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Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019
Astor ha risposto a Astor in una Discussione nella sezione Altri sport
Cioè ... io vi aggiorno il post sulla Danza facendo pure vedere (quasi) ignude delle stra-gnocche e tu mi posti maschietti barbuti neppure dallo sguardo troppo intelligente? Va là, rimediamo ... -
Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019
Astor ha risposto a Astor in una Discussione nella sezione Altri sport
Non è lui. E lei non è la sorella di Balotelli (credo). -
Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019
Astor ha risposto a Astor in una Discussione nella sezione Altri sport
E adesso chiudiamo il capitolo Europei 2019 con la Danza. Qui il pronostico era il più scontato di tutti ed è stato rispettato. Ennesimo oro per i francesi Papadakis/Cizeron, una coppia che ormai la si ama (presumo dai più) o la si odia. Per quanto mi riguarda, è decisamente esagerato parlare di "odio" ma, francamente, li detesto abbastanza. Non loro, poverini, che non ho motivi per pensare che non siano ottime persone, ma oggi detesto il loro pattinaggio. Pattinaggio che mi ha lasciato perplesso e mi ha stancato dopo le loro due prime stagioni di "boom" (2014-15 e 2016-16). All'inizio mi piacevano e pensavo che avrebbero potuto diventare una coppia al top anche come qualità, se pur inferiore a quella di gente "stellare" come Virtue/Moir e Davis/White (che si erano appena ritirati). Ma dopo due stagioni ho cominciato a vedere che rimestavano sempre la solita minestra, senza evolversi. Prima apprezzavo la loro morbidezza (spesso accompagnata da ottime musiche, il che aumentava il piacere immediato di guardarli pattinare) poi, oltre a dover rilevare la loro ripetitività, ho capito che sotto-sotto c'era una qualità decisamente inferiore a quella che i loro risultati avrebbero potuto far pensare. Perchè? Perchè, e qui so di essere in sintonia con gente ben più competente di me, fanno un pattinaggio "falsamente difficile", in realtà non particolarmente impegnativo. E forse il nuovo sistema dei GOE -5/+5 li sta ancor più favorendo. Su un ottimo forum ( https://skating-ritmica.forumfree.it ) qualche giorno fa scrivevo: "Con un sistema di punteggio che ti penalizza di più se sbagli e ti premia di più se fai bene le cose difficili, se viene deciso che il modo di pattinare dei francesi, che è più facile, è invece più "difficile" si arriva a queste storture. Più che al sistema bisogna chiedere conto a chi ha deciso che roteare abbracciati l'80% del tempo con gli occhi al cielo come Santa Rosalia è 'più difficile'". E mi permetto di citare letteralmente la risposta di un utente molto competente, che fa capire di cosa stiamo parlando: "A memoria, non credo di aver mai visto la Papadakis andare a testa in giù o Cizeron portare un sollevamento con una gamba sola, solo per restare sulle basi popular di quello che potremmo definire "difficile". Senza contare la quantità di tempo invereconda in cui restano su due piedi o semplicemente procedono con i crociati". Volendo fare un paragone gastronomico-dolciario: sono come un cioccolatino di qualità non eccezionale ma incartato in modo accattivante e luccicante. E il peggio è che ciò lo fanno da anni con poca evoluzione e poca voglia di rinnovarsi. Anche se, tutto sommato, in questa stagione sto vedendo qualcosa di un pelo meno ripetitivo degli anni precedenti (dove ero arrivato a paragonarli alla famosa, ma forse falsa, frase di Stravinsky su Vivaldi: "non ha scritto 400 concerti, ha riscritto lo stesso concerto 400 volte!"). Lui è comunque un buon pattinatore, che con altra partner potrebbe fare di meglio, mentre lei mostra i suoi limiti ed abbassa il livello della coppia. Il che può esser uno dei motivi della loro ripetitività: si sono stabilizzati su uno standard che entrambi possono affrontare, smussando gli angoli e prendendo delle scorciatoie. A fronte di tali limiti, prendono regolarmente punteggi tali da lasciare sbalorditi, tanto da far parlare molti di "medaglie d'oro già preventivamente assegnate". Ormai sono arrivati vicini ai massimi matematicamente possibili, almeno sui PCS! A Minsk nel free hanno preso il PCS più "basso" di 9.71 e sono arrivati fino a 9.93 nell'Interpretation! Tanto da dire che se gareggiassero ancora Virtue/Moir o Davis/White, vista la differenza palese di qualità ci sarebbe da intervenire d'urgenza sul regolamento, per allargare il range di punteggi al 120% di quello attuale! Virtue/Moir che, per fortuna, almeno alle ultime Olimpiadi sono stati messi davanti a loro per l'oro ma, incredibilmente, per meno di un punto. Per meno di un punto si è evitato l'ennesimo scandalo olimpico, ma ci si è andati vicini. Papadakis/Cizeron non hanno colpe, fanno ciò che sanno fare (e non fanno ciò che non sanno fare), supportati da coreografie "ruffiane" ma non particolarmente difficili, e buon per loro se vengono gratificati da punteggi-monstre. Però indirettamente una colpa ce l'hanno: la disaffezione verso la danza da parte di tanti appassionati (alcuni dei quali si chiedono addirittura se è ancora possibile parlare di "sport" per questa specifica disciplina). Visto che non voglio nascondere niente, questo è il loro esercizio free vincente di Minsk (che, per inciso, è comunque la cosa migliore che in questi anni ho visto loro fare). "Godetevelo", compreso lo sbavare dei commentatori Rai Secondini e Pedrazzini. Ora, riguardatevelo bene (e dico: bene). La parte migliore, l'unica "tonica", è senz'altro l'inizio, fino al terzo set di twizzles (minuto 1:15). Fin qui, tutto bene, anzi molto bene. Ma sono 45 secondi (dico: 45 secondi!) di buon esercizio. Dopo di che, seguono 3 minuti e 15 secondi di "Santa Rosalia", di passi incrociati e di trottole abbracciate stile "due polpi che fanno l'amore". Non vi convinco? Siete anche voi rapiti da questa "arte pura sul ghiaccio" ( (C) Secondini )? Da questa "delicatezza da domenica mattina" ( (C) Pedrazzini )? Vi chiedete cosa ci possa essere di meglio? Bene, non vi metterò (sarebbe un colpo basso!) i miei soliti adorati Virtue/Moir (secondo me la coppia migliore degli ultimi dieci, anzi vent'anni) ma un esercizio corto dei loro formidabili arci-rivali Davis/White (e neanche uno di quelli loro che mi sono piaciuti di più, ma basta prenderne uno a caso per far vedere le differenze). Non vi piace molto? Beh, vi posso capire, è uno short un pò convenzionale ma soprattutto lezioso. Non una delle loro cose migliori. Vediamo ... cosa vi posso dare? ... Vi va un bel valzerone? Eccovelo servito! E non ditemi che questo non vi piace! Non siete ancora convinti? Allora guardatevi la loro vittoria olimpica a Sochi (che mi diede pure dispiacere, come tifoso dei canadesi), per vedere di nuovo come si può danzare a 200 all'ora (guardate per esempio l'ultimo minuto e mezzo dell'esercizio, da 3:30 e 5:00, di impressionante energia e velocità) invece di passare il proprio tempo stando quasi solo a roteare abbracciati con sguardo sognante e adorante. (se il video non si apre direttamente, cliccate su "Guarda su Youtube") E se adesso capite perchè Papadakis/Cizeron sono solo un discreto cioccolatino con una bella carta luccicante e Davis/White sono invece pregiato cioccolato svizzero, incidentalmente pure ben incartato, allora avrete capito ciò che la Secondini (e non solo lei) non ha ancora compreso. Un'ultima cosa. Mi chiederete (io lo farei ...): ma com'è possibile che tante giurie (quasi tutte) gratifichino Papadakis/Cizeron di punteggi gonfiati? Possibile che siano ciechi? Possibile che siano, addirittura ... "pagati"??!! Bene, voi sapete che il pattinaggio di figura è (come altri, vedi ginnastica artistica e tuffi) uno sport grandemente dipendente, anzi nei fatti totalmente dipendente dai giudici, ovvero da un giudizio umano. Non c'è un cronometro e una fotocellula a decidere il vincitore, nè un'asticella da superare e neppure un pallone che finisce in rete. Tutto si basa sul giudizio di persone che decidono che qualcuno "ha pattinato meglio degli altri". Questo lo rende sensibile non solo ad errori di giudizio ma anche a simpatie ed antipatie personali, giochi politico-sportivi se non politici tout-court, desiderio di creare "personaggi" ecc. La particolare disciplina della Danza è, in questo, messa ancor "peggio". Nella Danza non ci sono salti e i sollevamenti sono limitati e quindi più facili (non si può sollevare la donna più in alto della testa dell'uomo). Ciò vuol dire che gli errori palesi, tipo le cadute, sono molto più rari. Quando capitano, è un disastro, spesso irrimediabile (vedi più avanti la disavventura di Sinitsina/Katsalapov a Minsk). Ma capitano di rado, raramente si vedono errori marchiani che fanno da soli perdere molti punti in un colpo solo. Così come, non essendoci salti, non c'è gente che "fa un quadruplo" avvantaggiandosi chiaramente su chi "fa solo un triplo". Tutti i giudizi si basano per lo più su differenze "tenui" tra elementi analoghi. il che vuol dire che i risultati della Danza si basano al 90% su giudizi dati su "sfumature", molto più che su elementi "oggettivamente" fatti bene o fatti male, ovvero si basano su situazioni ancor meno "oggettivamente" valutabili delle altre categorie. Quindi giudizi ancora più "liberi" e soprattutto "insindacabili" di quelli del pattinaggio singolo e di coppia. E' successo qualcosa per cui i "liberi" giudizi delle giurie si sono così clamorosamente orientati verso Papadakis/Cizeron, dopo la stagione olimpica di Sochi 2014? Ci sono diverse ipotesi su come ci si sia orientati su di loro. Innanzitutto, dopo Sochi si sono contemporaneamente ritirate le due coppie nettamente più forti, Davis/White e Virtue/Moir. I terzi di Sochi, Ilinykh/Katsalapov, che erano in predicato di diventarne gli eredi, si sono inaspettatamente sciolti alla fine di quella stagione (qui ne parlo anche dopo). Idem i quarti, i francesi Pechalat/Bourzat, ritiratisi alla fine delle stessa stagione, anche loro dopo i Mondiali. Bobrova/Soloviev, quinti a Sochi, hanno perso tutta la stagione 2015-2016 a causa di un intervento chirurgico al ginocchio di lui, poi quasi tutta quella successiva per la questione del Meldonium, in cui è rimasta coinvolta lei. Un'ecatombe. Certo, rimanevano ancora coppie di danza validissime, come Weaver/Poje, i nostri Cappellini/Lanotte (che avevano vinto i Mondiali 2014), i fratelli Shibutani ed altre, ma dopo Sochi si è aperta una voragine al vertice. L'ipotesi che alcuni fanno (e non mi sembra peregrina) è che per motivi di "politica sportiva" la Federazione Francese sia stata beneficiata da questo rivolgimento. Nel senso che si sia deciso che i francesi (e non gli italiani, per esempio) dovevano "prendere possesso" della Danza prima che lo facessero i russi (inaspettatamente in difficoltà nella specialità, dopo Sochi) e, con il ritiro di Pechalat/Bourzat, P/C erano gli "eredi" designati delle grandi coppie che si erano date battaglia negli anni precedenti. A ciò io aggiungo pure che c'era forse la necessità di trovare nuovi "personaggi", dopo il ritiro dei super-carismatici canadesi e statunitensi al vertice. E i nuovi personaggi vengono fuori soprattutto quando cominciano a fare prestazioni "da record", siano esse genuine o frutto di punteggi gonfiati. Così si spiegherebbe la "costruzione del mito" della coppia francese. E dato che i francesi non sembrano essere in grado di pattinare come facevano le vere grandi coppie di Sochi, dotate di molto più talento, i giudizi si sono spostati nel ritenere "difficile" il loro modo di pattinare, anche se non lo è veramente. Solo il ritorno di Virtue/Moir nella stagione olimpica di PyeongChang ha temporaneamente rotto le uova in quel paniere, perchè far finire P/C davanti a dei ritrovati ed in formissima V/M sarebbe stato uno scandalo insopportabile. Anche se, come ho già scritto, ci si andò molto vicino. Ma qualcuno in giuria, in Corea, deve aver avuto un sussulto di orgoglio e decenza professionale. Per fortuna. Dopo di che, ritiratisi di nuovo e questa volta definitivamente i canadesi, il campo è tornato libero per P/C. E probabilmente si fermeranno solo per motivi altrettanto "politici" di quelli che li hanno portati al vertice. Ma dubito che ciò accada prima delle Olimpiadi 2022 di Pechino, perchè dopo aver perso a PyeongChang si vorrà che arrivino all'oro. Poi magari si ritireranno, lasciando negli albi d'oro e nelle statistiche del pattinaggio punteggi tanto gonfiati da far invidia a Lipnitskaya e Sotnikova della stagione di Sochi. Così vanno ora le cose nella Danza. In seconda posizione, staccati di ben undici punti!, la coppia che al momento preferisco, Stepanova/Bukin. Veloci, con un pattinaggio moderno, belli da vedere (soprattutto lei! ), con una sicurezza ed un carisma sempre più evidenti. Una coppia molto cresciuta già dalla scorsa stagione e che credo abbia ancora margine per migliorarsi ulteriormente, che però quest'anno stava subendo la concorrenza interna russa di Sinitsina/Katsalapov. Il disastro dei rivali nello short program ha aperto loro la porta di un meritato argento, ma forse ci sarebbero arrivati lo stesso. Hanno avuto infatti il secondo free di giornata, dietro solo agli "inarrivabili" (per le giurie) Papadakis/Cizeron. Questo è il loro free, uno dei programmi più belli ed originali della stagione: Unica pecca nel confronto con Sinitsina/Katsalapov, i PCS leggermente superiori per S/K ma probabilmente il trend attuale che favorisce (finora) i programmi "lirici" (stile Papadakis/Cizeron ... ) a dispetto di quelli più moderni ed innovativi (questo di S/B lo trovo splendido) ha contribuito. Se poi qualcuno non si fosse ancora accorto delle qualità anche estetiche di Alexandra Stepanova, ci hanno pensato loro (cioè lei ...) nel Gala finale a suscitare una certa sensazione (anzi, qualcosa di più): I social russi (e non solo) sono pieni di commenti del tipo "adesso ho visto più di Stepanova di quanto ne abbia visto sua madre!". Esagerati ... magari! In terza posizione, medaglia di bronzo ... (rullo di tamburi) ... i nostri Guignard/Fabbri! Ottima gara per una coppia molto cresciuta negli ultimi anni. Specialmente lui sta crescendo moltissimo in sicurezza e carisma. Non che lei non sia migliorata ma lui mi ricorda sempre più il modo di pattinare "sfrontato" e sicuro di sè di Luca Lanotte. E stanno abbandonando certi eccessi "teatrali" dei primi anni per concentrarsi sull'essenziale, che fatto da loro fa già da solo un bel "teatro". Questo il loro free: A questo punto non posso non citare anche i quarti classificati, ovvero gli altri russi Sinitsina/Katsalapov, certamente i grandi delusi degli Europei nella Danza. Per chi non lo sapesse, sono una coppia che si è formata qualche stagione fa dall'inopinata dissoluzione di Ilinykh/Katsalapov, un duo che sembrava destinato a lottare costantemente ai vertici mondiali (soprattutto dopo il ritiro di Virtue/Moir e Davis/White), bronzo olimpico a Sochi 2014, e che invece si è sciolto per ragioni mai chiarite e presumibilmente di contrasti personali tra i due (pare che sia stato lui a decidere di troncare). Eccoli quando gareggiavano ancora assieme: Non mi dilungo sulla storia della separazione, anche perchè già ne scrissi nelle scorse stagioni (cambio di allenatore, mancata crescita sotto la guida di Morozov ecc.). Ricordo solo che nell'ultima manifestazione importante fatta assieme, i Mondiali 2014, lui fece un errore banale ma grave sui twizzles (le veloci "trottole" accoppiate fatte da entrambi i pattinatori), che sono sempre stati uno dei punti forti di Ilinykh/Katsalapov e che invece qui fecero finire la coppia fuori dal podio. Come vedremo, la Storia si ripeterà! Trovandosi di fronte alla sparizione di una coppia dal grandissimo potenziale, i russi corsero al riparo sciogliendo un'altra (mediocre) coppia, Sinitsina/Zhiganshin, e scambiando i partner tra di loro! Nacquerò così Sinitsina/Katsalapov e Ilinykh/Zhiganshin. In questa seconda coppia lei (Elena Ilinykh) era decisamente più forte di lui e, pur se qualche risultato arrivò (compreso l'oro al Campionato Nazionale Russo 2015), non furono all'altezza della precedente partnership di lei. Zhiganshin si è poi ritirato nel 2017 e lei, sebbene non ancora ufficialmente ritirata, non ha più fatto coppia con altri e non ha più gareggiato. Nella prima coppia, invece, fu subito evidente che lui, Katsalapov, aveva una velocità ed una precisione molto maggiore della Sinitsina, una ragazza bellissima (gara serrata tra lei, la Stepanova e la Ilinykh: ma che c'è in Russia per fare donne così? Il freddo? L'acqua? La vodka?) ma lenta e dal pattinaggio noioso. Ciò ha causato a questa coppia problemi sin dall'inizio. Ai Nazionali del 2015 lei cadde sul primo set di twizzles (che lui affrontò come faceva con la molto più veloce Elena) e sul secondo fu lui a distrarsi per ciò che era accaduto a lei ed a cadere. La Storia si ripete ... Sembrava una coppia comunque destinata a spegnersi, soprattutto per i limiti di lei, e invece in questa stagione erano arrivati ad un certo equilibrio, ricercato presumibilmente per assecondare i ritmi inferiori della parte femminile. Parte femminile che, comunque, a me sembra un poco migliorata rispetto all'esordio in questa coppia. E così, "papadakiscizeronizzandosi" (TM) un poco, ovvero adottando programmi più lenti, stile "rapito" e "onirico", con coreografie probabilmente ispirate a quelle vincenti dei francesi, stavano recuperando posizioni e credito tra le giurie, anche a danno di Stepanova/Bukin. Arriva Minsk e il disastro nello short. Lui fa una banale caduta nei twizzles (ancora! la Storia ...), coinvolgendo anche lei e precipitando in classifica al quinto posto ma soprattutto a 14 punti dai francesi Papadakis/Cizeron e a nove punti da Guignard/Fabbri, terzi dopo lo short. Un buon libero (il terzo, dopo P/C e S/B, e davanti a gli italiani) non basterà loro per il podio. Ora, detto francamente, a mio giudizio (e non solo mio) i punteggi che stavano ricevendo nella stagione mi parevano decisamente generosi, pur considerando che oggi adottare uno stile "alla Papadakis/Cizeron" pare essere una cosa che piace alle giurie (perfino nelle coppie, dove vedo James/Cipres fare l'occhiolino alle giurie con coreografie che ricordano in modo preoccupante il pattinaggio dei connazionali danzatori ...). Il sospetto che ci fossero (e ci siano) "spinte" russe per salvare una coppia, Sinitsina/Katsalapov, messa in piedi dalla Federazione Russa dopo il disastro della separazione di I/K, quindi il tentativo di salvare pure le scelte di quella Federazione, io ce l'ho avuto da inizio stagione. Se così fosse, comunque, l'errore di Katsalapov nello short (o, per meglio dire, Rhythm Dance) ha sistemato le cose e Stepanova/Bukin sono tornati davanti, almeno per ora. E così, sono arrivato alla fine del commento sugli Europei di Minsk! I momenti migliori per me: l'entusiasmante rimonta di Rizzo nel free, dal decimo posto fino alla medaglia di bronzo il meritato bronzo di Guignard/Fabbri la prestazione di Stepanova/Bukin I momenti peggiori per me: la vittoria di James/Cipres, parallelamente alla solita gara sotto il loro potenziale di Tarasova/Morozov il preventivato "trionfo" di Papadakis/Cizeron, con punteggi che non sai se ridere o piangere Nel complesso, è stata una buona manifestazione (donne a parte, dove la qualità media era bassa, ma è stata interessante e niente affatto scontata anche la loro gara). Adesso abbiamo più di un mese e mezzo di pausa, prima dei Mondiali giapponesi di Saitama (20-24 marzo). -
Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019
Astor ha risposto a Astor in una Discussione nella sezione Altri sport
Uomini. Bellissima gara, era da tempo che non mi divertivo così a vedere gli uomini pattinare. Non tanto perchè sia stata una gara tecnicamente eccelsa, anzi ci sono stati alti e bassi e pure autentici disastri, ma perchè l'oro è stato in bilico fino all'ultimo pattinatore disceso sul ghiaccio, perchè c'era il magone dell'ultima gara di Javier Fernandez e perchè per noi italiani si è progressivamente sviluppato un risultato incredibile. Che altro c'è da dire su Javier Fernandez, uno che sul ghiaccio è in grado di fare cose così (alla prima gara della stagione e con poco allenamento!), uno che è arrivato al suo settimo titolo europeo consecutivo, uno al quale manca solo l'oro olimpico (ha un bronzo) ma che è riuscito a battere, in due Mondiali consecutivi, un gigante assoluto come Yuzuru Hanyu? Semplicemente bisogna dirgli GRAZIE. E' un pattinatore che mancherà enormemente a livello mondiale ma ancor più europeo. L'oro di Fernandez e le sensazioni che ha suscitato, anche quale ultima gara della carriera, hanno messo decisamente in secondo piano l'argento del russo Alexander Samarin, secondo nel corto, secondo nel free e secondo sul podio. Anche qui, polemiche "sociali" sui PCS che gli sono stati dati nel free, come se fosse stato aiutato dalla giuria per consentirgli di stare davanti a Fernandez nel caso che Kolyada, primo dopo lo short con un abisso di vantaggio (nove punti!) sullo spagnolo e sul connazionale, avesse fatto una frittata nel programma lungo (cosa che effettivamente ha poi fatto). Ora, sulla carta potrebbe anche essere vero (e se fosse così il piano sarebbe fallito) tuttavia Samarin non mi è parso così scarso neanche sui components, su un programma fatto a duecento all'ora dal primo secondo all'ultimo. Si, qualcosa forse gli hanno regalato ma subito dopo la stessa giuria (!) ha correttamente dato a Fernandez ben sei (meritati) punti in più nei PCS, per cui non vedo dove starebbe questo "piano diabolico"! Si sono pentiti del "piano diabolico" dieci minuti dopo? Ma andiamo ... Ed ora, prima di arrivare alle note liete per noi italiani, parliamo del Grande Disastro del Carrello da Tè di Mikhail Kolyada (simile a quello della Zagitova il giorno prima, anzi peggiore). Per inciso, lo so che la citazione "mi invecchia" ma il "Grande Disastro del Carrello da Tè" è tratto dalla striscia di Bristow, famosa soprattutto negli anni '60 e '70. Credo che si attagli bene a numerosi disastri pattinatorii a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, l'ultimo proprio ieri. Beh, non c'è poi molto da dilungarsi: Kolyada, sceso subito dopo Fernandez (che era sceso subito dopo Samarin) è andato in tilt come la Zagitova, ha sbagliato tutto lo sbagliabile, è caduto più di una volta (rischiando anche di farsi seriamente male) e ha fatto l'undicesimo (!) free, finendo al termine in quinta posizione. Ed aveva nove punti di vantaggio sul secondo e sul terzo! Questa debacle non solo ha consentito a l'oro a Fernandez e l'argento a Samarin ma anche un incredibile bronzo a Matteo Rizzo. Matteo che già da qualche decina di minuti, dopo un ottimo free (sarà il terzo di giornata), aveva cominciato a risalire costantemente posizioni dalla decima dove si trovava dopo lo short. Quando poi si è visto il jet Kolyada precipitare in vite e schiantarsi, un urlo belluino si è levato dalla postazione televisiva Rai a Minsk. Era la retrostante ed esultante Anna Cappellini che, pur priva di microfono, copriva ogni altro rumore ambientale. Una volta tanto, giustifico il tifo sfegatato! Notare Franca Bianconi, allenatrice di Rizzo, rischiare la sincope. E' stato un risultato eccezionale per il nostro pattinatore, alla seconda stagione da Senior, in grado di fare un bellissimo free, sporcato da una caduta sul triplo Axel ma per il resto ottimo. E buonissime notizie vengono anche dall'ancor più giovane Daniel Grassl, debuttante tra i Senior, nono dopo lo short e addirittura sesto dopo il free, grazie al quinto libero di giornata! Tra i due non ho dubbi: per ora preferisco Rizzo, molto più bello da vedere e già molto più maturo. Però mi par di vedere un grande margine di miglioramento possibile in Grassl, già molto forte sugli elementi di salto e che per inciso è stato il primo pattinatore europeo a completare un quadruplo loop in una competizione europea, pochi mesi fa (Golden Bear a Zagabria). In questo momento siamo a Rizzo che sta a Grassl come la Kostornaya sta alla Trusova (ovviamente esagero, è solo per dare l'idea molto approssimativa dei rispettivi stili al momento attuale e Grassl è meglio della Trusova). Con questi regolamenti, credo che nel prossimo futuro possa essere più favorito Grassl però Rizzo sta migliorando nei salti e può difendersi. Per inciso: Grassl è l'attuale campione italiano, avendo battuto Rizzo, ed a Minsk gli era davanti dopo lo short. Ma nel free Rizzo si è ripreso lo scettro tra gli italiani. Vedremo come si svilupperanno le rispettive carriere, per ora facciamo grandissima festa (anche perchè con questo risultato ci saranno tre rappresentanti italiani nel singolo maschile ai prossimi Campionati Europei di Graz). (continua prossimamente con la Danza) -
Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019
Astor ha risposto a Astor in una Discussione nella sezione Altri sport
Assegnate tutte le medaglie. Donne. Avevo scritto "se non va giù di testa la Zagitova dovrebbe vincere l'oro". E' andata giù di testa. E aggiungevo: "... ma certo che la Samodurova, impressionante per costanza e solidità in questa stagione, un pò di pressione gliela metterà". Deve avegliene messa tanta. Ma, a differenza di quanto spesso accade, gliene ha messa preventivamente, ovvero prima ancora di aver fatto un bel risultato, tale da mettere pressione. Infatti la Zagitova ha pattinato subito prima della Samodurova. Si direbbe proprio un problema psicologico di Alina, problema che sospetto abbia probabilmente anche componenti concrete date da difficoltà dovute alla crescita fisica, oltre che alla concorrenza delle giapponesi e delle (ancora per poco) junior quadrupliste. Anzi direi che, razionalmente, non doveva essere la concorrenza a preoccuparla a Minsk, perchè nè la Samodurova nè la Konstantinova sono al suo livello potenziale. Con Medvedeva out per i noti problemi di "cambio vita", la Tuktamisheva convalescente e la Hendrickx infortunata, sulla carta avava la strada spianata per l'oro. Pattinando ragionevolmente tranquilla, avrebbe dovuto vincere senza troppa difficoltà. E invece no. E, per la seconda volta consecutiva in poche settimane mi tocca mettere la foto di una Alina-Carmen in ginocchio sul ghiaccio, anche metaforicamente. Alina, dopo l'Olimpiade, sembra essere tornata quella, terrorizzata, che all'inizio di quella stagione sbagliava tanto negli short e, in lacrime, veniva catechizzata dalla Eteri al kiss-and-cry. Ho sempre detto, da subito, che secondo me era immatura per una medaglia così pesante come quella olimpica e non posso che confermarlo oggi. E, no, non venitemi a parlare (sembra una nuova moda 2018 ...) di Tara Lipinski campionessa olimpica a 16 anni e Oksana Bajul a 17 (che comunque non sono i 15 della Zagitova). Ho già spiegato perchè il pattinaggio del 2018 è radicalmente diverso da quello di vent'anni fa e come ciò impatta sul modo di pattinare e sulla maturità sportiva, chi non lo capisce è colpa sua, non mia ... Ciò detto, se guardiamo l'ultimo anno e mezzo, Alina viaggia davvero su "montagne russe", un'altalena tra trionfi e disastri. Quale spazio avrà nel prossimo futuro la Medvedeva non lo so, se i regolamenti continuano a premiare il gesto estremo temo non molto, ma anche guardando i problemi di Alina è sempre più chiaro quanto abbia fatto bene ad abbandonare la Sambo ed un sistema che oggettivamente mangia la carriera alle atlete. Da questo punto di vista io sono sempre più preoccupato per la Kostornaia, un gioiellino alla quale sarebbe delittuoso far percorrere la stessa strada dell'usa-e-getta. Ma è la strada che viene in gran parte indotta da questo regolamento, non è certo solo colpa della "cattiva Eteri". E così, la "umile" Sofia Samodurova, guardata da molti come una "parvenue", una pur simpatica sempliciotta, una contadinella non molto fine venuta dalla campagna ad imbarazzare il sangue blu del pattinaggio delle ladies, ha fatto il botto. E l'ha fatto con due programmi impeccabili, uno meglio dell'altro, alla fine distaccando la Zagitova di ben quindici (!) punti. Distacco ovviamente dovuto al free disastroso della Zagitova, ma non solo. I suoi 213.84 punti finali sono un buon bottino in senso assoluto, quasi quello (215.32) che ha dato il bronzo alla Tuktamisheva nella finale di Gran Prix. E' la "gara della vita" per la Samodurova? Una cosa che non si ripeterà più, a questi livelli di risultato? Probabile, però almeno in questo momento lei è una spina nel fianco a chiunque al vertice sbagli, perchè lei (almeno in questo momento) non sbaglia. In due programmi, short e free, ha una sola piccola imperfezione e un solo GOE negativo (di pochissimo), dato da un "not clear edge" nel triplo lutz del libero. L'ho vista iniziare il free apparentemente un pò più tesa del solito ma dopo un minuto era quella che abbiamo visto in tutta la stagione: una macchina da punti, non elementi eccezionali nè punti eccezionali ma con una costanza ed affidabilità incredibili. E pure una forma fisica invidiabile. Si, il free (come tutto il suo pattinaggio) non è certo il massimo della finezza (tempo fa io ho detto che il suo free mi ricorda un calcinculo alla Fiera di Kazan ...) ma alla fine se porta a casa bene tutti gli elementi tecnici e si difende nei PCS, che le vuoi dire? Che vuoi dire ad una che sfrutta al massimo le qualità che ha? E' la Volkswagen Golf del pattinaggio femminile: non va forte come altre, non è lussuosa come altre, men che meno "sciccosa" come altre, ma macina chilometri e non ti lascia a piedi. E supera pure le "fuoriserie" che si fermano ai lati della strada, con il motore che fuma. Vedremo fino a quando questo stato di forma durerà. Poi è chiaro che, forma o non forma, per restare al vertice ha bisogno che altre, più talentuose, sbrocchino o si ritirino. Già ai prossimi Mondiali di Marzo difficilmente vedrà una medaglia, certo non un oro. E l'anno prossimo, con le nuove leve russe, sarà ancora più difficile. Se un mese fa mi avessero detto che Viveca Lindfors, pattinatrice finlandese (curiosamente omonima di un'attrice svedese dei decenni scorsi), sarebbe riuscita a prendere una medaglia di bronzo sare rimasto davvero perplesso. Il suo miglior risultato senior era un ottimo ottavo posto agli Europei di Bratislava del 2016 ma da allora, certamente anche (se non solo) per problemi fisici, era tornata a viaggiare costantemente attorno ai ventesimi posti. Adesso si direbbe che i suoi problemi siano finiti, visti i due bei programmi di Minsk, con poche pecche ed un totale finale di 194.40. Era dall'Europeo di Sheffield del 2012 che una pattinatrice finlandese non prendeva una medaglia a livello europeo o mondiale, allora fu l'argento della non dimenticata (anche per ragioni estetiche) Kiira Korpi, che poi l'anno dopo riuscì a conquistare un primo posto alla Rostelecom Cup nel circuito dei Grand Prix, suo canto del cigno prima di cominciare un difficile periodo di ripetuti guai fisici e stress mentale (dichiarato da lei stessa) che la portarono al ritiro nel 2015. Si vedrà se la Lindfors riuscirà ad eguagliarne (o magari migliorarne) la carriera e a diventare una presenza gradita e stabile ai vertici. Chiaramente quando ci saranno tutte le russe più forti e le giapponesi il podio sarà un miraggio a livello mondiale e molto difficile pure in Europa. Ma le premesse per continuare a stare entro le prime dieci a livello europeo sembrano esserci, se il fisico non si rimette a fare i capricci. Bentornata Finlandia! Dopo la Lindfors, in quarta posizione è risalita la Konstantinova, che era undicesima dopo lo short e che ha fatto il secondo free di giornata dopo la Samodurova. Ottima rimonta ma il disastro nel programma corto e la mancata medaglia credo le precludano ogni possibilità di essere convocata per i prossimi Mondiali in Giappone. I russi non hanno ancora detto chi saranno le loro tre rappresentanti ai Mondiali ma, stante i risultati della stagione, immagino che saranno Zagitova (che nonostante l'andare spesso nel pallone comunque una buona possibilità di medaglia ce l'ha sempre), la guarita (si spera) Tuktamisheva e la affidabile anche se non eccelsa Samodurova. Credo che rimarrà fuori la Medvedeva e continuo a meditare sulle "sliding doors" dello sport: se avesse fatto bene quella prima combinazione con il triplo Flip a Skate Canada avrebbe molto probabilmente vinto quella gara, si sarebbe qualificata per la Finale di Grand Prix e forse, anche per motivi psicologici, tutta la sua stagione sarebbe cambiata. Quasi certamente non a livello di vincere ori (oltre ai problemi mentali ha dei problemi oggettivi di crescita e di riaggiustamento del suo pattinaggio) ma certo neppure così deludente da non essere convocata ad Europei e Mondiali (e, per inciso, anche la Medvedeva problematica di questa stagione una medaglia a questi Europei al 90% la prendeva). Ovvio, neanche nello sport contano molto i "se" e i "ma", però è per dire quanto anche un solo errore grave può condizionare un'intera stagione, a questi livelli di concorrenza. Finendo con il parlare delle donne, resta da dire che lo stop per infortunio ha fatto mancare una grande occasione di medaglia, occasione che a 31 anni è forse ormai purtroppo irripetibile, anche per Carolina Kostner, che almeno sui duecento punti per un argento o un bronzo li avrebbe fatti. Grande rammarico. -
Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019
Astor ha risposto a Astor in una Discussione nella sezione Altri sport
Assegnate ieri le prime medaglie. Coppie. Andando in ordine decrescente di classifica: Morgan/Cipres, vittoria meritata perchè nei due segmenti di gara non hanno sbagliato nulla o quasi. Anche ieri, comunque, sono stati ben premiati, anche se forse meno che in altre occasioni. Incredibile che abbiano avuto, ancora una volta dopo la finale di Gran Prix, lo stesso identico problema con la balaustra, un crash mancato per un pelo ma che ha marcatamente spezzato l'esecuzione della stessa combinazione 3T+2T+2T e, ancora una volta, ciò non sia bastato a far andare in negativo il GOE (quanto meno, stavolta hanno avuto +0.78 e non +1.14 ...). Trovo che il loro free di quest'anno ricordi sinistramente il modo di pattinare dei connazionali Papadakis/Cizeron e temo che non sia un caso. L'avranno fatto per far andare in brodo di giuggiole Arianna Secondini, che si è sempre sprecata negli "straordinario" per il pattinaggio "morbido e sognante" (yawn ...) di P/C e che sembra essere tifosa dichiarata anche di Morgan/Cipres. Ieri tifo spudorato in telecronaca a favore dei francesi: "temevo che con quel punto di deduzione si giocassero l'oro ma per fortuna ...". Una cosa piuttosto discutibile, passi (fino ad un certo punto) il tifo per gli italiani, lo si può considerare un vizio dei nostri telecronisti sportivi RAI, ma almeno se non c'è la componente nazional-popolare i commentatori dovrebbero astenersi dal prendere certe posizioni. Tarasova/Morozov, stessa solfa degli ultimi tempi anche se con segnali di ripresa. Ancora una volta, come già accaduto nello short e come era accaduto alla finale del Grand Prix, è stata lei a sbagliare di più e ho il sospetto che ciò sia rivelatore dei problemi che ha questa coppia. Vedo un consenso diffuso all'opinione che sia la Tarasova l'elemento talentuoso della coppia e sono d'accordo. Lui invece sembra sempre Mister Incertezza, sarà per la faccia che ha e per l'espressione immutabile che fa, ma appare ogni volta poco convinto e per nulla aggressivo. Eppure è da inizio stagione che è lei a combinare più guai. Ripetere nel free lo stesso errore dello short sul 3T, in questo caso giocandosi completamente pure la combinazione e perdendo così almeno cinque-sei punti, è stato imperdonabile da parte sua. Anche perchè senza quel singolo ma disastroso errore almeno il free l'avrebbero vinto e, lasciatemelo dire, l'avrebbero vinto meritatamente. Ho rivisto oggi i free di entrambe le coppie e non ho dubbi: i russi pattinano meglio dei francesi, pure su programmi con scelte musicali difficili o discutibili. Altrettanto veloci ma più precisi (quando non sbagliano o non vanno giù di testa). Ieri hanno avuto quasi gli stessi PCS dei francesi e se avessero avuto un free più convenzionale avrebbero potuto evitare di pagare dazio (relativamente) su Performance ed Interpretation. Boicova/Kozlovskii, bronzo forse inaspettato ma meritato. Hanno fatto un free della serie "russo-ruffiano", musica meravigliosa di Ciaikovski (lo "Schiaccianoci"), costumi stile Bolshoi e una performance (con una sola piccola sbavatura) che ti fa voglia di andare a teatro a vedere pure il balletto. Ancor più considerando la giovane età, tanto di cappello. Hanno subito preso il testimone, tra i tifosi italici, da Tarasova/Morozov come "pietra dello scandalo" nei confronti del trattamento che le giurie hanno riservato ai nostri Della Monica/Guarise. Leggi: "le giurie filo russe hanno fatto una ladrata ai danni dei nostri!". Ieri l'altro erano "i russi T/M beneficiati dalla giuria e finiti ingiustamente davanti ai nostri", ieri si è passati senza soluzione di continuità ai "russi B/K beneficiati dalla giuria e finiti ingiustamente davanti ai nostri". Onestamente, al di là di tutte le considerazioni su "punti rubati nello short, punti regalati agli altri nel free ecc.", sui quali non ho neppure voglia di andare a cercare il pelo nell'uovo, chi ha visto il free di ieri non dovrebbe negare, se non è un mero tifoso, che questa pur giovane coppia ha fatto globalmente una prestazione più convincente dei nostri. Nostri che ieri, in particolare per colpa di lei, hanno fatto errori o imperfezioni su tutti gli elementi di salto! E venitemi a dire che una coppia che sbaglia tanto nel segmento più importante meritava di stare davanti, nel complesso della gara, ad una che nel libero ha sbagliato, di poco, solo una virgola. Mi spiace per una medaglia persa per un nonnulla (15 centesimi!) ma i russi hanno fatto un programma libero migliore, musicalmente "facile" ma pattinato con maturità, e perfino sui PCS potrei obiettare sul fatto che li abbiano messi dietro di sette decimi ai nostri. In questi due giorni e soprattutto nel segmento decisivo si sono mostrati globalmente superiori, anche se pure i nostri sono stati bravi (soprattutto nello short). Non vedo nessuna "ladrata" nè "pompaggi" a favore dei russi (casomai, quest'anno vedo un occhio di riguardo per i francesi, non per i russi). Peccato per Della Monica/Guarise, era un'ottima occasione per arrivare a medaglia (potrebbero averne ancora, almeno a livello europeo) ma se quando il gioco si fa duro non si dimostrano duri, anzi i duri sono una coppia sedicenne-ventenne, non è colpa delle giurie. -
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Astor ha risposto a Astor in una Discussione nella sezione Altri sport
Pensavo che avrei perso almeno questa intera giornata degli Europei e invece qualcosa (non tutto) sono riuscito a vedere. Faccio solo pochi flash. Donne. Detto che il panel delle concorrenti di alto livello è stato spietatamente decimato, per vari fattori (mancano Medvedeva, Tuktamisheva, Kostner e Hendrickx!), c'erano pochi dubbi che la Zagitova sarebba stata in testa dopo lo short. Quello che in parte sorprende è che sia effettivamente in testa ma non di tanto. La Samodurova è a soli due punti, risultato di un programma eccellente da parte sua e di uno della Zagitova che è stato buono in assoluto ma ben inferiore al potenziale della (molto tesa) campionessa olimpica. Il fatto che terza sia, a dieci punti dalla vetta, la pur brava svizzera Alexia Paganini la dice lunga sul basso livello medio rimasto in questa gara, ancor di più con la prestazione disastrosa della terza russa, quella Konstantinova dalla quale non ci si aspettava molto ma certo non che terminasse lo short all'undicesimo posto! Se non va giù di testa la Zagitova dovrebbe vincere l'oro, ma certo che la Samodurova, impressionante per costanza e solidità in questa stagione, un pò di pressione gliela metterà. Lotta apertissima per il bronzo, con quattro pattinatrici (Paganini, Lindfors, Rajicova e Lecavelier) racchiuse in poco più di un punto. Ottimo debutto per la nostra Lucrezia Gennaro, solidamente sedicesima e che quindi sarebbe riuscita a guadagnarsi il diritto di fare il free anche se ci fossero state tutte le migliori assenti. Non è riuscita a qualificarsi, invece, l'altra debuttante italiana Lara Naki Guttman, 29-esima ma a soli due punti circa da quel 24-esimo posto che garantiva la qualificazione. Ha comunque fatto un'esperienza positiva. Coppie. Non ho visto l'esercizio di Morgan/Cipres, per cui non mi pronuncio sui francesi, coppia che non mi ha mai entusiasmato e che è in testa dopo lo short (cosa comunque non sorprendente visto l'andamento della stagione, giusti o generosi che siano i punteggi che hanno cominciato a piovere su di loro). Ho invece purtroppo visto l'esercizio dei secondi, Tarasova/Morozov, coppia sui cui problemi mi sono già dilungato anche troppo e che oggi secondo me ha anche pesantemente pagato il cambio improvviso del loro programma corto: hanno (doverosamente) rottamato l'orribile short su James Brown per tornare al loro Rachmaninov della stagione scorsa ma hanno avuto meno di tre settimane per prepararlo e lo si è visto. Buon tecnico (con un brutto errore sul triplo Toeloop in parallelo) ma pochissima unione di coppia, spero che i problemi siano dovuti per la maggior parte al fatto di non essere ancora "rientrati" nel programma. Tarasova/Morozov sono ora due punti e mezzo dietro i francesi. Ho invece per fortuna visto anche Della Monica/Guarise, ottimi terzi con un gran bel programma, solo due decimi dietro Tarasova/Morozov e con qualche ben giustificata speranza di podio (senza dimenticare però gli ottimi russi Boicova/Kozlovskii, quarti a circa un punto da loro). Da notare che il punteggio tecnico dei nostri è stato superiore a quello della prima coppia russa! I social sono già pieni di polemiche sull'"ingiustizia" che avrebbero subito i nostri nel finire dietro ai russi e tutto sommato sono d'accordo che Tarasova/Morozov sono stati aiutati sui PCS (Performance ed Interpretation troppo generosamente pagate) e che avrebbero dovuto finire dietro (di un pò, non di un abisso!). E' anche vero, però, che mi lascia un pelo perplesso la step sequence dei nostri, che non mi era parsa eccellente per precisione ed unità di azione e che invece è stata data a livello 4, il massimo. Ma dovrei rivederla e confrontarla attentamente anche con le valutazioni date a quelle degli avversari, magari è giusto così. Molto bene anche i nostri giovani Ghilardi/Ambrosini, ottavi. Il free sarà molto interessante, con un livello tecnico medio comunque superiore a quello delle donne (per i motivi già detti). -
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Astor ha risposto a Astor in una Discussione nella sezione Altri sport
Come sempre. -
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Astor ha risposto a Astor in una Discussione nella sezione Altri sport
Un semplice flash per ricordare che la prossima settimana ci sono i Campionati Europei 2019 a Minsk (Bielorussia), dal 21 al 29 gennaio 2019. I partecipanti (ed altre informazioni) li trovate listati qui (salvo eventuali variazioni dell'ultimo momento): https://en.wikipedia.org/wiki/2019_European_Figure_Skating_Championships Notare: - per l'Italia non ci sarà Carolina Kostner, ancora alle prese con problemi fisici. Manderemo invece le giovani Lucrezia Gennaro e Lara Naki Guttman. Per il risultato punteremo soprattutto su Guignard/Fabbri e Della Monica/Guarise ma da vedere anche i maschi, non solo con Matteo Rizzo ma anche con l'altro molto promettente giovane Daniel Grassl (che ha battuto Rizzo ai recenti campionati italiani). - la Russia ha scelto le sue donne: Zagitova, Samodurova e Konstantinova, scelta "sportivamente" corretta considerando i risultati sul campo nella stagione e i problemi di salute della Tuktamisheva (che si era beccata una polmonite). Niente Medvedeva e lo si può capire. Sarà poi da vedere quali saranno le scelte per i Mondiali giapponesi di marzo. - sempre in casa Russia, non ci saranno nelle coppie Zabiiako/Enbert, per problemi medici di lui. - mancherà anche la brava belga Loena Hendrickx (problemi alla schiena). Qui potete trovare alcuni articoli di presentazione per la manifestazione e per diversi atleti: https://www.oasport.it/category/ghiaccio/pattinaggio-artistico-ghiaccio/ Ci risentiamo la settimana prossima! -
Arrivabene non rinnovato dalla Ferrari
Astor ha risposto a effe in una Discussione nella sezione Formula 1
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Astor ha risposto a Astor in una Discussione nella sezione Altri sport
In questo week-end si sono disputati e conclusi i Campionati Nazionali russi e giapponesi. Ho skippato quelli giapponesi, che vedrò di recuperare, e seguito in streaming quelli russi. Che avevano una quantità di aspettative interessanti, perfino di "drama", anche per il fatto che competevano direttamente Senior e Junior e se qualcuno segue minimamente il pattinaggio di figura sa bene cosa vuol dire "junior russa"! E, a proposito di "drama", chi più, di questi tempi, della Medvedeva? Venerdi ha fatto uno short-disastro, alla fine il quattordicesimo short su diciotto concorrenti! Ed aveva pure cambiato lo short (brava, bravo anche Orser a decidere il cambio), come avevo già espresso la mia opinione che dovesse fare, passando ad una classica ma sempre efficace "Tosca", certamente più nelle sue corde. E, con giubilo di alcuni, aveva anche tolto il "terribile" Lutz dallo short, rendendolo sulla carta meno problematico. Nulla da fare. Come vi avevo detto (ogni tanto, datemi retta ...) il Lutz non c'entra una beata fava con i problemi che ha in questa stagione, tanto che ... ha sbagliato anche lo short (senza Lutz) in questi Nazionali. Non c'è con la testa, questa è la verità. Non è una questione di Lutz, di strategie di Orser o di layout dei programmi, ma di testa. Forse dopo il cambio di allenatore pensava di essere comunque al top già in questa stagione, e di poter "vendicarsi" delle Olimpiadi, e il fatto di scoprire di non esserlo (pensiamoci: alla prima gara della stagione ha perso da Bradie Tennell ...) potrebbe averla fatta andare un pò (o molto) fuori di testa. Certo è che finora alterna un segmento di programma sbagliato ad uno decente o addirittura buono, problemi tecnici ne ha (ed è pure cresciuta e diventata più "donna", il che se le rende più aggraziata certamente la rallenta anche) ma non sta sbagliando per ragioni tecniche: sbaglia, anche cose che fa solitamente bene (in allenamento a questi Nazionali la si era vista pattinare decisamente bene), perchè è palesemente tesa. E' un momento così, che va affrontato soprattutto con la psicologia (ed Orser penso, e spero!, che abbia il carattere e l'esperienza per farlo). Nello short parte, come già in Canada, fallendo la combinazione iniziale con il triplo Flip e prosegue facendo un solo salto fatto veramente bene, un triplo Loop. E cade pure! Punteggio tecnico bassissimo, la tengono su nei PCS ma è un disastro. Si prospetta, già dopo lo short, l'addio alla convocazione ad Europei e Mondiali. Lo Short si conclude con la Zagitova prima (programma decente, sempre generosamente pagato sui PCS ma comunque ben pattinato). Seguono le junior terribili Trusova e Kostornaia (quest'ultima sempre bellissima da vedere ma con una inopinata caduta sulla sequenza di passi), poi la Kostantinova (l'equivalente pattinatorio di Medioman) e l'altra junior Shcherbakova, poi tutte le altre compresa l'affranta Medvedeva (sostenuta comunque a gran voce da un pubblico meraviglioso). Oggi, sabato, il Free, dove l'aspettativa era di vedere se la Zagitova sarebbe riuscita a respingere l'assalto delle altre quattro citate, che seguivano praticamente appaiate a sei punti circa di distacco. In realtà, quasi tutti davano per scontato che la vittoria sarebbe stata decisa dai quadrupli della Trusova (riusciti o falliti) contro il tecnico (meno "hard" ma valido), i PCS sempre generosi e i sei punti di vantaggio della Zagitova. Le cose sono andate così solo in parte. Comincia col botto la Anastasia Tarakanova, che aveva toppato completamente lo short (era diciassettesima!). Anastasia alla fine avrà il quarto TES della giornata (e i primi due due sono TES stellari, causa quadrupli!). Bel programma, salti fatti con una facilità impressionante e tutti corretti. Pagata decisamente poco sui PCS. Una delle pattinatrici che mi sono piaciute di più nel free. Il primo gruppo (dopo alcune pattinatrici che spero di non offendere se le salto) si chiude con la Evgenia Medvedeva, che mostra ancora tanti problemi ma anche di non essere ancora morta. Cade anche, ma la prestazione non è male. Tecnico assolutamente non eccezionale ma interpretazione buona, comincia a vedersi la "morbidezza Orser", e i PCS saranno i migliori della giornata, senz'altro gonfiati per tenerla su ma neanche troppo scandalosamente, almeno se si considerano quelli che verranno poi dati alla Zagitova. Leonessa, ferita ma leonessa. Per inciso, come primo elemento farà (anche se solo discretamente) il "terribile" triplo Lutz, a cui aveva rinunciato nello short. E pensare che c'erano stati degli "esperti furbetti", i soliti, che avevano già anticipato una "resa" sul fronte del Lutz ... Lasciamo perdere, che è meglio. Farà il quarto free, ma sarà solo settima alla fine. Ma dopo lo short-disastro molto di più non poteva fare. Alla fine, molti più kiss che cry al kiss-and-cry (ma certamente pure parecchi rimpianti). Io credo che sia molto difficile che venga selezionata per i prossimi appuntamenti, quantomeno per rispetto dei risultati ottenuti sul campo. Certo che pensare di mandare ad Europei e Mondiali la "Mediowoman" Konstantinova potrebbe essere un mezzo suicidio per la federazione russa, già sotto attacco dalle giapponesi ... Vedremo, la decisione dei russi dovrebbe essere comunicata a breve. Maria Sotskova, solita delusione, lei cerca di essere meno noiosa del solito (io di solito trovo i suoi programmi la cosa più noiosa che ci sia dopo il meteo di Paolo Sottocorona) ma si disunisce presto e cade pure una volta (e l'altra volta gliela abbonano generosamente). Ormai sempre più fuori dai giochi, ancor prima che le junior diventino senior. Polina Tsurskaya, discorso non molto diverso da Sotskova, anche se meno fallosa. Parte bene, con i suoi soliti ottimi salti, ma finisce in calando su tutto. Anche per lei si avvicina la data di scadenza, purtroppo. Spero solo che se la cavi con la salute: si dice che soffra di una malattia genetica che danneggia le ossa, a vederla non si direbbe ma non credo che sia un'invenzione. Speriamo che, se non fosse curabile, sia almeno mantenibile sotto controllo. Alena Leonova, sempre simpatica, sempre un piacere vederla pattinare quando non è tesa, una show-girl al di là dei limiti che ha. E il pubblico si diverte sempre. Credo che potrebbe avere un grande futuro, se lo volesse, negli spettacoli sul ghiaccio. Se non sbaglio, dovrebbe aver fatto qui il suo Season's Best. Anna Tarusina, un buon programma sia sul tecnico che sui components. Purtroppo per lei, si trova a "metà del guado", con junior più forti (se non sbagliano) davanti. Anastasia Gubanova, col fisico e la grazia che ha, potrebbe valere ben di più se curasse l'interpretazione, ancora troppo da junior. Comunque ha fatto anche delle imperfezioni sul tecnico, compresa una caduta. Sofia Samodurova, solita macchinetta caricata a molla ma che non si inceppa. Rivedendo il suo free mi sono reso conto della ben scarsa "raffinatezza" del programma, però lei lo pattina bene. Se la convocano, francamente non so cosa ci sarebbe da dire, non sta sbagliando nulla da inizio stagione. Stanislava Konstantinova, la pattinatrice sbagliata al posto giusto. Non sbaglia tanto, viene sostenuta sui components e alla fine sarà la quinta del free e la quarta in classifica, prima tra le senior (!). Per la federazione russa ora un bel problemino: selezionare non dico la mediocrità ma quanto meno solo una probabile "prestazione media", per Europei e/o Mondiali, senza pratica possibilità di un guizzo vincente? Alina Zagitova: ancora qualcuno si stupisce che sbrocchi spesso? Lo faceva prima di diventare campionessa olimpica, lo ha fatto subito dopo esserlo diventata. Credo che senta la tensione non meno della Medvedeva. Free disastroso, tenuto su nei components ma non basta. Dodicesimo free (!), sarà quinta nella classifica finale ma esce da questi Nazionali moralmente forse ancora più ammaccata della Medvedeva (anche se lei verrà convocata per Europei e Mondiali ma Medvedeva quasi certamente no). Alena Kostornaya: la meraviglia (con juicio, però, è ancora una junior e tanto può cambiare con la crescita ...). Pattinata meravigliosa, ampia copertura della pista, grande velocità, morbidezza e grazia, salti (non estremi, niente quadrupli per lei) e combinazioni da incantare, components di prim'ordine a maggior ragione per una junior. Le mancano per ora i quadrupli (o un triplo Axel) e un regolamento più sensato che non premi troppo i salti estremi. Tanti tifano per lei, me compreso, per vedere nel futuro un pattinaggio che sia bello da vedere anche tra un salto e l'altro. Nello short ha fatto una incredibile caduta sulla sequenza di passi, un punto di deduzione per caduta, più almeno altri due punti in meno rispetto a quanto sa fare su quell'elemento (vedi la finale del GP Junior) a causa di un livello in meno e GOE negativi. Senza quella sciocca caduta avrebbe avuto sui tre punti in più e avrebbe potuto davvero vincere, quanto meno sarebbe stata lì a centesimi con le altre, anche senza quadrupli. Raccomandazione: fa parte della "Premiata Scuderia Tutberizde" (scuola Sambo 70 di Mosca), come la Trusova e la Shcherbakova, ma ha un pattinaggio ben diverso (leggi: enormemente più maturo) da quello di queste ultime, in particolare dalla "macchina da salto" ma acerbissima Trusova. Perciò, non confondete le cose, come fanno alcuni che le accumunano indiscriminatamente in quanto tutte "Junior russe": la Kostornaya non potrebbe pattinare in modo più diverso dalle altre due e pertanto non ha senso neppure accumunarle nella valutazione che viene loro data nei PCS (dare 71.36 alla Kostornaia è pure poco, ma dare 65.53 alla Trusova è un regalo bello e buono, tanto per dire alla non eccelsa ma comunque piacevolissima e fluida Tarakanova hanno dato la miseria di 58.94!). Questa differenza marcata di stile non è una cosa nuova nelle allieve della Tutberizde, per esempio il pattinaggio della Medvedeva ha ben poco a vedere con quello che era della Lipnitskaia, ed è una confortante prova che da quella discussa fucina possono venire fuori "saltatrici con poca anima" ma anche fior di pattinatrici complete. Alexandra Trusova: maggior candidata alla vittoria se non sbagliava i quadrupli, ne sbaglia uno su due e si gioca così quei pochi centesimi che la priveranno dell'oro. Il suo free, tecnicamente "stellare", è uno degli esercizi "artisticamente" più poveri che io ricordi di avere mai visto. Al confronto, la Lipnitskaia era Yu-Na Kim. Se la Kostornaia pattina collegando meravigliosamente tutti i salti tra di loro, come se passasse fluidamente da una cima all'altra di una catena montuosa, il programma della Trusova è un deserto punteggiato da pali della luce, i salti. Ogni volta che la guardo pattinare la vedo pensare solo al prossimo salto. Per me è assolutamente inguardabile, tuttavia quasi mi dispiace che non abbia vinto perchè ciò avrebbe ancor meglio messo il dito nella piaga della situazione attuale del pattinaggio femminile, dove le junior, con pattinata da junior, stanno facilmente davanti alle senior perchè la matematica dei salti estremi, che realisticamente possono fare solo col fisico da junior, le premia. So bene di non essere il solo a dirlo, temo però che non verranno fatte altre correzioni ai regolamenti ed ai punteggi, che pure sarebbero doverose. Anna Shcherbakova: quinta dopo lo short e la meno accreditata tra le junior terribili fa invece un free perfetto, che si apre con un quadruplo Lutz meraviglioso (verrà pagato 15.94, dico quindici-e-novantaquattro! Un solo salto, non una combinazione!) e continuerà sullo stesso solco. Presentava "solo" un quadruplo ma alla fine, sfruttando l'errore della Trusova sul secondo dei suoi due, le sarà davanti di soli sette centesimi! L'ho certamente preferita alla Trusova, anche se i PCS sono simili, ma è comunque sempre una "bambinetta" che pattina in modo (comprensibilmente) immaturo. Il che non è una colpa (non tutte sono Kostornaia, che è un'eccezione nella categoria Junior), la colpa è del regolamento, giustamente quest'anno modificato anche con l'evidente intento di sfavorire gli errori tecnici sui salti estremi ma che non è stato così coraggioso da ridurre l'importanza degli stessi. Per cui, basta che un quadruplo riesca e questo da solo può decidere una gara, anche se vince una "saltatrice" invece di una "pattinatrice". Alla fine la classifica è: Rostelecom Russian Nationals 2019 Ladies Result FPl. Name Nation Points SP FS 1 Anna SHCHERBAKOVA MOS 229.78 5 1 2 Alexandra TRUSOVA MOS 229.71 2 2 3 Alena KOSTORNAIA MOS 226.54 3 3 4 Stanislava KONSTANTINOVA SPB 212.92 4 5 5 Alina ZAGITOVA MOS 212.03 1 12 6 Sofia SAMODUROVA SPB 209.77 6 6 7 Evgenia MEDVEDEVA MOS 205.90 14 4 8 Anna TARUSINA MOS 205.16 9 7 9 Anastasiia GUBANOVA MOS 203.76 8 11 10 Anastasiia GULIAKOVA SPB 202.63 10 10 11 Viktoria VASILIEVA MOS 199.55 13 9 12 Alena LEONOVA SPB 199.52 7 13 13 Anastasia TARAKANOVA MOS 193.44 17 8 14 Polina TSURSKAYA MOS 185.32 11 15 15 Maria TALALAIKINA SPB 181.62 16 14 16 Maria SOTSKOVA MOS 179.90 12 16 17 Elizaveta NUGUMANOVA SPB 172.23 15 18 18 Daria PANENKOVA MOS 167.78 18 17 https://www.fsrussia.ru/results/1819/rusnat1819_ENG/CAT002RS.HTM E' stata una grande gara, interessantissima e con colpi di scena, cosa che si poteva sperare visto il primo scontro stellare tra Senior e Junior della scuola più titolata degli ultimi anni. Il risultato è che hanno nettamente vinto le Junior, addirittura stracciando la campionessa olimpica (che era allora soltanto neo-senior!), il che dovrebbe far non solo pensare ma anche prendere provvedimenti. Qui non si tratta di opporsi al "progresso" nè di essere ostili al fatto che le campionesse siano sedicenni. Non ha senso quindi citare esempi del passato di campionesse olimpiche di quell'età, come Oksana Bajul e Tara Lipinski, rispettivamente 17 e 16 anni al momento della vittoria, perchè c'è una differenza grandissima tra allora ed oggi: allora quelle sedicenni vincevano con un regolamento molto diverso, che non premiava i gesti tecnici estremi, e si battevano sostanzialmente alla pari con le più anziane (con le giovani più elastiche e quindi favorite nel tecnico, allora come oggi, e le anziane più esperte e solitamente preferite nell'interpretazione). Se la Bajul vinse a Lillehammer 1994, è perchè venne giudicata globalmente meglio, in quella gara, delle avversarie, non perchè fece bene singoli elementi di enorme peso. E, tanto per spiegarmi ancor meglio, non perchè fece elementi che solo lei, come sedicenne, poteva temporaneamente riuscire a fare! Che, invece, è la situazione in cui ci troviamo oggi: "campionesse-bambine" che riescono a fare ciò che fanno solo perchè hanno ancora il fisico da bambine. E tra qualche anno, al 99%, non riusciranno più a fare. Con l'abbandono (giusto) del vecchio sistema 6.0 e l'attribuzione di valori precisi anche ai singoli salti si è cercato di andare verso una maggiore oggettività dei punteggi, in modo da ridurre il rischio di valutazioni partigiane. Giustissimo. Ma al momento attuale il peso del tecnico sta diventando non solo predominante ma pure in un senso "perverso", ovvero rischia di portare al top (e solo per pochi anni!) delle pattinatrici palesemente immature su tutto il resto. Con alcune notevoli eccezioni, beninteso, vedi la neo-Senior Kihira e l'ancora Junior Kostornaya. Eccezioni che non mi fanno affatto stare tranquillo. Stante che il sistema attuale è congegnato piuttosto bene, secondo me la soluzione è o diminuire drasticamente il punteggio di base dei salti estremi (in parole povere: premiarli ancora ma premiarli di meno rispetto ad oggi, vale a dire non premiare così tanto di più chi fa i quadrupli rispetto a chi fa i tripli), oppure cambiare il valore di fattorizzazione dei PCS, favorendo i PCS rispetto al punteggio tecnico. Considerando quanto i PCS siano già spesso usati per favorire o sfavorire secondo mire "politiche", preferirei la prima strada, più chiara ed "oggettiva". E senza aver paura che qualcuno sbraiti sull'"andare contro il progresso e lo sviluppo del pattinaggio". Anche a me piacciono i salti difficili, anche a me piace veder fare i quadrupli, ma se hanno un punteggio tale da farli diventare l'unico fattore veramente determinante per la vittoria e, cosa grave, ciò va a scapito della bellezza e completezza dell'esercizio allora ... non mi piacciono più! Oh, e questo è solo l'aspetto sportivo. Poi c'è quello, moralmente ancora più serio, del portare dodicenni, tredicenni e quattordicenni a stressare il proprio fisico con i quadrupli. Da qui l'opportunità, secondo me, di scoraggiare l'uso dei quadrupli (facendo così focalizzare i loro allenatori su altri aspetti), almeno per i Junior nell'età della crescita, ed un modo potrebbe essere o vietare loro i quadrupli oppure innalzare l'età del passaggio da Junior a Senior (a 17 o 18 anni) o, meglio ancora, entrambe le cose. Dubito che qualcosa di ciò accadrà e credo che per questo quadriennio ci sarà solo da sperare di non ritrovarci a Pechino con la terza campionessa olimpica di fila "piuttosto discutibile" perchè nel 2020 sarà magari diventata Senior un'esile bambina che per i tre anni successivi potrà fare il quadruplo Axel e sostanzialmente male tutto il resto. -
Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019
Astor ha risposto a Astor in una Discussione nella sezione Altri sport
I punteggi del pattinaggio di figura. Mi sono reso conto che spesso scrivo di PCS, GOE, livelli ecc. senza aver mai dato una spiegazione complessiva del sistema di punteggio usato nel pattinaggio di figura. Mi sono anche reso conto che in giro non è facile trovare un documento o un sito che lo spieghino con chiarezza. Prendiamo questo articolo divulgativo, che non è neppure male (si, è su Cosmopolitan, per quello che ho scritto "divulgativo" ... ): https://www.cosmopolitan.com/health-fitness/a16753532/olympics-figure-skating-judges-scoring-points/ Bene, ammettiamo che uno voglia capire cosa sono i "livelli di difficoltà" e come questi influenzino il punteggio ricevuto: da un articolo come questo non si capisce facilmente. Tutti possiamo capire intuitivamente che ad un elemento di "grande difficoltà" verrà tendenzialmente assegnato un punteggio più alto, ma come si decide cosa è "di grande difficoltà"? E come ciò si collega (se si collega ...) con i "base values" (valori di base) e con i GOE? E i PCS? Comprendo bene che un articolo come quello, ma anche un articolo migliore, non possa spiegare più di tanto in dettaglio. Per capire, occorre mettere in fila le cose da dire, che sono MOLTE. L'ISU ha pubblicato una guida "divulgativa", dove spiega piuttosto bene "come funziona il pattinaggio di figura" ma, giocoforza, non può entrare nei dettagli: https://www.isu.org/media-centre/guides/media/23329-figure-skating-media-guide-2019-20/file (questa è la versione per la stagione 2019/2020, di solito cambia ogni anno e va cercata di nuovo sul sito dell' ISU) Vi consiglio caldamente di leggerla, è una panoramica completa ed aggiornata sulla disciplina, anche se non arriva così in profondità da far veramente "capire", a livello "fine", l'attribuzione dei punteggi. Perciò, per il mio intento qui non mi basterebbe rimandarvi a quella pur utile ed opportuna guida ISU. Dopo un pò di ricerche ho trovato un sito web dove i punteggi sono spiegati in modo sistematico e piuttosto chiaro, in tre parti e ovviamente andando ben oltre quello che si può fare in un semplice articolo o una guida generale: https://32blades.com/2018/03/04/demystifying-the-judging-system-roles-rules-report-cards-part-1-of-3/ Posso certamente consigliarvi di leggere quelle pagine in inglese, che sono fatte bene e sono aggiornate, ma avevo già buttato giù qualcosa anch'io e ho pensato che valga la pena che lo scriva qui. Tenete presente che facciamo riferimento all'attuale "judging system" dell'ISU, International Skating Union ( https://www.isu.org/judging-system-fs ), il sistema di giudizio che nel 2004 ha sostituito il vecchio (e non rimpianto da quasi nessuno, credo) "sistema 6.0". E con gli aggiornamenti fatti nel 2018 (una buona sintesi delle modifiche fatte per la stagione 2018-2019 è qui: https://www.ifsmagazine.com/new-season-new-rules/ ). Faccio poi anche questa doverosa premessa: l'ISU periodicamente aggiorna i valori delle tabelle come quelle che riporterò sotto, anche quando non cambia lo schema di giudizio. Ciò vuol pure dire che è certo che magari già dalla stagione successiva a quella in cui scrivo alcuni link che indico a documenti ISU siano obsoleti o non più funzionanti (e non è detto che io sia tornato qui ad aggiornarli, i documenti nuovi li potete comunque sempre cercare sul sito ISU, andando anche per analogia con questi). Ma non preoccupatevi: anche in quei casi il sistema di giudizio resta lo stesso e i concetti qui espressi restano validi. Aggiornerò pesantemente, se sarà il caso, questo post solo se ci saranno variazioni significative sul metodo di attribuzione dei punteggi. Prendete fiato ed iniziamo. Chi è che "giudica", ovvero attribuisce i punteggi? Vi sono due "giurie": una è il "pannello tecnico" e l'altra è il "pannello dei giudici" (detto anche, semplicemente, "i giudici"). Fanno lavori differenti e lo fanno in modo indipendente, come ora vedremo, ed entrambe contribuiscono al punteggio attribuito agli atleti. Oltre alle giurie esistono altre figure che collaborano al loro lavoro: - un Arbitro ("Referee") - due Data Specialist (che fanno funzionare i computer, e capirete presto perchè c'è bisogno di computer!) Non sto ad entrare nei dettagli di tutti i loro compiti, per questo potete leggere l'approfondita trattazione fatta sul sopra citato link di 32blades.com. Per lo scopo di questo mio post vi basti sapere che i punteggi vengono assegnati dal pannello tecnico e dai giudici, che sono due entità separate. Anticipo che: il PANNELLO TECNICO, composto da un numero di persone tra le tre e le cinque, assegna i Livelli il PANNELLO DEI GIUDICI, composto da nove persone, assegna i GOE e i PCS i punteggi assegnati dai due pannelli vengono integrati e sommati, secondo le modalità che vedremo Preciso inoltre che le modalità di valutazione dei punteggi sono le stesse per i due segmenti in cui si divide una gara, lo Short Program (o Rhythm Dance per la Danza) e il successivo, più lungo ed impegnativo, Free Program. Tra i due segmenti cambiano solo i valori del parametro Factor, come poi vedremo, e numero e tipo di elementi che è obbligatorio eseguire per un dato segmento, ma per attribuire il punteggio ad un elemento o ai PCS tutta la procedura è identica sia nello Short come nel Free. E, se qualcuno avesse il dubbio, sui punteggi attribuiti ad ogni elemento non c'è neppure differenza tra uomini e donne: ad un triplo Loop, fatto egualmente bene (o egualmente male) viene attribuito lo stesso punteggio sia che l'abbia eseguito un uomo che una donna. La differenza tra uomini e donne c'è sui tipi di elementi obbligatori da presentare in un esercizio (vedi "Required Elements", come accennato nel mio mega-post sui salti qui di seguito citato) ma non come punteggi attribuiti. "Madamina, il catalogo è questo". Innanzitutto: praticamente TUTTI gli elementi tecnici del pattinaggio di figura che vengono presentati in gara, sono CATALOGATI dall'ISU a seconda della difficoltà di esecuzione dell'elemento stesso. Nel pattinaggio di figura esistono anche elementi, per esempio certi salti come gli "split jumps" (https://en.wikipedia.org/wiki/Split_jumps), che non sono catalogati, non sono valutati e non ricevono punteggi se fatti in gara. Ma ben difficilmente vedrete un pattinatore in gara perdere tempo a fare elementi o movimenti non catalogati e codificati, che non portano punti (casomai, li potete vedere nei Gala e negli spettacoli sul ghiaccio). Nel 2018 è stato catalogato ed è stato assegnato un valore anche all'Euler, uno dei salti più semplici ma spesso usato nelle combinazioni, vedi il mio vecchio, ma successivamente aggiornato, "spiegone dei salti" : Perciò, più o meno tutto ciò che, sul versante tecnico, i pattinatori fanno in gara è stato già catalogato e gli può essere attribuito un punteggio, che dipende sia dal LIVELLO DI DIFFICOLTA' dell'elemento stesso che da "QUANTO BENE E' STATO FATTO" quell'elemento. Ed ora vedremo come. I LIVELLI. I Livelli per i Salti. Gli elementi di SALTO hanno un LIVELLO DI DIFFICOLTA' che viene determinato da: - il tipo di salto (Toeloop, Loop, Axel ecc.), perchè alcuni sono intrinsecamente più difficili di altri (come spiegato anche nel mio già citato post sui salti) - numero di rotazioni del salto (singolo, doppio, triplo ...) - se la rotazione viene completata oppure no (salto under-rotated, ovvero "sottoruotato") - se vi sono altri errori (tipo la partenza sbagliata di un salto, vedi per esempio il Lutz iniziato sul "filo" sbagliato) Quindi, per esempio, per un salto di tipo Lutz abbiamo una catalogazione che dice che un doppio Lutz senza errori, individuato dall'abbreviazione "2Lz", ha un VALORE BASE di 2.10. Ma se è un doppio Lutz sottoruotato (ovvero con rotazione non completata) allora è considerato un "2Lz<" (il "<" è l'abbreviazione per l'under-rotated) e il suo valore base è solo 1.58. Se il Lutz invece di essere doppio è triplo, allora è (se ben eseguito) un "3Lz" che ha valore base 5.90; e un triplo Lutz sottoruotato (indovinate un pò: "3Lz<") ha valore base 4.43. Per inciso: se volete sapere a cosa si riferiscono tutte le abbreviazioni dell'ISU per gli elementi del pattinaggio di figura, le trovate qui: https://www.eislauf-union.de/files/Downloads/AbbreviationsElements_2018_19.pdf Come si vede, un triplo Lutz sottoruotato ("3Lz<") vale molto di più di un doppio Lutz eseguito correttamente ("2Lz")! Questo perchè l'ISU valuta che eseguire un triplo Lutz sia molto più difficile che farlo doppio, perfino se non si completa la rotazione e quindi si fa il triplo in modo imperfetto. Questo è uno dei motivi per cui gli atleti possono rischiare salti difficili e con molte rotazioni pur con la consapevolezza di poter sbagliare qualcosa, perchè pensano di riuscire comunque a prendere più punti che non facendo un più facile salto "sicuro". Ovviamente, a volte gli va bene e a volte no (possono cadere e avere una detrazione di punti, possono farlo così male da avere GOE negativi, come vedremo, che gli fanno perdere punti ecc.). L'ISU periodicamente revisiona i valori base e se lo ritiene li cambia. I valori attuali per il pattinaggio Singolo e di Coppia, per la stagione 2018-2019, sono pubblicati in questo documento (Communication No.2186): https://www.isu.org/figure-skating/rules/fsk-communications/17795-2186-s-p-scale-of-values-levels-of-difficulty-and-guidelines-for-marking-goe-2018-19-replacing-2168/file e se andate a vedere la tabella "Updated Scale of Value (SOV)" vedrete che per 2Lz, 2Lz<, 3Lz e 3Lz< nella colonna "BASE" ci sono i valori che sopra ho scritto. Il pattinatore fa un salto Toeloop, triplo ma sottoruotato? E' un "3T<", che come valore base è 3.15. Semplice, no? In realtà non è tutto così semplice, ma ci arriveremo ... Abbiamo visto per i salti, ma che dire per gli elementi che NON SONO SALTI? Esiste un livello di difficoltà anche per trottole, sequenze di passi ecc.? Certo che esiste! E anche qui c'è una catalogazione. I Livelli per gli elementi tecnici che non sono salti. Una certa differenza con i salti è che il LIVELLO DI DIFFICOLTA' non è qui determinato in modo "implicito" (come per il tipo di salto, il numero di rotazioni e le eventuali sottorotazioni) ma in modo "esplicito", ovvero andando a vedere se quell'elemento è stato fatto "in un certo modo", ovvero eseguendo certe "difficoltà", definite in "regole" (o, detta in altro modo, in "condizioni" che devono essere rispettate durante l'esecuzione). E queste "regole" sono generalmente di più e più "fini" delle condizioni per il livello di difficoltà dei salti. Prendiamo per esempio un tipo di trottola, la "Camel Spin" (in italiano a volte detta "Trottola Angelo"). La sua abbreviazione è "CSp". E' anch'essa catalogata in livelli di difficoltà? Certo che lo è. I livelli vanno da CSpB (livello Base, quello che vale meno: 1.10), attraverso CSp1, CSp2, CSp3 fino a CSp4, che è quello che vale di più (2.60). Se la trottola che è stata eseguita viene considerata una CSp3, si dice che "ha preso il Livello 3" (che, come si vede nella tabella, ha valore base 2.30). Ma come si determinano i livelli di difficoltà per gli elementi che non sono salti? Come fanno i giudici a stabilire che quella Camel Spin era di Livello 3 e non Livello 4? Si determinano attraverso REGOLE che l'ISU ha determinato e che sono scritte nei documenti ufficiali. Queste regole sono spesso chiamate, con termine inglese, "bullets", come fossero "pallini" ("bullet points") che devono essere "spuntati" se la regola (ovvero la condizione indicata) è stata rispettata. Nel documento sopra citato, Communication No.2186, le regole per le trottole ("Spins") sono a pagina 9 e sono ben undici condizioni, più altre due per certi tipi di trottola e ulteriori condizioni particolari. Le regole in questo caso cominciano con: 1) variazioni difficili 2) cambio di piede fatto con un salto 3) salto durante la trottola, fatto senza cambiare piede 4) ... ecc. ecc. Senza entrare nel dettaglio e nelle clausole condizionali particolari, diremo che (come è scritto nella testata di quella pagina) se tra quelle condizioni di difficoltà ne viene rispettata UNA e solo UNA (es.: durante la trottola è stato fatto un salto per cambiare il piede sul quale si ruota) allora la trottola ha livello UNO, se ne sono state rispettate (ovvero eseguite) due allora il livello è DUE, livello TRE per tre condizioni eseguite e livello QUATTRO per quattro o più condizioni rispettate nell'esecuzione. Se nessuna delle condizioni è avvenuta, allora la trottola ha solo il livello BASE (con il valore minimo). Nel momento in cui il pannello tecnico assegna alla Camel Spin un livello 3, perchè delle 11 condizioni ne sono state rispettate tre, oppure un livello 4 perchè ne sono state rispettate quattro o più di quattro, il valore di base è subito determinato dalla tabella. Ciò che vale per le trottole vale per tutti gli altri elementi che non sono salti, per esempio per le sequenza di passi o i sollevamenti nelle coppie. Ovviamente ogni elemento ha regole (o condizioni o "bullets") diverse per stabilire "quanto è difficile". Per esempio, questi sono i "bullets" per gli spettacolari "Twist Lift" delle coppie, quando l'uomo lancia in alto la donna, facendola girare, e poi la riprende al volo. Non sto a tradurveli, sono cinque e li trovate nel solito documento a pagina 11: 1)Lady’s split position ... 2)Catching the lady at the side of the waist without her hand(s) ... 3)Lady’s position in the air with arm(s) above the head (minimum one full revolution) 4)Difficult take-off 5)Man’s arms sideways, being straight or almost straight, reaching at least shoulder level ... Anche qui, per avere un Livello 4 bisogna che almeno quattro di quei cinque bullets siano rispettati. Se, per esempio, non c'è la "Lady’s split position" (spaccata della donna, che deve divaricare la gambe nel momento in cui viene lanciata) ma ci sono le altre quattro condizioni, il livello sarà 4, il massimo (nell'attuale regolamento). I Valori Base. A questo punto dovrebbe essere chiaro come si determinano i VALORI BASE ("Base Values"), che dicono quanto un elemento è DIFFICILE e quindi quanto viene "pagato" in termini di punti, che sia un salto o un altro tipo di elemento. Dato un elemento, si determina il suo livello e nelle tabelle (e, ovviamente, nei computer dove finiscono i punteggi dati dai giudici!) si vede qual'è il suo valore base. Ma allora, cosa è quell'altro MARE di valori che c'è nelle tabelle, in più o in meno rispetto al valore base? I GOE. Quai tanti valori nelle tabelle sono (come probabilmente già sospettavate ...) le VARIAZIONI AL PUNTEGGIO BASE date dai famigerati GOE ("Grade of Execution") ovvero "quanto bene" i giudici ritengono che il pattinatore abbia fatto l'elemento. Ad ogni elemento eseguito, quindi, il pannello tecnico assegna un Livello (nel modo sopra descritto), questo determina il suo valore base e a tale valore base si applica la variazione data dai GOE che sono stati assegnati dai giudici. Si noti: i giudici che assegnano il GOE non sanno a quale livello e quindi a quale valore base l'elemento è stato assegnato dal pannello tecnico (e quindi neppure qual'è l'impatto assoluto del punteggio dei GOE ma solo quello relativo, visto che i GOE sono trasformati in variazioni percentuali dei valori base già assegnati)! In questo modo, pannello tecnico e giudici fanno valutazioni indipendenti tra di loro, cosa che dovrebbe garantire una maggiore obiettività o almeno porre qualche ostacolo ad eventuali comportamenti scorretti da parte di certi giudici. Cosa vuole dire "assegnare un GOE"? Ammettiamo che l'elemento sia un triplo Lutz ("3Lz") eseguito correttamente, ovvero senza sottorotazioni, partenze dal filo sbagliato ecc., elemento che ha valore base 5.90. Tuttavia, l'averlo fatto CORRETTAMENTE non vuole dire che non lo si possa fare PIU' O MENO BENE. Per esempio, lo stesso salto (ma lo stesso vale per ogni tipo di elemento) può essere fatto più o meno alto, più o meno velocemente, più o meno fluidamente ecc. E il lavoro dei giudici è valutare "QUANTO BENE" è stato fatto l'elemento, che è una cosa che va a "CORREGGERE" (in più o in meno) il semplice fatto che l'elemento "SIA STATO FATTO". Come fa un giudice a dire che un elemento sia stato fatto bene o male? Da questa stagione 2018-2019, lo fa attribuendogli un GOE che può andare da -5 a +5. Questa, per inciso, è una sensibile differenza rispetto alle stagioni scorse, dove i GOE potevano andare solo da -3 a +3. In questo modo, con -5/+5, c'è la possibilità di avere valutazioni "più fini" e i valori minimi e massimi si sono generalmente ampliati. Contemporaneamente all'introduzione del -5/+5 sono state fatte anche delle variazioni sui valori base, oltre che sui valori in più o in meno dati ad ogni valore di GOE. Facciamo alcuni esempi. Nella scorsa stagione 2017-2018 (il documento sui SOV di quella stagione lo trovate qui: https://www.usfigureskating.org/content/ISU 2089-sptc-comm-goe-sov-2017-18.pdf ): un 3Lo (triplo Loop ben eseguito) aveva un valore base di 5.10 e, considerando che un GOE -3 valeva -2.1 ed uno +3 valeva +2.1, poteva andare da 3.0 a 7.2, a seconda del GOE attribuitogli. Invece un 3Lz (triplo Lutz ben eseguito) aveva un valore base di 6.00 e, considerando che un GOE -3 valeva -2.1 ed uno +3 valeva +2.1, poteva andare da 3.9 a 8.2. Quindi la differenza possibile tra i due tipi di salto triplo andava da 0.9 per quelli peggio eseguiti a 1.0 se eseguiti al meglio. Nella stagione attuale, 2018-2019: un 3Lo ha un valore base di 4.90 e, considerando che un GOE -5 vale -2.45 ed uno +3 vale +2.45, può andare da 2.45 a 7.35. Invece un 3Lz ha un valore base di 5.90 e, considerando che un GOE -5 vale -2.95 ed uno +5 vale +2.95, può andare da 2.95 ad 8.85. La differenza possibile tra i due tipi di salto triplo va oggi da 0.5 per quelli peggio eseguiti a 1.5 se eseguiti al meglio. Differenze di punteggio come queste, da una stagione all'altra, devono essere tenute in considerazione da atleti ed allenatori quando si accingono a definire i programmi per la nuova stagione. Chiaramente, allenatore ed atleta devono valutare qual'è la possibilità di fare un salto (o qualsiasi altro elemento) ben fatto e vedere quanti punti porta, decidendo quindi se farne uno più facile ma eseguito molto bene al posto di uno più difficile e che può portare maggior punteggio ma che è più probabile sbagliare o fare mediocremente. Per esempio, oggi un 3Lo con un ottimo GOE +4 vale 4.90 + 1.96 = 6.86 punti, ma un 3Lz con GOE di "solo" +2 vale 5.90 + 1.18 = 7.08 punti, comunque maggiore di quel Loop che pure era stato fatto decisamente bene. Essendo il Lutz un salto intrinsecamente più difficile del Loop, si possono prendere più punti anche se i GOE sono inferiori. Chiaramente, se poi uno nel più difficile Lutz cade, non solo i GOE vanno in picchiata (negativi) ma c'è anche la detrazione di 1 punto per la caduta ... Il passaggio da -/+3 a -/+5 per i GOE ha cambiato un pò i valori ma non il senso generale della valutazione, se non forse che oggi un miglioramento della qualità dell'elemento porta più punti mentre le imperfezioni sono penalizzate di più. Il che vuol dire che, per un pattinatore, ha oggi ancora più senso cercare di migliorarsi ed eliminare i difetti, soprattutto sui salti più difficili. Tirando le somme la conseguenza è che il punteggio tecnico raggiungibile oggi non è perfettamente equivalente a quello delle stagioni scorse, quindi anche i "record" di punteggi si sono resettati e non sono esattamente confrontabili con quelli vecchi. Ma non preoccupiamoci più del passato e torniamo al triplo Lutz da cui eravamo partiti ... Ammettiamo che secondo i giudici quel triplo Lutz sia stato fatto discretamente bene e che riceva un GOE di +2. Dalla tabella vediamo che alla colonna +2 del "3Lz" c'è il valore +1.18. Come scritto nei "Remarks" in fondo alla tabella: "The SOV is based on a percentage principle. Each step in GOE up/down results in increasing/decreasing the score for this element by 10% of the Base Value". In altre parole, quel "mare di valori" sono i valori, in più o in meno rispetto al valore base, che assume il punteggio quando vengono applicati i GOE o, per meglio dire, quando dai GOE dati separatamente dai nove giudici si ricava un GOE "medio" che viene quindi applicato (non direttamente ma in modo derivato, attraverso un calcolo, come vedremo) al valore base. Calcolare il GOE. Facciamo un esempio pratico, prendendo i punteggi attribuiti al triplo Loop che Rika Kihira ha eseguito nel corso del suo free vincente della finale del Grand Prix 2018 a Vancouver. Trovate tutti i punteggi di quei programmi free qui: http://www.isuresults.com/results/season1819/gpf1819/gpf1819_Ladies_FS_Scores.pdf Nota generale: i PDF con i risultati sono disponibili al pubblico poco dopo la conclusione di ogni segmento di gara (short o free), dal sito dell'ISU ( https://www.isu.org/results-fs ). Nei punteggi della Kihira vediamo un "3Lo" (terzo elemento del suo programma free) che ha valore base 4.90, esattamente (e ci mancherebbe che così non fosse!) come nella tabella "SOV" dell' ISU. Dato che è scritto semplicemente "3Lo" sappiamo che il pannello lo ha giudicato eseguito correttamente (se invece, per esempio, ci fosse stata una sottorotazione avrebbero scritto "3Lo<" e il valore base sarebbe stato solo 3.68). Sulla destra della tabella dei punteggi della Kihira vediamo i GOE che i nove giudici le hanno assegnato per quel salto: 2, 3, 3, 2, 3, 4, 2, 3, 2 Dati questi nove giudizi dei singoli giudici, ovviamente in parte diversi tra loro, come si determina il GOE da applicare, che è un valore SINGOLO, quello che vedete anche durante la gara sullo schermo in alto a sinistra, verde se positivo e rosso se negativo? In un modo certo non sorprendente: una classica MEDIA dei valori ma fatta dopo aver ELIMINATO il GOE più alto e quello più basso tra i nove giudizi, quindi mediando sui sette GOE rimanenti. In questo caso, si tolgono il GOE che vale 4 e uno dei GOE che valgono 2, resta quindi una media fatta su (3+3+2+3+2+3+2)/7 = 18/7 = 2.57 Quanti PUNTI in più vale questo GOE mediato? Lo si ricava dalla solita tabella dei SOV, per il "3Lo": un GOE di +1 varrebbe +0.49 punti. Perciò, quanti punti vale un GOE di 2.57? Ovvio, dato che (per scelta, sensata, dell'ISU) c'è una proporzionalità lineare dei GOE, i punti per un GOE di 2.57 sono dati moltiplicando i punti di un GOE +1 per 2.57, quindi 0.49 * 2.57 = 1.26 (con arrotondamento). E questo "punteggio GOE" di 1.26 è esattamente quello che vedete a fianco del valore base del 3Lo eseguito dall'atleta. Sottolineo: NON viene attribuito direttamente come punteggio il "GOE mediato", ma il punteggio derivato, attraverso le tabelle dei SOV, dal GOE mediato! In altri termini, se nei risultati della gara vedete che i nove giudici hanno dato GOE tutti tra i 3 e i 5 e poi vedete un GOE finale di 1.86 (come nella Choreo Sequence di Livello 1, undicesimo elemento del programma della Kihira), non sorprendetevi: il GOE mediato non sarà stato certamente inferiore al 3 (per ragioni matematiche) ma quel 1.86 non è quella media bensì il valore proporzionalmente corrispondente al GOE mediato! In termini pratici di calcolo, corrisponde al GOE +1 (+10% del valore base dell'elemento) moltiplicato per il GOE mediato, come abbiamo già visto. Ci tengo a sottolinearlo, perchè nei risultati c'è una colonna "GOE", che può essere un pò ambigua per il neofita, che va interpretata come "punti ricavati dal GOE mediato" e non come "valore mediato del GOE"! Questo punteggio "ricavato" è quello che vedete anche in televisione, in alto a sinistra, accanto alla scritta "GOE", qualche secondo dopo la conclusione dell'elemento. Le altre informazioni mostrate sono: nome dell'ultimo elemento eseguito e giudicato (3 Loop in questo caso; per elementi diversi dai salti viene anche scritto il livello, es. sarebbe CSp3 per una trottola Camel di livello 3) punteggio tecnico accumulato fino a quel momento dal pattinatore ("CURRENT") punteggio tecnico finale raggiunto dal pattinatore che al momento comanda la classifica ("LEADER"). Il risultato finale del giudizio per quell'elemento, valore base + punti ricavati dal GOE, è il punteggio dato a quel triplo Lutz: 4.90 + 1.26 = 6.16, che è il punteggio che vedete sulla destra nella colonna "Scores of Panel" del PDF dei risultati, sulla riga dell'elemento stesso. A questo punto qualcuno potrebbe chiedere: e le combinazioni? Ovvero quelle spettacolari sequenze di due o tre salti fatti uno dopo l'altro, senza soluzione di continuità, come vengono valutate? E' molto semplice: nel vigente sistema di giudizio i singoli salti vengono semplicemente sommati tra di loro, ovvero vengono sommati i valori base dei salti che compongono la combinazione e i GOE vengono applicati a questo totale (se nella combinazione vi sono dei salti mancati, allora questi salti prendono valore nullo). Se guardate i punteggi della Kihira sopra riportati, vedrete che la combinazione 3A+2T ha un valore base che è: 8.00 + 1.30 = 9.30, semplicemente la somma dei valori base di ognuno dei salti. En passant, faccio anche notare la combinazione 3Lz+2T+2Lo, che vale 5.90+1.30+1.70 = 8.90 ... no, un momento! C'è scritto 9.79, non 8.90! Bravi, vedo che state attenti ... C'è un valore base di 9.79 perchè, come è scritto in una riga in fondo a quella tabella dei punteggi, c'è un moltiplicatore del 10% (ovvero 8.90 x 1.10 = 9.79) quale "credit for highlight distribution", ovvero: in un programma del pattinaggio singolo un salto eseguito nella seconda metà del tempo del programma viene accreditato di un valore base del 10% maggiore (questo per riconoscere la maggior difficoltà dell'eseguire il salto quando il pattinatore è già, comprensibilmente, più stanco). Questo viene evidenziato nel documento dei punteggi con una "x" messa accanto al Base Value. Nel regolamento valido dalla stagione 2018-2019, l'ISU ha cercato di ridurre l'importanza di questo bonus, limitandolo al massimo ad un salto (o combinazione) nel programma short e a tre nel programma free e questo dopo che nella precedente stagione alcune atlete ma in particolare la Zagitova avevano cominciato a presentare programmi decisamente squilibrati, ovvero con quasi tutti i salti posti nella seconda metà del programma, proprio per poter sfruttare quel 10% in più. Decisione ISU certamente saggia ed opportuna, a mio avviso, perchè rischiavamo la proliferazione di programmi noiosetti nella prima parte e frenetici (e non necessariamente piacevoli) nella seconda. Bene, a questo punto sarete curiosi di sapere COME i nove giudici danno il loro giudizio mediante i GOE. "A sensazione"? No. "A simpatia"? No (o, meglio, anche SI, ma in teoria non dovrebbero farlo ...) Così come per determinare il LIVELLO di un elemento vi sono dei "bullets", ovvero delle "regole" o "condizioni" da soddisfare per arrivare ad un livello di un certo tipo, anche per i GOE vi sono dei "bullets" e sono anch'essi riportati nel qui pluri-citato documento Communication No.2186. Se andate a pagina 13 di quel documento, troverete le "linee guida" che l'ISU da ai giudici e che DOVREBBERO essere seguite per attribuire i GOE. Vediamo solo quelle per i salti eseguiti da pattinatori nel singolo (uomini o donne): Jump Elements 1) very good height and very good length (of all jumps in a combo or sequence) 2) good take-off and landing 3) effortless throughout (including rhythm in Jump combination) 4) steps before the jump, unexpected or creative entry 5) very good body position from take-off to landing 6) element matches the music Anche qui, non ve li traduco, a parte il primo che sottolinea "la notevole altezza e la notevole lunghezza del salto": questa è UNA delle caratteristiche desiderate. Se di quelle sei caratteristiche ne viene rispettata solo una, il GOE assegnato dovrebbe essere solo +1, se sono 2 allora dovrebbe essere GOE +2 ecc., fino a +5 se ne sono state rispettate 5 o più. Ma, come scritto nel documento, per poter dare un livello +4 o +5 tutte le prime tre caratteristiche (quelle più significative, evidenziate in grassetto) devono essere state rispettate. Le detrazioni. Bene, ma quelle finora viste sono le caratteristiche che sono state rispettate e che quindi fanno AUMENTARE i GOE, come è allora possibile avere GOE NEGATIVI? Ciò deriva dal fatto che come PRIMA cosa il giudice considera gli aspetti positivi, POI guarda gli errori (eventuali) che vi sono stati e SOTTRAE dei valori al GOE che aveva calcolato. Sulla base di cosa li sottrae, ovvero considera valori NEGATIVI? Adesso mi aspetto che rispondiate in coro: "Sulla base di linee guida!" Bravi, mi compiaccio ... Se qualcuno di voi avesse detto "sulla base di bullets", la si poteva tutto sommato accettare (il senso in buona parte è ancora quello) ma secondo me non sarebbe stata la risposta più corretta, nel senso che i "bullets" sono CONDIZIONI da "spuntare" per poter arrivare ad un livello o ad un GOE POSITIVO mentre le linee guida per gli errori sono dei VALORI da sottrarre in caso, appunto, di errore. Chiaro che se un elemento contiene PIU' di un errore verranno sottratti TUTTI quelli, non è comunque un discorso di "contare dei bullets" per arrivare ad una certa SOGLIA, come è per livelli e GOE POSITIVI. Inoltre per molti errori (ma non per tutti) la detrazione ha un certo "range" di valori (per esempio, da -1 a -3 per un "filo di partenza non chiaro" nel Lutz) ed è il giudice a decidere quanto "calcare la mano", ovvero quanto detrarre (entro quei limiti imposti dal regolamento). Precisazione probabilmente (anzi, sicuramente) pignola ma che penso opportuna. Facciamo un esempio pratico: ammettiamo che il nostro triplo Lutz sia stato BUONO, diciamo con tre "bullets" positivi sui sei previsti dalle linee guida dei GOE (salto altissimo e lunghissimo, fatto senza apparente sforzo ecc.) ed abbia ottenuto un buon GOE +3. Ma se poi, all'atterraggio del salto, il pattinatore ... cade, addio GOE positivo! Perchè la detrazione per una caduta è -5 (in questo caso è un valore fisso, non un range) e così il GOE finale di quel giudice sarebbe -2. Abbiamo qui un salto decisamente buono ... a parte la caduta finale! Alla fine, GOE negativo, quindi un punteggio risultante minore del punteggio base (ovviamente va ricordato che il GOE finale, positivo o negativo, è sempre quello MEDIATO derivante dai giudizi di TUTTI i giudici). Attenzione: ci sarà poi un ulteriore detrazione di un punto per la caduta, ma questo è un altro discorso rispetto ai GOE. Trovate le detrazioni per gli errori a pag. 15 del noto documento. E vi trovate le cose che tanto spesso vengono dette dai telecronisti: "Peccato, step-out!" (è il "passo" errato in più fatto da un pattinatore per evitare la caduta dopo un atterraggio fatto male) "Che disdetta, arrivo su due piedi!" (questo non ha bisogno di traduzioni ...) "Le è stato dato un filo sbagliato nel Lutz!" (sul Lutz e sul filo obbligatorio di partenza, vedi per esempio il mio post sui salti) "Ahia! Problemi nella discesa dal sollevamento ..." ecc. ecc. Tutti questi errori comportano delle riduzioni nei GOE e quindi nel punteggio finale. Fino a due stagioni fa i GOE, ed il punteggio risultante, venivano resi noti al pubblico solo dopo la fine del programma ma ora, a partire dalla scorsa stagione, si può vedere immediatamente il "punteggio GOE" in televisione, in diretta, proprio mentre i GOE vengono assegnati (ovviamente non li vede invece subito il pannello dei giudici, che deve giudicare indipendentemente). Ribadisco ancora: quel valore è il "punteggio ricavato dai GOE", calcolato istantaneamente da un computer come correzione del valore base sulla scorta del "GOE medio dato dai giudici", non il "GOE medio" stesso. Questa è anche la ragione per cui fate fatica a vedere punteggi GOE più alti di 2.5, solitamente anche per buone esecuzioni i valori positivi sono attorno al 1-1.5. Per parlare "a spanne", quando sullo schermo televisivo, subito dopo l'esecuzione di un elemento, vedete apparire un punteggio GOE con sfondo verde (che indica GOE positivi) è già bene, se sono attorno a 0.50 non è gran cosa ma vanno comunque bene e attorno ad 1 decisamente bene. Attorno ai 2 è invece un bel risultato, ma se sono attorno ai 3 si può certamente fare gran festa e se fossero oltre i 3 sarebbe incredibile-super-festa (non se ne vedono molti, del resto è possibile arrivare con il punteggio GOE oltre il 3 solo con i salti più difficili, triplo Axel e quadrupli e pure fatti bene)! Se invece vedete i punteggi GOE a zero (sfondo nero) o negativi (sfondo rosso), allora le cose vanno male. Attenzione, però, a ciò che vedete apparire in televisione ... La "Review". Il punteggio dei "GOE" che vedete sullo schermo è molto spesso anche quello che vedete anche nei PDF dei risultati ma, ATTENZIONE!, non necessariamente. Infatti, i punteggi tecnici dati immediatamente (e visualizzati in televisione) possono poi essere sottoposti dal pannello tecnico, nei pochi minuti dopo la conclusione del programma e prima che il punteggio venga ufficializzato, ad una "REVIEW" (revisione) fatta rivedendo il filmato dell'esercizio appena terminato. Ovvero il pannello tecnico può rivedere certi elementi su cui ha dei dubbi e può per esempio scoprire che un salto, che a prima vista aveva giudicato perfettamente eseguito, era sottoruotato e quindi gli applica delle detrazioni, oppure abbassa il livello di una trottola (è invece meno frequente che un livello o un valore base venga alzato dopo una review!). Ciò vuol dire che anche il "punteggio GOE" può cambiare, rispetto a quello mostrato immediatamente in televisione, perchè può cambiare il valore base a cui il GOE mediato viene applicato. Insomma, ciò che vedete in televisione in diretta è generalmente significativo, ma il punteggio definitivo è solo quello finale, comunicato al "kiss-and-cry" e stampato nei PDF dopo la conclusione della gara. L'attività di review è molto frequente e vi sono casi di atleti, vedi la Miyahara, che molto spesso ricevono immediatamente buoni punteggi tecnici che poi vengono pesantemente decurtati dalle review, per numerose imperfezioni che sono state accertate a posteriori riguardando il video. E quando pattinano in due? Già ... Che accade quando sono in due a pattinare (Coppie, Danza) ed eseguono elementi in parallelo (per esempio un salto fatto individualmente da entrambi, nello stesso momento)? Chi viene valutato per attribuire i punteggi alla coppia? Tutti e due assieme, con una specie di "media"? Il migliore dei due? Il peggiore dei due? In generale, se una Coppia fa un elemento in parallelo, per esempio un salto in parallelo o una combinazione di salti in parallelo, ed uno dei due sbaglia, allora vale il punteggio dell'atleta peggiore. Se l'errore fatto da uno è grave, per esempio una caduta che fa saltare tutta una combinazione, è un disastro anche se l'altro dei due atleti ha eseguito tutto perfettamente. Per la Danza, dalla stagione 2018-2019 i twizzles (trottole in parallelo) vengono giudicati individualmente, ovvero ogni atleta della coppia di danza riceve un GOE separato e la coppia riceve poi un GOE combinato. Anche in questo caso, ovviamente, il peggiore dei due danneggia comunque la coppia (e può farlo anche molto gravemente, per esempio se cade). Bene ... E' tutto? Assolutamente NO! Ci sono anche i punteggi più frequentemente contestati dagli appassionati e spesso anche dagli osservatori competenti, che spesso non si capacitano di certi valori che considerano troppo alti o troppo bassi. Questi punteggi sono i super-famigerati PCS ("Program Component Score")! I PCS. Cosa significano i PCS e come vengono attribuiti? I PCS dei giudici vanno a comporre l'altra parte del punteggio che viene assegnato al programma dell'atleta o della coppia. Da una parte abbiamo il "punteggio tecnico" (TES, "Technical Elements Score"), che è quello formato dalle due attività: 1) assegnazione del Livello di Difficoltà ad ogni elemento, da parte del "pannello tecnico" 2) assegnazione di un GOE ad ogni elemento, da parte del "pannello dei giudici" Dall'altra, in aggiunta al TES, c'è il punteggio del PCS ("Program Component Score"), che si forma con questa terza attività: 3) assegnazione di un valore al programma complessivo che è stato presentato, da parte del "pannello dei giudici", sulla base di "quanto bene" l'atleta ha pattinato (in generale, non sui singoli elementi) in rapporto ad alcuni parametri. Questi "parametri" sono i "components" e sono cinque: - Skating Skills (pulizia e sicurezza di pattinaggio, controllo del pattino e capacità di coprire lo spazio usando i vari elementi come fili, giri, passi ecc., tecnica pulita e dimostrazione di facilità nell'accelerare la velocità) - Transitions (uso variato e significativo dei movimenti per unire tra loro gli elementi) - Performance (coinvolgimento fisico, emotivo e intellettuale per rappresentare l'intento della musica e della composizione) - Composition (disposizione intenzionale o originale di tutti gli elementi secondo la musica, lo spazio, i movimenti e la struttura del programma) - Interpretation (la personale, creativa ed autentica traduzione del ritmo, del carattere e del contenuto della musica in movimenti sul ghiaccio) Vi ho tradotto per ognuno solo la descrizione generale, la descrizione completa la trovate qui: https://www.isu.org/figure-skating/rules/sandp-handbooks-faq/17596-program-component-chart-id-sp-2019-20/file Come si vede, dei 5 parametri solo gli "Skating Skills" possono essere ritenuti direttamente attinenti alla "tecnica" del pattinatore, gli altri quattro sono piuttosto inequivocabilmente legati all'"interpretazione" (coinvolgimento emotivo, coreografia, originalità, coerenza col tema musicale ...). Volendo fare un paragone con la pittura, gli Skating Skills sono come la capacità di un pittore di usare bene il pennello (precisione, finezza, nitidezza o, magari, capacità di rendere le sfumature richieste dal proprio stile) mentre il resto è come la capacità del pittore di comporre il quadro (disposizione dei personaggi, del paesaggio ...), di interpretare il tema in modo originale, di trasmettere emozioni allo spettatore. Sulla carta un pittore potrebbe avere grandi "skill" sull'uso del pennello e fare egualmente dei brutti quadri, come fosse un Van Eyck che spreca il suo talento di base per produrre quadri banali alla Teomondo Scrofalo. Idem per un pattinatore. Parere personale (ma che so essere condiviso da alcuni, da altri no): gli Skating Skill potrebbero e forse dovrebbero essere eliminati dalla valutazione dei PCS, perchè nei fatti sono un doppione dei GOE, ovvero un "intruso" che, messo com'è nei PCS, sposta ancor più il peso della valutazione sull'aspetto tecnico. Lo sono perchè fili, giri, passi, accelerazione ecc. sono caratteristiche che, se ben eseguite o (come purtroppo capita spesso) non eccezionalmente ben eseguite ma strapagate dai giudici, già intervengono nell'attribuzione di alti GOE. Alcuni non sono d'accordo, dicendo che i GOE sono essenzialmente relativi alle performance "di salto" e non su quelle "a terra". Dissento (e lo faccio "da regolamento"). I GOE vengono assegnati a tutti i tipi di elementi, non solo ai salti. Se un giudice da un alto GOE ad una sequenza di passi da già una valutazione tecnica alla capacità dell'atleta di eseguire i passi, la stessa cosa che poi gli viene chiesto di ri-valutare (!) (anche se in modo generale) negli Skating Skills. Perchè i GOE per le step sequences richiedono di valutare qualità come "rotations in either direction (left and right) with full body rotation covering at least 1/3 of the pattern in total for each rotational direction" e "two different combinations of 3 difficult turns on different feet executed with a clear rhythm within the sequence" e per gli Skating Skills cose come "use of multi directional skating" e "balance, rhythmic knee action and precision of foot placement". Sono la stessa cosa? Formalmente no, i bullets per i GOE sono più precisi, i desiderata per gli Skating Skills sono più generali. Ma, "de facto", mentre un giudice da i GOE per quell'elemento sta anche già esprimendo un giudizio estremamente attinente a quello degli Skating Skills. E voglio vedere un giudice che sia in grado (o abbia l'intenzione) di differenziare significativamente la valutazione degli Skating Skills a quella dei GOE che ha dato su quella sequenza! Ma perfino per i salti vi sono sovrapposizioni, anche se minori: l'"effortless throughout" da valutare per i GOE trova un non improbabile corrispettivo in "flow and glide", proprio perchè le valutazioni degli Skating Skills sono così generali (non c'è scritto "valutate gli Skating Skills senza pensare ai salti"!). Perciò, se già ad un pattinatore bravo sul tecnico ma scarso sull'interpretazione lo gratifichi pure con una valutazione tecnica positiva duplicata, una delle quali messa nei PCS, poi non ci si può stupire troppo se si vedono certi punteggi scandalosi ... Morale: soprattutto per come sono oggi dati i giudizi, ma anche parlando a livello generale, gli Skating Skills sono un "Cavallo di t***a" del TES nei PCS, secondo me più di quanto ci siano cose analoghe "infiltrate" dai PCS nel TES (sia chiaro, ce ne sono, vedi l'"element matches the music" come bullet GOE di praticamente tutti gli elementi). Non è certamente "il problema" del pattinaggio odierno, e tutto sommato una certa sovrapposizione "di ruoli" non è una tragedia, però se gli Skating Skills venissero tolti dai PCS riterrei che ci sarebbero delle giustificazioni nel farlo. Per inciso, il fatto che quattro components su cinque siano legati all'"interpretazione" e potrebbero direttamente essere usati per definire la prestazione di un danzatore (e in una certa misura pure di un attore!) è ciò che secondo me giustificherebbe ampiamente l'uso ufficiale della definizione "pattinaggio artistico" e non "pattinaggio di figura" (che è invece il termine ufficiale ISU: "figure skating"). Perchè mica qualcuno mi verrà a dire che danzatori ed attori non sono artisti, vero? E poi, le "figure", quelle che erano le "figure obbligatorie" che costituivano la prima (noiosissima) parte di gara con i vecchi regolamenti pre-1990, sono fortunatamente sparite dal pattinaggio artistico. Quindi sarebbe ora che l'ISU ne prendesse atto e cambiasse il nome da "figure skating" ad "artistic skating", per una disciplina che è pure più "artistica" della ginnastica artistica (che si chiama "artistic gymnastics" come denominazione ufficiale), disciplina in cui il solo corpo libero femminile è fatto a ritmo di musica! Non è un caso se i miei thread annuali si chiamano "Pattinaggio Artistico su ghiaccio" ... Chiuso l'inciso, che riflette un parere personale ma che è importante soprattutto in un momento in cui il pattinaggio artistico rischia di trasformarsi in un "pattinaggio ginnico" fatto solo di salti. Riprendiamo il discorso sui PCS. Perciò, se 4 componenti su 5 sono strettamente legati all'interpretazione, molto più che a parametri tecnici oggettivi, e l'unico "tecnico" è comunque legato a valutazioni "ad occhio", ciò vuole dire che l'attribuzione dei PCS è inevitabilmente molto più soggettiva che non quella del TES. E adesso vediamo come viene fatta. Come vengono assegnati i PCS? A differenza dei parametri tecnici (livelli e GOE), i PCS sono effettivamente dati molto "a sensazione", ovvero con grandissima componente soggettiva. Chi nega questo secondo me non nega solo la realtà dei fatti ma nega anche la "ratio" che sta dietro al sistema di punteggio, che non a caso prevede esplicitamente un giudizio "artistico" (che auspicabilmente dovrebbe essere paritetico con il tecnico), che come ogni giudizio artistico è opinabile e "non misurabile", salvo la richiesta di seguire determinate linee guida. E probabilmente è anche per questo fatto di ineliminabile soggettività che i PCS sono soggetti a tante contestazioni e sono pure il "magheggio" con il quale molti giudici, purtroppo, cercano (spesso riuscendoci) di "superpremiare" un atleta (o anche solo di "tenerlo a galla" se ha sbagliato nel tecnico) oppure, al contrario, tengono basso il punteggio di pattinatori che probabilmente non sono nelle loro "simpatie". Dal punto di vista procedurale, ogni giudice assegna ad ogni componente (Skating Skill, Transitions ecc.) un valore che può andare da zero a 10, in incrementi di 0.25. Come li assegna? Come un insegnante assegna un voto ad un allievo, da quelli bassi (molto scarso, scarso ...) fino ai più alti (molto buono, eccellente ...). C'è un'amplissima discrezionalità in questo ed è pressochè inevitabile (pensate a come giudicare il "coinvolgimento emotivo" o "l'uso della finezza per riflettere i dettagli della musica"). Se un giudice ritiene che sul componente il pattinatore mostra una capacità "oltre la media", gli darà attorno al valore 6, se ritiene che su quel componente sia eccezionale gli darà sul nove e mezzo e così via. Ai giudici viene richiesto di avere almeno un metro di giudizio uniforme, certamente nella stessa gara ma meglio ancora se tale metro viene mantenuto nel tempo. Recentemente ho letto sui social che secondo "Crepe nel ghiaccio", un libro scritto da Sonia Bianchetti Garbato, ex presidente di giuria e dirigente dell'ISU, i giudici generalmente non (si, avete letto bene: NON!) valutano i PCS durante la competizione ma si formano un giudizio andando a vedere come pattinano i vari atleti ... in ALLENAMENTO! Qusto avverrebbe perchè i giudici, già oberati dal lavoro di attribuzione dei GOE, che deve essere fatto elemento per elemento, in pochi secondi, non avrebbero la pratica possibilità di valutare pure i PCS durante lo svolgimento del programma. Questo, ripeto, secondo quanto è stato riferito sui social (io il libro non l'ho letto). Siete scandalizzati, se ciò fosse vero? Io un pochino si. Perchè posso anche capire i problemi dei giudici, ma se fanno davvero così allora favoriscono quegli atleti che sentono la tensione e pattinano meglio in allenamento ma peggio in gara. Che però, la gara, è ciò che i giudici devono valutare. Non "guarda come è bravo in allenamento". Forse allora varrebbe la pena aggiungere una terza giuria, dedicata ai soli PCS! E, per inciso, con una giuria dedicata ai soli PCS non ci sarebbe assolutamente nulla da stravolgere nel sistema attuale. Perfino se si scegliesse di usare meno giudici per i components, per esempio cinque o anche solo tre, tutto rimarrebbe esattamente come ora, si toglierebbe il voto più alto e quello più basso, si farebbe la media, poi la fattorizzazione ecc. Semplicemente i PCS verrebbero dati da persone diverse dai nove giudici dei GOE, nulla di stravolgente. Il sistema di giudizio, con tutto quello che ciò comporta (manualistica, training ecc.), sarebbe esattamente lo stesso e il regolamento sarebbe lo stesso. E per le gare minori, dove la disponibilità di personale giudicante può essere inferiore, si potrebbe usare lo stesso sistema attuale, ovvero usare gli stessi giudici per GOE e PCS, riservando la separazione delle giurie alle gare più importanti (esattamente come si fa nel calcio con il VAR, che non c'è in Promozione ma c'è in Serie A). Inoltre, tutti i giudici dovrebbero essere skillati sia sui GOE che sui PCS, come è già oggi: "giuria dedicata ai PCS" non vuole dire "giudici che sanno solo di PCS" (e altri che sanno solo di GOE)! La grande differenziazione sugli skill del personale giudicante è stata già fatta introducendo la figura specializzata del Technical Specialist, in questo caso non cambierebbe assolutamente nulla. Forse l'impatto "maggiore" sarebbe sull'informatica che gestisce i punteggi che avrebbe input da un maggior numero di persone e dovrebbe presentarlo (per esempio sui PDF finali) in modo forse un pò diverso: credetemi, ve lo dico da informatico con oltre 35 anni di esperienza ... non è un problema (nè tecnico nè di sostanziali costi)! Calcolare i PCS. Andiamo avanti e vediamo come vengono conteggiati i PCS che i giudici attribuiscono, comunque li valutino (ma certamente, questo è chiaro, con notevole grado di soggettività). Per fare un esempio, riprendiamo il free della Kihira della finale del Grand Prix 2018 e vediamo cosa le hanno assegnato i nove giudici nel componente "Transitions": 8.75, 9.00, 8.50, 9.25, 9.00, 9.00, 9.25, 8.50, 8.50 A questo punto direte: si tolgono il punteggio più alto e quello più basso (proprio come per i GOE) e si fa la media dei rimanenti sette punteggi. Esatto! Vediamo il calcolo per il nostro esempio: si toglie un 9.25 e un 8.50, restano (8.75 + 9.00 + 8.50 + 9.00 + 9.00 + 9.25 + 8.50) = 62/7 = 8.86 E questo 8.86 è il valore che vedete, nella riga delle "Transitions" della Kihira, come PCS mediato. E' questo un valore che verrà sommato al punteggio tecnico, assieme a quello degli altri quattro PCS? Non proprio (e ti pareva ...). Ognuno dei PCS calcolati in quel modo va moltiplicato per un valore chiamato "Factor", che pure vedete nella tabella in ogni riga dei PCS. Questo valore serve per "bilanciare" il punteggio tecnico (TES) con il punteggio dei componenti (PCS) ed è diverso per ogni categoria e, per la stessa categoria, diverso tra programma Short e programma Free (il programma "lungo").. Per le Donne è di 1.60 nel free ed è quello che vedete nel PDS con i risultati del free femminile, ma è di 0.8 nello short. Per gli uomini è di 2.0 nel free e di 1.0 nello short. Per le Coppie è di 1.6 nel free e 0.8 nello short, come per le Donne. Per la Danza è di 1.2 nel free, mentre è di 0.8 nella Rhythm Dance (il vecchio "Short Program", come era chiamato fino alla stagione scorsa) e di 0.7 nella Pattern Dance. Per la cronaca, la Pattern Dance è la vecchia "Danza Obbligatoria", ovvero "Compulsory Dance", che è poi diventata la prima parte dello Short, ora chiamato Rhythm Dance (vi sembra confuso? No? Beati voi. A me si ...). Per chi avesse il fegato di approfondire, qui ci sono le regole attuali della Danza su ghiaccio: https://www.isu.org/docman-documents-links/isu-files/documents-communications/isu-communications/17126-isu-communication-2164/file Devo dire che una volta che si vede la complessità delle regole della Danza la considerazione per la disciplina potrebbe aumentare, almeno è ciò che è capitato a me! Ma, per lo scopo di questo mio post, qui non approfondirò nulla di specifico sulla Danza. Torniamo ai PCS ed al Factor. Perchè esiste il Factor? Perchè si vuole cercare di dare a TES e PCS la stessa importanza, dato che TES e PES vanno sommati assieme per formare il punteggio totale. E si sono scelti Factor con valori diversi per le varie categorie e tra Short e Free per tener conto dei diversi punteggi che uomini, donne ecc. sono oggi in grado di ottenere nel tecnico (ovvero nel TES). Qualche considerazione su ciò è fatta qui, in "Factoring the Program Components": https://www.usfsa.org/story?id=84064 Coraggio, stiamo arrivando alla fine! Riprendendo i PCS della Kihira, la somma dei cinque PCS mediati è 9.07 + 8.86 + 9.04 + 9.07 + 9.21 = 45.25, che moltiplicato per 1.6 da quel 72.40 che è il PCS totale. Perciò ora sapete (finalmente!) come si è formato quel punteggio totale di 150.61 (TSS, "Total Segment Score"), somma di 78.21 di TES e 72.40 di PCS, che ha consentito alla Kihira di vincere l'oro alla finale del Grand Prix. CONCLUDENDO. E' tutto? Quasi. (ahia ...) Nel senso che non ho parlato, per esempio, delle "deductions", come le detrazioni di punteggio per caduta, costumi non ammessi ecc. o i bonus per gli elementi eseguiti nella seconda parte del programma (vedi: https://www.isu.org/inside-single-pair-skating-ice-dance/isu-judging-system-fs/isu-handbooks-faq-sandp-skating-2/17823-s-p-who-is-responsible-for-deductions-2018-2019-27-7-18/file ) E certamente vi sono parecchie altre cose a cui non ho accennato. Ma direi che per oggi ne abbiamo avuto abbastanza! Ricapitolando: il pannello tecnico assegna i Livelli (e quindi i valori base) agli elementi, secondo certi parametri (tipi di salti, numero di rotazioni, presenza di sottorotazioni o meno, "bullets" rispettati o no per trottole, sequenze di passi ecc.) i giudici assegnano i GOE (in positivo mediante il rispetto o meno di "bullets" e in negativo a seconda della presenza o meno di errori) e i PCS (giudicando secondo linee guida scritte dall'ISU) si calcola il punteggio tecnico complessivo (TES) correggendo i valori base attraverso i GOE assegnati e gli si applicano bonus o detrazioni, poi si somma il punteggio tecnico TES al punteggio dei PCS e si ottiene il punteggio totale (TSS) di quel segmento di gara (short program o free program). la gara la vince il pattinatore, la pattinatrice o la coppia che ha ottenuto il punteggio più alto sommando i TSS ottenuti nello Short Program (detto Rhythm Dance nella danza) e nel Free Program. Credo che a questo punto non sorprenda nessuno il fatto che per calcolare questi punteggi "al volo" e presentarli al pubblico in via definitiva già un paio di minuti dopo il termine del programma ci voglia gente competente ed addestrata, assistita dalla tecnologia (video e computer)! E, anche se io sono il primo ad inca ... rognirmi spesso contro certe giurie per certi giudizi, vedendo il lavoro che devono fare in pochi secondi un certo rispetto ed una certa tolleranza verso i loro errori (non verso eventuale malafede, ma errori si) "sorgono spontanei". Adesso, se siete arrivati fin qui, sapete comunque leggere i punteggi delle gare e capire come e da chi sono stati attribuiti. Complimenti! -
Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019
Astor ha risposto a Astor in una Discussione nella sezione Altri sport
Troppo buono. Sono solo un appassionato, c'è gente molto più competente di me in giro. -
Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019
Astor ha risposto a Astor in una Discussione nella sezione Altri sport
Boh, non ho mai pensato a tenere il conto ma diciamo che per un post come quello che precede il tuo, quello del "Free delle Coppie", ci avrò messo un trenta minuti, compreso il cercare il video. Altri post più complessi, dove magari devo cercare e verificare più informazioni, più video ecc., possono richiedere anche da una cinquantina di minuti ad un'ora e mezzo (anche perchè, essendo pignolo, cerco di "limarli" e correggere anche le imperfezioni o ambiguità sintattiche, oltre ai refusi). La cosa importante per me è cominciare a scriverli avendo già chiaro almeno il 75% delle cose da dire, poi il resto può magari venire in mente mentre lo si scrive (e spesso mentre li scrivo e cerco materiale in rete trovo altri spunti). Questo per i post "normali". Poi ci sono i "mega-spiegoni" come quello della fine della stagione 2013-2014 (Olimpiadi di Sochi, "scandalo" Sotnikova-Yu Na Kim ecc.) : o quello sui salti del pattinaggio: che possono davvero richiedere, scrivendoli, limandoli, cambiandoli, aggiornandoli, parecchie ore. O come lo "spiegone sui punteggi del pattinaggio di figura" che sto per pubblicare! -
Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2018-2019
Astor ha risposto a Astor in una Discussione nella sezione Altri sport
Free delle Coppie. Qui alcune note dolenti, secondo me. Primo: che al vertice della classifica, ovvero al vertice mondiale delle Coppie, ci sia una coppia mediocre come James/Cipres dimostra nel modo migliore il marcato calo di qualità nella categoria rispetto alla scorsa stagione, con la pausa temporanea di Savchenko/Massot, lo stop attuale di Wenjing/Cong e il ritiro di Duhamel/Radford (per non parlare della differenza rispetto a quando gareggiavano anche Voloshazar/Trankov). Per puro dovere di cronaca vi metto il video del loro free vincente, ribadendo che trovo imbarazzante che questi, troppo spesso lenti e imprecisi (per quanto strapagati nei livelli e nei GOE, perfino quando rischiano di schiantarsi contro la balaustra nella combinazione 3T+2T+2T), vengano considerati non solo una buona coppia ma una coppia oggi degna di essere al vertice mondiale. E che questo programma sia il nuovo record del mondo (!) nel segmento (che ricorda assurdità analoghe che abbiamo visto in questi anni nella danza a vantaggio di altri francesi, sarà un caso?) da una parte deve far considerare che esiste un nuovo sistema di punteggio ma dall'altro dimostra quanto questa specialità sia caduta in basso, se questi sono i "leader". Secondo: c'era una coppia che, sulla carta, in assenza di tanti "big" avrebbe potuto e dovuto prendere nettamente il comando delle classifiche mondiali, Tarasova/Morozov. Possono anche non piacere, certo molti dei loro programmi sono pure poco accattivanti, ma se uno nega che abbiano molto più talento innato di coppie "di recupero" come James/Cipres e ancor più rispetto ad altre, meglio che smetta di interessarsi di pattinaggio. Eppure questa è una coppia che, ormai purtroppo è un fatto ripetitivo, normalmente toppa gli appuntamenti importanti anche perchè difficilmente riesce a fare due programmi puliti in una stessa manifestazione. Se poi non ne fa neppure uno pulito, come a Vancouver, allora va già bene se riescono ad agguantare un bronzo, come ieri, a fronte di una concorrenza che dovrebbero regolarmente battere se non asfaltare. Lo ho sempre difesi, ma adesso mi è definitivamente chiaro che così non vanno da nessuna parte. O: 1) si mettono a posto con la testa, questo è fondamentale che ci riescano. 2) cominciano a scegliere programmi adatti a loro, accattivanti anche per le giurie e musicalmente azzeccati. Non come l'orribile short su "I Feel Good" di James Brown, una musica che in questo momento non ricordo altri atleti di vertice che abbiano avuto il coraggio di accoppiarla al pattinaggio (se non forse in qualche Galà) o il cerebrale free, che se non è serata da pattinarlo al top ti massacra i punteggi. Il loro programma che si ricorda di più e con maggior piacere è quello su musiche irlandesi della stagione 2015-2016, sarebbe ora di trovarne un altro che si possa ricordare fra qualche anno. oppure tanto vale pensare se la coppia debba davvero rimanere assieme. Lei ha più talento di lui, forse potrebbe riciclarsi. Lui è mostruosamente bravo nei Twist Lift, un pò meno nei lanciati (spesso salvati dalla perizia di lei), niente di particolare in tutto il resto, credo che per lui sarebbe più difficile ricominciare. E, soprattutto, lo vedo mentalmente più debole di lei (anche se ieri è stata lei a sbagliare di più). Trankov, loro attuale allenatore, e la federazione russa devono trovare una soluzione, continuare con queste prestazioni che alla fine, anche se agguanti una medaglia, sono umilianti secondo me non ha senso. Dietro ai francesi, i cinesi Peng/Jin, primi dopo lo short e sui quali si puntavano le mie speranze. Nulla da fare, con un free poco aggressivo (e un Salchow solo doppio, pure bruttarello, in apertura di programma) si sono giocati le possibilità di restare al primo posto. Alla fine sembravano felicissimi del secondo posto, probabilmente molto oltre le loro aspettative pre-gara, ma credo che abbiano perso un'occasione forse unica di arrivare ad un oro a livello mondiale. Dopo Tarasova/Morozov, gli altri russi Zabijako/Enbert, autori di un free molto falloso su un programma di imbarazzante bruttezza e noia, poi i nostri Della Monica/Guarise, con lei che ha sbagliato tutto lo sbagliabile e solo per un pelo sono riusciti a stare davanti ai ragazzini russi Pavliuchenko/Khodykin. Peccato per i nostri, ma probabilmente anche con un buon programma non sarebbero riusciti ad arrivare davanti a Zabijako/Enbert (che dopo lo short avevano oltre cinque punti di vantaggio) e bisogna essere realistici, considerare quanto ancora devono migliorare. Per ora, essere arrivati alla finale è già un ottimo risultato. -
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Free della Danza. Vittoria abbastanza preventivata e meritata degli americani Hubbell/Donohue, che però non ho capito perchè abbiano cambiato il libero, che mi era parso più coinvolgente nelle precedenti esibizioni e in particolare a Skate America. Comunque, hanno fatto anche il loro Season's Best. Seconda è una coppia sulla quale un anno fa non avrei scommesso un soldo bucato e che mi sembrava una coppia "sbagliata" e in inevitabile declino, Sinitsina/Katsalapov. E confermo anche oggi i miei dubbi su questa coppia: c'è una differenza abissale di qualità tra lui, sempre bravissimo, e lei che, bellissima donna, si fa semplicemente "portare" da lui e già va bene che adesso pare essere un pò più in grado di tenergli dietro. Ma dopo aver visto pattinare Stepanova/Bukin ai 300 all'ora lui ed ai 330 lei, i 120 all'ora della Sinitsina, in un programma volutamente lento (probabilmente per assecondare lei) e che mi ha sinistramente ricordato Papadakis/Cizeron, mi hanno rammentato la differenza tra l'essere una bella gnocca (Sinitsina) e l'essere una bella gnocca con talento (Stepanova). Ma ieri sera, ed anche ieri l'altro nello short, le giurie hanno costantemente sottovalutato Stepanova/Bukin e sopravvalutato Sinitsina/Katsalapov. Per i curiosi, qui il sottovalutato free di Stepanova/Bukin, pattinato a razzo in particolare nella seconda metà del programma: E' indecente che un programma difficile e così ben pattinato (pur con qualche imperfezione) come quello di S/B, velocissimo, abbia ricevuto pure meno PCS di quello di S/K. Sinitsina/Katsalapov che hanno anche ricevuto GOE stellari, incredibilmente superiori a quelli dati a Stepanova/Bukin. E' per questo che vedo sinistre analogie con Papadakis/Cizeron. Considerando che la coppia Sinitsina/Katsalapov è nata da una vicenda che ha fatto molto rumore qualche anno fa, l'inopinata separazione tra Katsalapov ed Elena Ilynikh (pare per incompatibilità di carattere, lui poi si è messo con la Sinitsina, non si può dire che si accontenti sull'estetica delle partner ...), mi chiedo se non ci siano dietro anche pressioni russe per recuperare una coppia il cui fallimento sarebbe un fallimento "politico" di quella federazione. Vedendo, al di là del giudizi delle giurie, come pattinano Stepanova/Bukin (anche se ieri un pelo sottotono e quarti alla fine), mi sembrerebbe una scelta miope. Ma, si sa, nella Danza la politica conta almeno quanto il talento, anzi, forse di più ... Terzi e Festa Nazionale, Guignard/Fabbri. Molto bravi, con ancora limiti interpretativi ma possono migliorare anche su questo. Onestamente, mi attirerò qui le ire dei nazionalisti, almeno il terzo posto avrebbe dovuto andare a Stepanova/Bukin (arrivati solo ad un paio di punti dietro gli italiani), se le giurie avessero giudicato correttamente sia nello short che nel free e non avessero penalizzato i russi. In fondo alla classifica, quinti e sesti, Hawayek/Baker e Zagorski/Guerreiro, coppie di livello decisamente inferiore. -
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Free delle Donne. La gara femminile si è conclusa in modo che ad inizio stagione nessuno avrebbe preventivato ma che da poche settimane era una possibilità più che concreta: Rika Kihira, sedicenne esordiente nella categoria Senior, batte (e pure nettamente) Alina Zagitova, che l'anno scorso era quindicenne esordiente vincente nella categoria Senior. Si potrebbe essere tentati di parlare di "nemesi", la debuttante di oggi che batte la debuttante di un anno fa alzando l'asticella del tecnico, ma il modo di pattinare della Kihira, per fortuna, ha già una qualità complessiva superiore a quello della Zagitova, sia la Zagitova di oggi che la Zagitova al top della stagione scorsa. Sono contentissimo per Rika, un'esplosione inaspettata, a questi livelli, che mi fa più "paura" di quanto ne facesse la Zagitova l'anno scorso, che almeno quando sbagliava andava giù di testa. Ieri sera la Kihira, ultima a pattinare (e quindi con un carico di tensione non indifferente, anche perchè la Zagitova aveva già pattinato facendo un programma non perfetto ma comunque buono e ben pagato), ha iniziato il suo free nel modo peggiore, con il suo "marchio di fabbrica" triplo Axel fatto del tutto sbagliato e addirittura downgradato. Poteva essere una mazzata psicologica terribile e invece la giapponesina ha cominciato a macinare elementi difficili, semplici e in combinazione, con GOE tutti positivi e alcuni veramente superbi. Alla fine, è stata davanti alla Zagitova nel tecnico e praticamente pari nei PCS! A 16 anni questa sembra anche saper già gestire la tensione in gara e recuperare dopo gli errori. O è "incoscienza giovanile" o è un miracoloso metodo della sua allenatrice per tenerla tranquilla oppure questa, se non la frega la crescita, rischia di diventare nei prossimi anni un "carro armato" nel pattinaggio femminile ... Ciò concorrenza, soprattutto russa, permettendo: ieri sera c'è stato un altro risultato che molti auspicavano, la vittoria di Alena Kostornaia nel Grand Prix Junior, battendo la favorita Aleksandra Trusova. Trusova che ha sbagliato abbastanza, nel suo (noioso a livelli imbarazzanti) programma "tutto quadrupli", da consentire alla molto più completa e bella da vedere Kostornaia di restare in testa alla classifica anche dopo il free. Applausi scroscianti e speranza che la giornata di ieri sia simbolica, con il doppio risultato nelle Senior e nelle Junior, di un cambio di rotta del pattinaggio femminile. Non che io ci speri davvero tanto, finchè il regolamento premia tanto la semplice difficoltà tecnica dei salti a scapito della completezza di pattinaggio e dell'interpretazione. Se ieri la Trusova non avesse sbagliato avremmo visto vincere il GP Junior da una che ogni volta che la vedo pattinare mi fa sorgere spontanea la seguente considerazione: "bel salto, anche questo bello, molto bello, un quadruplo, wow! ... ma il programma quando inizia?". Torniamo alla gara delle Senior. La Zagitova, che pure secondo me ha pattinato meglio che non in occasioni precedenti, sembra quest'anno plafonata a questi livelli, molto alti ma non stellari. A me sembra perfino dimagrita rispetto a solo poche settimane fa, come se la Eteri la avesse tenuta a stecchetto. Però il guadagno in scioltezza e velocità, che forse un pò c'è stato, non è bastato. Continuare a darle 72 di PCS mi pare sempre uno scherzo, ma stavolta almeno hanno avuto la decenza di dare altrettanto alla Kihira. Anche se così facendo, di gonfiatura in gonfiatura dei PCS, perchè "non possiamo dare a questa meno che a quella", fra qualche anno saremo già al limite del contatore ... Ma visto che non ci si fa mai mancare uno "scandaletto PCS", ecco che fanno stare la Miyahara sotto i settanta! Incredibile. Satoko sul tecnico ha tanti limiti e lo si sa da anni (e lo si è visto anche ieri), ma quando pattina come sa, e stasera ha pattinato come sa, massacrala pure sul tecnico se è il caso ma non darle PCS sotto i 70, tanto più se dai oltre 72 a due sedicenni, per quanto brave! E' uno scherzo di cattivo gusto? Grande, esplosiva, simpatica e casinara stasera ancora più del solito, la Elizaveta Tuktamisheva sta godendo di una "seconda giovinezza" dove, se fa il suo sul tecnico, può ancora dire la sua. Chi l'avrebbe detto, ad inizio stagione? Io no. Terzo posto per lei e un'altra medaglia nella carriera. Nella Sakamoto, quarta, continuo a vedere un pattinaggio valido e potente ma con interpretazione ancora molto grezza. Giusto che una pattinatrice altrettanto potente come è la Liza, e pure non un mostro di interpretazione, ma con una sua consolidata personalità (che si è evoluta parecchio negli anni) le sia finita davanti. Mi ha davvero impressionato la tranquillità con cui ha pattinato la Samodurova, credo sia stata la più tranquilla di tutte. Il quinto posto, davanti alla Miyahara e dopo un free impeccabile, è un gran risultato. Ha afferrato al volo una delle non molte occasioni che avrà da ora ai prossimi anni? Può darsi, ma certo che, a maggior ragione da stasera, non è più una "signorina nessuno" capitata per caso nella finale di una manifestazione mondiale, e questo qualcosa conterà anche per le giurie. Quale spazio avrà in futuro non lo so, visto il panorama russo, ma non è detto che non lo possa trovare, visto che sul tecnico è già piuttosto solida. Della Miyahara ho già detto. Non vedevo già un gran futuro per lei, partendo da programmi con valore di base sei punti dietro alle avversarie e sapendo che poi fa solitamente tanti elementi in modo imperfetto. Ma se le giurie cominciano anche a farle l'insulto immeritato di non darle neppure un 9 in nessuna delle voci dei PCS, allora potrebbe anche chiuderla qui. -
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Short delle Coppie. Qui c'è qualche sorpresa. In testa, meritatamente, i cinesi Peng/Jin, che hanno presentato un programma molto moderno ed ottimamente pattinato. Lei è la Cheng Peng che qualche stagione fa faceva coppia con Hao Zhang, coppia che la federazione cinese decise di separare (mettendo lui assieme a Yu Xiaoyu), si dice perchè si riteneva che Cheng non fosse all'altezza (non solo fisica) del partner. In effetti, Peng/Zhang era comunque una coppia con una grande differenza fisica, poco eleganti per questo, io li avevo soprannominati "Shrek e Biscottino" ... Adesso lei (molto meno "bambina" di qualche anno fa) fa coppia con Jin e, qualunque fosse la ragione della dissoluzione della coppia precedente, mi pare che per lei essere entrata in finale e fare queste prestazioni possa essere oggettivamente motivo di grandissima soddisfazione, se non di rivincita. In seconda posizione, sorprendentemente, Zabijako/Enbert, che erano attesi ad una buona prova ma che non si pensava potessero essere la prima coppia russa. La ragione di ciò è anche l'ennesima prova imperfetta di Tarasova/Morozov, una coppia che mi urta sempre più i nervi. Me li urta perchè io riconosco loro un enorme potenziale (devo dirlo: per altri osservatori, invece, non meritano una tale stima) ma anche un'enorme incostanza. Che si è vista anche qui, con una caduta di lei dopo un triplo Toeloop sottoruotato. E ciò è ancora più grave perchè avevano visto coloro che erano reputati come i loro maggiori rivali per l'oro, i francesi James/Cipres, autori nella stagione di buone anche se probabilmente sopravvalutate prestazioni, tornare al loro standard del passato, poco oltre la mediocrità (con un programma brutto, caotico e mediocremente pattinato) e solo quarta posizione. Scendendo sul ghiaccio dopo i francesi, era per Tarasova/Morozov il momento di dare la "mazzata", prendersi il primo posto nello short e presentarsi al free con qualche punto di margine su tutti. Invece niente, ancora una volta al momento non decisivo ma comunque importante hanno parzialmente toppato. E, caduta a parte, anche i GOE non sono stati all'altezza di ciò che potrebbero dare (a parte il solito, stellare, Twist Lift, livello 4 e GOE +2.91 (niente affatto esagerato). Dico parzialmente toppato, perchè il loro (musicalmente brutto, ahimè) programma comunque non è stato un disastro totale e perchè in realtà le prime tre coppie, Peng/Jin, Zabiako/Enbert e Tarasova/Morozov, sono racchiuse in un punto e sette decimi e il free parte praticamente alla pari. Più staccati James/Cipres, a quattro punti e mezzo dietro Tarasova/Morozov. In un "mondo ragionevole" i francesi starebbero sempre e comunque dietro a quei russi (e non solo a loro), in un mondo regolato dalle paturnie quotidiane di Tarasova/Morozov tutto può capitare tra quelle due coppie. Non credo comunque che i francesi possano rientrare per l'oro, per il podio invece si, se qualcuno davanti sbaglia. Per l'oro, sarà al 99% un affare tra le prime tre coppie, immagino soprattutto tra Peng/Jin e Tarasova/Morozov. Quinti i nostri Della Monica/Guarise, bravi ma oggi un pò contratti, alla fine non distanti dai francesi. Il loro obiettivo potrebbe essere quello di superare i francesi ma non sarà nè facile nè probabile, perchè James/Cipres vengono da qualche mese di (credo parzialmente immeritata) aspettativa e in questi casi di solito le giurie tendono a dare qualche "aiutino" a chi arriva con una "buona nomea" (che però forse si sono giocati nello short). Va detto che gli italiani hanno ancora oggettivi punti deboli, vedi il Twist Lift molto basso e non perfettamente eseguito, che ha giustamente preso solo il livello 2 e GOE basso, nonostante non sia stato peraltro del tutto sbagliato (per i miscredenti, confrontarlo con quello di Tarasova/Morozov, livello 4 e GOE comprensibilmente alto ... ). Molto più distaccati, otto punti dietro agli italiani, i giovani russi Pavliuchenko/Khodykin, che hanno probabilmente pagato anche l'inesperienza e l'emozione. Stanotte si decidono tutte le medaglie (con telecronache differite Rai domani mattina, dalle 8.00 danza e coppie, e nel pomeriggio alle 16.00 le donne). Ma Eurosport trasmetterà il free femminile in diretta sabato sera alle 22.55! -
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Short della Danza (Rhythm Dance). Lo Short della Danza (segmento con musica di tipo obbligato, quest'anno il "tango romantico", al quale da questa stagione l'ISU ha voluto cambiare il nome in "Rhythm Dance", non chiedetemi il perchè ...) vede in testa gli statunitensi Hubbell/Donohue, davanti ai nostri Guignard/Fabbri. Seguono le due coppie russe Sinitsina/Katsalapov, Stepanova/Bukin. Queste quattro coppie, racchiuse in tre punti, si giocheranno il podio. Non vedo invece realistica possibilità di podio per i rimanenti russi Zagorski/Guerreiro e gli altri americani Hawayek/Baker, che sono ad otto-nove punti dalla vetta e non sono all'altezza degli altri. Premesso che mi sono perso Sinitsina/Katsalapov e che ho visto Stepanova/Bukin essere secondo me sottopagati, il risultato parziale mi pare grosso modo corretto. I migliori sono tutti lì, molto vicini, sarà il free a decidere. Bravi Guignard/Fabbri, con il loro "Season's Best". L'espressività facciale loro è quella che è (ovvero scarsa, da sempre) ma per il resto interpretano pure bene. Notazione personale: spero che arrivi presto la prossima stagione perchè, tra danza e altre categorie, non ne posso più di tango. Rischio di andare a Buenos Aires a cercare la famosa Maria, che già da anni ci fracassa gli zebedei, per intimarle di ritirarsi dalle musiche di pattinaggio ... Sono in crisi di astinenza da valzer, polke e mazurche. -
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Assegnato il podio degli uomini. Come prevedibile, ha vinto Nathan Chen, davanti a Shoma Uno e Junhwan Cha. Fuori dal podio, mancando un'occasione mondiale vista anche l'assenza di Yuzuru Hanyu, il ceco Michal Brezina. Personalmente, anche se mi dispiace per il simpatico e bravo Brezina, sono molto contento per il podio di Cha. https://www.oasport.it/2018/12/pattinaggio-artistico-finali-grand-prix-2018-nathan-chen-trionfa-a-vancouver-battuto-shoma-uno/ -
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Cominciata la finale del Grand Prix! Uomini, Short Program. Conduce il favorito statunitense Nathan Chen, poco da rimproverargli sul piano tecnico ma gratificato di PCS che è limitativo definire "generosi", per un atleta che è in questi anni è certamente migliorato su questo aspetto (del resto, partiva praticamente dal nulla ...) ma che è davvero ancora molto carente. Il suo programma è stato stra-lodato dai commentatori Rai, la premiata coppia Secondini-Pedrazzini (oggi credo in una delle loro peggiori telecronache), ma io personalmente trovo il suo short orribile da guardare, quasi disturbante. Lui interpreta poco, la musica sarà anche di Duke Ellington ma in questa versione e pattinata così è un'orrenda baracconata, la coreografia ha anche passaggi raffinati ma che si perdono nel caos e alla fine sembrano, al contrario, approssimativi. L'esatto opposto per il quarto della classifica, il promettentissimo coreano Junhwan Cha, allenato da Brian Orser (e si vede). Che il coreano si sia preso 8.39 in Interpretation e Chen ben 8.89 va semplicemente ad eterno discredito di quella giuria. Secondo me Cha è la vera stella nascente in campo maschile ed oggi ha fatto il programma più bello. Assieme a Shoma Uno, secondo dopo lo short, e Michal Brezina, quarto, proveranno a sfidare Chen nel free. I quattro sono racchiusi in meno di quattro punti e, in teoria, tutto è ancora possibile. In pratica, a meno che Chen non cada penso che vincerà (o faranno vincere) lui. Gli ultimi due, Voronov e Messing, sono già fuori dai giochi. Donne, Short Program. E qui c'è la (relativa) sorpresa. Conduce non la preventivata dominatrice della stagione, la Alina Zagitova, ma la sua inaspettata rivale di quest'anno, Rika Kihira! Dalla quale ci si aspettavano certo ottime cose ma probabilmente non che, al primo scontro diretto, fosse in grado di sopravvanzare la Zagitova di quasi cinque punti nel programma corto! La giapponese ha pattinato benissimo e con apparente tranquillità, tranquillità che probabilmente le è derivata anche dall'ottimo triplo Axel piazzato in apertura. Se c'è qualcuna oggi in grado far usare il termine "fenomeno", è lei (in attesa che il prossimo anno arrivino Trusova e Kostornaia e, mi auguro, che Medvedeva recuperi efficacia e tranquillità, che il talento non le manca). La Zagitova ha pattinato forse un pò meglio che nell'ultima sua quasi imbarazzante (e strapagata) prova alla Rostelecom Cup, ma ha confermato di aver perso velocità e continuità di azione rispetto alla scorsa stagione. E ciò nonostante che a me sembri dimagrita, anche solo rispetto a poche settimane fa! Alla fine, i quattro punti e mezzo dietro alla Kihira ci stanno tutti, anzi avrebbe dovuto essere cinque e mezzo dietro se non l'avessero (come al solito ma un pò meno dell'oscenità di Mosca) aiutata sui components. Credo che per lei e per la Tutberizde questo avvento "impudente" e inaspettato della sedicenne giapponese sia motivo di incubi notturni, soprattutto dopo aver visto la Medvedeva per ora in piena crisi. A livello europeo non ha comunque rivali in questo momento, ma a livello mondiale ce l'ha eccome! Ciò non vuol dire che, anche per il Grand Prix, i giochi siano già fatti. Alla fin dei conti, la Kihira è una debuttante tra le senior e Alina è (per quanto pompata) la campionessa olimpica. Vorrei vedere Rika vincere, ma deve pattinare tranquilla, fare tutto pressochè perfetto e sperare che i PCS della Zagitova non vengano gonfiati a livelli indecenti (anche nello short di oggi sono stati pompati ma comunque, alla fine, l'hanno mandata a meno di un punto sopra a quelli della giapponese, temevo molto peggio). Anche il resto della classifica femminile rispecchia correttamente ciò che si è visto sul ghiaccio, comunque a distanze abissali rispetto alle prime due. La terza è Elizaveta Tuktamisheva, già a sette punti dalla Zagitova e a dodici dalla Kihira. Liza non è riuscita a sfruttare il triplo Axel di apertura, risultato sottoruotato e brutto, con GOE negativo. Tanto per capire ancor meglio , la Tuktamisheva con un triplo Axel così brutto ha preso solo 4.20 punti, con lo stesso salto eseguito invece perfettamente la Kihira ne ha presi 10.51! Subito attaccata a lei in classifica, la giapponese Kaori Sakamoto. Due atlete, Tuktamisheva e Sakamoto, di due generazioni diverse ma accumunate da un pattinaggio molto "fisico" e un pò "pesante" , alla Kaetlyn Osmond, e capacità interpretative limitate (la Sakamoto, più giovane, ha ancora margini per crescere su questo aspetto). Per quello che si è visto, giusto che siano distanziate di meno di mezzo punto. Quinta, a un paio di punti dalla coppia precedente, la sorprendente-ma-non-troppo Sofia Samodurova, che non è e probabilmente non sarà mai un "fenomeno" ma che non è neppure così limitata come il commentatore Rai Pedrazzini (oggi veramente scarso in più di un giudizio) la descriveva (ma questo prima di vederne il meritato e più che discreto punteggio ... ). Prova negativa della giornata, invece, per l'esperta giapponese Satoko Miyahara, sesta ed ultima a sette decimi di punto dietro la Samodurova. Satoko ha una volta di più dimostrato i suoi limiti: pattinata leggiadra ma livello tecnico proposto non più paragonabile alla concorrenza (come valore base il suo short era il più basso, già tre punti e mezzo dietro quello della Samodurova e ben nove dietro a quello della Kihira!) e neppure eseguito perfettamente e senza ricevere GOE eccelsi. Del resto, è sempre stata una "saltatrice bassa ed imperfetta". Una specie di Carolina Kostner come modo di stare sul ghiaccio e basso livello di difficoltà tecnica proposto ma assolutamente senza la presenza scenica e pure la qualità dell'italiana. Temo che per lei, anche se non è "anziana" (vent'anni!), si prospettino tempi duri. Domani mattina presto la Rai trasmetterà il free degli uomini e gli short di coppie e danza. -
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Super-flash: questo weekend c'è la Finale del Grand Prix, a Vancouver (Canada) e la Rai ha detto che faranno vedere tutte le gare, poche in diretta ma le restanti almeno in "decente" differita (non le differite mandate in onda il martedi, come faceva ora ... ). Questo è il palinsesto, con gli orari italiani: venerdì 7 dicembre: h. 18.51 Men Short h. 19.35 Ladies Short sabato 8: h. 6.35 Men Free Live h. 8.00 Rhythm Dance+ Pairs Short domenica 9: h. 8.00 Free Dance + Pairs Free h. 16.00 Ladies Free Il gala sarà trasmesso il giorno di Natale. http://www.artonice.it/?q=it%2Fnode%2F28259&fbclid=IwAR1ewh3fabmZSulQhG48VZxBB-a4no8h69mpGZMY2YAS93x3DDWmucaqNqM Dato che il programma della finale sarà tenuto generalmente a notte fonda per l'Italia, fare differite subito al mattino dopo è cosa intelligente (per chi può vederle, ma siamo al weekend ... ). Nel link che segue ci sono gli orari italiani delle competizioni, come si vede la maggior parte di essi sarebbe difficilmente proponibile per una diretta e la scelta della Rai mi pare sensata. A quanto pare anche Eurosport farà almeno un paio di dirette (leggere l'articolo del link). https://www.oasport.it/2018/12/pattinaggio-artistico-finali-grand-prix-vancouver-2018-programma-orari-e-tv-il-calendario-completo/ Au revoir. -
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Continuerei parlando di Coppie. Le coppie qualificate per la Finale del Gran Prix che si terrà Vancouver (dal 6 al 9 dicembre) sono: France Vanessa James / Morgan Ciprès Russia Evgenia Tarasova / Vladimir Morozov Russia Natalia Zabiiako / Alexander Enbert China Peng Cheng / Jin Yang Italy Nicole Della Monica / Matteo Guarise Russia Daria Pavliuchenko / Denis Khodykin Detto che mi aspetto un'ottima prova degli italiani e che spero per loro in un podio, penso che la lotta per l'oro sarà un affare a due tra James/Cipres e Tarasova/Morozov. I francesi mi hanno sempre detto poco ma quest'anno sono migliorati, vincendo entrambe le tappe di Grand Prix a cui hanno partecipato, hanno attualmente il miglior punteggio della stagione e, considerando anche la storica altalenanza di prestazioni dei russi, potrebbero vincere in finale. Se, costretto con una pistola alla tempia, dovessi dare una probabilità di vittoria darei 55% ai russi e 45% ai francesi. Danza. I finalisti sono: United States Madison Hubbell / Zachary Donohue Russia Alexandra Stepanova / Ivan Bukin Russia Victoria Sinitsina / Nikita Katsalapov Italy Charlène Guignard / Marco Fabbri United States Kaitlin Hawayek / Jean-Luc Baker Russia Tiffany Zahorski / Jonathan Guerreiro Qui si preannuncia davvero una bella lotta. Guignard/Fabbri sono bravissimi ma non penso che possano lottare per la vittoria, il loro obiettivo ragionevole è il bronzo. E non sarà facile, perchè le due coppie russe Stepanova/Bukin e Sinitsina/Katsalapov dovrebbero vedersela con gli americani Hubbell/Donohue per le medaglie e anche per vedere se una di queste coppie potrà sfidare, nelle prossime manifestazioni, i (come al solito) stra-pompati francesi Cizeron/Papadakis (assenti dalla finale in quanto, per problemi fisici, hanno partecipato ad un solo Gran Prix, quello di Grenoble, peraltro stravincendolo). In realtà, così come con la Zagitova in campo femminile, ma anche peggio, il resto della stagione sembra già prenotato per i francesi, visto che gli unici loro "giustizieri" in questi anni, gli inarrivabili Virtue-Moir (meritatamente campioni olimpici), hanno almeno per ora sospeso la partecipazione alle gare. Sarà comunque interessante anche il duello in casa Russia, con Stepanova/Bukin cresciutissimi e ormai carismatici (soprattutto lei) e Sinitsina/Katsalapov finalmente migliorati (lei non arranca più dietro a lui come qualche stagione fa ...). Potrei vedere come più probabile lotta per l'oro quella tra Stepanova/Bukin e Hubbell/Donohue ma anche Sinitsina/Katsalapov possono essere della partita. Hawayek/Baker e Zahorski/Guerreiro non li vedo in grado di arrivare a podio. Uomini. I finalisti sono: Japan Yuzuru Hanyu Japan Shoma Uno United States Nathan Chen Czech Republic Michal Brezina Russia Sergei Voronov South Korea Junhwan Cha Si potrebbe vedere una bella lotta tra Hanyu, uno dei più grandi pattinatori di sempre (ormai lo si può dire senza tema di smentite) e atleta che unisce ad una tecnica fantastica anche capacità di interprete sopraffino e l'americano Chen, che fa un pattinaggio quasi esclusivamente tecnico e che per questo non riscuote molte simpatie da parte di molti (me compreso). Un duello tra loro è come vedere un duello tra Yu-Na Kim e la Zagitova, tanto per dire. In realtà, secondo ogni ragionevolezza dovrebbe essere Hanyu a trionfare. Peccato però che ... forse non vedremo quel duello! Poco più di una settimana fa Hanyu ha stravinto la Rostelecom Cup pur gareggiando infortunato, con una caviglia disastrata. Ma è concreta la possibilità che rinunci alla finale del Gran Prix, per non compromettere il resto della stagione. Se ciò accadesse, il primo sostituto sarebbe il canadese Keegan Messing. Se Hanyu darà forfait, Chen dovrebbe essere il favorito, probabilmente in lotta per l'oro con Shoma Uno. -
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Astor ha risposto a Astor in una Discussione nella sezione Altri sport
Molte cose sono accadute dall'ultima volta. Non solo è terminato l'NHK Trophy ma pure la Rostelecom Cup a Mosca e, infine, la gara francese di Grenoble, gli Internationaux de France, ultima tappa del Grand Prix prima della finale di Vancouver (6-9 dicembre). Giochi fatti, quindi, per definire i finalisti e si può ora trarre qualche conclusione sulla prima parte della stagione. Stagione che appare per molti versi non scontata, come peraltro ci si può attendere dalla prima stagione post-olimpica. Comincio parlando della categoria più "chiacchierata" (e probabilmente più seguita), come peraltro è da anni: le Donne. Sinteticamente: la Alina Zagitova, vincitrice anche della Rostelecom Cup, è certamente la favorita per la vittoria nella finale del Grand Prix e pure nel resto della stagione. Perchè è la migliore? Assolutamente NO. Alla Rostelecom Cup si è evidenziato ancor di più (e stavolta, devo dire, con "scandalo" pressochè generale) quanto sia stra-pompata nei punteggi, soprattutto nei components. A Mosca le hanno dato 37.25 di PCS nello short e ancora più assurdi 73.49 (si, SETTANTATRE'!) nel free, il tutto a fronte di programmi che praticamente ogni osservatore dotato di un minimo di raziocinio ha giudicato mal pattinati. La Zagitova sta pattinando regolarmente PEGGIO della stagione scorsa e sta regolarmente prendendo PIU' punti nei components di quanti ne prendesse prima: una situazione ovviamente inaccettabile e che fa capire che è già "predestinata" alla vittoria, a meno che non vada fuori di testa come ai Mondiali di Milano. Attualmente, l'unica che potrebbe mandarla in una tale crisi è probabilmente questa ragazza sedicenne: Rika Kihira, che dopo l'NHK Trophy ha vinto pure gli Internationaux de France, è attualmente, senza dubbio alcuno, la migliore pattinatrice che ci sia nel circuito Senior. Se la Zagitova non venisse stra-pompata come è, sarebbe certamente dietro alla giapponese, tecnicamente e quasi anche nei components. E il fatto che Kira sia riuscita a doppiare la vittoria giapponese ripetendosi in Francia dimostra non solo una consistenza nel pattinaggio ma anche buona solidità mentale. Ciò che sorprende di questa ragazza è il saper coniugare grandi qualità tecniche ad un pattinaggio molto più maturo dei suoi 16 anni, già molto più da Senior che non da Junior nonostante la verde età. La Kihira potrebbe fare alla Zagitova lo "scherzetto" che la Zagitova stessa, alla sua prima stagione da Senior, ha fatto alla Medvedeva. Potrebbe ... se i giudici si comportassero ragionevolmente e correttamente. Che Rika venga pagata solo 66 di PCS ci sta (forse a malapena), ma che la Zagitova di oggi ne prenda oltre 73 è uno scandalo al di là di ogni immaginazione. Sono cinque punti di PCS regolarmente regalati ad una pattinatrice che non dovrebbe mai essere stata valutata oltre i 68-69, neppure la scorsa stagione quando pattinava meglio. Quindi, è molto probabile che nei prossimi duelli diretti se Alina resta in piedi (o "cade bene" ...) la faranno finire davanti comunque. Allo stato attuale, la situazione delle Ladies è spaventosamente simile a quella della Danza, dove la continua sopravvalutazione dei francesi Papakadis-Cizeron sta alienando l'interesse di molti appassionati. Però l'efficacia delle nuove leve, come la Kihira, per ora tiene ancora alto l'interesse per questa categoria. Così come, in senso opposto, lo tengono alto anche cose come l'attuale psicodramma della Medvedeva. Piccolo riepilogo della stagione della Medvedeva, fino ad ora. Comincia a settembre al CS Autumn Classic International, dove arriva seconda dietro all'americana Tennell. E ci sta: nuovo allenatore, nuovo continente ecc. Poi la prima "vera" gara, a Skate Canada. Lo short: pur con evidenti problemi di fluidità e imperfezioni tecniche, si vede che è in piena fase di ricostruzione del suo pattinaggio, parte decentemente. Poi a metà programma sbaglia completamente una combinazione sul triplo flip, per questo unico errore evidente perde la bellezza di una decina di punti. Dopo il corto è addirittura settima, avendo totalizzato solo 60.83 punti. Il free: recupera furiosamente come sa fare lei, primo free con 137.08 punti, termina al terzo posto a cinque punti dalla vincitrice Tuktamisheva. Come dire: ha mancato la vittoria in Canada essenzialmente per quella decina di punti persi nella combinazione sul flip. E' vero che non si fa la Storia, neppure la Storia del Pattinaggio, con i "se" e con i "ma", però se fosse entrata quella singola combinazione la stagione della Medvedeva avrebbe potuto avere una svolta in positivo, soprattutto dal punto di vista psicologico (anche se, certamente, molti dei problemi tecnici che ha sarebbero rimasti). A questo punto, lei stessa dichiara che "a Grenoble devo vincere". Dopo la tappa canadese, alcuni hanno cominciato a criticare la presunta "folle" strategia di Orser di insistere a farle fare il Lutz, salto che se ben eseguito paga bene ma su cui lei ha sempre avuto ed ha ancora adesso delle difficoltà, invece di puntare sui suoi elementi forti, tipo il loop, in modo da ottenere GOE alti. Ho già detto perchè ritengo sbagliate queste critiche e non mi ripeto. Ribadisco solo: se ancora vi dicono che la Medvedeva è andata in crisi "per il Lutz" o in generale per problemi di "strategia", non credeteci. Come diceva la grande Margherita Hack quando le chiedevano dell'astrologia e degli oroscopi: Gli errori che ha fatto in Canada e che farà poi in Francia, quelli gravi, non li ha fatti sui Lutz (che certo non sono ancora soddisfacenti, ma che non ha fallito) ma su Flip e Loop, che di solito non sbaglia e, addirittura, vengono considerati "il suo forte". Andiamo avanti. Prima di Grenoble, si disputano i Grand Prix in Giappone e in Russia, dove si vede il sorgere della stella Kihira e si confermano i quattro-occhi-di-riguardo che le giurie riservano alla Zagitova. Comunque, si capisce che anche un secondo posto (a Grenoble ci sarà la Kihira!), con un buon punteggio, potrebbe bastare alla Medvedeva per arrivare in finale. Si arriva alla tappa francese. Lo short: bruttarello, ma non sbagliato. Nessun errore evidente ma pattinata faticosa, sostenuta dalla giuria sui PCS, alla fine fa sette punti in più dello short del Canada (67.55), terzo short ma solo a pochi decimi dalle avversarie. E' ancora in piena corsa, sulla carta. Qualcuno fa i conti che le basterebbe un secondo posto e probabilmente le basterebbero 131 punti nel free. Considerando che ne ha fatti 137 in Canada, su un programma libero che sembra essere nelle sue corde più dello short, l'obiettivo sembra alla portata. Ma, a questo punto, il disastro. Il free: alla presentazione è terrea, tesissima, non fa neppure un accenno di sorriso al pubblico quando viene chiamata. La guardo e mi dico: "è troppo tesa". Si sa che la Medvedeva è sempre stata una "macchina da guerra" in grado di ribaltare situazioni difficili, l'ha dimostrato pure in Canada. Ma qui non ha la faccia "concentrata" ma una che fa supporre un misto di angoscia e rabbia. Incrocio le dita, ma ho un brutto presentimento ... Comincia. Da subito, sembra incerta ed imprecisa. Parte con un doppio Axel orrendo e praticamente caduto. Ovvero, cade come si pensa possa cadere la Medvedeva, non pesantemente ma appoggiando le mani; comunque, conta come caduta. Ovviamente prende GOE negativi e detrazione per caduta. Doveva essere una inusuale, ma già eseguita più volte nel warm-up, combinazione doppio Axel+triplo Loop. Ancora una volta, ha sbagliato la combinazione iniziale, giocandosi tanti punti ed aumentando ancora di più la tensione. Poi esegue il "terribile" triplo Lutz che, pur non eccezionale, ha GOE leggermente positivi. Il "terribile" Lutz, secondo alcuni il responsabile delle sue deludenti prestazioni, stavolta non ha fili sbagliati e non è sottoruotato. Pattina piuttosto male, alternando momenti di discreta interpretazione ad altri dove sembra un pezzo di legno. Poi, inopinatamente, fallisce anche la combinazione triplo Loop-triplo Toeloop (facendo quest'ultimo solo doppio) e, tra l'incredulità generale, rischia di nuovo di cadere! A questo punto, tutti capiscono che non c'è più nulla da fare. Se anche la giuria generosamente la aiutasse sui PCS, non c'è possibilità di recuperare. E la giuria la aiuterà, dandole un 68.80 di PCS che onestamente non c'era, considerando anche che la vincitrice Kihira ha avuto, pattinando molto meglio, 66.05. Ma non c'è nulla da fare. Si diceva che aveva bisogno di un secondo posto finale e un free da 131 punti? Alla fine sarà quarta e con un free da soli 125.26 punti. Se avesse fatto i 137 punti del Canada, ovvero dodici punti in più, sarebbe realmente arrivata seconda, ad un paio di punti dalla vincitrice, e sarebbe andata in finale! Questo per dire che, non solo sulla carta ma anche in base a ciò che aveva fatto nella stagione, c'erano realmente le possibilità di arrivare alla finale di Vancouver. Personalmente mi potevo assolutamente aspettare il non andare in finale, vista poi la forza delle giapponesi, ma non mi aspettavo una crisi simile, un tornare indietro nel free rispetto a Laval. Cosa è accaduto? Io, guardandola pattinare e avendo considerato come ha pattinato in queste due tappe, penso che sia molto più una questione di testa che di tecnica, non di lutz o non lutz, di rischi o non rischi sui programmi. Neanche la crescita fisica giustifica certi errori ad intermittenza, potrebbe giustificare la minore velocità complessiva ma non sbagliare così un salto e farlo perfettamente un minuto dopo. O sbagliare salti che lei, che era un meccanismo ad orologeria, ha appena fatto bene nel warm-up. E' cominciato tutto con quella combinazione mancata nello short del Canada, che le è costata la vittoria, da lì non ne è più uscita veramente. Il fatto che in intervista Orser abbia rivelato che lei, dopo l'errore nello short del Canada, gli telefonava alla notte per esprimere preoccupazione ed incredulità è un segnale di quanto non sia assolutamente serena. Ad aggravare le cose, lei stessa ha confessato di aver sentito parecchio le critiche che le sono arrivate, a cominciare dai social russi, dopo la sua decisione di abbandonare la Tutberizde per andare ad allenarsi in Canada. Quindi: gravi problemi psicologici. La "macchina da guerra" si è rotta sotto stress e si trova ora in una situazione che molto probabilmente non ha precedenti nella sua giovane vita di atleta diciannovenne. Questo è il primo problema su cui lei ed Orser devono lavorare. Dal punto di vista tecnico, i problemi sono minori, checchè ne dica qualcuno. Il Lutz sta migliorando, l'Axel è buono, faccio fatica a pensare che abbia disimparato a fare i Loop, che erano tra i suoi punti forti. A sprazzi, pur nel "casino" della sua "ricostruzione" pattinatoria, si continuano a vedere le cose buone (alcune addrittura migliorate) che c'erano nella sua interpretazione. Una cosa va detta: le giurie l'hanno pure aiutata sui PCS, ma le danno comunque MENO di quanto le dessero l'anno scorso. Chi oggi dicesse "visto? continuano ad aiutare sia Zagitova che Medvedeva" direbbe una sciocchezza. Evgenia pattina generalmente PEGGIO e, giustamente, prende MENO di un anno fa. Non così per Alina. Poi a me non convince affatto il programma dello short. E' un programma che non mi sembra nelle sue corde, mi viene da dire che non è nè un programma "alla Medvedeva", ovvero "sognante" e "inaspettato", nè un programma "alla Orser", ovvero quei programmi "morbidi" e "lirici" che hanno fatto il mito di Yu-Na Kim (e, senza andare tanto lontano, basta andarsi a vedere l'eccellente short di Jason Brown a Grenoble). Io quello short lo cambierei, perchè mi pare un programma mediocre comunque, musicalmente e coreograficamente, e se in più non viene sentito dall'atleta come "suo" si aggiunge difficoltà all'oggettiva difficoltà di cambiare parte del proprio modo di pattinare. A questo punto una pausa, senza l'ossessione della finale e il confronto con la Zagitova, potrebbe essere per lei positiva. Vedo un solo ipotetico pericolo per la Medvedeva: che qualche testa di legno nella sua federazione decida che non vale già più la pena di supportarla e pagarle la trasferta in Canada alla corte di Orser. Ma non credo che i vertici russi siano talmente stupidi. Oltretutto, mentre dalla prossima stagione dovrebbero arrivare nuove leve come Trusova e Kostornaia (ma con l'incertezza della loro solidità mentale), in questa stagione non sono poi messi benissimo come pattinatrici (sembra incredibile, ma ...), considerando che la Zagitova, "aiutoni" delle giurie a parte, non sta pattinando benissimo e può già oggi essere superata dalla Kihira, mentre l'unica altra al "top" è la "vecchia" Tuktamisheva, valida come "runner up" ma difficile da prefigurare oggi come vincente a livello mondiale. Quindi do per scontato che la federazione russa attenderà, ragionevolmente, almeno la fine di questa stagione prima di fare il punto della situazione. Per la fine della stagione Orser e la Medvedeva dovranno dimostrare di avere intrapreso una strada giusta, ovviamente le prestazioni dovranno essere radicalmente migliori di quelle viste finora, pur senza essere in dovere di vincere già quest'anno. Io credo che sia assolutamente possibile, ma Evgenia deve mettersi a posto con la testa, ovvero ritrovare tranquillità e avere pazienza, senza voler pensare di dover già "vendicare" la sconfitta olimpica di PyeongChang. Ce la può fare e le attuali difficoltà potranno farla maturare. Ho letto che Orser finora dedicava sei ore al giorno di lavoro a Yuzuru Hanyu e solo una alla Medvedeva. Il povero Hanyu è purtroppo attualmente infortunato, se ciò volesse dire che ad Orser rimane per qualche settimana o qualche mese un pò più di "tempo libero", dedicarlo alla russa credo sarebbe ottima cosa, per entrambi. Detto di Zagitova e Kihira, e avendo parlato delle ambasce della Medvedeva, diciamo brevemente delle rimanenti finaliste del Grand Prix: Elizaveta Tuktamisheva: un gran bel ritorno quest'anno, anche se ormai più di tanto non può dare. Sarei molto contento se riuscisse a prendere un podio, magari alla finale di Grand Prix o agli Europei. Satoko Miyahara: sta diventando una "veterana" nella squadra giapponese, non so per quanto potrà essere considerata la portabandiera. Ad oggi può ancora far valere l'esperienza. Kaori Sakamoto: buona tecnica ma secondo me molto sopravvalutata sui components (i 67 di PCS che le hanno dato nel free di Helsinki possono "giustificarsi" solo con la parallela pompatura a 72 della Zagitova nella stessa gara, ma non sarebbe una buona "giustificazione" ...). Sofia Samodurova: la russa che non ti aspetti. Pattinaggio che più "classico" non si può, ma piacevole. Essere arrivata in finale è un grande risultato per lei. Di altre fanciulle su cui c'è qualcosa da dire (Sotskova, Tsurskaya, Tennell ecc.) magari ne parleremo in futuro. -
2018.20 | Gran Premio del Brasile - Interlagos [Gara - Commenti]
Astor ha risposto a Ruberekus in una Discussione nella sezione Gran Premi