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pigeiarvei

1976

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mi sono intrippato coi vecchi gp e ho visto il gran premio del giappone del 1976,l'ultimo

della stagione che consegn? il titolo a james hunt(gara rocambolesca sotto una pioggia

battente).....si ma come ha fatto lauda a perdere quel mondiale? a met? stagione aveva

quasi 40 punti di vantaggio...salt? delle gare?che ne pensate di james hunt come pilota?

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mi sono intrippato coi vecchi gp e ho visto il gran premio del giappone del 1976,l'ultimo

della stagione che consegn? il titolo a james hunt(gara rocambolesca sotto una pioggia

battente).....si ma come ha fatto lauda a perdere quel mondiale? a met? stagione aveva

quasi 40 punti di vantaggio...salt? delle gare?che ne pensate di james hunt come pilota?

 

se' schiantato al nurbrgring in un rogo nel quale ha rischiato di morire,ha saltato diverse gare poi e' tornato a monza debilitato,correndo le ultime gare con una scarsa forma fisica ed emotiva.

 

hunt?parente di rosberg? <_<

 

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se' schiantato al nurbrgring in un rogo nel quale ha rischiato di morire,ha saltato diverse gare poi e' tornato a monza debilitato,correndo le ultime gare con una scarsa forma fisica ed emotiva.

 

hunt?parente di rosberg? <_<

 

 

ah fu l'anno dell'incidente? pensavo fosse successo qualche anno prima....quindi non

riusciva a guidare.....ok, si spiega il tutto...thanks

 

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Cavoli, ma l'incidente di Lauda ? sparito dalla memoria collettiva? :wacko2:

 

Su Hunt non sono in grado di dire molto.. ero troppo piccolo

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Il grand rifiuto del nubifragio del Fuji.

 

Hunt ? Era un puttaniere, fumatore, mentre testava la monoposto parcheggiava a bordo pista e schiacciava un pisolino con il suo team tutto preoccupato perch? non lo vedessero rientrare ai box, uomo ansiosissimo che sentiva le gare in maniera quasi patologica. Un vincitore davvero anomalo come la sua vita sregolata che lo vide morire d'infarto, molto giovane.

 

 

 

 

 

 

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questa ? un' interessante biografia scritta da Mattia Albera scritta:

Ricordare James Hunt significa ripercorrere, seppur brevemente, una vita spericolata che ebbe il suo momento di gloria proprio con quella McLaren che oggi, ancora una volta, rappresenta la maggiore avversaria del Cavallino rampante. James Simon Wallis Hunt (questo il suo nome completo) nasce a Belmont, nel Surrey, il 29 agosto 1947. Figlio di un agente di borsa, il giovane James venne cresciuto ed educato nelle migliori Scuole inglesi, tra cui la prestigiosa Westerleight School ad Hastings (East Sussex). Dimostr? un temperamento turbolento ed iperattivo fin dalla pi? tenera et?. Da ragazzo riusc? a diventare un buon giocatore di tennis e squash. Le glorie sportive, aggiunte ad un?oggettiva bellezza personale, gli consentirono l?inizio di una precoce carriera di cacciatore di femmine.

 

Riuniti in un appartamentino di Londra, abitato da un gruppo di studenti, i giovanotti non sapevano cosa fare, quel giorno. Si erano un po? stancati di discoteche, di ballo, delle altre cose che li tenevano di solito impegnati. Uno di loro propose un diversivo: ?Perch? non andiamo tutti a Brands Hatch, che non ? lontano? Ci sono delle corse di automobili?. Un?attivit? che non eccitava molto il gruppo, ma l?idea fu accolta con piacere. Sarebbe stata una giornata diversa, una cosa nuova. E fu cos? che tutto cominci?. Nel gruppo di studenti c?era anche il diciassettenne James Hunt, allegro movimentatore delle attivit? del gruppetto. A Brands Hatch, Hunt scopr? il ?suo? mondo. Fu talmente entusiasmato dalle gare che decise di immergersi in quel mondo specialissimo, fino a ieri sconosciuto. ?Capii che era quella la vita che faceva per me. E da allora ho cominciato a pensare al come arrivarci?. Inizi? sin da giovane a coltivare un forte interesse per le competizioni automobilistiche, ma dovette finanziarsi da solo le sue prime gare.

 

 

Non era facile. Innanzitutto occorreva attendere l?et?, un anno; e poi c?era il problema della macchina: per correre occorreva il mezzo. Risparmi su risparmi, ed intanto andava alle corse da spettatore. Finalmente mise insieme una sommetta, circa duecento sterline, che peraltro non bastavano. I genitori di James volevano un medico in famiglia, motivo per cui il ragazzo venne iscritto ad un corso di studi nel campo della medicina al Wellington College di Crowthorne (Berkshire). Nel 1967, il padre gli aveva promesso cento sterline per il suo 21? compleanno e lui le chiese i anticipo, ottenendole soltanto dopo intercessione di sua madre. E cos? arriv? la sua prima macchina, una Mini piuttosto sgangherata. Al posto di un vero sedile da pilota, c?era una vecchia sedia da giardino opportunamente adattata. Dopo quasi un anno era finalmente pronta per correre. O almeno lui lo credeva, perch? quando si present? a Silverstone, dove si era iscritto, i commissari lo rimandarono a casa, perch? la sua macchina non era in regola: ?Avevo speso fino all?ultima sterlina per arrivare fin l?, solo per sentirmi dire che non potevo correre. Dovetti chiedere un prestito per rientrare?.

 

Contro il volere della famiglia, James decise che avrebbe fatto di se un pilota di Formula 1, prospettiva decisamente pi? avventurosa che finire gli studi in medicina da poco iniziati. Nel 1968 finalmente riusciva a correre davvero. La Mini normale veniva sostituita da una Mini-Cooper, preparata da amici. Era l?anno dell'avvento della Formula Ford, con macchine monoposto, vere macchine da corsa secondo le sue idee. Era quel che gli ci voleva, ma c?era sempre la faccenda dei quattrini, di mezzo. Bene o male riusciva a metterli insieme, per ?affittare? una Russell-Alexis Ford, che ? stata il suo punto di partenza effettivo. Furono due anni molto duri, fatti di irruenza, ma anche di risultati abbastanza consistenti. Nella prima corsa, a Snetterton, era nelle prime posizioni, ma un successivo controllo del motore gli permetteva di scoprire che aveva corso con regolazioni sbagliate. Alla seconda corsa finiva secondo, ed alla terza arrivava la prima vittoria. Il suo nome cominciava a circolare.

 

In questa stessa categoria, James Hunt mostr? gli aspetti pi? difficili del suo carattere; li avrebbe conservati per tutta la Carriera, durante il quale fu protagonista di scontri e contrasti con gli altri piloti. Oltre alle sue personali inquietudini, ebbe anche diversi problemi meccanici, e solo in poche gare, in quella Stagione, riusc? a ottenere un buon piazzamento. Riusc? a demolire anche la macchina di famiglia, e durante una corsa la sua monoposto fin? dentro un lago: fortuna volle che non potesse permettersi le cinture di sicurezza! Il pittoresco James Hunt sembrava un perfetto interprete della generazione post Beatles e Rolling Stones: quasi sempre attaccato al collo di una bottiglia e alla sottana di una modella. Rifiutava qualsiasi abito che non fosse un paio di jeans slavati e stracciati, una t-shirt scolorita. Girava in ciabatte (a volte anche a piedi nudi) e teneva lunghi quei suoi folti capelli biondi. Fumava 40 sigarette al giorno, beveva come una spugna, ed era sempre accompagnato da fantastiche donne mozzafiato. Lasci? l?Inghilterra e prese residenza nella villa di Fuengirola (Spagna) accanto ad un Night Club, per la bella vita e per sfuggire al fisco inglese. Lo soprannominavano ?Hunt The Shunt? (Hunt lo scontro) per il suo stile di guida irruente in pista.

 

Nel 1969 iniziava con una macchina sua, una Merlyn comprata di seconda mano fino a che una Squadra consistente, la MRE/Hugues, che aveva problemi coi suoi piloti, lo chiamava a guidare una delle sue, E questo cominciava a sollevarlo dalle preoccupazioni finanziarie quotidiane. Correre in Formula Ford era divertente, ma anche difficile. La concorrenza era tantissima, le battaglie durissime. Visto che nella Squadra era rimasto solo e che c?erano due macchine, faceva presto a convincere la MRE che col prezzo di due Formula Ford si poteva avere una Formula 3, macchina pi? potente e per corse di maggior prestigio. Cosicch? a met? del 1969 poteva finalmente allinearsi in una corsa al volante di una Brabham BT21 datata 1967 provvista di un motore del 1966. Ci dava dentro a fondo, ed a Brands Hatch, in agosto, era al secondo posto quando il primo, Stiller, sbandava davanti a lui. La collisione annullava tutto, ma il potenziale c?era. Tanto ? vero che alla corsa successiva, a Caldwell Park, otteneva il giro pi? veloce, e finiva quarto soltanto perch? nell?ultimo giro commetteva un errore. Con la sua macchina vecchissima era una prodezza, che non sfuggiva a chi cercava nuovi talenti. Alan Rees, allora direttore sportivo della March, gli offriva un posto nella Squadra ufficiale, per le ultime gare della Stagione, anche perch? lo svedese Ronnie Peterson si era infortunato in Francia.

 

Nel 1970 per? passava a una nuova monoposto, la Lotus, con la quale faceva sempre ottime cose ma non riusciva ad ottenere risultati. Piccoli guasti, rotture ed anche una notevole serie di incidenti. Arrivava per? anche il primo successo internazionale, la vittoria nella gara di Formula 3 a Rouen les Essart, ottenuta con una rimonta eccezionale, dal fondo dello schieramento dove era stato confinato da noie durante le prove. Di fianco a lui era partito anche Wilson Fittipaldi, fratello di Emerson. Favorito anche dalla confusione provocata da un paio di brutti incidenti, nei quali trovavano la morte i francesi Salomon e Dayan, riusciva a passare in testa. E con questa vittoria terminava la sua permanenza nella Squadra Lotus, perch? la March gli offriva di nuovo un posto nella Squadra ufficiale. Qui tuttavia non aveva molta pi? fortuna, perch? gli incidenti si susseguivano. Vinceva la prima corsa del 1971, ma era squalificato per irregolarit? del motore; aveva un bel numero di incidenti? finch? un?accesa discussione coi dirigenti della March poneva fine al rapporto. Subito dopo, per?, arrivava un invito che doveva rivelarsi di enorme importanza per la Carriera di Hunt.

 

C?era in giro una squadra curiosa, finanziata da un giovane patrizio inglese in cerca di emozioni, che aveva due piloti cos? cos?, uno dei quali era diventato troppo grasso per star seduto in maniera conforta bile nell?abitacolo. Era Bubbles Horsley il quale, cedendo il volante a Hunt, diventava Direttore della Squadra. La prima gara col nuovo Team era?simile alle altre: un pauroso incidente a Brands Hatch, nella gara di contorno del Gran Premio di Gran Bretagna. E Hunt, ferito, doveva star fermo per qualche settimana. Lui e la squadra erano persuasi che non avevano pi? niente da dimostrare in Formula 3, che era necessario salire. E cos? passavano alla Formula 2, utilizzando un telaio ottenuto dalla March quale ?liquidazione? dopo il licenziamento in tronco. Con quella macchina si allineava alla ?Rothmans 50.000?, una corsa dotata appunto di 50.000 sterline, alla quale erano ammesse tutte le macchine. Con la sua Formula 2, Hunt terminava al quinto posto, un risultato da considerare eccellente. E poi era tra i primi in Austria, al Salzburg Ring, e terzo a Oulton Park dietro Lauda e Peterson, dopo essere stato per un poco al comando. Buone prestazioni anche nella serie di gare brasiliane di fine anno, con intermezzi dei soliti incidenti. Insomma un?attivit? abbastanza soddisfacente, ma non del tutto per la combriccola: il pilota ? pieno di ambizioni, il direttore vorrebbe risultati eccezionali, il ?patron? punta in alto.

 

L?inizio del 1973 ? deprimente, perch? non accade nulla di notevole. Cos? mentre tutti credono che l?avventura di Hesketh, curioso personaggio che appare volubile, sia destinata a finire, ecco che accade il contrario. Alexander Hesketh, terzo baronetto della sua casata, pronuncia la frase storica: ?Adesso basta perdere tempo con la Formula 3 e la Formula 2. Non stiamo andando molto velocemente in nessun posto. Piantiamola e?andiamo in Formula l!? ? un annuncio che stupisce ma entusiasma. Questo Lord Thomas Alexander Fermor Hesketh ? davvero personaggio curioso. Alto, grasso, dal viso quasi imberbe, ha anche atteggiamenti e modi che sconcertano. Gli si attribuiscono stravaganze innumerevoli, e probabilmente sono vere. Anche la corte di cui ama circondarsi ? fatta apposta per alimentare pettegolezzi e comunque stupore, perch? i giovanottelli aggraziati che gli svolazzano intorno stonano col mondo delle corse. Per? ? uno che ha idee chiare, e lo si vede dal come porta avanti la sua avventura. Organizza una squadretta molto efficiente, poca gente ma buona, a capo del1a quale pone Horsley, ed assume un tecnico che reputa bravissimo, quell?Harwey Postlethwaite che era alla March e che ha idee sue che l? non poteva esprimere. Ha una buona Squadra, crede di avere un buon pilota, ma non ha nessuno che lo finanzi. Non fa nulla, pagher? lui, e correr? ?nel nome della Gran Bretagna?. Su questa decisione si discute molto, perch? parecchi stentano a credere che sia una cosa seria, proprio in un?epoca in cui nessuna Squadra pu? andare avanti senza sponsors, tanto elevati sono i costi. Comprano una Surtees per la ?Race of Champions? di Brands Hatch, e Hunt si classifica al terzo posto. Un risultato notevole, per un esordiente. Cos? il progetto diventa definitivo, ma poich? la Surtees non pu? fornire in tempo una macchina valida, Hesketh si fa fare un telaio dalla March, a tempo di primato.

 

Gran Premio di Monaco 1973. Arriva il gran giorno dell?esordio della ?Hesketh Racing? nelle gare del Campionato Mondiale di Formula 1. ? avvenimento che suscita rumore. Lord Alexander ha una Squadra, una macchina, un pilota, ma anche molte altre cose. Arriva con una Rolls-Royce a strisce rosa, una Porsche Carrera, una delle prime motociclette Suzuki raffreddate ad acqua arrivate in Europa, un elicottero, un motoscafo veloce e naturalmente uno yacht! Pranzi, ricevimenti, brindisi e allegre compagnie caratterizzano la vita della Squadra nella fantasmagoria del Gran Premio pi? mondano della Stagione. Poca gente prende sul serio questo gruppo incredibile, che beve champagne anche sulla pista. Per? chi ? attento rileva come il pilota ed i meccanici non siano per niente frastornati e distratti. Hunt ? di rado sullo yacht di Hesketh, il quale porta in giro la sua mole enorme, tutto vestito di bianco, con la scritta ?le patron? sul petto. Hunt va piuttosto in giro per il circuito, a piedi, per vederselo metro per metro, o sta insieme coi meccanici nel garage dove si prepara la macchina. Anche lui deve adottare l'immagine del play-boy, ma ad uso dei tanti fotografi che vanno a nozze con questa novit? stravagante, ma ? solo una maschera. Hunt esordisce bene ma con cautela. Non vuole che la sua fama di ?shunt man? lo segua anche in Formula 1. Si qualifica 18? su 26 partenti, ed in gara guida bene ma facendo molta attenzione. Verso la fine della corsa ? sesto, ma deve fermarsi con il motore rotto; sar? comunque classificato al nono posto. La grande avventura ? iniziata, ed abbastanza bene. Non si vede la March-Hesketh nella gara successiva, il Gran Premio di Svezia, perch? ?le patron? francofilo vuole impressionare nel Gran Premio di Francia. Vi si preparano tanto bene che Hunt termina al sesto posto, e conquista il suo primo punto valido per la Classifica Mondiale, alla seconda corsa. Un risultato eccezionale, che fa capire a molti come occorra prendere sul serio questa Squadra e questo pilota. Nonostante le apparenti incongruenze di un gruppo che stonava nel Mondo della Formula 1 tradizionale, e l?apparato di scena che era stupefacente. La gente non sapeva, in fondo, che tutti i mezzi sciorinati da Lord Hesketh non gli costavano molto, perch? Rolls-Royce, yacht, aereo ed elicottero lui li noleggiava regolarmente.

 

Terza corsa e consacrazione: il Gran Premio di Gran Bretagna, sul circuito di Silverstone, che ? a quattro miglia dal maniero degli Hesketh. La corsa ha un avvio molto movimentato, a causa di un certo Jody Scheckter che carambola in mezzo ad una curva, facendo uscire di strada quindici macchine, nove delle quali saranno inutilizzabili. Hunt non ? coinvolto nella carambola, e prende la seconda partenza. Finisce al quarto posto, dietro Peter Revson, Ronnie Peterson e Dennis Hulme. Nella corsa seguente, in Olanda, sale sul podio per la prima volta, finendo terzo. La sua ascesa ? costante, anche se la sua macchina non pu? essere considerata delle migliori. Per? la March della Hesketh va pi? forte delle March ufficiali, grazie al lavoro di ?doc?, come chiamano Harwey Postlethwaite, e poi Hunt guida sempre come un forsennato. Non ha pi? nessun complesso verso i grandi della Formula 1: ? ormai uno di loro. Si ritira in Austria, addirittura non pu? partire a Monza, perch? in prova ha uno dei suoi incidenti. ? molto attardato in Canada, ma nell?ultima corsa della Stagione, a Watkins Glen, sfiora il clamoroso, finendo secondo dietro Peterson, a pochissima distanza, un secondo appena. Con i 4 punti all?attivo ? nono nella Classifica Finale del Campionato Mondiale. Un esordio eccellente, dunque, e molta spinta per il morale della Squadra, che ? riempita di entusiasmo.

 

James Hunt e Lord Alexander Hesketh divennero presto grandi amici. Hesketh era il ?protettore? di Hunt, in pratica gli faceva da Team Manager, dividendo fanciulle e alcool con il pilota donnaiolo. Come Cenerentola al gran ballo del principe, James si trov? improvvisamente a vivere tra elicotteri personali, aerei e yacht a sua completa disposizione, ville sontuose, castelli e tanto champagne.

 

A Enzo Ferrari, il Drake di Maranello, gli sarebbe piaciuto ingaggiare James Hunt. Si divert? molto a contatto con un Lord che pareva, a parole sue, ?un figlio dei fiori?: ma Hesketh si intendeva anche di denaro, spar? una cifra troppo alta per lasciare libero James e cos? Ferrari si rese conto che i ?sessantottini? giravano con camicie variopinte, fumavano marijuana, si circondavano di amici quanto meno imbarazzanti, certo. Eppure, sapevano curare bene i loro interessi?

 

Hunt era un uomo fatto per il divertimento e gli eccessi. Secondo molti, James ? stato l?ultimo della ?vecchia guardia?. In seguito, altri piloti si sono dati da fare, ma nessuno ? pi? riuscito ad eguagliarlo. Grandi sponsor, marketing e linee di condotta imposte dai Team erano gi? in voga quando Hunt entr? in Formula 1, ma lui non se ne curava affatto. Riuscite ad immaginare un pilota che oggi mette sulla sua tuta la scritta ?Sesso: colazione dei Campioni?? Il pilota inglese aveva riserve enormi di energia. ?Una volta? ricorda il suo amico Tony Dron, ?James inizi? la giornata distruggendo in tre pezzi la sua macchina di Formula 3. Ne usc? frastornato ma indenne. Poi sal? sulla sua Mini Cooper e, mentre tornava a casa, fece un incidente frontale con una donna che guidava contromano in una strada a senso unico. Ferito anche se in modo lieve, venne trasportato in ospedale. Ma non ci rest? a lungo. Alcuni suoi amici portarono una ragazza che non si risparmi? affatto pur di rimetterlo di buon umore durante il viaggio di ritorno?? Gli aneddoti e le curiosit? sulla figura di James Hunt continuano ancora oggi ad alimentare il Mito.

 

L?anno seguente, il 1974, nasce la Hesketh come vettura. James Hunt ha trovato il perfetto accordo con il tecnico della Squadra, il quale vuole tradurre le sue idee in un mezzo nuovo, originale. Lord Hesketh d? il via al progetto, ed alla fine del 1973 il lavoro comincia. La macchina ? pronta presto, ma per le due prime gare della Stagione preferiscono utilizzare ancora la March modificata, che ha subito ulteriori evoluzioni. La ?Hesketh 308? appare in Sud Africa, ma non termina la corsa. Di ritiri, in questa stagione, Hunt ne collezioner? moltissimi, perch? la messa a punto del mezzo ? laboriosa. Quando riesce a concludere, per?, ? sempre tra i primi: terzo in Svezia, Austria e USA, quarto in Canada. Non ? molto, ma le esperienze sono comunque utili. Anche la prima parte del 1975 ? poco felice, nonostante un avvio buonissimo col secondo posto in Argentina ed il sesto in Brasile. Poi viene tutta una sfilza di ritiri, cinque di seguito. Hunt ?The Shunt? ? protagonista di un bel duello in pista con il pilota francese Patrick Depailler (Tyrrell-Ford) al Gran Premio di Monaco. Alla curva del Mirabeau, il pilota inglese tenta un disperato attacco all?esterno ma finisce contro le barriere che costeggiano il circuito cittadino di Montecarlo. Sceso dalla monoposto, un furioso Hunt aggredisce un commissario spintonandolo e urlandogli contro. Poco dopo, ancora in pista, affianca le monoposto che gli stavano sfrecciando a fianco apostrofando poco gentilmente Depailler, rimasto ancora in gara. Infine, il pilota inglese attraversa spericolatamente la pista sotto gli occhi increduli dei commissari di percorso. Vi ? stato un fatto identico in Canada qualche anno dopo, quando ha perduto la corsa per aver tamponato il suo compagno di Squadra Jochen Mass che voleva farlo passare; e subito dopo si ? ancora una volta messo in mezzo alla pista a mostrare i pugni chiusi in segno di rabbia, usando poi gli stessi pugni contro un commissario che lo invitava ad andarsene dal punto pericoloso.

 

Arriva cos? il grande giorno di Zandvoort, in Olanda. ? l?anno della irresistibile superiorit? della Ferrari, che permette a Niki Lauda di stravincere. Per? in Olanda, regolarmente, ? Hunt a vincere. ? il suo primo successo in un Gran Premio, e per Alexander Hesketh ? il coronamento degli sforzi compiuti. Hunt ed Hesketh hanno dimostrato che anche una Squadra senza finanziatori esterni: ma animata da entusiasmo, pu? giungere al successo. Il finale della Stagione ? buono, perch? vi sono ancora i secondi posti di Francia e in Austria, i quarti posti di Inghilterra ed America ed il quinto posto in Italia. Per la Squadra parrebbe che l?avvenire sia roseo, ma invece arriva la doccia fredda per tutti: Hesketh ha fatto i conti, ed ha scoperto che ha speso troppo. Poi c?? anche la crisi economica che viene da quella del petrolio, a far mancare liquidit?. Cos? arriva l?annuncio della fine della storia della ?Hesketh Racing?: la Squadra ? sciolta.

 

Hunt sembra restare a piedi, senza macchina, proprio quando la sua maturazione lo aveva posto in alto. Ma quasi tutte le squadre maggiori erano sistemate. Al massimo avrebbe potuto avere una macchina media, in una delle piccole Squadre che nascevano e sparivano di tanto in tanto. Stavolta tuttavia non ebbe bisogno di cercare molto. L?occasione si produceva da sola, complice Emerson Fittipaldi, che di punto in bianco decideva di lasciare la McLaren, perch? era maturato e si stava concretizzando il suo progetto di costruire una macchina brasiliana, con piloti brasiliani e capitali brasiliani. Nasceva la Copersucar, e per Fittipaldi era l'inizio di una nuova epoca, il soddisfacimento di un sogno a lungo covato. Il futuro non sarebbe poi stato tanto felice come sperava, per il brasiliano, ma lui questo non lo sapeva, allora. La McLaren, d?improvviso, si ritrovava senza il suo pilota migliore, e doveva sostituirlo. Hunt era rimasto libero. Era inevitabile che si arrivasse all?accordo, logico date le circostanze. Per entrambi ? la Squadra ed il pilota ? la concomitanza degli avvenimenti spiacevoli e imprevisti trovava soluzione felice.

 

La stagione 1976 cominciava cos? come una nuova vita, per Hunt, che doveva adattarsi alla Squadra, nella quale il clima era totalmente differente da quello della Hesketh. La McLaren ? Squadra dall?organizzazione atipica, praticamente senza gerarchie interne. Ognuno fa quel che deve fare, ognuno ha diritto di parola, e la collaborazione di tutti ? non soltanto accettata ma richiesta. Per Hunt, che si picca di essere uomo assolutamente spontaneo, non ? stato difficile integrarsi nello spirito collettivo, ai fini del lavoro comune. Meno per l?integrazione psicologica, perch? il suo carattere talvolta bizzarro non sempre era capito dagli alterchi. Il pilota inglese ebbe spesso contrasti con il Direttore della Squadra, l?avvocato austriaco Teddy Mayer. Talvolta i due arrivavano addirittura ad urlare litigando per questioni banali, come il cambio d?assetto della vettura.

 

Il 1976 ? stata comunque una Stagione complessa, torturata da avvenimenti imprevedibili e tutti spiacevoli. I nuovi regolamenti tecnici delle macchine da Formula 1, entrati in vigore dal Gran Premio di Spagna, facevano la prima vittima proprio in Hunt, la cui McLaren veniva riscontrata pi? larga, di poco, del limite massimo ammesso. Hunt aveva vinto ma veniva squalificato, e il primo posto andava a Lauda, cosicch? all?attivo di Hunt restava soltanto il secondo posto ottenuto in Sud Africa, perch? nelle altre due gare disputate (Brasile e Long Beach dato che il Gran Premio d?Argentina era stato annullato) egli si era ritirato. Successivamente il Tribunale d?appello della FIA lo reintegrava quale vincitore, ed i nove punti erano quindi suoi. Quella della Spagna era la prima di una serie di vicende molto spiacevoli che dovevano caratterizzare questa stagione. In Belgio ed a Montecarlo Hunt si ritirava ancora e in Svezia finiva al quinto posto. Nel successivo Gran Premio di Francia, al Paul Ricard, le Ferrari favoritissime rompevano il motore entrambe, e per Hunt era apertissima la via della vittoria. Poich? la FIA gli aveva restituito i punti della Spagna, il suo gruzzolo diventava consistente. E subito dopo egli vinceva anche il Gran Premio di Gran Bretagna: anche questa una gara furiosa, dalla storia molto confusa, per via di un?incredibile disorganizzazione e per errori nelle decisioni della giuria, che aveva permesso ad Hunt di prendere la partenza nel secondo schieramento, dopo che la corsa era stata fermata per una collisione tra le Ferrari di Lauda e Regazzoni, nella quale Hunt era stato coinvolto ed aveva rotto la sua macchina. Hunt vinceva, portandosi a 35 punti contro i 58 che Lauda aveva nel frattempo accumulati, ma per Lauda c?era stata un?incredibile leggerezza degli organizzatori, a togliergli la possibilit? di far punti, mentre per Hunt vi era pendente un reclamo da parte della Ferrari, che stavolta aveva ragione in appello. Anche tra Lauda e Hunt non correva buon sangue: per ragioni incomprensibili, i due arrivarono addirittura a litigare in albergo. Una volta, durante un breefing tra i piloti, un furioso Hunt abbandon? all'improvviso la riunione per un alterco con Lauda urlando ?Al diavolo la sicurezza!?

 

Subito dopo vi era il Gran Premio di Germania, sul N?rburgring, con il gravissimo incidente a Niki Lauda, che veniva praticamente escluso dalla corsa al Titolo. Hunt vinceva ancora, poi era quarto in Austria, dove la Ferrari non si presentava, e poi rivinceva ancora in Olanda nonostante il tentativo di opposizione da parte della Ferrari di Regazzoni, che era secondo. Nel Gran Premio d?Italia c?era ancora una storia spiacevole, col controllo del carburante effettuato dai tecnici italiani, che scoprivano irregolarit? su un paio di macchine, tra le quali quella di Hunt. E cos? egli doveva partire in ultima fila, ed in gara si ritirava. Era la corsa nella quale Lauda effettuava il clamoroso rientro dopo la tragica giornata del N?rburgring, ed i punti che l?austriaco guadagnava parevano metterlo al sicuro per il Titolo. Invece Hunt vinceva le due gare di Canada e Stati Uniti, ed alla vigilia del Gran Premio del Giappone era a soli tre punti da Lauda. Una rimonta eccezionale, dovuta alla macchina che finalmente era a punto, ed anche alle gomme che la Goodyear metteva a disposizione di tutti ma che erano inadatte alle Ferrari.

 

Il duello in Giappone sul tracciato del Fuji era attesissimo. Non ci fu, invece, per la decisione di Lauda di ritirarsi subito dopo la partenza. Hunt era anche lui contrario a correre, con la pista bagnatissima per la pioggia che cadeva in continuit?, ma quando la decisione di dare la partenza ? stata presa, egli si ? allineato con gli altri, ed ha corso impegnandosi al massimo. Lauda ha preferito ritirarsi, non sentendosi sicuro. Il finale di gara era movimentatissimo, perch? le fermate ai box per il cambio delle gomme avevano creato molta confusione. Proprio negli ultimi giri Hunt ha riconquistato il terzo posto, grazie alle fermate di Clay Regazzoni e Alan Jones per cambiare le gomme. E cos? diventava Campione del Mondo, per un solo punto di vantaggio. Scese dalla vettura e si diresse come una furia contro Mayer, convinto di aver perso per disordini ai box, ma il ?viennese? (come lo chiamava Hunt) gli venne incontro raggiante del successo finale. Fu una scena davvero curiosa. Un?impresa favorita, certo, dalle amare vicende che hanno colpito Lauda, ma che premiava l?uomo migliore della seconda parte della Stagione. Un uomo che aveva saputo superare tante difficolt?, tra le quali quelle private di un divorzio che era giunto inatteso a tutti, come inattesa era stata la decisione di Hesketh di smettere di correre. A Parigi, per ricevere il riconoscimento del Titolo Iridato conquistato, si present? in smoking e scarpe da ginnastica, anche se lui avrebbe preferito andare scalzo, come spesso faceva. Il suo atteggiamento quasi da rockstar contribu? al diffondersi della Formula 1. La sua onest? e sincerit? lo faceva amare cos? tanto dalla gente.

 

La Stagione 1977 ? stata molto meno felice. La macchina era un poco scaduta di valore ed ha dovuto essere sostituita con la pi? recente M26. Una lunga serie di rotture di motori ha colpito Hunt come altri che utilizzavano il Ford Cosworth; poi Andretti con la Lotus e Scheckter con la Wolf (macchina costruita da ?doc? Postlethwaite) si sono aggiunti a Lauda e Reutemann nella divisione dei successi. Durante una gara di Formula Atlantic in Canada, alla quale Hunt assiste in qualit? di spettatore, scopre il talento di Gilles Villeneuve, un giovane pilota sconosciuto all?ambiente dell?Automobilismo sportivo. Hunt ha avuto un finale di Stagione molto bello, con le vittorie in USA e Giappone, che si sono aggiunte a quella in Gran Bretagna, ma si ? ritirato tredici volte sulle diciassette gare disputate. L?ultima corsa dell?anno ? stata anche la sua ultima vittoria, al Fuji, ma non ha voluto salire sul podio a farsi applaudire, scappando a rincorrere un aereo che lo portava ad occuparsi di affari. Denaro, denaro: questo ? quel che egli sembra adesso chiedere. E basta. Nella graduatoria finale del Campionato Mondiale ? al quinto posto, molto pi? in basso di quel che sperasse. Continuava invece la sua Carriera di sex simbol, conteso dalle donne e dalle riviste patinate.

 

Di meccanica capisce poco e lo ammette. ?Lauda parla di tecnica coi tecnici. Io sono l?opposto. A me la tecnica non interessa; l?unica cosa che voglio ? sedermi dietro un volante e guidare al massimo delle mie possibilit?. Certo che devo dedicare il mio tempo anche alle prove, alla messa a punto della macchina. Per? quel che io voglio ? correre, battermi, e vincere. ? l?unica cosa che mi dia soddisfazione, e non soltanto nelle corse. Per vincere mi impegno a fondo anche quando gioco a golf, o a backgammon?. Una specie di fanatismo, il suo; una voglia di eccellere che probabilmente nasconde qualche complesso, qualche senso d?inferiorit? e che lo rende molto diverso da tutti. ?La vita ? breve e voglio trame il massimo godimento? dice. ?Ho diviso il mio tempo tra le cose serie e quelle divertenti. Mi impegno a fondo seriamente nelle prime e mi diverto a fondo con le seconde?.

 

L?anno seguente, il pilota inglese rimase presso il Team McLaren, ma in totale declino, conquistando solo otto nella Classifica Finale. Il miglior risultato ? un terzo posto nel Gran Premio di Francia. Alla partenza del Gran Premio d?Italia 1978 a Monza, resta coinvolto nell?incidente alla prima chicane nel quale perde la vita il pilota svedese Ronnie Peterson, destinato a sostituirlo in McLaren. James Hunt si scatena come una furia contro il giovane Riccardo Patrese, che verr? ingiustamente estromesso per una gara dal comitato dei piloti.

 

La sua ultima Stagione in Formula 1, nel 1979, venne consumata con il Team Wolf, rimasto orfano del pilota sudafricano Jody Scheckter. Lo scarso rendimento delle auto che gli furono affidate nelle sue ultime due Stagioni lo demotiv?: all?improvviso, come nel suo stile, a met? della Stagione 1979, dopo il Gran Premio di Monaco, decise di abbandonare la Carriera di pilota scomparendo dalla scena del Circus della Formula 1. Poco dopo James si ruppe una gamba in un tentativo di fare un salto sullo snowboard in spiaggia.

 

Dopo un tentativo mal riuscito di fare l?agricoltore, James Hunt ritorn? nel mondo della Formula 1 e si diede alle telecronache dei Gran Premi per la BBC e per Eurosport, con commenti che innescarono spesso polemiche roventi fra i suoi colleghi, spesso giudicati con troppa disinvoltura dall?ex Campione iridato. La prima gara di Formula 1 ?commentata in diretta? dall?irrequieto Hunt fu il Gran Premio di Monaco 1980, affiancato dall?esperto Commentatore BBC Murray Walker. La cabina di commento era un fazzoletto di terra dalla parte opposta della pit-lane. I due si sedettero su due sedie pieghevoli proprio dietro alle barriere, sul lato in cui le monoposto sfrecciavano a pi? di 280 chilometri orari. Tra di loro, un monitor TV e un pezzo di stoffa consunto in caso piovesse. Pochi minuti prima dell?inizio della corsa, in grande ritardo rispetto ai tempi da rispettare, James arriv?: spettinato, con la barba non fatta, a piedi nudi e mezzo infangato, con addosso una t-shirt e un paio di jeans tagliati, in mano una bottiglia di vino. Si sedette, mise davanti alla faccia di Walker la gamba ingessata, la gara inizi? e part? il commento.

 

Una volta, Murray fu sul punto di sferrargli un pugno durante una telecronaca. Nel suo mirino finirono pi? volte Jean-Pierre Jarier, Nigel Mansell, Ken Tyrrell e soprattutto Riccardo Patrese: del resto, con il pilota padovano c?era ancora ruggine per l?episodio monzese del 1978. Ma ai contrasti, alle prese di posizione, agli atteggiamenti strafottenti, Hunt era abituato. A Spa-Francorchamps 1989 l?imprevedibile James non arriv? in cabina di commento in occasione della gara. Di lui si perse ogni traccia. Quando, dopo la corsa, lo staff televisivo della BBC riusc? a trovarlo, James disse che era dispiaciuto, ma che era rimasto a letto perch? non si sentiva bene. Era scontato pensare che non ci fosse stato solo e la cosa non stup? affatto nessuno.

 

La sua esistenza ? sempre stata esagerata, a cominciare dal modo di vivere la Formula 1, per finire all?uso e all?abuso di fumo, alcool, passando da una vita privata perlomeno disordinata. Le sue passioni erano il Tennis e l?allevamento di uccelli rari che custodiva in gabbia. La moglie Susy Miller, bella modella, lo aveva lasciato per Richard Burton, all?epoca ex compagno dell?attrice Liz Taylor. Anche il suo secondo matrimonio con Sarah era finito, ma erano nati due bambini, Tom e Freddie (oggi pilota alle prime esperienze), per i quali era un padre affettuoso e molto premuroso. Inoltre, gravi disavventure finanziarie gli costarono il grosso della fortuna che aveva accumulato. Pochi anni prima della morte, la stampa torn? ad occuparsi di lui quando rimedi? una multa per eccesso di lentezza, mentre girava in auto per Londra.

 

La sua morte, avvenuta improvvisamente a 45 anni nella sua villa a Wimbledon per arresto cardiaco, ha suscitato dubbi sull?effettiva causa del decesso. Al suo funerale c?erano tutti i grandi della Formula 1 e fu un?occasione davvero commuovente e sentita, di sicuro quello che James avrebbe voluto. Infatti, nel suo testamento lasci? dei soldi perch? i suoi amici facessero una festa dopo il funerale. Come tutti noi, era un uomo complesso, ma anche altruista, buono e onesto. E siamo certamente sicuri che James Hunt ha lasciato un segno indelebile in questi Cinquant?anni di Storia della Formula 1.

 

 

 

due aneddoti in pi?:

1) Al GP del Giappone 1976 lui tagli? il traguardo convinto di essere arrivato quarto e non terzo, quindi in una posizione insufficiente a vincere il titolo mondiale. Appena tagliato il traguardo abbandon? la monoposto lungo la pista, scese dall?auto e cominci? a prenderla a calci urlando e bestemmiando. Quando rientr? ai box, mentre l?inglese urlava a gran voce il nome del capo della McLaren Teddy Mayer reo di avergli fatto forare le gomme (in realt? la colpa era proprio di Hunt che era stato avvertito sulla possibilit? di una foratura) Mayer gli corse incontro con le tre dita alzate dicendo che era arrivato terzo. A quel punto Hunt e Mayer si abbracciano e cominciano a saltare come degli indemoniati. Intervistato poi dai giornalisti disse che ora che era diventato campione il minimo a cui aveva diritto era che suo fratello avrebbe dovuto venire a prenderlo all?areoporto. Quando arriv? suo fratello, un altro dal carattere di Hunt, i giornalisti gli dissero:?Sei contento che hai un fratello campione del mondo?? E lui rispose qualcosa come:?Contento un corno, mi sono dovuto svegliare alle sei per venire qua! La prossima volta lo abbandono qua, non me ne frega niente!!!?

 

2) Sempre al Fuji, ma l?anno dopo era il 1977 vinse proprio Hunt che appena tagliato il traguardo prese un taxi e torn? all?areoporto. C?? la foto del podio di quella gara dove c?? Reutemann e Depailler con il buco lasciato dal primo posto.

 

 

 

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1) Al GP del Giappone 1976 lui tagli? il traguardo convinto di essere arrivato quarto e non terzo, quindi in una posizione insufficiente a vincere il titolo mondiale. Appena tagliato il traguardo abbandon? la monoposto lungo la pista, scese dall?auto e cominci? a prenderla a calci urlando e bestemmiando. Quando rientr? ai box, mentre l?inglese urlava a gran voce il nome del capo della McLaren Teddy Mayer reo di avergli fatto forare le gomme (in realt? la colpa era proprio di Hunt che era stato avvertito sulla possibilit? di una foratura) Mayer gli corse incontro con le tre dita alzate dicendo che era arrivato terzo.

 

Beh, diciamo che non abbandon? la vettura lungo la pista, rientr? correttamente ai box, per quanto incacchiato.

 

as1976_4.jpg

 

2) C?? la foto del podio di quella gara dove c?? Reutemann e Depailler con il buco lasciato dal primo posto.

 

Sul podio c'erano Depailler e Tramonti della Marelli. Reutemann non sal? per rispetto alle vittime dell'incidente di Villeneuve.

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interessantissima biografia,grazie per averla postata.....

cmq cos? a primo impatto mi pare di capire ad occhio e

croce che hunt sia stato il barry sheene dell'aurtomobilismo no?

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interessantissima biografia,grazie per averla postata.....

cmq cos? a primo impatto mi pare di capire ad occhio e

croce che hunt sia stato il barry sheene dell'aurtomobilismo no?

 

 

Si direi che ci st

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quindi lauda rinunci? a correre quel giorno...fu l'unico a prendere

quella decisione?alla fine il titolo di hunt fu meritato a conti fatti?

che ne pensate?

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cmq cos? a primo impatto mi pare di capire ad occhio e

croce che hunt sia stato il barry sheene dell'aurtomobilismo no?

 

Pi? o meno.

 

Diciamo che avevano gli stessi gusti anche se Barry era molto pi? raffinato e pazzo.

Prima del via suo padre Frank, che era anche il suo meccanico, gli portava un whisketto sullo schieramento...

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quindi lauda rinunci? a correre quel giorno...fu l'unico a prendere

quella decisione?alla fine il titolo di hunt fu meritato a conti fatti?

che ne pensate?

Meritato direi proprio di no.

 

Prima che Lauda si bruciasse la faccia e respirasse quei maledetti fumi al Nurburgring aveva quasi 30 punti di distacco, come fa ad essere un titolo meritato?

 

Il 1976 fu anche la stagione in cui esordi la prima monoposto a 6 ruote, le celebre Tyrell P34.

 

70s3.jpg

 

Tyrrell_p34_1976.jpg

 

Davvero molto bella... e pensare che nello stesso anno Scheckter vinse in Svezia e pure Depailler fece diversi podi... per cui l'idea delle 6 ruote di Derek Gardner non doveva essere poi cosi sbagliata, no?

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quindi lauda rinunci? a correre quel giorno...fu l'unico a prendere

quella decisione?alla fine il titolo di hunt fu meritato a conti fatti?

che ne pensate?

 

Ci? che ? successo nel '76 ? pi? che sufficiente a scrivere un romanzo, ne successero di cotte e di crude tra carte bollate, accuse, sospetti e casini vari.

 

Per ci? che riguarda il Fuji, la versione ufficiale ha sempre parlato del "coraggio di avere paura" di Lauda.

 

La domenica la pista ? inondata da un diluvio che mette in forse lo svolgimento del GP.

I piloti non hanno intenzione di partire in quelle condizioni e ottengono di posticipare la partenza nella speranza di un miglioramento delle condizioni meteo, ma l?acquazzone non accenna a diminuire di intensit?. La direzione di corsa impone perci? di partire ugualmente, anche perch? l?evento viene trasmesso via satellite, con costi di noleggio enormi per gli organizzatori. Si parte con 2 ore di ritardo, la visibilit? ? pressoch? nulla, l?aderenza ancora meno.

Hunt parte in testa seguito da Watson, Andretti, Scheckter, Brambilla e Regazzoni, Hoshino, che monta gomme Bridgestone, ? 8?, Lauda 10?.

Alla fine del 2? giro Lauda rientra ai box e, senza nessun problema apparente, scende dalla macchina e si ritira: ?Correre in queste condizioni ? troppo pericoloso. Ho paura?. Forghieri gli propone di dare la colpa alla centralina Magneti Marelli, ma ? lo stesso austriaco ad opporsi e ad imporre alla squadra di dire, per una volta, la verit?. E? quello che passer? alla storia come il ?Grande Rifiuto?.

Anche Fittipaldi, Pace e Perkins abbandonano volontariamente per le condizioni proibitive. A questo punto ? sufficiente il 4? posto per Hunt che, a parit? di punti, ha una vittoria pi? di Lauda.

Lauda parte immediatamente con Marlene verso l?aeroporto pi? vicino a bordo di una Rolls Royce.

Hunt, al quale basta il 4? posto, si lascia superare da Depailler e Andretti quando mancano 9 giri alla bandiera a scacchi per non mandare in crisi le ormai provatissime gomme. Depailler fora la posteriore sinistra e rientra in quinta posizione lasciando Andretti al comando. Anche Hunt, che aspetta eventuali decisioni dal muretto per il cambio gomme, ? vittima di una foratura lenta e rientra ai box a soli 4 giri dalla fine. Il cambio viene effettuato in 27? e, quando riparte, Hunt ? 5? e Lauda, virtualmente, ? Campione del Mondo. Nel corso dell?ultimo giro, Hunt raggiunge e supera Jones e Regazzoni che non gli oppone resistenza anche perch? al muretto della Ferrari non c?? pi? nessuno che gli indichi la situazione.

 

Alla domanda se fosse vera la voce che circola da anni e cio? che Regazzoni abbia volutamente fatto passare Hunt per l'odio verso Lauda, colpevole di non volerlo pi? in Ferrari, l'allora DS Daniele Audetto ha recentemente scritto:

"Bisognerebbe chiederlo al Rega ! Certo che alla ultima gara Ferrari....!!

Ma le verit? sono tante, a cominciare dalla rinuncia di Ferrari di correre al GP d'Austria e con una sola Ferrari in Olanda, quando io volevo Peterson e non Reutemann, buon pilota ma fragile psicologicamente. Ma Niki non volle Ronnie in quanto lo conosceva bene da quando erano insieme in March!!

Contattai anche Emerson che per? era legato alla Copersucar (da molti soldi!), ma Niki fece fuoco e fiamme perch? voleva uno morbido, come Carlos.

E poi al Fuji lo fregarono i suoi colleghi, tutti d'accordo a fermarsi per la bufera ma solo quattro o cinque lo fecero. Purtroppo Niki si ferm? troppo presto, prima di Hunt che continu? imperterrito infischiandosene dell'accordo....

Quando finir? di lavorare scriver? un libro e mi toglier? qualche sassolino dalle scarpe, come l'uso delle radio che provammo a Fiorano, importate dai ?poveri? Rally, e che Ferrari non volle sviluppare e usare. Vi ricordate la foto di Rega con un'antennina sul casco a Fiorano? Se avessi avuto le radio in Giappone avrei potuto avvisare Niki che Hunt non si fermava, altro che il coraggio di aver paura; tutte balle."

 

Nella sua biografia Lauda scrive:

"Se fossi stato un pochino pi? rilassato negli ultimi minuti avrei potuto portare a casa tranquillamente e senza problemi i 2 punti necessari. per vincere ma questo non ha molta importanza per me. ... Prima di tutto la Casa commise una tale serie di errori che a Fuji perdemmo la partita decisiva ... Nonostante questo sarebbe bastato un niente, avrebbero poutto semplicemente richiamare agli ordini il mio compagno di scuderia Regazzoni. Ma la sola cosa che avevano in mente alla Ferrari era: Lauda si ? arreso al Fuji, ? l? che abbiamo perso il mondiale.

...

Quando piove ? necessaria una riserva aggiuntiva di motivazione e determinazione; io avevo esaurito quelle riserve.

Per tutto il giorno non si vide altro che pioggia, sulla pista si erano formati dei ruscelletti. Durante il warm-up si andava fuori strada a 30 all'ora nelle curve, tutti si rifiutarono di correre a eccezione di Brambilla e Regazzoni. Attorno alle quattro arriv? un tizio che disse che stava facendo buio, se non fossimo partiti subito non si sarebbero potuti correre gli ultimi giri e tutto, la televisione e la corsa, sarebbe andato a catafascio.

Brambilla, il pi? tonto, si muove per primo e tutti gli altri lo seguono. Per Fittipaldi, Pace e il sottoscritto era chiaro che non avremmo corso anche se ci saremmo comunque presentati in pista per non far perdere alla scuderia il premio di partenza, poi ci saremmo ritirati.

...

In mezzo al diluvio ero in preda al panico, non vedevo nulla, avevo la sensazione che da un momento all'altro chiunque potesse tamponarmi.

...

Che poi si fosse verificato il grande miracolo della cessazione della pioggia dopo 12 ore di scrosci ininterrotti, pressapoco ad un quarto di corsa, questa ? un'altra faccenda. Se avessi tenuto duro fino a quel momento, andando piano, pensando solo a salvare la pelle, non avrei avuto poi difficolt? a partire all'attacco e ottenere comunque un piazzamento utile per il titolo. Sarebbe bastato il quinto posto. Ma quel giorno non avevo la forza di resistere e di condurre una gara d'attesa."

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*** :idolo:

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sembra che lauda sia stato effettivamente fregato dal mancato accordo,o meglio dal fatto che molti piloti infine non abbiano rispettato il patto di fermarsi subito.lauda rientro' dopo due giri,gli altri aspettarono un po' e incredibilemnte smiese di piovere dopo ore e ore.hunt si classifico' terzo negli utlimi due giri,foro' addirittura al penultimo giro ma per sua fortuna vicino ai box,poi rientro' e rimonto' come una furia su regazzoni e depailler e ottenne il terzo posto.non si era neanche accorto.

 

autopsrint una volta scrisse un lungo dossier sostennendo che vi era stato un complotto per indurre lauda a credere che tutti i piloti sarebbero partiti(per motivi conttrattuali) e poi si sraebberoi fermati subito

 

comuqnue vi furono nel corso della stagione altri episodi controversi

 

GP D'INGHILTERRA

alla partenza si innesca un incidente che coinvolge hunt.la gara e' interrotta.i meccanici riparano la vettura di hunt che pro' non raggiunge autonomamente i box.dovrebbe essere squalificata ma il pubblico rumoreggia e protesta nelle tribune.allora la direzione gara fa correre hunt sub judice.hunt vince la gara.verra' squalificato dopo monza.a parigi lauda si presenta' coperto di bende.secondo hunt e' tutta una pagliacciata per influnzare la giuria,visto che le bende non sono piu' necessarie a lauda.

ad hnt vengono tolti i punti della vittoria.il distacco che era sceso a 5 punti torna a 17 punti

 

GP MONZA

 

alla mclaren e alla penske vengono tolti i tempi del sabato.la benzina viene definita non conforme in quanto con ottani superiore alla legge italiana.alla mcalren si difendono dicendo che la benzina e' stata acquistata in inghilterra,con ottani regolari.si va allora coi tempi del venerdi,altissimi causa pioggia.hunt e' fuori dai 26 partenti.

tuttavia il forfait a poche ore dalla aprtenza di merzario e stuppacher,consente ad hunt di essere riammsso in griglia.

cosa successe?=i commissari vollero penalizzare hunt a tutti i costi?cosa ci fu dietro al forfait di quei piloti che non partirono?

 

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Squadra che vince non si cambia. Lauda e Regazzoni sono riconfermatissimi ma alla Ferrari qualcosa cambia: il DS Luca di Montezemolo viene chiamato a ricoprire un incarico pi? importante in FIAT e il suo posto viene preso da Daniele Audetto, proveniente dalla Lancia.

 

Scheckter e Depailler cominciano la stagione con la vecchia Tyrrell 007 in attesa della P34 a 6 ruote.

La scuderia pi? in crisi ? la Lotus di Colin Chapman il quale, dopo aver spremuto il modello 72 per ben 6 stagioni, schiera la 77, una monoposto di transizione. Ronnie Peterson ha rinnovato il contratto ma, per recuperare un po? di soldi, il DS Peter Warr cerca di ?venderlo? a qualche altro team. Mario Andretti ritorna, 7 anni dopo, ma per il solo GP del Brasile, avendo parecchi dubbi sull?attuale situazione del team.

 

La Brabham cerca di controbattere la Ferrari con le sue stesse armi raggiungendo un accordo per la fornitura dei potenti motori boxer 12 cilindri dell?Alfa Romeo. La nuova BT45 viene presentata a Balocco nell?ottobre 1975 ma dovr? fare i conti con l?enorme ?sete? del potente motore che la costringer? ad imbarcare oltre 210 litri di benzina che renderanno difficilissima la ricerca del giusto assetto. Il ritorno della Casa di Arese sar? sottolineato dalla livrea rossa adottata delle vetture di Ecclestone. I piloti, per il terzo anno consecutivo, sono Reutemann e Pace.

 

La nuova March 761 ? molto simile alla vecchia vettura e Robin Herd schiera ben 3 monoposto per Brambilla, la Lombardi e Stuck, tutte ufficiali ma ognuna col proprio sponsor. Il problema principale della nuova creatura di Robin Herd ? che non riesce a mandare bene in temperatura le gomme rovinandole in maniera abnorme.

 

La McLaren M23 viene alleggerita ed irrigidita e dotata di un nuovo cambio a 6 marce sviluppato da Alistair Caldwell ma la novit? pi? clamorosa ? l?abbandono di Fittipaldi al team. Il suo sedile in McLaren viene occupato dall?ormai affermato James Hunt, pilota playboy rimasto a piedi per lo scioglimento del team Hesketh, riconoscibile nei box per la sua andatura ciondolante, le enormi scarpe (portava il nr. 48!) con la punta tagliata, per una curiosa toppa cucita sulla tuta recante la scritta ?Sex is a high performance thing? e per l?abitudine di rilasciare autografi? sui seni delle ragazze. Il 2? pilota ? sempre Mass.

 

Come annunciato a fine ?75 dal suo patron Louis Stanley, la BRM si presenta al primo GP ma la vettura non ? altro che la vecchia P201 modificata con un muso ?tipo Brabham? con i radiatori spostati anterioriormente. Il solo pilota ? Ian Ashley.

La Shadow perde il suo sponsor principale UOP, rilevato da un altro gruppo petrolifero che non intende investire soldi nella F1. La conseguenza principale ? che Don Nichols non ha denaro per costruire una nuova vettura e si deve limitare ad adattare le vecchie DN5 al nuovo regolamento. I piloti restano Pryce e Jarier.

 

Il petroliere austro-canadese Walter Wolf decide di unirsi in societ? con Frank Williams e acquista in blocco telai, tecnici e strutture della ormai defunta Hesketh. La nuova scuderia si chiama Wolf-Williams. I piloti sono Jacky Ickx e Renzo Zorzi.

La FW05, disegnata da Harvey Postlethwaite, non ? altro che un?evoluzione della Hesketh 308C e si riveler? disastrosa.

La Francia rientra in F1 con la scuderia di Guy Ligier, ex pilota di F1 e costruttore di piccole vetturette. Le sue vetture da corsa hanno la sigla JS in ricordo dell?amico Jo Schlesser scomparso in corsa nel 1968. La JS5, sponsorizzata dalla Gitanes e disegnata dall?ex progettista della Matra Gerard Ducarouge, monta il 12 cilindri Matra e la sua caratteristica pi? evidente ? l?enorme presa d?aria dinamica alle spalle del pilota, Jacques Laffite, che ottimizza il flusso d?aria verso l?alettone posteriore. Questo espediente andr? per? rimosso a partire dal GP di Spagna.

 

La Penske, ingaggiato il barbuto irlandese John Watson, comincia la stagione con la vecchia PC3.

Fittipaldi lascia dunque la McLaren per seguire il fratello Wilson e trasferire tutta la sua esperienza nel progetto Copersucar. La nuova FD04 ? concepita ?a 4 mani? da Divila e nientemeno che Maurice Phillippe, il ?pap?? della Lotus 72. Oltre a Emmo, la Copersucar sar? guidata in qualche occasione dal debuttante 23enne brasiliano Ingo Hoffmann.

 

 

Interlagos, 25 gennaio

 

Il mondiale, per la prima volta dopo 5 anni, non parte dall?Argentina a causa della grave situazione politica che si ? venuta a creare nel paese che culminer? con il golpe militare del 24 marzo con il quale il generale Jorge Videla prender? il potere imponendo la legge marziale, uccidendo 2.300 persone e facendo sparire 30.000 suoi oppositori, i desaparecidos. Due settimane prima del GP del Brasile il Consiglio di Sicurezza dell?ONU ammette l?Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) e in Italia esce nelle edicole un nuovo quotidiano, La Repubblica, diretto da Eugenio Scalfari. Il 21 gennaio decolla dall?aeroporto di Orly il Concorde, primo aereo supersonico commerciale che copre la tratta Parigi-Dakar-Rio de Janeiro. In Italia viene definitivamente bandito dalla Cassazione il film ?Ultimo tango a Parigi?. Bruno Lauzi ? in testa alla Hit Parade con ?La Tartaruga?.

In Ferrari c?? molta fiducia nonostante la prima pole position della carriera di Hunt che batte Lauda di soli 2 centesimi. Seguono Jarier, Regazzoni, Fittipaldi che fa volare la Copersucar, Mass, Brambilla e Watson. Deludono le Brabham-Alfa con Pace 10? e Reutemann 15? ma soprattutto lasciano perplessi le prestazioni delle Lotus 77 con Andretti 16? e Peterson 18?. Dopo le prove, in casa Ferrari la fiducia aumenta anche grazie alle notizie che arrivano dall?Europa: Sandro Munari ha rivinto per il secondo anno consecutivo il Rally di Montecarlo con la Lancia Stratos.

Prima del via il sole ? talmente cocente che i ?bomberos? devono annaffiare il folto pubblico di San Paolo.

Regazzoni parte benissimo e guida il plotone dei 22 piloti seguito da Lauda, Hunt, Brambilla, Jarier e Mass. Quest?ultimo danneggia il musetto e rientra ai box per sostituirlo lasciando il 6? posto a Pryce. Brambilla comincia ad avere problemi al motore e dal 4? giro deve rallentare per poi ritirarsi con la pressione dell?olio a zero. Anche Andretti e Peterson, dopo essersi agganciati tra di loro, sono costretti al ritiro. Al 9? giro Regazzoni rientra ai box per sostituire una gomma e Lauda prende il comando davanti a Hunt, Jarier, Pryce, Depailler e Stuck. Fittipaldi ha problemi di motore e naviga nelle retrovie. Al 26? giro Jarier passa Hunt e tenta di andare a prendere Lauda che ha 6? di vantaggio. Hunt ? in crisi e viene superato anche da Pryce e Depailler prima di uscire di pista al 33? passaggio mentre Jarier ? scatenato e, dopo aver segnato il giro pi? veloce, raggiunge Lauda. L?austriaco imposta una curva con una traiettoria insolita, pi? larga del solito, Jarier si infila nell?inaspettato varco e? scivola su una macchia d?olio finendo fuori pista. A 5 giri dalla fine Depailler strappa a Pryce il secondo posto mentre Mass rientra in zona punti dopo la sosta iniziale. Al termine dei 40 giri Lauda precede Depailler, Pryce, Stuck, Scheckter e Mass. Il campione del mondo viene caricato sulle spalle da un militare della sicurezza e cos? trasportato fino al podio?

 

 

 

 

Kyalami, 6 marzo

 

In Italia siamo in piena crisi economica, l?inflazione viaggia vicino al 20%, la Lira viene svalutata del 12%: per acquistare un dollaro occorrono 880 lire. La situazione ? tragicomica: non circolano pi? monete da 50 e 100 lire, scomparse e gli istituti bancari emettono dei miniassegni per coprire la carenza di moneta spicciola. Gli italiani si ?consolano? con la doppietta di Pierino Gros e Gustavo Thoeni nello slalom alle Olimpiadi di Innsbruck e soprattutto stravedono per Sandokan in TV.

Peterson abbandona la Lotus, preoccupato dalla fragilit? della 77 e ritorna alla March 6 anni dopo il suo debutto in F1 al posto della Lombardi. Anche Andretti, momentaneamente, lascia la Lotus e giunge in Sud Africa per guidare la Parnelli.

 

Chapman sostituisce i due piloti con Bob Evans e col debuttante svedese Gunnar Nilsson che si ? messo in luce in F3. Debutta la nuova Surtees TS19, fortemente ispirata alla Brabham BT44, pilotata da Lunger e ritorna Amon, guarito dall?incidente stradale subito il precedente inverno, con la Ensign mentre Leclere sostituisce Zorzi sulla seconda Wolf-Williams. Si rivede la Hesketh che, sotto la gestione di Anthony ?Bubbles? Horsley, noleggia vetture e ricambi al migliore offerente che, a Kyalami, ? Harald Ertl. La BRM rinuncia alla trasferta ed annuncia una ?pausa di riflessione? fino a nuovo ordine.

Hunt ? ancora in pole davanti a Lauda, Watson, Mass, Brambilla, Depailler, Pryce e Laffite.

Lauda scatta in testa seguito da Mass, Brambilla, Hunt, Depailler e Peterson. Nel corso del 2? giro Brambilla e Hunt superano Mass mentre Peterson ha la meglio su Depailler. Brambilla non pu? reggere il passo delle McLaren e viene sfilato prima da Hunt e poi da Mass insediandosi al 4? posto. Al 15? giro Peterson e Depailler si toccano e concludono la loro gara. Brambilla ? sempre pi? in difficolt? e cede 3 posizioni a Pryce, Regazzoni e Scheckter. Il gallese della Shadow si ferma ai box al 43? giro mentre Regazzoni si ritira al 52? per rottura del motore. Lauda ? in crisi con le gomme ma decide di rischiare perch? la sostituzione gli costerebbe la vittoria. Hunt recupera e lo raggiunge nel corso dell?ultimo giro ma Lauda resiste e vince davanti a Hunt, Mass, Scheckter, Watson e Andretti con Brambilla che perde il 5? posto a pochissimi giri dal traguardo per una foratura.

 

 

 

Long Beach, 28 marzo

 

Il 14 marzo si ? corsa a Brands Hatch la Race of Champions vinta da Hunt davanti a Jones sulla nuova Surtees TS19 e a Ickx su Hesketh. Nel giro di ricognizione esce di pista per un guasto ai freni, ritirandosi, il romagnolo Giancarlo Martini, zio di Pierluigi, che guida una Ferrari 312T messa a disposizione dal Drake a Giancarlo Minardi, titolare della Scuderia Everest, dopo una selezione con Lamberto Leoni e Gabriele Serblin. Anche la vettura di Lauda si fermer? dopo 2 giri per lo stesso problema.

Il Circus vola per la prima volta in California, a Long Beach, dove viene ricavato un circuito cittadino dall?organizzatore Chris Pook nell?ambito di una serie di iniziative per rilanciare il turismo nella cittadina situata sul Pacifico. Per delimitare le curve vengono utilizzate pile di gomme vecchie e botti di lamiera vuote.

Il pi? veloce delle prove ? Regazzoni che ottiene la sua quinta ed ultima pole della carriera proprio nella ?Montecarlo americana? precedendo Depailler, Hunt, Lauda, Pryce, Peterson, Jarier e Brambilla. Sono ammesse al GP solo 20 monoposto. Si qualificano anche Merzario, che fa il suo rientro con una quarta March ?factory? sponsorizzata dalla Ovoro, e Jones sulla seconda Surtees sponsorizzata dalla fabbrica di preservativi Durex.

 

Regazzoni prende subito il comando davanti a Depailler, Hunt, Lauda, Pryce e Peterson mentre Brambilla e Reutemann si autoeliminano dopo un contatto. Al 4? giro si toccano anche Hunt e Depailler: il francese, superato da Lauda, pu? riprendere mentre Hunt si deve ritirare ma per qualche giro rimane a bordo pista inveendo ed imprecando contro Depailler a ogni suo passaggio. Scheckter intanto si porta al 4? posto dopo aver superato Peterson e Pryce. Al 13? passaggio Depailler va in testacoda e precipita al 7? posto ma si impegna in una bella rimonta che lo porta a sorpassare in breve Jarier e Peterson.

 

Con i ritiri di Pryce e Scheckter, Depailler si ritrova di nuovo 3? seguito da Peterson, Jarier e Mass. Peterson rientra ai box per problemi ai freni e Laffite sale al 6? posto. La Ligier con l?enorme snorkel funziona benissimo sul circuito californiano e Jacquot supera anche Mass e Jarier. La gara non ha pi? sussulti e Regazzoni conquista la vittoria dopo aver condotto per tutto il GP facendo segnare anche la pole e il giro pi? veloce in gara (migliore della pole!) ed ottenendo quindi il cosiddetto ?Grand Chelem?. Alle sue spalle chiudono staccatissimi Lauda, Depailler, Laffite, Mass e Fittipaldi che porta a punti la Copersucar per la prima volta superando Jarier all?ultimo giro. Clay dichiara a fine gara: ?se mi danno sempre la macchina di Lauda non ho paura di nessuno?. E? la nona ed ultima vittoria, in 15 GP disputati, della 312T.

 

 

 

Jarama, 2 maggio

 

Negli USA viene fondata la Apple Computers, in Italia viene ucciso Pier Paolo Pasolini. Lucio Battisti e gli ABBA con ?Ancora tu? e ?SOS? sono in testa alle vendite dei 45 giri.

Al ritorno in Europa si corre a Silverstone l?International Trophy vinto da Hunt su Brambilla e Scheckter. Martini questa volta chiude decimo con l?unica Ferrari presente.

Sul circuito spagnolo di Jarama entra in vigore il nuovo regolamento deciso dalla Commissione Sportiva Internazionale che, per contenere la proliferazione di prese d?aria sempre pi? grandi e pericolose e rallentare le vetture, impone un?altezza massima da terra della vettura di 85 cm e la riduzione dello sbalzo dell?alettone posteriore da 100 a 80 cm dall?asse delle ruote posteriori. Le monoposto sono cos? profondamente modificate nell?aspetto. La Ferrari fa debuttare la 312 T2, che altro non ? che un?evoluzione della 312T, priva dei ?parafango? dei quali era dotata in sede di presentazione perch? considerati irregolari dalla CSI. L?attenzione di tutti ? per? conquistata dalla Tyrrell che schiera una vettura dotata di? 6 ruote per Patrick Depailler. Il Project 34 (da cui la sigla P34) di Derek Gardner ha l?intenzione di ridurre la sezione frontale della monoposto, dotata di 4 piccole ruote anteriori sterzanti da 10? (le altre vetture hanno ruote da 13?) protette dal grosso musetto per aumentare la velocit? di punta. La raddoppiata superficie d?appoggio anteriore, inoltre, ne avrebbe migliorato notevolmente la stabilit?. In realt? la sezione frontale rimane immutata in quanto le ruote posteriori rimangono della dimensione precedente.

 

Tony Southgate abbandona la Shadow per approdare alla Lotus.

Hunt precede di nuovo Lauda in qualifica davanti proprio alla nuova Tyrrell di Depailler. Seguono Mass, Regazzoni, Brambilla, Nilsson e Laffite. 9? tempo per Andretti, che ritorna sulla Lotus al posto di Evans con un contratto ?a punti?, e 10? per Amon con la nuova Ensign N176. Si qualifica l?australiano Larry Perkins al volante della Boro che altro non ? che una Ensign sequestrata dallo sponsor HB a Morris Nunn, reo di non aver rispettato gli accordi per il 1975. Falliscono la qualificazione lo spagnolo Emilio Zapico sulla terza Wolf-Williams e le due Brabham del team RAM pilotate dallo svizzero Loris Kessel e dall?altro spagnolo Emilio De Villota. Lauda non ? in perfette condizioni fisiche: il 19 aprile si ? rovesciato con il trattore nella sua tenuta di Salisburgo riportando la frattura di una costola e partecipa alla corsa solo grazie alle cure fornitegli dal suo fisioterapista-guru di fiducia Willy Dungl.

Hunt, ancora una volta, esita in partenza e Lauda prende la testa con alle spalle l?inglese, Brambilla, Depailler, Mass e Laffite. Brambilla perde subito terreno a vantaggio di Depailler, Mass e Laffite prima di ritirarsi per un?uscita di pista. Laffite rientra ai box per problemi al cambio e precipita all?ultimo posto mentre Depailler esce di pista a causa del surriscaldamento dei freni che, essendo pi? piccoli, si scaldano di pi?. Lauda comincia a risentire della costola rotta e cede la prima posizione ad Hunt poco prima di met? gara subendo subito dopo anche il sorpasso di Mass. Al 4? posto segue il bravissimo Nilsson con una ritrovata Lotus seguito da Andretti che per? rompe il cambio. Al 5? posto sale cos? Regazzoni seguito da Scheckter con la vecchia Tyrrell che per? rompe il motore al 53? giro e Rega si ferma ai box per una perdita d?olio. Jarier, che nel frattempo ? diventato 5?, si ferma con l?impianto elettrico in panne mentre Mass si ferma col motore rotto a 10 giri dalla fine. Hunt vince con oltre 30? di vantaggio su Lauda e Nilsson, per la prima volta sul podio. L?ecatombe di ritiri porta in zona punti Reutemann, Amon e Pace.

Al termine della gara Hunt viene squalificato in quanto i commissari certificano la larghezza non regolamentare della carreggiata posteriore (216,8 cm invece di 215). La vittoria viene cos? assegnata a Lauda ma Teddy Mayer oppone un reclamo che sar? valutato mesi dopo. Comincia la ?guerra delle carte bollate? tra la Ferrari e la McLaren.

Dopo 4 GP Lauda ? nettamente in testa al mondiale con 33 punti seguito da Depailler con 10, Regazzoni 9, Mass 7, Hunt e Nilsson 6.

 

 

 

Zolder, 16 maggio

 

In Italia si festeggia lo scudetto del Torino e si piange la morte di 2 giovani promesse del motociclismo, il forlivese Otello Buscherini ed il cesenate Paolo Tordi, che si schiantano all?Arrabbiata 1 durante una gara del campionato italiano. Un tremendo terremoto sconvolge il Friuli. Gli italiani ballano al ritmo di ?Fly Robin fly? delle Silver Convention e, soprattutto con ?Ramaya? di Afric Simone.

A Zolder si preannuncia un dominio Ferrari. Lauda torna in pole e Regazzoni gli guarda le spalle con Hunt e Depailler in seconda fila. Seguono Brambilla, Laffite, Scheckter, anch?egli ?convertitosi? alle 6 ruote, e Amon. Riescono a qualificarsi le Brabham-RAM di Kessel e del belga Patrick Neve che ha sostituito De Villota mentre non ce la fa Guy Edwards con la seconda Hesketh ma soprattutto non accedono allo schieramento due grandi campioni come Fittipaldi e Ickx, annichiliti dall?inefficienza delle loro monoposto.

La partenza di Lauda ? perfetta e gli permette di involarsi davanti ad Hunt, Regazzoni, Laffite, Brambilla e Depailler. Il primo a cedere ?, come al solito, un pezzo della March di Brambilla (questa volta un semiasse) che stronca sul nascere le speranze del 39enne monzese. Scheckter sale al 6? posto mentre Regazzoni supera Hunt che comincia a perdere fumo dalla scatola del cambio. Laffite, dopo essersi scambiato la posizione con Depailler, rompe gli indugi e supera anche Hunt portandosi in terza posizione alle spalle delle Ferrari che hanno ormai fatto il vuoto. Hunt si ritira dopo essere stato superato anche da Scheckter e Depailler che in seguito rompe il suo Cosworth. Le posizioni si stabilizzano e a met? gara Lauda conduce su Regazzoni, Laffite, Scheckter, Amon e Jones. Al 52? giro lo sfortunato neozelandese dell?Ensign esce di pista per la rottura di una sospensione e si frattura una mano. La gara si conclude con Lauda e Regazzoni quasi ?in parata? con 35? di vantaggio su Laffite: 36 cilindri sul podio! Completano la zona punti Scheckter, Jones e Mass. Per la Ligier-Matra ? il primo podio della sua storia.

 

 

 

Montecarlo, 30 maggio

 

La Ferrari rischia di addormentare il campionato. La coppia Lauda-Regazzoni ? di nuovo davanti a tutti in prova a Montecarlo ed ? l?unica a scendere sotto l?1?13?. Addirittura Lauda gira pochissimo nella sessione decisiva. Alle loro spalle partono Peterson, Depailler, Scheckter, Stuck, Fittipaldi e Laffite. Hunt ? solo 14?. Andretti non partecipa alla gara perch? ? impegnato a Indianapolis e la Lotus schiera una sola vettura. Dopo la non qualificazione di Zolder, Fittipaldi allontana dal team Divila e Ramirez ed ingaggia il progettista della Ensign Dave Baldwin. Bruno Giacomelli vince il GP di F3.

Al via Lauda parte in testa seguito da Peterson, Regazzoni, Depailler, Scheckter e il redivivo Fittipaldi. La situazione si stabilizza immediatamente e l?unico sorpasso lo effettua Scheckter ai danni del compagno Depailler dopo 14 giri. Hunt si ritira dopo 25 giri quando ? penultimo e sul suo olio (ha rotto il motore) si gira Regazzoni perdendo 2 posizioni a vantaggio delle Tyrrell. Due giri dopo anche Peterson arriva lungo alla chicane sull?olio di Hunt e si ritira lasciando definitivamente via libera a Lauda.

 

Fittipaldi intanto deve arrendersi e lasciare passare Laffite e Stuck ma il tedesco, in giornata di grazia, si sbarazza anche della Ligier. Regazzoni riesce a superare Depailler ma a 5 giri dalla bandiera a scacchi va a sbattere alla Rascasse. Al giro successivo Mass attacca Laffite per il 6? posto, i due si toccano e la corsa del francese finisce anzitempo. Lauda vince davanti a Scheckter, Depailler, Stuck, Mass e Fittipaldi. per la Ferrari ? la 5a vittoria su 6 GP. Lauda ha 28 punti di vantaggio su Depailler.

 

 

 

Anderstorp, 13 giugno

 

L?Italia vive un momento d?oro nello sport: Felice Gimondi vince il Giro d?Italia e Adriano Panatta trionfa agli Internazionali di Tennis di Parigi. Si riscopre la tradizione melodica tricolore con ?Gli occhi di tua madre? di Sandro Giacobbe e ?La prima volta? di Andrea e Nicole.

A Varano si disputa il 2 giugno una gara del Trofeo Alfasud a coppie con i piloti del trofeo abbinati a quelli della F1. L?incasso ? devoluto in beneficenza ai terremotati del Friuli per la ricostruzione di un asilo che sar? intitolato a Graham Hill. I piloti del gruppo FIAT partecipano facendo un?esibizione con le 131 racing.

Quello di Svezia ? in qualche modo un GP storico che vede la prima pole per la Tyrrell a 6 ruote. Il sudafricano Scheckter (alla prima pole personale) precede la nuovamente competitiva Lotus di Mario Andretti (si vede la ?mano? di Southgate) e soprattutto la modestissima Ensign, portata al 3? posto in prova da un combattivo Chris Amon. Seguono Depailler, Lauda, Nilsson, Laffite e Hunt. Watson porta al debutto la nuova Penske PC4. Non si qualifica il danese Jac Nelleman con la Brabham RAM ?a noleggio?.

?Piedone? Andretti parte bene, troppo bene, tanto che verr? penalizzato di 1 minuto per partenza anticipata. Alle sue spalle seguono Scheckter, Depailler, Amon, Nilsson e Lauda. Il giovane svedese, pressato da Lauda, cerca di dare il massimo davanti al suo pubblico ma sbanda e va a sbattere proprio contro il muretto del suo box, ritirandosi, dopo soli 3 giri. A met? gara Andretti ? sempre primo ma penalizzato di un minuto. Scheckter, ?fisicamente? secondo ma ?virtualmente? primo, ? seguito da Depailler, Amon, Lauda, Laffite e Hunt. Al 37? giro Amon raggiunge Depailler e si appresta ad attaccarlo quando si rompe una sospensione della sua Ensign ed esce di pista confermando la sua ormai proverbiale sfiga cronica. Andretti risolve i dubbi dei cronometristi ritirandosi col motore rotto al 46? giro. Il finale di gara ? abbastanza piatto e le uniche emozioni vengono da Regazzoni che supera Pace e Peterson agguantando un modesto sesto posto. Vince Scheckter davanti a Depailler per una splendida doppietta a 12 ruote. Terzo posto per Lauda davanti a Laffite, Hunt e Regazzoni, sesto con le mani piagate per le vibrazioni causate dalla perdita di un piombo di un cerchio.

 

 

 

Le Castellet, 4 luglio

 

Elezioni politiche in Italia: la DC ha il 38,7%, il PCI il 34,4%. Bjorn Borg vince Wimbledon, gli USA festeggiano il loro bicentenario. Gianni Bella sbanca con ?Non si pu? morire dentro?.

Il GP di Francia segna una svolta nel campionato, non solo perch? ne conclude la prima met?. Hunt, che ha chiesto ed ottenuto dalla squadra di tornare al pi? efficiente telaio di inizio stagione, precede Lauda, Depailler, Regazzoni, Pace, Peterson, Andretti e Watson in qualifica. 24? tempo per il rientrante Henry Pescarolo. Jackie Stewart fa notare che la Esse della Verriere viene affrontata ?flat out? solo da Hunt, Scheckter, Depailler e, qualche volta, Brambilla.

Al via Lauda scatta in testa su Hunt, Regazzoni, Peterson, Depailler, Watson e Scheckter. Pur avendo mancato la qualificazione, Harald Ertl entra in pista alla chetichella ma viene ?sgamato? e fermato dopo 2 giri con la bandiera nera. L?austriaco allunga al ritmo di 1? al giro ma dopo 8 tornate, sul lunghissimo rettilineo del Mistral, il boxer della sua Ferrari rende l?anima lasciando il primo posto ad Hunt. Depailler scavalca Peterson e Scheckter super Watson. Al 18? passaggio anche Clay ? costretto a seguire la gara da bordo pista con il motore arrosto mentre Scheckter passa anche Peterson. I due ingaggiano uno splendido duello a tre con Watson che sembra veder prevalere lo svedese che ? per? costretto al ritiro a soli 3 giri dalla fine quando ? terzo. Durante la gara il parigino Laffite, al volante della francese Ligier, arriva lungo alla curva de l?Ecole e si infila letteralmente sotto alle reti di protezione. La sua corsa sembra finita, tanto che ?Jacquot? sta gi? slacciandosi le cinture di sicurezza quando, i fin troppo tifosi commissari di percorso che non hanno alcuna intenzione di rinunciare al proprio beniamino, lo obbligano a calarsi nuovamente nell?abitacolo, sfilano dal terreno i paletti di sostegno delle reti, riportano la vettura in pista e Laffite pu? incredibilmente concludere il GP! Hunt vince con facilit? davanti a Depailler, Watson, Pace, Andretti e Scheckter. Ecclestone presenta reclamo contro la Penske che in effetti ha le paratie laterali dell?alettone pi? grandi di 1 cm ma poi tutto rientra e cos? Watson e Penske possono festeggiare il loro primo podio. E? il primo zero in classifica della Ferrari. A fine gara la CSI restituisce ad Hunt la vittoria nel GP di Spagna per cui la nuova classifica generale vede Lauda in testa con 52 punti, il doppio esatto di Depailler e Hunt (26), seguono Scheckter con 24 e Regazzoni a quota 16.

 

 

 

Brands Hatch, 18 luglio

 

Una nube tossica di diossina crea vittime e rende inagibile per anni una vasta area attorno all'industria ICMESA di Seveso, circa 10 km a ovest dell?autodromo di Monza. Si aprono a Montreal i XXI Giochi Olimpici boicottati dai paesi africani per protesta contro la mancata esclusione del Sud Africa nel quale viene ancora tollerato l?apartheid. Gli ABBA sfornano un altro singolo: ?Fernando?.

Hunt batte Lauda in prova e i due si ritrovano fianco a fianco in prima fila per la quinta volta nella stagione. Seguono Andretti, Regazzoni, Depailler, Amon, Peterson e Scheckter. Falliscono la qualificazione due donne: Lella Lombardi con una Brabham RAM e l?ex campionessa di discesa libera Divina Galica che guida una vecchia Surtees TS16 con il numero 13, caso unico nella storia dei GP.

 

Dopo l?ennesima mancata qualificazione Jacky Ickx saluta Williams e se ne va.

Le due Ferrari giungono appaiate alla Paddock Hill, dopo il via. Nessuno dei due alfieri del Cavallino vuole alzare il piede dal gas e la collisione ? inevitabile. Nel caos conseguente rimangono danneggiate ben 5 vetture, tra le quali la Ferrari di Regazzoni, la McLaren di Hunt e la Ligier di Laffite per cui il direttore di corsa ? costretto a sospendere la gara. Le vetture vengono schierate per il nuovo via ma Hunt, Regazzoni e Laffite vengono respinti dai commissari in quanto scesi in pista con i rispettivi ?muletti?, cosa vietata dal regolamento. Il pubblico inglese, conscio dell?eliminazione del loro beniamino Hunt, innalza la sua protesta lanciando in pista lattine di birra e altro. Teddy Mayer guadagna tempo cercando di convincere il direttore di corsa ad ammettere al via Hunt e i meccanici McLaren, nel frattempo, riescono a sostituire la sospensione danneggiata e a riportare in pista la M23 titolare che per?, contrariamente a quanto previsto dal regolamento, non aveva raggiunto autonomamente i box. Per evitare peggiori problemi di ordine pubblico viene eccezionalmente concesso agli altri piloti coinvolti nell?incidente di ripartire sub-judice con il muletto.

Alla nuova partenza Lauda ? il pi? veloce seguito da Hunt, Regazzoni, Scheckter, Peterson e Amon. Brambilla parte, come al solito, all?arrembaggio e in breve supera Amon, che si ritira dopo 9 giri per rottura del motore, e Peterson, prima di rientrare a sostituire le gomme come il compagno di squadra svedese. A met? gara Lauda ? sempre al comando seguito da Hunt, Regazzoni, Scheckter, Merzario e Nilsson. Al 37? giro si ritira Regazzoni per rottura del motore ma sarebbe stato poi comunque squalificato a fine gara al pari di Laffite. Subito dopo si conclude la meravigliosa gara di Merzario per la rottura di un semiasse. Al 45? giro Hunt corona il suo inseguimento e si porta in testa seguito da Lauda, Scheckter, Nilsson, Pryce, Watson (autore di una rimonta fantastica) e Jones. Il barbuto irlandese supera anche Pryce dimostrando che la Penske PC4 ha raggiunto un ottimo livello di competitivit?. Il Cosworth di Nilsson priva il giovane svedese di un meritato 4? posto e nel finale di gara non ci sono pi? modifiche alla classifica. Vince nettamente Hunt con oltre 50? su Lauda, Scheckter, Watson, Pryce e Jones. La Ferrari sporge reclamo contro la McLaren mentre Regazzoni, dopo lo scontro alla prima curva, comincia a diventare un ?corpo estraneo? per la squadra, in quanto colpevole di disturbarne l?armonia interna. Il nuovo DS Daniele Audetto non riuscir? dirimere positivamente la questione anche perch? comincia a perdere la fiducia della Casa: il reclamo ? infatti stato presentato da Luca di Montezemolo, inviato dal Gruppo a Brands Hatch per avere ?il polso? della situazione.

 

 

 

Nurburgring, 1 agosto

 

La sonda Viking 1 atterra su Marte e comincia ad inviare le prime foto del Pianeta Rosso, in Cina un terremoto uccide 240.000 persone, Giulio Andreotti ?, per la terza volta, Presidente del Consiglio. I Daniel Sentacruz Ensemble riempiono le radio con ?Linda bella Linda?

Le polemiche sulla sicurezza precedono il GP di Germania che si corre per l?ultima volta sulla Nordschleife del Nurburgring. Tra i pi? accesi accusatori della pericolosit? ed inadeguatezza del tracciato c?? Lauda che ne evidenzia l?oggettiva difficolt? dei soccorsi in caso di incidente. Mai profezia fu tanto funesta!

Hunt ottiene la sua quinta pole battendo Lauda, Depailler, Stuck, Regazzoni, Laffite, Pace e Scheckter. Si qualificano anche Stommelen sulla terza Brabham-Alfa e il pilota-allevatore bergamasco Alessandro Pesenti-Rossi, al volante di una vecchia Tyrrell 007, che si mette alle spalle, estromettendoli dal GP, Lella Lombardi e nientemeno che Henry Pescarolo!

Prima del via comincia a piovere e la partenza viene ritardata per permettere di montare le gomme rain. Mass decide di rischiare, dopo aver ascoltato i suggerimenti di un amico, e parte con le slick. Regazzoni parte in testa seguito da Laffite, Hunt e Mass. I due della McLaren superano la Ligier e si mettono alle costole di Regazzoni gi? nel corso del primo, lunghissimo, giro. Hunt si porta al comando con Peterson e Pace alle spalle ma alla fine del primo giro, come tanti altri, rientra ai box per montare le slick dopo aver verificato le condizioni della pista. Sul traguardo passano quindi Peterson, Mass, Regazzoni, Andretti, Nilsson e Pryce. Hunt ? 11?, Lauda 16?, anch?egli si ? fermato a montare le gomme da asciutto. Mass si porta in testa e conduce al 2? passaggio con 30? su Nilsson e 45? su Hunt, Regazzoni, Andretti e Peterson ma sul traguardo passano solo 13 vetture su 26. Il resto del gruppo ? rimasto bloccato da un incidente accaduto a Niki Lauda nella zona di Bergwerk, nel punto pi? lontano dai box, all?11? km della pista e la corsa viene sospesa. L?austriaco ha perso il controllo della sua T2 e si ? schiantato contro la roccia (avete letto bene: roccia!) della montagna che delimita il tracciato. La vettura, rimbalzata in pista, si ? incendia ed ? stata investita anche dalla Surtees di Lunger. Lauda, che ha perso il casco nell?impatto, resta esanime dentro alla macchina che viene divorata dalle fiamme. Sarebbe spacciato senza l?intervento di Brett Lunger, Harald Ertl, Guy Edwards e, soprattutto, di Arturo Merzario che, di fronte all?inettitudine e alla paura dei commissari, si getta tra le fiamme e slaccia le cinture all?austriaco che viene poi estratto dai rottami della Ferrari.

 

Il GP riparte con solo 17 vetture schierate, Amon non parte per protesta contro gli scarsi sistemi di sicurezza.

Hunt prende decisamente il comando seguito da Peterson e Regazzoni. Lo svedese esce di pista subito dopo al salto del ?Flugplatz? e Regazzoni perde terreno per un errore. Alla fine del primo giro (la corsa ? stata azzerata) Hunt ? primo seguito da Pace, Scheckter, Regazzoni, Nilsson e Brambilla che poi esce di pista mentre Scheckter supera Pace. Il brasiliano perde un?altra posizione a vantaggio di Regazzoni e Mass risale al 5? posto dopo aver passato le Lotus di Andretti e Nilsson. Il secondo pilota della McLaren ? in giornata di grazia e supera anche Pace portandosi poi al 3? posto quando Regazzoni ? costretto ai box da una foratura. Vince Hunt su Scheckter, Mass, Pace, Nilsson e Stommelen. Sul podio per? non ci sono sorrisi perch? le notizie sulle condizioni di Lauda sono tutt?altro che confortanti.

Ricoverato all?ospedale di Mannheim, Niki lotta tra la vita e la morte per 2 giorni. I vapori roventi della benzina gli hanno distrutto i polmoni e avvelenato il sangue, gli viene persino data l?estrema unzione. Ha anche uno zigomo rotto. Riesce per?, grazie alla forte fibra e all?incrollabile forza di volont?, a superare la crisi e a sopravvivere. La stampa lo d? comunque per finito, almeno agonisticamente. La ?Bild?, che gi? all?epoca evidentemente si distingueva per tatto e misura, scrive che ?? rimasto senza viso, solo carne informe da cui si intuiscono gli occhi?.

Ora la classifica iridata vede sempre Lauda in testa con 58 punti, Hunt 44, Scheckter 34, Depailler 26 e Regazzoni 16. Quello che sembrava un Mondiale gi? assegnato diventa ora pura utopia con ancora 6 corse da disputare e con Hunt e la McLaren in grandissima forma.

La F1 non correr? mai pi? sulla Nordschleife.

 

 

 

Zeltweg, 15 agosto

 

Negli USA, Dwight Stones stabilisce il nuovo recor mondiale di salto in alto con 2,32 metri. ?Europa? di Santana fa da contraltare a ?Dolce amore mio? dei Santo California.

Per protestare contro la decisione della CSI di restituire la vittoria di Jarama ad Hunt, la Ferrari non partecipa al GP d?Austria, impedendo di fatto a Regazzoni di proteggere la posizione del suo capitano convalescente e mettendo in seria difficolt? gli organizzatori che subiscono l?assenza di tifosi italiani e austriaci. Potrebbe essere peggio? Si, piove a Ferragosto per cui il cassiere del GP d?Austria registrer? un ?rosso? impensabile solo 15 giorni prima. In compenso la corsa sar? bellissima. Clay Regazzoni dichiara: ?Non ho mai capito perch? non mi hanno fatto correre in Austria.?

A fianco del poleman Hunt, scatta Watson, seguito da Peterson, Nilsson, Laffite, Pryce, Brambilla e Pace. Merzario accetta di tornare a guidare per Frank Williams, rimasto senza piloti e l?austriaco Hans Binder sostituisce Amon sulla Ensign.

Si parte con gomme slick e pista ancora umida per l?ultimo acquazzone del mattino. La Brabham prova dei dischi freno con inserti in carbonio.

Watson prende la testa della corsa con Peterson, Hunt, Nilsson, Pryce e Laffite alle spalle. Al 2? passaggio Peterson va al comando mentre Scheckter comincia una rimonta eccezionale che lo porta dall?8? al 1? posto dopo 10 giri. Proprio all?ingresso del rettilineo d?arrivo affianca Peterson e lo supera ma non si accorge di Watson che gli ha preso la scia per cui, al termine del rettilineo stesso si ritrova addirittura quarto. Al 12? giro Watson va in testa seguito da Peterson (curiosamente le loro due vetture, una Penske e una March, hanno gli stessi colori e sponsor, la First National City Bank), Nilsson, Scheckter, Hunt e Laffite. Scheckter rovina la sua prestazione uscendo di pista alla prima curva e Nilsson, al 19? giro, passa Peterson e si porta al 2? posto ma Watson allunga con decisione. Laffite supera Hunt e ingaggia uno splendido duello con Peterson: i due si scambiano la terza posizione ad ogni passaggio tra il 28? e il 31? giro dopodich? Peterson, in crisi con le gomme, deve cedere anche il 4? posto a Hunt. Brambilla perde il musone della sua March per un?uscita di pista nei primi giri ma continua come se niente fosse fino al 44? giro quando si tocca con Fittipaldi e i due terminano la loro gara rassicurandosi a vicenda. Nel finale di gara Laffite ha la meglio su Nilsson, in difficolt? col motore, e Andretti passa Peterson, sempre pi? in crisi di gomme. Vince Watson davanti a Laffite, Nilsson, Hunt, Andretti e Peterson, al primo punto stagionale. L?irlandese John Marshall Watson festeggia la prima vittoria per lui e per il team statunitense tagliandosi la barba: ?L?avevo promesso a me stesso: il giorno che avessi vinto un GP, l?avrei tagliata.?. Watson era stato ingaggiato da Roger Penske esattamente un anno prima, subito dopo l?incidente mortale del suo pilota-socio-amico Mark Donohue avvenuta proprio sul circuito austriaco.

 

 

 

Zandvoort, 29 agosto

 

L?Inghilterra ? scandalizzata dall?esibizione televisiva di un nuovo gruppo rock: i Sex Pistols eseguono ?Anarchy in the UK? lanciando il genere punk. In Italia salgono le classifiche Riccardo Cocciante con ?Margherita? e Franco Simone con ?Tu e cos? sia?.

A Zandvoort, anche a seguito delle pressioni della stampa italiana, rientra la Ferrari con il solo Regazzoni e la McLaren presenta la nuova M26 affidata a Mass nelle prove ma la vettura non si dimostra pi? veloce della vecchia M23. La Shadow porta la nuova DN8 per Pryce. La vettura, disegnata da Southgate prima di emigrare alla Lotus, ? ora sponsorizzata dalla Tabatip.

 

Ronnie Peterson ottiene la sua undicesima pole position dopo 2 anni e mezzo di astinenza. Probabilmente ? eccitato dall?interessamento palesato per lui da Enzo Ferrari che lo vorrebbe sulla T2 al posto di Lauda ma l?austriaco non gradisce ed impone il suo veto anche a Fittipaldi. Seguono, nello schieramento, Hunt, Pryce, Watson, Regazzoni, Andretti, Brambilla e Scheckter. Ickx, ?fuggito? dalla Wolf-Williams, riesce a partecipare al suo 100? GP ottenendo l?11? tempo con la Ensign. Lo svedese Conny Andersson sostituisce Lunger sulla Surtees, Stommelen sale sulla seconda Hesketh e l?olandese Bob ?Boy? Hayje debutta con una March della F&S Properties.

Peterson scatta al comando seguito da Watson, Hunt, Andretti, Pryce e Regazzoni che supera Pryce al 3? giro e Andretti all?8? quando Hunt approfitta del duello tra Peterson e Watson per superare l?irlandese, arrivato lungo alla Tarzan. Peterson deve rallentare il suo ritmo e cede prima a Hunt, poi a Watson e infine a Regazzoni, transitando 4? al 18? giro. Watson pressa Hunt ad ogni curva per trenta giri ma il cambio della sua Penske cede obbligandolo al ritiro al 47? giro. Anche Peterson conclude anzitempo il GP per la pressione dell?olio a zero consentendo Ickx di entrare in zona punti ed attaccare Scheckter per il 5? posto ma, quando mancano solo 9 giri alla fine, il belga si ritira per noie all?impianto elettrico. Il finale di gara ? incandescente: Hunt, in difficolt? con le gomme, viene raggiunto da Regazzoni e Andretti che tentano in ogni modo di superarlo ma nel corso dell?ultimo giro l?inglese riesce a doppiare Jones che rallenta il pilota della Ferrari quel tanto che basta per impedirgli il sorpasso. Vince Hunt per meno di 1? su Regazzoni, Andretti, Pryce, Scheckter e Brambilla, finalmente a punti.

A 4 GP dal termine del campionato Lauda conserva 2 miseri punticini di vantaggio su Hunt: 58 a 56. Gli altri sono lontanissimi: Scheckter 36 punti, Depailler 26 e Regazzoni 22.

 

 

 

Monza, 12 settembre

 

Il belga Freddy Maertens beffa Francesco Moser in volata ai mondiali di ciclismo che si disputano a Ostuni. Muore a Pechino, a 82 anni, il Grande Timoniere, Mao Tse Tung. Adriano Celentano propone ?Svalutation?.

Le voci di sostituzione giunte al suo orecchio fanno s? che il recupero di Lauda sia miracoloso e, 37 giorni dopo l?incidente, l?austriaco si presenta a Fiorano. Il volto ? in parte devastato ma il carattere ? lo stesso. Lauda rientra per il GP d?Italia, dove la Ferrari porta una terza vettura per Carlos Reutemann, pagato a peso d?oro ad Ecclestone (che lo sostituisce con Stommelen) e gi? sotto contratto per il 1977 (era dal 1966, giorno della vittoria di Scarfiotti, che la Ferrari non schierava 3 monoposto a Monza). Niki indossa un casco particolare sagomato in modo da farlo soffrire il meno possibile, dato che le ferite alla testa sanguinano ancora. Enzo Ferrari dice: ?Mi sembra Nuvolari quando volle salire in macchina ingessato?. Lauda afferma: ?Preferisco avere il mio piede destro anzich? un bel viso?.

 

La settimana precedente il GP d?Italia si corre in Canada il GP Trois Rivieres di F.Atlantic al quale vengono invitati alcuni piloti di F1 come Hunt, Brambilla, Jones e la giovane promessa della F2 Patrick Tambay. Vengono tutti surclassati da un giovane 24enne locale che si aggiudica gara e campionato con una facilit? irrisoria: si chiama Gilles Villeneuve. Hunt, che per l?occasione era la ?prima guida? del team di Villeneuve, scrive su AS: ?Sapevo che sarebbe stato l?uomo da battere. Non c?? dubbio che quando correr? con formule maggiori imparer? a sue spese che un testacoda con macchine pi? pesanti molto spesso significa picchiare contro qualcosa.?

La Ligier di Laffite conquista la sua prima pole davanti a Scheckter, Pace, Depailler, Lauda, Stuck, Reutemann, Peterson, Regazzoni e Ickx.

Al termine delle prove del sabato vengono effettuati dei controlli a campione sul carburante e quello usato da McLaren e Penske risulta ?non conforme? per eccesso di ottani rispetto alla normativa vigente in Italia e i loro tempi del sabato sono cancellati. Hunt, Mass e Watson vengono cos? retrocessi in fondo alla classifica in quanto i loro tempi del venerd? sono altissimi (oltre i 2?) per via della pista bagnata e quindi estromessi dai 26 qualificati su 29 iscritti. Teddy Mayer obbietta e dimostra che la benzina ? la stessa utilizzata e approvata in Inghilterra (dove la normativa permette un livello di ottani maggiore) ma i commissari sono irremovibili. I colpi di scena non sono finiti: Merzario rinuncia a partire avvilito dalla pochezza della Wolf-Williams, Edwards accusa un dolore al polso e l?austriaco Otto Stuppacher d? forfait per cui i 3 esclusi tornano in griglia nelle ultime 3 posizioni. La penalizzazione provoca comunque molte polemiche con esplicite accuse di ?partigianeria? da parte dei teams inglesi verso gli organizzatori italiani, rei di favorire la Ferrari.

Il circuito monzese presenta una importante novit?: tra la partenza e la Curva Grande ? stata creata una doppia chicane (la Variante Goodyear) per rallentare le vetture.

Laffite scatta bene all?abbassarsi della bandiera tricolore ma al 1? passaggio c?? Scheckter al comando seguito da Laffite, Depailler, Peterson, Reutemann e Pace. Lauda, con tutti gli occhi puntati addosso, transita solo 12?, Hunt ? 23?. Pace si ritira subito col suo 12 cilindri rotto e Regazzoni supera il suo nuovo compagno ?scomodo? Reutemann portandosi al 5? posto. Laffite perde terreno mentre Peterson si porta alle spalle del leader Scheckter. Lauda prende coraggio e comincia a rimontare nella scia di Brambilla: al decimo giro Scheckter ? primo seguito da Peterson, Depailler, Laffite, Regazzoni, Brambilla, Lauda e Reutemann. Hunt, scatenato, ? gi? 12? ma esce di pista alla Roggia e si ritira, fischiatissimo dal pubblico mentre torna a piedi verso i box. Peterson si porta in testa e Regazzoni supera Laffite all?11? giro mente Scheckter cede il 2? posto al compagno Depailler. Il pubblico monzese fischia stupidamente Brambilla, ?reo? di ostacolare la rimonta di Lauda, ed esulta quando Vittorione commette un errore che permette a Niki di salire al 6? posto. Regazzoni supera Scheckter che ingaggia un bel duello scambiandosi di posizione con Laffite. Dopo 25 giri comincia a piovere e il direttore di gara espone la bandiera nera con croce bianca che significa ?attenzione, arrestarsi ai box, la corsa sta per essere interrotta?. Poi la pioggia smette e la bandiera viene ritirata ma Fittipaldi, Lunger e Jones si sono nel frattempo fermati ai box come da regolamento e Laffite, che stava raggiungendo Regazzoni, ha rallentato e ha perso una posizione a favore di Scheckter mentre gli altri hanno continuato tranquillamente. Le polemiche, ovviamente, non si placano.

Jacquot recupera e supera Scheckter imitato al 41? giro da Lauda che ora ? 5?. Nel finale Depailler rallenta molto e scende al 5? posto mentre Regazzoni deve resistere al ritorno di Laffite. Vince Peterson (al suo terzo successo in Brianza su 8 GP vinti) davanti a Regazzoni, Laffite, Lauda, Scheckter e Brambilla. Laffite avr? molto da recriminare a fine gara.

La settimana successiva, a Salisburgo, Lauda regala ad Arturo Merzario, l?uomo che gli ha salvato la vita, un Rolex d?oro in segno di riconoscenza. Il suo gesto mette in dubbio la moralit? di Lauda; molti, compreso Merzario, si chiedono se la sua vita valesse quanto un orologio. Il comasco ammette che avrebbe preferito una pi? genuina pacca sulla spalla. Ricever? onorificenze in tutto il mondo.

L?ottimismo aumenta in casa Ferrari quando, il 24 settembre, giunge la sentenza della CSI che toglie ad Hunt la vittoria nel GP di Gran Bretagna.

 

http://www.youtube.com/watch?v=hniUhjkZDTw

 

La nuova classifica ? la seguente: Lauda 64, Hunt 47, Scheckter 38, Depailler e Regazzoni 28. I duellanti si presentano cos? a Mosport distaccati di 17 punti con 3 GP da disputare.

 

 

 

Mosport, 3 ottobre

 

Da qualche giorno sono nati Francesco Totti e Ronaldo.

Terminata la stagione europea il Circus emigra in Nord America per il GP del Canada. Hunt sfoga tutta la sua rabbia centrando la settima pole stagionale davanti a Peterson, Brambilla, Depailler, Andretti, Lauda, Scheckter e Stuck. Ecclestone sostituisce Stommelen con Perkins. Reutemann non corre in quanto la Ferrari schiera solo 2 vetture da qui alla fine del campionato. Comincia a muoversi il mercato piloti: il pi? conteso ? il 19enne Eddie Cheever che ha gi? respinto le offerte di Ecclestone. Nel box McLaren, Teddy Mayer parla fitto con la promessa canadese Gilles Villeneuve. Non si qualifica Chris Amon con la seconda Wolf-Williams: sar? la sua ultima apparizione in F1. Le Lotus presentano una bandella-spazzola che segue il profilo laterale della vettura e ne collegano le fiancate al suolo. Si conclude amaramente la carriera di un pilota tanto talentuoso quanto sfortunato che in 96 GP non ? mai riuscito ad assaporare il gusto della vittoria.

 

Peterson scatta al comando seguito da Hunt, Depailler, Andretti, Brambilla, Scheckter, Lauda e Mass. Scheckter supera Brambilla al 4? giro imitato da Lauda al 9? quando Hunt si porta al comando superando Peterson. I freni della March dello svedese tendono a bloccarsi e compromettono la sua gara facendolo retrocedere fin al 10? posto. Hunt ? insidiato da Depailler mentre Andretti contiene Scheckter, Lauda e Mass con Brambilla che perde terreno. Lauda, forse provato fisicamente, rallenta al 60? giro e viene superato da Mass, Regazzoni e Pace. Depailler le prova tutte per passare Hunt ma non ci riesce e rallenta nel finale accontentandosi del 2? posto. A fine gara viene estratto dall?abitacolo in stato di incoscienza per aver inalato vapori di benzina fuoriusciti da una tubatura nell?ultima mezz?ora di gara. In quelle condizioni ha finito a 6? dal vincitore, figuriamoci se stava bene? Completa il podio Andretti davanti a Scheckter, Mass e Regazzoni.

Lauda rimane a quota 64, Hunt recupera 9 punti in un colpo solo e ora ? a quota 56 quando mancano solo Watkins Glen e il Fuji.

 

 

 

Watkins Glen, 10 ottobre

 

Dopo soli 7 giorni si corre al Glen e Hunt ? ancora in pole davanti a Scheckter, Peterson, Brambilla, Lauda, Stuck, Depailler e Watson. Regazzoni, probabilmente demotivato e ormai ?in odore? di licenziamento, non va oltre il 14? tempo. Debuttano l?australiano Warwick Brown sulla seconda Wolf-Williams e il brasiliano Alex Dias Ribeiro sulla seconda Hesketh.

Scheckter ? il pi? veloce in avvio e precede Hunt, Brambilla, Peterson, Lauda e Depailler. Questa volta Lauda ? pi? grintoso e risale al 4? posto superando Peterson e Brambilla nei primi 5 giri e si avvicina a Hunt. Anche Depailler passa Peterson ma stavolta il condotto della benzina della sua Tyrrell si rompe subito e il francese si ritira. Anche Peterson si ritira col telaio rotto mentre rinvengono forte Laffite e Pace. Al 15? giro Jacky Ickx perde il controllo della sua Ensign nella Esse in salita e la vettura si spezza in 2 contro le barriere e si incendia. Il belga se la cava con ustioni e fratture multiple ai piedi.

A met? gara Scheckter ? sempre in testa seguito da vicino da Hunt, poi Lauda, Laffite, Brambilla e Pace che si ritira al 31? giro dopo essersi toccato con Mass nella lotta per il 6? posto. Tre giri dopo Laffite e Brambilla passano sopra alcuni detriti, forano ed escono di pista ritirandosi. A 2/3 di gara Scheckter ? seguito da Hunt, Lauda, Mass, Stuck e Regazzoni. Hunt attacca il sudafricano e lo supera al 37? giro ma, al 41?, gli restituisce la prima posizione per un?incertezza in un doppiaggio. Al 46? passaggio Hunt si riporta in testa e aumenta il suo vantaggio mentre Watson ha la meglio su Regazzoni. Hunt si aggiudica la sesta vittoria stagionale davanti a Scheckter, Lauda che contiene il ritorno di Mass nel finale, Stuck (solo 24? al primo giro dopo aver sbagliato la partenza!) e Watson.

Si giunge all?ultimo GP con la seguente classifica: Lauda 68, Hunt 65, Scheckter 47, Depailler 34, Regazzoni 29. La Ferrari si aggiudica matematicamente la Coppa Costruttori con 81 punti, seguono la McLaren con 70 e la Tyrrell con 65 (? valido solo il risultato di una macchina per GP).

Come da tradizione al Glen, a fine gara i meccanici mettono all?asta pezzi non pi? utilizzabili delle monoposto: i pistoni della McLaren di Hunt vengono venduti a 25 dollari l?uno (circa 22.000 lire dell?epoca).

 

 

 

Gotemba, 24 ottobre

 

Muore a New York a 74 anni Carlo Gambino, il vero Padrino che ha ispirato il romanzo (e il conseguente film) di Mario Puzo. ?Linda? dei Pooh e ?Music? di John Miles sono le canzoni del momento.

Per la prima volta la F1 corre in Asia. Lo scenario dell?ultima sfida sono le pendici del monte Fuji, in Giappone, su una pista molto veloce ed insidiosa con un rettilineo di oltre un km di lunghezza e curvoni molto impegnativi. I 70.000 spettatori accorrono per vedere il ?duello finale? ma anche le gesta dei loro connazionali. Sono infatti iscritti al GP il 25enne Noritake Takahara che sostituisce Lunger sulla Surtees n?18, il 26enne Masami Kuwashima che dovrebbe correre sulla Wolf-Williams n?20 ma disputer? solo le prove del venerd?, il 29enne Kazuyoshi Hoshino su una vecchia Tyrrell 007 del team Heros Racing ed il 31enne Masahiro Hasemi al volante della nipponica Kojima KE007 disegnata da Masao Ono.

 

Si rivede anche la Maki che porta una nuova, orribile monoposto per Tony Trimmer ma neppure questa volta potr? prendere la partenza.

Dopo 8 anni torna in pole Mario Andretti a dimostrazione che la Lotus sta tornando al posto che la storia le ha assegnato. Seguono i duellanti Hunt e Lauda, poi Watson, Scheckter, Pace, Regazzoni e Brambilla. Hasemi e la Kojima ottengono un incredibile 10? tempo.

Nella terra del Sol Levante? piove a dirotto. La domenica la pista ? inondata da un diluvio che mette in forse lo svolgimento del GP.

 

I piloti non hanno intenzione di partire in quelle condizioni e ottengono di posticipare la partenza nella speranza di un miglioramento delle condizioni meteo, ma l?acquazzone non accenna a diminuire di intensit?. La direzione di corsa impone perci? di partire ugualmente, anche perch? l?evento viene trasmesso via satellite, con costi di noleggio enormi per gli organizzatori. Si parte con 2 ore di ritardo, la visibilit? ? pressoch? nulla, l?aderenza ancora meno. Il GP si correr? sulla met? della distanza prevista (73 giri) a meno che le condizioni non migliorino durante la gara.

Hunt parte in testa seguito da Watson, Andretti, Scheckter, Brambilla e Regazzoni, Hoshino, che monta gomme Bridgestone, ? 8?, Lauda 10?. Watson va lungo e rientra in decima posizione. Alla fine del 2? giro Lauda rientra ai box e, senza nessun problema apparente, scende dalla macchina e si ritira: ?Correre in queste condizioni ? troppo pericoloso. Ho paura?. Forghieri gli propone di dare la colpa alla centralina Magneti Marelli, ma ? lo stesso austriaco ad opporsi e ad imporre alla squadra di dire, per una volta, la verit?. E? quello che passer? alla storia come il ?Grande Rifiuto?.

Lauda parte immediatamente con Marlene verso l?aeroporto pi? vicino a bordo di una Rolls Royce.

Anche Fittipaldi, Pace e Perkins abbandonano volontariamente per le condizioni proibitive. A questo punto ? sufficiente il 4? posto per Hunt che, a parit? di punti, ha una vittoria pi? di Lauda.

Brambilla mette in mostra tutta la sua classe sul bagnato e transita in seconda posizione al 3? giro dopo aver superato Scheckter e Andretti ma deve fermarsi per una foratura e riparte 8?. Hoshino intanto sbalordisce tutti e sale fino al 3? posto superando Scheckter al 10? giro. Brambilla non vuole farsi sfuggire il bis di Zeltweg ?75 e comincia un recupero che ha dell?incredibile: supera Mass, Depailler e Regazzoni poi Scheckter e Hoshino e al 14? giro ? terzo.

Due giri dopo il monzese ha la meglio su Andretti e in breve raggiunge Hunt. Al 20? giro Hunt ? in testa tallonato da Brambilla, Andretti, Mass, Depailler e Watson mentre Hoshino ? in crisi con le gomme. Vittorione raggiunge Hunt e lo supera alla staccata del tornante dietro ai box ma si gira in accelerazione riuscendo comunque a ripartire. Mass e Depailler superano Andretti e Brambilla insediandosi al 2? e 3? posto. Intanto ha smesso di piovere e si decide di correre l?intero GP. Dopo 30 giri Hunt ? primo seguito da Mass, Depailler, Brambilla, Andretti e Watson. Hoshino si ritira perch?? non ha pneumatici di scorta!

Watson rompe il motore e Mass esce di pista mente Pryce, che ha superato, tra il 31? e il 36? giro, Watson, Andretti e Brambilla, sale al 3? posto. Il gallese della Shadow supera Depailler al 40? giro mentre Brambilla si ferma col motore in panne. Dopo 6 giri termina anche la bella gara di Pryce, anch?egli per noie al motore. Il GP sembra avviarsi stancamente verso un finale prevedibile con Hunt, Depailler, Andretti, Mass, Jones e Nilsson nell?ordine ma la pista ? ormai completamente asciutta e tutti montano ancora gomme rain. Hunt, al quale basta il 4? posto, si lascia superare da Depailler e Andretti quando mancano 9 giri alla bandiera a scacchi per non mandare in crisi le ormai provatissime gomme. Depailler fora la posteriore sinistra e rientra in quinta posizione lasciando Andretti al comando. Anche Hunt, che aspetta eventuali decisioni dal muretto per il cambio gomme, ? vittima di una foratura lenta e rientra ai box a soli 4 giri dalla fine. Il cambio viene effettuato in 27? e, quando riparte, Hunt ? 5? e Lauda, virtualmente, ? Campione del Mondo. Nel corso dell?ultimo giro, Hunt raggiunge e supera Jones e Regazzoni che non gli oppone resistenza anche perch? al muretto della Ferrari non c?? pi? nessuno che gli indichi la situazione.

Vince Mario Andretti, 5 anni dopo Kyalami ?71, e riporta la Lotus sul primo gradino del podio dopo 2 anni e 31 GP; la ?traversata del deserto ? finita?.

Anche al box McLaren intanto hanno perso il controllo delle posizioni e quando Hunt torna ai box, a GP finito, scende arrabbiatissimo con i suoi accusandoli di non aver gestito il finale e avergli fatto perdere il campionato ma lo speaker annuncia la classifica finale: 1? Andretti, 2? Depailler, 3? Hunt, 4? Jones, 5? Regazzoni, 6? Nilsson. A questo punto pu? cominciare la festa in casa McLaren: James Hunt, 29 anni, secondo di 6 fratelli, ? il 7? Campione del Mondo britannico.

Il giapponese Hasemi sulla Kojima che monta gomme Dunlop ottiene il giro pi? veloce in gara. Al termine del GP Roger Penske annuncia il disimpegno del suo team dalla F1 per fare ritorno negli USA.

La classifica finale vede Hunt primo con 69 punti davanti a Lauda 68, Scheckter 49, Depailler 39 e Regazzoni 31. La Ferrari porta a casa il titolo costruttori con 83 punti davanti alla McLaren 74 e Tyrrell 71. Se Enzo Ferrari non avesse rinunciato a correre il GP d?Austria forse la Casa di Maranello avrebbe conquistato ancora entrambi i titoli.

 

 

La McLaren M23, alla sua quarta stagione, entra nell?olimpo delle Grandi Monoposto conquistando il 2? titolo piloti al pari della Ferrari 500 F2 (1952-53), della Mercedes W196 (1954-55) e della Lotus 72 (1970-72).

 

http://www.youtube.com/watch?v=fGcz6Ug0JKg

Modificato da gio66

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Il 1976 fu anche la stagione in cui esordi la prima monoposto a 6 ruote, le celebre Tyrell P34.

 

70s3.jpg

 

Tyrrell_p34_1976.jpg

 

Davvero molto bella... e pensare che nello stesso anno Scheckter vinse in Svezia e pure Depailler fece diversi podi... per cui l'idea delle 6 ruote di Derek Gardner non doveva essere poi cosi sbagliata, no?

 

 

beh per? immagino che nei pit stop per il cambio gomme serviva una mezz'oretta :hihi:

 

 

 

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beh per? immagino che nei pit stop per il cambio gomme serviva una mezz'oretta :hihi:

 

Il pit-stop non c'era all'epoca.

 

Inoltre, tra i "pro" elencati da Gardner per il suo progetto, c'era anche il fatto che, in caso di foratura all'anteriore, la vettura avrebbe potuto proseguire pi? agevolmente di una vettura tradizionale.

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beh per? immagino che nei pit stop per il cambio gomme serviva una mezz'oretta :hihi:

 

tanto per capire la severita' dei crash test dell'epoca...la tyyrel aveva sulle finacate dell'abitacolo due "finestre" di vetroresina trasparente,dalle quali si poteva vedere il pilota all'interno dell'abitacolo e i movimenti che faceva quando guidava...

 

molto curioso da vedere ma poco sicuro

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