco per far entrare il gigante Mike Parkes, sostituto di Surtees, nell'abitacolo. Il passo fu allungato di 4 cm e la parte anteriore della carrozzeria venne alzata di qualche centimetro per consentire il movimento dei piedi a Parkes sulla pedaliera. L'inglese calza il numero 47!

Condividi questo messaggio


Link al post
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

  • Navigazione Recente   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×