paolo siena
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in quanto all'iregolarit? della Tyrrell a Monaco non ? che lo abbia aiutato molto. In quanto all'eau rouge Ickx non ha le mani completamente pulite. Anzi. per? che peccato...
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Un rientro in pista dopo un lungo pit stop...salve a tutti. con tutti i piloti italiani degli anni '80 ? per noi una fortuna che la RAI abbia preso Ivan. Gli altri erano tutti bravissimi come lui ma quantomeno ignoranti, della lingua italiana e dei comportamenti. Ivan in questo ? sempre stato un signore, anche in pista. A me ricordava tantissimo Elio de Angelis, o Emanuele Pirro tra i suoi contemporanei, come guida attenta ai consumi e come spirito. La vittoria si, ma non a qualsiasi costo. Un'atteggiamento che ti porta via qualche decimo in qualifica ma che non ti far? mai buttare via una gara per una cavolata. Proprio il contrario di quanto serve oggi alla F1.
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Il più grande dal 1950 ad oggi
paolo siena ha risposto a MagicSenna in una Discussione nella sezione Amarcord
Anche io noto una certa frededzza nei confronti di Nelson...ma io sono cresciuto quando vinceva lui, quindi ho ben presente chi era Nelson all'apice della carriera. Forse subisce un leggero boicottaggio da parte dei molti sennisti presenti in rete, che spesso non hanno Nelson in simpatia. "Guidare al GP di Montecarlo e' come girare per casa in bicicletta." mi pare che diceva nel salotto.... no, c'? differenza, il suo carattere st? tutto l?. I salotti, cos? come Montecarlo, sono fatti per i Borghesi... e Piquet era tutto, ma non borghese... (per? col figlio mi s? che ? divemntato il primo...) -
si, riguardo alla maturazione di un pilota ? ovvio che ? come di ci tu, Varzi. Io creavo un parallelismo tra le righe con Magny cours '92. Difficilmente un pilota si ritrova a rivivere le stesse cose a distanza di anni, tra questi ci sono chi ripete l'errore (che errore non ?) e chi cambia. Patrese come Peterson, tanto per tornare a Monza... Riguardo ai buoni rapporti con Ecclestone non saprei, non ho nessuna conoscenza dei fatti di persona ne tantomeno sono dio ma credo che ci sia stato anche un'atteggiamento di Riccardo dovuto oltre alla maturit? in pista anche per un 'compromesso', cosa che ad esempio non fece Alboreto, o Elio... Il carattere di Riccardo non ? una 'mitizzazione', ma una sensazione dalle sue interviste, anche questo non fa testo, ma ci sono almeno due episodi che mi colpirono. Uno ? del '91, non ricordo su quale circuito, in prova venne disturbato da una Larousse, non ricordo neanche il pilota, comunque uno giovane, mi pare che all'epoca ci correvano Suzuki e Bernard ma potrei sbagliarmi. A fine prove Riccardo scende dalla monoposto e raggiunge il disturbatore che ? ancora nell'abitacolo. Gli alza la visiera e gli infila un pugno nel casco. Mi colp? non per il pugno, (all'epoca se ne vedevano ancora tanti...) ma per il gesto di alzargli la visiera, una vera violenza questa di tipo militare (mi si passi il termine) Chiss? cosa gli aveva fatto la Larousse..forse gli aveva puntato una pistola contro? Perch? quando un'anno dopo Berger davvero gli stava facendo chiudere la carriera sulla sedia a rotelle non ? che si incazz? tanto. Ecco, la sensazione che Riccardo giocava con le spalle coperte, quando poteva, e che tornava piccolo piccolo quando non le aveva. Come vedi nessun episodio degli inizi, quelli si mitizzati... Infine una considerazione. Spesso anche a me viene il dubbio che in realt? stiamo scrivendo sul topic sbagliato, ma poi pensandoci credo di no. Il talento di Prost era anche questo, parlare di lui e finire con il parlare di Piquet, di Senna, di Patrese e di tutti quelli che verranno. A maggior ragione che piaccia o no, ma ? davvero stato la stella polare di un periodo che quando ritorna in mente a chi lo ha vissuto torna con tutti i suoi astri luminosi e luminosissimi che correvano con lui. Non era il pi? veloce, non il pi? simpatico, non il pi? esaltante in pista, non (pi?) il pi? vittorioso, ma chiunque abbia corso in F1 negli anni della sua carriera ha fatto i conti con lui. Cos? noi oggi lo ricordiamo e intorno a lui nei nostri ricordi si apre un teatrino, anzi un circo di bestie e bestiole diversissime e ognuna importantissima. Come saranno vuoti i ricordi tra quindici anni, inghiottiti in un solo personaggio che rischier? di diventare o icona o marionetta senza burattini. Che poi ? la stessa cosa...
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Dopo tante chiacchiere un'emozione dalla pista. Ma, mi e vi chiedo come si f? a giare a Monza (che ? tutto gas e basta...) undici decimi pi? forte di Nelson che e' uno specialista delle lesmo. A parit? di macchina! Riccardo era proprio un missile. Se penso a come lo vidi guidare sempre a Monza dieci anni dopo...(una schifezza)
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Ovvio che no , per? Riccardo aveva fatto sapere che non era disposto a fare giochi di squadra perch? voleva riscattarsi , e in quel momento Nelson doveva assolutamente fare punti per ripigliare Prost . Cmq avevano tutti un buon rapporto . Io continuo a non credere alla storia che Bernie saboto' una delle proprie macchine a Monza. Le turbine nel 1983 saltavano abbastanza di frequente. Pero' se avete qualche fonte brabham o bmw che lo conferma mi piacerebbe sapere chi e', io non ho mai trovato niente che confermasse tale ipotesi. no, stavolta davvero non so. Patrese per? afferm? che Bernie gli and? vicino per chiedergli il 'favore' e Riccardo disse che avrebbe fatto la sua gara. Questo tenuto conto che Bernie conta ancora tantissimo e che Patrese gli ? comunque debitore del suo record di Gp, potrebbe gi? dire tanto. Ad ogni modo non mi stupirei se ci? fosse davvero accaduto, eppure Patrese torner? alla Brabham BMW. Adesso io mi chiedo se un pilota come Patrese, che aveva un carattere terribile, accetterebbe di tornare dall'uomo e nella scuderia che gli ha tirato quella turbina. E' stato un momento cruciale per il padovano e il cambiamento si ? visto pure in pista. Forse, il mio dubbio (cio? che la cosa possa essere potuta andare davvero cos?) ? alimentato proprio dal comportamento di Riccardo, che divenne dopo l'85 alla Alfa e la certezza di finire la carriera, un pilota incredibilmente maturo. Forse, Bernie a monza intu? che l'unico modo per fermare l'impetuoso e testardo italiano era toglierlo dai giochi. Insomma scelse il male minore. La gara di Kyalamy sembrerebbe avvalorare a maggior ragione l'ipotesi del 'sacrificio' di Bernie, non di Patrese. Insomma davvero un bel Othello...
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Il più grande dal 1950 ad oggi
paolo siena ha risposto a MagicSenna in una Discussione nella sezione Amarcord
perch? non mettere pure il tuo omonimo reale!? Varzi sarebbe certamente a quel livello, ma non corse mai in F1. Cosi' come Nuvolari, Rosemeyer, Caracciola e altri che certamente siedono nell'olimpo dei piu' grandi di sempre. La lista diventa lunga se si aggiungono i nomi dei grandi dei rally, o delle corse americane, o delle grandi classiche con i prototipi. Si sono tutti fuori dalla F1, per? ad esser pignoli ce ne sono almeno due che sono riusciti comunque a prendere il via in un Gran Premio di F1, a pi? di 50'anni. Tazio Nuvolari stava all'italia come Von Stuck stava ai tedeschi e Louis Chiron ai francesi. -
Lo so benissimo , ma anche in quel caso la Renault era migliore . Il BMW aveva dei ritardi d'erogazione elevatissimi e una manovrabilit? limitata dal passo lungo sacrificato per questioni aerodinamiche . Nonostante ci? Nelson stava vincendo a Detroit un cittadino lento , contro perfino le Ferrari . Un mezzo miracolo . Ma Nelson era strano, tra i New Jersey (i muretti di cemento) era veloce, mentre a monaco era una pippa! Alain il contrario. Anzi mi sa che tra i muretti Prost ha vinto solo ad Adelaide e a Phoneix, 2 circostanze con un p? di cul.. " Il BMW aveva dei ritardi d'erogazione elevatissimi..." hehehe, ritardi nell'erogazione eh? Diciamo che Piquet ? stato l'unico pilota a cui l'alcool non ha fatto male.... (sarcastico) Ma di Monza che mi dici? Saprai ovviamente di Patrese. Bernie fu corretto?
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Il più grande dal 1950 ad oggi
paolo siena ha risposto a MagicSenna in una Discussione nella sezione Amarcord
certo che a Borgo san lazzaro in inverno non sanno proprio come fare per tirare avanti il carrozzone... -
Bh? potrei dire il contrario , per me visto come andava la Renault avrebbe dovuto ottenere qualcosa di pi? in gare come Montreal , Detroit , Hockenheim e forse anche Long Beach . Non ? detto che l'andamento dei risultati sia sempre indicativo delle prestazioni della vettura mentre il pilota ? una costante fissa . Dopotutto Prost non era ancora quello che sarebbe diventato "il professore " gli anni a seguire . No, credo che questo si possa dire della renault di oggi, non di quelle turbo. La differenza tra un circuito ed un'altro costituiva in passato una notevole 'forbice' di differenza di prestazioni, questo in generale sino all'arrivo dei motori a gestione elettronica e alle coperture standardizzate. Oltre a correre su circuiti dove non era possibile provare (tre delle quattro che citi avevano questa peculiarit?, l'altro si correva ad agosto e non era certo 'la prima fase') Ad ogni modo ? ovvio che un pilota lascia punti per strada, e meno male, noto tuttavia che oggi molti appassionati puntualizzano la mancata prestazione singola e la fanno risaltare come indice di una non perfetta prestazione generale. (ha sbagliato in canada, non merita il titolo...) Sar? l'effetto Schumacher o la perfezione qualsi assoluta dei mezzi meccanici di adesso, ma nel 1983 non era questa la 'temperatura' di valutazione. Lo stesso Piquet oggi sarebbe probabilmente messo in crisi, le prestazioni altalenanti indurrebbero a centrarlo immediatamente come capo esiatorio in una temporanea situazione di crisi tecnica. Io ripeto, credo che Alain abbia fatto un'ottimo avvio di campionato, quella mancanza che gli tolse il titolo fu da attribuire pi? alla sua mentalit? che al suo piede. E, nonostante questo, il vantaggio fu tale che sarebbe potuto essere sufficiente per vincere, visto che la Brabham era partita troppo tardi e che la Ferrari riusc? a parderlo come solo alla Ferrari sapevano perderlo. Ad ogni modo la Renault non era cos? veloce come l'anno prima. I risultati di Prost in Gran Bretagna ed in Austria sono merito suo.
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Sapevo che si serebbe aperte la polemica...vabbu?, per? se rompiamo troppo promettiamoci di piantarla subito...non so nemmeno se ? corretto farla qui o in 1983... Sul Paul ricard niente da ridire. Ha Vinto! A monaco ? un peccato che non conosco il sorpasso, sar? stata una di quelle chicche di Nelson che ti ricordi a vita... e ma li che vuoi fare? Ne Prost ne Senna ne chiunque resisteva. Per i problemi meccanici di Nelson semmai tirano acqua al mio mulino, non alla tua tesi. Ovvero Prost nella prima fase ha fatto tutti i punti che poteva. Semmai ? Piquet che ne ha persi un p? per problemi non suoi. Ci pu? stare che Piquet era il miglior pilota del 1983, ma la Brabham non sarebbe riuscita a fargli vincere il titolo senza quel 'colpo di reni' petrolchimico, e questo proiprio per il gap di inizio stagione dovuto alle rotture. (della Brabham, non della Regi?)
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Caz... Questa non la conoscevo ! Cos'era accaduto? successe che il petrolchimico BASF ricacci? dai cassetti le benzine della seconda guerra e le adatt? per le tecnologie correnti. I motori Turbo avevano il loro tallone d'achille nei tempi di combustione, era un vero fardello. Adesso il 4 cilindri Bmw era molto particolere, pensa che era l'unico motore di F1 costruito su basamento di un motore di serie, aveva come detto 4 cilindri e non sei come Renault-Ferrari-Honda etc e dunque era particolarmente 'sensibile' ai cambiamenti di tempo nelle combustioni. La benzina usata -mi pare- da Agosto era pi? vaporizabile rispetto alle convenzionali per poter tenere i tempi pi? bassi e non 'spaccare'. Negli anni trenta si aggiungeva Alcool agli idricarburi sui caccia Turbo tedeschi.
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Non voglio aprire una discussione che probabilmente non ha se e ma, eppure conoscendo la tua preparazione in materia (1983) so che puntualizzer? l'ovvio dicendo che hai postato una frase forse con troppo cuore e meno obbiettivit?. Semmai era Piquet che, a causa dei problemi di giovent? della 52 poteva fare pi? punti. Prost ha corso in Brasile con la vettura dell'anno prima riadattata al nuovo regolamento (che era completamente diverso, vedi fondo piatto) e dunque non fa testo. Long beach fu una lotteria. Nella parte iniziale Prost ottenne anche pi? di quanto era nelle sue possibilit? approfittando pure dei guai all'alfa in belgio e all'errore di Riccardo a Imola. Solo a Monaco arriva dietro a Nelson, e ricordando come guidava Nelson a Monaco davvero non me lo spiego, Alain aveva pure fatto la pole ma il GP non lo ho mai visto e nel tuo ottimo '1983' (? a pag 10 per i nuovi arrivati...) non lo spieghi benissimo. Comunque non mi pare ci sia stato un errore o una recriminazione per il risultato al di sotto delle aspettative, anzi, semmai visto che la pioggia aveva reso la 'pista' bagnata (o umida) la flemma di Prosyt v? vista in ottica mondiale, portare punti a casa e sarebbe un'ulteriore merito ma ripeto che Queste sono ipotesi. Semma avresti potuto scrivere che Alain avrebbe potuto gestire meglio la parte finale della stagione, ma non certo quella iniziale. Concordi?
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dar? un colpo a Alex ma nell'83 Prost poteva vincere...bastava che alla Brabham non arrivassero quei fusti di Benzina....
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Io credo che all'inizio alla Mc Laren ci misero un p? a capie come usare sulla MP4-2B le Good Year, visto che l'anno prima correvano con la stessa vettura gommata per? Michelin. La Ferrari fu brava a cogliere la partenza a rilento. Forse poi se la Williams fosse divenuta competitiva gi? in Agosto, Prost avrebbe fatto qualche punto in meno e qualche errore in pi?.... Monza fu una mazzata.