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Nino

Dalla formula indy alla formula 1 e viceversa

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Statistiche relative alla carriere sia in F Indy che in F1 dei piloti che hanno corso in entrambe le categorie.

L'impressione ? che siano di pi? quelli che hanno primeggiato nel passaggio dalla F1 alla F Indy che viceversa.

Beh...basta andarsi a vedere le carriere dei vari piloti...diciamo che non credo esistano degli studi "ufficiali"...e comunque secondo me il paragone ? difficile da farsi, o perlomeno va ben articolato: non ? che se un pilota ha vinto 1 gp in Formula 1 e tre gare negli USA, allora vuol dire che la Formula 1 vale di pi?...innanzitutto il paragone va posto da un punto di vista "concettuale": credo sia molto diverso paragonare i due mondi negli anni 60-70, e paragonarli adesso...negli anni 60-70 il modo di concepire le corse era piuttosto simile tra i due mondi, adesso ? totalmente diverso...faccio solo un esempio: oggi i piloti di Formula 1 fanno solo quello, mentre i piloti Indycar hanno mantenuto la poliedricit?...basta pensare che molti di loro corrono tranquillamente anche in altre categorie, specialmente l'ALMS (ricordo la vittoria di classe LMP2 di Castroeves-Briscoe alla recente Petit Le Mans)...io penso che questo sia un altro grosso limite dell'attuale Formula 1 e un altro punto a favore dei piloti della Indycar...

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Beh, Zanardi, che con tutto il rispetto in F1 tutto ha fatto meno che brillato ? andato a stravincere in USA, Mansell che pur tra le sue 1000 qualit? di grande pilota il titolo F1 lo ha vinto solo a fine carriera e con un astronave, ? andato in USA ? ha subito stravinto...

 

D'altro canto parlavano di un fenomeno di nome Andretti... che arrivato come possibile grande stella ? tornato in USA a vincere dopo un anno in Mclaren fallimentare, ? arrivato Villeneuve che ha si vinto, ma in condizioni particolarmente favorevoli, su un astronave (mal'assettata da lui stesso), rischiando per altro di perdere... ? arrivato Montoya che doveva essere l'antiSchumacher, l'antagonista, colui che doveva mettere fine al dominio del tedesco, il quale ha sicuramente mostrato qualit? al punto da aver sporadicamente battuto in pista il tedesco (e altrettante volte buttato fuori strada, come al Nurburgring o a Zeltweg) ma che alla resa dei conti non ha retto la pressione dell'ambiente, tornandosene in USA con le pive nel sacco (e bastonato da Raikkonen)... per ultimo ? arrivato il plurititolato USA Bourdais, il quale sebbene non guidi certo una vettura da top team e pur non dispiacendomi, ha cmq perso su tutti i fronti il confronto con il semi debuttante compagno di squadra ventunenne S.Vettel.

 

Il fatto poi che lo stesso Mario Andretti abbia sottolineato questo fatto, rammaricandosi e dispiacendosi se gli europei considerino i piloti di formazione americana mediamente di basso livello la dice molto lunga.

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Beh, Zanardi, che con tutto il rispetto in F1 tutto ha fatto meno che brillato ? andato a stravincere in USA, Mansell che pur tra le sue 1000 qualit? di grande pilota il titolo F1 lo ha vinto solo a fine carriera e con un astronave, ? andato in USA ? ha subito stravinto...

 

D'altro canto parlavano di un fenomeno di nome Andretti... che arrivato come possibile grande stella ? tornato in USA a vincere dopo un anno in Mclaren fallimentare, ? arrivato Villeneuve che ha si vinto, ma in condizioni particolarmente favorevoli, su un astronave (mal'assettata da lui stesso), rischiando per altro di perdere... ? arrivato Montoya che doveva essere l'antiSchumacher, l'antagonista, colui che doveva mettere fine al dominio del tedesco, il quale ha sicuramente mostrato qualit? al punto da aver sporadicamente battuto in pista il tedesco (e altrettante volte buttato fuori strada, come al Nurburgring o a Zeltweg) ma che alla resa dei conti non ha retto la pressione dell'ambiente, tornandosene in USA con le pive nel sacco (e bastonato da Raikkonen)... per ultimo ? arrivato il plurititolato USA Bourdais, il quale sebbene non guidi certo una vettura da top team e pur non dispiacendomi, ha cmq perso su tutti i fronti il confronto con il semi debuttante compagno di squadra ventunenne S.Vettel.

 

Il fatto poi che lo stesso Mario Andretti abbia sottolineato questo fatto, rammaricandosi e dispiacendosi se gli europei considerino i piloti di formazione americana mediamente di basso livello la dice molto lunga.

Vabb?, tutti i piloti che dagli USA sono andati in Europa e hanno vinto lo hanno fatto solo per le condizioni particolarmente favorevoli...allora se vogliamo essere precisi, Michael Andretti ha commesso s? degli errori (il principale quello di fare la spola continuamente tra USA ed Europa), ma ? anche vero che alla McLaren non lo facevano provare mai (e sappiamo quanto sia importante in Formula 1 percorrere chilometri e chilometri di test) preferendo far fare esperienza al giovane Hakkinen, ed inoltre sappiamo quale trattamento risevava Senna ai suoi compagni di squadra...Zanardi alla Williams fu affiancato da un capomeccanico esordiente (mi pare venisse dal SuperTurismo), lui stesso ha ammesso di essere stato troppo "buono" nel non impuntarsi nel chiedere un capomeccanico pi? esperto...e non parliamo delle vetture che aveva guidato prima...Montoya non mi pare sia uscito cos? distrutto dal confronto coi compagni di squadra, tutt'altro, al massimo si pu? dire che l'ultimo anno fosse un tantinello svogliato e rassegnato...Bourdais ha vinto s? negli USA, ma ? anche vero che ha vinto nella ChampCar, che era un campionato nettamente inferiore alla Indycar, sia l'attuale riunita che anche la precedente separata; probabilmente avesse corso nella Indycar non avrebbe vinto 4 titoli...e lo stesso Bourdais non mi pare che per una buona met? dela stagione abbia perso cos? tanto il confronto con Vettel (che ? s? giovane ma con molti pi? chilometri di F1 alle spalle), poi una Toro Rosso si ? messa improvvisamente (e sinceramente, anche un p? misteriosamente per come la vedo io) a volare, mentre lui correva sostanzialmente da separato in casa (e con tutto questo, in Belgio era terzo a due curve dalla fine e a monza era quarto in griglia)...quindi insomma come si pu? vedere dire che chi ? andato male ? perch? ? scarso, e chi ha vinto lo ha fatto solo perch? "aveva una astronave" o perch? c'erano "condizioni particolarmente favorevoli", ? un tantinello riduttivo...le situazioni andrebbero analizzate meglio...

 

Per uno Zanardi che ha vinto dei titoli poi, ci sono stati dei Gugelmin, dei Blundell, dei Johansson, o oggigiorno degli Yoong o dei Bernoldi che non hanno poi fatto tanto diversamente in Formula 1 o negli USA...io credo che il problema sia sempre l?: in Formula 1 se non hai una Ferrari o una McLaren (o comunque la concorrente top di turno), o piove e/o azzecchi il momento giusto per rifornire oppure davanti non ci stai, in Indycar anche se stai in un team da met? classifica puoi batterti, puoi superare, puoi portarti davanti...se in Formula 1 non hai fatto almeno un anno e migliaia di chilometri di test, forte non ci vai, in Indycar a occhio e croce partono tutti sullo stesso piano (visto che i test sono quasi esclusivamente collettivi) e quindi emerge non chi ha fatto pi? test o pi? simulazioni al computer, ma chi ? pi? bravo (lui e il suo team) a lavorare in pista...

 

Questa ? la mia opinione...

Modificato da marcostraz

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Ricordavo l'esistenza di topic come questi, forse ce ne sono più di uno, ma il primo sull'argomento che ho ritrovato è questo.

 

Volevo riprendere questa discussione su "piloti che in F1 vanno in Indy e vincono e non viceversa" da quando quest'anno mi sono messo a seguire la Indycar con più interesse rispetto alla F1.

 

Senza andare troppo indietro nel tempo, vorrei analizzare i risultati degli attuali ex F1 in Indy e vedere se, come molti pensano, chi va negli USA vince facile.

 

Partiamo da Ericsson: in F1 ha corso qualche stagione con macchine oggettivamente mediocri (catheram e sauber) racimolando 18 punti in 5 anni. In Indycar, finora, ha conquistato 10 podi, dei quali 4 sono vittorie (1 è la Indy 500 del 2022), zero pole, e come miglior piazzamento in classifica a fine anno abbiamo due sesti posti. Sicuramente meglio della F1,ma con quali team ha corso (ricordiamo, in una categoria monotelaio)? Con dei top team. Molto probabilmente se non avesse corso con Ganassi o con altri top avrebbe grosso modo replicato i risultati della F1.

 

Grosjean: in 8 stagioni di F1 ha fatto 10 podi, e una bella serie di incidenti, finora in Indy, in quasi 3 stagioni (considerando che il primo anno non faceva gli ovali) ha fatto 6 podi, 3 pole, zero vittorie e una bella serie di incidenti (finora migliore piazzamento in classifica 13°, quest'anno attualmente è 12°). Anche lui, tolto il primo anno che ha corso con un team di media fascia, ha fatto 2022 e 2023 con un top team (Andretti), eppure non eccelle.

 

Rossi: non sarebbe neanche giusto fare un confronto dato che in F1 ha fatto 5 gp con la peggiore macchina della griglia (Marussia). In Indy finora ha vinto 8 gare (tra cui una Indy 500), fatto 29 podi e 7 pole, ed è stato vicecampione nel 2018. Finora in Indy ha sempre corso con top team.

 

Sato: questo anno corre come part time. In F1 in 90 partenze ha raccolto un solo podio, (solo 2 anni ha avuto a disposizione auto buone); in Indy finora su oltre 200 gare (ci corre da 14 anni, ha quasi 50 anni!) ha segnato 6 vittorie (tra le quali ben 2 Indy 500), 10 pole e 14 podi in totale. Migliore risultato in classifica 7° nel 2020. Sato in Indycar ha corso con squadre di un po' ogni fascia, e i risultati migliori, neanche a dirlo, li ha ottenuti con medio-top.

 

A voler analizzare anche qualche nome che mi sovviene subito: Gutierrez ha fatto schifo sia in F1 che Indycar, Barrichello che nei test sembrava dovesse arrivare e dominare è stato abbastanza mediocre e ha lasciato dopo un solo anno; Magnussen non pervenuto (ok vero vero ha fatto una sola gara, ma col ragionamento di alcuni avrebbe dovuto fare come al debutto in F1, cioè almeno almeno un podio).

 

Questo per dire che: è ingiusto fare paragoni F1-indycar, sono due mondi diversi, ma secondo me è altrettanto ingiusto bollare i piloti Indycar come falliti o brocchi. Siete davvero sicuri che uno come Ericsson, fosse stato al posto di Rosberg o bottas non avrebbe vinto qualche gara anche in F1?

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Ci sono delle considerazioni di base molto importanti da fare:

 

1) la IndyCar è un monomarca, quindi, fermo restando che il team incide parecchio, alla base non c'è un limite tecnico che ti impedisce di fare bene (con la Marussia corri solo per fare la comparsa);

 

2) la IndyCar ha delle prestazioni simili alla F2, quindi è meno provante (quindi appiatisce un po' il livello);

 

3) la IndyCar è decisamente poco complessa rispetto alla F1 dal punto di vista tecnologico, quindi la guida è più "muscolosa", cioè più simile alla guida pura, da gokart, dove devi gestire solo gomme e benzina, mentre in F1 puoi passare gare a fare reset alle varie funzioni della monoposto per ovviare a guai informatici/elettronici, devi gestire il recupero di energia e molto altro ancora.

 

Fatte le premesse, è chiaro che chi corre in F1 e fa la comparsa, quando va in IndyCar diventa subito protagonista. Se la carenza di un pilota è quella di non essere abbastanza (non scarso, ma non troppo bravo) ingegnere da gestire una F1, questa carenza sparisce sulla IndyCar. Se un pilota non brilla perchè guida la Williams, la Sauber o la Ferrari, subito si toglie ogni vincolo meccanico al salire su una Dallara.

 

Per quanto riguarda gli ovali, i piloti che arrivano dall'Europa non hanno esperienza ma le IndyCar attuali hanno così tanta aderenza e poca potenza che la guida sugli stessi non è così critica. Si vede chiaro e tondo che su ovali non vanno al limite.

 

Per concludere, chi va in IndyCar non è un fallito, ma uno che non ha trovato lo sbocco giusto in F1, forse perchè i posti migliori erano già occupati. Ericsson non ha sfigurato con Leclerc.

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10 ore fa, chatruc ha scritto:

 

 

 è chiaro che chi corre in F1 e fa la comparsa, quando va in IndyCar diventa subito protagonista. 

 

Sì però mi pare di vedere che non è sempre vero, o comunque anche qui il risultato è legato prevalentemente al team e allo stratega. Solitamente chi viene dalla F1 là non ha corso con top team, mentre qui corrono con team di media fascia o top.

 

Quelli che dicono che il livello in Indy è basso e i falliti della F1 vincono facile forse non hanno mai davvero visto neanche una gara altrimenti vedrebbero Grosjean che continua a fare gli stessi errori che faceva in F1, o piloti che ora corrono con top team che in F1 hanno fatto qualche gara con la squadra peggiore in assoluto.

 

Ridomando: se nel periodo dominante della Mercedes al posto di bottas ci fosse stato Ericsson o Rossi, non avrebbero vinto qualche gara anche loro? Secondo me senza alcun dubbio sì. Eppure perché sono ritenuti brocchi? Chi li ha mai visti correre in F1 al top?

 

E poi anche qui conta l'ingegnere di pista o stratega o quel che è: basti vedere quest'anno Herta, suo padre è passato a dirigere Kirkwood, risultato finora Kirkwood 2 vittorie Herta disperso.

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12 ore fa, Mito Ferrari ha scritto:

Ridomando: se nel periodo dominante della Mercedes al posto di bottas ci fosse stato Ericsson o Rossi, non avrebbero vinto qualche gara anche loro? Secondo me senza alcun dubbio sì. Eppure perché sono ritenuti brocchi? Chi li ha mai visti correre in F1 al top?

 

 Il problema casomai è che chi guarda la F1, al 90%, non ha idea di cosa sta guardando.

 

Chissà come mai Barrichello, Bottas, Weber e Perez sono dei brocchi? E poi qualcuno dice pure che i titoli di Hamilton sono di cartone. E che Verstappen corre da solo.

 

Io mi ricordo invece che tutti e quattro i piloti sopra citati riuscivano due, tre o quattro volte all'anno a stare davanti ai relativi compagni di squadra. Ergo, così brocchi non sono. Chi arriva in F1, soprattutto da 20 anni a questa parte, è gente che vanno dal bravo al bravissimo. Non tante stagioni fa, mi ricordo che l'intera griglia di partenza era costituita da piloti che avevano vinto campionati nelle serie minori tranne Verstappen.

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5 ore fa, chatruc ha scritto:

 

 Il problema casomai è che chi guarda la F1, al 90%, non ha idea di cosa sta guardando.

 

Chissà come mai Barrichello, Bottas, Weber e Perez sono dei brocchi? E poi qualcuno dice pure che i titoli di Hamilton sono di cartone. E che Verstappen corre da solo.

 

Io mi ricordo invece che tutti e quattro i piloti sopra citati riuscivano due, tre o quattro volte all'anno a stare davanti ai relativi compagni di squadra. Ergo, così brocchi non sono. Chi arriva in F1, soprattutto da 20 anni a questa parte, è gente che vanno dal bravo al bravissimo. Non tante stagioni fa, mi ricordo che l'intera griglia di partenza era costituita da piloti che avevano vinto campionati nelle serie minori tranne Verstappen.

 

Secondo te mettendo Hamilton o Verstappen in Ganassi o Andretti, dominerebbero senza rivali come hanno fatto in F1?

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18 minuti fa, Mito Ferrari ha scritto:

 

Secondo te mettendo Hamilton o Verstappen in Ganassi o Andretti, dominerebbero senza rivali come hanno fatto in F1?

Assolutamente no. La IndyCar di fatto è un monomarca, quindi non potranno mai dominare in quel modo. Inoltre, gran parte del loro talento, cioè la gestione delle complicatissime F1, non verrebbe valorizzato. In F1 Hamilton e Verstappen hanno potuto dominare con la miglior macchina e un bravo compagno di squadra ma non campionissimo. Hamilton con Rosberg non chiudeva i campionati a inizio estate.

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Le Indy saran F2, ma senza servosterzo e considerando che corrono su piste con piu buche e avvallamenti e cambi di asflalti di Roma, io li vedo sempre piuttosto impegnati... nelle qualifiche raramente fanno il giro veloce al primo giro....portarle al limite ci vuole.

la F1 , e' vvero che vola al cospetto, ma guidano molto piu' sui binari.

 

Leclerc, Verstappen e Hamilton sarebbero beli da vedere....e per me farebbero molto bene...

Palou mi sebra parecchio forte....costantemente davanti .. e quando le gare non han bandiere gialle crea spesso or recupera gap importanti...

Modificato da nkola1979

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16 ore fa, nkola1979 ha scritto:

Le Indy saran F2, ma senza servosterzo e considerando che corrono su piste con piu buche e avvallamenti e cambi di asflalti di Roma, io li vedo sempre piuttosto impegnati... nelle qualifiche raramente fanno il giro veloce al primo giro....portarle al limite ci vuole.

la F1 , e' vvero che vola al cospetto, ma guidano molto piu' sui binari.

 

Leclerc, Verstappen e Hamilton sarebbero beli da vedere....e per me farebbero molto bene...

Palou mi sebra parecchio forte....costantemente davanti .. e quando le gare non han bandiere gialle crea spesso or recupera gap importanti...

 

Io infatti in Indy vedo cose che in F1 non vedo più da tantissimi anni, cioè guida impegnata e impegnativa, errori e "fantasia" nei sorpassi. In F1 vanno sui binari e si sorpassano col drs a metà rettilineo.

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