Gorosaurus

Hello There, appassionato di Formula 1 da 2 anni. Ferrarista occasionale tragicamente riconvertito alla scuderia britannica fondata dal neozelandese, nonostante rimanga la simpatia per i team italiani. Generalmente dalle opinioni neutre e pacate, è felice di far parte di questo gruppo.

Il 3 febbraio 1995 il team McLaren annunciava l'ingaggio di Nigel Mansell. Il Leone d'Inghilterra arrivò alla corte di Ron Dennis su spinta della Marlboro, desiderosa di vedere un Campione del Mondo nella scuderia britannica al punto da accettare la faraonica richiesta di un contratto annuale da 7,9 milioni di dollari. L'avventura di Mansell in McLaren però fu a dir poco disastrosa: la MP4/10 era troppo stretta per il pilota britannico, che decise di saltare le prime due gare della stagione cedendo la sua monoposto al tester Mark Blundell. Rientrò ad Imola, dove ottenne un deludente decimo posto in gara. Ancora peggio andò nella successiva trasferta in Spagna, conclusa con un ritiro per un guasto ai freni. Troppo poco per un pilota abituato a lottare per la vittoria, troppo poco anche per la McLaren, che sperava di trovare in Mansell la giusta guida per tornare al vertice del motorsport. Inevitabile la rottura anticipata.

ACCADDE OGGI: MISTERO ALLO SHAKEDOWN JORDAN A Silverstone la Jordan EJ14-Ford compie i primi Km con Nick Heidfeld al volante. Sulla monoposto però compaiono i marchi dello sponsor di Jos Verstappen, anche se l'olandese aveva dichiarato che la trattativa con la Jordan si era definitivamente chiusa. Al volante della vettura ci saranno poi Heidfeld, Pantano, Glock, ed il collaudatore Doornbos. - F1 Dimenticata.

ACCADDE OGGI: ECCO LA SAUBER C19 La nuova Sauber C19 si toglie il velo in una cerimonia spettacolare all'Hallenstadion di Zurigo. Alla nuova coppia di piloti Mika Salo e Pedro Diniz si unisce il collaudatore appena ingaggiato Enrique Bernoldi, mentre Peter Sauber si dichiara fiducioso per la stagione 2000. Salo andrà a punti 4 volte, Diniz neanche una, e il team svizzero finirà all'8° posto nei costruttori. - F1 Dimenticata.

Spappolare il fegato ai ferraristi è facile quanto far cadere Neymar Jr. a terra.

I copricerchi della Street Fighter 24 saranno rossi. Così, per scaramanzia.

Sinceramente so più curioso dei media britannici. Si metteranno tutti in fila a seguire Luigino o succederà uno scisma, essendo la Ferrari ricorrente nemico della patria?

Io ho paura per il whitewashing che gli farà Sky Sports. Odio per averlo avuto come avversario trasformato in lecaculismo sfrenato (che potrebbe ridiventare odio in caso di fallimenti gravi, tipo Vettel)

Il mio conquilino mi ha chiamato per prendere dal frigo il tonno. Io ho urlato "Stagione 2025 Ferrari". Lui sorrise perché sapeva che era da buttare.

Hamilton si prende la depressione e va in Aston Martin nel 2027 giusto in tempo per il ventennale dell'amicizia con Alonso

Hype per la prossima intervista dove Massa, senza cenno di ironia, si dichiara tradito dalla Ferrari

Affidabile come un servizio odierno delle Iene

A me pareva si fosse riferito sempre al contesto RB, non ad un approdo in Ferrari.

Adrian Newey

Il primo febbraio 2005 la Jordan GP annunciò l'ingaggio di Narain Karthikeyan, pilota già utilizzato negli anni precedenti nel ruolo di test driver. Fu un evento storico per il Circus, poichè nessun indiano prima di lui aveva mai disputato una gara in Formula 1. Il suo contratto con il team britannico, passato poche settimane prima nelle mani dell'imprenditore canadese Alex Shnaider, rimaneva però vincolato all'ottenimento della Superlicenza. Il 10 febbraio, dopo aver effettuato 300 km di test, Karthikeyan potè ufficialmente definirsi il primo pilota proveniente dall'India della storia della F1. Ma le soddisfazioni personali di Karthikeyan non si fermarono qui: in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti, ospitato dallo storico tracciato di Indianapolis, la defezione dei team gommati Michelin permise al pilota indiano di tagliare il traguardo in quarta posizione alle spalle del compagno di squadra Tiago Monteiro, portando per la prima volta la sua nazione a punti in una gara della massima formula automobilistica.

Una data da incorniciare per la Renault e per il motorsport francese: il 1 febbraio 2005 la casa motoristica transalpina presentò al Grimaldi Forum di Monaco la R25, una monoposto progettata da Bob Bell rivelatasi fin da subito molto veloce e più affidabile della McLaren. Il debutto in Australia confermò le buone sensazioni ricavate nei test invernali, con la pole e la vittoria di Giancarlo Fisichella ed il terzo posto con giro veloce di Fernando Alonso. Il pilota romano fu poi sfortunato nelle gare successive perdendo progressivamente terreno in classifica dal compagno di squadra asturiano, vincitore di quattro dei successivi sei GP costruendo un vantaggio determinante per la conquista del suo primo titolo iridato. I punti raccolti dalla coppia Alonso-Fisichella risultarono decisivi anche per l'assegnazione del Campionato Costruttori. La Renault ottenne così i suoi primi due titoli iridati nella massima formula automobilistica. - F1 Dimension

Secondo i media malesi, Sepang starebbe pianificando il ritorno in F1 a partire dal 2026. A giocare un ruolo importante sarebbe i fondi stanziati da Petronas, già sponsor Mercedes.

Il 31 gennaio 2005 sul circuito Ricardo Tormo di Valencia il team Williams svelava la FW27, monoposto con cui si preparava ad affrontare la stagione di F1 che di lì a poche settimane sarebbe iniziata. Una monoposto dalle linee abbastanza semplici e convenzionali, scelta dettata dalle crescenti difficoltà economiche che il team di Grove si trovò costretta ad affrontare. La nuova line-up formata da Mark Webber e Nick Heidfeld fu comunque in grado di ottenere molti risultati positivi in quel 2005, conquistando quattro podi e una pole position con il pilota tedesco nel GP d'Europa al Nürburgring. La FW27 ebbe un altro merito: fu la prima monoposto di Formula 1 guidata dal futuro quattro volte Campione del Mondo Sebastian Vettel, in un test organizzato nel mese di settembre dello stesso anno sul circuito di Jerez de la Frontera come premio per aver dominato la stagione precedente di Formula BMW (la casa automobilistica tedesca all'epoca forniva i propri motori alla Williams). - F1 Dimension (Off-topic: troppo spam o va bene così?)

Se la RB ha la Minardi/Toro Rosso/Racing Bull/Visa Cash, John Elkann ha sempre il Sassuolo come succursale.

È stato il terzo pilota finlandese ad approdare in Formula 1, dopo aver brillato nelle categorie inferiori cogliendo successi nella Formula 2000 europea e nella Formula 3 britannica. Ha svolto nel 1989 il ruolo di collaudatore per la Ferrari, passando poi alla Onyx dopo il licenziamento di Bertrand Gachot. Nel 1991 salì per la prima e unica volta in carriera sul podio, ottenendo il terzo posto nel Gran Premio di San Marino con la Scuderia Italia. Pur non disponendo di monoposto in grado di garantirgli piazzamenti costanti in zona punti, Lehto mise in luce tutto il suo talento nei primi anni novanta, guadagnando un posto in Benetton al fianco di Michael Schumacher nel 1994. Il passaggio nella scuderia capitanata da Flavio Briatore doveva essere il suo trampolino di lancio per inserirsi nel novero dei top driver, ma un incidente nei test prestagionali ne condizionò pesantemente il rendimento. Saltò le prime gare rientrando nel GP di San Marino, dove fu protagonista di uno dei numerosi incidenti che segnarono quel drammatico weekend venendo colpito dalla Lotus di Pedro Lamy sulla griglia di partenza dopo che la sua B194 rimase ferma al via. Nelle tre gare successive nella scuderia anglo-italiana i risultati non migliorarono molto, costandogli il posto in favore dell'olandese Jos Verstappen. Fu poi richiamato per rimpiazzare Michael Schumacher in Italia e Portogallo a seguito della squalifica che subì il pilota tedesco. Partecipò alle ultime due gare della stagione al volante della Sauber, terminando con un ritiro in Australia la sua carriera in Formula 1. L'anno successivo prese parte alla 24 Ore di Le Mans con la McLaren F1 GTR conquistando il primo posto assieme a Yannick Dalmas e Masanori Sekiya. Nella celebre corsa di durata francese ha conquistato anche un'altra vittoria nel 2005, al volante di un Audi R8 condivisa con Tom Kristensen e Marco Werner. Buon Compleanno JJ Lehto! - F1 Dimension. (Off-topic, ma la B194 pare una delle vetture più maledette del Motorsport. Schumi e Briatore ci hanno fatto un rito voodoo sopra?)

Purtroppo si, finché non si riesce ad instaurare un accordo con la Dodge, tramite Stellantis, per avere i motori della Challenger. Ovviamente tutti modificati in modo da poter essere ibridi, per essere a norma. Qualche voce riguardo l'instabilità del motore che porta all'esplosione dopo 6 giri è arrivata ai giornali ma è una leggenda, non fatevi distrarre dal fatto che la notizia sia uscita allo stesso tempo dell'infortunio di Mimmo Berardi

Dionisi è il team principal. Berardi è il primo pilota, attualmente sostituito dal terzo Castillejo. Il secondo pilota è Pinamonti. Lo staff tecnico è composto da un misto dei più incompetenti di Maranello e da lavoratori africani a basso prezzo, assunti come giocatori ufficiali del club di calcio per evitare rogne. Il mezzo è un riadattamento della SF-23 con i motori della nuova FIAT Panda. Si attende per l'anno prossimo la sponsorizzazione del SuperEnalotto e del Totocalcio.

Il 31 gennaio 1997 la Williams toglieva il velo alla FW19, ad oggi l'ultima vettura iridata del team britannico in Formula 1. Pur avendo rinunciato al Campione del Mondo in carica Damon Hill, passato alla TWR Arrows, la storica scuderia di Sir Frank Williams potè contare sulla nuova coppia di piloti formata da Jacques Villeneuve e da Heinz-Harald Frentzen e sulla potentissima motorizzazione Renault. Al termine di una stagione entusiasmante e controversa, segnata dall'incidente con Michael Schumacher nell'ultima gara del calendario a Jerez de la Frontera, il pilota canadese riuscì a conquistare il titolo piloti battendo il rivale tedesco. - F1 Dimension

Il Dottore e la Rossa Il 31 gennaio al 2 febbraio del 2006 Valentino Rossi ebbe la sua prima opportunità di svolgere un test di Formula 1 sul circuito di Valencia. Dopo alcune difficoltà iniziali nell'adattamento alla guida della Ferrari F2004 depotenziata (girava con una monoposto V10 mentre il resto dei piloti era a bordo di vetture V8), con un testacoda che frenò la sua prima giornata di prove, VR46 trovò via via maggiore competitività in pista realizzando tempi sempre più interessanti, fermando il crono nella terza giornata con il tempo di 1'12"362, pagando un distacco di 1 secondo e mezzo dal miglior tempo di Fernando Alonso e soli 711 millesimi da quello di Michael Schumacher. L'eventuale ingresso nel Circus della leggenda del motociclismo, che già prima di Valencia aveva effettuato altre uscite in pista con la Rossa a Fiorano e al Mugello, si faceva sempre più vicino. Montezemolo gli preventivò la proposta di trascorrere almeno una stagione in Sauber per poi valutare se fosse pronto o meno per correre con la Ferrari, ma Rossi, che in MotoGP vantava una striscia di ben cinque titoli consecutivi, preferì rimanere nell'ambiente delle due ruote. Il Dottore tornò in seguito al volante della Ferrari, ma più per divertimento personale che con la finalità di una carriera nella massima formula automobilistica.

Compie oggi 70 anni un grande pilota italiano di cui si è parlato più per vicende "extrapista" che per gli incredibili risultati raggiunti nella sua carriera nel motorsport. Solo nove piloti nella storia dell'automobilismo sportivo hanno conquistato la "Tripla Corona" dell'Endurance trionfando nelle 24 Ore di Le Mans e di Daytona e nella 12 Ore di Sebring, e tra questi pochissimi Campioni vi è un solo rappresentante dell'Italia: Mauro Baldi. Nato il 31 gennaio 1954 a Reggio Emilia, Baldi ha saputo ritagliarsi un posto in Formula 1 dopo aver conquistato il Campionato Europeo e il prestigioso Gran Premio di Monaco in Formula 3, venendo ingaggiato dalla Arrows al fianco di Brian Henton e Marc Surer nel 1982 cogliendo due sesti posti nell'anno del suo debutto nella massima formula automobilistica. Nei tre anni successivi ha corso con Alfa Romeo e Spirit, ottenendo altri tre punti con la Casa del Biscione nel 1983. Nel frattempo Baldi aveva iniziato la sua carriera nel Campionato del Mondo Sportprototipi, categoria in cui riuscì ad aggiudicarsi il titolo al volante della Sauber Mercedes C11 nel 1990. Nel 1994 il suo trionfo a Le Mans, ottenuto con la Dauer 962 condivisa con Yannick Dalmas e Hurley Haywood. Quattro anni dopo conquistò la Tripla Corona vincendo sia a Daytona che a Sebring con la Ferrari 333 SP. È risalito di nuovo sul gradino più alto del podio nella 24 Ore di Daytona del 2002, condividendo il successo con Max Papis, Didier Theys e Fredy Lienhard. È rientrato nel Circus tra il 1990 e il 1991 venendo ingaggiato come collaudatore dal Modena Team. - F1 Dimension, FB