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2013.02 | Gran Premio di Malesia - Sepang [Presentazione]
sasaman ha aggiunto una discussione in Gran Premi
Parte dalla settima posizione in griglia e va a vincere e dichiara: “La gara più facile della mia carriera”. Che cosa possiamo aspettarci da Kimi Raikkonen con il proseguire di questa stagione? Il circus della Formula 1 trasloca velocemente in Malesia, a meno di una settimana di distanza dalla prima gara della stagione. Anzi, diciamo proprio che tra gara australiana e prove libere malesi, ci saranno solo 4 giorni di pausa. Oro colato per gli appassionati. In Australia ha vinto proprio lui: the Iceman. La sua gara è stata favolosa, una prestazione ottenuta con velocità e una perfetta strategia (e pochi sorrisi). Oltre che al vincitore, i top del weekend australiano sono senz’altro le due Ferrari, che per la gioia degli italiani si sono piazzate rispettivamente seconda con Alonso e quarta con Massa. Finalmente il concetto di “essere competitivi dall’inizio” sembra essere stato recepito a dovere: poi una volta che il pilota ha una macchina che gira decentemente ci mette del suo e si nota la differenza. Altro top è senz’altro Lewis Hamilton, e anche laMercedes, che, almeno per ora, sembra davvero pronta a combattere per la vittoria, sebbene Rosberg sia stato fermato da un problema idraulico. Lo stesso Hamilton infatti si dichiara molto soddisfatto della vettura e della inaspettata competitività mostrata a Melbourne. Straordinarie anche le Force India, che alla fine rimediano “solamente” un settimo e un ottavo posto, ma con un ritrovato Sutil che dà del filo da torcere (per quanto può) anche ai primi. Il risultato della Force India, poi, è ancora migliore se si pensa ai risultati della McLaren. La McLaren è forse il più disastroso flop di questo campionato. Un’ecatombe. A cominciare dalle qualifiche e terminando con i risultati in gara. Eppure Button dichiara: “È un buon risultato perché almeno sappiamo dove siamo”. Cioè peggio della Ferrari degli ultimi 2 anni. Chissà, poi magari Button o Pérez vinceranno il mondiale, ma per ora si piazzano miseramente nono e undicesimo (ricordiamoci che Button aveva vinto a Interlagos 2012: per capire che salto nel vuoto abbia fatto il team di Woking). Speriamo che si riprendano in fretta, perché non è un vero campionato se non c’è la McLaren a combattere per la vittoria. Altro piccolo flop per la Redbull, che da prima fila tutta blu e viola si ritrova Vettel terzo e con il musone e Webber che sprofonda da subito e chiude sesto al Gp di casa. Non proprio quello che si aspettavano dopo le qualifiche. Tra i risultati non di rilievo abbiamo anche la Tororosso, la Williams e la Sauber, che rispettivamente chiudono a Melbourne con una sola vettura al traguardo. Addirittura Bottas quattordicesimo ultimo del gruppo che lotta per i punti: non ha assolutamente offerto una gran prestazione in occasione del suo esordio. Tra i piloti dei team minori il migliore è stato Jules Bianchì, che ha chiuso in quindicesima posizione con la sua modestissima Marussia. Quello di cui però si è più discusso in questo weekend è stato il rinvio delle qualifiche causa pioggia. Che dire? Ricordiamo gran premi come Monaco 72, Spagna 96, Monaco 84, Portogallo 85, Australia 89, Monza 07, e tante altre che potreste aggiungere anche voi. Ma voi avete mai visto le vetture girare con le gomme wet? Personalmente è da tempo che mi chiedo perché la Pirelli le fornisca ancora, tanto non si usano mai. Ma qui andiamo nel personale. Solamente, bisogna rendersi conto che forse c’è qualcosa che non va, bisogna prendere delle decisioni: correre con la pioggia o no? Ma quello che è successo ormai è passato, ed è tempo di pensare al presente, o meglio al futuro, ovvero a quello che ci aspetta tra pochi giorni: il Gp della Malesia. Fortunatamente quest’anno l’ora legale in Italia è fissata per il 31 di Marzo, quindi non ci saranno inutili incomprensioni sull’orario di questo Gp (mentre l’anno scorso il cambio dell’ora cadeva proprio nel weekend del Gp di Malesia). Ma analizziamo in particolare il circuito malese. Il circuito di Sepang è situato vicino alla capitale della Malesia, Kuala Lumpur ed è stato il primo di una lunga serie di tracciati progettati dall’architetto Hermann Tilke. È forse una delle sue migliori creazioni: è proprio vero che il primo è sempre il migliore, infatti i successivi circuiti realizzati dal medesimo architetto presentano delle notevoli somiglianze con quello malese (senza avere però la stessa spettacolarità). La particolarità di questo tracciato è l’ampia carreggiata: ben 25 metri. In questo modo si garantiscono sia sorpassi che sicurezza (non ci sono infatti problemi se tre vetture si affiancano in rettilineo, cosa che, per esempio, sul rettilineo di Monza risulterebbe alquanto rischiosa). Inoltre, in quanto a sicurezza, il tracciato è circondato da vie di fuga e piazzole in cui è possibile fermare una vettura incidentata o semplicemente fermarsi a causa di un guasto. Un’altra peculiarità sono i numerosi tornanti: ce ne sono ben 4, le prime due curve, la curva 9, e l’ultima curva. Proprio per questo le possibilità di sorpasso aumenteranno ancora di più, aprendo ai piloti delle ottime chance di avere una trazione migliore in uscita da queste curve rispetto al diretto avversario. A questo proposito, la zona in cui si potrà attivare ilDRS sarà una sola (secondo il sito ufficiale della Formula 1), come prevedibile il rettilineo principale, con il detection point posto esattamente prima dell’ultima curva. Restando in argomento di trazione, Sepang è un circuito che mette a dura prova gli pneumatici, sia per queste curve lente e per il conseguente pattinaggio, sia per i curvoni da affrontare ad alta velocità che stressano molto le coperture. La temperatura del luogo, inoltre, non favorisce assolutamente il degrado: infatti in questo periodo vi sono temperature vicine a quelle che vi sono in Europa in estate. Questo fatto può essere uno svantaggio ma anche un’anteprima di quello che i team andranno a trovare tra qualche mese nelle gare europee, quindi i dati raccolti in questa occasione potranno risultare molto utili più avanti nella stagione. In più le lunghe accelerazioni e le brusche frenate di questa pista affaticano specialmente l’impianto frenante e il motore. Il complesso del circuito è di recente costruzione e le strutture sono veramente all’avanguardia: solo la tribuna principale può accogliere 50.000 spettatori, ma vi sono numerose tribune distribuite lungo tutta la pista. Anche la zona del paddock e quella adibita alle conferenze è una delle migliori in circolazione. Il fattore pazzo di questo appuntamento del mondiale è sempre stata la pioggia. In questo periodo, infatti, in Malesia sono frequenti dei violenti e improvvisi scrosci d’acqua come anche dei veri e propri nubifragi. Sarà quindi compito del muretto decidere il da farsi in situazioni critiche, e ne uscirà vincitore il team che non sbaglierà neanche una virgola. Anche questo appuntamento sarà un esclusiva di Sky, e pertanto la diretta sarà visibile solamente sui canali a pagamento. La Rai invece trasmetterà le libere (in sintesi), le qualifiche e la gara in differita. Gli orari si presume siano sempre gli stessi, a meno di cambi repentini di palinsesto, cosa che non possiamo in alcun modo escludere. Il Gp della Malesia è entrato a far parte del mondiale nel 1999, e da allora non è più uscito dal calendario della Formula 1. È un gran premio capace sempre di regalare emozioni, un tracciato che piace ai piloti, proprio perché li mette alla prova. Pista e condizioni meteorologiche a volte non lasciano scampo, a volte donano la gloria a chi sa interpretali al meglio. Come già detto, vincerà quel pilota che commetterà meno errori. Edizioni Precedenti Per quanto riguarda le gare valide per il campionato di Formula 1 la prima edizione risale al 1999; vediamo i vincitori e le imprese delle passate edizioni: Edizione 1999: Il tracciato è lo stesso di oggi, ovvero il Circuito di Sepang. Dopo una lunga pausa dovuta alla frattura della gamba nell’incidente durante il GP di Gran Bretagna torna a correre Michael Schumacher, che si dimostra subito competitivo guadagnandosi la pole con quasi un secondo di vantaggio sul compagno di squadra Eddie Irvine. Al termine dei 56 giri previsti Irvine taglia primo il traguardo, lasciato passare da Schumacher che fino a quel momento aveva segnato molti giri veloci, terzo segue Häkkinen dopo una lunga lotta con Herbert. Sarà questa la quarta ed ultima vittoria per il ferrarista proveniente dall’Irlanda. Nel dopo gara c’è però un’amara sorpresa: i diffusori delle Rosse sono giudicati irregolari secondo regolamento, pertanto i due piloti vengono squalificati ma, dopo un veloce appello, la FIA ritira la squalifica riaprendo le speranze di mondiale. Edizione 2000: ultima gara di campionato, si svolge nel terzo week-end di ottobre. Dopo aver già ipotecato il mondiale piloti con Schumacher la Ferrari deve agganciare anche quello costruttori e ci riesce grazie al primo posto del tedesco ed il terzo del compagno di squadra Barrichello, in mezzo a loro la McLaren di Coulthard che nulla può contro il dominio delle Rosse. È questo il decimo titolo per la scuderia italiana che nella classifica del maggior numero di titoli vinti scavalca un altro blasonato team, la Williams. Memorabile la festa al traguardo tra Schumacher, Barrichello e i meccanici della Ferrari, tutti muniti di parrucconi rossi. Edizione 2001: weekend monopolizzato dal duo Schumacher – Barrichello su Ferrari sin dalle qualifiche, mentre la McLaren si mostra in difficoltà rispetto agli avversari. In gara vince il tedesco che stacca di quasi 23 secondi il compagno di squadra dopo un’ottima rimonta di entrambi sul gruppo di testa causata da problemi ai box, terzo un ottimo Coulthard che partente dalla quarta fila. Edizione 2002: in questa edizione si compie la prima doppietta McLaren-Mercedes grazie a Ralf Schumacher ed a Juan Pablo Montoya. Nulla da fare per Michael Schumacher, giunto terzo sul podio ad oltre un minuto dal fratello. Edizione 2003: squadre tutte impegnate sin dalle prime prove a migliorare lo smaltimento del calore, fattore non trascurabile in Malesia. A sfruttare meglio le proprie tecnologie è la Renault che piazza in prima fila lo spagnolo Alonso (che diventa così il pilota più giovane ad aver segnato una pole) e l’italiano Trulli. Il giorno seguente a vincere è invece il finlandese Räikkönen su McLaren-Mercedes seguito da Barrichello su Ferrari e da Alonso, il quale segna anche il record come pilota più giovane a salire sul podio. Edizione 2004: Michael Schumacher ottiene la seconda pole position stagionale, precedendo sulla griglia di partenza il sorprendente Webber; l’australiano conquista la migliore prestazione in qualifica nella storia della Jaguar, che però in gara si deve ritirare a causa di un testacoda. A vincere è il tedesco, secondo Montoya su Williams – BMW e terzo Button a bordo della BAR motorizzata Honda. Edizione 2005: svoltasi domenica 20 marzo vede scattare dalla prima fila Fernando Alonso su Renault e Jarno Trulli con una competitiva Toyota. I due mantengono le rispettive posizioni fino al termine della gara con un distacco di 24 secondi l’uno dall’altro, segnando una vittoria inaspettata per il team francese che a fine stagione vincerà il titolo piloti e costruttori. Terzo Nick Heidfeld su Williams-BMW. Edizione 2006: è questa l’unica edizione del GP malese sino ad ora vinta da un italiano, ossia Giancarlo Fisichella, che precede il compagno Alonso facendo così segnare la prima doppietta Renault dopo il lontano GP di Francia del 1982. Sul gradino più basso del podio sale Jenson Button su Honda. Solo quinto e sesto posto per le due Ferrari, all’inizio di una stagione complicata che vedrà trionfare nuovamente Alonso e la Renault in entrambi i mondiali. Edizione 2007: seconda vittoria su questo circuito per Fernando Alonso, questa volta a bordo della competitiva McLaren – Mercedes. Secondo il suo compagno di squadra Hamilton a 17 secondi, regalando così una doppietta alla casa inglese, mentre terzo giunge Kimi Raikkonen su Ferrari. Edizione 2008: dalla prima fila partono le due Ferrari con Felipe Massa in pole e Räikkönen subito dietro. Tuttavia in gara il brasiliano sarà costretto al ritiro al 30° giro per un’uscita di pista lasciando così spazio al finlandese che porta a casa il primo posto riscattando così in parte la pessima figura rimediata nel GP precedente, seguito da un ottimo Robert Kubica su BMW-Sauber e da Heikki Kovalainen su McLaren-Mercedes. Edizione 2009: edizione insolita per il GP malese che viene interrotto al 31° giro a causa dell’intensa pioggia che rende impraticabile il tracciato. A vincere sarà Jenson Button su Brawn GP, seguito da Nick Heidfeld e Timo Glock; a causa del non raggiungimento del 75% di gara percorso i punti assegnati vengono tutti dimezzati. Seguono nel dopo gara le polemiche dei piloti, irritati dal fatto che la gara sia iniziata alle 17.00 per motivi di intrattenimento legati al fuso orario con l’Europa, causando molti disagi tra cui la scarsa visibilità e la forte pioggia. Edizione 2010: dopo i reclami dell’anno precedente si anticipa la partenza di un’ora (le 10.00 in Italia). In qualifica si aggiudica la pole Mark Webber a bordo della RBR-Renault, seguito da Nico Rosberg su Mercedes e dal compagno di squadra Sebastian Vettel; male le due Ferrari che non riescono a superare la Q1. Al termine della gara a vincere sarà Vettel, secondo Webber e terzo Rosberg, che riporta la Mercedes GP a punti dopo ben 55 anni (Gran Premio d’Italia). Massa giunge settimo dopo un’ottima rimonta mentre Alonso è costretto al ritiro al 19° giro per noie al motore. Edizione 2011: da questa stagione il nome ufficiale del gran premio passa da Malaysian Grand Prix a Malaysia Grand Prix, per dare maggior risalto al paese. Continuano anche le critiche dei piloti, tra cui Vettel, che minacciano di sciopero dopo l’adozione e l’approvazione della FIA di ali mobili e del Kers, quest’ultimo non adottabile dalle scuderie minori in quanto costoso in termini di sviluppo. A vincere per il secondo anno di fila è ancora il tedesco, che mette a segno anche la quarta vittoria consecutiva, seguito da Button e dal connazionale Heidfeld che porta la Renault al suo 100° podio. Penalizzazione per Alonso ed Hamilton dopo che il primo lo aveva toccato nel tentativo di sorpasso ed il secondo aveva cambiato traiettoria, andando contro quanto il regolamento afferma. Edizione 2012: qualifiche dominate dalle due McLaren con Hamilton e Button, Alonso soltanto nono e Massa dodicesimo, in difficoltà anche il vincitore delle passate edizioni Vettel, che parte sesto. In gara però le carte vengono rimescolate dalle condizioni meteo, tanto che i piloti partono con le gomme intermedie fornite dalla Pirelli. A vincere è Fernando Alonso sulla Ferrari, una vittoria su questo tracciato che il pilota non vedeva dal 2007 e spezzando così il digiuno della casa di Maranello che non vinceva dal GP di Gran Bretagna del 2011. Secondo un incredibile Pérez che a bordo della sua Sauber motorizzata Ferrari segna parecchi giri veloci e che per poco non riaggancia anche lo spagnolo; terzo Lewis Hamilton su McLaren. Venerdì 22 Marzo Libere 1: 3:00-4:30 (Sky Sport F1 HD) Libere 2: 7:00-8:30 (Sky Sport F1 HD) Sabato 23 Marzo Libere 3: 6:00-7:00 (Sky Sport F1 HD) Qualifiche: 9:00 (Sky Sport F1 HD) Differita integrale alle 13:30 su Rai 2 Domenica 24 Marzo Gara: 9:00 ̶ 56giri ̶ 310.408km (Sky Sport F1 HD) Differita integrale alle 14:00 su Rai 1 * tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Malesia ci sono 7 ore di differenza. Distanza a giro: 5.543km Numero di curve: 15 Senso di marcia: orario RECORD Giro prova: 1:32.582 – F Alonso – Renault – 2006 Giro gara: 1:34.223 – J Montoya – Williams BMW – 2004 Distanza: 1h30:40.529 – G Fisichella – Renault – 2006 Vittorie pilota: 3 – M Schumacher ̶ F Alonso Vittorie team: 6 – Ferrari Pole pilota: 5 – M Schumacher Pole team: 7 – Ferrari Migliori giri pilota: 2 – M Schumacher, M Hakkinen, J Montoya, M Webber Migliori giri team: 4 – McLaren Podi pilota: 5 – M Schumacher Podi team: 12 – Ferrari Albo d’oro 01. 1999 E Irvine – Ferrari 02. 2000 M Schumacher – Ferrari 03. 2001 M Schumacher – Ferrari 04. 2002 R Schumacher – Williams BMW 05. 2003 K Raikkonen – McLaren Mercedes 06. 2004 M Schumacher – Ferrari 07. 2005 F Alonso – Renault 08. 2006 G Fisichella – Renault 09. 2007 F Alonso – McLaren Mercedes 10. 2008 K Raikkonen – Ferrari 11. 2009 J Button – Brawn Mercedes 12. 2010 S Vettel – Red Bull Renault 13. 2011 S Vettel – Red Bull Renault 14. 2012 F Alonso - Ferrari Matteo Bramati, Andrea Villa -
eccolo: http://f1grandprix.motorionline.com/galleria/caschi-piloti-f1-2013/27/
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A questo link http://f1grandprix.m...piloti-f1-2013/ abbiamo pubblicato tutti i caschi dei piloti della stagione 2013 di Formula 1
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2013.01 | Gran Premio d'Australia - Melbourne [Presentazione]
sasaman ha aggiunto una discussione in Gran Premi
Il campionato di Formula 1 sta per cominciare. Accantonata la parentesi “test” ora i team devono cominciare a fare sul serio. Il target in Formula 1 è non smettere mai di sviluppare nuovi pezzi e nuovi componenti. In questo ambito la squadra da battere è senz’altro la Redbull, che porta a casa il titolo sia piloti che costruttori da ben tre anni consecutivi. McLaren e Ferrari sono sempre ad inseguire, ma quello che manca loro è il lampo di genio dei progettisti, e non certo la bravura dei piloti: parliamo di campioni del calibro di Alonso e Button. Con una Lotus in crescita e una Mercedes Gp che si deve riscattare si può chiudere l’insieme delle auto che senz’altro puntano alla vittoria. Di certo non vogliamo negare il gradino più alto del podio a vetture come Sauber, Force India, Williams e Tororosso, ma una vittoria potrebbe essere solo un exploit, come lo è stato quello di Maldonado in Spagna nel 2012. Chiudono lo schieramento i “team minori”, Caterham e Marussia, orfane di Hrt. Come ogni anno i test sono tutto meno che chiari e indicativi. Chi gira con il pieno, chi con le gomme più dure, chi simula le gare e così via. E quando le vetture rientrano ai box ci sono delle apposite transenne attraverso le quali è impossibile scorgere alcun particolare, quindi rimante sempre tutto un gran segreto fino alla prima gara della stagione. E in questo clima sono poco indicativi anche i commenti dei piloti, che, come al solito, fanno melina, per non sbilanciarsi troppo e non creare né troppe aspettative né troppo disappunto. Le vetture al via di questa stagione saranno solamente 22 vetture e quindi 22 piloti. Ferrari, Lotus, Redbull e Tororosso mantengono i loro drivers, come annunciato già da tempo. La Mclaren si presenta al nuovo campionato con Button e Perez, che finalmente approda in un top team, al posto di Hamilton. Quest’ultimo è chiamato ad un’ardua prova: portare sul gradino più alto la Mercedes, cosa riuscita solo una volta a Nico Rosberg, il suo teammate. La Sauber rinnova i suoi piloti, dando la guida della C32 a Hulkenberg, pilota già navigato, e a Gutierrez, un giovane esordiente proveniente dalla Gp2, già da qualche anno nel vivaio della Sauber. “Parentesi Gp2” anche per Caterham, dove Van Der Garde, esordiente affiancherà Charles Pic; e per Marussia dove Max Chilton affiancherà Jules Bianchì, che, dopo non avendo ottenuto il posto in Force India, ha voluto cambiare aria. Risultato: Luis Razia silurato all’ultimo. La Williams si ripresenta con Maldonado e il promosso collaudatore Bottas, mentre la Force India affiancherà a Di Resta una vecchia conoscenza: Adrian Sutil. La Pirelli esordisce nel mondiale 2013 portando a Melbourne la sua mescola più morbida: la Supersoft. La seconda scelta per il weekend è la mescola Medium. È sorprendente la scelta di portare la Supersoft qui in terra di Australia, e molti si aspettano un degrado veramente elevato, ma questa sarà la musica di tutta la stagione: 2-3 soste a Gp se tutto va bene. I degradi visti a Barcellona hanno suscitato, oltre che vari improperi da parte di alcuni piloti, anche la preoccupazione che il numero dei pit possa salire drasticamente. Il tracciato di Albert Park è un circuito cittadino, per così dire “anomalo”. Sebbene sia infatti ricavato dall’unione di alcune strade aperte abitualmente alla circolazione urbana, questo è un tracciato insolitamente veloce ed emozionante. Le due zone DRS sono situate rispettivamente sul rettilineo principale e dopo la prima chicane, e questo si pensa possa offrire una buona chance di sorpassare ogni singola volta che un pilota si trovi a meno di un secondo dal pilota davanti sè; il detection point è stato posto tra le curve 13 e 14. La prima gara di questa stagione sarà in diretta in esclusiva su Sky Sport F1, mentre sarà in replica integrale in chiaro su Rai 1 solamente alle 14:00 della domenica stessa; per le qualifiche accadrà la medesima cosa: diretta su Sky Sport F1 e differita su Rai 2 alle 11:45. Il Gp d’Australia è entrato a far parte del mondiale di Formula 1 nel 1985 ma le prime edizioni si disputarono sul circuito cittadino di Adelaide, ed era solitamente la gara conclusiva della stagione. Solamente nel 1996 il Circus della Formula 1 si è spostato, con non poche proteste sul nuovissimo circuito costruito in mezzo al parco di Albert Park. La locazione del circuito è suggestiva, dato che al suo interno vi è addirittura un piccolo laghetto, e dato che la gara si svolgerà alle 17:00 ora locale, il tramonto donerà un tocco di magia alla premiazione del podio. Edizioni Precedenti Edizione 1985: la prima valida per il campionato del mondo di Formula 1 vede un Senna molto scoppiettante in qualifica che guadagna la pole con sorprendente facilità, seguito a 7 decimi da Mansell; la gara è tutta un’altra storia: i due partenti dalla prima fila si toccarono alla prima tornata e fu l’inglese ad avere la peggio dovendosi ritirare, il brasiliano invece andò prima contro Rosberg nella corsia dei box, dovendo perdere tempo nelle riparazioni, per poi abbandonare definitivamente la gara al 61° giro per rottura del motore. Sarà proprio Rosberg alla fine il dominatore. Edizione 1986: disputata il 26 ottobre come ultima gara valevole per il campionato fu vinta da Prost su McLaren-Tag seguito da Nelson Piquet e Stefan Johansson, mentre Senna fu costretto nuovamente al ritiro per la rottura del propulsore Renault; Mansell, partito in pole position, dovette ritirarsi al 63° giro a causa di una foratura, consegnando il mondiale all’ultimo momento ad Alain Prost. Edizione 1989: si corse il 5 novembre dopo la gara di Suzuka in cui il mondiale fu assegnato a Prost, l’atmosfera era tesissima ed in gara il tempo non fu di certo clemente. Annullata la prima partenza per i troppi incidenti Prost si rifiutò di partire, lasciando campo aperto – anche se ormai inutilmente – ad Ayrton che nella coltre di pioggia andò a tamponare un avversario e distruggendo così la sua monoposto. Sul traguardo giungerà primo il belga Thierry Boutsen, in seconda e terza posizione i due italiani Nannini e Patrese. Edizione 1991: disputata sempre a fine stagione (3 novembre) a causa delle forti avversità temporalesche termina dopo soli 14 giri con punteggi dimezzati; vincerà Senna davanti al compagno di squadra Berger, entrambi partenti dalla prima fila con le loro McLaren – Honda; gradino più basso del podio a Mansell. Così commenterà il brasiliano nel parco chiuso: “Questa non è stata una corsa. Bisognava solo pensare a stare in pista e non era proprio il caso di spingere”. Edizione 1993: questa sarà l’ultima vittoria in carriera per Ayrton Senna, partito dalla pole e bravo a gestire la gara nonostante i problemi al motore Ford. Anche per Alain Prost questa gara segna il ritiro dal mondo della Formula 1 e chiude giungendo secondo alle spalle del brasiliano, precedendo Damon Hill. I due più grandi rivali di sempre si stringeranno la mano sul podio, un grande gesto simbolico. Edizione 1996: il Gran premio cambia ubicazione passando da Adelaide a Melbourne, sull’attuale circuito Albert Park; inoltre diventa la prima gara della stagione, svolgendosi il secondo week end di marzo. Entra in vigore la regola del 107%, per cui chi segnerà un tempo con percentuale maggiore a quello della pole position non potrà prendere parte alla gara. A vincere sarà Damon Hill su Williams – Renault davanti al debuttante compagno di squadra Jacques Villenueve dopo un acceso duello. Terzo un sorprendente Eddie Irvine su Ferrari, ritiro forzato per Schumacher causa problemi al sistema frenante. Edizione 2000: nelle qualifiche sono le McLaren a dominare con Häkkinen e Coulthard, mentre a vincere il giorno seguente sarà Schumacher seguito dal compagno di squadra Barrichello e da un ottimo Ralf Schumacher su Williams – Bmw, fautore di una gara regolare che lo aveva visto partire dall’undicesima piazza; per le frecce d’argento nulla da fare a causa di problemi ad entrambi i propulsori. Edizione 2002: dominio incontrastato Ferrari con la coppia Barrichello – Schumacher in qualifica. In gara invece accade un po’ di tutto: Barrichello e Ralf Schumacher si toccano alla prima curva dovendosi entrambi ritirare, con il tedesco illeso dopo un incredibile volo della sua monoposto. Gli altri piloti dovettero mettere in atto misure “evasive” ma molti finirono con lo scontrarsi a vicenda dovendo così dare l’addio alla gara; entrata in pista la Safety Car si riprese con Coulthard in testa seguito da Trulli, Montoya, Schumacher, Irvine e De La Rosa. Uscita l’auto di sicurezza la gara riprese senza intoppi e fu ancora una volta il tedesco a vincere precedendo Montoya e Räikkönen mentre Coulthard fu costretto al ritiro per problemi al cambio. Edizione 2005: mai era successo nella storia del GP d’Australia che la prima fila fosse occupata da due italiani, rispettivamente Giancarlo Fisichella su Renault e Jarno Trulli su Toyota. Proprio il romano non perderà mai la testa della gara concludendo in prima posizione seguito da Rubens Barrichello e dal compagno di squadra Alonso. Edizione 2007: è l’anno di Kimi Räikkönen e della Ferrari. Partito dalla pole vincerà la 72° edizione del GP d’Australia, secondo lo spagnolo Alonso e terzo l’esordiente Hamilton su McLaren facendo così segnare una doppietta sul podio per la casa inglese; Massa, compagno di squadra del finlandese, giungerà 6° ad oltre un minuto di ritardo. Edizione 2009: dominio della neo- scuderia Brawn GP sia in qualifica che in gara con Button e Barrichello, cosa che del resto si verificherà per tutto il resto della stagione; terzo Jarno Trulli su Toyota che sarà prima penalizzato di 25 secondi dai giudici per sorpasso con bandiere gialle e poi riammesso causa squalifica di Hamilton per comportamento antisportivo. Questa inoltre è la prima assoluta del sistema KERS su monoposto da Formula 1, anche se senza gran successo. Edizione 2010: seconda gara del campionato, sponsorizzata dalla compagnia aerea Qantas, vede come l’anno precedente sarà ancora Button il vincitore, seguito da Kubica su Renault e da Massa su Ferrari; quarto Fernando Alonso dopo un acceso duello con Rosberg. Edizione 2011: fornitura delle gomme affidata unicamente a Pirelli, che fa il suo ritorno dopo 20 anni dall’ultimo GP. La prima fila è occupata da Vettel ed Hamilton e tali posizioni saranno mantenute fino al termine della gara, mentre a sorpresa il gradino più basso del podio se lo aggiudica Vitalij Petrov, per lui primo podio in carriera e primo russo nella storia della Formula 1. Edizione 2012: per la prima volta trovano a contendersi il titolo 6 campioni del mondo, dopo il rientro in scena di Räikkönen. Sarà nuovamente Button a vincere, partito secondo dietro al compagno di squadra Lewis Hamiltonche giungerà terzo sopravanzato da Vettel. Venerdì 15 Marzo 2013 Libere 1: 2:30-4:00 (Sky Sport F1) Libere 2: 6:30-8:00 (Sky Sport F1) Sabato 16 Marzo 2013 Libere 3: 4:00-5:00 (Sky Sport F1) Qualifiche: 7:00 (Sky Sport F1) Domenica 17 Marzo 2013 Gara: 7:00 – 58 giri – 307.574metri (Sky Sport F1) * tutti gli orari indicati si riferiscono all’Italia: tra Italia e Australia ci sono 10 ore di differenza. Distanza a giro: 5.303km Numero di curve: 16 Senso di marcia: orario RECORD Giro prova: 1:23.529 – S Vettel – Red Bull Renault – 2011 Giro gara: 1:24.125 – M Schumacher – Ferrari – 2004 Distanza: 1h24:15.757 – M Schumacher – Ferrari – 2004 Vittorie pilota: 4 – M Schumacher Vittorie team: 10 – McLaren Pole pilota: 6 – A Senna Pole team: 9 – McLaren Migliori giri pilota: 5 – M Schumacher Migliori giri team: 8 – Ferrari Podi pilota: 6 – M Schumacher Podi team: 22 – McLaren Albo d’oro 1985 K Rosberg – Williams Honda 02. 1986 A Prost – McLaren TAG 03. 1987 G Berger – Ferrari 04. 1988 A Prost – McLaren Honda 05. 1989 T Boutsen – Williams Renault 06. 1990 N Piquet – Benetton Ford 07. 1991 A Senna – McLaren Honda 08. 1992 G Berger – McLaren Honda 09. 1993 A Senna – McLaren Ford 10. 1994 N Mansell – Williams Renault 11. 1995 D Hill – Williams Renault 12. 1996 D Hill – Williams Renault 13. 1997 D Coulthard – McLaren Mercedes 14. 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes 15. 1999 E Irvine – Ferrari 16. 2000 M Schumacher – Ferrari 17. 2001 M Schumacher – Ferrari 18. 2002 M Schumacher – Ferrari 19. 2003 D Coulthard – McLaren Mercedes 20. 2004 M Schumacher – Ferrari 21. 2005 G Fisichella – Renault 22. 2006 F Alonso – Renault 23. 2007 K Raikkonen – Ferrari 24. 2008 L Hamilton – McLaren Mercedes 25. 2009 J Button – Brawn Mercedes 26. 2010 J Button – McLaren Mercedes 27. 2011 S Vettel – Red BullRenault 28. 2012 J Button ̶ McLaren Mercedes Matteo Bramati, Andrea Villa. -
Ad Interlagos domenica sarà l'ultima gara di Schumi in F1. Noi di F1GrandPrix.it lo vogliamo salutare pubblicando le foto piu' belle della sua straordinaria carriera. Ecco a voi la prima galleria fotografica: http://f1grandprix.motorionline.com/galleria/michael-schumacher-story-galleria-1/
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"Mai più accetteremo di vedere l’Italia derisa e disonorata.." Cosa ne pensate?
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La Lotus 72 non fu veloce. Di più. La vettura di cui stiamo parlando rappresenta una vera e propria rivoluzione nella storia della Formula 1. Con 2 Mondiali piloti e 3 mondiali costruttori, 20 gran premi vinti, è senza rivali la vettura più vincente della storia di questo sport, nonché la più longeva. Per circa 6 anni, infatti, ha disputato i gran premi validi per il campionato di Formula 1 e si sono alternati alla guida di questa monoposto ben 8 piloti tra i quali Jochen Rindt, Emerson Fittipaldi, Ronnie Peterson e Jack Ickx..... http://f1grandprix.motorionline.com/la-lotus-72/
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FIAT 500 Abarth Cabrio: Uno spot e un test con Fernando Alonso e Felipe Massa
sasaman ha aggiunto una discussione in Mondo Motori
http://www.motorionline.com/2012/11/17/fiat-500-abarth-cabrio-uno-spot-e-un-test-con-fernando-alonso-e-felipe-massa/ -
Per la prima volta al volante di una C4 Robert Kubica navigato da Emanuele Inglesi non ci ha messo molto a mettersi a suo agio e davanti a tutti sin dallo shakedown ha conquistato senza problema alcuno il Rally di Como, ultima prova stagionale del Trofeo Asfalto e antipasto alla sua partecipazione al prestigioso Rallye du Var della prossima settimana. http://motorsport.motorionline.com/2012/11/17/kubica-vince-il-rally-di-como/
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Montezemolo ha annunciato oggi il suo impegno politico
sasaman ha risposto a sasaman in una Discussione nella sezione Formula 1
a questo link le sue dichiarazioni: http://qn.quotidiano.net/politica/2012/11/17/803866-montezemolo-in-campo-bonanni-riccardi-terza-repubblica.shtml -
Montezemolo ha annunciato oggi il suo impegno politico
sasaman ha risposto a sasaman in una Discussione nella sezione Formula 1
Grazie Ferrarista -
In che senso "la fine di f1grandprix" ? stiamo ristrutturando tutto il network, aggiornando le piattaforme ecc. Non cambierà assolutamente nulla.. anzi ci saranno interessanti novità per f1grandprix.it
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I team della FOTA lasciano la Formula 1. Uniti per un campionato alternativo Fin dall'inizio della sua costituzione i team che compongono la FOTA hanno lavorato insieme e cercato di coinvolgere sia la FIa sia la Titolare dei diritti commerciali della F1, per sviluppare e migliorare l'attivita' sportiva nella massima categoria. La crisi finanziaria senza precedenti in tutto il mondo ha inevitabilmente messo in difficolta' la comunita' della F1. La FOTA e' orgogliosa di aver proposto importanti misure volte a ridurre i costi in questo sport. In particolare, i costruttori hanno offerto assistenza e supporto ai team indipendenti, alcuni dei quali probabilmente non sarebbe in F1 oggi, senza le iniziative della FOTA. Le squadre della FOTA sono convinte che il loro modello di riduzione dei costi sia un modello sostenibile per il futuro. A seguito di tali sforzi tutte le squadre hanno confermato alla FIA e alla Titolare dei diritti commerciali la volonta' di impegnarsi fino alla fine del 2012. La FIA e la titolare dei diritti commerciali si sono battuti invece per dividere la FOTA ignorando la volonta' della maggioranza dei team. Inoltre decine di milioni di dollari sono stati trattenuti da molti team da parte della titolare dei diritti commerciali, facendo un passo indietro rispetto al 2006. Nonostante questo e un ambiente senza compromessi, la FOTA ha cercato un compromesso. E' diventato chiaro, tuttavia, che le squadre non possono continuare ad accettare compromessi sui valori fondamentali di questo sport ed hanno rifiutato di modificare la loro condizione per la partecipazione al Campionato Mondiale del 2010. Queste squadre non hanno quindi altra alternativa che la formazione di un Campionato alternativo che rispecchi i valori dei suoi partecipanti e dei partner. Questa serie avra' una governance trasparente, compresa l'offerta di prezzi piu' bassi per gli spettatori di tutto il mondo, partner ed altri soggetti interessati. I principali piloti, i brand, gli sponsor e le aziende storicamente associate alla F1 faranno parte di questa nuova serie. Comunicato ufficiale: BMW- Sauber, Brawn gP, Ferrari, McLaren Mercedes, Red Bull Racing, Renault, Scuderia Toro Rosso, Toyota.
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?RED BULL RACING AL COLOSSEO? POSTICIPATO Roma, 17 aprile 2009 ? Red Bull comunica che l?evento Red Bull Racing @ Colosseo, programmato per Sabato 18 Aprile alle 16, ? stato posticipato in data da definirsi. La decisione ? stata presa a seguito della seguente comunicazione pervenuta dal responsabile dello staff del Sindaco di Roma, Antonio Lucarelli e dal delegato per lo sport di Roma, Alessandro Cochi: ?A seguito delle misure straordinarie connesse con le ultime calamit? sismiche, la programmazione di tutti gli eventi ha subito un forte ridimensionamento. Pertanto, questa amministrazione, non potendo concedere l?O.S.P. (occupazione del suolo pubblico) in questione richiesta, si rende disponibile a concordare altra data con la societ? in indirizzo, assicurando adeguata collaborazione al fine del buon esito dell?iniziativa?. Tutti coloro che volessero ulteriori informazioni e aggiornamenti sulla nuova data del Red Bull Racing @ Colosseo, potranno visitare il sito www.redbull.it/f1.
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ciao a tutti, sta per partire il nuovo progetto di Racegarage.it (nuova grafica, nuovo team). Chi ? interessato a far parte della redazione puo' inviare la sua candidatura a info@f1grandprix.it saluti
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L'appello McLaren va avanti e Whitmarsh ne spiega il perche'In una dichiarazione ufficiale diramata alla stampa, la McLaren-Mercedes ha confermato ieri che la squadra sta portando avanti la procedura d'appello contro la penalizzazione comminata a Lewis Hamilton nel GP del Belgio. Martin Whitmarsh, chief executive della squadra, ha affermato che il suo pilota ha fatto quanto stabilito dal regolamento per cedere nuovamente la posizione a Raikkonen ed ha aggiunto: "Durante la gara, abbiamo chiesto ai controllori della federazione se c'erano dubbi sulla maniera con la quale Hamilton aveva consentito a Raikkonen di riportarsi in testa, e per due volte ci e' stato detto che era tutto ok. Se avessero invece espresso una qualche perplessita', avremmo senz'altro istruito Lewis per consentire a Kimi un nuovo sorpasso". (g.08)
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L'appello McLaren va avanti
sasaman ha risposto a sasaman in una Discussione nella sezione Formula 1
FIA: inammissibile l'appello McLaren per la penalita' a Hamilton in Belgio FIA: inammissibile l'appello McLaren per la penalita' a Hamilton in BelgioLa Corte d'Appello Internazionale della FIA ha definito "inammissibile" l'appello presentato della McLaren Mercedes in merito alla penalita' comminata a Lewis Hamilton al termine del Gran Premio del Belgio, vinto in pista dall'inglese, poi relegato al terzo posto per aver tratto vantaggio, secondo i commissari, dal taglio di chicane alla Bus Stop durante la lotta con Kimi Raikkonen. L'inglese aveva fatto ripassare il ferrarista in rettilineo per poi riaccodarsi e risuperarlo a La Source. La corte ha stabilito che la penalita' non e' appellabile in quanto si tratta di un drive-through comminato a fine gara dal momento che l'infrazione e' stata commessa negli ultimi cinque giri e non e' quindi contestabile come sancito dall'articolo 152 del Codice Sportivo Internazionale. -
Ciao a tutti, vi segnalo un articolo di un nostro nuovo collaboratore: Certo che rivedere ancora quel casco a strisce azzurre fa un certo effetto, constatare poi che a 54 anni suonati Riccardo Patrese ? ancora in grado di guidare degnamente una Formula 1 moderna - quando gente come Niki Lauda qualche anno fa provando una Jaguar piroett? per tutta la pista stile vecchietta su ghiaccio - mi ha fatto ripensare a quando Riccardo era giovane e rampante, e correva veloce come se non di pi? dei grandi campioni dell'epoca. Nel 1978 Patrese si ritrova a guidare una Arrows, macchina assemblata in fretta e furia da Tony Southgate, Jackie Oliver e Alan Rees, tecnici fuoriusciti dal team Shadow con - lo si vedr? pi? avanti nel corso nella stagione - qualcosa di pi? di idee e buona volont?. Si ritrova, perch? originariamente il suo sedile era destinato a Gunnar Nilsson, ma gravi problemi di salute impediranno al povero pilota svedese di poter tornare alla guida di una Formula 1. Il primo nome che viene in mente ai responsabili della squadra per sostituirlo ? quello di Riccardo, visto anche la manciata di Gp corsi la stagione precedente nel team Shadow con risultati soddisfacenti. In Brasile, seconda gara della stagione, avviene l'esordio per il neonato team. La macchina viene praticamente montata ai box, ma a parte qualche inevitabile problema di giovent? - uno su tutti: Patrese ? costretto a girare costantemente con pi? di 100 litri di benzina perch? sotto gli 80 la macchina non pesca e si ammutolisce - non sfigura per nulla di fronte a team ben pi? organizzati e monoposto decisamente pi? collaudate. In gara addirittura arriva sino in fondo, qualche giro dopo, ma arriva. Quando il team sbarca a Kyalami, Sud Africa, per la gara successiva, il paddock ? in fermento, Ferrari e Brabham schierano per la prima volta le nuove vetture, tutte le attenzioni sono rivolte a loro; la Ferrari 312 T3 e la Brabham, BT 46. L'aria nel box Arrows ? comunque serena: i problemi di giovent? della macchina sembrano risolti, c'? s? la grana delle accuse rivolte ai responsabili della squadra per aver trafugato i progetti della Shadow - effettivamente trovare le differenze tra la Arrows FA1 e la Shadow DN9 potrebbe essere un bel giochino da giornale enigmistico - ma la macchina ? comunque una copia ben fatta, decisamente meglio dell'originale, e a al resto penseranno gli avvocati. Riccardo in prova si difende, il primo giorno si occupa di trovare una messa a punto decente senza strafare, e ce la fa, davanti ci sono i soliti, o quasi, Lauda, Andretti, Hunt, Scheckter, lui ? in mezzo al gruppo, ma c'? anche la sessione del venerd? per fare il tempo. Ed ? infatti il giorno dopo che la lampadina si accende definitivamente. Il tempo, meteorologicamente parlando ? un vero schifo, vento e freddo, e infatti nessuno riesce a migliorare i tempi della sessione del gioved?, tranne uno: davanti a tutti nella lista dei tempi c'? una Arrows, quella di Riccardo Patrese. E questo tempo che gli varr? la quarta fila, davanti alle due Ferrari tanto per intenderci. Qualcuno storce il naso, forse il vento lo ha favorito pi? di altri, s? probabile sia stato cos?, domani rientrer? tutto nella normalit?. Sabato, giorno di gara in Sud Africa: il tempo non ? il massimo, ma il vento ? calato. Alla partenza Andretti tenta di ripetere la fuga solitaria dell'Argentina, ma questa volta dura poco. Dalle posizioni di rincalzo risalgono come furie Scheckter e... Riccardo Patrese, lui. Si ? gi? bevuto Jabouille su Renault Turbo e Lauda, davanti a lui ha solo Scheckter, che nel frattempo ha superato Andretti, e quest'ultimo. Pochi giri e anche Andretti ? alle sue spalle. La corsa prosegue, anche Scheckter ormai ? nel mirino, e al 27? giro accade l'incredibile: Riccardo Patrese su Arrows ? al comando del Gran Premio del Sud Africa. E non sembra proprio l? per caso: il suo vantaggio comincia ad aumentare, tutto sembra procedere nel migliore dei modi, le gomme rodate perfettamente all'inizio della gara non danno problemi. Ma, e c'? quasi sempre un ma in certe situazioni troppo belle per essere vere, vuoi a causa dell'altura di Kyalami, vuoi per qualche granello di polvere entrato nei coni d'aspirazione, oppure solo per semplice umana sfortuna, il Cosworth DFV dell'Arrows di Riccardo Patrese esplode in una nuvola di fuma quando mancano solo quindici giri alla fine della gara. E a Riccardo non resta che farsela a piedi sino ai box. Il resto della corsa parla del duello all'ultima curva tra Peterson e Depailler per aggiudicarsi quella vittoria che doveva essere di Riccardo Patrese, solo sua. A distanza di tutti questi anni rimane negli occhi quella cavalcata fantastica e la sua sicurezza di guida in una delle migliori gare nella carriera di Riccardo Patrese. di Andrea Corbetta
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2008.14 | Gran Premio d'Italia - Monza [Pagelle]
sasaman ha risposto a
Alesi27in una Discussione nella sezione Gran PremiPagelle del Gp d'Italia Sebastian Vettel su Toro Rosso vince il Gp d'Italia 2008 a Monza. Clamoroso al Cibali, si sarebbe detto in altri tempi. Ma forse la notizia piu' clamorosa e' che la vittoria e' stata netta, indiscutibile: la Toro Rosso ha dominato qualifiche e gara, in condizioni si' particolari ma comunque - non dimentichiamolo! - uguali per tutti. In Campionato Massa recupera un punto ad un fenomenale Hamilton, ma oggi la copertina e' tutta per Sebastian. Onore al merito, dunque, in una giornata da leoni (e da Campioni). Buona lettura! Kimi Raikkonen: 5 - Utile alla causa Ferrari quanto un frigorifero in un igloo. Probabilmente aveva un assetto sbagliato, ma tutto ci e' parso tranne che un pilota affamato, desideroso di rimettersi in gioco nel mondiale e propenso a rischiare per ribaltare la situazione. Passivo, quasi abulico, inconsistente. Ha un assetto prevalentemente da asciutto ma, ripetiamo, non forza mai la mano e non mostra la minima grinta. Per assurdo sarebbe stato meno grave vederlo andare in testacoda dopo aver forzato troppo la mano. Il risultato in termini di punti sarebbe stato lo stesso, ma ci avrebbe restituito un pilota vero, non la pallida fotocopia del campione del mondo 2007. Hamilton in settimana aveva parlato di attributi... chissa'. Il giro piu' veloce a fine gara, con la pista semiasciutta, sa di beffa. (ancora) no. Felipe Massa: 6,5 - Sesto in griglia, parte quinto e termina sesto. Quanto basta per definire la sua gara non eccessivamente positiva. Tuttavia, con una Ferrari che stenta a mandare in temperatura le gomme e in condizioni che non ama, prova comunque a tirar fuori qualcosa dal cilindro. La strategia non lo aiuta molto, lasciandolo imbottigliato nel traffico, e lui ci mette del suo non riuscendo a sbarazzarsi di Heidfeld. E non e' che prima avesse avuto vita facile con Rosberg, passandolo tagliando la chicane e restituendo la posizione dopo il diktat dei commissari (ma perch? queste comunicazioni non avvengono cosi' tempestivamente in ogni Gp?). Rosicchia un punto ad Hamilton, ma visto lo schieramento di partenza avrebbe potuto puntare al bersagio grosso. Pero' non commette errori, e se ripensiamo alla gara (bagnata) di Silverstone e' un grossissimo passo avanti. Formichina. Lewis Hamilton: 9 - Semplicemente impressionante. La sintesi della sua gara e' tutta nel sorpasso inflitto a Webber, appena uscito dai box con gomme fredde. Un capolavoro di perizia, equilibrismo ed audacia. Mostra una marcia in piu' nei confronti di tutti gli avversari, lottando duramente e in maniera impavida. A inizio gara, con la vettura molto carica di carburante, da' spettacolo sorpassando una marea di vetture, nemmeno si trattasse di un videogame, in ogni parte della pista. Adotta sottigliezze (quasi spavalde) proprie dei grandissimi del passato, per fiaccare gli avversari anche dal punto di vista psicologico. La sua strategia ad una sola sosta e' vanificata dalla fine della pioggia, ma se avesse avuto 4-5 giri di carburante in piu' avrebbe potuto vincere. Pur partendo dalla 15? posizione. Non becca il dieci solo per la qualifica non immune da responsabilita'. Un mostro. Heikki Kovalainen: 6,5 - Un enigma. Non si capisce come sia possibile che piu' parte avanti meno riesce a rendere. A Monza aveva un'occasione d'oro per conquistare la vittoria, unico dei big a partire nelle primissime posizioni, eppure non riesce a tenere la scia di Vettel, che per quanto bravo ha pur sempre 21 anni e guida una Toro Rosso. Si limita al compitino, tenendo la seconda posizione e girando senza infamia e senza lode. Le recriminazioni sulle temperature di gomme e freni lasciano il tempo che trovano, alla luce della prestazione del compagno di squadra. Ma forse pure qui e' una questione di attributi. E dire che lo scorso anno, nella gara piu' bagnata della stagione, con una modesta Renault arrivo' secondo tenendosi dietro il futuro campione del mondo. Boh. Nick Heidfeld: 7 - Chiude al quinto posto dopo essere partito dalla decima posizione in griglia. Benissimo. Il suo compagno di squadra, che partiva dietro di lui, e' pero' salito sul podio. Male. La valutazione della sua prova passa per forza di cose attraverso un bilancio tra questi due elementi, ma a prevalere sono gli aspetti positivi. Si fa fregare da Kubica in partenza, infatti, ma poi e' bravo a resistere il piu' possibile agli attacchi di quasi tutti i piloti che gli arrivano in scia. Senza commettere errori, e non e' cosa da poco, perch? girare in condizioni limite guardando sempre gli specchietti non e' facile. Alla fine contiene Massa e conquista un quinto posto che definiamo positivo, perch? ci restituisce un pilota grintoso e motivato. Tappo. Robert Kubica: 8 - Concreto come un muro in cemento armato, ottiene un terzo posto che gli permette di staccare Raikkonen nella classifica del mondiale. Parte stracarico di benzina, e nonostante questo riesce a passare Heidfeld. Poi inizia a martellare con costanza buoni tempi, cercando di non farsi coinvolgere in duelli sterili e tenendosi ben fuori dai guai. La strategia a una sosta singola lo aiuta, monta le intermedie al momento giusto e alla fine si ritrova sul podio, senza troppo spettacolo ma con tanta sostanza. In questa gara e' stato uno dei pochi a non cadere nella tentazione di fare del cinema. Saggio. Jarno Trulli: 6 - Gara jellata, vittima di una strategia sfortunata. Partiva infatti per una sosta singola, ma dopo il primo stop e' costretto ad un'ulteriore fermata per montare le gomme intermedie. La sua gara di fatto finisce li'. Peccato, perch? era risalito fino al quarto posto e poteva finire tranquillamente in zona punti. In gare come queste serve anche fortuna, e lui purtroppo non ha mai brillato in questo settore. Comunque non commette errori, e viste le condizioni della pista non e' poco. Chiude 13?, ma la sufficienza (magari stiracchiata) ci sta. Sfigato. Timo Glock: 6,5 - Anche lui vittima di una strategia sfortunata anzicheno', chiude all'undicesimo posto una gara tutt'altro che monotona. Ingaggia duelli con chiunque gli arrivi sotto tiro, sia davanti che dietro. Sgomita, si sbatte, sbaglia, recupera, sorpassa, viene infilato. Mette anche due ruote sull'erba per resistere ad Hamilton, indomabile come Davide contro Golia. Certo, rispetto alla ben nota storia finisce diversamente... e poi forse e' eccessivo scomodare pure la Bibbia per un episodio tutto sommato marginale nello sviluppo della gara... pero' insomma... come ve lo dobbiamo dire? C'e' piaciuto, davvero, nella sua determinazione, a tratti allucinante quanto affascinante. Stoico. Mark Webber: 6 - In un weekend dall'andamento imprevedibile anche lui ha davvero molto da recriminare. Scattando dalla seconda fila avrebbe la possibilita' di tentare il colpaccio, e nella prima parte di gara occupa le primissime posizioni. Poi, pero', il primo pit stop lo rispedisce alle spalle di Alonso e Kubica, sensibilmente piu' lenti, e la sua aggressiva strategia viene praticamente vanificata dall'impossibilita' di passare i due piloti che lo precedono. Perde una marea di tempo e subisce un sorpasso da cineteca da Hamilton quando l'inglese con gomme fredde lo sopravanza alla Roggia in sbandata, quasi come in un rally. Nel finale prova a riavvicinarsi al pilota Mclaren e tenta il controsorpasso, ma la reazione dura di Lewis lo convince ad accontentarsi dell'ottavo posto. Un punto e' meglio di niente, anche se l'obiettivo era molto piu' ambizioso. Deluso. David Coulthard: 5 - Piu' che un pilota sembra una variabile impazzita, il granello di polvere che fa saltare l'ingranaggio perfetto, la microcrepa che da' origine al disastro. In gara ne combina di tutti i colori, dal primo all'ultimo giro. Si gira a Lesmo, si tocca con Fisichella, sbatte con Nakajima... insomma, piu' che un pilota di F1 sembra un bullo di periferia sull'autoscontro. Figura gia' patetica di suo, figuriamoci se applicata al piu' vecchio della compagnia. Non e' detto che sia sempre colpa sua, ma il concetto e' lo stesso di molti, troppi Gp di quest'anno: se sei il piu' esperto NON e' possibile che in ogni incidente tu ci sia sempre di mezzo. Oscar Wilde diceva: ?L'esperienza e' il nome che diamo ai nostri errori?. Probabilmente quello che David da' loro e' un altro: visto che sta per diventare papa', gli consigliamo uno di quei libri con l'elenco dei nomi per i nascituri. E' vero, a fine stagione si ritirera', ma non e' mai troppo tardi... Ignorante. Nico Rosberg: 5,5 - Dopo una qualifica spettacolare e una fase iniziale di gara nelle prime posizioni, chiude addirittura al quattordicesimo posto. Motivo? Un'errata scelta di gomme, che lo costringe ad una sosta supplementare per montare le gomme intermedie. Vanifica cosi' la possibilita' di conquistare punti preziosissimi, in una giornata con condizioni che molto difficilmente potranno ripetersi da qui alla fine della stagione. Sfortuna, certo, ma dato che l'errore strategico e' avvenuto alla sua seconda sosta, dove quasi tutti hanno montato le intermedie, forse sarebbe stato giusto rischiare un po' di piu'. Conservatore. Kazuki Nakajima: 5,5 - Finisce davanti al suo compagno di squadra, ma pure lui patisce le condizioni della pista. In effetti questa gara per molti piloti sembra un po' quella delle occasioni mancate, principalmente per via di strategie sciagurate. Nel suo caso, pero', oltre a tutto questo il problema ha un nome, un cognome e una croce di Sant'Andrea sul casco: David Coulthard, con il quale si tocca in Parabolica danneggiando la vettura. Un incidente di gara, certo, ma evitabile, e soprattutto pericoloso se si considera la quantita' di detriti che sono rimasti in traiettoria. Concorso di colpa, insufficienza salomonica, ma non una vera bocciatura. Cosi' cosi'. Fernando Alonso: 7,5 - Non ti puoi sbagliare: se c'e' da lottare, da azzardare, lui non si tira mai indietro, come quei calciatori tutti sostanza che sgomitano e si sbattono per recuperare palloni su palloni. Solo che, oltre a generosita' e polmoni d'acciaio - volendo portare avanti il paragone calcistico - Fernando ha pure i piedi e la fantasia di un fuoriclasse. E anche stavolta e' tra i primi a montare gomme intermedie sulla pista che si asciuga, un azzardo che paga e che lo porta ai piedi del podio, su una pista che piace alla Renault quanto a lui sta simpatico Lewis Hamilton. E, per non smentirsi, regala ancora una volta la battuta piu' bella del weekend: ?Fernando, perche' Hamilton sta girando con la pioggia mentre tutti sono ai box?? ?Perch? ha le palle?. Se non fosse cosi' abile al volante, un posto a Zelig non glielo toglierebbe nessuno, garantito. Impagabile. Nelson Piquet jr: 6 - Parte con un carico di benzina degno di una portaerei, e nella prima parte di gara fatica a tenere la vettura in strada. Con il passare dei giri le cose migliorano, ma non cosi' tanto da portarlo in zona punti, nonostante una strategia corretta. Lui ci mette del suo con un paio di svarioni di troppo, ma a differenza del Belgio stavolta riesce a portare la vettura al traguardo, e per un esordiente e' gia' un buon risultato. Stiracchiata, stiracchiatissima, ma la sufficienza ci sta. Anche perch? sul suo risultato pesa anche il piazzamento nella lotteria delle qualifiche. E poi in molti, piu' esperti, sono andati piu' piano di lui. Pulcino. Jenson Button: 5,5 - Lui dice che nella parte centrale della gara stava segnando buoni tempi prima di essere rallentato da Coulthard. A parte che in questa corsa in molti sembrano prendersela con lo scozzese (un bersaglio troppo facile...), ci pare onestamente una giustificazione un po' ballerina. Specie se guidi una Honda, condizione che gia' porta con s? tutte le scusanti del caso. Certo e' che la squadra sembra azzeccare la strategia giusta, montando le gomme corrette, ma lui non riesce ad arrivare piu' in la' di uno scialbo 15? posto. Ha anche dichiarato di essersi divertito nell'ultimo stint. Sicuramente e' un tipo che si accontenta di poco. Beato lui. Rubens Barrichello: 5,5 - A Silverstone aveva osato, montando gomme da bagnato, e l'azzardo aveva pagato portandolo addirittura sul podio. Perch? non riprovarci, si saranno detti al box Honda. E infatti e' il primo a montare gomme intermedie, scelta che dopo un'iniziale difficolta' paga alla grande. Ma non basta: decisi piu' che mai a tentare il colpaccio, e non soddisfatti di aver portato Rubens ai margini della zona punti, in Honda osano l'inosabile: montano cioe' gomme da asciutto. Va bene che chi non risica non rosica, ma l'azzardo e' palesamente esagerato. E, infatti, il brasiliano perde malinconicamente posizioni fino al 17? posto finale. Siccome in macchina c'era lui, e' impossibile che non abbia avallato le decisioni del box con le sue indicazioni. Cosi' come, a questo punto, e' impossibile assegnargli la sufficienza. Esagerato. Sebastian Vettel: 10 - E' possibile tirar fuori qualcosa che non sia gia' stato detto o scritto? Utilizzare cioe' aggettivi che non siano "perfetto", "fenomenale", "spettacolare", "grandissimo" o roba simile? No, probabilmente no. Ma solo e soltanto perch? la sua impresa e' di quelle che entreranno nella storia della Formula 1. E non e' retorica, davvero. Aiutato da condizioni-limite in qualifica, in gara corre da campionissimo, freddo come un veterano nel non accusare la pressione del trovarsi in testa dall'inizio alla fine ma grintoso come un giovanissimo nel girare sempre al limite, rifilando con una facilita' disarmante secondi su secondi al secondo (scusate...) in classifica, che peraltro guida una Mclaren. Probabilmente per ritrovare l'ultima vittoria di un outsider vero bisogna risalire al 2003, quando in Brasile vinse Fisichella con la Jordan, o al 1996, GP di Monaco, dove dalla roulette usci' Panis con la Ligier. Ma si tratta di GP rocamboleschi, con vincitori figli di circostanze incredibili. A Monza, invece, il ragazzino (da non confondere con il 'ragazzino' di Baldisserriana memoria...) ha dominato, anzi Dominato, gara e weekend. Incredibile. Complimenti, davvero. Sebastien Bourdais: 5 - Nel giorno del trionfo di Vettel, lui perde l'ennesima occasione per mostrare di essere ancora un campione. Certo, si ritrova in fondo al gruppo prima ancora di partire, per colpe probabilmente non sue. Un handicap non da poco. Ma, dannazione, finire 18?, e penultimo, quando il tuo compagno di squadra vince, non e' accettabile. Non pensiamo di pretendere la luna da un pluricampione ChampCar se, in una giornata come questa, ci aspettiamo qualche sprazzo di classe. Invece e' proprio cosi'. Una mesta processione fino al traguardo, priva di acuti e senza la minima impennata d'orgoglio. No, cosi' non va. Non scendiamo sotto il 5 solo nella speranza che il patatrac prima del via non sia colpa sua. Delusione. Giancarlo Fisichella: 5 - Con estrema immodestia, ci arroghiamo il ruolo di Dea della Giustizia e cerchiamo di soppesare i piu' e i meno della sua prestazione. Tra i piu' figurano la splendida qualifica e una prima parte di gara grintosissima, nella quale resiste per molti giri a Raikkonen con orgoglio, tenacia e bravura. Di meno ce n'e' uno solo, ma pesantissimo: il contatto con Coulthard, che gli costa nell'ordine l'ala anteriore e la gara. Il meno, dicevamo, e' gravissimo, perch? non e' normale tamponare un avversario dopo che quest'ultimo ti ha appena sopravanzato. Ed e' anche inelegante, a dir poco, prendersela con lo scozzese accusandolo di essersi ?piantato dopo il sorpasso?. Dichiarazioni a parte, non e' possibile che un pilota della sua esperienza sia l'unico nella lista dei ritirati in una giornata dove poteva finire a punti. Peccato, ma nella bilancia il meno pesa tantissimo. Sconsiderato. Adrian Sutil: 5 - A differenza del compagno di squadra, conduce una gara senza acuti e senza errori marchiani. Purtroppo, pero', anche lenta e incolore. L'unica nota da rimarcare e' il fatto che all'ultima sosta gioca la carta delle gomme da asciutto. Giusto provarci, essendo ultimo. Il risultato pero' non cambia. Speriamo che almeno la mossa della squadra gli abbia evitato la noia di girare malinconicamente solo, introducendo nella sua corsa una nuova variabile. Come dite, e' un po' poco? Ma no, dai, basta solo sapersi accontentare. Del resto chi, pur di stare in F1, guida una Force India, da questo punto di vista non ha proprio nulla da invidiare a nessuno. Ascetico. Manuel Codignoni www.f1grandprix.it -
2008.14 | Gran Premio d'Italia - Monza [Qualifiche]
sasaman ha risposto a
Alesi27in una Discussione nella sezione Gran PremiAggiornamento meteo: (MONZA) ore 13.38 sta iniziando a piovere molto forte e con vento -
2008.13 | Gran Premio del Belgio - Spa-Francorchamps [Pagelle]
sasaman ha risposto a SpadaJones in una Discussione nella sezione Gran Premi
Pagelle del Gp del Belgio GP Belgio 2008|Gara Pagelle del Gp del BelgioGara incredibile a Spa, conclusasi dopo l'arrivo e le premiazioni. Taglia per primo il traguardo Hamilton, che ha la meglio su Raikkonen dopo un duello appassionante. A vincere pero' e' Massa, davanti ad Heidfeld. Come dite, non capite? Leggetevi le nostre pagelle, magari non avrete un quadro piu' chiaro della situazione, ma almeno vi immergerete di nuovo nell'atmosfera di uno dei GP piu' imprevedibili degli ultimi anni. Buona lettura! Kimi Raikkonen: 7,5 - Se non avesse sbattuto avrebbe meritato molto, molto di piu'. Ma l'errore, di per s? possibile in condizioni limite come quelle degli ultimi giri, diventa imperdonabile se si considera che, di fatto, e' stato l'unico dei piloti di testa a porre fine alla propria gara. Peccato, peccato davvero, perch? su una pista da uomini veri ritrova lo smalto dei giorni migliori e bastona senza pieta' il proprio compagno di squadra. Approfitta dell'errore di Hamilton al secondo giro e conduce le danze fino a quando non inizia a piovere. Ingaggia un duello furioso con Hamilton, leale e spettacolare, e mostra temperamento nel cercare di restare attaccato anche dopo il sorpasso. Va pero' un po' troppo sopra le righe (lo dimostrano le numerose escursioni fuori pista, perdonate dalle vie di fuga in asfalto) ed esagera, finendo a muro. Nella gara piu' convincente degli ultimi tempi non raccoglie nulla, a dimostrazione che e' proprio un annata storta. Il voto e' la media tra la prestazione e l'errore, e include una simbolica pacca sulla spalla di incoraggiamento. Peccato. Felipe Massa: 7 - La sorte toglie, la sorte rida'. L'unica via attraverso cui riusciamo ad accettare il risultato finale di questo GP e' proprio questa visione ascetico-filosofica, lontana anni luce dalla F1 ma solo in apparenza. Perch?, dei protagonisti della gara, Felipe e' quello che di meno avrebbe meritato la vittoria. Efficace in qualifica, viene massacrato dal compagno di squadra in corsa, sul piano del ritmo e della reattivita'. Mai nel vivo della gara, vivacchia in terza posizione alle spalle dei due davanti, che fanno corsa a s?. Alla fine raccoglie una vittoria insperata, per certi versi immeritata, ma considerato quanto accaduto in Ungheria... non diciamo che ci pu? stare, per? il tempo ? stato (fin troppo) galantuomo con lui. Bravo comunque a tenersi fuori dai guai, con un occhio al campionato. Oculato. Lewis Hamilton: 8,5 - A scanso di equivoci, a influenzare il voto e' l'errore al secondo giro, quando alla Source commette un'ingenuita' che lo spedisce in seconda posizione. Poi insegue tenacemente Raikkonen, non riesce ad avvicinarlo con l'asciutto e si gioca il tutto per tutto con l'arrivo della pioggia. E quando la pista si bagna dimostra tutto il suo talento, ricucendo lo strappo con il finnico e passandolo con grinta. Del resto, se in tutte le gare bagnate vien sempre fuori lui, un motivo ci sara'... Della sua manovra di sorpasso-restituzione-risorpasso abbiamo gia' abbondantemente parlato in altra sede, della decisione dei giudici anche. Diciamo solo che, a nostro parere (opinabilissimo, per carita', ci mancherebbe) nell'albo d'oro del GP del Belgio alla voce 2008 il nome scritto dovrebbe essere il suo. Vediamo ora come affrontera' le chicane di Monza... Irriducibile. Heikki Kovalainen: 5 - No, non ci siamo. Getta alle ortiche un'ottima qualifica (se si considera il carico di carburante) con una partenza orribile. Si ritrova nelle retrovie e inizia una rimonta forsennata, regalando ai fotografi scatti da urlo (con una vettura piu' efficace di quelle dei suoi avversari). Poi pero' esagera con Webber e rovina la gara di entrambi, beccandosi pure un drive through. Un incidente di gara, ma la penalizzazione ? ineccepibile, quantomeno dal punto di vista formale. A quel punto vivacchia fino a fine gara, senza acuti di sorta. Potrebbe giocare la carta della disperazione delle gomme da bagnato negli ultimissimi giri, ma non lo fa. Finisce doppiato, solo, inconsistente. A differenza dello scorso anno le sue prestazioni nella seconda parte della stagione sono in calo. Ed e' preoccupante, perch? e' segno che non corre sereno. Almeno speriamo si sia divertito nella bagarre. Abbattuto. Nick Heidfeld: 7,5 - Che altro dire: ancora una volta approfitta di condizioni mutevoli per pescare il jolly ed accaparrarsi un risultato prestigioso. Anche se e' sfortunato in partenza, azzarda un cambio gomme a tre giri dal termine scommettendo sull'aumento della pioggia e sbanca il tavolo belga. Negli ultimi giri il suo cameracar sembra quello di un videogame, tali e tante sono le vetture superate per via della differenza di prestazioni. Non e' piu' il caso di parlare di episodi fortuiti, visto che quando le carte il tavola si scombinano lui c'e' sempre. Merito suo, del suo box o entrambi? Difficile scindere le componenti. Pero' stavolta si era anche qualificato molto bene e stava tenendo botta pure sull'asciutto. Ricorda il miglior Olivier Panis, che vinse una corsa incredibile a Monaco nel 1996 e che nelle gare strane veniva sempre fuori. Si classifica terzo ma finisce secondo, e si porta a soli nove punti da Kubica. In avvio di campionato avevamo ventilato una sua mutazione da Quick Nick a Wise Nick. Mi sa che ci avevamo preso. E' ancora necessario a questa BMW. Robert Kubica: 6,5 - Recrimina per un problema al pit stop, che gli fa perdere tempo e lo fa rientrare in pista dopo Heidfeld. Questo fa si che, al momento del passaggio alle gomme da bagnato, si ritrovi in coda al box e, quindi, non riesca a sfruttare in pieno la corretta decisione strategica. Soffre un po' in qualifica, anche per via del carico di carburante, ma parte bene e nella prima fase della corsa si ritrova nelle posizioni giuste. L'impressione, pero', e' che non si trovi esattamente a suo agio sulla pista belga. Forse ci si attende troppo da lui, ma non ha convinto al 100%, complice anche un po' di sfortuna. Si riprende comunque il terzo posto nel mondiale, e oggettivamente non e' poco. Discreto, ma nulla piu'. Jarno Trulli: 7 - Dall'esaltazione alla rassegnazione nel breve spazio tra la partenza e la Source. Jarno azzecca una partenza pressoch? leggendaria, infila il passaggio giusto e imposta la Source immediatamente dietro ai primissimi. Fantastico. Troppo. A far ripiombare sulla terra l'abruzzese ci pensa Bourdais, che imposta male la frenata e frana rovinosamente addosso al retrotreno della Toyota dell'Italiano. Risultato: diffusore e cambio danneggiati. Conseguenze: una gara da mediano, incolpevolmente lento, ad attendere la bandiera a scacchi mordendosi i gomiti per l'occasione persa. Ingiudicabile, peccato. Il voto si riferisce alla qualifica e, soprattutto, al prodigioso scatto al via. Jellato. Timo Glock: 6,5 - Non male, in fondo. Anzi. Pur senza acuti conduce una gara tenace, partendo con tanta benzina e impostando la corsa su un solo stop. Guadagna posizioni per via della strategia, da buona formichina, e si gioca tutto montando le gomme da bagnato con lo scroscio di pioggia degli ultimi giri. Risale fino all'ottavo posto, che gli garantisce un punto. Poi la doccia fredda della penalizzazione, dovuta ad un sorpasso a Webber in regime di bandiere gialle (per l'incidente di Raikkonen). Con una Toyota che e' parsa un po' in affanno rispetto alle ultimissime apparizioni fa quello che puo', diligentemente, tentando il colpaccio che (per un paio d'ore) lo porta in zona punti. Nonostante l'ingenuita' ci sembra comunque molto maturato dall'inizio dell'anno. Distratto. Mark Webber: 6,5 - Guadagna un punto a tavolino ma ha molto da recriminare. La sua gara, infatti, e' compromessa da una partenza non eccezionale e, soprattutto, da un contatto con Kovalainen che lo manda in testacoda e lo spedisce parecchio indietro. L'errore e' del finlandese, ma a rimetterci e' anche lui. Poi inizia una rimonta, al piccolo trotto, che (complice la pioggia caduta a fine gara) lo porta fino ai margini della zona punti. Dopo la corsa, la penalizzazione di Glock gli regala un punticino, che muove la classifica ferma da quattro gare. La Red Bull appare in difficolta', specie rispetto alla Toro Rosso, e lui si adegua alla situazione. Un po' poco, ma meglio di niente, in attesa di tempi migliori. Atarassico. David Coulthard: 5 - Triste vederlo lottare in fondo al gruppo con Barrichello, triste vederlo subire il compagno di squadra, triste sentirlo prendersela con il motore che penalizzerebbe la sua vettura rispetto alla Toro Rosso. E pensare che in Belgio David aveva scritto alcune delle pagine piu' importanti della sua carriera (nel bene e nel male), dal tamponamento subito da Schumacher nel '98 alla vittoria l'anno successivo davanti ad Hakkinen. Parte male, finisce indietro e si perde nel traffico. Poco altro da dire della sua gara, se non che chiude undicesimo. Dice che montare le gomme da bagnato prima poteva farlo risalire piu' in alto, ma sono piu' che altro chiacchiere. Saluta il pubblico belga per l'ultima volta in maniera amara. Anonimo. Nico Rosberg: 5 - La Williams a Spa proprio non va, e lui non si danna l'anima per questo. Quantomeno non piu' di tanto. Vivacchia a centro gruppo dopo una qualifica non esaltante, abbondantemente lontano dalla zona punti. Il suo unico momento di gloria (?!?!) ce l'ha quando a pochi giri dalla fine, con la pista bagnata, finisce fuori e in un colpo solo per poco non riesce a colpire sia Hamilton che Raikkonen. Non crediamo abbia fatto apposta, ma siamo certi che poteva gestire meglio la situazione, evitando di rientrare in pista in quel modo. Ma tant'e'. Mezzo punto in meno (puramente accademico) per quella manovra. Maldestro. Kazuki Nakajima: 5 - Ci risiamo. Ancora una volta a inizio gara mette in pista troppo entusiasmo e fa danni. Subito dopo il via si gira, creando scompiglio e confusione in mezzo al gruppo. A farne le spese e' Fisichella, che lo urta danneggiando l'ala anteriore. Il Patrick Head dei tempi d'oro gli avrebbe sussurrato all'orecchio paroline tutt'altro che dolci... Prosegue senza infamia e senza lode fino alla bandiera a scacchi, probabilmente annoiandosi. Corre su una strategia su una sola sosta, ma nessuno se ne accorge. A fine gara monta le gomme da bagnato, ma non guadagna nulla. In sostanza, una gara del tutto incolore. Se non fosse per l'incidente al via. Il voto e' piu' che mai scontato. Maldestro (pure lui...) Fernando Alonso: 7,5 - Quando la classe non e' acqua... forse, di tutti i modi di dire questo e' quello meno adatto alla circostanza, ma Fernando nel weekend belga di classe dimostra di averne da vendere. Costantemente al limite, da' l'impressione di correre al di sopra delle possibilita' della sua Renault, ma non commette errori. Sulla pista dove piu' di tutte il fattore umano conta Alonso si esalta, e corre costantemente a ridosso dei migliori. Alla fine chiude quarto, ma per tutta la gara regala classe e tecnica sopraffine. Mezzo punto in piu' per le battute riservate ai giornalisti, di una schiettezza disarmante e quantomai rara in F1. Prima della gara: ?Che gomme montero'? Non so, tirero' la monetina e vi faro' sapere?. Dopo la gara: ?Cosa ne penso della penalizzazione ad Hamilton? Beh, se invece di 25'' gliene avessero dati 30, sarei arrivato sul podio!?. Un genio. Nelson Piquet jr: 5,5 - Si, ok, le condizioni erano difficili. Certo, aveva un carico di benzina che rendeva la vettura difficile da guidare. Ma si', in fondo debuttare a Spa con una F1 in condizioni di freddo, umido e aderenza precaria non e' mai facile. Pero' non ci siamo. Su una pista tecnica e guidata emerge tutto il divario con i migliori. Il confronto con il compagno di squadra e' impietoso, in termini di velocita', ritmo e prestazioni. Guardare la classifica dei giri veloci per capire. Di attenuanti ce ne sono tante. Ed e' per questo che gli assegniamo quel voto, altrimenti avrebbe meritato molto di meno. Senza considerare che non e' la prima volta che fa dei danni quest'anno. Rimandato. Jenson Button: 5,5 - La Honda e' una patetica imitazione di una vettura di F1, lenta, imprecisa e fragile. Viste queste premesse diventa praticamente impossibile inventarsi qualcosa. E lui, infatti, non ci prova nemmeno. Ingeneroso, pero', infierire sui piloti. Parte per una strategia ad una sola sosta che rende la sua vettura, gia' di per s? tutt'altro che veloce, ancora meno efficace. Al pit stop viene effettuata una modifica al carico aerodinamico che peggiora ulteriormente il comportamento della macchina. Senza contare che la pressione dei pneumatici, secondo il pilota, era del tutto sbagliata. Una tragedia, insomma. Quello che non si capisce, in tutto questo, e' il comunicato del team, che recita: ?Jenson ha mantenuto un ottimo ritmo sino al pitstop?. Questione di punti di vista, per carita'. Solo, pensavamo che domenica si fosse corsa una gara di F1, non di auto storiche. Che sciocchi. Bah. Rubens Barrichello: 5,5 - Duella eroicamente con Coulthard in fondo al gruppo, una costante delle sue ultime gare. Poi il cambio decide che la sesta non e' piu' necessaria e smette di farla funzionare. Inutile proseguire, a quel punto. Certo, non e' che con tutte le marce le cose andassero poi cosi' bene, anzi... L'unica nota positiva e' che risparmia il motore in attesa di Monza, tutto il resto e' piu' che mai noia. E pensare che qui Rubens, nel lontano 1994 (!!!) ottenne la pole con la Jordan. Null'altro da dire, davvero. Gli auguriamo di correre anche il prossimo anno, perch? meriterebbe di salutare questo circuito in maniera diversa. Anche in questo caso non ce la sentiamo di infierire sul pilota. Coraggio! Sebastian Vettel: 7 - Di riffa e di raffa riesce ad arrivare davanti a Bourdais anche stavolta. Una prestazione tutto sommato convincente per il tedesco, che pero' subisce il compagno di squadra per tutta la gara. Resta invischiato nel traffico vanificando un po' la sua qualifica, ma e' bravo a tenersi fuori dai guai negli ultimi giri con la pista allagata, e pur subendo i sorpassi di Heidfeld e Alonso riesce a passare Bourdais, in netta difficolta'. Alla fine raccoglie un buon quinto posto, frutto delle circostanze ma anche del suo opportunismo, nella giornata in cui il suo team mate era forse piu' in palla. Saggio. Sebastien Bourdais: 7 - Finalmente! Su una pista da uomini veri viene il vero Bourdais, non la pallida controfigura che si era presentata alle ultime gare. Il francese si ricorda di essere un pilota di talento e sfodera una prestazione tutta grinta e sostanza. Dopo l'incidente di Raikkonen si trova addirittura in zona podio, con concrete possibilita' di arrivarci. Poi la pista si allaga ancora di piu' e lui perde terreno, facendosi passare da quattro avversari compreso il compagno di squadra. Ma, come si dice in questi casi, la stoffa c'e', ed e' venuta fuori sulla pista pi? bella. L'unica cosa che non ci e' piaciuta e' l'entrata assassina su Jarno Trulli alla prima curva, che ha compromesso irrimediabilmente la gara dell'italiano. Non si vince alla prima curva: l'azione gli costa mezzo punto in pagella. Bravo comunque. Rigenerato. Giancarlo Fisichella: 5,5 - La sua gara viene compromessa subito dopo il via, quando Nakajima gli si gira davanti. L'urto e' inevitabile, cosi' come il pit stop per riparare la vettura. Rientra in pista in ultima posizione, staccatissimo. Vivacchia fino alla bandiera a scacchi, conscio che con una Force India e' impossibile fare altro. Giusto, per carita', pero' forse si abbandona un po' troppo all'autocommiserazione; non si spiega altrimenti il distacco di un secondo e tre decimi rimediato dal compagno di squadra Sutil nel computo dei giri piu' veloci. E reclamare (timidamente) per le troppe bandiere blu non e' esattamente quello che ci si aspetta da un pilota della sua esperienza. Monta gomme da bagnato nel finale di gara, ma non riesce ad evitare l'ultimissimo posto. Alla fine si consola con le parole di Vijay Mallya, patron del team, che dice ?Non possiamo fare a meno dell'esperienza di Giancarlo?. Che bel quadretto. Noi, pero', alla sufficienza non possiamo arrivarci. Appisolato. Adrian Sutil: 6 - Massi', dai, la sufficienza e una pacca sulla spalla se le merita pure lui. In fondo corre bene, battaglia, gira molto piu' veloce di Fisichella e, quando arriva la pioggia, si prende pure il lusso di superare Button e Nakajima. Con gomme da asciutto. Alla fine si tiene dietro ben quattro vetture, e anche queste son soddisfazioni. Specie se arrivano su una pista come quella di Spa, e in condizioni difficili. Peccato per un testacoda di troppo, ma per oggi va bene cosi'. Monaco e' lontana (purtroppo) ma lo e' pure Valencia (meno male!!). Ottimista. Manuel Codignoni www.f1grandprix.it -
Premessa numero 1: questa NON ? la posizione del sito, ma l'opinione personale di un umile redattore, da quest'anno anche pagellista. Premessa numero 2: questo articolo VUOLE essere un attacco frontale al protagonismo di Federazione/Commissari/quant'altro ancora, che da qualche anno a questa parte si divertono a modificare a tavolino i risultati di gare a volte spettacolari, a volte monotone, ma che comunque si decidono in pista. Premessa numero 3: il seguente articolo ? scritto di getto dopo aver appreso la decisione dei commissari di Spa, che hanno modificato la classifica del GP (probabilmente) pi? emozionante dell'anno, e quindi come tutte le cose scritte d'impulso conterr? imprecisioni, livore, e quant'altro ancora. Fatte queste premesse, vengo al punto vero e proprio. Oggi MUORE la Formula 1. Vittima della parzialit?, del protagonismo, di tutto quello che volete, di chi da bordo pista giudica con bilancino e microscopio quello che avviene in gara. Oggi abbiamo visto in TV una gara ben precisa: bene, gli annali ne ricorderanno una completamente diversa. E si fa davvero fatica a comprendere il perch? di tutto questo. Personalmente non ho una mente cos? elastica da adattarmi a quanto mi viene propinato, e voglio scrivere tutto quello che a mio modesto parere non va. Perch? la logica dell'"under investigation", del bilancino, mi ha stufato. Ci si lamenta di corse noiose, soporifere, senza sorpassi. Benissimo. Si rimpiangono i GP degli anni '80, quando le gare si decidevano all'ultimo giro al termine di duelli tra campioni irriducibili. Senna, Piquet (quello vero), Mansell, Prost, Alboreto... inutile fare nomi. Sono relativamente giovane, ma certe cose le ricordo, perch? grazie a Dio ho iniziato a seguire questo sport da giovanissimo. Non mi si venga a dire che i signori che ho citato in precedenza erano stinchi di santo, perch? non era assolutamente cos?. Per? piacevano proprio per quello. Perch? non avevano paura di fare a ruotate in mezzo a muretti o a 300 all'ora su piste da incubo. Benissimo. Tutto questo non esiste pi?. Benissimo. La colpa ? delle nuove macchine, troppa elettronica, troppo facili da guidare. Giusto. Per non parlare delle piste della Tilke Generation, kartodromi faraonici belli solo in cartolina. Ma certo. Meno male che ogni tanto piove, cos? qualche sorpasso ci scappa. Perfetto. Ma allora mi domando, in nome del cielo, PERCHE'??? Perch? oggi ogni volta che c'? un minimo sorpasso questo viene analizzato al rallentatore da frotte di giudici (perlopi? provenienti da paesi dalla cultura automobilistica improbabile) che non esitano ad emettere sentenze, a comminare drive through, probabilmente inebriati dal piacere perverso di avere un ruolo personale nel decidere le sorti di una gara o di un mondiale? Perch? ? questo quello che sta succedendo, ed ? questo che non mi va gi?. Oggi un pilota ha tentato un attacco, ? finito fuori pista, ha tagliato una chicane, ha restituito la posizione, ha attaccato (con successo) nella curva successiva ed ? stato penalizzato di 25''. Qualche ora dopo la fine della gara. A bocce ferme. Oggi si crea un precedente che potenzialmente potrebbe UCCIDERE questo sport. Si sta creando un clima di intimidazione pazzesco, nel quale le regole non esistono pi?, esistono solo le interpretazioni. Perch? oggi non mi si venga a dire che ? stata applicata una regola. Oggi ? stata comminata una penalit? frutto della libera interpretazione di una norma che in passato veniva intesa in maniera del tutto diversa. Venghino, siori e siori, al circo (anzi, al Circus) dell'assurdo, dove nulla ? come sembra e com'? sempre stato. Senza parlare del drive through inflitto a Kovalainen, certo pi? sensato della penalizzazione di Hamilton ma comunque, per dirla con le parole di Cesare Fiorio, eccessivo anzichen?. Non lo dico io, che non ho nessuna autorit?, ma mi limito a citare. Oggi si ? arrivati a VIETARE il sorpasso. A VIETARE il rischio, l'azzardo, il tirar fuori gli attributi. Complimenti, complimenti vivissimi. Oggi si ? stabilito che un pilota che taglia una chicane debba restare dietro all'altro pilota finch? lo stesso Bernie Ecclestone non gli conceda il permesso di rifarglisi sotto. Di precedenti totalmente sballati ce ne sono a bizzeffe (non c?entra niente, ma mi viene in mente la penalizzazione inflitta ad Alonso dopo le qualifiche nel 2006 a Monza: patetica), ma oggi si ? toccato l'assurdo, il ridicolo. Se le cose non cambiano questo sport non ha pi?, a mio parere, alcuna ragione d'esistere. Pi? che di F1 oggi ? che lecito parlare di wrestling. Fate quello che volete, in pista, tanto poi ci pensiamo noi a decidere chi vince e chi perde. Io a questa logica del commissario/sceriffo dico NO. E credo (mi auguro) che dicano NO tutti quelli che amano questo sport, quelli che sono cresciuti a pane e sorpassi (e non a pane e pit stop, conditi da strategie, carichi di benzine, simulatori e roba simile), quelli che hanno visto Berger prender fuoco ad Imola, che hanno avuto i brividi vedendo Mansell sfasciarsi la schiena a Suzuka, che hanno riso vedendo Prost finire fuori durante il giro di ricognizione a Imola, che hanno gioito commossi per la doppietta Berger/Alboreto a Monza pochi giorni dopo la morte del Drake. Ma poi, a voler essere pignoli, oggi ho visto una marea di piloti finire fuori pista e riprendere le proprie posizioni come se niente fosse. Potenza delle vie di fuga in asfalto, che favoriscono la sicurezza ma permettono anche assurdi di questo tipo. In quanti, al via, nei primi giri, durante la gara, sono transitati per l'esterno della Source, lanciandosi verso il Radillon a tutta velocit? come se fossero in pista? In quanto hanno tirato dritto alla chicane di Les Combes, sfruttando la stradina asfaltata? In quanti sono finiti larghissimi a Blanchimont, tenendo gi? il piede lo stesso perch? tanto c?era un parcheggio al posto della via di fuga? Non ho visto penalizzazioni. Certo, nessuno avr? guadagnato posizioni. Per?, quando dico nessuno, intendo davvero NESSUNO, nemmeno il pilota di colore della McLaren. O no? Parliamo poi della Ferrari, perch? visto che voglio vuotare il sacco ho deciso di farlo interamente. Senza voler fare nomi e cognomi, credo che il sig. Baldisserri debba avere altre preoccupazioni nella vita piuttosto che chiamare Lewis Hamilton il ragazzino; una su tutte: prendere da parte Raikkonen e chiedergli: 1.perch? ti sei fatto fregare dal "Ragazzino" alla Source? 2.perch? su 3 giri 3 sotto l'acqua sei finito 3 volte sulla via di fuga a Blanchimont? 3.perch? a differenza di molti altri invece di stare in pista sei finito contro il muro? Non ce l'ho con la Ferrari, sia chiaro. Ce l'ho con il comportamento di certi uomini, che da qualche tempo a questa parte preferiscono criticare l'operato altrui piuttosto che accettare i verdetti della pista. Strano, oltretutto, se questo comportamento viene da gente che ha lavorato con Michael Schumacher, pilota formidabile ma altres? controverso in certe sue azioni. All'epoca se il tedesco veniva criticato la scuderia rossa faceva quadrato attorno al pilota (giusto) e rispondeva: accettate il verdetto della pista (giustissimo) e rimboccatevi le maniche. Senza voler fare troppa dietrologia, mi basterebbe citare il GP d'Argentina 1998 (cliccate QUI se non ricordate) o quello di Gran Bretagna dello stesso anno (quello dello stop&go effettuato all'ultimo giro, e di fatto mai scontato). Oggi ci si comporta in maniera diametralmente opposta. Non ho avuto modo di verificare le fonti, ma secondo quanto dice televideo sembra che sia stato proprio il team i Maranello a far reclamo. Se anche cos? non fosse, da sportivo non mi sono piaciuti i comportamenti di certi signori in giacca rossa. Non mi piace chi con sufficienza non accetta le sconfitte e accampa scuse. E' un problema mio, me ne rendo conto, ma oggi ? amplificato da quanto ho visto in pista. Nella F1 di oggi NESSUNO pu? dare lezioni di moralit?. Ed ? giusto cos?, per arrivare in F1 bisogna essere figli di buona donna, ? cos? da sempre e (aggiungo io) meno male! Comunque attenzione, il risultato della gara ? ancora sub-judice. Forse non lo sapete, ma c'? un indagine della Fia nei confronti di Dio. Si, ? proprio cos?: il Padreterno ? under investigation per aver fatto cadere la pioggia, e quindi aver cercato di creare un po' di spettacolo sulla pista pi? bella del campionato. Nessuno l'aveva chiesta, dice il comunicato Fia, e perdipi? dopo averla fatta cadere non ha restituito ai piloti la pista nelle esatte condizioni in cui era prima dello scroscio. Per lui sono possibili sanzioni severissime. E' la F1 del 2008, bellezza. Manuel Codignoni per www.f1grandprix.it
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http://motorionline.crosscast-system.com/V...44-619a47f88de7
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Auguri al Grande Gigi!
sasaman ha risposto a Mark in una Discussione nella sezione Discussioni Off-Topic
auguri!!!