Rhobar_III

Inaki, Inaki... Se si fanno due pit stop a Monza è normale trovarsi dietro di 20 secondi. Non sto dicendo che fosse un errore, magari era una scelta tecnica obbligata. Tuttavia se di questo si tratta è evidente che la necessità tecnica si trasforma in una lacuna prestazionale.

Anche se non sono un esperto di calcio, penso che non sia né colpa di Arrivabene né di Elkann. Se guardo la rosa dei giocatori per un ipotetico fantacalcio, noto che hanno un centrocampo inesistente, il giocatore migliore (Pogba) infortunato per 6 mesi, il miglior talento (Chiesa) fuori per infortunio. Chi rimane? Bonucci, Di Maria (giocatori a fine carriera), e altri giocatori mediocri che farebbero le riserve anche in squadre di serie B (Fagioli, Miretti, eccetera). È stata costruita una rosa sbagliata, non competitiva, formata da giocatori mediocri. L'allenatore può fare ben poco, la squadra non è competitiva. Arrivabene ed Elkann hanno messo i soldi dove gli è stato detto di metterli. Non essendo competenti, non potevano scegliere di loro iniziativa. In Ferrari potrebbe essere accaduta la stessa cosa: tecnici non eccelsi scelti da qualcuno che li ha inseriti in organico, Elkann può farci ben poco, non sa niente di meccanica o di aerodinamica. Se poi i risultati non arrivano, si fa in fretta a dare la colpa al capitano (Binotto) come alla Juventus si dà la colpa ad Allegri. Ma in ambedue i casi, mandando via Allegri e Binotto i risultati non arriveranno subito: la Juventus non vincerà né il campionato né le coppe con un diverso allenatore, né tanto meno la Ferrari vincerà il mondiale piloti o costruttori nel 2023 mandando via Binotto. È evidente che se le cose non funzionano serve tempo per correggere i difetti.

Corsa caotica a Bristol. Gli ottavi dei playoff vedono il 18mo vincitore diverso in stagione con la vittoria di Buescher, che non era qualificato per i playoff. La corsa è stata stranissima, piena di forature e problemi per i principali protagonisti dei playoff che si giocavano la qualificazione. Alla fine sono stati eliminati Harvick (che era costretto a vincere la gara per avere speranze), Dillon, e gli sfortunati Reddick (incidente che gli ha causato danni alla vettura e perdita di numerosi giri di ritardo) e Kyle Busch, ancora una volta appiedato da problemi alla vettura. Ora si riparte con il nuovo reset dei punteggi.

Volevo aggiungere alcune cose su questo tema. Dale Earnhardt correva con un casco jet, ossia quelli senza mentoniera. All'epoca non esisteva il collare Hans e neppure le barriere safer. L'incidente, ben descritto nella dinamica da @chatruc, innescò un colpo di frusta che fu fatale al pilota, che colpì il volante con il volto di fatto non coperto dal casco integrale. L'incidente ebbe molto eco in tutto il Motorsport, non solo nella Nascar. Fu istituita una speciale commissione che ebbe il compito di stabilire le cause del decesso del pilota e determinare i fattori correttivi che avrebbero potuto salvarlo. Nacque così il collare Hans, decisivo per proteggere il collo dai colpi di frusta; fu introdotto l'obbligo di indossare il casco integrale per coprire tutto il volto; furono rinforzati gli attacchi delle cinture di sicurezza; furono create le barriere safer sugli ovali per assorbire gli impatti delle vetture. Il collare Hans fu poi reso obbligatorio dalla FIA anche in Europa in tutte le corse che si corrono sotto le sue insegne.

Il fatto è che secondo me Putin da una parte e mondo occidentale dall'altra sono su due posizioni completamente contrapposte e nessuno dei due vuole cedere o rinunciare. Non c'è spazio per il dialogo, per il compromesso. Nulla. È una situazione che non porta nulla di utile per nessuno. l'Europa dovrà fare i conti con prezzi altissimi per il gas, che sarà razionalizzato, e restare al freddo. La Russia avrà meno introiti economici. Non conviene a nessuno, ma nessuno è disposto a cedere per non far vincere gli altri. E badate bene che noi cittadini occidentali non abbiamo fatto nulla contro i cittadini ucraini, russi o di qualsiasi altra nazione, stessa cosa loro nei nostri confronti. Tutti stanno pagando le conseguenze delle linee politiche di personaggi che stanno al potere. È aberrante tutto questo.

E se il famoso John Titor ci avesse preso? Se non fosse stato un fake? Nei primi anni 2000 c'era un tale che su internet si faceva chiamare John Titor, diceva di venire dall'anno 2035 e che era tornato indietro nel tempo. Parlava del fatto che nel mondo ci sarebbero stati dei conflitti atomici e che la Russia avesse avuto un peso decisivo sul nucleare. Era chiaramente una fesseria, ma alla fine se i potenti del mondo non la smettono di versare benzina sul fuoco finisce veramente che la situazione giri male come nel nefasto presagio di quell'utente dei forum americani dell'epoca ...

Il calcio però non è paragonabile alla F1. Sarà pur vero che Arrivabene non sta ottenendo risultati eclatanti alla Juventus, ma lui è un semplice manager. Come non aveva competenza di F1, non ha competenza di pallone.

Lo avevano anticipato durante la diretta. Era prevedibile che se fosse passato alla Richard Childress avrebbe preso la macchina top che è la #8 su cui attualmente corre Tyler Reddick. Reddick se non sbaglio ha un accordo in divenire proprio con la Joe Gibbs da cui proviene Kyle Busch.

Questo spot che gira in TV da qualche settimana è un po' la caricatura emblematica di quello che gli sta succedendo da tutta la stagione: "Ma no... Ma no... Sto perdendo velocità..." E poi perde la gara. Sembra fatto apposta! https://youtu.be/Gt-hFNXGgjo

Su Sky Q è possibile scaricare la gara completa di un determinato sport. A me è capitato con la Indycar quest'anno di dover scaricare l'evento on demand perché la registrazione manuale non era stata sufficiente a coprire l'evento. Dovrebbe essere possibile anche sulla F1. In alternativa @Charlitas c'è F1TV, se ti abboni puoi rivedere qualsiasi evento (anche prove libere e qualifiche), ma non c'è il commento in italiano.

Io però non sto capendo una cosa dai vostri discorsi: Verstappen ha vinto 11 gare su 16. Cosa c'entrano gli errori di Rueda o la presidenza di Elkann? Diciamoci la verità: non è che senza Rueda o senza Elkann Verstappen avrebbe vinto 0 gare. Verstappen è fortissimo, è capace di sfruttare una macchina velocissima (a patto che sia lui al volante). Ferrari, pur di tentare l'impossibile per cercare inutilmente di batterlo, si è persa strada tra motori arrosto, strategie creative fatte sull'onda della disperazione e uno sviluppo vettura quasi assente o dei tutto inadeguato al ritmo degli avversari. È evidente che Ferrari poteva vincere qualche gara in più, se fosse stata gestita in modo ottimale. Ma è altrettanto evidente che Verstappen avrebbe comunque vinto 8/9 gare a quest'ora, che sono ugualmente tantissime. Si sta facendo passare il messaggio che in Ferrari sono tutti degli imbecilli che hanno regalato il campionato ad un avversario che correva con una macchina meno forte della Ferrari e sprecando quasi 50 punti di vantaggio. Questo messaggio è sbagliato, totalmente. La RedBull è indiscutibilmente la vettura migliore del campionato, tant'è vero che quasi tutti i rivali hanno iniziato a prendere la strada e la filosofia della RedBull copiandone la filosofia e il concetto di vettura, ovviamente senza poter copiare il fondo (che non si vede, ma che è la parte decisiva). Ma da tante pagine non leggo altro che critiche sugli errori commessi, come se Ferrari avesse buttato via un campionato che si poteva vincere comodamente senza errori. Che significa che dopo 3 gare si era a +46 e ora a -116? Che Verstappen e la RedBull sono stati più forti! Non che Ferrari ha buttato via il mondiale perché gestita da incapaci. Se davvero avete questa miope visione vi state basando su una convinzione totalmente sbagliata. Ferrari ha chiaramente agevolato la supremazia della RedBull grazie ai suoi errori. Ma la RedBull sarebbe ugualmente davanti in campionato anche con una gestione perfetta di tutte le circostanze che sono costate tanti punti nel campionato. So che naturalmente resterete sulle vostre convinzioni, o che mi direte che voglio fare l'avvocato difensore degli incapaci . No, niente di tutto questo: voglio solo farvi riflettere. Ferrari è o era abbastanza forte per vincere 12 gare su 16? Sapete voi stessi che la risposta è no. Nemmeno se ci fosse stata la dirigenza Montezemolo con Todt e Brawn al muretto.

@chatruc ho visto anche io domenica sera il servizio del TG1 che hai menzionato. Anche i miei genitori, ultrasettantenni, sono abituati a vedere i canali generalisti e non c'è verso di farli convertire ad altri mezzi di informazione. Il TG1 ha fondamentalmente un problema: Marco Franzelli. Con tutto il rispetto per la sua professionalità, è un giornalista generalista senza nessuna competenza specifica sulla F1 o sugli sport cui è chiamato a raccontare le fasi salienti. Da tanti anni è lui il giornalista di riferimento della testata della F1, e nessuno si è mai posto il dubbio sulla sua competenza in tema di F1 e se racconta esattamente quello che è successo senza dire fesserie. Ricordo ancora nel 2006, era il commento alla gara della Turchia: esaltò Massa perché, a trecento all'ora, aveva messo le mani sul casco o sugli specchietti (non ricordo di preciso), senza rendersi conto che lo aveva fatto all'uscita di una curva lenta da appena 90 km orari. Franzelli ha sempre commesso inesattezze nelle sue descrizioni della gara, semplicemente perché non se ne intende, confonde causa con effetto e non è in grado di leggere la corsa. Racconta solo quello che vede e che è convinto di aver capito, esattamente come se io guardassi una partita di baseball di cui non conosco assolutamente nessuna regola. Ora la domanda vera è: quanti guardano ancora il TG1? Probabilmente non chissà quante persone. Però chi guarda il TG1 è spesso un pubblico generalista che non ha abbonamenti a Sky o altre piattaforme, oppure è un pubblico anziano o avanti con l'età ancora abituato (per vizio o per semplice abitudine) a continuare a seguire programmi che ci sono da 50 anni e oltre. Queste persone hanno poco o scarso interesse per la F1, quindi se Franzelli dice una cosa esatta o una fesseria, non se ne accorge nessuno e non gliene frega men che meno a nessuno. Lui fa il suo compito: raccontare la gara, di quanto è stata sfortunata la Ferrari e di quanto brutto sia stato il finale di gara. Alla Ferrari sta più che bene che passi questo messaggio: non ha vinto Verstappen perché più forte, ma ha perso la Ferrari perché è stata sfortunata. Al pubblico generalista, ripeto, cambia poco, ma è comunque incredibile che sulla Rai vengano raccontate le gare con una tale superficialità ed approssimatività. Poi ci lamentiamo di Vanzini e dei suoi fucsia, o della gaggiara di Leo Turrini a Race Anatomy, ma almeno su Sky questi errori non li fanno, ti raccontano la gara in modo corretto e la qualità del loro lavoro, da questo punto di vista, è assolutamente buono. Poi si può sempre criticare la scelta editoriale della musica rock in loop e tante altre cose che possono dare fastidio, ma non c'è approssimazione nel loro lavoro.

Sarebbe bastato guardare la gara di F2. Drugovich ha fatto oltre 20 giri con le soft in mattinata senza accusare particolare degrado o calo prestazionale. Era il segno che le gomme morbide avevano poco degrado su questa pista. Conta ogni minimo dettaglio, anche imparare da cosa succede nelle propedeutiche. Buttare via un set dopo 60 km, quando Pirelli stessa indica la finestra tra il giro 18 e 28 (ossia tra 90 e 150 km) significa proprio fare di testa propria senza capire i propri sbagli.

Vengono fatti sdoppiare i piloti doppiati per permettere ai piloti che si giocano la corsa di lottare gomito a gomito senza intralci. Lo stesso concetto viene attuato in America sia nella Indycar che nella Nascar. Addirittura nella Nascar c'è il concetto del "free pass", ossia il primo pilota doppiato, in caso di Caution, può recuperare un giro gratuitamente, superando tutto il gruppo e riaccodandosi. La regola della Safety Car c'è ormai da oltre quarant'anni, negli anni se ne fa sempre più abuso. Vent'anni fa non sarebbe mai uscita la Safety Car per una vettura ferma a bordo pista fuori traiettoria. Se riguardiamo i filmati di 30 anni fa noteremo vetture che venivano lasciate ferme in pieno rettilineo, accostate a un muretto, perché ritenute fuori traiettoria e quindi in posizione "neutra" o "sicura". Oggi sarebbe impensabile, all'epoca era una follia di cui nessuno sembrava in realtà preoccuparsi. Con gli anni e con gli incidenti avvenuti si è man mano passati ad un approccio più rigido sulla sicurezza dei piloti e dei commissari: se c'è una vettura ferma, la gara viene neutralizzata con VSC o SC, come avviene negli USA. Ormai ci siamo abituati anche noi europei a questo modo di gestire le corse, ma ripeto vent'anni fa la SC usciva soltanto in caso di incidente per evitare di sospendere la gara con una bandiera rossa. Un ritiro causava al più una bandiera gialla, che veniva poi rimossa a prescindere che la vettura ferma fosse stata rimossa o lasciata nel punto dove si trovasse. Nei primi anni '90 un ritiro simile a quello di Vettel o di Ricciardo non avrebbe causato alcuna neutralizzazione e le macchine sarebbero rimaste esattamente nel punto in cui si erano fermate!

Titolo meritato per Power, è stato il pilota più continuo e più preciso. Oggi in gara è stato sinceramente surclassato da Palou e soprattutto da Newgarden, che era partito 25mo ma che è finito davanti a lui che partiva dalla pole position. Vero che non aveva necessità di strafare e che avrà senz'altro corso in modo attento e giudizioso. Newgarden esce ancora una volta sconfitto, paga senza dubbio il ritiro in Iowa quando era in testa con margine.

Ferrari quando vinceva vent'anni fa aveva anche il vantaggio non indifferente di poter avere la Bridgestone come fornitore quasi esclusivo, che preparava gomme ad hoc per la loro monoposto. Nel 1999/2000 fu un biennio di monopolio Bridgestone, vero, e infatti la lotta con la McLaren Mercedes fu molto serrata. Dal 2001 al 2004 potevano contare sul supporto totale del costruttore giapponese, che fu nettamente superiore a Michelin ad eccezione della stagione 2003, che fu sostanzialmente equilibrata. L'ultima stagione in cui Ferrari poté avere un supporto su misura fu il 2006. Poi arrivarono gli ultimi titoli con il monopolio Bridgestone. Pirelli è in F1 dal 2011, Ferrari non ha mai vinto un solo campionato con queste gomme, ma va anche detto che i risultati sarebbero stati analoghi o molto simili anche con altri gommisti. Se ci fosse ancora la possibilità di avere gommisti differenti sarebbe un'opportunità che potrebbe permettere quell'alternanza di risultati che si vedeva nel 1998, nel 2003 e nel 2006, senza un team, un pilota e un gommista nettamente dominante. Il fornitore unico di pneumatici toglie una variabile, ma appiattisce inevitabilmente e rende tutto più scontato.

Non saprei. Senza dubbio hanno intravisto un'opportunità nell'idea di fermarsi sotto VSC come avevano fatto a Baku. Gli è andata male perché la VSC è sfumata subito, annullando quasi del tutto il vantaggio. Ma onestamente era troppo presto per fermarsi. Fermandosi così presto tra l'altro hanno tolto le gomme rosse che su questa pista davano un vantaggio di competitività. Inoltre il degrado non era così pronunciato come in altre piste. Se ti tieni un set di gomme rosse nuove in qualifica e poi lo butti via in gara dopo solo 10 giri, ossia meno di 60 km percorsi, significa che si sta commettendo un errore tattico. Questo naturalmente a prescindere da come sarebbe andata, perché non sarebbe cambiato nulla lo stesso. Ma dal mio punto di vista, buttare via un set di gomme rosse dopo soltanto 10 giri, quando ne mancano 43, in una pista dove sai già che fare due soste non è una tattica che ti premia, è un errore. Per fortuna non è costato nessuna posizione, ma se Russell fosse stato più competitivo, ci sarebbe stata la possibilità di finire la gara alle sue spalle. Ferrari ha puntato ad una gara "caotica", sperando in una Safety Car più in avanti, senza considerare il fatto che anche Verstappen avrebbe potuto fare un pit stop per montare gomme rosse (per altro nuove). Io personalmente sarei rimasto in pista, lasciando a Verstappen l'onere di sobbarcarsi la tattica a due pit stop, per puntare sul piano A ad una singola sosta. Verstappen avrebbe vinto lo stesso, vero, ma tatticamente non avrei sprecato un set di gomme nuove dopo soli 60 km. Ferrari deve riflettere anche su questi piccoli dettagli.

Dai mio punto di vista, sono d'accordo con voi quando dite che tanto non sarebbe cambiato nulla e che Max avrebbe comunque vinto. Penso la stessa cosa. Però non sono d'accordo sul fatto di provare strategie creative per tentare l'impossibile. Il secondo pit stop, a Monza, è un errore, costa 25 secondi in più e non c'è modo di recuperarli con il passo gara, se non viaggiando 1 secondo al giro più forte (cosa che non è avvenuta). Senza seconda sosta, Leclerc senza Safety Car sarebbe rimasto ad un gap di circa 5/10 secondi, non certo di 17/20 secondi come aveva prima della Safety Car. Non è cambiato niente, lo so, ma se ci fosse stato almeno un altro avversario in quel gap, sarebbe costato almeno una posizione. Ferrari non deve inventarsi niente a livello di strategie, deve correre al massimo delle sue possibilità, costringendo caso mai gli altri a commettere un errore. Ogni volta invece (anche oggi) capita sempre una scelta rivedibile o quanto meno evitabile.

Quando ho scritto che Verstappen ha di fatto subito "un'ingiustizia", si intende puramente a livello di fortuna e a livello sportivo. La Safety Car annulla completamente i distacchi, Verstappen di fatto non meritava di vedersi annullare il vantaggio accumulato a poche tornate dal termine. Esattamente come era successo ad Hamilton ad Abu Dhabi. Da questo punto di vista, la Safety Car è "immorale", sportivamente. Ma questo è un discorso a parte rispetto alla sicurezza e allo spettacolo, la sicurezza si sa che deve venire prima di tutto il resto, poi lo show ne trae giovamento, ma in maniera artificiosa e in stile demolition derby. Semplicemente il leader della gara subisce sempre uno svantaggio quando vede annullarsi il vantaggio accumulato. Ma fa parte della corsa e delle regole, le si accetta e fine.

Non fatevi ingannare dai 20 secondi presi da Verstappen. Il primo pit stop è avvenuto al giro 10, tentando (inutilmente) di sfruttare una VSC che però è stata subito tolta, rendendo il vantaggio quasi nullo. Leclerc si è così stabilizzato a circa 15/17 secondi di distacco, e il suo ritmo (con gialla nuova vs rossa usata di 10 giri di Max) era di non più 3/4 decimi al giro più veloce. Un'inezia, troppo poco. Il vantaggio di disporre di una gomma nuova (ma pur sempre più dura e meno performante della morbida) è stato vanificato per l'irrisoria differenza di soli 10 giri. Quando Verstappen si è fermato a metà gara esatta (cioè al momento giusto in cui fare il pit stop) aveva uno svantaggio di 10 secondi, in parte dovuti al passo più veloce di Leclerc in quei 16 giri (3 decimi al giro per 15 giri sono circa 4.5 secondi), gli altri 5.5 sono stati guadagnati con la VSC. Verstappen in quel momento aveva gomme 16 giri più nuove, quindi a parità di mescola era molto più performante e veloce. Il distacco è subito sceso a prima a 9, poi 8, poi 7 secondi. Girava in 24.8 contro 25.5 di Leclerc, vantaggio chiaramente da attribuire alla gomma più nuova. Quando Leclerc si è fermato per la seconda sosta aveva 20 secondi di distacco perché la sosta aggiuntiva costa 25 secondi. In sostanza, la scelta di fare la sosta al giro 10 è stata un errore perché ha fatto guadagnare solo 5 secondi, insufficienti a compensare i 25 secondi della seconda sosta necessaria. Non avrebbero avuto alternative: Verstappen nel primo stint era 2/3 decimi al giro più veloce, penso sarebbe stata questa la differenza anche con la gomma gialla. Ma senza il pit stop deleterio al giro 10 avrebbe fatto una gara migliore, perdendo una quindicina di secondi in meno di quanti non ne abbia effettivamente persi. Sarebbe bastato per vincere? No. Ma ancora una volta è stato commesso un errore, questa volta del tutto ininfluente sul risultato finale.

Se c'è una macchina ferma fuori dalla pista e può essere rimossa facilmente, viene messa la VSC. La macchina di Ricciardo era ferma dentro la pista, in una posizione non sicura e per altro molto distante dalla postazione dei commissari. Ha sbagliato Ricciardo a fermarsi così tardi una volta resosi conto del problema tecnico sulla sua vettura. Non ha sbagliato la FIA nel decidere di neutralizzare la corsa con la Safety Car.

Oggi non mi ha convinto sulla spiegazione del pit stop fatto con VSC. A mio avviso è stato un errore, perché era fuori finestra rispetto a quella prevista e perché troppo anticipato. A conti fatti è costato il dover passare a una tattica a due pit stop, che a Monza non è assolutamente vincente. Non ha minimamente ammesso l'ennesimo errore di strategia, che, va detto, era comunque ininfluente perché oggi Verstappen avrebbe ugualmente vinto e per Leclerc non sarebbe cambiato nulla in termini di risultato. Detto questo, è andata bene che nell'errore non ci fosse nessuno nei 20 secondi di distacco accumulati dopo la seconda sosta. Un pit stop in più che a conti fatti sarebbe stato meglio evitare, anche se nulla cambiava nella posizione finale di corsa.

Può darsi. Ma era evidente che il momento chiave della gara di oggi fosse il finale mancato. Tutti sognavano di vedere una gara sprint sul finale. Ma non c'è stato il tempo. Malgestito, sicuramente, ma a mio avviso ha fatto troppa polemica: la gara aveva raccontato un Verstappen inarrivabile, la Safety Car stessa era un'ingiustizia per la gara che aveva fatto sino a quel momento.

Oggi erano presenti a Monza sia la Meloni che Salvini, con tanto di loro post su Twitter delle foto dal circuito e nel paddock. Ovviamente tutti hanno risposto al leader della Lega incolpandolo di essere un portasfiga! Ci sono stati commenti piuttosto esilaranti come chi diceva che correva subito a giocarsi la vittoria di Max.

Anche nel dopogara era piuttosto acceso. È stato piuttosto scoppiettante nel vedere che lui avesse una linea contro l'operato della FIA per la mancata ripartenza, e stava quasi bisticciando con Valsecchi (che aveva la stessa opinione poi espressa da Toto Wolff), con Bobbi (che era più neutrale) e pure con la stessa Masolin che cercava inutilmente di trovare un punto di congiunzione per "calmare" Vanzini. Era evidente che lui volesse vedere a tutti i costi la ripartenza, anche con la bandiera rossa. Voleva lo show a tutti i costi, mentre i piloti opinionisti (che hanno corso e sanno che le gare non sono show artificiale) non erano ovviamente d'accordo con lui.