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Grazie per la risposta. F
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Grazie per le vostre risposte. In effetti la televisione stava trasmettendo un altro evento sportivo, se non mi ricordo male un concorso ippico. Comparve una scritta in basso in cui si dava notizia dell'incidente. non mi ricordo se poi il collegamento con Zolder vi fu subito dopo. Grazie F
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Ricostruire ? possibilissimo, la dinamica ? piuttosto chiara. Per piacere potresti ricostruire la dinamica dell'incidente in modo da illuminarmi nel dettaglio circa le precise responsabilita' tecniche? Rivedendo molte volte i video di cui dispongo, non me la sento di attribuire ogni responsabilita' a Villeneuve, ma credo che l'incidente, seppure evitabile, sia stato provocato da un malinteso sulle traiettorie scelte e da scegliere. Poi senz'altro si puo' dire che il canadese doveva fare maggiore attenzione, ma non lo riterrei un errore clamoroso di guida, a prescindere dalle conseguenze. Tuttavia, avrei molto piacere ad avere un opinione tecnica piu' approfondita e piu' professionale della mia. In ultimo, si e' molte volte scritto del distacco del sedile con il pilota,dall'abitacolo e dell'impatto con il paletto delle reti di prtezione. Cosa sapete delle condizioni di Villeneuve prima del distacco dall' auto?Aveva gia' subito danni fisici dovuti alla decelerazione od all'impatto?Perche' il sedile si stacco dall'abitacolo?Cosa cedette?Se il sedile fosse rimasto attaccato alla vettura, cosa sarebbe accaduto?E se il volo del pilota fosse terminato ipoteticamente nel prato, senza toccare ostacoli(reti o paletto) quali danni avrebbe riportato?Quali furono i danni fisici dovuti all'impatto con il paletto e le reti? Grazie F
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Peterson non era grave, l'intervento a cui fu sottoposto ? stato tecnicamente perfetto. Mor? di embolia polmonare. Non centrano estitori e sostanze chimiche varie nel suo caso. La frattura estesa agli arti inferiori ? una delle cause pi? frequenti di embolia. (In seguito al trauma si formano spessi grumi di sangue, alcuni frammenti entrano in circolo fino a molte ore dopo l'incidente. I grumi circolano tranquillamente nei vasi grossi.. ma quando arrivano ai polmoni i vasi sono talmente piccoli che vengono intasati) Capita. Visti i dettagli scientifici da te sopra riportati ed anche in relazione alle tue competenze, secondo i dati in tuo possesso, si poteva evitare in qualche modo questa embolia? Grazie F
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In Spagna nel 1981, abbiamo visto il meglio sulla distanza. A Digione nel 1979, abbiamo visto il massimo in fatto di duelli. Nessuno mai,ha avuto tanta incoscienza e tanto coraggio:solo Nuvolari. Personalmente non ne ero tifoso, ma dopo Zolder capii che avevamo assistito ad una interpretazione, ad un modo di intendere la vita,condivisibile o meno,non gia' alle mere prestazioni di un campione sportivo. F
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PER MARCELLO 77 Non so se ti riferisci alla mia ricostruzione di Zolder. Se leggi attentamente la mia descrizione non ho dato assolutamente la colpa a Pironi dell'incidente di Villeneuve. Grazie F
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SU TITOLI FERRARI DOPO ZOLDER 82 Naturalmente mi riferivo al titolo piloti. Il titolo costruttori non e' mai il primo obiettivo di un team di formula uno, tantomeno della Ferrari. Quando si manca il titolo piloti, ci si consola con il titolo costruttori. Infatti,sia nel 1982 che nel 1983 la Ferrari falli' il titolo. Il primo anno per i noti fatti, il secondo per motivi tecnologici ed anche perche' Arnoux e Tambay non brillarono molto. Preciso poi che nel 1999 Irvine falli' all'ultima gara , dove arrivo' in vantaggio di qualche punto. Come si nota ben altre erano le ambizioni di quelle tre stagioni! CIRCA ERRORI DI GUIDA DELL' 8 MAGGIO 1982 Certo che Villeneuve stava per rientrare,ma comunque era velocissimo come suo solito, ma questo elemento non incide sulla valutazione dell'opportunita' o meno dello spostamento(animato delle migliori intenzioni) di Mass. Potremmo dire che la distrazione fu di Villeneuve o di Mass a seconda di come intendiamo destra e sinistra della traiettoria di quella curva. Comunque non e' questo il problema. Grazie F
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Le fratture di Peterson erano serissime:si parlava dell'amputazione di un tallone. Circa l'embolia sopravvenuta all'intervento, all'ospedale Niguarda,non si e' capito molto. Alcune fonti hanno attribuito all'anidride respirata per alcuni secondi le complicazioni respiratorie sopravvenute, altri hanno parlato di frammenti ossei, altri ancora di errore nell'anestesia e nei tempi del'intervento. Comunque Ronnie Peterson e' stato un grandissimo pilota che purtroppo come altri grandi, non ha potuto fregiarsi del titolo di Campione del Mondo, ma per una cosi' cristallina classe sportiva questo e' un piccolo particolare! F
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Quel cartello fu esposto per ribadire l'accordo stabilito dal team prima della gara:se i piloti della scuderia fossero rimasti in testa senza insidie, chi a quel momento era in testa, avrebbe dovuto rimanerci fino alla fine. Inoltre tutto il team sapeva che Villeneuve doveva essere, in quella stagione, quello che Sheckter era stato nel 1979. Naturalmente tutti sapevano che il canadese progettava per il 1983 la costituzione di una sua squadra e certo questo non era gradito a Ferrari, che gia' con Lauda, era stato piantato in asso da un campione del mondo uscente. Tuttavia il cartello fu esposto e formalmente la scuderia rispetto i patti. Diversamente Pironi, aveva un'altra sensibilita' etica rispetto a Villeneuve( che soffriva comportamenti non lineari) e un po' per questo ed un po' per l'occasione ghiotta, gioco' sul significato del cartello e fece finta di non aver capito nemmeno gli accordi della fase pre-gara:inoltre ben sapeva tutto il rtroscena delle tensioni tra la Ferrari e Villeneuve che non aveva ancora accordi per il 1983. La settimana successiva Ferrari rilascio' dichiarazioni ambigue che alimentarono altri dubbi nel canadese, determinando dubbi sulla lealta' di Ferrari e chi fosse realmente responsabile sulla vicenda di Imola. Villeneuve pensava che Piccinini avesse esposto il cartello per dimostrare il rispetto formale dell'accordo da parte del team,ma che avesse un intesa con Pironi magari anche implicita. Il dubbio che sconvolse Villeneuve fu' proprio la posizione di Ferrari da cui si aspettava una dichiarazione piu' convincente. Naturalmente il Drake, anche in quel caso, non si sbilancio' e fedele alla sua filosofia peso' ogni parola. Ma questa volta non capi' fino in fondo il suo pilota. Villeneuve appariva insensibile al rischio in pista, ma in fatto di lealta' umana e sportiva aveva le sue sicurezze,che se scalfite, ne minavano il perfetto, ma fragile equilibrio. Anche Villeneuve non capi' Ferrari,ma l'idea di fare una sua squadra non era certo per dargli un dispiacere ,anche il rapporto con Piccinini non andava bene per incompatibilita' caratteriali e poi costruire una formula uno era il suo sogno. Quindi a Zolder Villeneuve arrivo' turbatissimo, non solo per la delusione avuta da Pironi, ma anche per i terribili dubbi su Ferrari e per la certezza che il team volesse abbandonarlo preferendogli il francese. A tutto questo si aggiunse la ben nota crisi con la moglie che pero' stava terminando:infatti da qualche settimana, anche in virtu' dei fatti sopra riportati, aveva deciso di scegliere il porto sicuro del rapporto famigliare, troncando la nota relazione canadese. L'ironia della sorte volle che l'incidente fosse causato da una terribile incomprensione di traiettorie con uno dei suoi amici piu' cari:il tedesco Mass. E' impossibile ricostruire chi sbaglio' tecnicamente: essendo un giro di pista ininfluente per i tempi,forse non c'era tutta la concentrazione dovuta. Nei giorni,nei mesi, negli anni successivi, tutti i protagonisti di questa tragica vicenda rimasero colpiti personalmente e psicologicamente dall'accaduto. Enzo Ferrari addoloratissimo,concluse la desrizione della personalita' del pilota con la frase''...io gli volevo bene'' un sentimento palesato per iscritto solo nei confronti del figlio Dino. Pironi, ebbe quel terribile incidente in Germania,fini' li' la sua carrira di pilota,rimase invalido fino alla sua fine in mare,la vita famigliare distrutta dopo tre mesi di matrimonio per una relazione scoperta dalla moglie appena sposata proprio in occasione del suo incidente. Dopo quel tragico volo piu' volte ripenso' ad Imola. Il team Ferrari perse il titolo 1982 pur disponendo di un mezzo meccanico assai superiore a tutti gli altri in gara quell'anno e non vinse mai piu' il titolo fino al 2000. Questo scorcio di vita, questa fine tragica,ma epica rende l'idea del fascino che Villeneuve sapeva trasmettere agli appassionati di automobilismo sportivo:era la figura dell'eroe che aveva come parametro non la vittoria, ma il suo stesso limite. Di gara in gara, di incidente in incidente, di sorpasso in sorpasso, di vittoria in vittoria, esprimeva agli appassionati quel modo cosi' estremo di intendere la vita che solo Nuvolari aveva trasmesso in passato:non era piu' di un campione sportivo,era considerato un eroe moderno che,senza rendersene conto,veniva elevato a simbolo dei valori di una giventu' desiderosa di eccezionalita' . F
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I Leggendari Della Formula Uno
FILIPPO ha risposto a GIL27 in una Discussione nella sezione Amarcord
Cari amici, scusate molto per le lettere maiuscole, ma non sapevo che significasse ''urlare'',le ho usate solo per problemi che rigurdano la mia vista, putroppo abituata a lavorare con questo catrattere maiuscolo. Filippo -
I Leggendari Della Formula Uno
FILIPPO ha risposto a GIL27 in una Discussione nella sezione Amarcord
CONTINUA CIRCA IMOLA LE COSE ANDARONO COSI': DI FONDO VILLENEUVE PENSAVA DI AVERE MATURATO IL DIRITTO AD ESSERE LA PRIMA GUIDA DEL 1982. PER IMOLA,IN PARTICOLARE L'ACCORDO ERA CHE SE FOSSERO RIMASTE IN LIZZA SOLO LE DUE FERRARI, DA QUEL MOMENTO CHI SI FOSSE TROVATO IN TESTA AVREBBE AVUTO LA ''NON BELLIGERANZA'' DEL COMPAGNO DI SQUADRA. A LEGGITTIMARE L'ACCORDO FU ESPOSTO QUEL CARTELLO ''SLOW''. VILLENEUVE ERA SICURO DELLA LEALTA' DI PIRONI, ANCHE SE JOANNA GLI AVEVA ESORESSO LE SUE RISERVE. QUANDO IL FRANCESE ATTACCO', SOTTO IL CASCO DI VILLENEUVE DEVE ESSERE ESPLOSO UN SENSO DI AMAREZZA, DOLORE , INCREDULITA' E RABBIA; ADDIRITTURA DOPO AVER SORPASSATO NUOVAMENTE PIRONI, IL CANADESE PENSO' CHE IL COMPAGNO STESSE GIOCANDO E CHE FORSE VOLEVA SOLO DIMOSTRARE DI NON ESSERE MENO VELOCE. POI QUANDO PIRONI RIPASSO' E CHIUSE IN TESTA, VILLENEUVE SI SENTI' UMILIATO E TRADITO DA TUTTI:DAL TEAM, DALL'AMICO DIFESO A SPADA TRATTA DI FRONTE ALLA MOGLIE E NEI GIORNI SUCCESSIVI ANCHE DA FERRARI,CHE NON SI ESPOSE CON QUELLA DETERMINAZIONE COME AVREBBE DESIDERATO. ECCO, QUESTO SUCCESSE, IN UN TEAM GESTITO NON BENE:QUELLA MACCHINA ERA SUPERIORE A TUTTE LE ALTRE, MA LA POLITICA SPORTIVA ED IL FRAGILISSIMO EQUILIBRIO DELLE RELAZIONI INTERNE, DISTRUSSERO UNA SQUADRA CORSE POTENZIALMENTE FORTISSIMA E DUE CAMPIONI VELOCISSIMI E SFORTUNATI, ANCHE SE PIRONI AVREBBE DOVUTO RIFLETTERE UN PO' DI PIU': NON E' FACILE QUANDO SI E' GIOVANI E CI SI SENTE CON IL MONDO IN MANO! F -
I Leggendari Della Formula Uno
FILIPPO ha risposto a GIL27 in una Discussione nella sezione Amarcord
VILLENEUVE AVEVA QUESTA RELAZIONE. TUTTAVIA DA INIZIO STAGIONE VI ERA STATO UN FORTE RIAVVICINAMENTO CON LA MOGLIE, CHE SI CONSOLIDO' PROPRIO CON I FATTI DI IMOLA. INFATTI, PROPRIO JOANNA AVEVA LA SENSAZIONE CHE PIRONI NON FOSSE POI COSI' AMICO, VISTO CHE I VILLENEUVE NON ERANO STATI INVITATI AL MATRIMONIO DI PIRONI. G.V. ERA UN BUON RAGAZZO, CHE DAVA PER SCONTATA LA LEALTA' DEL SUO PROSSIMO E RISPOSE ALLE PRIME OBIEZIONI DI JOANNA SU QUESTO FATTO PENSANDO CHE IL SUO COMPAGNO DI SQUADRA AVESSE VOLUTO CELEBRARE UNA CERIMONIA IN FAMIGLIA(POI IL MATRIMONIO FINI' DOPO SOLI TRE MESI). INOLTRE,DOPO IMOLA,ANCHE SULL'IDEA DI LASCIARE LA FERRARI E DI DAR VITA AD UNA PROPRIA SCUDERIA, LA COPPIA SI TROVO' D'ACCORDO E QUESTO FU UN ULTERIORE MOTIVO DI RITROVATA UNITA'. COMUNQUE L'INCIDENTE DI ZOLDER FU CAUSATO DA UN BANALE ERRORE DI INCOMPRENSIONE SULLE TRAIETTORIE,CHE I DUE GRANDI AMICI, VILLENEUVE E MASS, NON RIUSCIRONO AD ''INCROCIARE'' CORRETTAMENTE. CERTO LA LUCIDITA' DI GILLES ERA LEGGERMENTE APPANNATA:IN FONDO ERA FRAGILE QUANDO QUALCUNO COMPROMETTEVA QUEI VALORI CHE ERANO UN PO' LA SUA SICUREZZA PSICOLOGICA. ERA STATO LEALE CON SHECKTER E CON REUTEMANN E PENSAVA CHE ENZO FERRARI LO PREFERISSE A CHIUNQUE: SU QUEST'ULTIMO PUNTO IN EFFETTI NON SBAGLIAVA,MA IL DRAKE ERA UN UOMO COMPLICATO ANCHE NEI SENTIMENTI. VILLENEUVE ERA LINEARE, FERRARI CONTORTO, MA SI VOLEVANO BENE E IL GRANDE COSTRUTTORE SOFFRI' MOLTISSIMO PER LA FINE DI QUEL PILOTA CHE SE FOSSE DIVENTATO CAMPIONE DEL MONDO GLI AVREBBE DATO L'ULTIMA GIOIA, FORSE LA PIU' GRANDE, DELLA SUA VITA SPORTIVA. COMUNQUE VILLENEUVE E NUVOLARI SONO STATI DUE PILOTI UNICI:HANNO TRASMESSO AGLI APPASSIONATI UN LORO MODO DI ESSERE,UNA LORO FILOSOFIA DI VITA:LA SFIDA AL LORO STESSO LIMITE. F -
Profilo di un mio compagno di scuola: Elio de Angelis ''Vorrei ricordare Elio de Angelis, campione di f.1 veloce ed affidabile come e piu' di Ayrton,solo un poco piu' sfortunato. Buono d'animo ed altruista ,campione nella vita, responsabile e cosciente dei suoi privilegi economici, sempre pronto a donare al suo prossimo,un esempio per tutti noi della scuola di Villa Flaminia e del quartiere Parioli in Roma, dove ha vissuto. Sia nel lavoro, che nella vita, cerchiamo di seguire il suo esempio.'' Filippo
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Il Miglior Pilota Della Ferrari
FILIPPO ha risposto a ioannis82 in una Discussione nella sezione Amarcord
GILLES VILLENEUVE Non sono stato un suo tifoso,ma mi sono sentito di scrivere questo breve commento che molto gentilmente e' stato pubblicato sul bel sito www.ventisetterosso.com ''Oggi 8 maggio 2004, ricorre il ventiduesimo anniversario della scomparsa di Gilles Villeneuve. Il primo maggio scorso sono trascorsi dieci anni dalla fine di Senna, mentre il 15 maggio prossimo sar? il diciottesimo anniversario dell'incidente occorso in Francia al mio compagno di scuola Elio De Angelis. Ognuno di questi uomini ? stato grande a modo suo, dentro e fuori dalle piste, ma Gilles Villeneuve era proprio fuori concorso! In fondo tutti i grandi dell'automobilismo mondiale hanno interpretato la vittoria come misura della competizione, hanno cercato, nel superamento dell'avversario, il fine primario della loro attivit? agonistica. Villeneuve, invece, aveva un altro parametro costante: se stesso, il superamento del limite era se stesso, solo questo contava, la vittoria tecnica era opzionale, il vero trionfo era cercare in ogni gara il proprio limite. Per questo, Villeneuve e Nuvolari, sono stati diversi da qualsiasi altro pilota apparso sulle piste di tutto il mondo. Oggi celebriamo Schumacher, che ? certamente il pi? grande campione di ogni tempo, di questo non c'? dubbio, ma Gilles Villeneuve era pi? di un campione, era una persona che aveva fatto di quell'emozione costante, rappresentata dal confronto con il proprio limite, una filosofia di vita, un modo di essere.'' Filippo C.