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sundance76

Zio Paperone e l'avventura in Formula 1

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Ha corso anche in Cart tra il 1987 ed il 1990 una manciata di gare sponsorizzato quasi sempre dalla Burago (altro bel ricordo di quando eravano piccoli e legato anche a "Topolino"). Nel 1987 si present? al via a Miami (Bayfront Park) con una Lola T8700 ritirandosi per un guasto al cambio, l'anno dopo corse a Long Beach, Mid-Ohio ed Elkhart Lake, terminando solo la gara di Mid-Ohio con una Lola T8800. Ad Indianapolis non partecip?, n? tent? la qualifica. L'anno seguente corse le stesse tre gare dell'anno prima, ed a Road America non riusci' a rientrare fra i partenti. Laguna Seca edizione 1990 fu poi solo una fugace apparizione perch? fu squalificato con bandiera nera per "eccessiva lentezza".

 

 

Qui c'? un articolo sulla sua carriera e si parla anche di qualche aneddoto riguardante l'avventura USAC- CART

http://www.fmballabio.com/index_file/Page307.htm

 

e Foto del periodo CART

http://www.fmballabio.com/index_file/Page541.htm

 

Fulvio Maria Ballabio ? nato a Milano e ha mosso i primi passi su un mezzo a motore, al kartodromo, pista rossa, dell?idroscalo milanese, a bordo di un kart Komet, acquistato con gli amici della montagna (la valle Vigezzo) Luca Ramella e Roberto Trepiedi.

 

Il prezioso oggetto veniva trasportato dal centro di Milano al circuito su un tre ruote furgonato, un Empolini 50 cc, comprato dai tre amici da un verduriere di corso Monforte, senza l?autorizzazione dei parenti non poterono correrci, ma gi? dalle prove emergevano le doti velocistiche dei tre, anche se con un mezzo assolutamente vetusto e sempre rotto, che spezz? cos?, sul nascere, le velleit? e la possibilit? di correre su 4 ruote dei tre amici.

 

Per Fulvio Maria era solo un arrivederci, e nasceva cos? a 14 anni quasi per caso approfittando della separazione dei genitori, una carriera di motociclista nel cross e regolarit?, che lo avrebbero portato a diventare nel 71 pilota ufficiale CZ del team Lazzati e storico centauro funambolo di un costruttore artigianale di motociclette sofisticatissimo, il milanese Giorgio Mazzilli, rivoluzionario telaista che equipaggiava le sue moto con motori Sasch e Java. Fulvio Maria aveva iniziato la carriera preparandosi personalmente un motociclo 50 Rondine-Copeta con motore Malanca, elaborata nella cantina Domese del venditore di cicli Di Tullio, il cui figlio era l?idolo locale del motocross ossolano. Una marca poco conosciuta il Rondine, ma realizzata da un pilota vigevanese degli anni 50/60, che fu in realt?, l?unica moto trovata in Domodossola dal padre Giuseppe, in quel 30 luglio 69, dopo due mesi di pianti ??.. promesse di studio e futura applicazione a scuola, e pentimenti per la mancata promozione a scolastica, subita in quella prima liceo sognando le moto e le corse d?auto, che cost? pio il collegio.

 

La moto era di fatto un regalo morale fattogli dal padre, per far dimenticare lo sfascio della famiglia in corso, tra i suoi genitori, ormai separati, ? necessario quindi per Fulvio cercare in un collegio sulle alpi bergamasche, a Celena, fuori da ogni tentazione sociale milanese, con una nuova forma di vita e amore fuori dalla famiglia ???. la moto e le corse.

 

Nei ritagli di tempo liberi del collegio inizi? cos? la sua attivit? agonistica, nei programmi sportivi del costituendo Moto Club Domo 70, con varie gare locali, nazionali, ed internazionali alternando il motocross e la regolarit? a livelli sempre pi? alti e competitivi, tra cui il pi? bel ricordo ? un campionato nei Caraibi ottenuto quando viveva e studiava ad Haiti, dove la famiglia possedeva terreni atti alla costruzione di villaggi turistici, con una Yamaha 500 nel motocross e la valli bergamasche di regolarit? , disputata per i 25 anni di vita dell?evento motociclistico pi? ambito, a Bratto, su una Mazzilli interamente rivista dallo stesso Ballabio.

 

Corse in moto per 5 anni collezionando prestigiosi risultati con marche e modelli pi? o meno competitivi, tra cui, agli inizi, Gerosa 50 , Bultaco, Montesa, Gori, Hussquarna, KTM, e Ancillotti tra i 125 e 250 cc, tante gare, podi, soddisfazioni e sacrifici incontrando anche indimenticabili amici come Enrico L?Abruzzi, pilota e meccanico di moto della mitica montagnetta di San Siro degli anni 70, culla dello snob motocross milanese, dove figli di pap? coi Muller Zundapp alla moda fraternizzavano e si sfidavano sulle salite e salti milanesi con i piloti nostrani occasionali, su sempre fiammanti motociclette Guazzoni, Puch e Gilera, in realt? ladri blasonati di motociclette ??..

 

Ballabio fu uno dei primi a montare sulla sella con uno stile particolare, completamente ?dinoccolato? e acrobatico tanto alla moda oggi, divertendo il pubblico con posizioni in aria esasperate, o salti spettacolari, per l?allora limite di bloccaggio delle forcelle. Numerosi furono quindi i successi e le rotture, specialmente nel cross, disciplina che per la sua natura tra fango e polvere formarono il carattere e la sensibilit? del futuro pilota auto Ballabio la cui dote di guida sul bagnato derivava dai fondi scivolosi delle piste e delle mulattiere.

 

Il sogno erano per? le 4 ruote e cos? come era regolamento nel 74, al compimento di un anno di patente, pot? finalmente ottenere la sospirata licenza CSAI per correre in auto??? ma dove senza soldi ??

 

Fu cos? che con i pochi che aveva racimolato ed elemosinato tra amici, si rivolse ai rally, logico inizio di chi ha imparato a guidare nella polvere delle valli ossolane, in Cannobina specialmente con l?auto rubata al padre o quella di amici che si divertivano ai traversi e controsterzi di Fulvio, diventato per tutti gli amici come un punto di riferimento per la sua guida. La passione era tanta e la voglia di essere in una gara, con tutti i suoi ingreidienti adrenalinici lo pot? ad accettare tutto quello che poteva ottenere da guidare con 4 ruote, dopo aver fatto da navigatore in alcune gare ad un amico, Alberto Lucatini, con una splendida Fiat 124 Abarth, compr? dal suo ex team manager e sponsor, Alberto Lazzati, la sua prima auto da corsa, una Fiat 128 rossa e bianca che da stradale gruppo 1 divent? gruppo 2 e infine gruppo 4.

 

Nonostante diverse auto tra cui Skoda?Malinverno gr.2, Lancia Beta Bosato gr.4 e una fiammante Stratos ex ufficiale, la prima vittoria arriver? per? su una Simca 1300, in coppia con Remndino al rally Team di Torino. Citt? amica dove abiter? e incontrer? un certo avv. Roberto Loi della Reba corse che gli affida una 128 coup? gr.2 per debuttare in pista nella 4 ore di Monza nel 77. Fulvio Maria sar? quindi aiutato da amici sponsor di Magenta, i fratelli Castigioni, in copia con l?esperto e incredulo pilota vigevanese Gigi Goi, che alla vista dei tempi in prova del novizio quasi svenne??

 

Ballabio felice e carichissimo era gi? reduce infatti da una vittoria nel campionato delle Antille in Haiti, dove viveva , gara che lo lanci? a livello internazionale e professionale, a bordo di una Toyota gr.1

 

Tra Loi e Ballabio ? colpo di fulmine, con lui correr? in coppia come pilota e diventer? poi nell?82 suo manager portandolo dalla formula 3 alla 2 con Mezario e AGS, ottenendo i primi punti del mondiale Endurance in Giappone con un auto di Sauber, fino a firmare un contratto nel dicembre 83 con il team Spirit di Formula 1 e debuttare nel gennaio 84 a Rio al fianco di Emerson Fittipaldi, che segnava il suo ritorno alle corse, su una poco performante Spirit Hart Turbo. Dopo le gare dell? euroturismo altri amici gli offrirono di correre in Formula Monza la famosa Petterella a motote 500 Fiat giardiniera che ha segnato negli anni 60 l?inizio di carriera di tanti assi italiani dell?automobilismo. Con Angelo Olgiati detto Maret e i suoi amici Guglielmo Petrella e Tino Lavazza si comincia la scalata a tutte le categorie formalistiche esistenti fino agli anni 2000.

 

Il 78 ? l?anno vero della grande scalata, il padre Ballabio rispolvera un costruttore italiano pluri vittorioso negli anni 60, Aquilino Branca, che aveva una difficile ma veloce monoposto libera per debuttare la GP Lotteria di f.s. Ford 2000, solo una banalit? alla frizione nega il grande risultato del podio al debutto??? e a ogni gara l?auto del soprannominato, dai colleghi e amici ?Baron Blue? ? sempre in zona podio o in testa. Irruenza e fatalit? non consentono di vedere il podio fino al 79 dove Branca rivede in alcune gare il dominio della sua vettura guidata dal suo ?aviatore? per via di un incredibile decollo nella gara notturna di Misano volandovi sopra super? alcuni colleghi. Il podio di Monza contro i forti piloti del team Crugnola valse a Ballabio la promozione sul campo che gli permise il debutto in Formula 3 a Monza con la Branca Toyota. Su 60 formula 3 al via arriv? un discreto piazzamento in griglia . Nell?80 Ballabio ? nel team Pioneer del porto e ogni gara ? nei top ten con spunti tra i primi e partenze sempre in finale con giri veloci a Monza e Vallelunga, nell?81 ancora formula 3 con la nuova Branca Alfa troppo nuova per essere gi? competitiva, solo a punti una volta ma con sprazzi veloci in molte gare.

 

Dopo il GP di Monaco di F3 del 82 al volante di una Martini Toyota nasce il Montecarlomotosport che parteciper? nel campionato F3/2000 iniziato gi? da 4 prove, ma dove Fulvio Maria coglier? i suoi pi? bei e attesi risultati. Vince a Monza una memorabile gara con l?amico e rivale, da tre campionati, Tony Padrone, vince a Varano contro il re di casa e grande pilota Cesare Passoli, parte 5 volte in prima fila, compie 4 giri pi? veloci e si aggiudica l?ambito ?Volante MOMO? che lo porta ad un test in formula 2 sulla Toleman Hard del team Colombo San Remo. L?esordio ? lusinghiero, ? il pi? veloce degli invitati al test debuttanti provenienti da formule minori. E cos? coadiuvato dagli sponsor si trova ingaggiato nel campionato europeo di F2 con lo sponsor Walt Disney TOOLINO che gli aprir? le porte della notoriet? per tifosi di tutte le et?.

 

La stagione prevede un gran potenziale del team Merzario, tra i migliori nella stagione 82con le March Merzario, ma dopo le prime prove, ottime per altro, a Ballabio e Guido Dacc? vengono affidate le nuovissime Merzario M27, in carbonio HoneyComb attualissime e bellissime, che saranno ammirate anche dal Comm. Enzo Ferrari durante i test che il team poteva tenere presso il circuito di Fiorano, grazie alle relazioni dell?ex ferrarista Arturo Merzario. Qui Ballabio ebbe modo di salutare e ricordare al Comm. Ferrariri la sua parentela con il nonno, Cav. Silvio, a lui ben conosciuto, che dalla carrozzeria Castagna e dall?Alfa Romeo a Milano lo seguiva a Modena per gestire le Alfa della neonata scuderia Ferrari.

 

Nonostante i problemi di giovent? nelle prime gare inglesi, che non furono facili per entrambe i piloti del team, in Germania ad Hocheneim, sotto una pioggia fortissima, tocca a Ballabio il compito di tagliare il traguardo con la nuova Alfa di Merzario, per la prima volta per la marca del Fantino.

 

Nel team ? la gioia assoluta indipendentemente dalla posizione ottenuta, che nella formula 2, selettiva come fu nel 83, con ben 14 piloti che guideranno vetture di F1 nella loro carriera.

 

Buon umore anche per il debutto di Ciro Barletta, ex assistente di Lauda, Piquet e lo stesso Merzario sotto la direzione dell? Ing. Chiti in Alfa Romeo Autodelta. Per decisioni di sponsor per?, dopo la gara del Nurburgring, mitico circuito di oltre 22 Km. si decise di raddoppiare le auto sponsorizzate Panasonic portando cos? Ballabio sulla seconda AGS al fianco di Philippe Streiff, e il fortissimo pilota francese AGS Richard Dallestsulla Merzario ex Ballabio.

 

Il cambio giov? a tutti e specialmente Ballabio si posizion? sempre tra i top ten e a punti a Misano, Mugello, con la vittoria per il campionato F2 a Pau dove sulla pioggia si qualifica a sorpresa tra i primi e partendo a fianco di Lamberto Leoni, riuscendo in Belgio a Zolder a partire a fianco di Paolo Barilla, e al Mugello a fianco di Oscar Larrauri e davanti, sia in griglia che al traguardo, del velocissimo a amico Beppe Gabbiani, mancato vincitore del campionato dove arriver? terzo dopo aver dominato le prime prove.

 

Per Ballabio dopo un inizio difficile e un continuo crescendo i colloqui per avanzare sono iniziati al Tenax dell? avv. Loi e della Mondadori - Disney che vogliono continuare l?avventura, contemporaneamente si aprono nuovi orizzonti nelle gare Endurance gruppo C, l?alternativa alla F1 dove parecchi piloti della massima serie si alternano ai giovani della F2, Nannini, Gabbiani, Barilla, guideranno per Lancia Bellof, Larrauri, Alliot, Garner per Porche, Dacco per Alba Giannini. E cos? Ballabio instaura una collaborazione tecnico/sportiva con il costruttore svizzero Sauber, con cui lavorer? sulla nuova C7 fino a portarla al debutto ufficiale al Fuji nel campionato del mondo 83, dove prender? in coppia cn Max Welti i primi punti di campionato del mondo e inoltre saranno primi per la classe aspirati.

 

Di questa avventura sono eloquenti i commenti di Emerson che la defin? come un ?assegno a vuoto? rifiutando di correre con una macchina di 35 Km/h pi? lenta sul dritto e con un telaio in alluminio, inferiore agli ormai chassis in carbonio degli altri team. Nonostante i pochi giri a disposizione per le continue problematiche tecniche, con lo stesso materiale di Fittipaldi Fulvio ? li vicino, molto vicino e non ultimo, se in pi? si guardano i tempi dell?ultimo GP disputato ??. anche se i motori Hart a disposizione sono quelli scartati dal team Totenam e ritenuti sfiniti da un giovane che simpatizzava con Fulvio, tale Ayrton Senna Da Silva. La Spirit e Ballabio rientrati in Europa si trovano ad un bivio, viene verniciata di rosso, essendo italiano (Mondadori? Topolino) lo sponsor e Ballabio prosegue i collaudi con leggeri miglioramenti, grazie anche alle gomme Pirelli, fino a che la CSAI per giochi politici favorisce spudoratamente altri piloti italiani rimasti a piedi bloccando la licenza a Ballabio e dando via libera a Mauro Baldi che guider? per qualche GP la ormai obsoleta F1 inglese.

 

Il dramma non ? per Fulvio Maria il momentaneo ritardo della super licenza, tra l?altro negata nel 85 anche ad un altro grande pilota italiano, il futuro vincitore di GP Alessandro Nannini, ma per la perdita dell?adorato padre ?Pippo? a seguito di un arresto cardiaco. I bene informati imputano al problema succitato la causa dell?infarto dovuto al dolore misto a rabbia per l?assurdo accaduto.

 

E?il 29 febbraio del 1984?un mese che solitamente di giorni ne ha 28?..quel giorno in piu ?moriva l?amato padre e migliore amico?.il primo tifoso di fulvio Maria ,ma non la sua immagine e i suoi insegnamenti.

 

Rimasto solo e senza un contratto per un volante ,Fulvio lascia Montecarlo e l?europa ,per recarsi nella casa di famiglia in Haiti e dopo vari giorni di sconforto, viene invitato nella vicina Florida ,in Miami per trovare Emerson Fittipaldi ,che lasciata la Spirit F 1 per assoluta incompetitivit? ,si voleva riscattare in terra yankee, ricominciando da una splendida Poole Position nel G:P Miami Sport .IMSA . Qui Fulvio durante le prove della gara, rincontra la stessa stampa sportiva e no , incredula per i fatti accaduti in seno alla CSAI che gli aveva ostaccolato l?ingresso in F1 per favorirne la permanenza o l?ingresso di altri piloti italiani ,frutti dei contributi e sovvenzioni l? Ora la stessa presse era tutta per lui cosciente dell?assurda storia sportiva e umana, quella stampa che l?aveva in parte Silurato? giudicandolo ,sulla base dei tempi in F1 di Rio ,e? vero, vicini a quelli di Fittipaldi ,ma Emerson era dato ormai come vecchio e finito ??..Inscritto, al volante della sofisticata MOMO ?Ford in coppia con l?argentino Larrauri , Fulvio ,rincontra anche Gianpiero Moretti titolare della MOMO e gia sponsor della F1 Spirit di Fittipaldi e Ballabio per quell?inizio di stagione .che lo invita a tornare a guidare per lui nel campionato americano IMSA..

 

E?il grande rilancio ,con Moretti ritorna piano piano la voglia di riprovare a correre,anche se il pensiero e di non vedere piu al muretto dei box la figura del suo adorato Padre?Sempre nelle prime posizione della classe light e anche in assoluto Moretti .Ballabio portano un tono di italianita sui vari circuiti americani dove Moretti allieta stampa e piloti con stupende paste asciutte per tutti. Classificandosi piu volte nei top 5 assoluti in gare di 6 ore o 500 miglia da Wastinglen,a Mid Hoaio,da Charlotte ad Atlanta o Riverside in california

 

Fulvio Maria scopre l?america,quella estrema delle corse automobilistiche, con la sua gente il loro entusiasmo e la alta competitivit? delle sue gare . Grazie ai suoi nuovi interessi americani,e dopo aver accompagnato al suo debutto in indy a Long Beach Emerson tornato grande , Fulvio viene prescelto per fare un test sull?ovale di PHOENIX con il team che aveva ingaggiato proprio al suo debutto nella formula Indy, Fittibaldi,

 

Con la March 83 ex Teo Fabi,Fulvio ferma i cronometri con lo stesso tempo ottenuto da Emerson!!!e? la gioia assoluta per tutti un bel riscatto morale?.tanto da trovare un ingaggio proprio per la 500 miglia di Indianapolis con i colori di Haiti,aiutato direttamente per la famiglia del Presidente della repubblica Duvallier.Tutto pare proceda per il meglio, tranne pero ?che peril contratto che il team PROVIMI VEAL gli aveva fatto firmare ,che come terza guida avrebbe dovuto cedere l?auto in caso,uno dei due piloti principali avessero avuto problemi di auto?.E cosi fu?prima Derk Daly e poi Tony Bethennausen ,non fecero niente di meglio che andare rovinosamente a muro nelle prove lasciando cosi a piedi il Rooki e Ballabio.rinviando quel debutto in formula indy piu in la ,essendo per quell?anno impegnato con Moretti in IMSA.con il prototipo in carbonio dalle fantastiche prestazioni

 

I giorni della 500 miglia di Indy resteranno pero in positivo , per sempre nella memoria di fulvio dove qui strinse amicizia fra gli altri ,con un altro forzato a restare a piediqell?anno 84 , per guai tecnici alla sua Theodore di Bobby Unser ,quel Bruno Giacomelli che lo ospitera come un fratello in casa sua e col quale pilotera negli anni a venire insieme per Porsche in coppia in gt e con la 962 nel mondiale marche del 90. Vivendo tra Monaco e Miami ,Nel 85 il passo? a diventare costruttore di auto colmando il sogno che aveva previsto col padre anni prima ?.creando con amici tra cui Dido Monguzzi una vettura di formula della intanto creata F,3000 derivata dalle formaula uno declassate ,con motore Ford v 8 cilindri.

 

Nacque cosi la prima MONTECARLOAUTOMOBILE,che sara? presentata a Monaco al pricipe Alberto coi colori rosso e bianco .

 

In attesa di debuttare come pilota costruttore con la vettura monegasca viene chiamato da Monsnier titolare della Lola cars ad effettuare alcuni test e debuttare a Donnington dove terminera al suo debutto dopo una gara nei top 10 davanti al compagno di team Val Musetti.

 

Sempre nei top ten anche col team S.REMO che al volante di una march 85 terminera 9 al GP di Curacao.

 

Corre anche per Renault una gara ad inviti a Bogota dove in quell?anno nascera ,un grande amore per quel paese e per una calegna conosciuta in Paris?

 

Il 1986 dopo aver portato al debutto la MCA 3000 al gp di Imola decide di concentrarsi nel mondiale prototipi dove contribuira alla vittoria del campionato mondiale marche per la casa tedesca con una serie di risultati positivissimi in coppia con Jurgen lassig e Didle Wood contro tutte le previsioni saranno 4 due volte al nurburgring e Jarez,ma soprattutto 5 alla 24 ore di le mans e bene anche a Monza eSilverstone

 

.E ?l?anno del debutto nella motonautica l?86 con due vittorie su due gare al debutto?..Viareggio Bastia Viareggio la classicissima e Portofino.In realta l?avvicinamento a questo sport emergente ai media e a un sempre piu grande pubblico interessato, per i suoi piloti Vip ,tra cui nomi del mondo dell?auto come Ickx,Fittipaldi,Streiff,Pironi etc era voluto dallo sponsor Babycresci ,che con il suo menager Emilio d?Enrico gli aveva permesso l?arrivo in Porsche e la serenita per tornare al top in auto e in barca.

 

Specialita dove arrivera a vincere un numero enorme di gare (12)un campionato europeo e un Mondiale ?segnando un epoca come il debuttante ,he ha vinto di piu e subito, nella storia dell?offshore degli anni 80/ .La voglia di monoposto pero non passa ed ecco che le conoscenze del 84 si risvegliano e grazie a Dick Simon dopo un rooki etest a indianapolis al volante di una Lola ford super positivo ?.debutta al GP di Miami in tamaiami park in una gara unica per numero di iscritti,difficolt? di qualifica e tempo meteo matto per i due giorni tra calore extremo e diluvi imprevisti.Qui ci fu la consacrazione della carriera ?si qualifico davanti a nomi leggendari come al unser,riki Mears,al Holbert,partendo al fianco diun certo AJ Foynt leggenda americana vivende lottando con gli Andretti,eFittipaldi .Subito protagonista coaudiovato da un ottimo team riesce a ben figurare fino alla rottura della frizione che lo costringera al ritiro dopo che tra i vari cambi gomme e rifornimenti aveva avuto l?onore di trovarsi in posizioni in gara quasi insperate.a prova della fiducia postagli dal suo menager e amico Dick Simon che con Fulvio vincera in seguito anche un campionato del mondo IPA offshore. A Key Westl

 

la competitivit? dei team indy cart negli anni sucessivi 88 89 90 non premieranno con i risultati le tre mezze stagioni di Fulvio fatte sempre com mezzi limitate e come terza guida di piloti come Aijre Luiendick,didier Theis o scott Pruet che disponevano di budget enormi e mezzi competitivi alla differenza di Fulvio che per i problemi del suo nuovo impegno di costruttore auto a Montecarlo ,col gran Premio di laguna secca 90 nel team Dale Coyne- lascia la formula indy ?.con il ricordo e la gioia di aver ottenuto inoltre una vittoria storica , proprio al Motor show di bologna in una sfida formula uno formula indy vinta dal Ballabio contro Pierli?uigi Martini al volante di una Minardi.

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Storia strepitosa anche perch? Cavazzano ? uno dei maestri del disegno italiano (insieme a Comicup)

 

Permettimi di aggiungere il mio idolo (purtroppo scomparso) Roberto Raviola, in arte Magnus.

 

alanford_1_big.jpg

 

Una delle avventure di Alan Ford.

 

af59s.jpg

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...E il circuito di Paperopoli sembra disegnato da Tike: Curve a 90 gradi, rampini e un rettilineo lungo... :lol:

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Visitatore Ayrton4ever
Permettimi di aggiungere il mio idolo (purtroppo scomparso) Roberto Raviola, in arte Magnus.

 

Certo Gio, anche perch? Raviola ? un autore poliedrico che ha trattato diversi temi.

 

Non l'ho citato e ho citato Cavazzano e lo studio Comicup perch? mi riferivo solo all'ambito Disney per cui Magnus non mi pare abbia mai lavorato.

ma di artisti ne avremmo tanti: solo per rimanere in Disney Silvia Ziche per non voler citare il numero 1 GB Carpi che negli USA ha grandissima fama.

 

Carpi ? una leggenda: una storia spettacolare sua ? la storica "Paperinik il diabolico vendicatore" ma anche "Paperinik e il ritorno a Villa Rosa" e le grandi parodie "Guerra e pace" con i soldati francesi che inneggiano a Platini, "Il mistero dei candelabri"...

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per non voler citare il numero 1 GB Carpi che negli USA ha grandissima fama.

 

Carpi ? una leggenda: una storia spettacolare sua ? la storica "Paperinik il diabolico vendicatore" ma anche "Paperinik e il ritorno a Villa Rosa" e le grandi parodie "Guerra e pace" con i soldati francesi che inneggiano a Platini, "Il mistero dei candelabri"...

 

Proprio ieri sera mi sono riletto "Guerra e Pace" di Carpi, un capolavoro assoluto.

 

Il suo primo "Paperinik" era quello pi? genuino, vendicatore appunto, con sfumature dark e un certo cinismo, e non il supereroe "politicamente corretto" dei decenni successivi...

 

Ma anche Romano Scarpa ? un grande del fumetto Disney, e dozzine di sue storie sono pietre miliari del fumetto mondiale.

 

Per tornare in tema, voglio ricordare che gi? nel 1978, Cavazzano aveva realizzato una storia dal titolo "Paperino e la Formula 1", che prefigurava lontanamente la storia oggetto di questo topic (1984).

Modificato da sundance76

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No!... Una vignetta non la vedo :confuso: :confuso: ...

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No!... Una vignetta non la vedo :confuso::confuso: ...

 

 

Io le vedo tutte... Quale ti manca?

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Problema risolto e storia scaricata.

 

Fantastica! La vettura costruita con scarti, tutti gli sponsors alla rinfusa... Sembra di vedere l'Andrea Moda :hihi: :hihi: !

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E' una storia piena di gag, divertente ma anche molto realistica nei riferimenti alla realt? della F1 (anche se non so come la vedranno i pi? giovani, visto che io pi? o meno mi ricordo la F1 di allora, avevo 8-10 anni, per? penso che la storia non sia del tutto superata, anzi penso sia ancora molto godibile).

 

Peccato che a volte il colore un p? pesante renda poco visibili tanti particolari delle vignette, ma se si fa attenzione si vedono tanti gustosi dettagli.

 

Bellissimo quando Paperino sul circuito cittadino di Detroit, sbaglia strada e si perde sulla tangenziale!! Oppure quando sulla pista di Digione 'sfonda' il telaio... :hihi:

 

E poi l'espressione di Paperino a Imola, quando Paperone (anche lui troppo comico) gli dice: "Come sarebbe 'finita la benzina'? Ho fatto il pieno la settimana scorsa!".

 

La folla italiana al GP di Italia a Monza, coi tifosi che urlano "Forza Starnoux, D?i Alberetto!!".

 

Il motore "Stra-Turbo Perrari" da 850 Cavalli...

 

Quelli della McLallen, in rigorosa divisa biancorossa (Marlboro), che dicono: "Quel papero ? scatenato, d? ai nostri di spingere a fondo!" e il meccanico espone il cartello "Forza Crost - Avanti Tutta".

 

E poi la fermata inattesa ai box di Paperino che vede le gomme consumate mentre ? in testa nell'ultima gara, il Gran Premio di Paperopoli ed ? tallonato dalla Perrari di Starnoux e dall'Alfa Marameo di Pretese. I nipotini (che formano tutta la squadra..) si accorgono che nei box ci sono solo gomme 'rain', perch? Zio Paperone voleva risparmiare... :hihi:

 

Paperino che urla di montargli ugualmente le rain, sempre meglio che niente, i nipotini che in tre cambiano tutti i pneumatici, e la macchina che sgomma fuori dai box....

 

Insomma, a distanza di tanti anni mi ? piaciuto molto, forse pi? di allora, rileggere questa storia (d'altronde, ho pi? di 1600 fumetti Disney XD ).

Modificato da sundance76

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Visitatore Ayrton4ever

***, ci dovrebbe essere nei "Topolino" attorno al 1600 una storia di Minni che, mollata da Topolino per l'ennesima indagine, va in vacanza in Costa Azzurra. Tra i vari personaggi che incontra (tutti ribattezzati) c'? la caricatura di Alain Prost chiamato "Alain Faprest"

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***, ci dovrebbe essere nei "Topolino" attorno al 1600 una storia di Minni che, mollata da Topolino per l'ennesima indagine, va in vacanza in Costa Azzurra. Tra i vari personaggi che incontra (tutti ribattezzati) c'? la caricatura di Alain Prost chiamato "Alain Faprest"

 

Uhm, se ? intorno al 1600 dovrei averlo (ce li ho consecutivi dal 1450 circa, in poi), per? ti confesso che al momento non mi ricordo questo particolare.

Appena posso, controller? e ti faccio sapere!

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Me la ricordo! Fantastica storia.

 

Se non ricordo male una delle immagini pi? belle (oltre all'accuratezza del disegno del Tornante del Loews da te gi? citato) fu la hospitality di Paperone a Monza: una misera roulotte nei prati adiacenti alla Curva Biassono.

 

Poi anche gli sponsor: "Gulp" in luogo di Gulf, "Mord" al posto di Ford, "Stella a Pois" anzich? Stella Artois, e cos? via. Comunque pur essendo un fumetto i dettagli delle piste (tutte reali a parte una, se non ricordo male) erano discretamente accurati.

 

E ho "trovato" anche i cartelloni della "ECCO", in luogo della benzina "ESSO", le batterie "GIAMM" invece di "FIAMM", le candele "BOSCHI" al posto di "BOSCH", il vino "GIACOZZABI" che in realt? era Giacobazzi" cio? lo storico sponsor di Gilles Villeneuve, le gomme "GOOD DAY" invece di "Good Year", la bibita "Lampari" al posto di Campari...

 

E c'? persino "ARF" al posto della benzina "ELF" :hihi:

Modificato da sundance76

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piccolo OT

l'unica cosa che mi fa storcere un po' il naso in questa storia (come nelle storie di Paperone italiane in generale) ? che Paperone quando ? in difficolt? si mette a piangere come una femminuccia, quando nei fumetti di Barks ha pianto solo in Zio Paperone e la stella del Polo ed era pure una messa in scena

Modificato da Murray Walker

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piccolo OT

l'unica cosa che mi fa storcere un po' il naso in questa storia (come nelle storie di Paperone italiane in generale) ? che Paperone quando ? in difficolt? si mette a piangere come una femminuccia, quando nei fumetti di Barks ha pianto solo in Zio Paperone e la stella del Polo ed era pure una messa in scena

 

Beh, ma in realt? non ? che piange perch? sia debole, ma perch? la sua tirchieria gli fa sembrare dolorosa anche una piccola spesa, infatti comunque il Paperone italiano tira sempre fuori la determinazione per superare alla grande le difficolt?.

A mio parere la sua lamentosit? ? un elemento comico-ironico, e poi da bambino mi facevano sbellicare dalle risate quelle sue urla lamentose col becco totalmente aperto :hihi:

 

Il Paperone di Barks era molto pi? "duro" negli atteggiamenti esteriori, spesso e volentieri era davvero antipatico, pur avendo un gran cuore sotto la scorza dura....

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Beh, ma in realt? non ? che piange perch? sia debole, ma perch? la sua tirchieria gli fa sembrare dolorosa anche una piccola spesa, infatti comunque il Paperone italiano tira sempre fuori la determinazione per superare alla grande le difficolt?.

A mio parere la sua lamentosit? ? un elemento comico-ironico, e poi da bambino mi facevano sbellicare dalle risate quelle sue urla lamentose col becco totalmente aperto :hihi:

 

Il Paperone di Barks era molto pi? "duro" negli atteggiamenti esteriori, spesso e volentieri era davvero antipatico, pur avendo un gran cuore sotto la scorza dura....

 

 

da bambino anche a me piacevano molto i piagnistei di Paperone, per? ora trovo che gli autori italiani hanno esagerato nell'usare questo suo modo di sfogarsi mentre ? in difficolt? rendendo alla lunga la gag poco divertente, facendomi cos? preferire il Paperone di Barks e degli autori che si ispirano a lui come Don Rosa

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da bambino anche a me piacevano molto i piagnistei di Paperone, per? ora trovo che gli autori italiani hanno esagerato nell'usare questo suo modo di sfogarsi mentre ? in difficolt? rendendo alla lunga la gag poco divertente, facendomi cos? preferire il Paperone di Barks e degli autori che si ispirano a lui come Don Rosa

 

 

Il trend attuale confesso che lo conosco poco, perch? da circa 10 anni non leggo pi? con la stessa assiduit? i fumetti Disney (un'altra delle mie stranezze, compro sempre il settimanale, ma spesso non riesco a leggerlo; le altre pubblicazioni Disney non le compro pi? da quasi vent'anni).

 

Ma nel periodo in cui ero tremendamente appassionato, dal 1981-82 fino al '90, devo dire che non mi ha quasi mai disturbato il personaggio di Paperone. E anche oggi mi d? le stesse emozioni di allora.

 

E poi pu? essere una questione di gusti. Tu magari preferisci il Paperone americano. Tuttavia anche Pezzin, Cavazzano, Scarpa, De Vita, rappresentano sempre un Paperone che nonostante le lamentele (fittizie) ? contemporaneamente aggressivo e determinato, altrimenti non ne verrebbe fuori, dalle varie avventure in cui finisce..

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credo che tra gli scan postati all'inizio manchi questo, la vignetta iniziale della 2a parte (tagliata nel fumetto da cui sono tratti gli scan)

 

 

es_dm_0585d_001.jpg

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Il trend attuale confesso che lo conosco poco, perch? da circa 10 anni non leggo pi? con la stessa assiduit? i fumetti Disney (un'altra delle mie stranezze, compro sempre il settimanale, ma spesso non riesco a leggerlo; le altre pubblicazioni Disney non le compro pi? da quasi vent'anni).

 

Ma nel periodo in cui ero tremendamente appassionato, dal 1981-82 fino al '90, devo dire che non mi ha quasi mai disturbato il personaggio di Paperone. E anche oggi mi d? le stesse emozioni di allora.

 

E poi pu? essere una questione di gusti. Tu magari preferisci il Paperone americano. Tuttavia anche Pezzin, Cavazzano, Scarpa, De Vita, rappresentano sempre un Paperone che nonostante le lamentele (fittizie) ? contemporaneamente aggressivo e determinato, altrimenti non ne verrebbe fuori, dalle varie avventure in cui finisce..

 

 

? una questione di gusti, il Paperone italiano mi piace molto (dopotutto ? sempre stato il mio personaggio Disney preferito) semplicemente credo che la gag del pianto di Paperone nel momento di difficolt? sia stata troppo usata dagli autori italiani (anche se gli autori che hai citato la rendono molto pi? credibile rispetto ad altri) anche in storie in cui se ne poteva fare tranquillamente a meno (devo dire per? che non ? il caso di questa storia, dato che Paperone ? in crisi perch? non ha una macchina prima dell'ultimo GP del campionato), cosa che mi fa preferire il personaggio americano che reagisce meglio alle difficolt? (anche se ogni tanto va anche lui in crisi come nella storia in cui ? andato Trulla, il paese dove non esistono i soldi)

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credo che tra gli scan postati all'inizio manchi questo, la vignetta iniziale della 2a parte (tagliata nel fumetto da cui sono tratti gli scan)

 

 

es_dm_0585d_001.jpg

 

E' verissimo, ed ? un guaio delle ristampe. Quando viene ristampata una storia intera che in origine era in due puntate, la prima tavola della seconda puntata quasi sempre viene tagliata e quasi sempre ? un peccato, basta vedere i bei disegni di questo pre-gara del GP del Belgio a Zolder...

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credo che tra gli scan postati all'inizio manchi questo, la vignetta iniziale della 2a parte (tagliata nel fumetto da cui sono tratti gli scan)

 

La scansione ? stata presa da una ristampa ("Paperi in pista") nella quale il racconto non era diviso in due parti.

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